La valutazione della qualità educativa
nei servizi per l’infanzia
Antonio Gariboldi
Università di Modena e Reggio Emilia
Piacenza, 22 settembre 2012
Contenuti dell’intervento
• Qualità strutturale e qualità dei processi.
• Approcci alla valutazione.
• Verso un sistema di valutazione regionale.
• Il processo di valutazione.
TRASFORMAZIONI NEL SISTEMA DEI SERVIZI
NUOVE TIPOLOGIE
DI SERVIZI
SERVIZI CONVENZIONATI
CON GLI ENTI LOCALI
AUMENTO DI COMPLESSITA’ DEL SISTEMA DELL’OFFERTA
NECESSITA’ DI MANTENERE UNA CULTURA DEI SERVIZI
E DI GARANTIRE IL LIVELLO DI QUALITA’ DEL SISTEMA
IPOTESI
PEDAGOGICHE
RISORSE
ECONOMICHE
AUTORIZZAZIONE AL
FUNZIONAMENTO
MODELLI
ORGANIZZATIVI
QUALITA’
STRUTTURALE
QUALITA’
DEI PROCESSI
ACCREDITAMENTO
SISTEMA DI
VALUTAZIONE FORMATIVA
CENTRATO SUL CPP
Conoscere è costruire immagini del mondo
• Il filtro creativo tra noi e il mondo è presente
sempre e comunque.
• L’immagine è una creazione mia, prodotto di
molte circostanze, compresi i miei preconcetti.
Bateson, 1987; 1991
Conoscere è costruire immagini del mondo
• Di quante insospettate, operose cecità sono
impastate le nostre immagini più usuali del
mondo circostante, degli altri, di noi stessi?
Quelle che ci fanno agire, sentire, pensare in un
certo modo piuttosto che in un altro? Che ci
fanno, volta volta, comprendere oppure
fraintendere il mondo circostante, gli altri, noi
stessi?
Manghi, 2004
Conoscere è costruire immagini del mondo
• Le nostre immagini del mondo non sono mai
già date. Scaturiscono dal processo conoscitivo.
Da interazioni dinamiche, da accoppiamenti
generativi tra filtri creativi e vincoli esterni.
Manghi, 2004
Prospettive sulla valutazione
 Realista:
esistono situazioni oggettive, cioè date
indipendentemente dai presupposti delle persone che
osservano e dal contesto specifico all’interno del quale
avviene tale osservazione, che determinano modalità di
realizzazione e risultati degli interventi sociali. All’interno di
quest’ottica compito del valutatore è quello di trovare i metodi
più adatti per misurare i risultati dell’intervento.
 Costruttivista: non esistono condizioni d’oggettività in
termini assoluti, cioè indipendenti dall’osservatore. Ogni
osservatore si porrà in atteggiamento valutativo rispetto a quel
determinato intervento guidato dai propri presupposti
cognitivi e quindi la valutazione non può essere considerata
un insieme di procedure asettiche e neutrali.
Leone, Prezza, 1999
APPROCCI VALUTATIVI CENTRATI SU
OBIETTIVIRISULTATI
PROSPETTIVA
REALISTAPOSITIVISTA
DECISIONI
CONSUMO
FORMAZIONE
TRANSAZIONI
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
PROSPETTIVA
COSTRUTTIVISTAEMANCIPATORIA
Tessaro, 1997; Santelli Beccegato, Varisco, 2000
Approcci centrati sulle transazioni
(e loro evoluzioni)
• Necessità da parte del valutatore di immergersi nell’ambiente
relazionale e nelle esperienze che va ad esaminare. Si
analizzano i processi intra e inter-personali che accadono nelle
attività formative.
• “Triangolazione” di metodi, fonti e osservatori (confronto di
punti vista diversi).
• Costruzione di un un contesto dialogico e metodologico in cui
possano interagire i differenti punti di vista.
• “Generare consenso” valorizzando e rispettando i punti di vista
in gioco (il valutatore esterno organizza i giudizi altrui);
• Nel processo valutativo tutti gli attori sono chiamati a cocostruire conoscenza e sapere circa un dato fenomeno che si
definisce e ridefinisce nel confronto.
Tessaro, 1997; Ferrari, 2004
Empowerment Evaluation
(Fetterman, 1994; 2000)
• La valutazione ha la funzione di sostenere e promuovere
nei partecipanti un processo di consapevolezza e di
autodeterminazione.
• L’accento è posto sia sul processo di innovazione e
miglioramento, che sulle trasformazioni auspicate nei
soggetti che vi partecipano.
• La valutazione risulta formativa soprattutto perché educa
e trasforma i soggetti che vi si impegnano fornendo loro
strumenti per l’assunzione di consapevolezza.
