WORKSHOP – L’elaborazione del progetto
Il Project Cycle Management
Indice
► Il
PCM (Project Cycle Management): uno strumento utile alla progettazione

Origini e finalità

Le fasi del PCM

L’Approccio
► Dal
►
Fase di Analisi
►
Fase di Progettazione
PCM alla struttura del progetto

Attività

Spese
► Caso
► La
Studio
qualità della progettazione – Informazioni pratiche
Pagina 2
Il PCM – Origini e finalità (1 di 2)
► Il
PCM (Project Cycle Management) è uno strumento elaborato su iniziativa della
Commissione Europea
► Obiettivi:

Miglioramento della qualità della progettazione e della gestione del progetto

Integrazione sistematica delle fasi del progetto

Focalizzazione dell’interesse sui bisogni effettivi dei soggetti beneficiari e degli stakeholder

Utilizzo di un approccio logico al fine di contrastare le principali cause di fallimento della
progettazione
► Principi:

Orientare e coinvolgere partner e stakeholder

Puntare alla sostenibilità del progetto e ad assicurare benefici durevoli

Sviluppare un approccio analitico attraverso il Logical Framework

Integrare gli obiettivi del progetto con quelli settoriali, locali, nazionali ed europei
Pagina 3
Il PCM – Origini e finalità (2 di 2)
► Perché
usare il PCM?
Passate esperienze
Soluzioni
►
Quadro strategico confuso
►
Un approccio definito in maniera chiara
►
Scarsa conoscenza del contesto
►
Approfondita analisi del contesto
►
Programmazione orientata verso le
►
Programmazione e realizzazione
attività
orientate al raggiungimento degli obiettivi
(GOPP – Goal Oriented Project Planning)
►
Risultati non verificabili
►
Pressioni di spesa
►
Visione a breve termine
►
Documenti di progetto incoerenti
►
Mancanza di visione comune degli attori
partecipanti
Pagina 4
►
Quantificazione e verificabilità dei risultati
►
Enfasi sulla qualità
►
Privilegiare la sostenibilità
►
Formati standardizzati
►
Conoscenza condivisa degli obiettivi e
del processo per raggiungerli
Il PCM – Le fasi del PCM (1 di 2)
PCM è basata su sei fasi: la Programmazione, l’Identificazione, la
Formulazione, il Finanziamento, la Realizzazione e la Valutazione
► Il
Programmazione
Valutazione
Identificazione
PCM
Realizzazione
Finanziamento
Pagina 5
Formulazione
Il PCM – Le fasi del PCM (2 di 2)
► Programmazione:
viene analizzato il contesto per identificare problemi,
opportunità ed impedimenti che potrebbero essere affrontati, nel nostro caso,
nell’implementazione di progetti di CTE
► Identificazione:
vengono individuate e sottoposte ad analisi le possibili azioni
da intraprendere e vengono formulate delle idee-progetto
► Formulazione:
le idee-progetto giudicate pertinenti sono elaborate in piani di
progetti operativi
► Finanziamento:
le proposte sono esaminate dalle autorità competenti che
decidono se finanziare o meno il progetto
► Realizzazione:
► Valutazione:
il progetto viene implementato e monitorato
viene valutato il progetto per stabilire quali obiettivi siano stati
raggiunti e per identificare lezioni utili per il futuro
Pagina 6
Il PCM – L’Approccio
► Il
principale strumento usato dal PCM è il Logical Framework o LF (Quadro
Logico) che si inserisce all’interno del Logical Framework Approach o LFA
► Vi
sono due stadi fondamentali nel LFA:

La Fase di Analisi

La Fase di Progettazione
FASE DI ANALISI
Pagina 7
FASE DI PROGETTAZIONE
 Analisi
delle problematiche
 Logical
Framework
 Analisi
degli obiettivi
 Tabelle
delle Attività
 Analisi
delle strategie
 Scheda
di Spesa
Il PCM – Fase di Analisi (1 di 3)
► Analisi
Identificazione e analisi dei principali problemi e del contesto socio-economico e di
policy
Contributo

