...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Prefazione In occasione del 30° anniversario dalla fondazione della Associazione Diabetici di Verona,il Direttivo ha ritenuto opportuno redigere una raccolta di lettere, articoli di giornale e documenti che testimonino alcuni dei momenti più importanti nella vita dell’Associazione. Seppure parziale e quindi incompleta essa contiene alcuni fra i passaggi cruciali nella vita dell’Associazione che si è sempre adoperata per la prevenzione del diabete e delle sue complicanze e per le migliori cure e assistenza possibili alle persone con diabete. gaetano savino Presidente dell’Associazione Diabetici di Verona da maggio 2004 A nome del Direttivo il Presidente Gaetano Savino cHe c He cosa VUol VUol dire Fare Fare V Volontariato Volontariato? olontariato? ? Fare volontariato vuol dire mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri operando in modo libero e gratuito contribuendo alla realizzazione del bene comune; il volontariato è scuola di solidarietà e pratica di sussidiarietà responsabili e quindi produce legami, beni relazionali, rapporti fiduciari e cooperazione tra soggetti ed organizzazioni, concorrendo ad accrescere il capitale sociale del contesto in cui opera. storia dell’associazione 3 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona storia dell’associazione 4 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona l’alba dell’associazione: tra volontariato e luogo di confronto di Luigi Sabelli La prima idea dell’associazione diabetici di Verona risale al 9 giugno 1983. Quel giorno infatti si incontrarono per la prima volta all’ospedale di Borgo Roma il professor Michele Muggeo, che era stato nominato a Verona in maggio come responsabile del reparto di diabetologia di Verona, con mia mamma, Carla Gilioli Sabelli, che aveva conosciuto il diabete giovanile da pochi mesi perché nel marzo del 1983 era stato diagnosticato a me, che allora avevo sedici anni. La mamma contattò Muggeo proponendosi di mettere in piedi una rete associativa a livello locale. La sua idea era che fosse necessario appoggiare e informare le famiglie che avevano una persona diabetica , sensibilizzare a livello sociale sulle necessità delle persone diabetiche, sui temi e sull’esistenza del diabete e prendere contatti con le istituzioni per portare avanti iniziative e anche disegni di legge creando un vero e proprio circuito di informazione, azione e sostegno. Con questi obbiettivi, necessari ma mai realmente trasformati in azioni concrete fino ad allora, Carla Gilioli e il professor Muggeo nell’autunno del 1983 contattarono tutte le famiglie con persone diabetiche della provincia di Verona e presero contatto con la Fand, la federazione delle associazioni diabetici italiani nazionale che era presieduta dal milanese Roberto Lombardi, anche lui diabetico e responsabile del grande magazzino La Rinascente di Milano, il quale dedicava molto del suo tempo a questa neonata federazione associativa che aveva preso piede anche su suo impulso nel 1982 ma che, a livello embrionale, già alla fine degli anni Settanta aveva promosso una serie di iniziative che riguardavano le tematiche legate al diabete mellito sia giovanile che senile. Il gruppo veronese si organizzò e prese una forma compiuta nel corso del 1984 e si sarebbe costituito definitivamente solo nel 1985 riunendo attorno a sé due sezioni con diverse decine di persone: il cosiddetto gruppo dei “giovani” con diabetici insulinodipendenti e quello degli adulti. Anche grazie a questa separazione personalmente ricordo l’associazione come un luogo in cui si potevano confrontare persone che avevano fatto esperienze a contatto di problemati- LUigi saBeLLi Socio con tessera n°1. Direttore responsabile di Verona Diabete che spesso molto simili a cui avevano reagito o risposto in modi differenti e talvolta radicalmente opposti. L’associazione sviluppò una rete sempre più numerosa di partecipanti e nei primi dieci anni di attività furono centinaia le persone che con maggiore o minore continuità diedero comunque il loro contributo alle iniziative più differenti che potevano essere la gestione di un piccolo spaccio di ausili per diabetici aperto negli spazi dell’associazione o l’organizzazione di varie attività sportive o ancora un contributo fattivo ai tanti incontri pubblici in luoghi istituzionali come la Loggia di Fra Giocondo e il Comune. Dopo una permanenza iniziale nello scantinato dell’ospedale di Borgo Trento l’associazione nel 1987 ha trovato sede in zai per un breve periodo dove si sono tenuti incontri di vario tipo con dietisti, medici e con lo stesso Muggeo. Questo fino a che all’inizio degli anni Novanta, quando la sede sarebbe tornata per quasi vent’anni nei sotterranei dell’ Ospedale. L’associazione tra gli anni Ottanta e Novanta ha promosso incontri di gruppo con persone diabetiche, attività di monitoraggio della glicemia e di informazione nel centro storico, in collaborazione con la Provincia, incontri con specialisti e medici e una serie di iniziative legate alla promozione di una legge specifica sul diabete che riguardasse diverse branche: dal riconoscimento di specifiche necessità come cittadini e nel mondo del lavoro a interventi sulle regole per il rilascio e il rinnovo della patente raccogliendo una enorme casistica di cittadini diabetici che avevano subìto un eccesso di rigore nel rilascio delle autorizzazioni e dei documenti. 11 marzo 1985 nasce l’associazione diabetici Verona (statuto e atto costitutivo) Nasce l’Associazione e come primo atto pubblico sotto l’egida della FAND partecipa alla prima giornata nazionale del Diabete (04/10/1985) e si impegna da subito presso le Istituzioni a qualunque livello per il diritto al riconoscimento dei diritti dei diabetici che porterà alla nascita della storica legge 115. 1987 Grazie all’Istituto Autonomo Case Popolari di Verona, ottiene la sede operativa in via Bacchiglione n. 15 a Verona. Da subito educazione terapeutica e campagna di informazione pubblica 1989 Continua l’informazione e l’educazione terapeutica, e vengono fatte pressioni all’ULSS25 lamentando che i giovani diabetici sono costretti ad essere ricoverati in geriatria. leGGe 115 del 16 marzo 1987 storico riconoscimento nazionale della prevenzione e del diritto alle cure dei diabetici iter di una legge 5 storia dell’associazione ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona storia dell’associazione 6 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Documenti di denuncia dei problemi dei diabetici all’inizio degli anni 90 Campagne per ottenere strutture e spazi adeguati per i diabetici a Verona legge 266/91 sul Volontariato e adeguamento ad essa del nostro statuto, con richiesta di iscrizione al registro regionale del volontariato ottenuta il 19/12/1991: Vr0062 La FAND respinge le giuste osservazioni delle associazioni riguardanti la poco trasparente gestione amministrativa ed economica. Massiccia campagna di informazione a Verona: contatti con la scuola, con il mondo del lavoro, coinvolgimento dei medici di base 1997 Nasce la FEVEDI Federazione Veneta Diabetici, per una maggiore e migliore rappresentanza a livello regionale del mondo Diabete 16 ottobre 1999 Sala Pubblica di CARIVERONA: convegno su “diabete dimensione sociale” sono presenti: onorevole rosi Bindi ministro della sanità, prof. Jean Philippe assal membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre ad importanti rappresentanti delle istituzioni di Verona. 7 storia dell’associazione ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona storia dell’associazione 8 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Nel 2000 Aderiamo e collaboriamo per i primi campi scuola organizzati dalla FEVEDI, con il Comune per corsi di attività motoria in palestra specifici per i diabetici over55. Continua l’impegno dell’Associazione con gli screening nel mondo del lavoro e il sostegno psicologico anche tramite contributo economico della Provincia. Nel 2001 stipula della prima convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Verona. Otteniamo la presenza del medico Diabetologo nella commissione per il rinnovo delle patenti. Nel 2002 siamo in Piazza Brà con la Croce Rossa Italiana per la Giornata Mondiale del Diabete (1800 glicemie capillari). Anche nei primi anni 2000, l’Associazione si batte per la penuria di medici diabetologi in generale l’organico in sofferenza dovuto al blocco delle assunzioni. Maggio 2004 ultima relazione della presidente carla Gilioli sabelli in cui si ribadiscono le difficoltà a portare avanti le attività dell’Associazioni e quelle del servizio di diabetologia strutturali e di organico. Nel 2004 il neo presidente Gaetano savino inizia una “battaglia” con le istituzioni sanitarie per la soluzione dei problemi logistici e di organico della Diabetologia-Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera. L’Associazione si fa carico dal punto di vista economico e organizzativo del sostegno psicologico che il servizio di diabetologia non è più in grado di erogare ai pazienti diabetici.Si avviano nuove iniziative riguardanti l’attività motoria (stili di vita) e soprattutto viene intensificata e sviluppata la collaborazione con il CSV di Verona che porta da prima ad avere una giovane in servizio civile “Giòinvolo” che collabora al progetto di screening del Piede Diabetico e sul finire del 2006 due giovani di cui una per il neonato progetto di screening del diabete in gravidanza. E’ in questo periodo che l’Associazione grazie anche alla presenza delle due giovani sottopone a ben 800 pazienti un questionario per avere dati oggettivi su alcune questioni che riguardano i diabetici in ospedale, quali visite specialistiche, ricoveri, educazione terapeutica, sostegno psicologico, prevenzione, rapporti con l’associazione. Nasce Diabete Forum al quale aderiamo per avere una rappresentanza a livello nazionale. Nel 2006 l’ONU dichiara il Diabete Epidemia del 3° millennio; il Prof. Bonora si rende disponibile qui a Verona per una serie di incontri con la popolazione per migliorare l’informazione sul diabete. E’ a questo punto che la collaborazione tra l’Associazione e la Diabetologia di Borgo Trento diventa più intensa e produttiva riguardando molte delle attività dell’Associazione. Questa collaborazione non verrà mai a mancare e anzi si intensificherà in un rapporto di integrazione e nel rispetto dei reciproci autonomi ruoli. 