Commercio
equo e solidale
Un’alternativa sostenibile al
commercio delle
multinazionali
Il commercio equo e solidale
Ha la finalità di
contrastare le
multinazionali e:
 Tutelare gli operai;
 Salvaguardare
l’ambiente;
 Assicurare una paga
adeguata ai lavoratori;
 Assicurare la
provenienza e la
rintracciabilità del
prodotto.
Il commercio equo e solidale
In particolare il sostiene
il progetto della filiera
corta, cioè impiegare
meno passaggi
possibile per far
arrivare il prodotto al
consumatore.
Si impegna inoltre a
utilizzare mezzi di
trasporto tali da
impattare il meno
possibile sull’ambiente.
Il commercio equo e solidale
Prodotti tipici di questo tipo di
commercio sono:
 il tè
 lo zucchero di canna;
 il cacao;
 la quinoa;
 frutta secca;
 infusi;
 spezie;
 le banane;
 caffè(primo prodotto
riconosciuto come equo
solidale).
Il commercio equo e solidale
L’artigianato
equosolidale
Realizza oggetti non
particolarmente utili, ma
che permettono di
mettersi in contatto con
le varie etnie.
Esempi sono palloni da
calcio o i tipici tappeti
persiani.
Tale commercio può
permettere ai paesi più
arretrati di svilupparsi.
Il commercio equo e solidale
In Italia
Il dato italiano sulla spesa procapite è il più basso d'Europa:
trentacinque centesimi di Euro a
testa.
I negozi che trattano questi
prodotti sono concentrati tutti nel
nord Italia.
I prodotti del commercio equo,
specialmente quelli alimentari, si
trovano in molte catene come
Coop Italia, Crai, Auchan, Lidl,
Esselunga, Conad.
Fine
Marta Riccardi 3^F
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