Identificazione degli attori coinvolti,
dei loro contributi e delle loro aspettative
Associazioni di donne
► Conoscenza
dei problemi
► Aumento
Imprese
► Disponibilità
ad assumere
► Manodopera
► Conoscenza
degli standard lavorativi
Comuni dell’area
► Risorse
Centri di formazione
Società di sviluppo di
imprenditorialità

economiche
► Competenze
professionale
rispetto ai problemi individuati
Interesse - Aspettativa
più qualificata
► Consenso
legislative
► Capacità
didattiche
► Strutture
(aule, laboratori, ecc.)
► Know
occupazione femminile
► Acquisizione
how tecnico
► Espansione
► Fondi
► Visibilità
Analisi SWOT
nuove commesse
dell’attività
pubblica
Bassi redditi familiari
Le donne non posseggono
adeguate competenze
professionali

Sviluppo di un “Albero dei Problemi”
Il sistema
formativo non
fornisce una
preparazione
adeguata alle
esigenze
Le donne non
riescono a costruire
imprese individuali
Le donne non
hanno accesso
al credito
Le donne non
sono informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Pagina 8
Le imprese non
effettuano nuove
assunzioni
Pressione
fiscale
elevata
Costo
del
lavoro
elevato
Le donne non
sanno a chi
lasciare i figli
Programmazio
ne territoriale
dei servizi
inadeguata
EFFETTI
Donne escluse dal mondo del lavoro
Le donne hanno
difficoltà a
raggiungere il posto
Le donne
non hanno
la patente
Infrastrutture
varie poco
sviluppate
CAUSE

delle Problematiche
Il PCM – Esempio (Identificazione dei principali problemi )
Esclusione delle donne dal mondo del lavoro
►
Si rileva una carenza di servizi e strutture a supporto dell’integrazione sociale e lavorativa femminile.
►
Le singole imprese non riescono a procedere a ristrutturazioni in grado di innalzare l’efficienza organizzativa interna e
sul piano commerciale
►
Sono ancora molte le aree depresse e svantaggiate nella Regione, con carenza di strutture e infrastrutture, di centri di
assistenza e di servizi, necessarie e indispensabili per l’incremento e lo sviluppo delle attività economiche
►
Redditi familiari ancora troppo bassi caratterizzano spesso queste zone depresse
►
Molte donne, seppur in possesso di titoli di studio mediamente elevati, vivono in zone con problemi di accessibilità (ad
es. zone montane o isolate) dove non hanno accesso alle informazioni riguardanti le possibilità di occupazione.
►
Le donne hanno difficoltà ad accettare impieghi lontano dal proprio Comune di residenza perché non saprebbero
dove lasciare i propri figli
►
Gli imprenditori sostengono che le donne non sono in possesso di capacità e competenze professionali
necessarie a inserirsi immediatamente nel mondi del lavoro. Il sistema regionale di formazione professionale non
consente di ottenere una formazione al passo con le esigenze del mercato del lavoro
►
Secondo una recente ricerca condotta dall’Istituto Regionale di Ricerca, a livello regionale vi è uno spirito
imprenditoriale particolarmente scarso. Gran parte della donne ha perso una precedente occupazione di tipo
artigianale o industriale ma non è stata in grado di aprire una piccola attività, in gruppo o in proprio, pur avendo le
capacità tecniche
Pagina 9
Il PCM – Esempio (Analisi del contesto socio-economico e di policy)
► Dovranno
essere analizzati i diversi fattori di contesto che influiscono sulla
tematica:

Politici: norme, iniziative, programmi rilevanti a livello Europeo nazionale o
locale

Economici: fattori economici, incentivi, limitazioni,…

Sociali: fattori sociali e culturali, opportunità di formazione e occupazione,
stili di vita, cambiamenti demografici, interculturalità…

Tecnologici: principali cambiamenti ed innovazioni tecnologiche

Ambientali: impatto ambientale a livello locale, nazionale ed internazionale
(specialmente per i progetti di CTE)

