L’evoluzione della supply chain nella Grande Distribuzione italiana Giuseppe Cuffaro Direttore Logistica Italia Palermo 18 marzo 2005 Alcuni parametri economico strutturali Cooperative n° 163 al 2004 Soci n° 6.000.000 Addetti tot. n° 55.700 Vendite lorde MIL € 11.335 variazione su a.p. +3% Quota di mercato nel grocery 17,7% Punti vendita tot. Ipercoop Smk/superette Discount n° 1.290 n° 70 n° 1.021 n° 190 Area di vendita tot. Ipercoop Smk/superette Discount mq 1.370.000 mq 488.420 mq 785.223 mq 96.357 LA GDO ITALIANA NEGLI ANNI ‘80 IPMKT SMKT SMKT CONCORRENZA MODESTA CONSUMI IN CRESCITA in questo contesto il Retail ottiene successo utilizzando solo parzialmente la leva logistica… VENDOR BUYER RETAIL LOGISTICA = CE.DI. EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL EPAL CE.DI. = COSTO DA SOPPORTARE OFF LIMITS PER LA LOGISTICA: • ATTIVITA’ INTERNE AL SMKT • TUTTE LE ATTIVITA’ DEGLI IPERMERCATI ANNI ‘90 NASCE 100 PROFITTO TRADE COSTI TRADE 15 COSTI DI INTERFACCIA 30 55 15 COSTI AL CONSUMATORE COSTI INDUSTRIA I COSTI DI INTERFACCIA TRA INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE SONO TROPPO ELEVATI 10 55 30 PROFITTI INDUSTRIA BRAND LEADER FONTE: RICERCA B.C.G. HARD DISCOUNT oggi 100 30 Fonte: ECR Domani W-W-W Domani loosers 90 90 20 30 PRODUCE: UN INSIEME DI SOLUZIONI CONDIVISE PER AUMENTARE L’EFFICIENZA DELLA SUPPLY CHAIN UN FORTE MOVIMENTO D’INNOVAZIONE NON SEMPRE PATRIMONIALIZZATO DALLE AZIENDE SMKT SMKT Negli ultimi anni lo scenario è profondamente mutato IPMKT IPMKT SMKT SMKT SMKT SMKT IPMKT SMKT IPMKT SMKT SMKT CONCORRENZA SOSTENUTA QUALITA’ PREZZO Io decido “misura” il livello di servizio ricevuto nel p.d.v. NUOVO PROTAGONISMO NELLE DECISIONI D’ACQUISTO Il Retail comprende la necessità di impiego di tutte le leve del business affinché il “prodotto p.v.” realizzi le migliori performance RETAIL Viene rivalutato il ruolo della logistica Alcune Aziende promuovono il cambiamento con: progetti di ottimizzazione commerciale: assortimento, ambientazione, layout e display progetti di incremento dell’efficacia logistica: Un PV che ha significative rotture di stock non è un prodotto soddisfacente per il consumatore progetti di incremento dell’efficienza logistica: Un PV che sopporta alti costi di funzionamento non è un prodotto competitivo e/o redditivo Cadono i vecchi tabù: F1 Fn F1 CE.DI. Fn la logistica si focalizza sul punto vendita Il sistema logistico ha origine sullo scaffale del PdV e risale l’intera catena di fornitura CE.DI. PdV IL PdV QUINDI: Reingegnerizza i processi operativi Adotta sistemi di riordino da punto vendita evoluti (C.A.O.) Fa evolvere le risorse umane da gestori di urgenze / anomalie a pianificatori LA CRISI DEL 2004 A quanto già visto circa i competitor e gli stili di consumo si aggiunge, negli ultimi tempi, una imprevista crisi delle vendite. LE CUI CARATTERISTICHE SONO: caro vita e diminuito potere d’acquisto della fascia di consumatori più deboli crollo di rendimento del risparmio tradizionale, boom del mattone e forte aumento dell’indebitamento LA CRISI DEL 2004 cambiamento strutturale dei consumi es.: cellulare bisogno primario impossibilità, per i giovani, di progettare il futuro per la scarsità e precarietà delle opportunità di lavoro In questo contesto è ancora più urgente perseguire la massima efficienza Coop lo sta facendo attraverso: L’abbattimento degli steccati tra le Cooperative Una forte centralizzazione dei flussi logistici degli Iper L’utilizzo dei CE.DI. In maniera sinergica specializzandone i ruoli Una coerente riorganizzazione di sistema (di Cooperativa, distrettuale, nazionale) L’assetto logistico di partenza delle Coop/ve del Distretto Nord Ovest Bacino logistico Diretto F1 F2 Centralizzato CE.DI. LIGURIA Diretto Centralizzato CE.DI. LOMBARDIA F3 NOVA Centralizzato Diretto CE.DI. Il network logistico Coop in fase avanzata di realizzazione nel Consorzio Nord Ovest Bacino logistico LIGURIA LOMBARDIA NOVA Il network logistico Coop in fase avanzata di realizzazione nel Consorzio Nord Ovest Bacino logistico LIGURIA LOMBARDIA NOVA Il network logistico Coop in fase avanzata di realizzazione nel Consorzio Nord Ovest Bacino logistico Diretto Fast P F1 Diretto F2 Slow Fast LIGURIA CE.DI. P F3 LOMBARDIA NOVA Fast I MUST: Diretto frequenze di rifornimento elevate massa critica su tutti i flussi P L’evoluzione della supply chain … aumenta la complessità DSD Dominio logistico dell’Industria Filiera CE.DI. Network CE.DI. PULL DEL DISTRIBUTORE PULL Dominio logistico del Retail PUSH PUSH DEL PRODUTTORE Costo totale sotteso Ripercussioni sui produttori nazionali In questo contesto che cambia, le aziende italiane dell’Agro alimentare (quelle meridionali in particolare) prevalentemente PMI sono penalizzate sul fronte dei costi rispetto alle aziende estere Le carte da giocare sono: • valorizzazione della QUALITÀ • efficienza della LOGISTICA Opportunità di collaborazione tra produttori OGGI LA LOGISTICA DISTRIBUTIVA DI GRAN PARTE DEI PRODUTTORI È FRAMMENTATA (ciascuno per se) MAG. M.P. Produttore “A” CE.DI. MAG. Produttore “B” MAG. Produttore “C” M.P. Opportunità di collaborazione tra produttori LA GESTIONE SINERGICA DEI FLUSSI CON DEPOSITO/PIATTAFORMA MULTIPRODUTTORE GENERA FORTI ECONOMIE E FREQUENZE DI RIFORNIMENTO NON CONSEGUIBILI INDIVIDUALMENTE A Produttore “A” CE.DI. PIATT. MULTI PROD. B A+B+C Produttore “B” C Produttore “C” Alla logica dell’economia di SCALA si aggiunge quella dell’economia di SCOPO IN QUESTO PERCORSO DI CAMBIAMENTO I FATTORI CHIAVE SONO FONDAMENTALMENTE 3: 1) RISORSE UMANE (competenze) 2) RISORSE UMANE (potenzialità) 3) RISORSE UMANE (capacità di operare in team)