Il sistema statistico,
l’uso mediatico dei dati
e il data journalism
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
1
Di che cosa ci occuperemo?



Vogliamo analizzare l’uso delle statistiche economiche e
sociali da parte dei media.
Pochi concetti fondamentali di teoria statistica; per
approfondimenti vedere la (prossima) bibliografia su
http://www.donatosperoni.it/che-cosa-insegno/ , i numerosi
corsi on line (i migliori sono in inglese) il sito
http://www3.istat.it/servizi/studenti/valoredati e anche il mio
blog statistico http://numerus.corriere.it/
Due testi brevi, facili e molto utili per i giornalisti:




Statistiche come e perché di Alberto Zuliani (Donzelli)
Cose da non credere – Il senso comune alla prova dei numeri di
Dalla Zuanna e Weber (Laterza)
…oltre al classico ”Damned lies and statistics” di Joel Best.
Sul Data Journalism la Bibbia è Facts are sacred, il libro del
Guardian
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
2
La statistica che ci interessa


La statistica è un aspetto della “numeracy”, l’“alfabetismo
numerico” molto carente in Italia. Anche i giornalisti che si
occupano di moda o di sport hanno a che fare con i numeri.
Dobbiamo distinguere per tipo di fonte:



…e per tipo di statistica:





Pubblica, la cosiddetta statistica ufficiale, sottoposta a controlli che
quando funzionano la rendono attendibile.
Privata, che può essere di buona o cattiva qualità: dipende dai
metadati e dalle modalità di presentazione.
Censimenti (cercano di rilevare la totalità)
Indagini campionarie (la validità dipende dalla qualità del campione)
Statistiche amministrative
Sondaggi (rilevano opinioni, sensazioni soggettive)
Ma i “big data” cambieranno il modo di fare statistica!
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
3
Le fonti della statistica ufficiale italiana
il Sistema statistico nazionale (Sistan)




E’ composto da tutte le fonti della statistica ufficiale: Istat,
Ministeri, Regioni, EL, CdC ecc, esclusa Bankitalia. www.sistan.it
Si attiene ai principi fissati dall’Onu e alle metodologie di Eurostat.
Il livello di autonomia dal potere politico è materia di discussione.
In Italia, il potere politico interviene: nella nomina del presidente
dell’Istat, nell’approvazione del Programma Statistico Nazionale,
nel finanziamento dell’Istat.
La statistica ufficiale è sottoposta ai controlli della Commissione
di Garanzia per l’Informazione Statistica, che funziona male.
L’uso mediatico dei sondaggi (di fonte privata) è
regolato(maluccio) dall’Autorità per le Comunicazioni e, per i
sondaggi politici, i metadati devono comparire sul sito della
Presidenza del Consiglio www.sondaggipoliticoelettorali.it
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
4
Diversi tipi di statistiche



Censimenti: quando si censisce l’universo cioè la totalità
di un insieme
Dati amministrativi: da ministeri, ospedali, carceri, moduli
fiscali, bilanci imprese ecc.
Indagini campionarie: la qualità dipende dai criteri di
campionamento. I media non sono abbastanza attenti
agli “intervalli di confidenza” che limitano il valore
effettivo dei dati e che dipendono dal campione.

L’intervallo di confidenza di un’indagine campionaria si allarga (e
quindi l’indagine è meno significativa) su campioni più ristretti: un
dato regionale è quasi sempre meno attendibile di un dato
nazionale.
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
5
La comunicazione statistica ufficiale

Le regole di rilascio dei dati sono comunque una
delle garanzie di autonomia:





calendario prefissato
rilascio contemporaneo
metadati trasparenti
accesso ai microdati nei limiti del rispetto della
privacy.
Di norma la statistica ufficiale descrive i fenomeni
ma lascia ad altri le interpretazioni e le proiezioni.
Ma la situazione è cambiata con l’incorporazione
nell’Istat dell’Isae che l’Istat ha dovuto gestire con
una rigorosa separazione delle due attività.
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
6
Le principali fonti on line delle
statistiche internazionali ufficiali
o
o
o
o
o
o
Onu: Unsd e almeno un centinaio di siti per
argomento
I Millennium Development Goals:
http://www.un.org/millenniumgoals/, dal 2015
Sustainable Development Goals
Imf: statistiche finanziarie, ma anche quadri statistici
di tutti i Paesi attraverso il Dissemination Standards
Bulletin Board
WB, ampio data base
Ocse: www.oecd.org, le analisi più complete e
attendibili
Europa: Eurostat
Donato Speroni - Corso di Open Data
Journalism 2012
7
I cinque elementi di un grafico
corretto per un giornale
Titolo giornalistico
2. Sottotitolo metodologico
3. Grafico (istogramma, linea, torta o altro):
essere consapevoli degli effetti di distorsione!
4. Legenda: gli elementi per interpretare il grafico
5. Fonte (o: elaborazione su fonte…)
Talvolta è anche necessaria una dida di
spiegazione
1.
Donato Speroni - Corso di Open Data
Journalism 2012
8
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
9
Data journalism può voler dire…








I libri di Stella e Rizzo
Infografiche sempre più interattive e movimentate tipo
http://www.linkiesta.it/infografiche
I grafici in movimento. Il software di gapminder, usato anche dalla
trasmissione Num 3R1 di
Rai2http://www.gapminder.org/videos/200-years-thatchanged-the-world-bbc/
Grafici interattivi tipo
http://www.nytimes.com/interactive/2012/01/15/business/onepercent-map.html
Accesso a banche dati di facile consultazione, come la banca dati
I.Stat dell’Istat
I risultati del movimento open data
Curation: human filtering and organizing - I siti interattivi dei
giornali anglosassoni
Crowdsourcing e citizen journalism: quando i lettori collaborano
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
10
Attenzione: data journalism
non significa giornalismo neutrale





La statistica ufficiale deve presentare i dati in modo
neutro, ma l’analisi è sempre opinabile
Anche l’aggregazione dei contenuti non è neutra
L’esempio di Num3R1: le opinioni opposte del Giornale
(“spiegano tutto senza additivi ideologici”) e
dell’Espresso (“numeri tanti, profondità poca”)
Ma il DG garantisce una maggiore aderenza ai fatti:
come afferma il manuale del Guardian “Facts are
sacred”: data journalism is 80% perspiration 10% great
idea, 10% output
L’attendibilità si può verificare sulla base dei metadati,
che non sempre sono resi espliciti.
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
11
Data journalism non sempre è open data

L’esempio delle Olimpiadi 2012:


The key results data is locked up in lucrative deals
between the International Olympic Committee and major
news organisations. So, those results tables on our site,
the BBC, The Telegraph and so on were paid - The
Guardian's is a feed from the New York Times and we
were explicitly banned from releasing that feed as open
data for you to download and explore with.
Parliamo di open data quando i dati sono non
solo liberamente accessibili, ma anche
possono essere rielaborati da soggetti terzi
per una migliore analisi e comprensione
Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013
12
In conclusione



I media usano sempre più dati. Il trend
internazionale ci fa pensare che sui siti dei
giornali avremo sempre più esempi di data
journalism, anche interattivi.
Il movimento open data spingerà le
amministrazioni pubbliche a rendere disponibili
più e meglio le informazioni in loro possesso. I
media impareranno a usare meglio questa
ricchezza.
C’è però il rischio che… la moneta cattiva scacci
quella buona o quanto meno non si distingua da
essa. E’ necessario aprire un dibattito sulla
qualità dei dati diffusi e creare un punto di
monitoraggio anche sui dati diffusi dai privati.
Donato Speroni – Firenze Usci 7/9/2912
13
Scarica

SperoniSistStatistic..