Legali: legislazione di riferimento, a livello locale ed europeo
Pagina 10
Il PCM – Esempio (Analisi degli attori chiave)
Contributo
Associazioni di donne
►
Conoscenza dei problemi
►
Disponibilità ad assumere
Imprese
►
Conoscenza degli standard lavorativi
►
Risorse economiche
Comuni dell’area
Interesse - Aspettativa
►
Aumento occupazione femminile
►
Manodopera più qualificata
►
Consenso
►
Acquisizione nuove commesse
►
Competenze legislative
Centri di formazione
►
Capacità didattiche
professionale
►
Strutture (aule, laboratori, ecc.)
Società di sviluppo di
►
Know how tecnico
►
Espansione dell’attività
imprenditorialità
►
Fondi
►
Visibilità pubblica
Pagina 11
Il PCM – Esempio (L’analisi SWOT)
Utile a raggiungere gli obiettivi
Origine
interna
Origine
esterna
Pagina 12
Dannoso per raggiungimento degli
obiettivi
Punti di forza
Punti di debolezza
Opportunità
Minacce
Il PCM – Esempio (Albero dei problemi)
EFFETTI
Bassi redditi familiari
Donne escluse dal mondo del lavoro
Il sistema
formativo non
fornisce una
preparazione
adeguata alle
esigenze
Le donne non
riescono a costruire
imprese individuali
Le donne non
hanno accesso
al credito
Le donne non
sono informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Pagina 13
Le imprese non
effettuano nuove
assunzioni
Pressione
fiscale
elevata
Costo
del
lavoro
elevato
Le donne non
sanno a chi
lasciare i figli
Programmazio
ne territoriale
dei servizi
inadeguata
Le donne hanno
difficoltà a
raggiungere il posto
Le donne
non hanno
la patente
Infrastrutture
varie poco
sviluppate
CAUSE
Le donne non posseggono
adeguate competenze
professionali
Il PCM – Fase di Analisi (2 di 3)
degli Obiettivi

Riformulazione delle problematiche in obiettivi raggiungibili

Sviluppo di un “Albero degli Obiettivi”
Redditi familiari aumentati
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Donne assistite
nella creazione di
un’impresa
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego

Nuove
assunzioni
facilitate
Pressione
fiscale
ridotta
Costo
del
lavoro
ridotto
Servizi
materno/infantili
disponibili
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
SCOPI
Donne inserite nel mondo del lavoro
Mobilità delle
donne aumentata
Donne con
patente
aumentate
MEZZI
► Analisi
Infrastrutture
viarie
sviluppate
Una volta completato, l’Albero degli Obiettivi fornisce un quadro esauriente della
situazione futura desiderata
Pagina 14
Il PCM – Esempio (Albero degli obiettivi)
SCOPI
Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Donne assistite nella
creazione di
un’impresa
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Pagina 15
Nuove
assunzioni
facilitate
Pressione
fiscale
ridotta
Costo
del
lavoro
ridotto
Servizi
materno/infantili
disponibili
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
Mobilità delle
donne aumentata
Donne con
patente
aumentate
Infrastrutture
viarie
sviluppate
MEZZI
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Il PCM – Fase di Analisi (3 di 3)
► Analisi
delle Strategie

Nell’albero degli obiettivi, i diversi gruppi di obiettivi similari vengono chiamati
Strategie. La strategia più appropriata e realizzabile viene selezionata sulla base di
diversi criteri (priorità, budget, potenziale di successo, tempo richiesto).

Questa fase prevede quindi 2 momenti:
►
Individuazione delle diverse strategie per il perseguimento dell’Obiettivo del progetto
►
Scelta della strategia progettuale
IDEA DI PROGETTO
► Es.

Strategia di assistenza sanitaria primaria
Pagina 16
Il PCM – Esempio (Identificazione degli ambiti di intervento)
Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Formazione
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Pagina 17
Donne assistite nella
creazione di
un’impresa
Imprenditoria
Nuove
assunzioni
facilitate
Servizi
materno/infantili
disponibili
Politica Ind.
Serv. Sociali
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Pressione
fiscale
ridotta
Costo
del
lavoro
ridotto
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
Mobilità delle
donne aumentata
Trasporti
Donne con
patente
aumentate
Infrastrutture
viarie
sviluppate
Il PCM – Fase di Progettazione (1 di 6)
► L’attività
di progettazione è facilitata dal Logical Framework
► Il
LFA si esprime in una matrice che racchiude la Logica d’Intervento (Intervention Logic)
del progetto e descrive le Condizioni pertinenti ed i possibili Rischi
► Il
Quadro Logico consiste in una matrice composta da:


4 righe
►
Obiettivi Generali
►
Obiettivo Specifico
►
Risultati
►
Attività
4 colonne
Pagina 18
►
Logica d’Intervento (cosa il progetto intende fare)
►
Indicatori oggettivamente verificabili
►
Fonti di verifica
►
Condizioni
Il PCM – Fase di Progettazione (2 di 6)
Logica di
intervento
Indicatori
oggettivamente
verificabili
Fonti di
verifica
Condizioni
Obiettivi
Generali
Obiettivo
Specifico
Risultati Attesi
Risorse
Attività
Spese
Pre-condizioni

SE i risultati sono forniti, E le condizioni avverate, ALLORA l’obiettivo del progetto
sarà raggiunto
Pagina 19
Il PCM – Fase di Progettazione (3 di 6)
Logica di Intervento
► Viene
descritta dalla gerarchia degli obiettivi da conseguire

Obiettivi Generali: descrivono effetti positivi per la società (benefici di lunga durata)

Obiettivi Specifici: riguardano i problemi focali da risolvere (benefici che i destinatari
finali del progetto riceveranno)

Risultati Attesi: rappresentano i prodotti/servizi che il progetto mira ad offrire ai
destinatari

Attività: le azioni attraverso le quali i prodotti ed i servizi saranno distribuiti nell’ambito
del progetto
Deve essere stabilito un solo Obiettivo Specifico per ogni
gruppo di attività tra loro coerenti!!!
Pagina 20
Il PCM – Esempio (Logical Framework)
Logica di intervento
Obiettivi
►
Aumento dell’occupazione nel settore
Indicatori
►
manifatturiero
Generali
►
Miglioramento delle condizioni per le donne
Aumento dal 40 al 50% del tasso di
Fonti di verifica
►
ISTAT: Rilevamento
occupazione delle donne con oltre
trimestrale Indicatori
35 anni dei paesi delle aree con
Mercato del Lavoro
problemi di accessibilità entro 3 anni
Obiettivi
►
Donne inserite nel mercato del lavoro
Specifici
►
Aumento dei servizi per le donne
►
Variazione del numero di inserimenti
►
femminili nel Mercato del Lavoro
ISTAT: Rilevamento
trimestrale Indicatori
Mercato del Lavoro
►
Indagini ad hoc della
Regione
Risultati
►
Donne in possesso di adeguate
►
competenze professionali
Attività
Donne assistite nella creazione di impresa
►
……..
►
Corsi di formazione professionale per
►
Numero di corsi realizzati
►
Numero di sportelli attivati
►
Creazione sportelli informativi sulla
creazione di impresa
►
femminili
►
donne
Pagina 21
Incremento del numero di imprese
Banca dati
Movimprese
►
Indagini ad hoc
svolte dall’Agenzia
del Lavoro Regionale
Il PCM – Fase di Progettazione (4 di 6)
Indicatori oggettivamente verificabili
► Descrivono
gli obiettivi del progetto in termini obiettivamente misurabili
► Permettono
di

Verificare la coerenza e la correttezza della logica di intervento

Monitorare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi
Esempio
Obiettivo Specifico: Donne inserite nel mercato del lavoro
Specificità degli indicatori:
• Qualità (che cosa descrive): aumento del tasso di occupazione …
• Gruppo destinatario (chi): … delle donne …
• Luogo (dove): … nei paesi delle aree di difficile accessibilità…
• Quantità (quanto): … dal 40 al 50%…
• Tempo (in quanto tempo): … entro 3 anni.
Pagina 22
Il PCM – Fase di Progettazione (5 di 6)
Fonti di verifica
► Descrivono
dove e in quale forma è possibile trovare le informazioni necessarie
a verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi (espresso dagli indicatori)
► Definiscono:

Il formato (come l’informazione viene resa disponibile: es. registri…)

L’origine (chi fornisce l’informazione)

La tempistica (ogni quanto l’informazione viene fornita)
► Possono
essere:

