Economia & Finanza Pubblica Concorrenza e costi di trasporto E’ un caso di concorrenza monopolistica. Il prodotto ò omogeneo. I costi di produzione sono differenziati, tra due imprese, per la presenza di rilevanti costi di trasporto. Prezzi p e costi unitari costanti (al netto dei costi di trasporto) c (cc’) sono sulle ordinate, la distanza D = 0A0B tra due imprese A e B sulle ascisse. Costi di trasporto crescenti in funzione della distanza sono cpB per A e c’pA per B. L’impresa A può vendere in 0A ad un prezzo massimo inferiore di poco a pA in quanto l’impresa B per arrivare in 0A partendo da 0B deve sostenere un costo di trasporto pari a pAc, che le impedisce di far concorrenza a A. L’impresa B può vendere in 0B ad un prezzo massimo inferiore di poco a pB in quanto l’impresa A per arrivare in 0B partendo da 0A deve sostenere un costo di trasporto pari a pBc’ che le impedisce di far concorrenza a B. p c pA Se A vuole arrivare a D1 può fissare un prezzo pari a p1, mentre B per arrivare a D1 sosterrebbe un costo di trasporto differenziale pari a p1b con profitto zero. Se B vuole arrivare a D2 può fissare un prezzo pari a p2 mentre A per arrivare a D2 sosterrebbe un costo di trasporto differenziale pari a p2f con profitto zero. p1 pB p2 Più è lontana l’impresa concorrente più è forte il potere monopolistico di un’impresa Il profitto è la differenza tra il costo complessivo dell’impresa concorrente ed il diverso costo complessivo proprio. pE L’area del profitto è pAcpE per A e pBc’pE per B f b I prezzi variano lungo la linea pApEpB c’ c Il profitto si annulla per A e per B in DE al prezzo pE, uguale per entrambe, con profitto nullo Il mercato è ripartito tra A e B: 0ADE ad A e 0BDE a B. 0A D1 DE D2 0B Più sono lontani i consumatori dalle imprese, più bassi sono i prezzi per loro