Deontologia professionale libertà di epressione riservatezza e online alcune sollecitazioni... Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell'esercizio dell'attività giornalistica • • Art. 1. Principi generali 1. Le presenti norme sono volte a contemperare i diritti fondamentali della persona con il diritto dei cittadini all'informazione e con la libertà di stampa. • 2. In forza dell'art. 21 della Costituzione, la professione giornalistica si svolge senza autorizzazioni o censure. In quanto condizione essenziale per l'esercizio del diritto dovere di cronaca, la raccolta, la registrazione, la conservazione e la diffusione di notizie su eventi e vicende relativi a persone, organismi collettivi, istituzioni, costumi, ricerche scientifiche e movimenti di pensiero, attuate nell'ambito dell'attività giornalistica e per gli scopi propri di tale attività, si differenziano nettamente per la loro natura dalla memorizzazione e dal trattamento di dati personali ad opera di banche dati o altri soggetti. Su questi principi trovano fondamento le necessarie deroghe previste dai paragrafi 17 e 37 e dall'art. 9 della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea del 24 ottobre 1995 e dalla legge n. 675/1996. • Art. 6. Essenzialità dell'informazione • 1. La divulgazione di notizie di rilevante interesse pubblico o sociale non contrasta con il rispetto della sfera privata quando l'informazione, anche dettagliata, sia indispensabile in ragione dell'originalità del fatto o della relativa descrizione dei modi particolari in cui è avvenuto, nonché della qualificazione dei protagonisti. • 2. La sfera privata delle persone note o che esercitano funzioni pubbliche deve essere rispettata se le notizie o i dati non hanno alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica. • 3. Commenti e opinioni del giornalista appartengono alla libertà di informazione nonché alla libertà di parola e di pensiero costituzionalmente garantita a tutti. BILAMCIAMENTO TRA NECESSITA’ TROPPI PALETTI? AUTOCENSURA? QUAL È IL RAPPORTO DEI GIORNALISTI CON LA PRIVACY E LA TRASPARENZA IN RETE? AUTOCENSURA Crisi editoria Iniiinformazione mordi e fuggi ed emotivamente forte Indebolimento forza contrattuale, maggiore competitività Sempre più mostri in prima pagina – Paura dei risarcimenti ITALIA, 73° POSTO Word Press Freedom Index, Reporter Senza Frontiere • tra la Moldavia e il Nicaragua, perdiamo ben 24 posizioni dal 2014 • 43 casi di aggressioni fisiche, 7 casi di incendi ad abitazioni e vetture solo nei primi dieci mesi dell’anno • 129 cause di diffamazione “ingiustificate” contro i cronisti. La maggior parte delle cause di questo tipo sono intentate da personaggi politici, e «costrituiscono una forma di censura» ...IL DIRITTO ALL’OBLIO, UN PALETTO NECESSARIO La Cassazione non ha mai imposto la cancellazione di notizie giustificandola con il diritto all’oblio MA Sentenza Corte di Cassazione n. 5525/2012 ha stabilito che le notizie in Rete debbano essere complete e aggiornate così da fornire ai lettori tutti gli strumenti per comprendere l’intera vicenda e non solo una parte IL CASO YARA GAMBIRASIO Alfano: «Individuato l’assassino» I Giornalisti: Bossetti, figlio naturale di un uomo diverso da quello che l’ha cresciuto ERA NECESSARIO DIFFONDERE INFO SU SOGGETTI TOCCATI MARGINALMENTE DALLA VICENDA GIUDIZIARIA? IL NAUFRAGIO DEL 3 OTTOBRE 2013 A Lampedusa, morirono 366 persone. I sopravvissuti furono 150 di nazionalità eritrea. Media mainstream italiani pubblicarono la lista con i nomi dei sopravvissuti Ma identificare le persone che fuggivano dal regime eritreo, mise a rischio di ritorsioni e violenze da parte del governo eritreo i superstiti e i loro familiari rimasti in patria E quando la privacy è di un personaggio pubblico? 2008, Strasburgo riconosce il ruolo del giornalista di ‘cane da guardia della democrazia’ E condanna Francia Finlandia e Grecia per le loro sentenze contro giornalisti che avevano svelato particolari riservati riguardanti la vita dei vertici politici dei loro Paesi IN FINLANDIA… • Il caso trae origine da un ricorso (n. 30865/08) presentato contro la Finlandia da due giornalisti finlandesi, Susanna Helena Reinboth e Janne Sakari Virkkunen, e da Helsingin Sanomat Oy, editore della testata giornalistica IIta Sanomat. • Nel febbraio del 2000, durante la campagna presidenziale, il quotidiano Ilta Sanomat pubblicava un breve articolo nel quale venivano divulgate alcune informazioni relative alla vita privata di O.T., responsabile della campagna di comunicazione di uno dei candidati premier, Esko Aho. Venivano pubblicate anche delle foto. Nel febbraio 2002, la giornalista e il caporedattore dell’Ilta-Sanomat venivano condannati per aver violato la vita privata di O.T. • Nel 2008 La Corte concorda con i ricorrenti nel ritenere che la condanna al pagamento dell’ammenda e del risarcimento del danno in favore di O.T. rappresenti una violazione dell’articolo 10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo. UNO SGUARDO OLTREOCEANO IRE sta per Investigative Reporters and Editors, organizzazione no profit. Gli intervistati, un campione di 671 giornalisti, producer ed editor, erano parte di tale organizzazione Più della metà (54%) ha dichiarato di non aver ricevuto alcun training sulla sicurezza informatica RIEPILOGANDO…. Il contesto può avere influenze negative sul diritto di cronaca e la libertà di stampa MA Ci sono ‘paletti’ che è giusto rispettare… GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Tiziana Barrucci