ze iren F 1 7 012 3685 li.org 5 , 1 r rg po i 45 3405 eipo oli.o r t p s d 9 Pila 4631 laggio deipo i e 3 l d io i 2 via O55 ne@v illagg . tel cazio ione.v edu ociaz ass ne o i az dei i c o so As llaggi nlus i O Il V opoli P Percorsi didattici per scuole di I e II grado SCUOLA EQUA Il Villaggio dei Popoli: chi siamo Il Villaggio dei Popoli nasce a Firenze nel 1990 con l’obiettivo di promuovere la finanza etica e il commercio equo e solidale affrontando le tematiche dell’ingiustizia economica, dello sfruttamento umano e ambientale, delle violazioni dei diritti umani attraverso l’organizzazione di incontri, la promozione di campagne di sensibilizzazione e di altre iniziative sul territorio. Per fare questo ha aperto alcuni punti vendita al dettaglio e all’ingrosso di prodotti del commercio equo e solidale nel territorio di Firenze, Isolotto ed Empoli, e svolge altre attività quali il prestito sociale, il catering, la formazione nelle scuole, la sensibilizzazione della cittadinanza, dei clienti, dei soci e dei volontari coinvolti. Come recita il nostro statuto il Villaggio dei Popoli intende ““sostenere le attività e prassi che perseguano obiettivi di giustizia, trasparenza e democraticità: consumo critico, finanza etica, reti locali di economia solidale, turismo responsabile, e tutti gli altri strumenti che nel futuro potranno essere elaborati per dare risposte adeguate e coerenti alle esigenze di giustizia in campo economico, per stimolare la crescita della consapevolezza verso le conseguenze negative dell’attuale sistema socioeconomico dominante e per contribuire alla concreta realizzazione di un’alternativa economica orientata allo sviluppo dell’essere umano in tutti i suoi aspetti”. L’associazione aderisce inoltre al Consorzio CTM Altromercato, al Consorzio Etimos-Banca Etica, ad Agices, all’Ass. Botteghe del Mondo Italia ed allo Sportello Eco-equo del Comune di Firenze, di cui è anche fondatrice. La nostra Sede: Via dei Pilastri 45/r - 50121 Firenze Contatti: Tel. 055 234 63 19 Fax 055 414432 associazione.villaggiodeipopoli.org E-mail: [email protected] Il Gruppo Educazione Metodologia Il Gruppo Formazione nasce dal nostro interesse primario allo sviluppo umano nelle sue molteplici dimensioni. Gli argomenti presentati nell’opuscolo sono trattati nelle scuole con una metodologia interattiva che mira a dare centralità ai ragazzi, alla loro capacità di scoperta e di riflessione critica verso l’elaborazione di un cammino più sostenibile per il futuro di tutti. I nostri obiettivi sono quelli dello scambio di idee, dello sviluppo della consapevolezza e dell’esercizio della cittadinanza attiva. Gli strumenti didattici interattivi utilizzati sono principalmente: brainstorming, giochi di ruolo, simulazioni, discussioni guidate, proiezione foto e video, esperienze sensoriali e visite guidate, produzione di materiali, oltre ad approfondimenti tematici. Le nuove generazioni sono quelle che dovranno affrontare l’emergenza dei nodi più cruciali del nostro futuro, in particolare la sostenibilità della distribuzione delle risorse esistenti. Così come gli adulti di oggi devono essere i primi a conoscere e agire concretamente sul mondo che lasceranno in eredità ai loro figli. E’ per questo che per noi è fondamentale stimolare la riflessione e l’informazione sulle realtà socio-economiche ed ambientali che soggiacciono alle nostre scelte quotidiane, perché, per dirla con don Lorenzo Milani, “l’istruzione è la chiave che apre ogni porta”, e la conoscenza è la porta della consapevolezza e di scelte di vita responsabili. Nell’ambito delle attività formative e informative, il Gruppo Formazione dell’associazione ha partecipato, tra gli altri, ad importanti progetti quali: Info tecniche sui percorsi: - Comunità Scolastiche Sostenibili, promosso dalla Provincia di Firenze; - Produrre per il Futuro, nell’ambito del programma Fabrica Ethica della Regione Toscana; - Ricomincio da Me, promosso dal Comune di Firenze e da AIAB, Manitese, Legambiente e Il Villaggio dei Popoli, volto al coinvolgimento delle famiglie fiorentine in un percorso di cambiamento degli stili di vita; - Scuola e volontariato, promosso dal CESVOT. Frutto di anni di esperienza nel settore, ma consapevoli che la formazione è un percorso di costruzione continua e di scambio