Interne al progetto (es. report, contabilità di progetto, dati di progetto)

Esterne al progetto
► Le
fonti esterne al progetto devono essere valutate in termini di accessibilità,
affidabilità, rilevanza e dovrebbero essere accessibili a bassi costi.
Pagina 23
Il PCM – Fase di Progettazione (6 di 6)
Condizioni
► Fattori
che, pur importanti per la buona riuscita del progetto, sono al di fuori
dell’ambito di intervento dello stesso
Il fattore esterno è
importante?
SI
NO
Si verificherà?
Quasi certamente
Non includerlo nel LFA
E’ probabile
Includerlo come Presupposto
E’ possibile il redesign del progetto per
influenzare il fattore esterno?
Non è probabile
SI
Riprogettate l’intervento:
• Aggiungete Attività e/o Risultati
• Riformulate gli Obiettivi del Progetto,
se necessario
Pagina 24
NO
La Condizione è un Presupposto dannoso. Da un
punto di vista tecnico, l’intervento non è realizzabile
a meno che non si trovi una soluzione utile affinché
il presupposto si realizzi o non lo si trasformi in una
precondizione integrabile nel LF
Dal PCM alla struttura del progetto
► Dalla
compilazione del Logical Framework si passa ad un ulteriore momento di
programmazione che aggiunge dettagli operativi al progetto:
Logical Framework

Tabelle di Attività

Schede di Spesa
Piani di Lavoro e Budget orientati ai risultati
Piani di Lavoro
Piani di Lavoro
Piani di Lavoro
Pagina 25
Budget
Budget
Stipendi
xxx
Budgetxxx
Macchinari
Stipendi
xxx
Uffici
xxx
Macchinari
xxx
xxx
Servizi Stipendi
xxx
Uffici
xxx
Macchinari
------------------------- xxx
Servizi
xxx
xxx
Totale Uffici xxx
------------------------Servizi
xxx
Totale
xxx
------------------------Totale
xxx
Dal PCM alla struttura del progetto – Attività (1 di 2)
► Checklist

Lista delle Attività Principali
►

Le attività vengono messe in relazione l’una con l’altra per definire sequenza (in quale ordine)
e interdipendenza (l’inizio di un’attività dipende o meno dalla fine di un’altra)
Fare una stima dell’inizio, della durata e della realizzazione delle Attività
►

Le attività vengono scisse in sotto-attività, le sotto-attività in compiti e ogni compito viene
assegnato ad un individuo
Rendere chiara la Sequenza e le Interdipendenze
►

Le attività descritte nel Logical Framework vengono usate come base per identificarne tutti i
dettagli operativi
Divisione di ciascuna Attività in compiti operativi
►

per la preparazione di una Tabella di Attività
Viene fatta una stima realistica della durata di ogni compito per stabilire le probabili date di
inizio e di conclusione
Riassumere la Tabella di Attività
►
Pagina 26
Viene creata una tabella riassuntiva dei tempi d’inizio, di durata e di conclusione delle attività
Dal PCM alla struttura del progetto – Attività (2 di 2)
► Checklist

Definire i Traguardi
►

Vengono stabiliti traguardi (date per il compimento di ciascuna attività)
Definire le Competenze
►

per la preparazione di una Tabella di Attività
Viene specificata la tipologia di competenze necessarie per realizzare i singoli compiti
Assegnare i Compiti ai Componenti della Squadra
►
Vengono definite le responsabilità per il raggiungimento dei traguardi
► Tutte
le informazioni elaborate nella Tabella di Attività possono essere riassunte
nel formato grafico del Gantt

Per il quadro complessivo del Progetto è opportuna una rappresentazione su base
trimestrale o mensile, mentre per un dettaglio sulle singole attività è consigliabile un
formato settimanale
Pagina 27
Dal PCM alla struttura del progetto – Spese
► La
lista delle attività del Logical Framework deve essere copiata in una nuova
tabella: quella delle spese sulla base della quale viene definito il budget
► Checklist:

