Università degli Studi di Pavia
Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza,
Ingegneria, Economia
Corso di Laurea Interfacoltà in
Comunicazione, Innovazione, Multimedialità
CONVERGENZA MEDIALE: UNA NUOVA CONCEZIONE DEL TEMPO
E DELLO SPAZIO. MARKETING, MULTICANALITA’, EFFETTI
SOCIO-PSICOLOGICI
Relatore: Anton Peter Margoni
Correlatore: Fabio Muzzio
Angelo Maria Guastaldi
Matricola n° 389630
E’ un’attitudine, prima ancora
che un fenomeno tecnologico,
dell’uomo, a voler slegare le
proprie esperienze mediali da
vincoli spazio temporali.
E’ una nuova forma
sociale, che costruisce
flussi continui di senso
e che modifica le nostre
abitudini di vita e di
consumo
E’ una combinazione tra
devices, reti e contenuto,
che permette di restare
“always and everywhere”
on line, in contesti e
dinamiche del tutto nuovi
Aumentano gli utenti di
Internet, i “social”
diventano una realtà
virtuale che si fonde e
confonde con quella
reale
Il 40% degli
intervistati in un
recente sondaggio
considera Internet uno
strumento utile per le
esigenze personali, a
differenza di una
percentuale di
gradimento soltanto
del 18% nel 2011
Il 49% degli utenti Internet ha compiuto almeno
un acquisto negli ultimi 12 mesi. Cambiano le
abitudini di consumo e di acquisto, si apre un
nuovo mondo per consumatori e aziende
Oltre 300 milioni di Euro
di investimenti sul www
Costi di pubblicità inferiore
rispetto ad altri media
E’ impossibile per
un’azienda non far parte del
mondo internet
Banner
Newsletter/E mail
Sponsorizzazione
Keywords advertising
Il marketing virale è un tipo di marketing
non convenzionale, in cui il virus si
diffonde attraverso il passaparola
seguendo un andamento esponenziale
L’azienda riduce i costi
pubblicitari, in quanto sono le
persone stesse a promuovere
il prodotto
I social network sono
“portatori sani” di
marketing virali
I social network sono una fonte
inesauribile di informazioni; le
aziende monitorano chi mette
“mi piace” alla fans page del
marchio e targettizzano il
prodotto
Il consumatore convergente ha una
dotazione tecnologica e un
consumo mediale sopra la media
56% degli italiani ha uno
smartphone
2,4 milioni di tablet
+34% di Internet key
La coda in posta
non è più un
tempo morto, se
si ha un device
per accedere alla
rete
Il Newbie – 5,3 M
- Principalmente donne
- Orientamento al prezzo basso
- Scarsa interazione con le aziende
4 gruppi di consumatori a
seconda delle attitudini
mediali
L’old style surfer – 7,7 M
- Rilevante presenza under 35
- Buona scolarità
- Scarsa interazione con le aziende
Il social shopper – 10,7 M
- Prevalentemente uomini
- Scolarità alta
- Alta interazione con le aziende, e-commerce
L‘hyper reloaded 7,6 M
- + Uomini dal livello socioeconomico alto
- Sperimentano, viaggiano
- Alta interazione con le aziende, utilizzano più devices nella scelta
Deriva dall’impossibilità di gestire gli
immensi flussi di informazione
Ci sentiamo in obbligo di dover
gestire, elaborare e trasmettere il
maggior numero possibile di
informazioni, in “real time” e
prima di tutti, anche con il
multitasking, se necessario
22 milioni di italiani, iscrivendosi a
Facebook, hanno di fatto rinunciato
alla privacy: Truffe, furto d’identità
ma anche monitoraggio e controllo
Hanno innescato fenomeni di
spersonalizzazione e crisi
d’identità, per cui gli individui si
domandano chi sono e come
dovrebbero apparire on line
Hanno scatenato il
fenomeno
dell’autopromozione e
autodivulgazione, il
marketing dell’Io
Stanno portando alla
società dei cervelli
svuotati, nella quale unico
scopo è aggiornare
continuamente il proprio
“muro”, senza nessun
motivo reale
E’ il gap tra chi ha accesso
all’informazione tramite la
tecnologia e chi ne è escluso
Ragioni:
Disinteresse
Sfiducia nella tecnologia
Incapacità
Strutturali
Il 50% degli internauti mondiali si colloca
nei Paesi del G8
Il mondo è cambiato, così
come le nostre abitudini
(anche di consumo)e il
nostro modo di relazionarci
con gli spazi e le altre
persone.
L’evoluzione così incredibilmente
veloce ha però portato con sé
degli inevitabili effetti collaterali:
crisi d’identità,
spersonalizzazione, problemi di
privacy e digital divide.
Le aziende devono far fronte
a questa nuova realtà e
adattare le proprie strategie
Il sovraccarico dell’informazione
crea fenomeni di stress, ansia
Le tecnologie ci
permettono(ei ci
impongono) di essere on
line 24/24 h e di essere
aggiornati in tempo reale su
qualsiasi avvenimento
La società è digital, smart,
on line
Non siamo più in grado di fare
una ricerca per conto nostro e ci
affidiamo ad un motore di ricerca
C’è sempre meno spazio per le
esperienze reali e per l’affettività
Aderire allo slow media
Utilizzare i devices come
uno strumento di utilità, non
un hobby e imparare a
metterle da parte quando si
possono avere esperienze
reali, non quando non ci
sono più utili
Reintrodurre il concetto di
privacy
Rivalutare le relazioni vere,
non i followers o gli “amici”
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Angelo Guastaldi PP