• La valutazione è un evento sociale: si fonda sulla
partecipazione, sulla negoziazione di valori, obiettivi,
significati in tutte le diverse fasi del processo.
Bondioli, 2004
Approcci centrati sullo sviluppo organizzativo
• Focus sul concetto di “gestione interna del cambiamento”.
• Valorizzazione della ricerca-azione come metodologia che
ingloba i diversi attori di un sistema in un medesimo progetto
di azione per il “controllo” collettivo del cambiamento.
• La ricerca-azione assume le caratteristiche di un processo di
raccolta sistematica di dati, proveniente dall’interazione tra i
diversi attori, e di attività di valutazione funzionali allo
sviluppo del sistema stesso.
• Intervento che si sviluppa secondo una procedura consolidata:
coinvolgere gli attori del sistema, sia nell’organizzazione che
nella gestione del cambiamento, esplicitare e negoziare degli
obiettivi, scoprire e affrontare eventuali conflitti, valutare il
cambiamento ed eventuali miglioramenti.
Tessaro, 1997; Santelli Beccegato, Varisco, 2000
Il significato della valutazione
• Atto valutativo come assegnazione di senso-valore a
un determinato evento o processo educativo (Baroni, 2007).
• Rapporto circolare e ricorsivo tra progettazione, azione
e valutazione.
La valutazione della qualità educativa
• Come indagine sistematica
• Come dialogo
• Come dispositivo riflessivo individuale e di gruppo
• Come strumento di sviluppo dell’azione
La definizione del sistema regionale
come processo di sviluppo organizzativo
• Coinvolgere gli attori del sistema (costituzione del gruppo
regionale e conseguente coinvolgimento dei CPP).
• Esplicitare e negoziare gli obiettivi (definizione dell’indice
regionale del progetto pedagogico, dei criteri e della metodologia
di valutazione).
• Affrontare conflitti e problemi (timore dell’omogeneizzazione
delle identità, livelli differenti di attivazione dei CCP, conoscenze
eterogenee sul tema della valutazione,, riserve sulla sostenibilità e
utilità della valutazione, difficoltà e prospettive diverse su
definizione e condivisione di
strumenti e procedure,
disorientamento…)
• Valutare il cambiamento (sperimentazione e verifica del
sistema di valutazione).
Verso un sistema di valutazione regionale
• negoziato e condiviso
• formativo
• contestualizzato
• funzionale al lavoro di rete e allo sviluppo di un
sistema integrato
• sostenibile
• dinamico
Verso un sistema di valutazione regionale:
assunti di base
• La qualità del sistema integrato è legata alla costruzione di un
rapporto tra coerenza e differenza dei servizi.
• La qualità educativa è intesa in senso trasformativo come
capacità di attivare e tener vivo all’interno dei servizi un
costante processo di ricerca e di sviluppo.
• La valutazione è intesa come un processo di ricerca-azione
fondato sull’indagine sistematica e sul dialogo-confronto dei
differenti punti di vista.
• La capacità di una rete di servizi di realizzare forme condivise
di auto-eterovalutazione deve essere considerata come un
indicatore di qualità, in quanto in grado “di guardare a se
stessa in modo sistematico e operativamente orientato al
rinnovamento” (Keiny e Dreyfus, 1993).
Le linee guida regionali sulla valutazione
•Indice regionale del progetto pedagogico
•Dimensioni e criteri di valutazione (con esempi di
descrittori)
•Indicazioni sulla predisposizione degli strumenti e
delle procedure di valutazione
•Indicazioni
relative
alla
documentazione,
comunicazione ed utilizzo formativo degli esiti della
valutazione
La valutazione della qualità educativa
• DIMENSIONI: quali aspetti considero come
essenziali nell’identificare le caratteristiche del
servizio?
• CRITERI: in base a quali idee di qualità giudico?
• INDICATORI/DESCRITTORI: quali evidenze
osservo per verificare la realizzazione di un criterio?
• STRUMENTI E PROCEDURE:
strumenti e procedure valuto?
con
quali
Dimensioni
Sottodimensioni
Organizzazione Spazi e materiali
del contesto
educativo
Criteri
-
Accessibilità
Leggibilità e riconoscibilità
Differenziazione funzionale
Personalizzazione
Tempi
- Prevedibilità e riconoscibilità dei tempi
quotidiani
- Personalizzazione
- Continuità e cambiamenti
Relazioni
- Benessere
- Personalizzazione
- Socialità e processi di apprendimento
Proposte
educative
- Intenzionalità
- Significatività e continuità
- Varietà e coerenza
Il processo di valutazione
1.
