Nascita e sviluppi del romanzo 10 Dicembre 2012 • Seconda metà Ottocento: contesto storico e culturale • Le grandi trasformazioni e i riflessi in ambito letterario • Il Naturalismo francese: principi e finalità • Il contesto storico e culturale italiano • Naturalismo e Verismo • Giovanni Verga: vita, formazione e poetica Le importanti trasformazioni • Sul piano storico: il «48»; si afferma la borghesia conservatrice, emerge la questione operaia nella sua drammaticità (marxismo, sindacalismo, rivendicazioni sociali, ecc..) • In ambito economico: sviluppo del capitalismo; • ambito sociale: profondo mutamento strutture e dei modi di vita delle città. delle Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Volpedo nel 1901, inizialmente intitolato Il cammino dei lavoratori Pelliza da • Settore scientifico: importanti scoperte; • ambito tecnico: le applicazioni del vapore e dell’ elettricità danno inizio ad un’era nuova; • ambito culturale: maggiore diffusione del sapere. • A differenza di quanto avveniva in passato scienza e tecnologia procedono in modo interdipendente e modificano profondamente il modo di vivere delle persone. Progressi tecnico-scientifici 1854 Barsanti e Matteucci inventano il motore a scoppio 1859 prime estrazioni di petrolio negli USA 1864 procedimento Siemens-Martin per l’acciaio 1866 Alfred B. Nobel inventa la dinamite, perfezionata nel 1875 1871 Meucci brevetta il telefono; poi anche A. G. Bell nel 1876 1885 Louis Pasteur effettua la prima vaccinazione antirabbica 1887 scoperte di Hertz sulle onde elettromagnetiche 1888 John B. Dunlop brevetta il primo pneumatico 1893 la Bayer produce l’aspirina 1895 Marconi fa la prima trasmissione di segnali radio; i fratelli Lumière inventano il cinematografo; 1898 i coniugi Curie scoprono il radio Nuovi settori produttivi • Anche in conseguenza delle scoperte si sviluppano: ▫ Siderurgia ▫ Industria meccanica (automobile) ▫ Industria chimica ▫ Industrie legate alle nuove fonti di energia (elettricità e petrolio) ▫ Trasporti Il primo modello prodotto dalla “Società Anonima Fabbrica Italiana Automobili Torino”, fondata nel 1899 • Sul piano culturale: Positivismo, interesse per la scienza come unico strumento conoscitivo • Anche nella narrativa domina l’interesse per l’analisi della realtà, condotta con strumenti scientifici. • Il Positivismo rappresenta l'ideologia della nuova società industriale e la sua affermazione è legata appunto ai grandi progressi tecnologico - scientifici del XIX secolo. • Sue caratteristiche principali sono l'ottimismo e la fede nel progresso, che è considerato inarrestabile e di per se stesso positivo, nonostante gli effetti a volte disastrosi dei processi di industrializzazione e di inurbamento della popolazione rurale. • I positivisti ripongono la loro fiducia nella scienza, considerata quale unica possibilità di riordinare le conoscenze umane e proiettarle verso la realizzazione del progresso e del benessere della società. • Alla base del metodo positivista, dunque, troviamo in prima istanza l'analisi minuziosa dei dati, in secondo luogo l'individuazione delle leggi che sottendono alla realtà naturale e umana, con l'ottimismo nell’ evoluzione positiva della realtà. • Charles Darwin pubblica nel 1859 “l’origine della specie” • Alla metà dell'Ottocento, i progressi della biologia e della fisiologia avviano gli studiosi ad indagare il problema delle specie viventi. • Nasce l'ipotesi evoluzionista scoprendo un influsso diretto fra individuo e ambiente (l'individuo si adatta all'ambiente modificandosi su di esso, o scompare), ciò enuncia la tesi dell’ ereditarietà dei caratteri acquisiti. • Tali affermazioni vengono approfondite ed acquistano rigore scientifico per merito di Charles Darwin (1809-1882) che fissa nella lotta per l'esistenza e nella selezione naturale le leggi fondamentali dell'evoluzione. • Nel secondo ‘800 il romanzo europeo riflette dunque le svolte storiche e culturali che caratterizzano gli anni dopo il ’48 • In letteratura si inizia a parlare di Realismo, ovvero si tenderà ad accentuare le esigenze di concretezza e contemporaneità • L'osservazione della società porta all'elaborazione di leggi scientifiche applicabili in ambito letterario, quali quella dell'ereditarietà e del condizionamento ambientale. • Nasce il Naturalismo francese ed elabora la teoria del romanzo sperimentale, che