I protagonisti del Risorgimento Carlo Alberto Nel 1831 diventa Re di Piemonte e Sardegna. E’ protagonista della prima guerra d’indipendenza e da lui prende nome lo Statuto che governa il Regno di Piemonte e Sardegna a partire dal 1848 e che si estenderà poi anche al futuro Regno d’Italia Giuseppe Mazzini… Avvocato e giornalista genovese, iniziò giovanissimo la sua attività di rivoltoso. Voleva che l’Italia diventasse una Repubblica unitaria. Dopo la nascita dello Stato italiano fu eletto deputato, ma non poteva tornare in Italia perché su di lui pendeva una condanna a morte. Mazzini avrebbe comunque rifiutato l’incarico per non dover giurare sullo Statuto Albertino Goffredo Mameli Giovane genovese che scrisse le parole dell’inno d’Italia e dedicò il resto della sua breve vita alla causa risorgimentale, combattendo prima a Milano, poi a Genova e a Roma tra il 1848 e il 1849. Vittorio Emanuele II Sale al trono di Sardegna nel 1849 Durante il risorgimento diventa un punto di riferimento per molti patrioti italiani. E’ il primo re d’Italia. Camillo Benso Conte di Cavour E’ l’ultimo capo del governo del Regno di Sardegna e il primo del Regno d’Italia. E’ uno dei grandi protagonisti della seconda guerra d’indipendenza. Giuseppe Garibaldi Nasce a Nizza nel1807 è un generale e grande patriota italiano, forse il più famoso e amato tra gli eroi del Risorgimento. Amore patrio e emancipazione degli oppressi Rosalia Montmasson Unica donna a partecipare alla spedizione dei Mille; Travestita da uomo, prestò cure e assistenza ai combattenti. Qual era la situazione dell'Italia prima dell'unità nazionale? 1848 l’Europa è in rivolta e così l’Italia… Prima guerra d’indipendenza • 23 marzo: Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria (impegnata anche in questioni interne) • Successi dei Piemontesi a Goito e Peschiera • 11 giugno: l’Austria guidata dal generale Radetzky si riorganizza e si riprende Vicenza • Decisiva vittoria austriaca a Custoza Cosa rimane dopo il ’48? • Lo statuto Albertino; • La consapevolezza di dover cercare nuove strade per raggiungere indipendenza e unità; Il fallimento dei moti è solo apparente … I popoli insorti, in tutta Europa, reclamano libertà e democrazia e gli anni successivi dimostreranno, ancora una volta, che le idee non si sconfiggono con i fucili e con i cannoni. Il problema dell’unità e dell’indipendenza nazionale era stato per la prima volta sollevato con grande clamore. • Cavour, capo del governo dal 1852, capisce che per risolvere il problema italiano è necessario l'appoggio di una potenza europea: la Francia di Napoleone III... • ...forte dell'alleanza francese provoca gli Austriaci e scoppia così la Seconda guerra di indipendenza “Non siamo insensibili al grido di dolore che dall’Italia in catene si leva verso il Piemonte” Vittorio Emanuele II Il Piemonte arma un esercito di volontari e costituisce i Cacciatori delle Alpi Ultimatum dell’Austria Seconda guerra d’indipendenza 26 aprile-12 luglio 1859 Napoleone III assume il comando supremo Insorgono Toscana, Romagna, Marche e Umbria e ducati Situazione dell’Italia dopo la seconda guerra d’indipendenza 1860 Francesco II governa il Regno delle due Sicilie Rivolta separatista in Sicilia * Garibaldi organizza una spedizione “In caso d’azione, sovvenitevi che il programma è: Italia e Vittorio Emanuele II” La spedizione dei Mille, 1860 • 5 maggio: Piemonte e Lombardo salpano • 11 maggio: sbarco a Marsala • 15 maggio: Calatafimi • Palermo è libera • luglio: Garibaldi controlla tutta la Sicilia 19 agosto: Garibaldi sbarca in Calabria e poi prosegue verso nord; entra a Napoli. Cavour è sempre più preoccupato: teme la volontà di Mazzini di entrare a Roma. Con l’assenso di Francia e Gran Bretagna, Cavour invade lo Stato Pontificio I plebisciti Tra ottobre e novembre, Marche, Umbria e tutto il Mezzogiorno votano l’annessione al regno di Sardegna 26 ottobre: incontro di Teano 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II è proclamato primo re d’Italia “per grazia di Dio e volontà della Nazione” Il Veneto 1866: alleanza con la Prussia e guerra contro l’Austria Unica vittoria: Garibaldi a Bezzecca. Fermato dall’armistizio risponde: “Obbedisco!” 1870: la Francia dichiara imprudentemente guerra alla Prussia Napoleone III è sconfitto e fatto prigioniero a Sedan Durissime condizioni per la Francia Lo Stato Italiano approfitta del momento favorevole e decide di prendere Roma Pio IX rifiuta ogni trattativa 20 settembre 1870 Breccia di Porta Pia Il mito … … la realtà Pio IX si ritira in Vaticano “ Con l’autorità di Dio Onnipotente e dei SS. Apostoli Pietro e Paolo dichiariamo che tutti coloro i quali hanno perpetrata la nefanda ribellione nel nostro Stato Pontificio, e la sua usurpazione, occupazione ed invasione, hanno in corso la Scomunica Maggiore. Dichiariamo non poter essi esser assolti o liberati da siffatte censure da nessuno, se non dal Santo Pontefice, ed essere inoltre inabili ed incapaci di conseguire il beneficio dell’assoluzione fino a che non abbiano pubblicamente ritrattato, revocato, cassato ed abolito quanto commesso, e reintegrato ogni cosa pienamente ed efficacemente nello stato di prima con piena soddisfazione della Santa Chiesa” 1871 Roma capitale