Riferimenti normativi
Legge 296/2006 (art. 1, comma 622)
(Legge Finanziaria 2007)
Legge 40/2007 (art.13) Bersani
Decreto n. 139 del 22/8/2007 Regolamento
recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo di istruzione (G. U. 202 del 31/8/2007)
Linee Guida Decreto 22/8/2007
1
Riferimenti normativi
(segue)
Legge 6.8.2008, n. 133 (di conversione del decreto-legge n. 112/2008)
ha parzialmente modificato le precedenti disposizioni della legge
296/2006 (in particolare i commi 622 e 624)
Prima: l’obbligo d’istruzione a regime (conclusa la sperimentazione
del nuovo biennio) si sarebbe potuto assolvere solo nelle scuole
d’istruzione secondaria superiore, con il supporto - se richiesto
dalle scuole - di percorsi e progetti attuati in sinergia con
strutture qualificate della FP
Ora: a regime, quando si sarà approvata, regione per regione, la
legge sulla formazione professionale prevista dalla legge Moratti,
la scelta di assolvimento dell’obbligo torna ai 14 anni potendo
riguardare tanto la scuola secondaria superiore quanto la
formazione professionale. Nella fase transitoria (fino a quando
ogni regione non avrà approvato la propria legge) continueranno
a operare i corsi sperimentali di FP di durata triennale (art 28,
comma 1 d.lg. 17/10/2005 n. 226)
2
OBBLIGO DECENNALE DI
ISTRUZIONE
da inquadrare nella modifica del Titolo V della Costituzione:
norme generali istruzione
STATO
livelli essenziali prestazioni (LEP)
progettano e realizzano i curricoli
SCUOLE
verificano la fattibilità
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LEGGE 296 del 27/12/2006
(Finanziaria 2007)
Comma 622
 OBBLIGO DI ISTRUZIONE
istruzione impartita per almeno 10 anni è
OBBLIGATORIA
finalizzata a
diploma scuola sec. superiore
o qualifica professionale triennale
 regime gratuità: art. 28 d.lg. 226/2005
4
LEGGE 40/2007 (art. 13)
assolto l’obbligo di istruzione decennale
lo studente prosegue percorso
 all’interno della scuola
 all’interno della formazione professionale
 all’interno dell’apprendistato
L’obbligo di istruzione NON ha carattere terminale:
resta in vigore il diritto-dovere all’istruzione fino a 18
anni (d.lg. 76/2005)
5
SPERIMENTAZIONE NUOVO
OBBLIGO
 biennio unitario di osservazione
 al termine (2009- 2010)
revisione
Linee Guida
Regolamento
competenze
6
OBBLIGO DI ISTRUZIONE
Mira ad assicurare EQUIVALENZA FORMATIVA
tutti percorsi
Restano ordinamenti e curricoli vigenti nelle
INDICAZIONI NAZIONALI.
Adattamenti offerta formativa con flessibilità 20%
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ORDINAMENTI SCOLASTICI
BIENNIO (Linee Guida)
ORDINI
ORDINAMENTI DIVERSI
TIPI
INDIRIZZI
NON sono modificati
sono definiti RISULTATI APPRENDIMENTO attesi al
termine biennio
Garantiti LIVELLI ESSENZIALI APPRENDIMENTI
come denominatore comune indirizzi II ciclo
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OBBLIGO ISTRUZIONE
Finalità
contrastare
dispersione
demotivazione
insuccesso
9
In Italia il 20.6% di giovani tra i 18 e i 24 anni
esce dal sistema di istruzione senza né qualifica
né diploma e in possesso della sola licenza media.
Un dato superiore alla media europea e ancora
lontano dall’obiettivo del 10% fissato a
Lisbona 2000.
