...30 anni di storia
dell’associazione
diabetici verona
Prefazione
In occasione del 30° anniversario dalla fondazione della Associazione Diabetici di Verona,il Direttivo
ha ritenuto opportuno redigere una raccolta di lettere,
articoli di giornale e documenti che testimonino alcuni
dei momenti più importanti nella vita dell’Associazione. Seppure parziale e quindi incompleta essa contiene
alcuni fra i passaggi cruciali nella vita dell’Associazione che si è sempre adoperata per la prevenzione del diabete e delle sue complicanze e per le migliori cure e assistenza possibili alle persone con diabete.
gaetano savino
Presidente
dell’Associazione
Diabetici
di Verona
da maggio 2004
A nome del Direttivo
il Presidente
Gaetano Savino
cHe
c
He cosa VUol
VUol dire Fare
Fare V
Volontariato
Volontariato?
olontariato?
?
Fare volontariato vuol dire mettere a disposizione il proprio tempo e le
proprie capacità per gli altri operando in modo libero e gratuito contribuendo
alla realizzazione del bene comune; il volontariato è scuola di solidarietà e
pratica di sussidiarietà responsabili e quindi produce legami, beni relazionali,
rapporti fiduciari e cooperazione tra soggetti ed organizzazioni, concorrendo
ad accrescere il capitale sociale del contesto in cui opera.
storia dell’associazione
3
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
storia dell’associazione
4
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
l’alba dell’associazione:
tra volontariato e luogo di confronto
di Luigi Sabelli
La prima idea dell’associazione diabetici di Verona risale al 9 giugno 1983. Quel giorno infatti si incontrarono per la prima volta all’ospedale di Borgo Roma
il professor Michele Muggeo, che era stato nominato
a Verona in maggio come responsabile del reparto di
diabetologia di Verona, con mia mamma, Carla Gilioli Sabelli, che aveva conosciuto il diabete giovanile da
pochi mesi perché nel marzo del 1983 era stato diagnosticato a me, che allora avevo sedici anni. La mamma
contattò Muggeo proponendosi di mettere in piedi una
rete associativa a livello locale. La sua idea era che
fosse necessario appoggiare e informare le famiglie
che avevano una persona diabetica , sensibilizzare a
livello sociale sulle necessità delle persone diabetiche,
sui temi e sull’esistenza del diabete e prendere contatti
con le istituzioni per portare avanti iniziative e anche
disegni di legge creando un vero e proprio circuito di
informazione, azione e sostegno. Con questi obbiettivi,
necessari ma mai realmente trasformati in azioni concrete fino ad allora, Carla Gilioli e il professor Muggeo nell’autunno del 1983 contattarono tutte le famiglie con persone diabetiche della provincia di Verona
e presero contatto con la Fand, la federazione delle associazioni diabetici italiani nazionale che era presieduta dal milanese Roberto Lombardi, anche lui diabetico e responsabile del grande magazzino La Rinascente di Milano, il quale dedicava molto del suo tempo a questa neonata federazione associativa che aveva preso piede anche su suo impulso nel 1982 ma che,
a livello embrionale, già alla fine degli anni Settanta
aveva promosso una serie di iniziative che riguardavano le tematiche legate al diabete mellito sia giovanile che senile. Il gruppo veronese si organizzò e prese
una forma compiuta nel corso del 1984 e si sarebbe costituito definitivamente solo nel 1985 riunendo attorno a sé due sezioni con diverse decine di persone: il cosiddetto gruppo dei “giovani” con diabetici insulinodipendenti e quello degli adulti. Anche grazie a questa separazione personalmente ricordo l’associazione
come un luogo in cui si potevano confrontare persone
che avevano fatto esperienze a contatto di problemati-
LUigi saBeLLi
Socio con tessera n°1.
Direttore responsabile
di Verona Diabete
che spesso molto simili a cui avevano reagito o risposto in modi differenti e talvolta radicalmente opposti.
