La contabilità nazionale, il Prodotto interno lordo e il “superamento del Pil” Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 1 Terminologia statistica elementare Variazione in termini monetari: al valore corrente della moneta = a prezzi correnti Variazione in termini reali: al valore della moneta ad una determinata data (cioè depurata dell’inflazione) = a prezzi costanti Variazione congiunturale: rispetto al dato precedente (del mese, del trimestre) Variazione tendenziale: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Destagionalizzata: variazione congiunturale depurata dei fattori stagionali Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 2 Alcuni importanti indicatori economici (detti “congiunturali” perché con periodicità infra-annuale) Produzione industriale, fatturato e ordinativi indicano mensilmente l’andamento delle imprese Prezzi all’ingrosso e al consumo per misurare l’inflazione Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti fotografano gli scambi con l’estero Forze di lavoro (trimestrale) e occupazione grandi imprese misurano il mercato del lavoro Sono tutti di fonte Istat tranne la b. dei pagamenti (Bankitalia) Per molti dati c’è anche un rilascio da Eurostat e Bce Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 3 C’era una volta (e c’è ancora) il Prodotto interno lordo… Si è cominciato a calcolarlo dopo la crisi del ’29 e la sua elaborazione ha avuto un impulso con la seconda guerra mondiale Nel tempo è diventato qualcosa che non doveva essere secondo gli ideatori Kuznets e Keynes: una misura onnicomprensiva di ricchezza Da tempo si discute sul “superamento del Pil”. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 4 La contabilità nazionale E’ una branca della statistica che misura le macrograndezze, attraverso il Conto delle Risorse e degli Impieghi Non deve quindi essere confusa con la contabilità di Stato che riguarda solo la pubblica amministrazione Utilizza tutte le variabili a disposizione della statistica pubblica: produzione, lavoro, ecc. Dà il polso della produzione di ricchezza di un sistema: il Pil, Prodotto interno lordo = GDP, Gross Domestic Product Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 5 Il conto delle risorse e degli impieghi Prodotto interno lordo Importazioni = RISORSE = Esportazioni Investimenti lordi Consumi finali IMPIEGHI Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 6 Il Prodotto interno lordo… e i suoi parenti − ■ − Valore aggiunto: saldo tra produzione (output) e consumi intermedi (input) Imposte Indirette = PIL Quote di capitale consumato = PIN, prodotto interno netto PIL Saldo redditi netti dall’estero= PNL, prodotto nazionale lordo Quote di capitale consumato= PNN, netto Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 7 Il prodotto interno lordo misura... Anche l’economia sommersa perché si tratta di una stima a tavolino Fatica a valutare adeguatamente la produttività della pubblica amministrazione Non misura: determinate prestazioni quali il lavoro familiare le economie parallele: criminalità, prostituzione Il depauperamento delle risorse ambientali La qualità della vita: spendere per fare sport o per serrature di sicurezza è la stessa cosa E’ “lordo” in quanto non tiene conto del consumo dei capitali (a differenza dei bilanci d’impresa che prevedono l’ammortamento) Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 8 Spesso i media non distinguono tra dati buoni e cattivi: l’esempio del Pil Istat: nel 2011 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.580.220 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Gian Maria Fara (Eurispes): in Italia esistono tre PIL: uno ufficiale; uno sommerso (equivalente al 35 % di quello ufficiale (540 Mld); uno criminale frutto dei proventi delle attività illegali che supera i 200 Mld. Nel Paese circola più ricchezza di quanto non raccontino le statistiche ufficiali. Rispetto al Pil calcolato dall’Eurispes, il rapporto debito/Pil dell’Italia sarebbe dell’80 e non del 120%. Chi ha ragione? Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 9 Il data journalism può anche essere fuorviante, come questo grafico Eurispes Eurispes Eurispes Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 10 L’economia sommersa è già nel L’Istat, come gli altri Paesi che adottano sistemi comparabili di Pil! contabilità nazionale, “elabora correntemente le stime del Pil e dell’occupazione attribuibili alla parte di economia non osservata costituita dal sommerso economico”. E dagli anni ‘80 queste stime sono incluse nel calcolo del Pil. In Italia, come in tutti gli altri Paesi, l’economia criminale è esclusa dal calcolo. Ma non l’economia sommersa che è già all’interno del Pil. L’Istat stima il sommerso tra il16,3 e il 17,5% del Pil. Se l’Italia avesse un 35% di economia sommersa come sostiene Eurispes, considerando che il 44% del Pil è intermediato dall’amministrazione pubblica dove il sommerso non esiste, il sommerso sarebbe pari a oltre il 60% nel privato: un calcolo che chiaramente non sta in piedi. Giovannini al Corriere: “Attenti alle statistiche spettacolo”. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 11 Si può andare oltre il Pil? Il famoso discorso di Bob Kennedy Per troppo tempo e in misura troppo intensa abbiamo subordinato i valori individuali e collettivi alla mera accumulazione dei beni materiali. Il nostro Prodotto interno lordo (Pil) include anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per sgombrare le carneficine sulle nostre strade. Comprende le serrature speciali per le nostre porte e le prigioni per la gente che le viola. Conteggia la distruzione delle sequoie e la perdita delle nostre bellezze naturali nell’urbanizzazione caotica. Al tempo stesso, il Pil non tiene conto della salute dei nostri bambini, della qualità dell’educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non include la bellezza della nostra poesia, la forza dei nostri matrimoni, l’intelligenza del nostro dibattere pubblico o l’integrità delle nostre autorità. Non misura né il nostro spirito né il nostro coraggio, e neppure la nostra devozione al Paese. In poche parole, misura tutto, fuorché quello che rende la vita degna di essere vissuta. Ci può dire tutto dell’America, tranne il perché siamo orgogliosi di essere americani. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 12 Quarant’anni dopo, tre linee di ricerca (rapporto Stiglitz, ma non solo) 1 2 3 Migliorare le informazioni diffuse dalla contabilità nazionale Misurare la felicità individuale e le sue correlazioni con dati oggettivi di benessere, sui quali comunque migliorare le informazioni Valutare la sostenibilità per le generazioni future Un interrogativo di fondo: Indice unico come il Pil, o dashboard di indicatori??? Su questo tema c’è molto materiale sul mio blog. Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 13 Migliorare, non rottamare il Pil Il calcolo del Gdp (gross domestic product: il Pil in inglese) segue criteri definiti internazionalmente che favoriscono la confrontabilità tra i Paesi Più significativo del Pil pro capite il reddito effettivamente disponibile per le famiglie e quello corretto dai servizi pubblici, il lavoro domestico, il tempo libero E’ utile indagare sulle mediane (che ci dicono come sta la famiglia o l’individuo “di mezzo”) e non solo sulle medie E’ utile valutare il Prodotto interno al netto dei consumi di capitale La contabilità nazionale resta comunque fondamentale per misurare la ricchezza prodotta L’Italia sta per diffondere i suoi indici del Benessere Equo e Sostenibile (Bes) Vedi http://www.misuredelbenessere.it/ Donato Speroni - Ifg Urbino - 2013 14