Specificare le risorse necessarie

Inserire le risorse nelle categorie di spesa

Specificare le unità e le quantità

Valutare i costi per unità

Identificare le fonti di finanziamento

Assegnare i codici di spesa

Schedare i costi per periodo

Calcolare il totale

Stimare le spese da sostenere
Pagina 28
Caso Studio – Albero dei problemi
Basso livello di nutrizione
di neonati e bambini
Pochi bambini e
neonati vaccinati
Pressioni
commerciali ad
utilizzare
surrogati del
latte materno
Pagina 29
Scarsa
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Elevata incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Elevati tassi di infezioni
neo-natali e post parto
Complicazioni alla nascita diagnosticate in
ritardo o non diagnosticate
Bassi livelli di igiene e
cura sanitaria
Bassa frequentazione delle
cliniche rurali
CAUSE
Elevati tassi di infezione
nei neonati e bambini
EFFETTI
Elevati tassi di mortalità
materna ed infantile
Titubanza delle
madri nel
frequentare le
cliniche
Scarsa e
inadeguata
copertura
territoriale delle
cliniche
Scarsità di
medicinali
Personale
scarsamente
qualificato
Caso Studio – Albero dei degli obiettivi
Migliorato livello di nutrizione
di neonati e bambini
Aumento delle vaccinazioni
per neonati e bambini
Incrementata
proporzione di
bambini
allattati
naturalmente
Pagina 30
Incrementata
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Ridotti livelli di infezioni neonatali e post parto
Migliorate condizioni igieniche e
di cura dei pazienti
Incrementata frequentazione
delle cliniche rurali da parte
delle madri
MEZZI
Ridotti tassi di infezione
nei neonati e bambini
SCOPI
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Più madri
disposte a
frequentare le
cliniche
Estensione della
copertura
territoriale delle
cliniche rurali
Disponibilità
sufficiente di
medicinali
Personale
meglio
qualificato
Caso Studio – Analisi delle strategie
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotti tassi di infezione nei
neonati e bambini
Migliorato livello di nutrizione di
neonati e bambini
Aumento delle vaccinazioni
per neonati e bambini
Incrementata
proporzione di
bambini allattati
naturalmente
Incrementata
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Strategia di nutrizione
Pagina 31
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Ridotti livelli di infezioni neonatali e post parto
Migliorate condizioni igieniche e
di cura dei pazienti
Incrementata frequentazione
delle cliniche rurali da parte delle
madri
Più madri
disposte a
frequentare le
cliniche
Estensione della
copertura
territoriale delle
cliniche rurali
Strategia di assistenza
sanitaria primaria
Disponibilità
sufficiente di
medicinali
Personale
meglio
qualificato
Strategia di assistenza
sanitaria secondaria
Caso Studio – Logical Framework (1 di 2)
Livello Obiettivo
Generale
Livello Obiettivi
Specifici
Livello Risultati
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotti tassi di infezione
nei neonati e bambini
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti livelli di infezioni
neo-natali e post parto
Migliorato livello di
nutrizione di neonati e
bambini
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Migliorate condizioni
igieniche e di cura dei
pazienti
Aumento delle
vaccinazioni per neonati e
bambini
Incrementata
frequentazione delle
cliniche rurali da parte
delle madri
Livello Attività
Pagina 32
Rendere operativi i
macchinari di clinica
Identificare e formare
assistenti al parto
Migliorare le capacità
professionali
Migliorare la gestione e
il controllo dei fondi
Aumentare il personale
Disponibilità sufficiente
di medicinali
Sviluppare nuove
procedure
Formare il personale
Caso Studio – Logical Framework (2 di 2)
Ob. Gen.
►Migliorare le condizioni di
Risultati Attesi
►Riduzione dei tassi di
Ob. Spec.
Logica di intervento
mortalità materna ed infantile