L’associazione sviluppò una rete sempre più numerosa
di partecipanti e nei primi dieci anni di attività furono
centinaia le persone che con maggiore o minore continuità diedero comunque il loro contributo alle iniziative più differenti che potevano essere la gestione di un
piccolo spaccio di ausili per diabetici aperto negli spazi dell’associazione o l’organizzazione di varie attività sportive o ancora un contributo fattivo ai tanti incontri pubblici in luoghi istituzionali come la Loggia
di Fra Giocondo e il Comune.
Dopo una permanenza iniziale nello scantinato
dell’ospedale di Borgo Trento l’associazione nel 1987
ha trovato sede in zai per un breve periodo dove si sono
tenuti incontri di vario tipo con dietisti, medici e con
lo stesso Muggeo. Questo fino a che all’inizio degli anni Novanta, quando la sede sarebbe tornata per quasi
vent’anni nei sotterranei dell’ Ospedale. L’associazione tra gli anni Ottanta e Novanta ha promosso incontri di gruppo con persone diabetiche, attività di monitoraggio della glicemia e di informazione nel centro storico, in collaborazione con la Provincia, incontri con specialisti e medici e una serie di iniziative legate alla promozione di una legge specifica sul diabete
che riguardasse diverse branche: dal riconoscimento
di specifiche necessità come cittadini e nel mondo del
lavoro a interventi sulle regole per il rilascio e il rinnovo della patente raccogliendo una enorme casistica di
cittadini diabetici che avevano subìto un eccesso di rigore nel rilascio delle autorizzazioni e dei documenti.
11 marzo 1985
nasce l’associazione
diabetici Verona
(statuto e atto costitutivo)
Nasce l’Associazione e come
primo atto pubblico sotto
l’egida della FAND partecipa
alla prima giornata nazionale
del Diabete (04/10/1985) e si
impegna da subito presso le
Istituzioni a qualunque livello
per il diritto al riconoscimento
dei diritti dei diabetici che
porterà alla nascita della
storica legge 115.
1987
Grazie all’Istituto Autonomo
Case Popolari di Verona,
ottiene la sede operativa in via
Bacchiglione n. 15 a Verona.
Da subito educazione
terapeutica e campagna
di informazione pubblica
1989
Continua l’informazione e
l’educazione terapeutica,
e vengono fatte pressioni
all’ULSS25 lamentando che i
giovani diabetici sono costretti
ad essere ricoverati in geriatria.
leGGe 115 del 16 marzo 1987
storico riconoscimento nazionale della prevenzione
e del diritto alle cure dei diabetici
iter di una legge
5
storia dell’associazione
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
storia dell’associazione
6
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Documenti di denuncia dei problemi dei diabetici
all’inizio degli anni 90
Campagne per ottenere
strutture e spazi adeguati
per i diabetici a Verona
legge 266/91
sul Volontariato e adeguamento ad essa del nostro statuto, con richiesta di iscrizione
al registro regionale del volontariato ottenuta il 19/12/1991: Vr0062
La FAND respinge le giuste
osservazioni delle associazioni
riguardanti la poco trasparente
gestione amministrativa ed
economica.
Massiccia campagna di
informazione a Verona:
contatti con la scuola,
con il mondo del lavoro,
coinvolgimento dei medici
di base
1997
Nasce la FEVEDI Federazione
Veneta Diabetici, per
una maggiore e migliore
rappresentanza a livello
regionale del mondo Diabete
16 ottobre 1999
Sala Pubblica di CARIVERONA: convegno su “diabete dimensione sociale” sono presenti:
onorevole rosi Bindi ministro della sanità, prof. Jean Philippe assal membro dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità oltre ad importanti rappresentanti delle istituzioni di Verona.
7
storia dell’associazione
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
storia dell’associazione
8
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Nel 2000 Aderiamo e collaboriamo per i primi campi scuola organizzati dalla FEVEDI, con il Comune per
corsi di attività motoria in palestra specifici per i diabetici over55. Continua l’impegno dell’Associazione
con gli screening nel mondo del lavoro e il sostegno psicologico anche tramite contributo economico della
Provincia.
