La cultura della valutazione
Modelli e pratiche di
valutazione di sistema e
autoanalisi scolastica
Fiorino Tessaro
[email protected]
La cultura della valutazione …
Si fonda sulla ricerca
di significato, di senso e di valore
dell’azione formativa:
– Per spiegare (passato)
– Per comprendere (presente)
– Per decidere (futuro)
F. Tessaro - Valutazione
di sistema
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È valutazione di sistema
APPRENDIMENTI
Allievi / Potenzialità
PROCESSI
FORMATIVI
INSEGNAMENTI
Docenti / Discipline
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ORGANIZZAZIONE
Dirig. / F.S. / OO.CC.
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È pluralità di metodi
ETERO-VALUTAZIONE
Esterna / su Standard
MONITORAGGIO
Continuo / su Indicatori
PROCESSI
FORMATIVI
AUTO-VALUTAZIONE
CO-VALUTAZIONE
Interna / su Problemi
Condivisa / su Criteri
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È ecologia del cambiamento
CONTROLLO
Procedura
ACCERTAMENTO
Prodotto - Risultato
MONITORAGGIO
Orientamento
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VERIFICA
Progetto
VALUTAZIONE
Processo
METAVALUTAZIONE
Sistema valutativo
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La scuola autonoma fa la differenza?
• Il problema non è avere l’autonomia ma il saperla
utilizzare
Si tratta
a) di regolare dei sistemi, di definire delle buone
regole per incentivare dei comportamenti,
b) di sviluppare contesti organizzativi, culture di
sistema che devono interpretare quelle regole e
tradurle in comportamenti
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La scuola autonoma fa la differenza?
• Non è sufficiente la regolazione sistemica per
raggiungere i risultati
• La scuola deve acquisire capacità per gestire i
processi:
– capacità di leggere la domanda all’interno di un sistema
competitivo,
– capacità di accordarsi in reti strategiche con altre
scuole,
– capacità di integrarsi nel territorio,
– capacità di essere perno, catalizzatore di cultura
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Che cosa danneggia il senso
dell’autonomia
• Da un lato comportamenti ultra-reattivi –
iperattivismo di progetti (e si perde di vista
l’attività didattica)
• Dall’altro adattamenti per disconnessione:
enfatiche dichiarazioni d’intenti, mission
impossible (carte che si impolverano nei
cassetti)
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Critica all’approccio efficientistico
• Fino a che punto certe tecniche e certi strumenti utilizzati in specifici
contesti organizzativi (azienda, sanità, possono essere applicati in altri?
• Al centro dello sviluppo organizzativo: la capacità del docente di
migliorare la propria didattica
• Capacità di coniugare i valori “tradizionali” (libertà, integrità, dignità,
responsabilità …) con i “nuovi” (3T: talento, tolleranza, tecnologia)
• Una persona assume nuovi comportamenti soltanto alla luce di
incentivi, di benefici per se stessi e per gli altri (incentivi di
coinvolgimento emozionale/psicologico all’innovazione, incentivi di
investimento per il proprio futuro, incentivi differenziati legati alla
performance e all’impegno)
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Che cosa è l’autoanalisi scolastica?
•
•
•
•
•
Sistema di valutazione
interno all’istituto scolastico autonomo
in rete tra istituti autonomi
su standard negoziati e condivisi
tra erogatori e destinatari del servizio
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E la valutazione esterna?
Mondiale - Europea
Nazionale - Regionale
Definizione degli standard
Armonizzazione dei parametri
Controllo delle politiche formative
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Perché l’autoanalisi scolastica?
Per il MIGLIORAMENTO della scuola:
• nella qualità dell’offerta formativa
• nell’efficacia nello sviluppo di competenze
• nell’efficienza organizzativa
Il coinvolgimento dei docenti e del personale
per il superamento del
controllo interno burocratico
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I compiti dell’autoanalisi
• Assicurare una struttura concettuale e
operativa all’azione di cambiamento
• Consentire l’autocontrollo sistematico dei
propri risultati
• Valorizzare l’identità educativa, culturale e
organizzativa della scuola
• Legittimare l’autonomia / responsabilità
della scuola nei processi e nei risultati
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Autoanalisi
o
Autovalutazione
rilevazione
attribuzione
intensiva / estensiva
di valore
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Approcci e modelli di
Valutazione di sistema
Quantitativi
Oggettivi
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Qualitativi
Soggettivi
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1. Approccio comparativo
Modello sperimentale classico (Campbell)
Modello di comparazione obiettivi-risultati (Tyler)
Modello della discrepanza tra performances e standard
(Provus)
Modello di comparazione fabbisogni-effetti(Quaglino)
Modello docimologico (……)
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2. Approccio decisionale
Modello C.I.P.P. (Stufflebeam)
•
•
•
•
valutazione di Contesto
valutazione di Input / Risorse
valutazione di Processo
valutazione di Prodotto / Risultato
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3. Approccio utente
Modello goal free (Scriven)
• “consumatori” diretti / indiretti
• “soddisfazione del cliente”
• check list / analisi
(a. bisogni / a. risorse / a. sperimentale / a. comparata /
a. idoneità / a. risultati / a. effetti / a. processi / a.
