Giovani generazioni al lavoro
Le politiche attive
Mauro Boati
16 Maggio 2012
IL LAVORO CHE NON C’È
E IL LAVORO CHE C’È.
E I GIOVANI?
IL LAVORO CHE NON C’È
IL LAVORO CHE NON C’È
In Italia gli occupati sono 22.947 mila (- 0,4% rispetto al 2011)
I disoccupati sono 2.506 mila (+ 2,7% rispetto al 2011)
Il tasso di disoccupazione si attesta al 9,8% (+ 1,7% sul 2011)
La disoccupazione dei 15-24enni, è pari al 35,9% (+ 2% su
febbraio)
Dal 2009 l’occupazione giovanile supera quella della
popolazione tra i 55 ed i 64 anni
Fonte ISTAT Rilevazione continua forze lavoro – 2 maggio 2012
GLI «SCORAGGIATI»
Sono più di un milione e 581 mila soggetti
Sono concentrati nelle regioni del Mezzogiorno, come
Campania (13,7%), Sicilia (11,5%) e Calabria (9,4%).
Le dieci province con la percentuale più alta di scoraggiati sono quelle di:
Crotone (20,9%), Caserta (18,4%), Napoli (15,4%), Siracusa (14,4%), Caltanissetta
(13,7%), Brindisi (12,5%), Foggia (12,4%), Trapani (12,2%), Palermo (12%) e
Catania (12%).
Le province con l’incidenza più bassa di scoraggiati sul totale degli inattivi sono
Ferrara (1,2%), Bolzano (1,3%), Belluno (1,3%), Ravenna (1,4%), Bologna (1,5%),
Aosta (1,6%), Alessandria, (1,8%), Sondrio (1,8%), Piacenza (1,8%) e Trento (1,8%).
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
IL LAVORO CHE C’È - I VOLUMI
NUOVI CONTRATTI DI LAVORO IN ITALIA (SETTORE PRIVATO – TUTTI)
Fonte: Min. Lav., Sistema informativo delle Comunicazioni Obbligatorie
2010
1° sem. 2011
NORD
4.128.632
2.173.577
CENTRO
2.430.977
1.272.194
SUD
3.573.730
1.878.542
IL LAVORO CHE C’È – PER REGIONE
La tabella mostra il numero dei contratti di lavoro dipendente stipulati nel 2010 in
ciascuna delle nove regioni che sono in grado di fornire questo dato.
Circa quattro milioni di contratti di lavoro.
Piemonte
Lombardia
507.833
1.283.291
Liguria
189.819
Trentino A.A.
250.369
Veneto
625.850
Friuli V. Giulia
128.757
Emilia Romagna
703.866
Marche
206.067
Umbria
107.449
dati sul 2010, forniti dagli Osservatori regionali del lavoro
La trasformazione in
tempo indeterminato è
calata al 3%
I GIOVANI
LAVORO - Giovani VS Adulti
43.0
NORD
(*)% di occupati sulla classe di età corrispondente
41.0
42.0
40.2
39.0
40.6
39.6
38.0
39.3
36.2
37.0
35.0
36.6
35.7
34.5
34.4
33.0
33.8
33.8
CENTRO
32.5
31.0
31.4
30.5
Italia Tasso di occupazione 55 - 64 anni
29.0
Italia Tasso di occupazione 15 -29 anni
27.0
SUD
25.0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
2011*
IL LAVORO C’È MA ….
I BASSI LIVELLI DI ISTRUZIONE TERZIARIA
Popolazione 30-34 anni per titolo di studio in alcuni paesi europei (percentuale sul totale) Anno 2009
Giovani NEET nei paesi europei
Proportion of NEETs among 15–24 year-olds, EU27 (%)- Eurostat 2010
NEET
 In Italia un giovane su cinque non studia e non lavora (uno su tre in
Campania e in Sicilia e uno su dieci nel Trentino-Alto Adige).
 Nel 2009 circa 2 milioni di giovani tra 15 e 29 anni (21,2% della
popolazione della stessa età) sono esclusi dal circuito educativo,
formativo o lavorativo.
 La quota NEET è più alta fra i paesi europei e superiore del 6% alla media
europea (14,7%).
 Netta prevalenza delle donne (57% rispetto al 43% degli uomini), delle
persone inattive (il 66% rispetto al 34% dei disoccupati) e dei residenti nel
Mezzogiorno (58% rispetto al 42% del Centro-Nord).
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
NEET – le cause
 Per quasi un terzo è una scelta apparentemente volontaria, anche se
condizionata da fattori culturali (29,7% licenza elementare)
 604 mila giovani NEET (30%), in maggioranza donne (438 mila, pari al
73%), dichiarano di non cercare un impiego e di non essere disponibili
a lavorare
-
per motivi familiari (gruppo più numeroso)
perché impegnati in attività formative,
per inabilità o problemi di salute,
per dichiarato disinteresse
per assenza di bisogno.
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
I giovani -otto tipologie (Cluster)
Giovani in formazione
di base
20%
Giovani Adulti
21%
Giovani disoccupati
esperti
3%
Giovani in formazione
superiore
17%
Giovani in transizione
professionale
8%
Giovani in transizione
sociale
4%
Giovani lavoratori in
formazione
22%
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
Giovani disoccupati
scoraggiati
5%
I GIOVANI - TIPOLOGIE
Giovani Adulti. 20,5% pari a 2,86 milioni di giovani



hanno completato il percorso di transizione professionale e sociale
occupati (75%) o non occupati (25%), hanno costituito un proprio nucleo
familiare
per un terzo di loro, la precarietà del lavoro o il non lavoro di un coniuge
costituisce un fattore di notevole disagio.
Giovani disoccupati esperti. 3,4% pari a 467.000 persone
 sono coloro che la crisi ha costretto ad uscire ed a rientrare nel mercato.
Giovani in transizione professionale. 8,4% pari a 1,18 milioni di giovani
 hanno già avviato la transizione professionale
 non sono disoccupati ma è forte la presenza di lavoratori intermittenti e con
contratti a tempo determinato.
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
I GIOVANI - TIPOLOGIE
Giovani in transizione sociale circa 554 mila
non hanno ancora avviato la transizione dalla famiglia di origine con la costituzione di
un nucleo familiare autonomo
per età dovrebbero essere già indipendenti ma ancora risiedono nel nucleo familiare
gli occupati (prevalentemente dipendenti a termine) sono circa 290 mila
115 mila risultano NEET.




Giovani disoccupati scoraggiati sono il 5% della platea (700 mila)
disoccupati ed inoccupati scoraggiati
 hanno età compresa tra i 20 ed i 34 anni.

Giovani lavoratori in formazione. 3,1 milioni di giovani (occupati 2,3 mln).
in parte in formazione contemporaneamente ad attività professionali saltuarie
spesso (70%) hanno un contratto a causa mista (apprendistato), a progetto o
comunque a tempo determinato
 all’ interno di questo gruppo si manifestano le condizioni sociali e professionali più
disagiate.


Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
I GIOVANI - TIPOLOGIE
Giovani in formazione di base - sono 2,7 milioni di giovani, in
larghissima misura studenti del ciclo secondario superiore (di età
compresa tra 15 ed i 19 anni).
Giovani in formazione superiore - sono il 17% pari a circa 2,3
milioni di persone impegnati negli studi universitari o nella
formazione superiore.
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
CLUSTER per ETA’
Tabella 12 - Gruppi per Età. Valori percentuali sul totale del gruppo.
Gruppi tipologici
1
2
3
4
5
Giovani Adulti
Giovani disoccupati
esperti
Giovani in transizione
professionale
Giovani in transizione
sociale
Giovani disoccupati
scoraggiati
Età 15 - 19
anni
Età 20 - 24 anni
Età 25 - 29
anni
Età 30 - 34
anni
Totale Giovani
0,10
2,40
15,49
51,78
20,6
0,60
4,02
4,39
3,92
3,4
0,91
6,39
13,45
11,10
8,5
1,59
4,29
4,83
4,70
4,0
3,07
6,86
5,78
4,48
5,0
6
Giovani lavoratori in
formazione
1,32
5,25
53,69
21,19
21,6
7
Giovani in formazione
superiore
2,25
70,71
1,35
1,94
17,2
8
Giovani in formazione
di base
90,16
0,09
1,01
0,89
19,8
100,00
100,00
100,00
100,00
100,0
2.974.305
3.106.029
3.536.241
4.329.914
13.946.489
Totale
Fonte: : Elaborazioni di IL su microdati della rilevazione continua delle forze d lavoro – Istat
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
Cluster per titolo di studio
Tabella 13 - Gruppi per livello del titolo di studio Valori Assoluti e percentuali sul totale e nel gruppo-
Gruppo / Livello di istruzione
Licenza Media
Diploma
Laurea e
oltre
Totale
Gruppi
1
Giovani Adulti
18,22
22,30
21,71
20,6
2
Giovani disoccupati esperti
3,31
3,55
2,78
3,4
3
Giovani in transizione professionale
9,05
8,72
5,79
8,5
4
Giovani in transizione sociale
2,87
4,67
5,00
4,0
5
Giovani disoccupati scoraggiati
5,64
4,81
3,95
5,0
6
Giovani lavoratori in formazione
8,85
22,31
59,82
21,6
7
Giovani in formazione superiore
7,74
30,02
0,93
17,2
8
Giovani in formazione di base
44,32
3,63
0,00
19,8
Totale
100,00
100,00
100,00
100,0
Totale V.A
5.695.625
6.454.743
1.796.121
13.946.489
Fonte: : Elaborazioni di IL su microdati della rilevazione continua delle forze d lavoro – Istat
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
Cluster per condizione professionale
Tabella 14- Valori percentuali - Gruppi per condizione professionale
Inattivi
cercano non Inattivi non Inattivi non
attivamente cercano e non cercano ma
ma
disponibili
disponibili
disponibili
Occupati
Persone in
cerca, con
precedenti
esperienze,
Persone in
cerca, senza
precedenti
esperienze
Inattivi in
cercano ma
non
disponibili
Giovani Adulti
32,1
5,4
7,9
14,6
0,4
10,8
23,4
Giovani disoccupati esperti
Giovani in transizione
professionale
0,0
68,9
0,0
14,0
0,0
0,0
0,1
13,9
3,1
4,3
6,0
1,0
3,4
8,5
Giovani in transizione sociale
4,4
2,9
5,7
6,6
8,2
2,4
7,2
Giovani disoccupati scoraggiati
0,0
5,1
0,0
17,9
90,4
0,0
0,0
Giovani lavoratori in formazione
34,6
6,6
13,8
15,4
0,0
10,2
19,9
Giovani in formazione superiore
13,6
6,7
57,5
17,6
0,0
21,1
27,7
Giovani in formazione di base
1,3
1,3
10,7
7,8
0,0
52,1
13,2
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
6.624.295
640.219
434.482
175.718
705.604
4.863.200
502.971
Totale %
Totale Valore Assoluto
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
CLUSTER per tipo di occupazione
Tabella15- Occupati per gruppo. Valori % sul totale del Gruppo
Numerosità
Autonomo
Collaboratore
Dipendente
Totale Occupati
Giovani Adulti
20,6
35,1
22,0
31,9
32,1
Giovani disoccupati esperti
3,4
0,0
0,0
0,0
0,0
Giovani in transizione professionale
8,5
14,1
9,1
14,0
13,9
Giovani in transizione sociale
4,0
4,5
5,1
4,3
4,4
Giovani disoccupati scoraggiati
5,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Giovani lavoratori in formazione
21,6
37,3
46,4
33,7
34,6
Giovani in formazione superiore
17,2
8,3
15,9
14,7
13,6
Giovani in formazione di base
19,8
0,8
1,4
1,5
1,3
Totale %
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale VA
13.946.489,0
1.101.725
195.242
5.327.328
6.624.295
Occupati dipendenti per gruppo
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
CLUSTER per tipo di occupazione dipendente
Tabella 16 Occupati dipendenti per gruppo. Valori % sul totale del Gruppo
I giovani occupati dipendenti
Giovani Adulti
Giovani disoccupati esperti
Giovani in transizione professionale
Giovani in transizione sociale
Giovani disoccupati scoraggiati
Giovani lavoratori in formazione
Giovani in formazione superiore
Giovani in formazione di base
totale
Numerosità
Gruppo
Occupato dipendente a Occupato dipendente a
tempo determinato
tempo indeterminato
Occupati
Dipendenti
20,6
20,8
35,3
31,9
3,4
0,0
0,0
0,0
8,5
11,8
14,7
14,0
4,0
4,7
4,2
4,3
5,0
0,0
0,0
0,0
21,6
32,2
34,1
33,7
17,2
26,7
11,0
14,7
19,8
3,5
0,8
1,5
100,0
100,0
100,0
100,0
13.946.493
1.255.084
4.072.243
5.327.328
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
PER FORTUNA C’È IL «SOMMERSO»
Quanto vale il «sommerso» (economia e reddito)?
1 ) A quanti posti di lavoro corrisponde l’economia sommersa
2) Quanto reddito non dichiarato hanno ancora le famiglie?
(Il mercato del lusso italiano è stato di 16,6 miliardi nel 2010 –
primato europeo)
Eurispes Aprile 2012
IL «SOMMERSO» CRESCE
Dal 2008, a fronte di un calo generalizzato dell’occupazione regolare
(-4,1%), quella informale è aumentata dello 0,6%, portando il lavoro
sommerso al 12,3% del totale nel 2010 (era l’11,6% nel 2003).
Tra il 2008 e il 2010 nell’industria (settore che ha registrato le
maggiori perdite occupazionali) c’è stata una contrazione del 10,5%
del lavoro regolare e una crescita di quello sommerso del 5,5%.
Il livello di irregolarità è passato
- dal 17,9% al 18,7% nel commercio, riparazioni e turismo,
- dall’8,8% al 9,6% nei servizi immobiliari e avanzati alle imprese.
«Lavoro, professionalità, rappresentanze» dal 45° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2011
«SOMMERSO» E REDDITO
Quanto vale il «sommerso» (economia e reddito)?
1. 35% del PIL del 2011, cioè 540 miliardi di euro
2. la distanza stimata (tra ricchezza dichiarata e benessere reale)
spiega in parte la mancata esplosione sociale
- Puglia, Sicilia, Campania, Calabria
54 – 50 punti
- Molise, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Umbria
50 – 40
- altre
40 – 11
- Valle d’Aosta, Trentino A Adige, Lombardia
10-1
Eurispes Aprile 2012
POLITICHE ATTIVE
Una serie di interventi in grado di aiutare/spingere una persona
a divenire «attiva» nella transizione dalla formazione al lavoro o
dal lavoro al lavoro o dalla disoccupazione al lavoro.
Fornisce gli strumenti necessari: informazioni, formazione,
orientamento, accessi a network, ecc.
POLITICHE DEL LAVORO PER CLUSTER
Misure di Politiche del lavoro
Gruppi
Denominazione
Formazione professionale
V. %
Formazione in
aula
Formazione nel
posto di lavoro
1
Giovani adulti
20,57
2
Giovani disoccupati
esperti
3,35
3
Giovani in
transizione
professionale
8,48
Formazione
continua
4
Giovani in
transizione sociale
3,98
Formazione
continua
5
Giovani disoccupati
scoraggiati
5,04
Formazione
professionale
Lunga
6
Giovani lavoratori in
formazione
21,64
Formazione
professionale
breve
7
Giovani in
formazione
superiore
17,17
Formazione
professionale
breve
8
Giovani in
formazione di base
19,77
Formazione
professionale
Lunga
Formazione
alternata
Supporto ai contratti a
causa mista
(apprendistato e
d'inserimento)
Incentivi
all'assunzione e
sostegni al reddito
Incentivi
all'assunzione
Incentivi per il
mantenimento
del posto di
lavoro
Incentivi all’
assunzione delle
donne inattive
Formazione
continua
Formazione
professionale
breve
Apprendistato
Incentivi all’
assunzione
Politiche
sociali
a sostegno della
transizione
Misure per la
conciliazione lavoro
Famiglia
Sostegni al
reddito per i
disoccupati e
sospesi
Incentivi per
lo start-up di
imprese
Incentivi per
lo start-up di
imprese
Apprendistato di primo
livello
Incentivi
all’assunzione
Tirocini
Apprendistato
Sostegni al
reddito per i
disoccupati e
sospesi
Tirocini
Formazione in
alternanza Ultimi
anni università
Apprendistato di terzo
livello
Tirocini
Formazione in
alternanza ultimo
anno secondarie
Apprendistato di
secondo livello
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
Politiche abitative
Incentivi per
lo start-up di
imprese
Misure per la
conciliazione lavoro
Famiglia
Incentivi
all’assunzione
Sostegni al
reddito per i
disoccupati e
sospesi
Formazione
continua
Incentivi
per lo startup di
imprese
Politiche abitative
Incentivi per
lo start-up di
imprese
I GIOVANI LAUREATI vs LAVORO
LA DISTANZA
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
DISTANZA / VICINANZA DAL LAVORO
Ambiti di lavoro attesi dai laureati
5.1
PMI
Libera professione
5.1
7.7
29.4
Multinazionale
P.A.
14.8
Grande impresa italiana
24.1
ISTUD - Ricerca sui giovani laureatIi- 2011
Attività
imprenditoriale
DISTANZA / VICINANZA DAL LAVORO
Le aspettative dei giovani laureati
13
12
2.3
3.4
SEDE VICINA
FLESSIBILITA’ ORARI
11
4.7 PRESTIGIO SOCIALE
10
5.7 TEMPO LIBERO
9
5.9 ATTENZ SOCIALE
8
9.2
7
6
AUTONOMIA
14.5 VARIETA’ ATTIV.
15.7 VIAGGIARE
5
4
3
16.6
BUONI RAPPORTI
24.4 SICUREZZA POSTO
26.8
IMPARARE
2
33 RETRIBUZIONE
1
CARRIERA
Fonte ISTUD - ricerca sui giovani laureati - 2011
40.7
DISTANZA / VICINANZA DAL LAVORO
Caratteristiche personali - richieste vs carenti (laureati)
80
60
40
20
0
..
.Serie1
.
.
Richieste
Carenti
Da ISTUD - Ricerca sul lavoro 2011
Serie1
Serie2
QUALE LAVORO?
Es. Milano 108.412 nuovi contratti nel 2011
Servizi alle imprese
23.682
21,8%
Informazione e comunicazione
18.237
16,8%
Attività professionali, scientifiche e tecniche
12.779
11,8%
Servizi alberghieri e di ristorazione
9.559
8,8%
Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e
motocicli
8.117
7,5%
Trasporto, logistica e magazzinaggio
7.437
6,9%
Istruzione
5.081
4,7%
Attività manifatturiere
4.878
4,5%
Attività di intrattenimento e divertimento, artistiche e sportive,
4.785
4,4%
Cura e assistenza domiciliare, altre attività di servizi
4.364
4,1%
Sanità e assistenza sociale
3.435
3,2%
Attività bancarie, finanziarie, assicurative e immobiliari
3.616
3,3%
Amministrazione pubblica + Fornitura di acqua, energia elettrica, gas +
Agricoltura, silvicoltura, pesca, attività estrattiva
2,1%
Fonte: Provincia di Milano 2012
IL LAVORO MANUALE C’È
Il lavoro manuale occupa 8.383.000 lavoratori ( 36% degli occupati)
Nelle assunzioni 2010 ben il 44,4% ha interessato lavori di tipo manuale:







artigiani e operai specializzati,
operai conduttori di macchine e impianti,
mestieri non specializzati,
lavoratori in campo edile,
addetti alle pulizie,
meccanici e montatori,
magazzinieri
Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro - SSRMdL
IL LAVORO CHE SI PERDE
«Scoperture» 2011 nazionali rilevate 117.000 (stimate 300.000)
+
Sostituzioni con lavoratori immigrati circa 150.000 per anno
Tra il 2005 e il 2010 i lavoratori italiani occupati in professioni
manuali scendono dell’11% (- 842.000) e i lavoratori stranieri
aumentano a +725.000 ( +83,8%).
L’incidenza passa dal 10,2% al 19% del totale degli occupati
Unioncamere – Rapporto Excelsior -2011
IL LAVORO CHE SI PERDE- scoperti 2011
 26% (operai, macellai, tecnici inf., mobility man., ecc.)
 Costruzioni 16% (elettricisti, idraulici, posatori materiali spec., ecc.)
 Commercio 14% (shop manager, addetti vendite spec., informatici)
 Alloggio e ristorazione 11% (cuochi, inform. serv. alb., acc e intrat.)
 Industria Sanità 7% (infermieri, ausiliari, specialisti smaltimento, ecc.)
 Trasporto e logistica 6% (esperti conserv. alimenti, tecnici, marketing)
 Informazione e comunicazioni 3% (ingegneri, gestori web, grafici web, designer)
 Credito, finanza e assicurazioni 2% (consul. previdenziali, recupero cred.,
promotori)
 Altri 15% (falegnami, ebanisti, panificatori, meccanici, ecc.)
Unioncamere – Rapporto Excelsior -2011
GLI STUDI
LAUREARSI ?
Reddito medio netto mensile dei diplomati e laureati nel 2010 (lavoratori dipendenti)
€ mensili
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
Diplomati
Laureati
0
21
26
31
36
41
46
Età
Fonte: elaborazioni Isfol su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, media
2010.
51
56
61
66
LAUREARSI?
Retribuzione mensile netta degli occupati dipendenti secondo l'età e il titolo di studio (anno 2010)
Titolo di studio
Secondaria
superiore
Laurea,
diploma
universitario
o post
laurea
Totale
880
894
1.042
877
1.025
1.050
1.108
1.289
1.115
964
1.106
1.180
1.278
1.586
1.259
Da 45 a 54 anni
1.020
1.168
1.238
1.434
1.849
1.363
Da 55 a 64 anni
1.017
1.170
1.301
1.524
2.066
1.457
995
1.098
1.153
1.261
1.626
1.251
Licenza
elementare
o nessun
titolo
Licenza
media
Diploma 34 anni
Da 15 a 24 anni
852
832
Da 25 a 34 anni
918
Da 35 a 44 anni
Età in classi
Totale
Fonte: elaborazioni Isfol su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010.
ISFOL – Ricerca giugno 2011
STUDI E OCCUPAZIONE
Si evidenzia un tasso di occupazione più elevato per i giovani
diplomati, specie nelle prime due fasce di età considerate.
I diplomati entrano nel mercato del lavoro mediamente un
quinquennio prima dei laureati, accumulando esperienza che porta
progressivamente ad un maggiore occupabilità
I laureati tuttavia, già prima dei 30 anni, recuperano ampiamente le
posizioni in termini di tasso di occupazione e di retribuzione media.
ISFOL – Ricerca giugno 2011
TITOLO DI STUDIO VS OCCUPAZIONE
Tasso di occupazione secondo l'età e il titolo di studio (2010)
Titolo di studio
Licenza
elementare o
nessun titolo
Licenza
media
Diploma 3-4
anni
Secondaria
superiore
Laurea, diploma
universitario o
post laurea
Totale
Da 15 a 24 anni
14,9
12,4
51,6
27,9
25,3
20,5
Da 25 a 34 anni
42,3
59,3
77,7
68,3
67,0
65,4
Da 35 a 44 anni
45,0
66,3
79,4
80,8
87,6
74,7
Da 45 a 54 anni
40,5
65,6
76,8
81,7
91,4
72,0
Da 55 a 64 anni
20,2
32,4
38,0
51,2
66,9
36,6
Totale
28,8
47,9
68,6
65,2
76,5
56,9
Età in classi
Fonte: elaborazioni Isfol su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, media 2010.
LAUREA? ITALIA VS EUROPA
Tasso di occupazione dei laureati in Italia e in alcuni Paesi europei (2000-2010)
90,0
88,0
86,0
84,0
82,0
80,0
78,0
76,0
74,0
72,0
Unione Europea 15
Germania
Spagna
Francia
Italia
Regno Unito
70,0
2000
2001
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
QUALI LAUREE
Laureati in età 25-34 anni: tasso di occupazione e quota di popolazione che prosegue gli studi
secondo il ramo disciplinare della laurea conseguita
100,0
Tasso di occupazione
Tasso di occupazione corretto
Quota di studenti
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
ic
o
no
m
Ec
o
Gruppo disciplinare
Nota: il tasso di occupazione corretto è ottenuto rapportando il numero di occupati alla popolazione a cui sono stati sottratti gli studenti
Fonte: elaborazioni si dati Istat, Rilevazione forze di lavoro, 2010
ci
al
e
Po
lit
ico
-s
o
-s
ta
tis
tic
o
ed
ico
M
ia
ge
gn
er
In
ra
rio
Le
tte
G
iu
r
id
ic
o
st
ic
o
Li
ng
ui
ic
o
lo
g
o
m
gn
a
se
In
Ps
ic
o
en
t
ra
ttu
hi
te
io
l
eo
-b
Ar
c
og
ic
o
ic
o
tif
G
-fa
Sc
ie
n
ac
eu
tic
o
io
rm
Ag
ra
r
m
ic
o
C
hi
Ed
u
ca
z
io
n
e
fis
ic
a
0,0
GLOSSARIO
Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate.
Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;
hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;
sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati
se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione.
Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il
periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre
mesi.
Disoccupati: comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che:
hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana
di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive;
oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad
avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Inattivi: comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come
occupate o disoccupate.
Tasso di attività: rapporto tra le forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento.
Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento.
Tasso di disoccupazione: rapporto tra i disoccupati e le corrispondenti forze di lavoro.
Tasso di inattività: rapporto tra gli inattivi e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di
inattività e del tasso di attività è pari al 100%.
Dato destagionalizzato: dato depurato dalla stagionalità.
Variazione congiunturale: variazione rispetto al mese precedente.
Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Settimana di riferimento: settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte.
Fonte ISTAT 2012
PER DOCUMENTARSI
ISTAT – www.istat.it
CENSIS – www.censis.it
EURISPES – www.eurispes.it
BANCA D’ITALIA – Bancaditalia.it
ISFOL – www.isfol.it
Italia Lavoro – www.italialavoro.it sez. « Il Monitor »
Scarica

Diapositiva 1