Nel 2001 stipula della prima convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Verona. Otteniamo la presenza del
medico Diabetologo nella commissione per il rinnovo delle patenti.
Nel 2002 siamo in Piazza Brà con la Croce Rossa Italiana per la Giornata Mondiale del Diabete (1800
glicemie capillari).
Anche nei primi anni 2000, l’Associazione si batte per la penuria di medici diabetologi in generale l’organico
in sofferenza dovuto al blocco delle assunzioni.
Maggio 2004 ultima relazione della presidente carla Gilioli sabelli in cui si ribadiscono le difficoltà a portare
avanti le attività dell’Associazioni e quelle del servizio di diabetologia strutturali e di organico.
Nel 2004 il neo presidente Gaetano savino inizia una “battaglia” con le istituzioni sanitarie per la soluzione
dei problemi logistici e di organico della Diabetologia-Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera.
L’Associazione si fa carico dal punto di vista economico e organizzativo del sostegno psicologico che il
servizio di diabetologia non è più in grado di erogare ai pazienti diabetici.Si avviano nuove iniziative
riguardanti l’attività motoria (stili di vita) e soprattutto viene intensificata e sviluppata la collaborazione con
il CSV di Verona che porta da prima ad avere una giovane in servizio civile “Giòinvolo” che collabora al
progetto di screening del Piede Diabetico e sul finire del 2006 due giovani di cui una per il neonato progetto
di screening del diabete in gravidanza.
E’ in questo periodo che l’Associazione grazie anche alla presenza delle due giovani sottopone a ben 800
pazienti un questionario per avere dati oggettivi su alcune questioni che riguardano i diabetici in ospedale,
quali visite specialistiche, ricoveri, educazione terapeutica, sostegno psicologico, prevenzione, rapporti con
l’associazione.
Nasce Diabete Forum al quale aderiamo per avere una rappresentanza a livello nazionale.
Nel 2006 l’ONU dichiara
il Diabete Epidemia del 3°
millennio; il Prof. Bonora si
rende disponibile qui a Verona
per una serie di incontri con
la popolazione per migliorare
l’informazione sul diabete.
E’ a questo punto che la
collaborazione tra l’Associazione
e la Diabetologia di Borgo Trento
diventa più intensa e produttiva
riguardando molte delle attività
dell’Associazione. Questa
collaborazione non verrà mai a
mancare e anzi si intensificherà
in un rapporto di integrazione
e nel rispetto dei reciproci
autonomi ruoli.
1° edizione
della 14000 Passi
In collaborazione con
l’associazione Sahaja Yoga Italia
realizziamo un interessante e
significativo progetto “Todi”
corso di meditazione che
pur non avendo rilevanza
scientifica certamente ha
prodotto per buona parte dei
circa 30 volontari diabetici un
sostanziale beneficio di stato
d’animo e quindi anche sulle
loro glicemie.…tutto aiuta!
Naturalmente continuano al
Centro Marani incontri con
medici diabetologi e anche con
esperti di alimentazione, oltre
agli incontri di educazione
terapeutica per gruppi di
pazienti e loro familiari.
2007
Primo corso di cucina
all’I.P.S.S.A.R. A.Berti : Lo chef Prof.
Nello Valbusa con le sue “giovani
allieve”
9
storia dell’associazione
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
A conferma che quando c’è
collaborazione si riescono
a realizzare delle belle
iniziative, con il prevalente
sostegno della Cogest e di due
medici diabetologi nella sua
organizzazione nasce la prima
“14000 passi” per Combattere
il Diabete.
Nonostante non sia una vera
e propria podistica riesce
a coinvolgere circa 500
partecipanti in una bellissima
giornata di sole e in una
cornice paesaggistica tra le più
belle di Verona.
A questa edizione, dato il
successo, ne seguiranno
altre 6 inserendo via via
novità quali il Nordic Walking
e interventi nelle scuole.
Caratteristica della 14000
passi è la presenza massiccia
di personale medico e
infermieristico della UOC di
Endocrinologia di Borgo Trento
che oltre a rilevare la glicemia
capillare prima e dopo la
camminata dà informazioni
e consigli di prevenzione del
diabete.
storia dell’associazione
10
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Prima festa del Volontariato in piazza Bra’ (2007)
A questo appuntamento annuale organizzato dal CSV di Verona abbiamo aderito fin dalla sua nascita portando
dall’edizione 2009 in poi lo screening della glicemia capillare ad opera dei diabetologi specializzandi della
diabetologia di B.Trento, sempre molto apprezzata dai visitatori che sempre numerosi si sono accostati
al nostro ombrellone ricevendo materiale informativo e divulgativo di prevenzione al diabete e alle sue
complicanze, attraverso stili di vita corretti e automonitoraggio glicemico. La festa del volontariato in piazza
Brà nel mese di settembre è via via cresciuta come partecipanti e si è rinnovata acquistando una eco
certamente regionale a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal CSV di Verona che ha sempre supportato
la nostra associazione a livello di consulenza, formazione, organizzazione e finanziamento di progetti,
comunicazione e visibilità.
Fatalmente ci battiamo per problemi logistico-strutturali e di organico riguardanti
Borgo Trento e il Policlinico di Borgo Roma
Fine 2008
PRoF. enzo BonoRa
Direttore della U.O.C.
di Endocrinologia,
Diabetologia,
Malattie del Metabolismo;
presidente della Società
Italiana Diabetologi
nasce Verona Diabete su iniziativa del Prof. E. Bonora
il Progetto
Verona diaBete
Verona Diabete è un progetto costituito da un insieme di iniziative promosse e realizzate da soggetti pubblici e privati che condividono l’obiettivo di aumentare le conoscenze sul diabete da
parte dei cittadini, dei pazienti diabetici, dei medici e degli operatori sanitari al fine di prevenire la malattia, anticiparne la diagnosi e migliorarne la cura. Il progetto è coerente con una deliberazione delle Nazioni Unite (61/225 del 20 dicembre 2006)
che invita governi, istituzioni pubbliche e private e semplici cittadini a rendere continuative nel corso di tutto l’anno e più articolate e variegate le iniziative che in genere si realizzano in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 Novembre). La
finalità della deliberazione è di aumentare le conoscenze sulla malattia al fine di arginarne la diffusione (sono previsti 300
milioni di diabetici nel mondo entro il 2025) con programmi di
prevenzione e di migliorarne la cura anche attraverso un’anticipazione della diagnosi. Il progetto non si basa su un unico soggetto giuridico ma su un insieme di attori che operano in piena
autonomia decisionale ed economica ma in maniera coordinata, sinergica o complementare, condividendo ideali, obiettivi e
strumenti.
Nell’ambito dell’attività
motoria vengono confermati
come ogni anno i corsi in
palestra over 55, il gruppo
di cammino sul percorso
della salute a San Zeno e la
14000 passi per combattere il
diabete.
Eventi ed iniziative promosse, sostenute o realizzate nell’ambito del progetto riportano il logo di Verona Diabete.
Strumenti operativi del progetto sono:
• conferenze ai cittadini
• manifesti e poster
• materiale cartaceo da distribuire negli ospedali, nelle scuole,
nei luoghi di lavoro, nei centri commerciali, nei luoghi pubblici
• sito web
• inserzioni su giornali e spot radiofonici e televisivi
• campagne di informazione e screening sul territorio
L’associazione Diabetici di Verona collabora da subito al progetto Verona Diabete potenziando le proprie attività soprattutto
nel territorio e sostenendo con un finanziamento piuttosto oneroso non solo la terapia di gruppo a cura di una dottoressa psicologa ma anche un progetto di intervento psicologico all’esordio
del diabete e nel protocollo di chirurgia dell’obesità dell’Azienda
Ospedaliera di Verona.
Ancora nel 2009 con la
particolare collaborazione
di un medico diabetologo e
di un infermiere si decide
di attuare lo screening delle
glicemie alle podistiche
organizzate dai gruppi
dell’Unione Marciatori
veronesi e a fine anno
costituiamo noi un gruppo
podistico (76 volontari) che
naturalmente si chiama
“in Cammino per la Salute”
partecipando a circa due
podistiche al mese.
