La rivoluzione industriale
Rivoluzione industriale
Il passaggio da un’economia tradizionale, basata sull’agricoltura, ad un’economia
fondata sul sistema di fabbrica e sull’impiego di macchine e nuove tecnologie
Ha origine in Inghilterra a partire dalla seconda metà del XVIII° sec.
E’ considerata dagli storici l’inizio dell’età contemporanea
Situazione ai primi del ‘700
diffuso il lavoro a domicilio
figura chiave: il mercante imprenditore
porta a domicilio la materia prima
ritira il prodotto finito
porta il prodotto ai mercati
a volte organizza veri e propri laboratori
produzione limitata
e mercato locale
Quali fattori favorirono la rivoluzione
industriale in Gran Bretagna?
grande sviluppo del commercio
grandi quantità di materie prime
crescita della popolazione
manodopera numerosa e a basso costo
diffusione delle enclosures
privatizzazione delle terre comunali
acquisto da parte di pochi proprietari
disponibilità di capitali
avvio di imprese agricole molto produttive
dai mercanti
(commercio triangolare)
dagli imprenditori
agrari
l’Inghilterra è politicamente
stabile
si diffonde il liberismo
secondo cui
è necessario aprire i mercati e dare libero corso
alle merci senza imporre tasse e restrizioni
si inventano nuove macchine e si sviluppano nuove tecnologie
Lo sviluppo tecnologico nel settore tessile
John Kay
Richard Arkwright
e la navetta volante
e la filatrice idraulica
Edmund Cartwright
James Watt e la macchina a vapore
e il primo telaio meccanico
permette di collegare più macchine
riunite in un solo edificio
la fabbrica
permette lo sviluppo dell’industria
tessile in particolare cotoniera
La macchina a vapore
rilancia il settore siderurgico
e minerario
permette di elevare le temperature
degli altoforni
la ghisa prodotta veniva lavorata
da magli e laminatoi
azionati da motori
a vapore
Conseguenze sociali della Rivoluzione industriale
le fabbriche vengono costruite:
nelle grandi aree portuali
nelle zone servite da canali navigabili
cambiano i metodi e i ritmi di lavoro
poli industriali
emigrazione
interna
organizzati intorno alle macchine
non è richiesta specializzazione
molti contadini diventano operai
sono assunti soprattutto
donne e bambini
pagate metà
le condizioni in fabbrica molto pesanti
pagati un terzo
orario lavoro da 12 a 14 ore
nessuna tutela per infortuni e malattie
situazione sociale difficile
case senza servizi
uomini e animali insieme
facilità di licenziamento
alcolismo e delinquenza
proletariato urbano
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