significatività statistica / a. significatività didattica / a.
costi / a. mantenimento)
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4. Approccio organizzativo
Mod. dell’autoanalisi scolastica (Hopkins)
• Attori (chi è soggetto all’a., chi fa l’a., chi la dirige, chi la
conduce, chi la supporta, chi la influenza)
• Fasi (Preparazione, Analisi iniziale, Analisi specifica, Sviluppo,
Istituzionalizzazione)
Mod. di sviluppo organizzativo (Huberman)
• Ciclo di vita dell’organizzazione formativa
Preparazione: coinvolgimento, comprensione, preparazione
materiali, sensibilizzazione, sostegno amministrativo; Padronanza
tecnica; Evoluzione ansie e preoccupazioni; Assistenza tecnica:
catalizzatore, facilitatore, intermed., esperto; Istituzionalizzazione
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5. Approccio relazionale
Modello illuminativo-antropologico (Parlett-Hamilton)
Modello transazionale - conflittuale (Rippey)
Modello responsive - fenomenologico (Stake)
Modello naturalistico - etnografico (Guba - Lincoln)
Modello allargato - sistemico (Cardinet)
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di sistema
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L’autoanalisi è ...
… valutazione sistemica, rispetto a:
• attori / agenti / protagonisti (interni ed esterni)
• metodi, tecniche e strumenti (qt/ql)
• oggetti (apprendimenti, insegnamenti,
organizzazione)
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di sistema
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1. Val Sistema: Equilibrio / Integrazione tra ...
la valutazione
e
i processi decisionali
- Si è costituito il gruppo di valutazione?
- La composizione è eterogenea?
- Vi partecipa lo staff di dirigenza?
- Si comunicano gli stati dei lavori?
- Si effettua l’autovalutazione dei progetti?
- Le decisioni tengono conto dell’autoanalisi?
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di sistema






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2. Val Sistema: Equilibrio / Integrazione tra ...
la valutazione interna
e
la valutazione esterna
- Modalità di coinvolgimento degli interni ……….
- Modalità di intervento degli esterni ……….
- Modalità di definizione degli indicatori comuni….
- Modalità di comunicazione / trasparenza ……….
- Modalità di reciprocità / decisionalità ….
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3. Val Sistema: Equilibrio / Integrazione tra ...
L’analisi quantitativa
e
l’analisi qualitativa
- Sono presenti strumenti di analisi QT?
- Questionari - Interviste strutturate?
- Elaborazioni statistiche di risultati?
- Sono presenti strumenti di analisi QL?
- Racconti - narrazioni - diari?
- Raccolta di opinioni, interpretazioni?
- Analisi di processi, vissuti?
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di sistema






  24
4. Val Sistema: Equilibrio / Integrazione tra ...
La valutazione
e
l’organizzazione della scuola
- Modalità di controllo / valutazione del POF
- Nessuna  / Periodica  / Finale  ?
- Per progetti trasversali ?
- Per competenze?
- Autovalutazione?
- Attori interni (allievi/docenti/ATA/staff)?
- Esterni (famiglie / EELL / m. del lavoro)?
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




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5. Val Sistema: Equilibrio / Integrazione tra ...
Il processo tecnico della valutazione
e
l’analisi effettuata da tutti gli attori
- Equilibrio valutativo ?
- Rigetto per eccesso / per principio ?
- Valutazioni insignificanti / pilotate? 
- Coinvolgimento di tutti?
- Resistenze al nuovo?
- Incomunicabilità / Problemat. relazionali?
- Spostamento dei problemi?
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di sistema




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Val Sistema: Le dimensioni degli allievi (1)
 le dimensioni cognitive (stili e modi
individuali del conoscere, processi di conoscenza
e di apprendimento, formae mentis, …)
 le dimensioni esperienziali (esperienze
personali, precedenti e paralleli contesti ed
esperienze di apprendimento, ...)
 le dimensioni affettive (modi di viversi,
vissuti, affetti, emozioni, sentimenti...)
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di sistema
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Val Sistema: Le dimensioni degli allievi (2)
 le dimensioni socio-relazionali (modi di
stare con gli altri, dinamiche relazionali nei
gruppi)
 le dimensioni psico-motorie e
operative (modi di agire, di stare
nell’ambiente e di modificarlo, ...)
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Val Sistema: Le dimensioni degli insegnamenti (1)
 le dimensioni epistemologiche (codici,
statuti, metodi delle discipline, ...)
 le dimensioni didattiche (stili di
insegnamento, costruzione di ambienti formativi,
...)
 le dimensioni comunicative (modi di
comunicare, di esprimersi, verbale e non, ...)
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di sistema
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Val Sistema: Le dimensioni degli insegnamenti (2)
 le dimensioni relazionali (modi di
interagire con gli allievi, con i colleghi,
coordinare gruppi)
 le dimensioni progettuali (analisi dei
bisogni, pianificazione, modularità, criteri,
risorse, condizioni, ...)
 le dimensioni valutative (osservazione,
rilevazione, verifica, competenze docimologiche,
certificazione, ...)
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Val Sistema: Le dimensioni decisionali (1)
 le dimensioni culturali (leadership culturale,
costruzione identità formativa della scuola,
tenuta
degli
obiettivi
culturali,
equilibrio
missione-risorse, ...)
 le dimensioni organizzative (organizzazione
dell’autonomia e sistema integrato dell’istruzione
nel territorio, ...)
 le
dimensioni
curricolari
(analisi
del
curricolo e piano dell’offerta formativa, modelli di
azione didattica, valutazione dei processi
formativi, indicatori di qualità, ...)
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di sistema
Val Sistema: Le dimensioni decisionali (2)
• le dimensioni amministrative (gestione
delle risorse economiche, contabilità e analisi dei
costi, responsabilità dei risultati, ...)
• le dimensioni comunicative (comunicazione
formativa e comunicazione organizzativa, modi
di comunicare all’interno e all’esterno della
scuola, ...)
• le dimensioni gestionali (leadership e
motivazione, negoziazione e contrattazione,
animazione e coordinamento gruppi e
commissioni,
...)
F. Tessaro
- Valutazione
di sistema
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Autovalutazione delle competenze dirigenziali (1)
Pensiero strategico: la capacità di capire le tendenze
ambientali territoriali, le opportunità, le minacce
competitive, i cambiamenti, punti di forza di debolezza
delle proprie organizzazioni, in modo da identificare la
migliore risposta strategica.
Guida al cambiamento: la capacità di comunicare una
visione della strategia del proprio istituto tale da
convincere gli attori interessati (interni ed esterni),
suscitando in loro motivazione e impegno genuini.
Gestione dei rapporti: la capacità instaurare rapporti con
gli altri e di influenzare le reti complesse di coloro la cui
collaborazione è necessaria per il successo
dell'organizzazione, e, sui quali il dirigente non ha alcuna
F. Tessaro -autorità
Valutazione formale.
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di sistema
Autovalutazione delle competenze dirigenziali (2)
Flessibilità: la volontà e la capacità di innovare le strutture
per i processi manageriali quando sia necessario per
realizzare le strategie di cambiamento dell'organizzazione.
Realizzazione del cambiamento: la capacità di
comunicare ai collaboratori e a tutto il personale le
necessità di cambiamento dell'organizzazione; unitamente
alle abilità di gestione del cambiamento: comunicazione,
formazione, facilitazione del lavoro di gruppo.
Propensione all'innovazione: la motivazione a farsi
promotori di nuovi servizi, avviando progetti innovativi,
governando i processi e le resistenze al cambiamento.
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Autovalutazione delle competenze dirigenziali (3)
Sensibilità interpersonale: la capacità di capire e
valorizzare i contributi degli altri, cogliere i significati
delle relazioni con le persone.
Empowering: i comportamenti manageriali che
incoraggiano e motivano i dipendenti ad assumere
maggiore responsabilità: condividere le informazione,
sollecitare le idee dei collaboratori, curare lo sviluppo del
personale, delegare responsabilità, istruire e consigliare,
esprimere giudizi positivi sui dipendenti, premiare il
miglioramento della competenza.
Facilitazione del gruppo: le abilità necessarie per far
lavorare insieme efficacemente gruppi diversi in vista di
obiettivi comuni: fissare obiettivi e far chiarezza sui ruoli,
F. Tessaro -frenare
Valutazione chi parla troppo e invitare i taciturni ad esprimere
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di sistema
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La cultura della valutazione - Ufficio Scolastico Regionale per l`Umbria