trae la sua ispirazione dall’ osservazione diretta della realtà vissuta • Di fondamentale importanza nel romanzo sperimentale sono l'impersonalità e l'oggettività della descrizione IN FRANCIA: IL NATURALISMO • Teorizzato da Zola e da lui attuato nel ciclo dei Rougon-Macquart Principi: • Il romanziere come lo scienziato deve basare la sua opera sull’osservazione diretta dell’esperienza • La psicologia è sottoposta alle stesse leggi meccanicistiche della fisiologia: l’uomo è prodotto di race-milieu-moment (fattore ereditario, ambiente sociale, momento storico) • Il romanziere ha il compito di indagare le leggi dell’agire umano per aiutare le scienze politiche ed economiche a migliorare la società (impegno sociale della letteratura): atteggiamento progressista e ottimista • Pertanto, sul piano della poetica, il romanzo naturalista dovrà essere un “documento umano” delle varie categorie sociali emarginate (preferibilmente ambiente urbano) • I fatti e i comportamenti dovranno essere rappresentati con assoluta impersonalità, con l’atteggiamento diagnostico del medico di fronte al malato Trasformazione delle tecniche narrative: Si dovrà utilizzare una lingua adeguata al livello culturale e sociale dei personaggi, quindi anche con termini gergali o dialettali. • Eclisse dell’autore: l’autore come voce narrante scompare completamente o viene fortemente ridimensionato, attraverso la regressione, oppure la pura registrazione di azioni e dialoghi dei personaggi, oppure la focalizzazione interna al personaggio (discorso indiretto libero) In Italia • Anche in Italia il romanzo viene considerato dagli scrittori il mezzo più idoneo per rappresentare i vari aspetti della realtà sociale • Tendenze del romanzo italiano del secondo 800: • Verismo Ma anche: • nascita del romanzo psicologico • romanzo d’appendice • letteratura di Collodi e De Amicis Situazione italiana Quali problemi in Italia? GIOVANNI VERGA (la vita e le opere) L’opera deve sembrare essersi fatta da sè… La vita • Nasce a Catania il 2 Settembre del 1840 in una famiglia di agiate condizione economiche e di origine nobiliare. • L’educazione ricevuta è, sul piano politico, patriottica e risorgimentale; sul piano letterario, sostanzialmente romantica. • Fondamentali nella sua vita sono gli anni fiorentini (1865-72), dove avviene l’incontro con L. Capuana, con il quale inizia un rapporto d’amicizia e un sodalizio letterario La Casa di Via Sant’ Anna Via Sant'Anna si trova nel cuore della vecchia Catania, poco distante da piazza Duomo. Qui, al n.8, in una dimora a tre piani del tardo settecento, nacque e morì Giovanni Verga. Qui, come recita la lapide posta al 2° piano tra i balconi della camera da letto, "formò il suo mondo e lo concluse nell'immortale potenza dell'arte". • Più tardi si trasferisce Milano, città in cui vivacissimi sono gli scambi letterari • La fase milanese coincide con la maturità dello scrittore e con la grande stagione dei capolavori. • L’ultima fase della vita del Verga è caratterizzata dallo scambio epistolare con la contessa Dina di Sordevolo, conosciuta a Roma e amata per tutta la vita. • 1920 – è nominato senatore • Muore a Catania nel 1922. Lo studio - Biblioteca Personalità: Discreto, solitario e riservato pur mantenendo sempre un tratto cortese, contrario a qualsiasi forma di pubblicità, chiuso in una sorta di costante malinconia: erano questi gli aspetti del Verga. Ne emerge l’immagine di un uomo sensibile, ma dal carattere difficile. Egli visse in un’epoca di transizione, caratterizzata dal passaggio dall’idealismo dell’Italia risorgimentale allo scetticismo dell’Italia postunitaria. Verga, con il tempo, accentuò la sua visione pessimistica della vita, vista come una drammatica lotta in cui solo il più forte è destinato a vincere e il più debole fatalmente a soccombere. Verga con Luigi Capuana forma un gruppo di scrittori che si propone di creare il “romanzo moderno”, attraverso l’adesione al programma naturalistico di Emile Zola • Elemento determinante fu l’emergere della questione sociale e in particolare il diffondersi dell’interesse per le condizioni di vita del Meridione, un argomento che costituiva la materia privilegiata per quell’analisi oggettiva della realtà che i nuovi orientamenti della cultura consideravano un’esigenza primaria. • Il Verismo che si diffonde in Italia è fedele alla indicazioni provenienti