L’UNIFICAZIONE ITALIANA
Da Cavour alla spedizione dei Mille
Il Regno di Sardegna
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Dopo il ‘48, condanne dei patrioti in Italia e in
Europa.
Il Regno di Sardegna conserva Costituzione e
Parlamento, per questo è visto dai patrioti come
l’unico stato capace di attuare l’unificazione italiana.
Re: Vittorio Emanuele II.
Governo moderato presieduto da Massimo
d’Azeglio.
Favorita la grande borghesia a discapito di
aristocrazia e clero.
La politica interna di Cavour
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1850: Camillo Benso conte di Cavour è ministro
dell’agricoltura.
1852: diventa presidente del consiglio dei ministri al
posto di d’Azeglio.
Obiettivo: trasformare il piccolo stato sabaudo in una
potenza economica sul modello inglese → economia
liberista: parziale abolizione dei dazi doganali per
favorire il commercio, sviluppo del settore siderurgico e
meccanico. Rete ferroviaria più lunga d’Italia, traforo del
Frejus tra Francia e Piemonte, canali per irrigare le risaie.
Nuovo sistema fiscale e Banca Nazionale.
Per Cavour Chiesa e Stato devono convivere ma essere
indipendenti (“Libera Chiesa in libero Stato”).
Cavour in una foto d’epoca
La politica estera di Cavour
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Progresso economico del Regno di Sardegna frenato dalla
frammentazione dell’Italia → Cavour vuole un paese unito ed
indipendente, ma lontano dalle idee repubblicane mazziniane (fallite).
Per ottenerlo, bisogna attirare sull’Italia l’attenzione di tutta l’Europa.
1855: partecipazione alla Guerra di Crimea, al fianco di Francia e
Inghilterra contro la Russia. Scopo: partecipare ai trattati di pace per
poter discutere della questione italiana.
1856: Conferenza di Parigi. Cavour ottiene l’appoggio di Inghilterra e
Francia (Napoleone III).
1858: accordi di Plombières tra Regno di Sardegna e Francia (intervento
di Napoleone III a fianco dei Savoia solo in caso di attacco da parte
dell’Austria. In caso di vittoria, Nizza e Savoia alla Francia/Lombardia,
Veneto ed Emilia al Regno di Sardegna. Progetto di altri due regni, uno al
centro e uno al sud Italia. Roma e Lazio al papa).
La Seconda Guerra d’Indipendenza (1)
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Cavour provoca l’Austria (esempio: invita i soldati del
Lombardo-Veneto a disertare)  aprile 1859
ultimatum austriaco, respinto da Cavour 2° Guerra di
Indipendenza, con l’intervento di Napoleone III
Vittorie franco-piemontesi a Magenta, Solferino, San
Martino. Garibaldi occupa Brescia e Bergamo.
Luglio 1859: armistizio di Villafranca tra Francesco
Giuseppe e Napoleone III, che teme l’intervento della
Prussia e l’eccessivo allargamento del Regno di
Sardegna (rivolte in Toscana e a Modena per
annessione al Piemonte)  l’Austria cede la Lombardia
alla Francia, che la cede a Vittorio Emanuele II.
La Seconda Guerra di Indipendenza (2)
Cavour si dimette per
protesta, ma riprende i suoi
incarichi quando Napoleone
III consente i plebisciti in
Toscana ed Emilia.
 Marzo 1860: plebisciti
favorevoli
 Toscana ed Emilia annesse al
Regno di Sardegna, Nizza e
Savoia alla Francia.
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La spedizione dei Mille (1)
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Primavera 1860: rivolta in Sicilia  Garibaldi e i
mazziniani vogliono approfittarne per cacciare i
Borboni
Maggio 1860: mille garibaldini partono da Quarto
(Genova) e sbarcano a Marsala. Garibaldi si
proclama dittatore dell’isola in nome di Vittorio
Emanuele II.
Le rivolte antinobiliari dei contadini, che pensavano
che Garibaldi avrebbe operato una distribuzione delle
terre, sono duramente represse dai garibaldini per
ristabilire l’ordine (eccidio di Bronte).
Luglio 1860: vittoria definitiva di Garibaldi a Milazzo
La spedizione dei Mille (2)
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Sostegno da parte dell’Inghilterra (Italia unita
avrebbe arginato la potenza francese) 
Garibaldi sbarca in Calabria, entra a Napoli e si
dirige verso Roma Vittorio Emanuele II teme
l’intervento della Francia, protettrice del papa.
Incontro di Teano: Garibaldi si sottomette al volere
di Vittorio Emanuele II e lo riconosce “re d’Italia”.
Annessione del sud Italia, dell’ Umbria e delle
Marche (sottratte allo Stato Pontificio).
L’incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II
Il Regno d’Italia
Gennaio 1861: prime elezioni a suffragio censitario
(vota il 2% della popolazione).
 vittoria del partito moderato di Cavour, che ha un
programma chiaro e rifiuta la rivoluzione (i
democratici invece non hanno un progetto concreto e
non potrebbero assicurare tranquillità sociale, perché
non escludono l’uso della violenza).
 17 marzo 1861: proclamazione del regno d’Italia
(Torino capitale).
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Cavour e seconda guerra di indipendenza