Anni più a rischio:
1° 2° e della scuola secondaria di II grado
Nell’a.s. 2006/2007: più di 19mila alunni di prima e seconda
non sono stati scrutinati per interruzione non formalizzata
degli studi (19.000 “fantasmi”)
10
OBBLIGO ISTRUZIONE
Come
sviluppare esperienza personale
significatività specifici apprendimenti
orientativi
costruire percorsi
diversificati
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OBBLIGO ISTRUZIONE
Approccio metodologico
laboratoriale
didattica
per compiti
declinare discipline
in competenze
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COMPETENZE CHIAVE UE
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Raccomandazione UE 18/12/2006
Il quadro del riferimento delinea le seguenti competenze chiave:
1. comunicazione nella madrelingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere;
3. competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare a imparare;
6. competenze sociali e civiche;
7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Esigenza di accrescere la dimensione europea dell’istruzione
13
Queste indicazioni vengono recepite
nella definizione delle
competenze chiave di cittadinanza
1. Imparare a imparare
2. Progettare
3. Comunicare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire e interpretare l’informazione
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Partendo dalla Racc. UE 18/12/2006
sono stati delineati:
a) QUATTRO ASSI CULTURALI del biennio
(Allegato 1 Regolamento)
 ASSE dei linguaggi
 ASSE matematico
 ASSE scientifico - tecnologico
 ASSE storico - sociale
espressi in termini di:
competenza
abilità/capacità
conoscenza
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Quadro europeo competenze chiave Assi culturali documento italiano
1) Comunicazione nella madrelingua
2) Comunicazione nelle lingue straniere
3) Competenza matematica e
competenze di base in scienza e
tecnologia
Asse dei linguaggi: Padronanza della
lingua italiana, Utilizzare una lingua
straniera (per scopi comunicativi e
operativi); Utilizzare gli strumenti
fondamentali per la fruizione del
patrimonio artistico e letterario,
utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse matematico: Uso delle tecniche di
calcolo aritmetico e algebrico, Analisi
delle figure geometriche, Strategie per
la soluzione di problemi, Analisi e
interpretazione di dati, anche con
rappresentazioni grafiche
Asse scientifico-tecnologico:
Osservazione e analisi di fenomeni
legati alle trasformazioni di energia,
essere consapevoli delle potenzialità e
limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono
16
applicate
Quadro europeo competenze chiave
Assi culturali documento italiano
4) Competenza digitale
Confluisce nell’asse dei linguaggi
5) Imparare a imparare
Non compare come competenza
specifica, se ne ritrovano elementi
nell’asse matematico e scientifico
6) Competenze sociali e civiche
Asse storico-sociale: Comprendere il
cambiamento e la diversità dei tempi
storici, attraverso il confronto tra epoche
e aree geografiche e culturali; collocare
l’esperienza personale in un sistema di
regole; riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socio-economico.
Di fatto include le competenze sociali e
civiche, come pure lo spirito di iniziativa
e imprenditorialità, ma li “schiaccia” sulla
dimensione storico-socio.economica.
7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8) Consapevolezza ed espressione
culturale
Non compare come competenza
specifica, se ne ritrovano elementi
nell’asse dei linguaggi
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Tratto da Nuova Secondaria 2/2007
Due elementi:
a) verticalità curricolo da 3 a 16 anni
continuità con nuove Indicazioni Nazionali I ciclo
b) orizzontalità come riaggregazione dei saperi
in aree
pluridisciplinari
Competenze chiave Racc. UE 18/12/2006 sono state
curvate in funzione delle specificità curricolo italiano
VALUTAZIONE E
CERTIFICAZIONE
(continuazione)
Modelli certificazione per:
leggere competenze acquisite (trasparenza)
passaggi diversi percorsi
favorire
facilitare
rientri in formazione
prosecuzione studi
diploma
qualifica professionale
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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
(continuazione)
Riferimenti utili per modelli valutazione-certificazione:
EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK (EQF)
COMPETENZE CHIAVE per CITTADINANZA
INDAGINE OCSE-PISA: strumentazione e pratiche
valutative
conoscenze matematica, lettura, scienze,
problem solving dei quindicenni
MODELLI Accordo Conferenza Unificata 28/10/2004
riconoscimento crediti formativi
N.B.: entro il 2012 tutte le nuove qualifiche dovranno contenere
un preciso riferimento al livello del EQF
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Cosa propone la nostra scuola?
• un percorso sperimentale di natura laboratoriale e
interdisciplinare (proposto a tutte le classi prime), che
potrà fungere da esempio e da riferimento per ulteriori
percorsi didattici
• Laboratorio
Ambientale
(IPSSAR):
il
tema
dell’ambiente riveste un’importanza fondamentale sia in
relazione al contesto locale che a quello globale
• Dinamiche Relazionali (LICEO): un nodo cognitivo
cruciale sia nell’ambito dello sviluppo della personalità
sia nell’ottica dell’indirizzo di studi proposto dalla
scuola
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