UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO CARLO BO SCUOLA DI ECONOMIA Corso di ECONOMIA DEI TRASPORRTI E DEI SISTEMI LOGISTICI SEMINARIO: LA LOGISTICA DA ARTE MILITARE A OPPORTUNITÀ ECONOMICA Relatore: Col. Dott. Antonio Meloni Urbino 13.11.2014 ARES Dio della guerra presso gli antichi Greci il cui nome fu mutato in Marte dagli antichi Romani CONTAINER Standard Elemento centrale della catena logistica fu introdotto da Malcom Mac Lean nel 1956 LA GUERRA perché? Come ben sapete il termine logistica ha origini militari e proprio su questo aspetto il Colonnello Antonio Meloni ci terrà il seminario odierno (1cfu) I PRIMORDI Negli antichi eserciti ognuno bastava a se stesso spesso i combattimenti erano elitari (vedi il duello tra Achille ed Ettore. Successivamente è iniziata una evoluzione che ha segnato il sorgere di una organizzazione embrionale che si è sviluppata nel tempo LE FASI DEL PROGRESSO L’esercito moderno ovvero permanente sorge con il 19° secolo in cui l’arte della guerra si industrializza ispirandosi alle invenzioni della rivoluzione industriale. Tali scoperte, specialmente quelle aventi carattere strategico( ferrovie e telegrafo) furono in grado di assicurare e facilitare lo spostamento rapido di uomini e mezzi ed il loro approvvigionamento di materiale bellico e di risorse materiali GUERRA MODERNA Durante una guerra moderna il quantitativo di materiali da trasportare è assai ingente: • prima guerra mondiale 2,7 ton. per soldato; • seconda guerra mondiale 7 ton. per soldato. Tutto ciò ha posto rilevanti problemi di ordine tecnico e matematico che a volte sono stati risolti con soluzioni estemporanee ma non per questo meno ingegnose. LE PRIME REALIZZAZIONI MODERNE Con la seconda guerra mondiale sono iniziate le prime realizzazioni tecniche: • Trasporto RO-RO (sbarco in Normandia); • Trasporti pipe-line per il rifornimento di carburanti. LA PIÙ GRANDE SCOPERTA SI EBBE NEGLI ANNI ’50 IN CUI, PER ESIGENZE COMMERCIALI, VENNE REALIZZATO IL CONTAINER Tale strumento ha determinato una vera e propria rivoluzione nel campo dei trasporti, in quello logistico e in quello militare permettendo, attraverso l’unitizzazione dei carichi, l’impiego di vari presidio militari di rilevante valore strategico. • Uffici; • Moduli abitativi; • Cucine; • Stazioni di controllo, centrali di tiro • Sanità ecc… PRIME APPLICAZIONI PRATICHE e contaminazioni Nel corso della guerra di Corea, prima metà degli anni ’50, l’esercito USA impiegò 110.000 containers (poca cosa se oggi disponiamo di navi che ne possono trasportare 18.000). Con la guerra del Vietnam (‘65-’75) il quantitativo di materiale da spostare raggiunse livelli enormi per cui venne deciso di affidare il compito ad imprese private (primo outsourcing nell’ambito militare). Tale outsourcing, diversamente da quello civile, focalizzato sui costi, ebbe uno scopo unicamente specialistico (i soldati devono combattere). UNA COMPLETA MACCHINA DA GUERRA La guerra senza logistica è impensabile (certamente persa). Tra i combattenti e coloro che provvedono al sostegno logistico deve esserci una giusta proporzione commisurata al compito che le truppe devono realizzare. Ciò denota una certa elasticità che è tipica delle imprese e che si è affermata gradualmente anche nelle forze armate. Il vero progresso in Italia si è avuto con gli anni ‘90 in cui si sono perfezionati sistemi manageriali e di ITC non solo dedicati alla guerra ma a tutto quel mondo che pertiene alla Logistica militare. IL PROBLEMA DELL’INTEGRAZIONE Benché la logistica si sia affermata in campo militare i primi approcci erano settoriali e come tali scarsamente efficienti sotto il profilo della necessaria integrazione ch richiedono le operazioni di guerra. Per ovviare a ciò si è pervenuti alla integrazione interforze con visione NATO/Europea vale a dire che non c’è più una logistica per arma ma una sola in grado di interfacciarsi con altri eserciti alleati facenti parte della medesima missione. UN NUOVO PARADIGMA con al centro l’uomo La nuova frontiera della logistica integrata ha come scopo fornire al soldato: • ciò che serve; • quando serve; • dove serve; • in maniera efficace. LA CATENA DI COMANDO SME (****) Stato Maggiore Esercito COMFOTER (***) Comando Forze Operative Terrestri COMLOG (***) Comando Logistico Esercito COMPITI E STRUTTURA DEL COMLOG Il Comandante Logistico è il consulente del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito per tutto ciò che riguarda il supporto logistico. Inoltre è responsabile della gestione del mantenimento dei mezzi ed equipaggiamenti e dell'organizzazione di supporto ai reparti operativi. Per assolvere il compito, organizza, dirige e controlla l'attività logistica della Forza Armata attraverso la sua struttura di comando. Il Comandante Logistico sovrintende inoltre, d'intesa con il Comandante delle Forze Terrestri, all'approntamento degli ordini logistico amministrativi concernenti le attività di supporto in operazioni/esercitazioni sia in ambito nazionale che internazionale. ORGANIGRAMMA COMLOG STATO MAGGIORE DIPARTIMENTO DEI TRASPORTI E MATERIALI DIPARTIMENTO DI AMMINISTRAZIONE E COMMISSARIATO DIPARTIMENTO TECNICO DIPARTIMENTO DI SANITÀ DIPARTIMENTO DI VETERINARIA TIPOLOGIE DI VEICOLI LOGISTICI SEGUE TIPOLOGIE DI VEICOLI LOGISTICI SEGUE TIPOLOGIE DI VEICOLI LOGISTICI GRAZIE PER L’ATTENZIONE