dalla Francia più nella teoria che nell’applicazione concreta. • Verismo e Naturalismo condividono una narrativa realistica, impersonale e scientifica, che non lascia trapelare nessun intervento né giudizio da parte del narratore, mentre differiscono per quanto riguarda i contesti dove sono ambientate le vicende. • Il Naturalismo si focalizzava di norma su ambienti metropolitani e classi legate alle grandi città e al loro sviluppo; il Verismo invece, privilegiava le descrizioni di ambienti regionali e di gente della campagna. • La piccola provincia e la campagna, con la miseria e l’arretratezza, gli stenti e le ingiustizie sociali divennero i luoghi e i temi prediletti e contribuirono in modo decisivo a svelare aspetti profondi o addirittura sconosciuti della realtà sociale. Il Positivismo in Verga • Parte dal presupposto che la verità sia oggettiva e scientifica • Solo con un approccio scientifico, basato sull’analisi dei fenomeni reali, si può conoscere la realtà Materialismo e determinismo in Verga Il materialismo • Il comportamento umano è identico a quello degli altri esseri animali • Dipende dall’egoismo, dai bisogni materiali e dal sesso Il determinismo L’individuo è sempre determinato: • dall’ambiente in cui vive • dalle leggi economiche • dall’ereditarietà IN ITALIA: IL VERISMO • Pur nascendo su influsso del Naturalismo, il Verismo se ne differenzia profondamente a causa del diverso contesto storico-sociale-culturale (Verga, Capuana: operano a Milano, ma sono siciliani) • Impersonalità • Ideologia: pessimismo - lotta per la vita, legge naturale che governa il vivere sociale • Darwinismo sociale • No mito del progresso E. Zola G. Verga Impersonalità: come? Ottenuta tramite: • Narratore non onnisciente, regredito a livello del mondo che narra: con esso condivide il punto di vista, la lingua, i valori dominanti, la visione del reale. Ciò produce spesso lo straniamento • Immissione diretta del lettore nella realtà narrata, senza la mediazione del narratore, che non presenta, non spiega, non racconta gli antefatti “la storia sembrerà così essersi fatta da sé” • Linguaggio: lingua italiana, ma colorita di dialetto (sintassi, proverbi, ecc.) • Frequenza del discorso diretto e indiretto libero Comparazione Promessi sposi e i Malavoglia: due romanzi estremamente diversi • Quel ramo …… qui il punto di vista della narrazione lo possiamo definire con il termine prospettiva dall’alto • Il narratore è talmente sapiente che conosce addirittura i pensieri dei personaggi. Lo definiamo come narratore onnisciente. • Radicalmente diverso è invece il narratore dei Malavoglia che è completamente immerso nella storia e nell’ambiente in cui si svolge la storia. La definiamo una prospettiva dal basso; il narratore quindi è mescolato ai suoi personaggi, è uno di loro, viene definito un narratore popolare • Si può notare leggendo le prime righe dei due romanzi I Malavoglia Poetica Esclude la soggettività dell’io narrante - impersonalità Lo scrittore deve limitarsi a documentare la realtà oggettiva; deve mostrare i rapporti di causa-effetto senza dare una propria interpretazione Il ruolo sociale dello scrittore • Lo scrittore non può più modificare, con i suoi ideali, la storia e la società • Può solo registrare la realtà • Lo scrittore rinuncia all’intervento diretto nella società Opere del Verismo • 1874 – Nedda • 1878 – Rosso Malpelo: primo racconto verista • 1880 – Vita dei campi: raccolta di novelle veriste • 1881 – I Malavoglia • 1883 – Novelle rusticane • 1884 – Cavalleria rusticana • 1889 – Mastro-don Gesualdo • Non riesce a completare il Ciclo dei vinti L’attenzione al mondo degli umili La novella Nedda (1874) è stata per molto tempo considerata dalla critica il primo approccio di Verga al Verismo perché è ambientata in Sicilia e la protagonista appartiene al sottoproletariato agricolo. Nedda raccoglie le olive e lavora duramente fra gli stenti per mantenere la madre ammalata. Dopo la sua morte cede all'amore di un giovane carrettiere, Janu, ma questi muore di malaria prima di poterla sposare e di stenti muore la bambina nata dalla loro unione. Dal semplice al complesso • Partire dalle classi più basse perchè è più facile cogliere il rapporto di causa – effetto e il condizionamento naturale • Salire poi alle classi più elevate nelle quali lo studio del condizionamento è più difficile perché