L’agricoltura biologica piemontese Un’analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 22/12/2015 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell’agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive (problematiche produttive affrontate in una seconda fase) 22/12/2015 2 Metodologia della ricerca Rilevazione totale di tutte le aziende biologiche degli elenchi regionali Questionario su supporto informatico, test di prova Rilevazione di persona a cura delle Associazioni Produttori Rilevazione con questionario apposito anche delle aziende che avevano cessato 22/12/2015 3 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell’agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 22/12/2015 4 Caratteristiche generali Le superfici: Superficie rilevata: 37.300 ha circa SAU: 37.000 ha circa (3,44% della SAU regionale) SAU a biologico o in conversione: 29.800 ha (2,8% della SAU regionale) 22/12/2015 5 Caratteristiche generali Riparto delle superfici: Cereali 31% Prati e pascoli 42% Piante industriali 5% Coltivazioni legnose agrarie 14% 22/12/2015 Foraggere 6% 6 Caratteristiche generali Le colture più importanti per superficie: Cereali: riso (3100 ha), mais (1500 ha), frumento (1150 ha) Piante industriali: girasole (1000 ha) Legnose agrarie: vigneto (1600 ha), castagno (1500 ha), fruttiferi Foraggere: 2200 ha complessivi 22/12/2015 7 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Bovini: 20.000 capi (2,5% rispetto a Censimento), di cui 10.000 vacche; Solo 8.100 capi biologici (40%) Prevalente orientamento da carne 22/12/2015 8 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Ovini: 7.400 capi (8,4% rispetto a Censimento) 5.000 biologici (67%) Metà orientamento latte, metà carne Caprini: 4.300 capi (8,7% rispetto a Censimento) 2.500 biologici (61%) 22/12/2015 9 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Suini: 16.500 capi (2% rispetto a Censimento) Solo 4.100 biologici (25%) Prevalente orientamento carne fresca in generale; circa parità con destinazione a salumifici fra i biologici Avicoli: 280.000 capi, il 26% biologici (uova) 22/12/2015 10 Caratteristiche strutturali Le aziende 1655 aziende operanti al rilevamento Aziende con coltivazioni: 1610 Aziende con allevamenti (incluse api): 611 Aziende che trasformano: 389 22/12/2015 11 Caratteristiche strutturali Distribuzione per classi di SAU Forte concentrazione nelle classi inferiori Aziende < 5 ha: 43% del numero, 4,5% della SAU Aziende > 50 ha: 9% del numero, 64% della SAU Ma: dimensione media superiore a quella regionale (22,3 contro 8,8 ha) 22/12/2015 12 Caratteristiche strutturali Distribuzione % n° az. per classi di SAU 35.0 30.0 25.0 20.0 Biologiche 15.0 Piemonte 10.0 5.0 0.0 0 0 0 0 0 2 5 0 1 p. 0 0 1 2 3 5 = = = u 1 < < < s <= <= <= <= <=1 > 1 2 0 a 5 0 0 0 z 1 2 3 0 n 5 Se 22/12/2015 13 Caratteristiche strutturali Distribuzione % SAU per classi di SAU 60.0 50.0 40.0 Biologico 30.0 Piemonte 20.0 10.0 0.0 0 22/12/2015 1 <= 1 2 <= 2 5 <= 5 10 = < 10 20 = < 20 30 = < 30 50 = < 50 00 1 <= > 0 10 14 Caratteristiche strutturali Distribuzione degli allevamenti Per i bovini maggior concentrazione in stalle medie che per la Regione ; n° medio di capi superiore a quella regionale Anche per i suini e gli ovi-caprini distribuzione più equilibrata che per la Regione, e n° medio di capi maggiore 22/12/2015 15 Caratteristiche strutturali Distribuzione per dimensione economica Forte concentrazione nelle classi inferiori 55% delle aziende ha meno di 10.000 € di PLV, e realizza il 5,4% della PLV totale 15% delle aziende ha più di 50.000 € di PLV, e realizza il 77% della PLV totale Ma: dimensione economica media probabilmente superiore a quella regionale 22/12/2015 16 Caratteristiche strutturali Tipi di produzione Coltivazioni più presenti: – Legnose agrarie (1053 az.) – Prati e pascoli (859) – Cereali (475) – Patate e ortaggi (402) Forte varietà (127 tipi diversi di colture) 22/12/2015 17 Caratteristiche strutturali Tipi di produzione Trasformazioni in azienda – Prevalente vino (250 aziende) – Prodotti da latte (79 az.), da frutta secca (77 az.), ecc. Altre attività (agriturismo, attività didattiche,..): 284 az. (17%) 22/12/2015 18 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell’agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 22/12/2015 19 Il peso economico dell’agricoltura biologica La PLV delle colture PLV vegetale: 37,5 mil. PLV vegetale biologica + in conversione: 26 mil. (70% della totale) PLV biologica venduta come tale: 19,5 mil. (77% della biologica, 52% della totale) 22/12/2015 20 Il peso economico dell’agricoltura biologica Composizione della PLV delle colture bio Altro 