Cattedra di Progettazione Dei Servizi Sociali
Lezione 1
L’avvento della PCM in UE
 Il modello della “Gestione del Ciclo di un Progetto” ("Project Cycle
Management “ o PCM) è in uso sin dagli anni ‘60 in quasi tute le
agenzie delle Nazioni Unite (Fao, UNPD etc.)
 Nel 1992 la Commissione europea ha adottato il PCM come strumento
di riferimento primario per il disegno e la gestione dei progetti (basati
sul Logical Framework Approach di un progetto), e un primo manuale
di PCM è stato redatto nel 1993.
 Il manuale è stato successivamente aggiornato nel 2001, poco dopo la
pubblicazione del Documento politico di sviluppo della Commissione
Europea edito nell’aprile del 2000.
 Un’ulteriore decisione volta ad aggiornare ulteriormente il manuale
della PCM (ora denominato «Linee Guida» alla PCM) è stata presa
all'inizio del 2003 a seguito di:
• l’esperienza acquisita attraverso l'attuazione della 'Nuova' politica di
sviluppo;
• le questioni sollevate dal dibattito internazionale contemporaneo
sull'efficacia degli aiuti e
• il feedback dei partecipanti che frequentano la formazione alla PCM
PERCHÉ IL PROJECT CYCLE MANAGEMENT ?
Esperienze pregresse
PCM
-Quadro strategico poco chiaro
-Approccio settoriale
-Progetti dominati dall’offerta
-Soluzioni dominate dalla domanda
-Debole analisi della situazione
-Miglioramento nell’analisi
-Pianificazione orientata alle attività
-Pianificazione orientata agli obiettivi
-Impatto non verificabile
-Impatto verificabile
-Pressione all’esborso
-Enfasi sulla qualità
-Visione di breve termine
-Fuoco sulla sostenibilità
-Documenti di progetto imprecisi
-Formati standardizzati
Perché il ricorso alla PCM
 L’idea di fondo che ispira il PCM è che sia
opportuno predisporre sin dall’inizio
proposte basate sui problemi reali dei
destinatari o dei beneficiari degli interventi
(gli stakeholders) e quindi che tali proposte
siano realmente capaci di produrre un
miglioramento, riconoscibile e misurabile,
nella loro vita
I PRINCIPI DEL PCM
 Aderenza alle fasi del ciclo di progetto per assicurare un processo decisionale
strutturato e ben informato
 Orientamento all’utente con l’utilizzo di workshop di pianificazione partecipativa nella
fasi chiave del progetto e per la formulazione dello Scopo del progetto (Obiettivo specifico)
in termini di benefici sostenibili da consegnare ai beneficiari
 Incorporazione degli aspetti di sostenibilità nel design del progetto
 Utilizzo dell’approccio del Logical Framework (LFA) per assicurare un approccio
analitico al design ed al management del progetto
 Approccio integrato che collega gli obiettivi di ogni progetto agli obiettivi della
Commissione ed agli obiettivi nazionali e settoriali del paese partner; assicura che i piani di
lavoro e i budget del progetto siano preparati sulla base della matrice del logframe; utilizzo
di un formato di base standard per assicurare un comprensivo trattamento dei problemi
chiave durante tutta la vita del progetto.
Le ragioni di un successo
 Una delle ragioni per cui le organizzazioni
internazionali hanno trovato utile adottare l’approccio
del PCM è che esso aiuta a fare progetti “migliori”, ciò
significa necessariamente porre attenzione, in fase di
progettazione, ad alcuni aspetti:



la pertinenza (relevance);
la coerenza interna o l’efficacia (effectiveness);
e la sostenibilità o fattibilità (feasibility).
 La qualità di un progetto, infatti, è determinata dalle
scelte che si fanno in fase di progettazione: a progetto
iniziato, i margini per eventuali aggiustamenti sono
sempre più esigui.
Pertinenza (Relevance)
 Il PCM auspica che in futuro le decisioni “a monte” sugli
interventi siano sempre più basate su problemi reali
espressi dai destinatari degli interventi e che, quindi,
destinatari e attori chiave intervengano o siano coinvolti
anche nella fase di progettazione iniziale. Questo concetto
di progettazione basata sui reali problemi dei beneficiari è
definito pertinenza di una proposta progettuale.
 Il PCM prevede alcuni strumenti appositi (come per es.
workshop Goal Oriented Project Planning), nei quali è
possibile in modo realistico far partecipare i principali
attori alle fasi di progettazione e anche di valutazione,
assicurando così una gestione “partecipata” durante tutto il
progetto.