la civiltà insegna a nascondere e modificare i comportamenti La svolta verista…dal 1878 La grande stagione narrativa del Verga si apre veramente con la raccolta di novelle Vita dei campi che oltre ad alcuni capolavori assoluti (Rosso Malpelo del 1878, Jeli il pastore, La lupa, cavalleria rusticana) contiene due scritti, la premessa all'Amante di Gramigna e Fantasticheria, che costituiscono l'affermazione della nuova poetica del Verga. Rosso Malpelo Clicca qui per vedere il filmato Da Vita dei campi, 1880 Rosso Malpelo "Malpelo" si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano "Malpelo"; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo. Del resto, ella lo vedeva soltanto il sabato sera, quando tornava a casa con quei pochi soldi della settimana; e siccome era "malpelo" c'era anche a temere che ne sottraesse un paio, di quei soldi: nel dubbio, per non sbagliare, la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccioni. Però il padrone della cava aveva confermato che i soldi erano tanti e non più; e in coscienza erano anche troppi per "Malpelo", un monellaccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti, e che tutti schivavano come un can rognoso, e lo accarezzavano coi piedi, allorché se lo trovavano a tiro. Egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso, e selvatico. Al mezzogiorno, mentre tutti gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra, e facevano un po' di ricreazione, egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe, per rosicchiarsi quel po' di pane bigio, come fanno le bestie sue pari, e ciascuno gli diceva la sua, motteggiandolo, e gli tiravan dei sassi, finché il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata. Ei c'ingrassava, fra i calci, e si lasciava caricare meglio dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. Era sempre cencioso e sporco di rena rossa, che la sua sorella s'era fatta sposa, e aveva altro pel capo che pensare a ripulirlo la domenica. Nondimeno era conosciuto come la bettonica per tutto "Monserrato" e la "Caverna", tanto che la cava dove lavorava la chiamavano «la cava di "Malpelo"», e cotesto al padrone gli seccava assai. Insomma lo tenevano addirittura per carità e perché mastro Misciu, suo padre, era morto in quella stessa cava. I romanzi • I due romanzi maggiori, I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1889) dovevano far parte di un più articolato ciclo dei Vinti. • I Malavoglia – pescatori e contadini • Mastro-don Gesualdo – borghesia di provincia • La duchessa di Leyra – nobiltà cittadina • L’onorevole Scipioni – mondo parlamentare romano • L’uomo di lusso – mondo degli artisti Il ciclo dei Vinti L’autore si proponeva di analizzare come in tutte le classi sociali l’individuo fosse proteso al raggiungimento del meglio "dalla ricerca del benessere materiale alle più elevate ambizioni"; questo desiderio di cambiamento che chiameremo “progresso” e che per il Positivismo avrebbe condotto l’uomo alla felicità o alla costruzione di un mondo più vivibile, per Verga genera invece sconfitte individuali. L' "accorgersi che non si sta bene e che si potrebbe star meglio“ e la conseguente "vaga bramosia dell'ignoto" si traducono nella ricerca della ricchezza o in forme di ambizione più elevata, tutte strade che, percorse, si trasformano in uno scacco. I romanzi • Dunque ai Malavoglia, in cui la "ricerca del meglio" è ancora lotta per i bisogni materiali e per la sopravvivenza, e a Mastro-don Gesualdo che invece "incarna il tipo borghese" in cui "la ricerca diviene avidità di ricchezze", sarebbero dovuti seguire la Duchessa di Leyra ("vanità aristocratica"), l'Onorevole Scipioni (l'ambizione politica) e L'uomo di lusso (una sorta di esteta dannunziano "che riunisce tutte coteste bramosie"). Dalle Novelle rusticane alla morte • Tra i Malavoglia e Mastro-don Gesualdo, Verga scrisse una seconda raccolta di racconti di ambiente siciliano, Novelle rusticane (tra cui si ricordano La roba, Malaria, Libertà). • Il dramma Cavalleria rusticana, tratto dalla omonima novella, interpretato da Eleonora Duse, ebbe un gran successo nel 1884 e ancor più nel 1890 in versione di opera lirica musicata da Mascagni; Verga ridusse per le scene anche La lupa e compose La caccia al lupo, La caccia alla volpe (1901) Dal tuo al mio (1903). Ritiratosi in vita appartata, visse a Catania ove morì nel 1922.