1° edizione della 14000 Passi In collaborazione con l’associazione Sahaja Yoga Italia realizziamo un interessante e significativo progetto “Todi” corso di meditazione che pur non avendo rilevanza scientifica certamente ha prodotto per buona parte dei circa 30 volontari diabetici un sostanziale beneficio di stato d’animo e quindi anche sulle loro glicemie.…tutto aiuta! Naturalmente continuano al Centro Marani incontri con medici diabetologi e anche con esperti di alimentazione, oltre agli incontri di educazione terapeutica per gruppi di pazienti e loro familiari. 2007 Primo corso di cucina all’I.P.S.S.A.R. A.Berti : Lo chef Prof. Nello Valbusa con le sue “giovani allieve” 9 storia dell’associazione ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona A conferma che quando c’è collaborazione si riescono a realizzare delle belle iniziative, con il prevalente sostegno della Cogest e di due medici diabetologi nella sua organizzazione nasce la prima “14000 passi” per Combattere il Diabete. Nonostante non sia una vera e propria podistica riesce a coinvolgere circa 500 partecipanti in una bellissima giornata di sole e in una cornice paesaggistica tra le più belle di Verona. A questa edizione, dato il successo, ne seguiranno altre 6 inserendo via via novità quali il Nordic Walking e interventi nelle scuole. Caratteristica della 14000 passi è la presenza massiccia di personale medico e infermieristico della UOC di Endocrinologia di Borgo Trento che oltre a rilevare la glicemia capillare prima e dopo la camminata dà informazioni e consigli di prevenzione del diabete. storia dell’associazione 10 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Prima festa del Volontariato in piazza Bra’ (2007) A questo appuntamento annuale organizzato dal CSV di Verona abbiamo aderito fin dalla sua nascita portando dall’edizione 2009 in poi lo screening della glicemia capillare ad opera dei diabetologi specializzandi della diabetologia di B.Trento, sempre molto apprezzata dai visitatori che sempre numerosi si sono accostati al nostro ombrellone ricevendo materiale informativo e divulgativo di prevenzione al diabete e alle sue complicanze, attraverso stili di vita corretti e automonitoraggio glicemico. La festa del volontariato in piazza Brà nel mese di settembre è via via cresciuta come partecipanti e si è rinnovata acquistando una eco certamente regionale a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal CSV di Verona che ha sempre supportato la nostra associazione a livello di consulenza, formazione, organizzazione e finanziamento di progetti, comunicazione e visibilità. Fatalmente ci battiamo per problemi logistico-strutturali e di organico riguardanti Borgo Trento e il Policlinico di Borgo Roma Fine 2008 PRoF. enzo BonoRa Direttore della U.O.C. di Endocrinologia, Diabetologia, Malattie del Metabolismo; presidente della Società Italiana Diabetologi nasce Verona Diabete su iniziativa del Prof. E. Bonora il Progetto Verona diaBete Verona Diabete è un progetto costituito da un insieme di iniziative promosse e realizzate da soggetti pubblici e privati che condividono l’obiettivo di aumentare le conoscenze sul diabete da parte dei cittadini, dei pazienti diabetici, dei medici e degli operatori sanitari al fine di prevenire la malattia, anticiparne la diagnosi e migliorarne la cura. Il progetto è coerente con una deliberazione delle Nazioni Unite (61/225 del 20 dicembre 2006) che invita governi, istituzioni pubbliche e private e semplici cittadini a rendere continuative nel corso di tutto l’anno e più articolate e variegate le iniziative che in genere si realizzano in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 Novembre). La finalità della deliberazione è di aumentare le conoscenze sulla malattia al fine di arginarne la diffusione (sono previsti 300 milioni di diabetici nel mondo entro il 2025) con programmi di prevenzione e di migliorarne la cura anche attraverso un’anticipazione della diagnosi. Il progetto non si basa su un unico soggetto giuridico ma su un insieme di attori che operano in piena autonomia decisionale ed economica ma in maniera coordinata, sinergica o complementare, condividendo ideali, obiettivi e strumenti. Nell’ambito dell’attività motoria vengono confermati come ogni anno i corsi in palestra over 55, il gruppo di cammino sul percorso della salute a San Zeno e la 14000 passi per combattere il diabete. Eventi ed iniziative promosse, sostenute o realizzate nell’ambito del progetto riportano il logo di Verona Diabete. Strumenti operativi del progetto sono: • conferenze ai cittadini • manifesti e poster • materiale cartaceo da distribuire negli ospedali, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei centri commerciali, nei luoghi pubblici • sito web • inserzioni su giornali e spot radiofonici e televisivi • campagne di informazione e screening sul territorio L’associazione Diabetici di Verona collabora da subito al progetto Verona Diabete potenziando le proprie attività soprattutto nel territorio e sostenendo con un finanziamento piuttosto oneroso non solo la terapia di gruppo a cura di una dottoressa psicologa ma anche un progetto di intervento psicologico all’esordio del diabete e nel protocollo di chirurgia dell’obesità dell’Azienda Ospedaliera di Verona. Ancora nel 2009 con la particolare collaborazione di un medico diabetologo e di un infermiere si decide di attuare lo screening delle glicemie alle podistiche organizzate dai gruppi dell’Unione Marciatori veronesi e a fine anno costituiamo noi un gruppo podistico (76 volontari) che naturalmente si chiama “in Cammino per la Salute” partecipando a circa due podistiche al mese. Questo gruppo sarà attivo per tre anni e nel 2011 viene affiancato dal gruppo di Nordic Walking con alcuni nostri volontari che sono a tutti gli effetti istruttori e che per 2 pomeriggi alla settimana per periodi di 3 mesi avviano alla pratica del Nordic Walking circa 30 persone all’anno. Anche questo gruppo sarà organizzato dall’Associazione per tre anni e affidato all’impegno costante e ammirevole di due nostri volontari a cui successivamente se ne affianca un terzo, realizzando anche uscite domenicali. 11 storia dell’associazione ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona storia dell’associazione 12 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Per quanto riguarda l’assistenza al diabete a livello regionale, viene approvato il 17/11/2009 con delibera n.3485 il “Progetto obiettivo Prevenzione, diagnosi e cura del diabete Mellito” che aveva avuto origine da un convegno alla Gran Guardia nel dicembre 2008. Sempre nel 2009 la UOC di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo ottiene il riconoscimento della regione quale secondo centro di riferimento regionale per la prescrizione di microinfusori a pazienti diabetici. Nel 2010 abbiamo come testimonial la campionessa olimpionica sara simeoni ed il “Mister” osvaldo Bagnoli che presentano la 14000 Passi in una conferenza stampa organizzata dall’Azienda Ospedaliera di Verona con la quale abbiamo un buon rapporto di collaborazione. A ottobre 2010 ci viene riconosciuto il marchio etico Merita FidUcia, che ci verrà rinnovato nel 2012 e nel 2014. Merita Fiducia è un riconoscimento promosso dalla Federazione del Volontariato di Verona onlUs rivolto alle organizzazioni interessate a documentare e dimostrare la capacità di gestire, programmare e documentare la propria attività di autofinanziamento, raccolta fondi e capacità comunicativa. Gli obiettivi sono di creare una sensibilità sul tema della trasparenza nel sociale privato così come nel pubblico ed inoltre curare e gestire un registro provinciale delle organizzazioni certificate. A gennaio 2011 per superare una difficoltà di comunicazione, di visibilità e quindi di rappresentatività contribuiamo a fondare il coordinamento delle associazioni dei diabetici del Veneto a cui aderiscono ben 34 associazioni; viene eletto un segretario coordinatore e sulla base di un regolamento condiviso da tutti otteniamo un incontro con l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. Il nostro segretario viene chiamato a partecipare alle riunioni della commissione per il diabete e tutto ciò è propedeutico alla nascita della legge regionale n.24 / BUR del 11/11/2011 n.85/2011) importantissimo quadro normativo che definisce la gestione integrata del diabete, nella quale all’art.9 viene riconosciuto il ruolo molto importante delle associazioni. Nel frattempo si continuano a promuovere campagne di informazione organizzando anche serate di spettacolo, grazie al notevole aiuto organizzativo che la cogest ci ha sempre fornito in occasione anche della giornata mondiale del diabete e della 14000 passi. informazione - divULgazione - edUCazione anno 1 - nUmero 1 - maggio 2011 www.veronadiabete.org Finalmente una sola voce a rappresentare le persone con diabete a livello regionale 3 costituito il coordinamento regionale delle associazioni dei diabetici del veneto I l peso sociale oltre che sanitario della malattia ha creato le premesse nel corso degli anni passati per la nascita nella Regione Veneto di oltre 30 associazioni delle persone con diabete, sia dell’età evolutiva (bambini e adolescenti) che dell’adulto. Attualmente in ogni provincia agisce più di un’associazione e questo ha permesso di ottenere ottimi risultati per la tutela dei diabetici, grazie alla presentazione di istanze specifiche, spesso accolte, agli amministratori locali della sanità e del bene pubblico. La moltiplicazione delle associazioni, tuttavia, ha reso piuttosto difficile il dialogo con l’amministrazione della Regione, divenuta sempre più importante con il passare degli anni, in virtù del decentramento di molte decisioni nell’ambito della sanità. Le associazioni, infatti, hanno frequentemente privilegiato la soluzione di problemi locali alle attenzioni a problemi più generali con la giustificazione che i medesimi avrebbero dovuto essere oggetto di confronti a livello regionale. Le associazioni, in altre parole, sono state spesso carenti di una visione più ampia e di programmi di largo respiro, talora rassegnate ad una incapacità di far raggiungere la propria voce a livello regionale e all’impossibilità di farsi valere su temi che non potevano essere affrontati a livello locale. Questo ha reso difficile far giungere a livello regionale alcune istanze condivise da tutta la comunità dei diabetici residenti nel Veneto. D’altro canto numerose associazioni non si sono sentite adeguatamente rappresentante nella Commissione Diabetologica Regionale. Per superare questa difficoltà a farsi ascoltare a livello regionale e in considerazione della grande opportunità offerta dal