Coerenza interna
(effectiveness)
 Con questo termine si intende che i legami logici tra i
diversi elementi del progetto (attività, risultati, obiettivi)
siano consistenti. In altre parole, significa verificare, prima
della partenza del progetto, che le attività previste portino
effettivamente a quei risultati, che quei risultati conducano
agli obiettivi stabiliti. Questo tipo di progettazione
strutturata è resa possibile dall’utilizzo del Quadro Logico
(Logical Framework o Logframe), una matrice di
progettazione di massima che permette di inquadrare in
modo sintetico, chiaro e facilmente trasmissibile gli
elementi fondamentali di un’idea progettuale.
 Il Quadro Logico è uno degli strumenti fondamentali del
PCM.
Sostenibilità o Fattibilità
(feasibility).
 Un progetto sostenibile è un progetto i cui benefici per i
destinatari continuano anche dopo la fine del progetto.
 Per fare un esempio, pensiamo ai progetti di creazione di
imprese sociali per i giovani disoccupati o per le fasce
deboli del mercato del lavoro (disabili, ex-detenuti): molto
spesso poco dopo la fine del progetto le cooperative appena
create si sono sfaldate (venendo meno il beneficio per le
persone interessate, vale a dire il lavoro), proprio perché
alcuni aspetti non erano stati tenuti in debito conto in fase
di progettazione: per esempio quelli legati alle condizioni
di mercato in cui si sarebbe inserita la cooperativa, o alle
capacità manageriali dei soggetti o ancora a pregiudizi di
tipo sociale nei confronti di quelle categorie.
Partiamo dalle seguenti
domande
 Cos’è un Progetto?
 Cos’è il Project Management?
 Cos’è il Ciclo di vita di progetto?
 Come si pianifica un progetto?
ALCUNE DEFINIZIONI
• Un progetto è una serie di attività finalizzate a favorire il conseguimento di
obiettivi chiaramente specificati all'interno di un definito periodo di
tempo e con un budget stabilito (PCM Guidelines, 2004)
• “Sforzo complesso, comportante compiti interrelati eseguiti da varie
organizzazioni, con obiettivi, schedulazioni e budget ben definiti”
(Russel D. Archibald, 1994)
• “Un insieme di sforzi coordinati nel tempo” (Kerzner, 1995)
• “Un insieme di persone e di altre risorse temporaneamente riunite per
raggiungere uno specifico obiettivo, di solito con un budget determinato ed
entro un periodo stabilito” (Graham, 1990)
• Il progetto è un’impresa complessa, unica e di durata determinata,
volta al raggiungimento di un obiettivo prefissato mediante un processo
continuo di pianificazione, esecuzione e controllo di risorse differenziate e
con vincoli interdipendenti di costi-tempi-qualità” (Istituto Italiano Project
Managment)
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Caratteristiche dei progetti: Complessità
Alla fase realizzativa partecipano numerosi attori
(interni ed esterni) di differenti culture ed estrazione
tecnica, ciascuno dei quali opera svolgendo molteplici
attività
fra
loro
correlate
da
stretti
vincoli
interdipendenza di natura logica, fisica e temporale.
di
Caratteristiche dei progetti: Unicità
 Un progetto è finalizzato alla realizzazione di un
servizio non preesistente oppure al miglioramento
di uno esistente che non sempre (e nei servizi
sociali quasi mai) consente l’applicazione di
procedure standardizzate
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Caratteristiche dei progetti: Temporaneità
 Un progetto ha una data di inizio e una di
fine prestabilite, anche se l’auspicio è che
questo sia sostenibile ben oltre la durata del
primo finanziamento
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Caratteristiche dei progetti: Incertezza
 I progetti sono “pianificati” prima della
loro realizzazione, ma ogni sua fase è
sottoponibile a una continua revisione.
 L’importanza del monitoraggio
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Caratteristiche dei progetti: Elaborazione
Progressiva
Il progetto è caratterizzato da precarietà ed
instabilità nella programmazione del suo ciclo
realizzativo. I rischi e le incertezze sono più alti
all’inizio mentre con l’avanzamento del progetto
aumenta progressivamente la possibilità di
successo
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Caratteristiche dei progetti: Vincoli
• I progetti si realizzano con un limitato
ammontare di risorse (economiche, umane,
tecnologiche e strumentali), assegnate a monte
oppure acquisite per l’occasione (fundraising)
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Caratteristiche dei progetti: Obiettivo
Un prodotto finale, un servizio o comunque un output,
tipicamente definibili in termini di tempo, costo e
qualità (il triplo vincolo)
Simple
Measurable
Achievable
Realistic
Time
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Caratteristiche dei progetti: Ciclo di vita
La “vita” di un progetto è identificabile attraverso punti di
partenza e di arrivo, associabili a una scala temporale.
Man mano che il progetto va avanti, passa attraverso fasi
distinte. Il ciclo di vita include tutte le fasi dal punto di partenza
al completamento del progetto.
Ogni fase del progetto ha le sue specifiche caratteristiche ma
ogni fase è legata alle altre.
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Progetto - Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche