Sistema statistico,
contabilità nazionale, dati congiunturali
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La statistica: perché conta sempre
di più. Ma possiamo fidarci?
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
“Una volta la politica veniva prima dei numeri, oggi sono
i numeri che fanno la politica e la politica è l’arte di
adeguarsi ai numeri”. Chi l’ha detto? Perché è vero?
Ma quanto è credibile la statistica ufficiale? Le regole del
gioco:





Standard internazionali
Calendario prefissato dei rilasci
Accessibilità a tutti nello stesso momento
Controlli europei (che non sempre funzionano, vedi Grecia)
Anche rilevazioni private possono avere ottimi standard
di qualità. Ma devono garantire la trasparenza delle
metodologie
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La realtà italiana:
il Sistema statistico nazionale (Sistan)
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E’ composto da tutte le fonti della statistica ufficiale: Istat,
Ministeri, Regioni, EL, CdC ecc.
Si attiene ai principi fissati dall’Onu e alle metodologie di
Eurostat
Il livello di autonomia dal potere politico è materia di
discussione (non solo in Italia)
Le regole di rilascio dei dati sono comunque una delle
garanzie di autonomia: calendario prefissato, rilascio
contemporaneo ecc.
Di norma la “statistica ufficiale” descrive i fenomeni ma
lascia ad altri le interpretazioni e le proiezioni. Con eccezioni
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Le fonti della statistica
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Censimenti: quando si censisce l’universo cioè la totalità
di un insieme
Dati amministrativi: da ministeri, ospedali, carceri, moduli
fiscali, bilanci imprese ecc.
Indagini campionarie: la qualità dipende dai criteri di
campionamento. I media non sono abbastanza attenti
agli “intervalli di confidenza” che limitano il valore
effettivo dei dati e che dipendono dal campione.
L’intervallo di confidenza di un’indagine campionaria si
allarga (e quindi l’indagine è meno significativa) su
campioni più ristretti: un dato regionale è quasi sempre
meno attendibile di un dato nazionale.
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Giornalisti, attenti ai metadati!
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L’attendibilità di una rilevazione va sempre valutata sulla
base dei metadati, cioè delle informazioni sulle modalità
di effettuazione di quella indagine.
I sondaggi sono una forma di indagine campionaria che
indaga sulle percezioni soggettive (opinioni), spesso con
campioni molto ristretti e margini d’errore alti.
Per evitare usi distorti, chi diffonde sui media rilevazioni
statistiche deve pubblicare i metadati sul sito dell’Agcom
o, nel caso di sondaggi politici, della Presidenza del
Consiglio… ma questa norma non funziona bene.
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Terminologia statistica elementare
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Variazione in termini monetari: al valore corrente
della moneta = a prezzi correnti
Variazione in termini reali: al valore della moneta
ad una determinata data (cioè depurata
dell’inflazione) = a prezzi costanti
Variazione congiunturale: rispetto al dato
precedente (del mese, del trimestre)
Variazione tendenziale: rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente
Destagionalizzata: variazione congiunturale
depurata dei fattori stagionali
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Alcuni importanti indicatori economici
(detti “congiunturali” perché con periodicità
infra-annuale)
Produzione industriale, fatturato e ordinativi indicano
mensilmente l’andamento delle imprese
 Prezzi all’ingrosso e al consumo per misurare
l’inflazione
 Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti
fotografano gli scambi con l’estero
 Forze di lavoro (trimestrale) e occupazione grandi
imprese misurano il mercato del lavoro
Sono tutti di fonte Istat tranne la b. dei pagamenti
(Bankitalia)
Per molti dati c’è anche un rilascio da Eurostat e Bce

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C’era una volta (e c’è ancora)
il Prodotto interno lordo…
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
Si è cominciato a calcolarlo dopo la crisi del
’29 e la sua elaborazione ha avuto un
impulso con la seconda guerra mondiale
Nel tempo è diventato qualcosa che non
doveva essere secondo gli ideatori Kuznets e
Keynes: una misura onnicomprensiva di
ricchezza
Il primo politico ad esprimere una forte critica
è stato Robert Kennedy nel 1968
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La contabilità nazionale
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E’ una branca della statistica che misura le
macrograndezze, attraverso il Conto delle
Risorse e degli Impieghi
Non deve quindi essere confusa con la
contabilità di Stato che riguarda solo la
pubblica amministrazione
Utilizza tutte le variabili a disposizione della
statistica pubblica: produzione, lavoro, ecc.
Dà il polso della produzione di ricchezza di
un sistema: il Pil, Prodotto interno lordo =
GDP, Gross Domestic Product
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Il conto delle risorse e degli impieghi


Prodotto interno lordo
Importazioni



=
RISORSE
=
Esportazioni
Investimenti lordi
Consumi finali
IMPIEGHI
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Il Prodotto interno lordo…
e i suoi parenti


−
■

−
Valore aggiunto: saldo tra produzione
(output) e consumi intermedi (input)
Imposte Indirette = PIL
Quote di capitale consumato = PIN, prodotto
interno netto
PIL
Saldo redditi netti dall’estero= PNL, prodotto
nazionale lordo
Quote di capitale consumato= PNN, netto
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Il prodotto interno lordo misura...
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
Anche l’economia sommersa perché si tratta di una
stima a tavolino
Fatica a valutare adeguatamente la produttività della
pubblica amministrazione
Non misura:
 determinate prestazioni quali il lavoro familiare
 le economie parallele: criminalità, prostituzione
 Il depauperamento delle risorse ambientali
 La qualità della vita: spendere per fare sport o per
serrature di sicurezza è la stessa cosa
 E’ “lordo” in quanto non tiene conto del consumo dei
capitali (a differenza dei bilanci d’impresa che prevedono
l’ammortamento)
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Il famoso discorso di Bob Kennedy



Per troppo tempo e in misura troppo intensa abbiamo subordinato i
valori individuali e collettivi alla mera accumulazione dei beni
materiali. Il nostro Prodotto interno lordo (Pil) include anche
l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette e le ambulanze
per sgombrare le carneficine sulle nostre strade. Comprende le
serrature speciali per le nostre porte e le prigioni per la gente che le
viola. Conteggia la distruzione delle sequoie e la perdita delle nostre
bellezze naturali nell’urbanizzazione caotica.
Al tempo stesso, il Pil non tiene conto della salute dei nostri
bambini, della qualità dell’educazione o della gioia dei loro momenti
di svago. Non include la bellezza della nostra poesia, la forza dei
nostri matrimoni, l’intelligenza del nostro dibattere pubblico o
l’integrità delle nostre autorità. Non misura né il nostro spirito né il
nostro coraggio, e neppure la nostra devozione al Paese.
In poche parole, misura tutto, fuorché quello che rende la vita degna
di essere vissuta. Ci può dire tutto dell’America, tranne il perché
siamo orgogliosi di essere americani.
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Quarant’anni dopo, tre linee di
ricerca (rapporto Stiglitz, ma non solo)
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Migliorare le informazioni diffuse dalla contabilità
nazionale
2 Misurare la felicità individuale e le sue correlazioni
con dati oggettivi di benessere, sui quali comunque
migliorare le informazioni
3 Valutare la sostenibilità per le generazioni future
Un interrogativo di fondo:
Indice unico come il Pil, o dashboard di indicatori???
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Migliorare, non rottamare il Pil
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Il calcolo del Gdp (gross domestic product: il Pil in
inglese) segue criteri definiti internazionalmente che
favoriscono la confrontabilità tra i Paesi
Più significativo del Pil pro capite il reddito effettivamente
disponibile per le famiglie e quello corretto dai servizi
pubblici, il lavoro domestico, il tempo libero
E’ utile indagare sulle mediane (che ci dicono come sta
la famiglia o l’individuo “di mezzo”) e non solo sulle
medie
E’ utile valutare il Prodotto interno al netto dei consumi di
capitale
La contabilità nazionale resta comunque fondamentale
per misurare la ricchezza prodotta
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Misure soggettive/oggettive
di benessere e felicità
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
La Gallup, ma anche altri (Australia, per esempio)
misura il benessere soggettivo (Swb) con la scala di
Cantril: da zero a dieci quanto sei soddisfatto della tua
vita? E’ una misura con molti difetti. Però è utile
Il benessere oggettivo non è facile da misurare: per
esempio, qual è il tasso ottimale di divorzio? Anche il
suicidio può avere significati diversi nelle diverse società
Le correlazioni tra benessere soggettivo e valutazioni sui
campi che lo influenzano (soldi, salute, famiglia, amici,
sicurezza, fiducia in chi governa, religiosità, ambiente
ecc.) forniscono un profilo interessante di ciascuna
comunità.
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Benessere, felicità, happiness, well being:
sfumature diverse in italiano e inglese
ISTANTANEO
ECONOMICO
GENERALE
PROTRATTO
NEL TEMPO
Benessere
Felicità
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Happiness - Well
being
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Confronto (opinabile ma
interessante) tra le classifiche
Paese
Rispetto a 2 Rispetto alPil
Gallup e Felicità
quelle
Fmi
2008/9 (data anni prima... pro capite 09
base Gallup )
(Fmi)
Danimarca
1
=
+15
Stati Uniti
14
-3
-9
Brasile
18
+22
+48
Italia
36
-14
-7
Cina
121
-29
-39
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La misura della sostenibilità

In pratica è lo “stato patrimoniale” di un sistema Paese,
esteso a comprendere:






Il capitale economico
Il capitale ambientale
Il capitale umano (livelli di educazione e formazione)
Il capitale sociale (reti di relazioni, adesione ai valori
collettivi)
Soprattutto per l’ambiente, numerosi indici che aiutano a
capire se la produzione di oggi danneggia il futuro: per
esempio, taglio foreste tropicali, depauperamento riserve
ittiche ecc.
Nessuna misura è davvero soddisfacente, anche perché
quasi tutte si concentrano sulla sostenibilità ambientale,
ma nessuno ci fornisce un modello di sostenibilità
sociale
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SE L’ARGOMENTO VI
INTERESSA (ma non siete
obbligati…)
Caratteristiche del libro:
- E’ un testo divulgativo, scritto da
un giornalista. Nasce da esperienze
nella comunicazione statistica.
- Non vuole essere un libro
“ideologico”, pro o contro il Pil
- E’ invece il racconto di un grande
lavoro di ricerca in corso in tutto il
mondo.
COOPER EDITORE
www.bandashop.it
www.donatosperoni.it
Donato Speroni - Firenze 30/10/2010
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