progetto obiettivo “Prevenzione Diagnosi e Cura del Diabete Mellito”, approvato con DGR n.3485 il 17 Novembre 2009, i rappresentanti di quasi tutte le associazioni dei diabetici del Veneto si sono riuniti a Vicenza il 22 Gennaio 2011 e hanno deciso di costituire un Coordinamento per dialogare, tramite alcuni suoi membri, in maniera concreta e incisiva, unisona e coerente, rappresentativa e autorevole con l’Assessorato alle Politiche Sanitarie della Regione. Il coordinamento è costituito da 16 persone: 2 rappresentanti per ogni provincia(14), designati l’uno dalle associazioni del diabete dell’età evolutiva e l’altro dalle associazioni del diabete dell’adulto più 1 per FAND ed 1 per FEVEDI. Nel coordinamento sono state anche individuate le persone che hanno il compito di mantenere i contatti più diretti e frequenti con gli uffici regionali. Fra essi è il dr. Ga- dott. gaetano Savino Pres. ass. diabetici verona etano Savino, Presidente dell’Associazione Diabetici Verona. Come primo atto della sua vita, il Coordinamento ha chiesto un incontro e inviato una lettera all’Assessore alle Politiche Sanitarie, il veronese Luca Coletto, per discutere dei numerosi problemi che affliggono le persone con diabete che vivono nel Veneto. L’incontro è stato fissato per giovedì 28 Aprile 2011 e di esso relazioneremo nel prossimo numero. Durante l’incontro ci sarà una ferma richiesta dell’applicazione di gran parte di quanto previsto dal Progetto Obiettivo Regionale. Un progetto fortemente voluto dal precedente assessore alle Politiche Sanitarie Ing. Sandri e il cui finanziamento è stato garantito dall’attuale Assessore Coletto. Dopo la deliberazione del Progetto Obiettivo Regionale si sta ora concretizzando la possibilità che nel Veneto sia promulgata una vera e propria legge riguardante il diabete. E’ infatti di questi giorni la presentazione al Consiglio Regionale del Veneto di due proposte di legge, l’una firmata da numerosi consiglieri della maggioranza (primo firmatario l’ex assessore Sandro Sandri) e l’altra firmata da numerosi consiglieri dell’opposizione (primo firmatario il diabetologo padovano Pipitone). Entrambe le proposte si rifanno ampiamente agli enunciati del Progetto Obiettivo Regionale e, quindi, saranno probabilmente condensate in un’unica proposta di legge che, in quanto bipartisan, avrebbe buone possibilità di essere approvata dal Consiglio Regionale. La disponibilità di una legge sul diabete costituirebbe un grande progresso per la tutela delle centinaia di migliaia di persone affette dalla malattia che vivono nel Veneto e offrirebbe loro garanzie sostanzialmente simili, se non superiori, a quelle previste per i diabetici che vivono in quelle regioni italiane dove una legge sul diabete è disponibile da anni. La Lettera deL Coordinamento deLLe assoCiazioni dei diabetiCi deL Veneto Egregio Assessore Coletto, come sa il diabete è molto diffuso: 250.000 persone nel Veneto ne sono affette e altre 125.000 hanno la malattia senza saperlo; in totale, compresi i familiari più diretti, la malattia coinvolge oltre un milione di Veneti. Anche per questo la Regione Veneto ha deliberato uno specifico Progetto Regionale per l’assistenza al diabete (DGR 3485 del 17 novembre 2009). Da questo punto di vista è stato molto apprezzato dai diabetici del Veneto e dai loro familiari il suo impegno, ribadito in varie sedi, per confermare il finanziamento al Progetto. Il giorno 22 Gennaio scorso a Vicenza si è tenuto il primo incontro dei presidenti delle Associazioni delle persone con diabete operanti nel Veneto (ne erano presenti 34 su 38). La riunione ha posto le premesse per analoghi incontri periodici e per creare sinergie fra le Associazioni nella lotta alla malattia, creando un coordinamento e identificandone i componenti che agisca- no da portavoce delle Associazioni presso la Regione. A seguito della discussione è stata stilata poi una lista di richieste, che qui sotto vengono riassunte e sottoposte alla Sua cortese attenzione perché possano essere successivamente oggetto di un confronto con Lei nel corso di un incontro da programmare a breve, perché, come Lei sa, ogni ritardo è deleterio per i diabetici e antieconomico per la Regione. In particolare quindi le Associazioni Diabetici chiedono: • L’implementazione rapida, anche utilizzando il finanziamento assegnato, del Progetto Obiettivo Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e Cura del Diabete Mellito che, dopo oltre un anno dalla sua deliberazione e dopo quasi un anno dalla presentazione dei piani d’azione delle ASL e Aziende Ospedaliere ancora non ha portato a nulla di concreto. • La ricostituzione della Commissione Regionale per le Attività Diabetologiche con l’inserimento di Presidente, Gaetano Savino Direttore Responsabile, Luigi Sabelli associazione diabetici_IMPA 2.indd 1 Editore, Associazione Diabetici Verona Ospedale Maggiore di Borgo Trento 37126 Verona – Piazzale Stefani, 1 Tel. e Fax 045-8343959 due rappresentanti (uno titolare ed uno supplente) delle Associazioni dei Giovani Diabetici e delle Associazioni degli Adulti con Diabete. • Una regolare attività delle Commissioni Diabetologiche delle varie ASL con la presenza dei rappresentanti delle Associazioni di diabetici, come previsto dal Progetto Obiettivo Regionale. Dobbiamo infatti constatare che in non poche ASL il piano d’azioni sul diabete non è stato frutto del lavoro della Commissione di ASL e/o che i rappresentanti delle associazioni non sono stati convocati. • L’Ampliamento dell’esenzione ticket per le prestazioni erogate ai diabetici. Ci sono ancora moltissime prestazioni, soprattutto relative alla cura del piede diabetico ma non solo, per le quali in qualche USL viene chiesto di pagare un ticket. • Agevolare Il rinnovo dell’iscrizione al Registro Regionale del Volontariato delle varie Associazioni dei Diabetici che operano nel rispetto Service editoriale, Gruppo Editoriale Omnibus Via della Casa, 9 Tel. 045 9275024 [email protected] ass. Politiche Sanitarie regionali Luca Coletto della L. 40/93 e la stipula di convenzioni con le ASL di appartenenza al fine di svolgere in modo appropriato le attività di prevenzione e cura del diabete e delle sue complicanze. • Una collaborazione ed un sostegno per i Campi Scuola dove viene eseguita educazione alla gestione del diabete sopratutto giovanile. • Una definizione della figura, delle competenze e del ruolo del Diabetico Guida. Grafica, Elena Bonuzzi Stampa, Litostampa NE/VR0309/2011 NE/VR104/2008 10/05/2011 11:20:06 Nel 2011 in contemporanea con l’organizzazione della serata per il Diabete alla Gran Guardia diamo vita al giornalino “Verona diabete” che come primo numero annuncia la nascita del coordinamento veneto e nel secondo numero di settembre riporta il contenuto dell’incontro del 28 aprile tra i rappresentanti del coordinamento veneto e l’assessore alle politiche sanitarie Luca Coletto; questi ed altri articoli per informare, divulgare, educare per una migliore e più efficace informazione della cittadinanza su temi inerenti il diabete. 13 storia dell’associazione ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Nella primavera del 2012 finalmente otteniamo grazie al prof. enzo Bonora la nuova sede operativa negli spazi messi a disposizione della Diabetologia con evidenti vantaggi di una sede più ampia e confortevole, di maggiore visibilità e comunicazione sia con i pazienti che con il personale medico e infermieristico. A giugno del 2012 contribuiamo alla realizzazione del primo campo scuola per portatori di microinfusore di cui diamo ampia comunicazione nel giornalino Verona Diabete. ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona la Giornata mondiale del diabete storia dell’associazione 14 L a “Giornata Mondiale del Diabete”, promulgata dalle Nazioni Unite per il 14 novembre, è un annuale appuntamento di prevenzione e sensibilizzazione mediante controllo della glicemia, assunzione di corretti stili di vita riguardanti l’attività motoria quotidiana e alimentazione equilibrata; richiama inoltre l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema del Diabete che, come tutti oramai sanno, incide sulla qualità della vita delle persone e comporta anche alti costi per la Sanità nazionale e mondiale. La “Giornata Mondiale del Diabete”, è un grande evento del Volontariato, a livello regionale, nazionale ed internazionale. Nella giornata di Domenica 16 novembre 2014, sono state 1663 le glicemie capillari eseguite dal numeroso personale volontario medico e infermieristico della UOC di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo della AOUI di Verona che all’interno dell’Unità Mobile di rianimazione della Croce Verde, ha operato ininterrottamente dalle 8.30 fino alle 18.30. AGSM ha illuminato la Gran Guardia di blu e fornito l’allacciamento elettrico all’Unità Mobile. Dall’analisi dei dati della tabella, si constata l’alta % di valori fuori norma riscontrati a rischio diabete, che è una malattia del benessere della società moderna dove ci si sposta prevalentemente in auto e si mangia più del necessario. Risulta quindi importante condurre il più frequentemente possibile queste azioni di screening che oltre alla sensibilizzazione al controllo hanno l’oggettivo merito di evidenziare possibili casi di diabete e quindi fare vera prevenzione di questa patologia cronica degenerativa che, se nascosta, porta a complicanze invalidanti se non addirittura mortali. Gaetano Savino Nel 2012-2013 abbiamo partecipato a tutte le riunioni del tavolo tecnico convocato dall’ULSS 20 per la realizzazione della gestione integrata del diabete a Verona che seppur lentamente per difficoltà di risorse economiche ma anche se non soprattutto culturali sta iniziando in questo 2015 a livello sperimentale con un gruppo di medici di Valori fuori norma sul totale dei 1636 (1663-27 diabetici certificati) registrati dai volontari dell’associazione diabetici verona medicina generale disponibili. numero intervallo glicemia % sul totale L’impegno dell’Associazione è stato a livello istituzionale Soggetto a digiuno (o cheprevalentemente non ha mangiato 178 >100 – 130affinchè 10,9% la prevenzione, diagnosi, rivolto nelle ultime ore) 29 >130-200 1,8% monitoraggio, e terapia del diabete fosse la migliore e omogenea possibile in 2tutta la >200(1=411) Regione Veneto sia che si tratti di Aziende Soggetto che ha mangiato 26 >140-200 1,6% sia che si tratti di territorio. (nelle Ospedaliere ultime 3 ore) 6 totale valori fuori norma 241 >200 su 1636 0,37% 14,7% Concludiamo questa parte del documento citando il Progetto serena uno dei tre progetti nuovi del 2014, ma certamente il più suggestivo per l’innovatività, sperimentazione e impegno per la sua realizzazione che ci auguriamo con tutto il cuore porti a buoni risultati per poterlo riconfermare e sostenere negli anni. Dopo anni di corsi di cucina che lo chef nello Valbusa cura gratuitamente a favore di gruppi di nostri associati e simpatizzanti, con la collaborazione altrettanto volontaria e gratuita della dietista Paola Branzi e la disponibilità della dirigenza dell’istituto alberghiero a.Berti di Verona viene l’idea di raccogliere in un libro le ricette e, non solo quelle, realizzate in anni di corsi. Ecco che grazie soprattutto all’impegno di un nostro socio si riesce a stampare il bello e utile libro “in cucina per la salute” che vuole essere un aiuto a cucinare in modo leggero e sano ma con gusto. Gli incontri che abbiamo sempre fatto sull’alimentazione corretta a questo punto assumono connotati più specifici di pratica cucina conviviale che grazie alla disponibilità del cuoco e della dietista riusciamo a portare nel territorio. progetto serena in tanti all’appuntamento annuale Dall’idea di una nostra socia e dalla collaborazione di volontari cinofili della Protezione Civile è nato il “Progetto Serena” che prevede l’addestramento di cani salva-vita, in grado di L'ARENA percepire crisi ipo e iperglicemiche. Mercoledì 10 Dicembre 2014 La nostra associazione sostiene il progetto al quale stanno aderendo altre associazioni a livello sia locale NOGARA. Ilterribilerogoscoppiato lunedì nel mobilificio diviaOlmoha distruttolamerce eresoinagibililestrutture che nazionale. Il progetto Serena è Più di ottanta associazioni tra quelle iscritte al csv sono stati molto disponibili e professionali nel riuna sperimentazione su base volontaria che si propone l’addestramento di di verona vi hanno partecipato e tra esse, come da spondere alle domande delle persone e nel dare conpiù cani e dei loro rispettivi padroni sempre, la associazione diabetici verona. le persone sigli a quelli che i cui valori di glicemia risultavano affetti da diabete insulino trattato. Il che transitavano in piazza brà hanno potuto vedere, fuori norma. i controlli glicemici eseguiti sono stati Sono state sei le squadre dei sitati i mobili pronti per la con- andati in fumo. gnare prima di Natale per un A scatenare le fiamme rapporto informarsi su quanto “offre”parte il volontariato 750;attimi i nostridivolontari hanno distribuito matevigili del fuoco diparlare, Verona, Le- segna. In quella del maAcirca vivere paura sono valore approssimativo di circa cane-padrone è basilare sia domate ieri dai pompieri che il cane sia già di proprietà della gnago e Bovolone hanno gazzino non vi sarebbero state stati alcuni 200mila euro. in che verona e provincia nei quattro ambiti di attività rialeanche informativo sulvicini diabete.che nel pomeriggio, grazie potrebbe essere stata lavorato dalle 18 dell'altro gior- particolari attrezzature elettridalle finestre di casa presentato hanno vi- insieme Distrutto anche il persona, deposito sia che venga adottato. Il delle associazioni: valorizzazione e assistenza alla a tele arena abbiamo ai volontari una lampada al neon no fino alla tarda mattinata di che alle quali imputare la cau- sto fiamme alte una decina di di legname che serviva per le della nostra associazione, sostegno persona, socio-sanitario, tutela dell’ambiente e dei metri cinofili, il progetto”serena” che è brevemente illustraieri per domare gli ultimi foco- sa delle fiamme. e che inizialmente han- commesse dei prossimi gior- nel direttivo, ha lo scopo approvato beni culturali,soccorso e protezioneche civile.a provoca- nototemuto in questeche pagine; è statoverifiavviato, ni. è inIpieno svolgilai e per mettere in salvo almeSembrerebbe potesse titolari dell'azienda sono di far nascere e sviluppare il progetto Riccardo Mirandola dal mattino è re stato un continuo affluire di per-il carsi mento e i risultati li avremo tra qualche mese.a salvare alcuni no il laboratoriofin dell'azienda le prime scintille sia stato un'esplosione. riusciti bancae ci auguriamo che coinvolga sempre dove si trovano isone macchinari cattivo funzionamento di una Cosa fortunatamente li di assi accatastati sotto la tetSabatoche e domenica 10-11 ottobre c’è stata la alla nostra postazione per il controllo gratuito più soggettiIvigili chedelfuoco aiutino impegnatiadomare a realizzarlo. Ammontano ad oltre 500mila per la lavorazione del legnalampada al neon rimasta inavnon è avvenuta anche perché toia ma il resto della materia l’incendioalla«Crema» Festa dei Nonni all’Arsenale e, come gli altri della glicemia da parte dei medici diabetologi spesiete interessati, e volete saperne euro i danni provocati dal ter- me. vertitamente accesa. Da qui sa- all'interno del mobilificio Cre- prima si è purtroppoSetrasforanni aderito con il controllo della u.o.c di endocrinologia di più telefonate nelle ore pomeribile rogo che nel tardo pomeIn base ad unacializzandi prima ricorebbe partito poi undell’azienda rogo di di- ma nonabbiamo vi era materiale esplomato ingratuito un enorme braciere. zienda è stata dichiarata inagi- dovranno rimuovere i re alcuni partecipanti all’evento della glicemia. ospedaliera universitaria integrata di verona; che ridiane a Roberto Zampieri 348riggio di lunedì ha letteral- struzione fatta ieri mattina mensioni molto vaste che ha sivo come bombole di gas Gpl La furia delle fiamme ha fat- bile ed è stato interdetto a ciò che ha consumato il 9633068 inviate una mail a: e procedere poi ad un'at mente distrutto il magazzino dai pompieri sembra che l'in- trovato facile alimentazione o altre sostanze pericolose. to anche crollare gran parte oppure chiunque di addentrarsi nell'adell'azienda Crema di via Ol- nesco dell'incendio sia avvenu- nelle tonnellate di legname acIl rogo ha divorato tutti i mo- del tetto dei due capannoni. Ie- rea interessata dall'incendio. valutazione delle struttu [email protected] altri appuntamenti di sCreening pubbliCo - domeniCa 28/09/2014 la Festa del Volontariato in piazza brà Basso Veronese 3 Incendioalla «Crema», in fumo500mila euro mo. to nella zona dove erano depo- catastato nei due capannoni bili che la ditta doveva conse- ri mattina, gran parte dell'a- Nei prossimi giorni i titolari muratura. • ALBAREDO. All'ex casadi riposoè iniziatol'addestramento dialcuni animalicon i loroproprietari affetti dallapatologia Cani«salvavita» perdiabetici ProgettosperimentaleinItalia Lebestiolepotranno riconoscere lecrisiipoglicemiche deipadroni inbasealle sostanzechimiche eagliodoriemessidal corpo Paola Bosaro Per Red i momenti di riposo sono pochi. Lui vive al ritmo del respiro della sua padrona. Red è una sentinella che può salvare la vita di una persona, non solo perché ha un olfatto straordinario, ma perché questo cane è talmente legato alla donna che l© ha adottato da sentire il desiderio di prendersi cura in ogni istante di lei. La storia di Red e del suo rapporto con la cinquantenne veronese Anna Butturini, paziente diabetica insulino-dipendente dall© età di 8 anni, è iniziata appena quattro mesi fa ma è destinata a diventare un modello apripista per un programma unico in Italia. Ad Albaredo, infatti, è iniziato l© addestramento di cani salvavita per diabetici. Il progetto si chiama Serena, in ricordo della sfortunata Serena Zampieri, che cinque anni fa morì improvvisamente durante un corso per la sicurezza sui luo- ghi di lavoro. Un gruppo di addestratori professionisti preparerà i cani a riconoscere i sintomi delle crisi di ipoglicemia, situazioni patologiche frequenti nei diabetici e pericolose al pari delle iperglicemie. Per la prima volta in Italia lavoreranno soltanto associazioni senza scopo di lucro. L© idea è partita dalla stessa Butturini, che ha chiesto aiuto ad alcuni istruttori di cani, leggendo ed informandosi su esperienze analoghe promosse all© estero. Hanno risposto all© appello l© associazione «Radioemergenza del Basso veronese», che ha un© unità cinofila e una sede di addestramento nell© ex casa di riposo di Albaredo, l© Associazione diabetici di Verona, di cui Butturini fa parte, e Mindog, un centro cinofilo di Bologna. Stanno lavorando al «Progetto Serena» Giuseppe Dal Bosco, istruttore della Scuola d© interazione Uomo-Animale (Siua), Rita Lucchese, educatrice cinofila, Filippo Lorenzetto, presiden- Unmomentodell’addestramento nelgiardino dell’ex Ipab DIENNEFOTO AnnaButturiniconil cane Rede l’istruttore Roberto Zampieri te del gruppo «Radioemergenza», e soprattutto Roberto Zampieri, padre di Serena ed istruttore di cani da ricerca, ideatore pure del progetto sperimentale di Albaredo contro le esche killer. L© obiettivo finale è quello di insegnare agli animali a riconoscere odori caratteristici, emanati dai pazienti diabetici pochi minuti prima di cadere in uno stato di irrigidimento muscolare e semi incoscienza che pregiudica la loro capacità di chiamare aiuto e provvedere a regolare nuovamente la quantità di zuccheri nel sangue. Secondo gli addestratori, i cani si rendono conto degli odori generati dai cambiamenti chimici nel corpo della persona che sta per avere un© ipoglicemia, ancora prima che l'ammalato ne avverta i sintomi. «L© amico a quattro zampe deve dormire sempre accanto al padrone perché le crisi avvengono soprattutto di notte, quando è quasi impossibile accorgersene e quindi allertare i soccorsi», spiega Zampieri. Quattro mesi fa l'istruttore si è recato al rifugio del cane «Il giardino di Jacopo» per avviare l'adozione. Ha selezionato quattro cuccioli e ha chiamato Anna e il suo compagno Raffaele affinché decidessero quale animale adottare. «Red si è su- MINERBE. Guariseaccusail sodaliziodi nonaverversatogli affittiper ilPalaMinerbe echiedel'azzeramento dei vertici Pro loco«morosa»,sindaco infuriato bito seduto accanto a me», ricorda Anna. «È stato lui a scegliermi». Negli ultimi quattro mesi Red, Anna e Roberto Zampieri si sono incontrati quasi tutti i giorni, soprattutto a casa di Anna. «Sto insegnando al cane a riconoscere alcuni odori e a segnalarli», precisa l© istruttore. «Fra qualche settimana verranno prelevati campioni di sudore e saliva della paziente e Red inizierà a lavorare con quelli». «Il lavoro più difficile non è insegnare alla bestiola a distinguere odori e a segnalarli, anche mediante un avvisatore acustico», aggiunge Dal Bosco. «La vera difficoltà è costruire una relazione duratura, affinché il cane non scordi mai che il suo compito è quello di vegliare sul pazientepadrone». Dal Bosco sta educando un barboncino acquistato da una famiglia con una bambina di 11 anni a cui è stato diagnosticato il diabete. L© addestramento di Red e di questo barboncino dureranno fino alla prossima estate. Nel frattempo, ad Albaredo, stanno per prendere il via le lezioni di una vera e propria scuola senza precedenti nella nostra regione e addirittura in Italia, in cui verrà rafforzata la relazione tra i pazienti dell© Associazione diabetici e i loro cani. Per l© addestramento in ambiente esterno, l'amministrazione dell'Ipab «Villa Grassi Perosini» ha messo a disposizione anche il giardino dell© ex casa di riposo di Albaredo attualmente vuota. Altre prove di conduzione ed obbedienza si svolgeranno invece nel parco della Valle del Menago di Bovolone. • © RIPRODUZIONERISERVATA AssociazioneA «Validoaiut soprattutto peribambin «IlProgettoSerena è un© o iniziativa e noi lasostenia conforza». La presidente dell© Associazionegiovani diabete(Agd)diVerona MariangelaTrinchillo ha p dielogioper la sperimentazionepromos Albaredo.Il diabeteè una malattiacon cui sipuò conviverecerto, ma è anc peso psicologiconon indifferente.Speciequan vienediagnosticata ai bam «Lefamiglievengono scombussolate»,rivela Trinchillo. «Sonoaffamate informazionie vannoa reperirlesu internet. Mam papàarrivano da noi preoccupatissimi, immaginandoche ifigli svilupperannoretinopatie cardiopatie.Nella maggio deicasi, invece,non sarà c perciòil nostro primocom è tranquillizzarei genitori Veronai minorenni a cui è diagnosticatoil diabetes alcunecentinaia.Gli iscrit all© Agdsono circa 300. «Abbiamoavutoun© impen dal2013 al2014, 40in pi riferiscela presidente.«Il salvavita», concludeTrinc «nonè solo unvalido aiuto individuarel© ipoglicemia, m ancheunaspinta per reag un© etàincui si faticaad accettarela malattia». P.B OPPEANO. Seratainformativaall'auditoriu Riciclarsicomebadant Chanceperidisoccupa il giornalino “Verona diabete” con gli inserti “Pocket diabete” ed il “Vademecum conteggio carboidrati” informazione - divulgazione - eduCazione www.veronadiabete.org anno 4 - numero 3 - diCembre 2014 Quando e come usare l’insulina nel paziente con diabete mellito tipo 2 introduzione e cenni storici T utte le condizioni cliniche caratterizzate da elevati valori di glicemia nel sangue sono la conseguenza di una inadeguata secrezione di insulina pancreatica. Mentre nel diabete tipo 1, affezione che si presenta classicamente in età giovanile, si osserva una pressoché totale perdita della produzione di insulina già all’esordio della malattia, nel diabete tipo 2, o dell’adulto, le anomalie di secrezione sono di natura più complessa e la perdita della produzione di insulina avviene progressivamente negli anni. Generalmente si ritiene che la malattia inizi a manifestarsi quando la capacità di produrre insulina sia ridotta di almeno il 50 %, ma con il trascorrere degli anni, anche nel diabete dell’adulto, non è infrequente una perdita quasi totale della capacità di produrre l’ormone. L’insulina è prodotta da alcune cellule specializzate del pancreas, dette “cellule ß”, raggruppate in alcuni agglomerati cellulari, denominati “insule di Langerhans”. Tale ormone svolge importanti azioni metaboliche, tra le quali, forse la più nota, è quella di ridurre i livelli di glucosio nel sangue, ma non meno importante è anche quella di ridurre i livelli dei cosiddetti “acidi grassi liberi circolanti” che originano dal grasso addominale e viscerale. Questi ultimi, se in concentrazione eccessiva, causano effetti tossici sulla ß-cellula stessa compromettendone, come in un circolo vizioso, la normale funzione e la capacità di produrre insulina. Inoltre, un eccessivo accumulo di acidi grassi soprattutto a carico del fegato, fenomeno spesso conseguenza di una alimentazione ipercalorica, concorre a causare la cosiddetta“insulino-resistenza”, termine che indica una riduzione dell’azione o, in altre parole, dell’efficacia biologica, dell’ insulina stessa. L’insulina, almeno nel soggetto sano, non insulino-resistente, svolge anche una azione positiva sul mantenimento della massa muscolare, protettiva sui vasi e di difesa dall’insorgenza dell’arteriosclerosi. Recentemente la comunità scientifica ha celebrato il 90° anniversario della scoperta dell’insulina, all’epoca resasi fortunatamente disponibile anche come preparazione farmacologica in tempi molto rapidi. Nelle prime fasi della scoperta l’insulina era ricavata da insule di origine canina, cui seguiva un procedimento di purificazione. Da quel momento la storia naturale del diabete tipo 1, o diabete con insorgenza in età giovanile, cambiò radicalmente. Prima di allora, infatti, l’esito della malattia era fatale e i giovani diabetici che la contraevano erano dott. vittorio Cacciatori U.O.C. di Endocrinologia, Diabetologia, Malattie del Metabolismo destinati a morte sicura, dopo sofferenze, disidratazione, complicanze acute e coma diabetico. Con l’arrivo di tale rivoluzionaria cura, sorprendentemente disponibile nella pratica clinica già dopo appena 6 mesi dalla scoperta, la grave affezione poteva essere curata efficacemente e tante giovani vite salvate. A solo un anno dalla scoperta il Dr. Elliot Joslin, un leader nell’uso della nuova terapia, già trattava con insulina 127 giovani diabetici. La scoperta ebbe un grande clamore mondiale e i due medici autori delle ricerche, Bantig e Macleod, rispettivamente di nazionalità Canadese e Scozzese, vinsero il Nobel per la medicina nel 1923. A distanza di 90 anni l’insulina rimane la pietra angolare nella terapia del diabete, sia di tipo 1, e spesso anche di tipo 2, nell’eventualità che altre terapie non abbiano dato i risultati attesi. CaratteristiChe delle insuline Un tempo le uniche insuline disponibili in commercio erano di origine animale, principalmente bovina e suina. Tali molecole, pur sottoposte a procedimenti di purificazione, si associavano non infrequentemente ad eventi allergici e a formazione di anticorpi anti-insulina, causa quest’ultima di frequenti sbalzi glicemici. Dopo il superamento delle insuline animali, poco più di trent’anni fa, è stata introdotta, con tecniche di biosintesi, l’insulina umana e ancor più recentemente l’ “analogo” figura 1: durata d’azione dei diversi tipi di insulina tabella 1: obiettivi glicemici nei pazienti diabetici adulti Insulina NPH Analogo rapido Concenttrazione e di insuliina nel s angue (Novorapid®, Humalog®, Apidra®) h) Detemir (Levemir ®) NPH (12 20 hr) NPH (12‐20 hr) ® Lantus Levemir (18‐20 hr) ® (20‐24 hr) Humalog basal ® (16-18 hr) 4 6 8 HbA1c (%) < 7.0 70 Glicemia a digiuno e pre-prandiale re randiale (mg/dl) ( g/dl) 90―130 Glicemia di picco postprandiale (mg/dl) <180 Glargine (Lantus®) Humalog basal ® 2 2 La terapia insulinica può essere considerata la terapia “sine qua non” per la cura del diabete tipo 1 ed è spesso prescritta anche nel diabete tipo 2, nell’eventualità risulti problematico il raggiungimento di un adeguato controllo della malattia con i soli ipoglicemizzanti orali o altre terapie. L’insulina svolge inoltre un ruolo chiave, almeno in alcuni casi, nella terapia del diabete gestazionale, qualora l’ andamento delle glicemie non risulti adeguato con la sola dieta e l’ attività fisica e si renda necessaria una terapia farmacologica. In tale condizione infatti gli ipoglicemizzanti orali sono controindicati (per maggiori dettagli in merito alla trattazione del diabete gestazionale si rimanda al precedente numero). (Insuman®, Actrapid® Humulin R®) Regolare (6‐10 hr) 0 indiCazioni alla terapia insuliniCa Insulina regolare umana Profilo Farmacocinetico delle Insuline Umane e degli Analoghi Analoghi rapidi (3-5 dell’insulina, ormone modificato strutturalmente e caratterizzato da una ulteriore maggiore rapidità di assorbimento nel sito di iniezione. Tale caratteristica ha reso possibile un più fisiologico aumento di concentrazione dell’insulina nel sangue dopo il pasto, quindi più simile a quanto avviene nel soggetto non diabetico (Fig 1). In diversi studi gli analoghi dell’ insulina hanno dimostrato di poter effettivamente ridurre il rischio di ipoglicemia, mentre in merito all’ipotizzato effetto favorevole sui rialzi glicemici post-prandiali i risultati sono più incerti. Purtroppo, nonostante i continui progressi della ricerca biomedica e farmacologica è tuttora difficile riprodurre pari-pari la fine regolazione della glicemia che avviene normalmente nel soggetto non diabetico; in questo caso infatti la naturale secrezione di insulina endogena pancreatica (o propria) è strettamente accoppiata alle variazioni della glicemia nel sangue e l’immissione dell’ormone nel circolo sanguigno è veramente rapida (avviene nel giro di 1 minuto, se non meno). Si ricorda infatti che il livello di insulinemia (o concentrazione dell’ormone nel sangue) presente nel nostro organismo tra un pasto e l’altro o nel periodo notturno è veramente modesto ma, al contrario e almeno nel soggetto normale, l’incremento della produzione di insulina che accompagna e segue il pasto è anche di 1000 volte superiore. 10 12 14 16 18 20 22 24 POCKET di a bet e La maggior parte dei pazienti con diabete mellito tipo 2, come già detto, è in eccesso di peso o presenta una localizzazione del grasso per lo più in sede addominale/viscerale. Entrambe queste caratteristiche concorrono a causare il fenomeno dell’insulino-resistenza, cui spesso consegue una successiva e graduale perdita della secrezione di insulina pancreatica. Tale evento tuttavia, pur più probabile in questi pazienti, non sempre avviene. E’ da tenere presente, infatti, che molti soggetti in eccesso ponderale, talora anche consistente, riescono comunque a mantenere nel tempo una adeguata capacità ß-cellulare di produrre insulina, probabilmente grazie ad un meccanismo “protettivo” geneticamente mediato. E’ inoltre da ricordare che altri importanti fattori protettivi “modificabili” sono legati anche ad uno stile di vita più sano. A questo proposito non si smetterà mai di raccomandare ai pazienti il calo ponderale; può bastare anche la semplice perdita di peso del 10 %, ottenuta in un arco di tempo consigliato di 6-8 mesi con una dieta ipocalorica per ottenere apprezzabili risultati; tali benefici vengono ulteriormente potenziati associando un’attività fisica costante e prolungata. Nell’anziano, in particolare, anche semplici ma regolari passeggiate possono risultare efficaci. Tali modifiche dello stile di vita, se attuate concretamente, possono talora migliorare il quadro metabolico anche consistentemente, tanto da non rendere più necessaria la terapia insulinica. Tuttavia, nonostante l’adozione di diverse strategie terapeutiche, come l’impiego di diverse formulazioni di ipoglicemizzanti orali, anche in associazione e ad alte dosi, nel diabetico nel volgere di alcuni anni può risultare necessaria la terapia insulinica. Spesso, tuttavia, i pazienti e gli stessi medici, e per diverse ragioni, ritardano l’avvio di tale terapia. Ciò, un po’ per una sorta di “inerzia terapeutica”, un po’ per la paura, in parte giustificata, dell’ipoglicemia, effettivamente più frequente con tale terapia, ma anche per il timore dell’aumento ponderale. Tra i pazienti, inoltre, la terapia insulinica gode di una “brutta reputazione”, venendo considerata come un segnale negativo in termini di progressione della malattia ed essendo talora percepita come una sorta di punizione o un personale fallimento nel seguire le cure consigliate dai sanitari; pure diffusa è anche la convinzione che induca una sorta di dipendenza farmacologica. CONSIGLI PER UN A CO Service editoriale, Geo Editoriale S.r.l. Via Fleming, 17 - 37135 - Verona Tel. 045 9275024 [email protected] Grafica, Elena Bonuzzi Stampa, Intergrafica Verona S.r.l. NE io conteGGati r carBoid azioni utili Alcune inform salute bene ere regolarità s tile di vita rsesla x mangiare medicina essaeno fitness rcizio fisico Standard italiani per la cura del diabete 2013 Editore, Associazione Diabetici Verona Ospedale Maggiore di Borgo Trento 37126 Verona – Piazzale Stefani, 1 Tel. e Fax 045-8343959 IMENTAZIO m Vademecu Tempo (ore) Presidente, Gaetano Savino Direttore Responsabile, Luigi Sabelli RRETTA AL NE/VR0309/2011 Gli eVenti serata alla Gran Guardia screening al trofeo Massimo tommasi screening al chievo PHoto Gallery 15 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona 16 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona PHoto Gallery incontro alla baita degli alpini di Poiano Alla baita degli Alpini di Poiano la dietista Paola Branzi Alla baita degli Alpini di Poiano Da sx. gli Chef M.erbici e n.Valbusa campo scuola Microinfusori ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona 17 PHoto Gallery convegni Formazione in sede 18 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona PHoto Gallery attività motoria al Gavagnin a teatro Progetto serena ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona 19 PHoto Gallery Giornata mondiale del diabete e festa del volontariato corso di cucina 20 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona PHoto Gallery 14000 passi per combattere il diabete Percorsi 14000 passi colorati 7. anticiPazioni cassa 8. Partite di Giro totaLE EntratE (a) 6. altre entrate 5. altre entrate da attivitÀ coMMerciali ProdUttive MarGinali 4. riMborsi derivanti da convenzioni (art. 5 l. 266/91) 5. entrate da attivitÀ coMMerciali ProdUttive MarGinali (raccolta fondi) 3. donazioni dedUcibili e lasciti testaMentari (art. 5 l. 266/91) 2. contribUti Per ProGetti e/o attivitÀ (art. 5 l. 266/91) 1. QUote associative 1. liQUidita iniziale (c) (cassa+banca+titoli) 1.577,00 2.3 da csv e comitato di Gestione 6.1 rendite patrimoniali (fitti,…) 6.2 rendite finanziarie (interessi, dividendi) 6.3 altro 5.4 cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari 5.5 attività di prestazione di servizi verso pagamento di corrispettivi specifici che non eccedano del 50% i costi di diretta imputazione 5.1 da attività di vendite occasionali o iniziative occasionali di solidarietà 5.2 da attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito a fini di sovvenzione 5.3 da attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasione di manifestazioni az. osped. Univer. integrativa verona 3.1 da soci (vedi nota integrativa) 3.2 da altri non soci (vedi nota integrativa) 2.6 da altre odv (specificare a quale titolo) 2.7 da cinque per mille 2.8 altro (specificare) 17,39 1.553,00 6.939,00 8.758,00 3.263,76 1.855,00 2.2 da altri non soci (vedi nota integrativa) 2.4 da enti Pubblici (comune ii^circoscrizione x 14.000 passi 2012) 2.5 da Unione europea e da altri organismi internazionali 1.310,00 3.043,00 IMPORTO 2.1 da soci (vedi nota integrativa) EntratE iMPorto 310,00 50,00 0,00 34.585,70 24.376,24 167,16 24.209,08 Bilancio e attiVità 2014 LiQUiditÀ FinaLE di cui valori in cassa di cui valori presso depositi 12.2 quote associative diabete Forum 12.3 versate a scuola ital. n. W. 12.4 altro 1.500,00 1.860,00 0,00 12,00 11. raccolte Fondi (vedi allegati nr. delle singole raccolte fondi di cui ai punti 5.1, 5.2 e 5.3 delle entrate) 12. altre Uscite 12,00 186,64 0,00 23.255,94 538,02 6.865,00 1.380,00 488,10 10. iMPoste e tasse 186,64 131,64 23.124,30 538,02 6.865,00 1.380,00 488,10 iMPorto 0,00 12.1 contributi a soggetti svantaggiati 6.3 per soggetti svantaggiati 6.1 per struttura odv 6.2 per attività (vedi nota integrativa) telefono fisso e cellulare 3.2 atipici e occasionali 3.3 consulenti 3.1 dipendenti 2.1 volontari (malattie, infortuni e resp. civile terzi) - art. 4 l.266/91 2.2 altre: es. veicoli, immobili,…. UsCitE 09. beni dUrevoli 08. oneri Finanziari e PatriMoniali 07. GodiMento beni di terzi 0,00 0,00 13. Partite di Giro 28.346,15 totaLE UsCitE (B) totaLE a+C-B 17,39 1.553,00 06. Materiali 15.697,00 Per attivitÀ 04. acQUisti di servizi 05. Utenze 03. Personale Per QUaliFicare e sPecializzare l’attivitÀ 8.035,76 02. assicUrazioni 01. riMborsi sPese ai 3.043,00 volontari 30.615,79 Associazione Diabetici Verona – CONSUNTIVO ANNO 2014 - BILANCIO FINANZIARIO ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona 21 Bilancio e attiVità 2014 22 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona nota inteGratiVa al Bilancio 2014 risultato finale L’Associazione Diabetici Verona ha concluso l’esercizio amministrativo 2014 con un avanzo di gestione di € 24.376,24 di cui valori in cassa di € 167,16 in c/c bancario € 16.882,19 in c/c postale 7.326,24. Negli ultimi tre esercizi l’andamento della liquidità finale è stato: € 35.822,78 (2012); € 30.615,79 (2013); € 24.376,24 (2014); Si riscontra una diminuzione della liquidità costante nel triennio di 5 - 6 mila euro dovuta non a minori entrate ma a maggiori spese per nuove attività: stampa del giornalino, progetto Solidarietà, progetto Serena. L’avanzo di gestione di € 24.376,24 sarà utilizzato per: collaborazioni occasionali per attività qualificanti (attività motoria – psicologa) campo scuola per portatori di microinfusori giornalino Verona Diabete e storia associazione spese per giornata mondiale Diabete e screening pubblici incontri di promozione stili di vita corretti e altri progetto Serena spese generali € 7.500 € 4.500 € 5.500 € 3.000 € 1.000 € 1.500 € 6.000 analisi delle entrate: aumentate da € 22.075,94 a € 28.346,15. 1. Le quote associative (€ 3.043,00) rappresentano il 10,7% delle entrare totali (€ 8,346,15), e sono suddivise come segue: • Soci ordinari n° 225; • Soci sostenitori n° 4. 2. I contributi sono stati di € 8.035,76. Sono stati raccolti contributi presso soci per €1.310,00 (per assicurazione attività motoria €. 803,00; incontri di gruppo con Psicologa €. 350,00; altre entrate €. 157,00). I contributi da non soci (€ 1.885,00) di cui 1.070,00 per libro ricette, 815,00 raccolti in occasione degli screening pubblici. Da CSV sono pervenuti € 1.557,00, di cui € 1.464,00 per progetto Solidarietà. Dai contributi statali, il 5x mille relativo al 2012, è pervenuto l’importo di € 3.263,76. 3. Le donazioni nel 2014 ammontano a € 15.697,00 a conferma del notevole sostegno alle nostre attività sia dai Soci che da non Soci. Dai soci sono pervenute a sostegno delle attività motorie € 6.390,00 e € 549,00 per terapie di gruppo. Le erogazioni liberali da non soci sono da Bayer € 500,00; AGSM € 1.028,00; Roche € 7.230,00. 4. Il rimborso annuale da convenzione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è stato di € 1.553,00 per attività 2012. ripartizione entrate 2014 Rimborsi ed altro ripartizione Uscite 2014 Contributi da Soci Quote associative Contributi da non Soci Donazioni da non Soci Donazioni da Soci contributi a soggetti svantagg. Rimborso spese Volontari Assicurazioni Oneri finanziari e tasse Contributi da CSV Contributi da 5 per mille Altro Personale Atipico Utenze Materiale di consumo per Attiv. nota inteGratiVa al Bilancio 2014 analisi delle uscite: Rispetto all’anno precedente le spese sono aumentate da € 27.282,93 a €. 34.585,70. La differenza è dovuta principalmente alle maggiori spese sostenute nel 2014 per i nuovi progetti (Serena e Solidarietà) e all’anticipo del pagamento fatture giornalino dicem. 2014. In maggior dettaglio: 1. I rimborsi spesa a 4 volontari ammontano a € 488,10 di cui per attività extra Sede € 140,00 (rimborsi chilometrici) e per attività in Sede € 348,10 (rimborsi chilometrici), diminuiti rispetto all’anno precedente, rappresentano il 1,4% delle uscite complessive. Questo importo è da intendere quale parziale recupero delle spese effettivamente sostenute dai volontari, ricordando, che molti volontari non richiedono all’Associazione alcun rimborso per le attività svolte. 2. Nel 2014 le spese per assicurazioni ammontano a € 1.380,00; le relative polizze coprono la responsabilità civile e l’assicurazione infortuni per i volontari attivi (€ 580,00), per le Attività Motorie (€ 800,00). 3. Le spese per qualificare e specializzare l’attività dell’Associazione, pari a € 6.865,00, hanno coperto i costi per le prestazioni di una Psicologa e dell’insegnante di Attività Motoria; costoro operano in regime di prestazione di lavoro occasionale. 4. Le spese telefoniche ammontano a € 538,02, comprendono le spese per il telefono fisso (Telecom) e le spese per il cellulare (Vodafone). 5. Le spese di materiale (€ 23.124,30) impiegate per attività istituzionale e per i singoli progetti sono dovute alla stampa e divulgazione del giornalino “Verona Diabete” (€ 8.285,84). AGSM € 1.007,49; cancelleria, posta, fotocopie €. 1.026,34; campo scuola microinfusori € 4.000,35; a COGEST, per spese giornata mondiale diabete 2.479,72.Progetto Solidarietà 4.100,01.Centro Universitario per valutazione medica attività motoria €. 816,00. Spese serate, manifesti, pieghevoli associazione € 774,16. generi vari €. 634,29. confronto entrate per anno confronto Uscite per anno confronto entrate uscite Entrate Uscite 60.000,00 60.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 45.000,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00 35.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 25.000,00 20.000,00 20.000,00 20.000,00 15.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 5.000,00 00,00 2012 2013 2014 00,00 2012 2013 2014 00,00 2012 2013 2014 Bilancio e attiVità 2014 23 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Bilancio e attiVità 2014 24 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona relazione sociale 2015 – attiVità 2014 Le attività di solidarietà in ambito Socio Sanitario sono svolte gratuitamente dai nostri volontari e sono rivolte a tutta la popolazione. 1. tiPoloGia dei serVizi: • servizi in sede: Chiunque può accedervi per fruire dei servizi di informazione-prevenzione e di autogestione della patologia che i nostri volontari forniscono. Grazie alla disponibilità dei nostri volontari l’attività spesso viene svolta ben oltre gli orari ufficiali di apertura (lunedì ore 14-16 merc. e ven. 9.00-11-00): praticamente tutti i giorni feriali con circa 3/4 persone al giorno per un totale di circa 800 accessi anno. • attività dei volontari nella sede dell’Associazione Diabetici (Pad. 22 – stanza 40) Degli oltre 25000 diabetici certificati dell’Azienda Ulss 20 di Verona, più di 8000 afferiscono alla UOC di Endocrinologia e al suo Servizio di Diabetologia della AOUI. Le persone con diabete, sia all’atto della insorgenza/ certificazione (circa 2000 nuovi casi all’anno) sia successivamente, si trovano spesso in difficoltà nell’affrontare l’autogestione della patologia. L’Associazione, sulla base dell’esperienza dei suoi operatori, si propone di dare alle persone colpite dalla patologia un’adeguata formazione per mantenere una soddisfacente qualità della vita e una prospettiva di progettualità per il futuro. I volontari dell’Associazione Diabetici Verona seguono specifici corsi di formazione per sostenere un ruolo di completamento e integrazione alla terapia anche attraverso una “assistenza psicologica” per chi afferisce alla UOC di Endocrinologia/Diabetologia di Borgo Trento. L’Associazione fornisce, alle persone interessate, informazioni sul diabete e sul modo di convivere con esso promuovendo uno stile di vita corretto, enfatizzando il rispetto della terapia e dell’autocontrollo della glicemia con lo scopo di favorire un buon compenso metabolico. I pazienti e i loro familiari trovano nei volontari dell’Associazione la disponibilità all’ascolto e l’ambiente adatto a stabilire relazioni empatiche, questo permette di creare le condizioni per favorire la confidenza e le relazioni personali così importanti tra le persone. L’Associazione si propone di trasferire le regole per implementare semplici ma efficaci pratiche quotidiane derivanti dall’esperienza e da una continua informazione per una forte e costante motivazione della persona. A tutti viene offerta l’opportunità di partecipare alle attività dell’Associazione che prevedono, tra l’altro, incontri di gruppo con psicologa. Sono fornite, inoltre, informazioni sulla legislazione vigente riguardanti le persone con diabete per il rinnovo patente, il lavoro, l’invalidità, i ticket sanitari, ecc... L’Associazione opera in Sede con i seguenti orari di apertura: • Lunedì: 14.00 – 16.00 • Mercoledì e Venerdì: 9.00 – 11.00 • Il mattino di Lunedì, Martedì e Giovedì solo se disponibili i volontari Mi è particolarmente gradito rendere nota la collaborazione che la nostra Associazione ha avviato da qualche tempo con la scuola infermieri di legnago e che nel giugno di questo 2014 si è intensificata prevedendo la presenza degli studenti laureandi anche durante la nostra attività di sede. I nostri volontari hanno dialogato con gli studenti illustrando loro le nostre principali attività sia nella sede in diabetologia che nel territorio di Verona e provincia e, nei rapporti istituzionali anche a livello regionale e nazionale. È istruttivo e gratificante confrontarsi con i giovani ancor più se futuri infermieri perché da loro traspare preparazione, professionalità ma anche la consapevolezza del ruolo basilare ma delicato che avranno nella sanità! relazione sociale 2015 – attiVità 2014 2. attiVità dell’associazione: • incontro lunedì 3 febbraio 2014 a Quinzano nella sede della II Circoscrizione in collaborazione con UPIF sul tema “Attività fisica e Diabete” relatore dott. Carlo Negri. • serata a Marzana La compagnia teatrale “I DUEX”, si è gentilmente resa disponibile per una rappresentazione, a nostro favore, di “TANGO MONSIEUR?- Scherzo tragico in un prologo ed un epilogo”, che si è tenuta, ad ingresso libero, venerdì 21/02/2014, nella sala polifunzionale dell’ospedale di Marzana. • incontro al centro Marani: il 7 aprile 2014, in occasione dell’assemblea ordinaria dell’Associazione erano presenti: il dott. sandro caffi Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Integrata di Verona (AOUI), il prof. enzo Bonora, Direttore dell’U.O.C. di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e il dott. Paolo costa Direttore UOC Ser. Med. Territor. e Spec. ULSS 20. L’incontro è stato dedicato alla discussione aperta in tema di prevenzione, diagnosi, monitoraggio e terapia del diabete dentro l’Azienda Ospedaliera e nel territorio (Gestione Integrata) anche alla luce della legge regionale sul diabete (n 24 - BUR n 85/2011), le cui finalità e obiettivi sono stati inseriti nel Progetto regionale sanitario 2012/2014. • il 16/6/2014 a Poiano alla baita degli Alpini e ancora l’8/9/2014, abbiamo organizzato con la collaborazione Gruppo Alpini e della dott.ssa Renata Castellani della Fevoss una serata incontro avente per tema” La salute nell’alimentazione” con la presentazione del libro “In cucina per la salute”. La serata alla quale ha partecipato anche il dott. A.Vaona è stata animata dallo chef Nello Valbusa che in diretta ha svelato i segreti di ricette gustose a basso impatto calorico e con la collaborazione del cuoco Marzio Erbici e altri 3 suoi amici è stata servita una vera e propria cena talmente gradita che ha reso necessaria una seconda serata. Naturalmente la dietista Paola Branzi ha illustrato con competenza ma in modo molto coinvolgente le principali linee guida di una corretta alimentazione rispondendo alle numerose domande del pubblico. • incontro mercoledì 10 dicembre 2014 alla biblioteca civica di Illasi sul tema “La salute alimentare” relatrice dietista Paola Branzi. • attività motoria all’aperto: L’Associazione consiglia e indirizza ad un Gruppo di Cammino mattutino (lunedì, mercoledì,venerdì) sul percorso della salute di San Zeno in via Lega Veronese. Sullo stesso percorso si ritrova un gruppo di Nordic Walking pomeridiano (2 volte alla settimana). I gruppi si gestiscono autonomamente. • corsi di attività motoria in palestra: Come negli anni scorsi sono stati tenuti nella palestra al Polisportivo Gavagnin e nella palestra al Palazzetto dello Sport i corsi di ginnastica dolce a cui hanno partecipato oltre 60 persone. • screening della glicemia rivolti a tutta la popolazione. Nel 2014 in collaborazione con medici e infermieri dell’Endocrinologia dell’ AOUI di Verona sono state effettuate circa 3300 rilevazioni di glicemia capillare: P Centro Anziani di Poiano e Montorio (febbraio) P Trofeo TOMMASI (aprile); Centro Anziani di Palazzina(maggio); P Festa del volontariato del CSV (settembre); P Festa dei Nonni (ottobre); Centro Anziani di Parona (ottobre) P Giornata mondiale del diabete (novembre) in Piazza Brà. • incontri con la Psicologa: Incontri di gruppo condotti dalla psicologa terapeuta Dott.ssa Marina Marzani che hanno avuto come obiettivi: P Accettazione e superamento del senso di impotenza nei confronti della malattia; P Acquisizione e consapevolezza delle proprie potenzialità per un ruolo attivo e propositivo; P Acquisizione/potenziamento capacità di ascolto accoglienza e condivisione di problematiche specifiche con altri. 25 Bilancio e attiVità 2014 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Bilancio e attiVità 2014 26 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona relazione sociale 2015 – attiVità 2014 • il tema alimentazione: corso cucina a cura dello Chef Prof. Nello Valbusa si è tenuto l’annuale Corso di Cucina all’Istituto Ipssar Alberghiero A. Berti con 19 partecipanti dal 5 novembre al 11 dicembre. Gli attestati sono stati consegnati in occasione della cena finale il 19/12/2014. • notiziario dell’associazione: stampa (tre numeri all’anno di 5.000 copie ciascuno) e divulgazione in tutta Verona e Provincia del periodico “Verona diabete” con l’obiettivo di promuovere un’efficace informazioneeducazione su temi inerenti il diabete e la sua prevenzione (novità normative legislative, stile di vita corretto, terapia e complicanze, attività della/e Associazione/i) nell’ambito del “Progetto Verona diabete” • Formazione dei volontari: La nostra Associazione ha partecipato al corso “Chi trova un volontario trova un tesoro” organizzato dal CSV di Verona. Inoltre, presso la nostra sede, si tengono regolarmente incontri, con personale qualificato, per un continuo aggiornamento dei nostri volontari sulle problematiche della persona con diabete. Abbiamo partecipato con 11 volontari al corso di formazione della AOUI tenutosi a B.go Roma il 29/11/2014. • campo scuola per portatori di microinfusori: Anche quest’anno, come nel 2012 e 2013 abbiamo collaborato alla realizzazione di un campo scuola (14/15 giugno in Val di Sole) per diabetici di tipo primo che sotto la guida di un team diabetologico della AOUI impara a gestire in modo corretto e autonomo il microinfusore soprattutto in relazione all’alimentazione e all’attività fisica. • Progetto serena: Dall’idea di una nostra socia e dalla collaborazione di volontari cinofili della Protezione civile è nato in autunno il “Progetto Serena” che prevede l’addestramento di cani salva-vita, in grado di percepire crisi ipo e iperglicemiche. La nostra associazione sostiene il progetto al quale stanno aderendo altre associazioni a livello sia locale che nazionale. Il progetto Serena è una sperimentazione su base volontaria che si propone l’addestramento di più cani e dei loro rispettivi padroni affetti da diabete insulino trattato. Il rapporto cane-padrone è basilare sia che il cane sia già di proprietà della persona, sia che venga adottato. Il sostegno della nostra associazione, approvato nel direttivo, ha lo scopo di far nascere e sviluppare il progetto e ci auguriamo che coinvolga sempre più soggetti che aiutino a realizzarlo • Progetto solidarietà: Grazie al contributo del CSV e della Banca Popolare di Verona, previsto nel progetto Solidarietà per le Associazioni dotate del marchio etico Merita Fiducia, abbiamo stampato 5000 opuscoli “Guida all’alimentazione” e 5000 opuscoli “Vademecum per conteggio carboidrati”. Questi opuscoli, a cura della dietista Paola Branzi, verranno distribuiti dai nostri volontari soprattutto ai pazienti afferenti alla Diabetologia di Borgo Trento; contemporaneamente verrà chiesta la compilazione di un questionario di 20 domande che aiuti a valutare le proprie competenze in termini di alimentazione corretta. • relazione con altre organizzazioni e associazioni: Iscrizione e collaborazione attiva con il Coordinamento Regionale delle Associazioni Diabetici del Veneto (almeno 2 incontri annuali), con Diabete Forum e a livello nazionale (Diabete Italia) per difendere i diritti dei diabetici e assicurare loro un’adeguata assistenza sanitaria (prevenzione secondaria) ma anche per concordare azioni comuni di prevenzione (primaria) del diabete rivolte a tutta la popolazione quali diffusione di informazioni e comunicazioni (giornalino, pieghevoli, opuscoli informativi, conferenze, articoli sui giornali …) e campagne di screening della glicemia. • Partecipazione al corso di formazione per il Coordinamento Veneto 19-20 settembre. • Partecipazione a convegni: Venezia (marzo), San Bonifacio (aprile), Congresso SID AMD (novembre). • collaborazione con organi istituzionali di Verona e Provincia: • Con l’azienda ospedaliera Universitaria integrata di Verona (AOUI), soprattutto per l’attività di sede nella UOC di Endocrinologia, Diabetologia, Malattie del Metabolismo di Borgo Trento. relazione sociale 2015 – attiVità 2014 • con l’Ulss20 per incontri istituzionali e attività riguardanti il territorio. • con il centro servizio Volontariato che forma i nostri volontari e ci fornisce assistenza e consulenza per la nostra attività e per alcuni progetti riguardanti i giovani in Servizio Civile Nazionale (SCN) e Regionale (SCR). Quest’anno ci è stato rinnovato il marchio etico Merita Fiducia per il biennio 2014-2016 e fino a marzo 2014, un giovane in Servizio Civile Regionale, procuratoci dal CSV, ha seguito il Progetto Diabete in gravidanza. • Collaborazione con altre Associazioni (UPIF, Alpini di Poiano, Fevoss…) e le Circoscrizioni per un lavoro, in rete, a livello Comunale. • Con il comune di Verona, Federfarma, la Facoltà di scienze Motorie, la croce Verde • Le nostre iniziative si avvalgono della collaborazione di Medici, Laureati in Scienze Motorie, psicologi, infermieri/e, dietisti/e, etc. l’associazione conta 365 soci di cui circa il 5-10% svolge volontariato attivo. 3. attiVità Per il 2015 In generale si prevede di mantenere per il 2015 lo stesso piano delle attività del 2014 con particolare attenzione e impegno ai 3 nuovi progetti: Progetto serena, screening glicemie nei centri anziani, Progetto solidarietà. Alla luce di quanto esposto, come Presidente dell’Associazione Diabetici di Verona e a nome del Direttivo, posso affermare che il nostro impegno è costante e rivolto a sensibilizzare sempre di più la popolazione sul problema diabete, questo deve essere affrontato in un’ottica di gestione integrata tra Specialisti e MMG al fine di offrire la migliore cura possibile razionalizzando, le risorse economiche con risparmi del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale, con il miglioramento della qualità della vita del paziente e la prevenzione del diabete. Il Presidente 27 Bilancio e attiVità 2014 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Bilancio e attiVità 2014 28 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona Codice attività 0 0 Pagamenti ore/anno/ 2012 ore/anno/ 2013 ore/anno/ 2014 incontri di gruppo con volontari a 50 50 30 3 corsi x 50h b 150 150 150 200 200 180 ore pagate Psicologa libera professione (dott.ssa M. Marzani) attività motoria (diplomata isef c. cassera) attività totale ore per prestazioni occasionali ore dei volontari 2 giovani in snc (fino al 5/2013) 1 giovane in scr (da 06/2013) ore dei volontari 1 direttivo-Formazione 1 1 1 Presidente segreteria tesoriere diabetico guida educazione terapeutica diabetico guida screening Podistica 14000 passi Festa del volontariato (csv) screening Giornata Mondiale del diabete screening trofeo tommasi coordinamento regionale - diabete Forum organizzazione terapia gruppo con Psicologa organizzazione corso cucina organizzazione corsi attività motorie (71 partecipanti) Gruppo cammino nordic Walking screening Festa dei nonni Presentazione libro ricette - incontri alimentazione corretta Giornale verona diabete-sito Progetto solidarietà Progetto serena screening centro anziani serata a Marzana incontro Quinzano 2 3 3 3 3 3 1 2 2 4 4 3 2 2 2 2 3 2 2 attività ore/anno 2 pax x 600h c 2.800 1.200 0 1 pax x 18 x 12h d 0 504 216 attività 7 vol. x 2h x 11 incontri + 11 vol. x 5h 20h x 50 sett. 6h x 50 sett. 2h x40 sett. ore/anno 180 180 209 1.000 300 100 900 300 80 1.000 300 80 1 vol. x 16h 8 16 16 1 vol. x 5h 0 20 5 200 200 0 6 vol. x 5h 30 24 30 12 vol. x 5h 40 60 60 3 vol. x 5h 30 15 15 3 vol. x 6h x 5 incontri 60 48 90 1 vol. x 20h 40 40 20 3 vol. x 4h x 6 incontri 72 72 72 4 vol. x 5h x 2 sett 40 40 40 400 600 360 30 30 30 0 50 60 20 vol. x 5h x 2 gg. 2 vol. x 6h x 30 sett. 3 vol. x 5h x 2 gg. 5 vol. x 12h 1 vol. x 30h 30 2 vol. x 15h 1 vol. x 4h x 12 sett. 30 48 2 vol. x 4h x 4 sett. 32 2 vol. x 8h 2 vol. x 5h 16 10 totale ore volontari tipo di attività 1 - attività sede, istituzionali, Formazione 2 - informazione educazione e stili di vita 3 - screening pubblici 4 - attività Motoria 2.530 2.675 2.553 tipo di pagamento a - Prestazione occasionale a carico dell’associazione b - Prestazione occasionale a carico associazione c - a carico Ministero c - per quota 90% regione - 10% ass. diab. ore di attiVità I dati percentuali e i relativi grafici a torta mostrano chiaramente come l’impegno dei volontari profuso a sostenere le varie attività dell’associazione sia invariato nei tre anni a confronto. È stato confermato nel 2014 il nuovo tipo di evento pubblico particolarmente gradito ed efficace per la sensibilizzazione ad alimentarsi correttamente. Il cuoco e la dietista, in modo simpatico e coinvolgente, hanno dispensato ai partecipanti agli incontri consigli utili per una cucina sana, leggera, e gustosa. Sono state serate piacevoli che hanno coinvolto più soggetti nella organizzazione e realizzazione, a conferma che il lavoro in rete è più efficace ed accresce la solidarietà e la socializzazione. Proprio la collaborazione con più associazioni è la caratteristica comune dei tre nuovi progetti avviati nel 2014 : screening glicemie nei centri anziani – Progetto serena -Progetto solidarietà. Nel 2014 non abbiamo realizzato la consueta (dal 2007) “14000 Passi per combattere il Diabete” per motivi organizzativi e difficoltà di tipo logistico che, se e quando saranno superate, potremo riprendere la nostra podistica non competitiva con rilevamento della glicemia prima e dopo la camminata. attività 2012 attività 2013 attività 2014 65% 17% 4 16% 24% 4 13% 3 5% 4 56% 1 1 2 12% 3 13% 2 7% tipo di attività 1 - attività sede, istituzionali, Formazione 2 - informazione educazione e stili di vita 3 - screening pubblici 4 - attività Motoria 7% 3 2 65% 1 Bilancio e attiVità 2014 29 ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona ...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona nUMeri teleFonici Utili ass. diabetici verona 045 8343959 377 9880864 ass. Giovani e diabete 348 4104110 diabetologia Pediatrica (b. trento) 045 8127662 045 8127663 infermieri (b. trento) 045 8127652 Prenotazione visite cUP (b. trento e b. roma) 045 8121212 osPedale MaGGiore di BorGo trento Policlinico di BorGo roMa 045 8124628 fax 045 8124629 segreteria ambulatori segreteria di direzione 045 8123110 segreteria ambulatori e day hospital 045 8122362 045 8122497 infermieri diabetologia 045 8122611 ambulatorio del Piede diabetico 045 8123330 Prenotazione prime visite diabetologiche 045 8122497 Prenotazione visite di controllo diabetologiche 045 8122611 2 2 1 2 3 1 3 4 4 7 4 3 5 4 65 5 6 5 7 13 Per 1000 5 6 12 Donazioni 9 8 9 10 11 10 10 13 13 Posta Donazioni Banca Scon� tessera COSA PUOI FARE TU? Iscriver� all’Associazione: perché insieme si possono meglio riconoscere e dichiarare i propri bisogni; perché uni� si riesce a difendere i propri diri�; perché uni� si riesce ad incidere per far progredire la Ricerca Scien�ca. Partecipare alle Sue a�vità. Donare un po’ del tuo tempo aiutando l’Associazione a perseguire le sue nalità. In occasione della denuncia dei reddi� DONARE IL 5 PER MILLE C.F. 93016290236 Con donazioni a: ASSOCIAZIONE DIABETICI VERONA ONLUS Causale: “donazione”. Padiglione 22 Dietro C/C n. 11885373 Codice IBAN: IT 70 U 07601 11700 000011885373 Banca UNICREDIT Agenzia Verona For� Codice IBAN: IT 88 X 02008 11770 000005560961 La tessera di socio dà diri�o a scon� in negozi di ar�coli spor�vi, ortopedie …. Davan� 2014_ASS.DIABETICI_29,7X21.indd 1 NoN ti costerà Nulla! Devolvi se vuoi, il 5x mille dell’irpef alla associaZioNe DiaBetici VeroNa ASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIA Foto Foto 1 1 Incontri Corsi 2 2 Corsi Palestra palestra 3 3 Nordic Nordic Walking Walking 4 4 Gruppo Gruppo Cammino podistico podis�che 5 5 Corse in Corse in Bicicletta Bicicle�a 6 6 14.000 14.000 Passi Passi 7 7 Campo Corsi Corsi ee scuola Sport Sport 8 8 Volontari Volontari S.N.C. S.C.N. 9 9 Corsi di di Corsi cucina cucina 10 10 Screening glicemie 11 11 Serate di Gala 12 12 Libro Cucina Cucina 13 13 Gite Gite e e Progetto uscite uscite aa Serena tema tema ASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIA l’opuscolo informativo ASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIA Bilancio e attiVità 2014 30 ASSOCIAZIONE DIABETICI VERONA Associazione ONLUS di volontariato socio sanitario DOVE CI TROVI Vieni a trovarci in sede: Stanza 40 nel Padiglione 22 (Diabetologia) Ospedale di Borgo Trento Verona 37126 ‐ P.le A. Stefani 1 Tel. e Fax 045‐8343959 Cell. 3779880864 E‐mail / sito: assdiabe�civerona@�scali.it www.veronadiabete.org Orari apertura sede garan�ta: Lunedì dalle 14.00 alle 16.00 Mercoledì dalle 09.00 alle 11.00 Venerdì dalle 09.00 alle 11.00 In base alla disponibilità dei volontari: Lunedì Martedì e Giovedì dalle 10.30 alle 12.30 14/02/14 09:33 Il 5 mille È un’importante opportunità. Per sostenere x1000 cod. Fiscale 93016290236 Alla voce: sostegno delle associazioni ONLUS senza scopo di lucro. Presidente, Gaetano savino direttore responsabile, luigi sabelli editore, associazione diabetici verona ospedale Maggiore di borgo trento 37126 verona – Piazzale stefani, 1 tel. e Fax 045-8343959 service editoriale, Geo editoriale s.r.l. via Fleming, 17 - 37135 - verona tel. 045 9275024 [email protected] stampa, Flyeralarm