AZIENDA ULSS 20 DI VERONA
Dipartimento di Prevenzione
Igiene generale ed applicata
La promozione dell’attività fisica
Strategie di intervento
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Glossario della promozione della salute
OMS (1998)
Advocacy: insieme di azioni volte ad ottenere impegno
politico, leggi e politiche di sostegno, consenso sociale e
strutture di supporto a favore di specifici obiettivi o di
interventi per la salute
Evidence based: progettare interventi che tengano conto
delle prove di efficacia e degli esempi di buona pratica
disponibili.
Intersectorial collaboration: Relazione strutturata per
un’azione comune su un problema specifico di differenti
settori di società
Health Policy:dichiarazione formale adottata dalle
istituzioni e che definisce le priorità ed i parametri da
raggiungere.
2
Capitale sociale
Il capitale sociale è creato dalle interazioni
quotidiane fra le persone e sviluppato in strutture
quali i gruppi civici e religiosi, le reti informali della
comunità e dal volontariato.
Più queste reti sono consolidate e più alta è la
probabilità
che
si
instaurino
modalità
di
collaborazione reciprocamente vantaggiose .
In questo modo il capitale sociale crea salute e può
valorizzare i benefici degli investimenti in salute.
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The challenges of evaluating environmental
interventions to increase population levels of
physical activity: the case of the
UK National Cycle Network
D A Lawlor et alii, J Epidemiol Community Health 2003; 57:96-101
Le attività che si inseriscono nella vita quotidiana
(come camminare o andare in bicicletta al
lavoro o a scuola) tendono a essere mantenute
nel tempo più di quelle che comportano la
frequenza di specifiche strutture sportive.
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Esempi di quantificazione di misure
di effetto in Sanità Pubblica
condizione
evento da
prevenire
durata
followup
NNT
Scompenso Spironolattone/
cardiaco
placebo
morte
2 anni
9
Scompenso Att. Fisica/ inattività
cardiaco
morte
3.4 anni
4
10 anni
8
Tumore
mammella
intervento
Radioter+ tamoxifen/ recidiva
tamoxifen
Diabete
Tratt. Intensivo /
insulinodip. ordinario
neuropatia
diabetica
n. d.
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Fumo
Counseling intensivo
(MMG)/ breve
continuare a
fumare
1 anno
14
Fumo
Spray nicotina/
placebo
continuare a
fumare
1 anno
9
Fumo
Bupropione/ placebo
continuare a
fumare
1 anno
7
5
Prevenzione attiva
La prevenzione delle malattie cardiovascolari e del
diabete e delle sue complicanze, e l’incremento
della politica del movimento nella società, sono
stati inclusi fra le priorità sanitarie individuate dal
Ministero della Sanità ai fini dell’assegnazione dei
finanziamenti alle regioni
(“Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni …
ai fini dell’assegnazione delle risorse … per la
realizzazione
degli
obiettivi
di
carattere
prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario
Nazionale 2003-2005” individuati con l’accordo
Stato-Regioni del 24 luglio 2003”, luglio 2004).
6
“The importance of the social environment
for physically active lifestyle”
T.Stahl et alii, Social Science and medecine 52 (2001) 1-10
• Il singolo elemento predittivo più
importante per uno stile di vita attivo è
l’ambiente sociale.
• I soggetti che avvertono un basso supporto
sociale da parte del loro ambiente
(famiglia, amici, scuola e posto di lavoro) si
sono dimostrati sedentari in misura pari a
più del doppio rispetto ai soggetti inseriti
in un ambiente ad alto supporto sociale”.
7
“ Urban residential environment and senior citizens’
longevity in megacity areas: the importance of
walkable green spaces”
T Takano, k Nakamura, M Watanabe
Journal of Epidemiology and Community Health, December 2002
• Uno studio di coorte durato quattro anni, su
3.144 soggetti, a Tokio, ha dimostrato che la
longevità degli anziani è positivamente correlata
alla disponibilità di spazi verdi (parchi e strade
alberate) predisposti per il cammino prossimi
alla loro abitazione.
• L’associazione è risultata indipendente da età,
sesso, stato matrimoniale, condizione fisica di
base e stato socioeconomico.
8
Sintesi degli effetti dell’attività
fisica sullo stato di salute
protezione verso:
 le patologie cardiovascolari e l’ictus cerebri
 le dislipidemie e l’obesità
 l’ipertensione
 la comparsa del diabete e…
 nei diabetici, verso le complicanze del diabete
 l’osteoporosi
 il decadimento mentale e la depressione
 alcuni tumori (carcinoma del colon, mammella)
 la disabilità
 la disfunzione erettile
9
Azioni del Dipartimento di
Prevenzione
Sui corsi di attività fisica:
informare e formare il personale del Comune
destinata a coordinare in loco le attività di
promozione dell’attività motoria
analizzare la realtà locale e progettare corsi
specifici di attività che rispondano a criteri
scientifici consolidati
indirizzare la formazione specifica degli
insegnanti dei corsi
valutare i risultati ottenuti dai corsi stessi
10
Azioni del Dipartimento di
Prevenzione dell’ULSS n.20
informare e formare i mmg
censire le opportunità di attività fisica presenti
fornire consulenza ai comuni sugli strumenti
urbanistici e sulla predisposizione di percorsi
ciclo/ pedonabili
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Cosa possono fare i Comuni
Attivare una struttura mista permanente di promozione
dell’attività motoria
identificare almeno una unità con funzioni di
riferimento ed organizzazione locale
 reperire locali idonei per le attività motorie
 provvedere alla copertura, diretta o co-partecipata dagli
utenti, dei costi relativi a:
 Utilizzo di palestre, piscine o altro
 Retribuzione insegnanti
 Spese relative ai controlli sanitari
 Aggiornamento operatori
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Prototipo organizzativo per corsi in
palestra per soggetti diabetici
 identificare
una associazione di
riferimento ed
organizzazione locale
 chiedere al Comune o ASL la messa a disposizione gratuita di
una palestra
 chiedere agli utenti di sostenere i costi relativi alla
retribuzione degli insegnanti: es. per un corso di sei mesi con
due incontri alla settimana costo di circa 900 euro per 15
persone
 Spese relative ai controlli sanitari a carico dei centri
antidiabetici
 Aggiornamento insegnanti a carico del piano regionale
triennale
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Ginnastica in palestra
Criticità
•
•
•
•
•
•
•
Costi (palestre, insegnanti)
Insufficiente numero di strutture al
chiuso rispetto al bacino di utenza
(70.000 anziani, 5-10.000 diabetici)
Insufficiente coinvolgimento dei diabetici
(50/anno)
Partecipazione prevalentemente femminile
Scarsa influenza sullo stile di vita globale
1 ora 2 volte la settimana (sufficiente a
fornire benefici per la salute?)
Pausa nei mesi estivi
14
Vantaggi del cammino
•
•
•
•
A disposizione di tutti (equità): non richiede
particolari abilità, equipaggiamento, strutture o
presenza di insegnanti
Potenziale maggior coinvolgimento degli uomini (a
rischio vascolare più elevato)
Bacino d’utenza potenziale illimitato
Basso rischio di incidenti e di traumi
muscoloscheletrici
15
Vantaggi del cammino
•
•
•
Possibilità di parziale autogestione, ad es.
addestramento
di
“walking
leaders”
non
professionisti (riduzione dei costi, aumento della
spinta motivazionale dei partecipanti)
Vantaggi psicologici (contatto con la natura;
socializzazione; autostima e self-empowerment)
Inserimento in un contesto più ampio di medicina
preventiva
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Tipi di intervento nelle iniziative
di promozione dell’attività
• Promozione generalizzata di attività non
organizzate od organizzate debolmente a
livello centrale
• attività organizzate e controllate per la
popolazione sana
• attività organizzate e controllate per gruppi di
soggetti affetti da forme cronico
degenerative
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I target di intervento nelle iniziative di promozione
dell’attività fisica con stima della numerosità degli stessi
Affetti da
patologie
cronico
degenerative:
centinaia
Attività
organizzate e
controllate
migliaia
Promozione
generalizzata
decine di migliaia
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Il problema dei numeri
• 70.000 anziani
da far muovere
nella sola ASL
di Verona
• 15. 000
spettatori
in Arena
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“Independent inquiry
into inequalities in health” report
Chairman: Sir Donald Acheson
http://www.archive.official-documents.co.uk/document/doh/ih/part2f.htm
• La distribuzione dell’attività fisica nelle
diverse classi sociali segue un pattern
complesso (maggior a.f. lavorativa e
minor a. sportiva nelle classi più basse)
• Nelle classi più basse si cammina di più
ma non a passo veloce
• L’obesità è maggiore nelle classi più
basse soprattutto per le donne
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Nuovo sito web del Dipartimento di
Prevenzione di Verona
Pagina sull’attività motoria:
http://prevenzione.ulss20.verona.it/attmot.html
 Piano triennale SISP
 Testo della scheda 5.1, elenco referenti, stato di
avanzamento delle attività
 Archivio bibliografico
 Evidenze di efficacia
 Alcuni progetti (ginnastica per diabetici, protocollo
cani)
 Documenti vari (OMS dieta e a.f., OMS trasporti, I
giovani e lo sport nel Veneto)
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 Links consigliati
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Igiene - strategie (vnd.ms-powerpoint, it, 190 KB, 4/27/05)