reciproco, proponiamo a scuole, docenti e genitori, gruppi di ragazzi e di adulti (circoli, associazioni, parrocchie…), e aziende, incontri di approfondimento, percorsi didattici, progetti formativi e informativi, mostre e laboratori. RESPONSABILE GRUPPO EDUCAZIONE Dott.ssa Ilaria Cortesi, laureata in Scienze della Formazione, CdL “Formatore per lo sviluppo delle risorse umane e dell’interculturalità”. Cellulare: 340.5136857, e-mail: [email protected] - I nostri percorsi si configurano come proposte generali, per ogni tematica c’è la possibilità di definire con l’insegnate i punti specifici di maggiore interesse da approfondire; - Per ogni percorso si suggerisce un minimo di 2 o 4 ore, ma per svolgere un lavoro più partecipativo e approfondito è consigliabile valutare uno spazio più lungo; - Per i punti suddetti e per meglio definire e chiarire alcune variabili e possibilità offerte (degustazioni, uscite, ecc.) è richiesta una riunione previa con gli insegnanti interessati ; - E’ necessario prendere contatti almeno un mese prima dell’intervento in aula; Il costo orario dei percorsi è di 35 euro netti, come contributo all’Associazione Il Villaggio dei Popoli Onlus. Il commercio equo Il commercio equo e solidale, o fair trade, è una partnership economica basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo attraverso il commercio internazionale. Il fair trade contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l’offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti dei lavoratori e dei produttori marginalizzati dal mercato. In particolare il commercio equo garantisce: - il pagamento di un giusto prezzo; - il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori; - la sostenibilità sociale e ambientale dei progetti; - il pre-finanziamento della produzione; - l'investimento di parte del ricavato in strumenti di sostegno economico e sociale per la comunità dei produttori; - la trasparenza di tutti i passaggi della filiera in modo da fornire al consumatore finale non solo un prodotto, ma anche una corretta informazione sulla i Percorsi 2. Impronta ecologica 1. Rifiuti I rifiuti: scarti dei nostri consumi, simboli delle nostre vite, causa di inquinamento e di esaurimento delle materie prime. I rifiuti ormai sono collegati solo ad una sfera di problematicità e negatività, alle difficoltà di discariche ed inceneritori. Ma se si cominciasse a pensare al rifiuto come una risorsa e non più solo come un residuo? - I rifiuti, cosa sono? Analisi del loro impatto ambientale e sull’entità della nostra produzione; Note: possibilità di visita alla discarica di casa Passerini - Analisi della società: come i rifiuti sono cambiati dall’epoca rurale a quella consumistica; - L’importanza di un cammino più sostenibile, da anni già elaborato: ridurre, riusare e riciclare; - La Raccolta Differenziata: che cosa succede al nostro rifiuto plastico dopo che lo abbiamo conferito nel giusto cassonetto?Che cosa alla carta o all’organico? ; nord/Sud del mondo Nell’ultimo secolo la popolazione mondiale è quadruplicata e il consumo di energia è cresciuto di oltre 10 volte. L’uomo ha attinto alle risorse del pianeta come se questo fosse praticamente illimitato senza valutarne gli effetti. Questo pone oggi un ripensamento verso un giusto equilibrio tra crescita economica e protezione dell’ambiente. - Studio dell’Impronta Ecologica per misurare la domanda di utilizzo di risorse dell’umanità nel rispetto della natura; - Confronto Impronta Ecologica Nord/Sud del mondo con riflessione sugli stili di vita; - Buone pratiche per gestire la domanda di risorse naturali rimanendo strettamente nei limiti delle capacità rigenerative della Terra e per riflettere sui propri consumi. - Il rifiuto può diventare una risorsa attraverso la fantasia artigianale in un’economia solidale: esempi di prodotti del commercio equo fatti a partire dai rifiuti di strada. in collaborazione con: in collaborazione con: 3. Impronta idrica L’acqua come bene comune, simbolo sociale ed elemento fondamentale per la nostra esistenza. Come una multinazionale ed un commercio ingiusto possono condizionare l’accesso all’acqua per un’intera popolazione? Come una lotta popolare può garantirsi tale diritto naturale? Un percorso in analisi ambientalista e antropologica per meglio comprendere l’importanza dell’acqua nella nostra vita. Note: possibilità di organizzare una visita all’impianto di depurazione di San Colombano. - Le funzioni dell’acqua per l’essere umano, per l’energia, per l’agricoltura, ecc. I suoi significati culturali ed i passaggi storici che più l’hanno caratterizzata; - Riflessione sul consumo personale, diretto ed indiretto, attraverso l’analisi del concetto di impronta idrica (e la conseguente quantificazione dei consumi di acqua a livello sia scolastico, che famigliare o individuale); - Riduzione degli sprechi. 