Precisazione e chiara messa a fuoco di “cosa” si
intende valutare;
2.
rilevazione
sistematica
sull’oggetto di valutazione;
3.
giudizio interpretativo dei risultati della rilevazione,
attraverso il quale viene attribuito un “valore” sulla
base di criteri prefissati (momento valutativo per
eccellenza);
4.
impiego di informazioni nel processo decisionale
delle
informazioni
La valutazione come ricerca-azione
Coinvolgimento del
gruppo di lavoro
Autovalutazione+Eterovalutazione
Analisi e discussione
Definizione delle
priorità d'intervento
Il processo di valutazione (fase sperimentale)
1.
Coinvolgimento del gruppo di lavoro
2.
Autovalutazione individuale della qualità del servizio
(strumento elaborato dal CPP)
3.
Elaborazione dei dati a cura del coordinatore
4.
Restituzione e
valutativi
5.
Riflessione e bilancio-rilancio dell’esperienza
6.
Stesura del rapporto finale di valutazione
discussione
collegiale
dei dati
La funzione formativa della valutazione
• Il confronto e la discussione dei dati valutativi è
focalizzato sulle concordanze-discordanze di giudizio tra i
valutatori e sugli elementi di criticità individuati, con lo
scopo di
ricostruire il significato di determinate situazioni/processi e
far emergere le implicazioni concettuali e gli elementi
impliciti della pratica educativa (incrementare/rigenerare
consapevolezze di gruppo),
individuare possibili ricadute operative della valutazione, nei
termini di:
 approfondimenti valutativi
 formazione
 azioni di miglioramento
Il lavoro di rete a livello di CPP
• Il sistema di valutazione vuole promuovere il lavoro a livello di
CPP, non in chiave di certificazione-confronto tra i diversi
servizi ma in funzione dell’identificazione dei bisogni formativi
del territorio, del dialogo-riflessione sul tema della qualità
educativa e sulle sue modalità di valutazione e promozione.
• La documentazione degli esiti della valutazione (che deve
evitare in modo assoluto di riportare classifiche dei servizi)
dovrebbe essere intesa ad individuare alcune priorità di lavoro
del CPP, cioè di tematiche educative rilevanti per il territorio
che potranno essere oggetto di differenti iniziative negli anni
successivi.
• In questo senso il ruolo del CPP è inteso come centrale nel
processo di qualificazione del sistema integrato dei servizi.
Il ciclo triennale di valutazione-progettazione
(a livello di singolo servizio e di rete)
1° ANNO
2° ANNO
3°ANNO
Valutazione e
individuazione
delle priorità
d'intervento
Formazione e/o
progettazione e
attuazione azione
di miglioramento
Formazione e/o
progettazione e
attuazione azione
di miglioramento
Ripensando a prima della valutazione…
• Il nostro percorso ha inizio solo grazie all’invito da parte della nostra
coordinatrice didattica. Da parte nostra non c’era molta voglia e nemmeno
un briciolo di entusiasmo…
• All’inizio del nostro percorso eravamo dubbiose riguardo all’evolversi
dell’iter sulla valutazione della qualità. I dubbi nascevano perché questo
costituiva per noi un argomento di riflessione nuovo.
• Eravamo combattute tra il desiderio di rinuncia e desiderio di metterci in
gioco.
• Siamo partite pensando di poter fare il percorso perché eravamo a posto,
brave, perfette e quindi sicure di trovare conferma.
• Eravamo spaventate dall’idea dell’esterna spiona.
FISM di Bologna
Dopo la valutazione…
• Questa esperienza non verrà mai messa in un cassetto, perché ci ha fatto
iniziare una strada per arrivare ad una nuova consapevolezza.
• E’ stata l’occasione per fare “un lavoro su di noi”.
• Occasione per rifare il punto sull’identità della scuola, soprattutto in
relazione ai nuovi assunti.
• Altro elemento di rilievo è stata la possibilità di riflettere e ripercorrere le
ragioni di ciò che facciamo a volte in maniera routinaria
• Occasione di esplicitazione libera del proprio punto di vista personale e
conseguente assunzione di responsabilità.
• Durante la compilazione abbiamo maturato alcune idee di innovazioni da
apportare
FISM di Bologna
Valutazione e identità educativa
Uscire dall’autoreferenzialità, dal considerare la
quotidianità come un fatto scontato e
andare nella direzione della leggibilità e
visibilità del proprio percorso educativo.
Questo significa riflettere sulla propria identità
professionale, precisarla, irrobustirla, produrne
consapevolezza, per se stessi e per gli altri.
(M. Manferrari)
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