La Buona Scuola e il mondo del lavoro 29 gennaio 2015 Istituto Tecnico Statale Marconi Penne Maria Cristina De Nicola Dirigente Tecnico USR Abruzzo 1 • Oggi, nell’UE quasi 6 milioni di giovani sono disoccupati (con livelli che in taluni paesi superano il 50%) • Contemporaneamente, si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. • Ciò dimostra il sussistere di importanti deficit di competenze in Europa. 2 • Abbiamo 700.000 disoccupati tra i 15 e i 24 anni • 4.355.000 ragazzi che non studiano, non lavorano, non sono in formazione • Un tasso medio di dispersione scolastica del 17,6 % (tra le più alte d’Europa) • Perdiamo ragazzi nel primo e quarto anno delle «superiori» 3 • Un orientamento non abbastanza efficace? • Una scuola troppo teorica e ancora ancorata agli schemi del passato? • Altro?......... 4 5 6 • Espressione del «Saper fare» • Spazi attrezzati per esperienze concrete • Didattica basata su strategie che privilegiano: problem solving, creatività, capacità decisionali,… • palestre dell’innovazione 7 Esempi: • Simul-impresa: esperienze realizzate all’interno della scuola che simulano l’ esistenza di un’impresa, dalla nascita fino all’estinzione passando attraverso il suo funzionamento, con assegnazione di ruoli, distribuzione di compiti, concretizzazione di azioni…. • Start-up: esperienze imprenditoriali di attività autonome volte ad incentivare lo sviluppo di creatività, capacità decisionali,….ma anche a costruire i presupposti di future occupazioni lavorative • Laboratori scolastici di Career management skills volti all’acquisizione di competenze manageriali in linea con le competenze chiave europee (es. spirito di iniziativa ed imprenditorialità) 8 • Possibilità di fare percorsi didattici in realtà lavorative aziendali per tutti gli studenti delle scuole secondarie di II grado, alternandoli con la didattica d’aula. • Metodologia già introdotta dalla Riforma 2010,ma scarsamente applicata per difficoltà oggettive • Disegno di legge: obbligatorietà, 200 h l’anno 9 • Gli ITS e gli IeFP possono commercializzare beni o servizi prodotti o svolgere attività d’impresa utilizzando i ricavi per investimenti sull’attività didattica. • Generalizzare la possibilità di produzione in conto terzi a tutte le scuole 10 • Bottega scuola: esperienze di inserimento degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato • Apprendistato sperimentale: diffondere attraverso protocolli specifici il programma sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni della scuola secondaria di II grado 11 • Coinvolgere le aziende per far sì che si sentano parte integrante della filiera istruzioneorientamento-lavoro. • Si parlerà di «formazione congiunta» • Le imprese e la scuola dovranno «coprogettare» • Una dimensione sempre più europea con la diffusione dello strumento Erasmus + 12 Modelli di certificazione delle competenze: titoli di studio che certifichino quello che effettivamente lo studente sa fare con ciò che ha appreso nei percorsi di studio e/o di lavoro. Grazie per l’attenzione! 13