►Riduzione da X a Y entro il 20xx del tasso di
Fonti di verifica
Condizioni
►Analisi sulle condizioni di
mortalità dei bambini al di sotto di 1 anno, di 5
salute prima, in itinere e a
anni, delle donne in gravidanza ed in allattamento
progetto completato (Dip. di
statistica)
salute delle donne in
gravidanza ed in allattamento
e di bambini e neonati
1.Istituire un Servizio Sanitario
Primario a livello distrettuale
2.Migliorare la qualità e
l’efficienza del Servizio
Sanitario Secondario
1.1 Rinnovare e sostituire i
macchinari per le cliniche,
Attività
Indicatori
arredi ed il materiale clinico
1.2 …
►Misura della riduzione dei tassi di infezione postparto e neo-natali negli ospedali rurali
►…
►Registri di ospedali e cliniche,
analizzati durante e dopo il
malattie infettive nei
progetto
gruppi familiari
►…
►Incremento da X a Y entro il 200xx del numero di
villaggi provvisti di regolare SSP
►Registri di accettazione delle
cliniche (analisi trimestrale)
►…
►…
►Incremento da X a Y entro il 20xx del numero di
►Registri ospedalieri, analizzati
pazienti curati
►Madri disposte a
frequentare le cliniche
►…
trimestralmente
►…
►…
Risorse:
Spese:
►Assistenza tecnica
►Spese correnti
della Salute mantenga
►Materiale
►Spese ad hoc
finanziamento in
►Che il Dipartimento
a livello pre-progetto il
termini reali
►Forniture mediche
2.1 Rinnovare i locali di
►…
soggiorno per il personale
2.2 …
►Riduzione dell’inc.
(Si vedano tabelle di attività e schede di spesa)
(Si veda il budget)
Pre-condizione: realizzato l’Atto di Decentramento che metta in grado l’Ufficio Provinciale della Salute di razionalizzare il sistema di gest. del personale
Pagina 33
Caso Studio – Attività
1
Attività
Mese 1 Mese 2 Mese 3
Mese 4 Mese 5 Ecc.
PA
Risultato: 1. Miglioramento della qualità dei servizi
secondari di assistenza sanitaria
Attività:
2
3
1.1 Disegnare e realizzare la formazione del
personale per la cura dei pazienti
1.1.1 Realizzare valutazione dei bisogni di
formazione del personale
1.1.2 Progettare moduli di formazione
1.1.3 Dirigere la formazione
Deliverables (e milestones)
1
Ecc.
L
L
L
6
7
S
4
L
L
L
L
5
Key
PA=Esperto di progetto
TA=Esperto di Formazione
L=Ruolo principale
S=Ruolo di sostegno
Legenda
1
Lista delle attività principali
5
Definire i deliverables e le
milestones
2
Dividere le attività in sottoattività
ben definite
6
Definire le necessarie
qualifiche professionali
3 Chiarire sequenza ed
interdipendenze
4
Pagina 34
3
4
5
1 = Piano attività completato per la
fine del mese
2 = Moduli di formazione assistenza
pazienti completati per fine mese 3
3 = Formazione del personale delle
cliniche in servizi migliorati
per fine mese 5
4 = Rapporto di valutazione esterna
completato per mese 2
5 = Nuove procedure finalizzate
per mese 4
2
TA
Valutare l’inizio, la durata e la
conclusione dei compiti
7
Assegnare i compiti tra i
componenti del gruppo di
lavoro
Caso Studio – Spese
…
4
Costo per periodo
Q1
6
7
8
Q2
…
Totale
Q2
Finanz.
Q1
9
Fonte di
1.1 Disegnare e realizzare il programma di formazione del
personale per la cura dei pazienti
Quantità per periodo
unità
Attività/Risorse
Unità
1
Costo per
5
10
Materiale
2
Computer
3
No
2
1.000
UE
2.000
-
2.000
Fotocopiatrice
No
1
5.000
UE
5.000
-
5.000
Stampante
No
2
500
UE
1.000
-
1.000
Personale esterno
Gu
6
6
…
1.700
Reg
10.200
10.200
…
40.800
Personale d’ufficio
Gu
3
3
…
900
Reg
2.700
2.700
…
10.800
Compensi e stipendi
Ecc…
Legenda
1
Lista Attività
5
Specificare le quantità per periodi
determinati
2
Specificare le categorie di spesa
6
Quantificare i costi per unità
3 Inserire le risorse nelle categorie
7
Identificare le fonti di finanziamento
8
Assegnare i codici di spesa
di spesa
4
Specificare le unità
Pagina 35
9
Schedare i costi per periodi
determinati
10 Calcolare il totale
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Il Project Cycle Management nella CTE