7% Colture arboree 39% Leguminose da granella 1% Piante industriali 10% 22/12/2015 Cereali 33% Patate e ortaggi 10% 21 Il peso economico dell’agricoltura biologica La PLV degli allevamenti PLV animale biologica: 8,9 mil. PLV biologica venduta come tale: 6,5 mil. (73% della biologica) Prodotti zootecnici (latte, miele, uova, 1/3 ciascuno): 6 mil. (4,7 venduti come bio) Animali vivi: 2,9 mil. (1,7 venduti come bio) – Bovini 2,2 mil. 22/12/2015 22 Il peso economico dell’agricoltura biologica La PLV delle trasformazioni PLV dei prodotti trasformati in azienda: 14,4 mil. PLV biologica: 11,5 mil. (80%) PLV biologica venduta come tale: 8,5 mil. (73% della biologica, 59% della totale) 22/12/2015 23 Il peso economico dell’agricoltura biologica Composiz. della PLV delle trasformazioni Prodotti da erbe 10% Prodotti da frutta secca 6% Conserve vegetali 3% Prodotti da carne 3% Prodotti da latte 6% 22/12/2015 Altri 5% Vini 58% Prodotti da cereali 9% 24 Il peso economico dell’agricoltura biologica La PLV complessiva PLV totale delle aziende: 60,8 mil. PLV biologica: 45,8 mil. (75%) PLV biologica venduta come tale: 34,5 mil. (75% della biologica, 57% della totale) 22/12/2015 25 Il peso economico dell’agricoltura biologica Composizione della PLV bio complessiva Prod. trasformati 25% Colture 56% Prod. animali 19% 22/12/2015 26 Il peso economico dell’agricoltura biologica Peso % della PLV bio in Piemonte Biologico Biologico venduto biologico Coltivazioni erbacee Coltivazioni arboree Allevamenti TOTALE TOTALE SENZA ALLEVAMENTI 22/12/2015 1,43 3,11 0,64 1,45 2,09 1,23 2,13 0,47 1,09 1,59 27 Il peso economico dell’agricoltura biologica Il peso della PLV bio in Piemonte Le % maggiori si hanno per: – Piante industriali (5,6%), specie soia (14%) – Fruttiferi (3,5%): pere (10%), albicocche (4%), actinidia (3%) – Ovi-caprini (3%) Bassi livelli per: – cereali (1%), salvo riso (2,3%) e cer. minori (4%) – Ortive, bovini, suini 22/12/2015 28 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell’agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 22/12/2015 29 Le forme di commercializzazione Tipi di destinazione dei prodotti Reimpiego Autoconsumo Vendita come convenzionale Vendita come biologico 22/12/2015 30 Le forme di commercializzazione Canali di commercializzazione Vendita diretta in azienda Vendita diretta in mercati Vendita diretta su Internet Vendita diretta a domicilio Ingrosso Cooperative GDO Negozi specializzati Ristorazione Altro 22/12/2015 31 Le forme di commercializzazione Destinazione bio-convenzionale: La parte di produzione biologica venduta come tale è variabile secondo i prodotti Fra le produzioni vegetali, la quota di PLV realizzata da prodotti biologici venduti come tali è il 77% La % minore è per le colture arboree, dovuta alla vite da vino 22/12/2015 32 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio PRODUZ. VEGETALI 77% Cereali 95% Piante industriali 94% Leguminose da granella 92% Patate e ortaggi 84% Colture arboree 62% Altro 22/12/2015 35% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 33 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio PRODOTTI ANIMALI 73% Uova 99% Ovini e caprini (animali vivi) 92% Miele 87% Bovini (animali vivi) 71% Avicoli (animali vivi) 60% Latte 52% Suini (animali vivi) 15% 0% 22/12/2015 20% 40% 60% 80% 100% 120% 34 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio PRODOTTI TRASFORMATI 74% Prodotti da erbe 99% Conserve vegetali 99% Prodotti da cereali 96% Altri 85% Vini 73% Prodotti da carne 51% Prodotti da latte 44% Prodotti da frutta secca 25% 0% 22/12/2015 20% 40% 60% 80% 100% 120% 35 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL BIOLOGICO Si possono distinguere: Filiera corta (vendita in azienda, in mercati, a domicilio) Filiera specializzata (negozi specializzati, ristoranti) Altri canali (ingrosso, cooperative, GDO, altro) 22/12/2015 36 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL BIOLOGICO La distribuzione per canale è molto differenziata – Per categorie – Per singoli prodotti 22/12/2015 37 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE Cereali 1.7% 0.4% Filiera corta Filiera specializzata Altro 98.0% 22/12/2015 38 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE Patate e ortaggi 39.1% Filiera corta Filiera specializzata 56.1% Altro 4.8% 22/12/2015 39 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE Colture arboree 8.6% 1.2% Filiera corta Filiera specializzata Altro 90.3% 22/12/2015 40 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE PROD.VEGETALE 9.0% 2.0% Filiera corta Filiera specializzata Altro 89.0% 22/12/2015 41 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE PROD. ANIMALE 7.1% 11.4% Filiera corta Filiera specializzata Altro 81.5% 22/12/2015 42 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE PROD. TRASFORMATI 33.7% 39.5% Filiera corta Filiera specializzata Altro 26.8% 22/12/2015 43 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dell’agricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive 22/12/2015 44 Problemi e prospettive Principali criticità indicate Preponderante il problema degli sbocchi 28%), con conseguenti prezzi insoddisfacenti (25%) Difficoltà tecniche (15%) e costi eccessivi (13%) presenti, ma meno importanti Anche sistema di certificazione complicato (16%) non decisivo 22/12/2015 45 Problemi e prospettive Ragioni di vendita come convenzionale Mancanza di sbocchi (84%) E’ in conversione (3%) Scarsa convenienza (7,5% - sia per costi di certificazione alti, sia per prezzi poco remunerativi) 22/12/2015 46 Problemi e prospettive Intenzioni future Ampliare: 239 az. Mantenere: 1060 az. Ridurre: 56 az. Cessare: 300 az. 22/12/2015 (14%) (64%) ( 3%) (18%) 47 Problemi e prospettive Ragioni per futura cessazione Cessazione dei sussidi: 31% Scarsa convenienza: 24% Mancanza sbocchi: 17% Difficoltà tecniche: 10% Complicazioni burocratiche: 11% Altro: 3% 22/12/2015 48 Problemi e prospettive Aziende che hanno cessato 204 aziende (11% del totale) Cessato totalmente l’attività: 25 Cessato la produzione biologica: 186 (10% del totale) 22/12/2015 49 Problemi e prospettive Motivi della cessazione del biologico Cessazione dei sussidi: 57% Costi di certificazione: 9% Mancanza sbocchi: 14% Difficoltà tecniche: 5% Complicazioni burocratiche: 3% Motivi personali e altro: 12% 22/12/2015 50 Problemi e prospettive Disponibilità a tornare al biologico 54% disponibile a tornare, se cambiano le condizioni attuali Prevale la disponibilità a tornare fra chi aveva indicato: – Cessazione dei sussidi – Costi di certificazione – Complicazioni burocratiche 22/12/2015 51 Uno sguardo di insieme “Com’è fatta” l’agricoltura biologica? Una realtà limitata dell’agricoltura regionale Ma no al luogo comune di un’agricoltura marginale Esiste, come nel convenzionale, una varietà di tipi di aziende, da quelle minime a quelle commerciali solide 22/12/2015 52 Uno sguardo di insieme Punti di forza Presenza di fascia di aziende solide Grande varietà di prodotti Forte integrazione con attività di trasformazione, agriturismo, ecc. Varietà di canali di commercializzazione per i trasformati e le ortive, con presenza di filiera corta e specializzata 22/12/2015 53 Uno sguardo di insieme Punti di debolezza Presenza di fascia di aziende di dimensioni minime (55% sotto i 10.000 € di PLV, 152 senza vendite) Dipendenza di una parte delle aziende dai sussidi pubblici Mancata valorizzazione di una parte della produzione biologica come tale 22/12/2015 54 Uno sguardo di insieme Ragioni delle debolezze commerciali In alcuni casi, l’obiettivo sembrano i sussidi, non la vendita Nella maggioranza dei casi, il problema sembra però la difficoltà a collocare la produzione biologica come tale Canali commerciali poco differenziati in alcuni casi Quali sono le ragioni? 22/12/2015 55 Uno sguardo di insieme Ragioni delle debolezze commerciali In alcuni casi, i canali commerciali sono dettati dalle caratteristiche tecniche (cereali, ecc.) Le dimensioni ridotte delle partite possono rendere poco conveniente la certificazione o impedire l’accesso a certi sbocchi (es. GDO) Scarsa attenzione alla commercializzazione 22/12/2015 56 Uno sguardo di insieme C’è spazio per miglioramenti Necessità di una concentrazione dell’offerta per i canali “tradizionali” Necessità di organizzare la filiera Sviluppare la filiera corta e specializzata 22/12/2015 57 Uno sguardo di insieme Settore in trasformazione Selezione delle aziende più valide Dipendenza di una parte dai sussidi pubblici 22/12/2015 58 Possibili implicazioni I consumatori comprano biologico per: – Fini personali (gusto, genuinità, ecc.) – Interesse ambientale L’operatore pubblico ha interesse alla protezione ambientale L’agricoltura biologica ha il vantaggio di “far pagare” ai consumatori la protezione ambientale 22/12/2015 59 Possibili implicazioni L’operatore pubblico ha quindi interesse a valorizzare l’agricoltura biologica L’impegno pubblico a favore è quindi giustificato 22/12/2015 60 Possibili implicazioni 3 suggerimenti per l’operatore pubblico – Favorire il pagamento da parte del mercato commercializzazione – Concentrarsi sulle produzioni non adeguatamente pagate dal mercato – Sostenere le produzioni che hanno effetto ambientale positivo e che non verrebbero realizzate senza sostegno 22/12/2015 61 Grazie per l’attenzione 22/12/2015 62