4. Risparmio energetico e buone pratiche. I ragazzi potranno rendersi conto di quanto l’azione individuale, a casa propria e nella quotidianità, abbia ripercussioni globali che coinvolgono l’intera umanità, presente e futura. - consumi energetici familiari e/o scolastici al fine di rendersi conto di come questi contribuiscano al cambiamento climatico; - Nello specifico verrà affrontato il tema della produzione di anidride carbonica a partire dall’analisi della bolletta con un successivo approfondimento sulle energie alternative e di come esse possano sempre più costituire una valida alternativa a quelle non rinnovabili; - In un’analisi globale verranno infine affrontate le conseguenze di tali comportamenti da parte dell’uomo, specie nei Paesi più industrializzati e di come tali atteggiamenti abbiano gravemente danneggiato, per lo più, i paesi del Sud del mondo; - Come ridurre gli sprechi energetici attraverso le “buone pratiche”. in collaborazione con: in collaborazione con: 5. Lavoro e carcere questione di diritto. La Costituzione italiana riconosce il lavoro come diritto fondamentale della persona. Cos’è il lavoro? Quale il suo valore e quali i suoi significati? Un percorso per scoprire, in una riflessione condivisa, il lavoro come strumento di dignità e giustizia. Note: Possibilità di portare in classe la testimonianza di un ex-detenuto/ detenuto in collaborazione con: - La valorizzazione della persona attraverso il lavoro; - Detenuto e lavoro: difficoltà ed ingiustizie dentro e fuori le mura; - Associazione Pantagruel e Commercio Equo: due esperienze di alternative al lavoro ingiusto. 6. La dichiarazione universale dei diritti umani. Cosa sono i diritti umani? In quali carte sono riconosciuti? Chi li tutela? Note: è possibile parlare solo della Dichiarazione in generale, così come di affrontare nello specifico uno dei suoi diritti. - Analisi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 in un cammino di rivalorizzazione dell’uomo e della sua dignità. La società attuale ci chiede di esercitare la “cittadinanza attiva”, ma ciò non è possibile se prima non conosciamo i nostri diritti e le tappe storiche che ci hanno portato all’attuale modello societario. 7. Diritto all’infanzia Quali sono i diritti dei bambini? Perché e quali carte tutelano l’infanzia? Si propone alla classe una riflessione sulle violazioni a danno dei bambini che avvengono nel Sud del mondo al fine di sviluppare consapevolezza e solidarietà. 8. Il diritto al lavoro per un’economia solidale. Quando acquisto qualcosa penso mai che potrei star appoggiando attività mafiose o logiche violente di multinazionali? Come il commercio ingiusto e lo sfruttamento della manodopera uniscono Sud Italia e Sud del mondo? Un percorso per scoprire come queste due realtà siano attraversate da culture e storie diverse ma di come soffrano entrambe il dominio schiacciante di chi ha potere. - Analisi convenzioni Onu e Aja; Note: Proposta per la classe di organizzare una “raccolta materiali scolastici” da rivolgere a tutta la scuola. Materiali che poi verranno consegnati ai bambini (tramite l’associazione A.I.A.U. che si occupa di adozioni Internazionale in Ucraina, Ungheria, Etiopia) dai genitori adottivi in occasione del loro viaggio nel paese d’origine dei propri figli - Approfondimento sullo sfruttamento minorile, sul diritto allo studio e sull’ascolto dell’opinione del minore; - Come reagire di fronte alle ingiustizie? Esperienza dei sindacati dei bambini, commercio equo e attività A.I.A.U. Onlus (cooperazione, sostegno attraverso la condivisione di materiali scolastici, ecc.). - Analisi generica del diritto al lavoro; - La logica del profitto delle multinazionali ed il fenomeno mafioso del Caporalato come casi di sfruttamento della manodopera ; - La lotta di Libera e del commercio equo per il riconoscimento del diritto al lavoro ed alla terra, attraverso la costruzione di un’economia basata su principi di trasparenza, legalità e solidarietà; Note: Possibilità di degustazione dei prodotti di Libera e del Villaggio dei Popoli, una merenda dal sapore della legalità e della solidarietà. - Cittadinanza attiva, esempio del comitato Addiopizzo (movimento antimafia siciliano) e del consumo critico. in collaborazione con: in collaborazione con: 9. Il costo sociale e ambientale del fashion Scegliere cosa indossare non è solo una questione di gusto, si sceglie infatti anche un modello di economia. Un percorso che analizza la filiera tessile nelle sue problematiche sociali e ambientali e propone una visione nuova della moda e dell’esprimere la propria identità e i propri valori attraverso l’abbigliamento. 10. So cosa compro? imparare a leggere le etichette. Noi siamo protagonisti, con le nostre scelte possiamo condizionare i comportamenti di grandi multinazionali e guidarle verso il soddisfacimento dei nostri interessi (più solidarietà, più rispetto ambientale, più trasparenza..). Ma come fare per capire il comportamento dei “grandi”? Come fare per sapere cosa sto comprando? - So cosa indosso? Analisi della filiera tessile e dei principali impattisull’uomo e sull’ambiente; - Questione di scelte: chi si sostiene comprando un capo firmato? Analisi delle disuguaglianze sociali provocate dal settore dell’abbigliamento; - E io cosa scelgo? Analisi delle conseguenze e proposte di alternative possibili: dal commercio equo e solidale all’economia solidale Made in Italy. Individuazione di proposte adatteall’età dei ragazzi, di strumenti di contestazione nonviolenti, di possibili movimenti da sostenere. in collaborazione con: Nota: possibilità di laboratorio di trasformazione di un capo tessile “da buttare” in qualcosa di nuovo e utile. Possibilità di raccogliere vestiti usati da donare all'Ass. Manitese Firenze Onlus per il Mercatino dell'Usato Solidale che finanzia progetti di cooperazione nei PVS. - Introduzione generica alle ingiustizie di mercato e al consumo critico; - Lettura ed analisi della composizione di etichette e confezioni; - Scienza del marketing. Confronto tra confezioni ed etichette del commercio tradizionale con quelle equo e solidale scoprendo come le multinazionali usino la pubblicità. Come ai ragazzi piacerebbe fosse usata? Se loro fossero il consiglio di amministrazione di una grande compagnia, che scelte farebbero? 11. La giustizia attraverso le piccole azioni. Questo mondo come ormai ben sappiamo, è affetto da ingiustizie e squilibri quasi strutturali. Ci indigniamo quando vediamo alla televisione immagini raccapriccianti delle situazioni di altri paesi o quando leggiamo dati sconcertanti. Che cosa fare? Come essere attivi e credere nell’influenza che esercitano le nostre azioni? 12. Il commercio equo Che cos’è il commercio? Come il colonialismo e la globalizzazione lo hanno determinato? Attraverso un’analisi del passato e del presente si svelano le ingiustizie che si nascondo dietro i nostri consumi prendendo in esame nello specifico i comportamenti delle multinazionali. Spazio sarà dedicato alla presa di consapevolezza del nostro ruolo di consumatori cercando di capire il peso delle nostre azioni e delle alternative che già abbiamo a disposizione, come il commercio equo. - Cittadinanza attiva. Che cos’è? Come questa può influenzare positivamente l’andamento del commercio che condiziona la vita di tutti? - La promozione di un cammino equo e solidale che mette al centro l’essere umano e l’ambiente attraverso il turismo responsabile, la finanza etica ed il consumo critico (dall’abbigliamento agli alimentari). Lo sviluppo sostenibile che passa attraverso il viaggiare, il mangiare, il vestirsi, il risparmiare, ecc. Nota: possibilità di - fare un approfondimento su cotone, cacao, spezie e zucchero; - approfondire il biologico; - proiettare un documentario sul commercio o sulla globalizzazione. Progetto grafico a cura di Federica Pietrafesa ne o i z ocia io dei s s A agg lus ll i n V O l I oli p o P ze iren F 1 12 7 r, 50 513685 li.org 5 4 i 40 str opo g Pila 6319 3 iodeip poli.or i e d g 4 o via 55 23 villag iodeip O @ tel. azione .villagg e c edu ciazion asso