Questo gruppo sarà attivo
per tre anni e nel 2011
viene affiancato dal gruppo
di Nordic Walking con alcuni
nostri volontari che sono
a tutti gli effetti istruttori
e che per 2 pomeriggi alla
settimana per periodi di 3
mesi avviano alla pratica
del Nordic Walking circa 30
persone all’anno.
Anche questo gruppo sarà
organizzato dall’Associazione per
tre anni e affidato all’impegno
costante e ammirevole di
due nostri volontari a cui
successivamente se ne affianca
un terzo, realizzando anche
uscite domenicali.
11
storia dell’associazione
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
storia dell’associazione
12
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Per quanto riguarda l’assistenza al diabete a
livello regionale, viene approvato il 17/11/2009
con delibera n.3485 il “Progetto obiettivo
Prevenzione, diagnosi e cura del diabete Mellito”
che aveva avuto origine da un convegno alla Gran
Guardia nel dicembre 2008. Sempre nel 2009 la
UOC di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo
ottiene il riconoscimento della regione quale
secondo centro di riferimento regionale per la
prescrizione di microinfusori a pazienti diabetici.
Nel 2010 abbiamo come testimonial la
campionessa olimpionica sara simeoni ed il
“Mister” osvaldo Bagnoli che presentano la 14000
Passi in una conferenza stampa organizzata
dall’Azienda Ospedaliera di Verona con la quale
abbiamo un buon rapporto di collaborazione.
A ottobre 2010 ci viene
riconosciuto il marchio etico
Merita FidUcia, che ci verrà
rinnovato nel 2012 e nel
2014. Merita Fiducia è un
riconoscimento promosso
dalla Federazione del
Volontariato di Verona onlUs
rivolto alle organizzazioni
interessate a documentare
e dimostrare la capacità
di gestire, programmare e
documentare la propria attività
di autofinanziamento, raccolta
fondi e capacità comunicativa.
Gli obiettivi sono di creare
una sensibilità sul tema della
trasparenza nel sociale privato
così come nel pubblico ed
inoltre curare e gestire un
registro provinciale delle
organizzazioni certificate.
A gennaio 2011 per superare
una difficoltà di comunicazione,
di visibilità e quindi di
rappresentatività contribuiamo
a fondare il coordinamento
delle associazioni dei diabetici
del Veneto a cui aderiscono ben
34 associazioni; viene eletto un
segretario coordinatore e sulla
base di un regolamento condiviso
da tutti otteniamo un incontro con
l’Assessore regionale alla Sanità Luca
Coletto. Il nostro segretario viene
chiamato a partecipare alle riunioni
della commissione per il diabete
e tutto ciò è propedeutico alla
nascita della legge regionale n.24 /
BUR del 11/11/2011 n.85/2011)
importantissimo quadro normativo
che definisce la gestione integrata
del diabete, nella quale all’art.9
viene riconosciuto il ruolo molto
importante delle associazioni.
Nel frattempo si continuano
a promuovere campagne di
informazione organizzando
anche serate di spettacolo,
grazie al notevole aiuto
organizzativo che la cogest ci
ha sempre fornito in occasione
anche della giornata mondiale
del diabete e della 14000 passi.
informazione - divULgazione - edUCazione
anno 1 - nUmero 1 - maggio 2011
www.veronadiabete.org
Finalmente una sola voce a rappresentare
le persone con diabete a livello regionale
3
costituito il coordinamento regionale delle associazioni dei diabetici del veneto
I
l peso sociale oltre che sanitario
della malattia ha creato le premesse nel corso degli anni passati per
la nascita nella Regione Veneto di
oltre 30 associazioni delle persone
con diabete, sia dell’età evolutiva (bambini
e adolescenti) che dell’adulto. Attualmente in ogni provincia agisce più di un’associazione e questo ha permesso di ottenere
ottimi risultati per la tutela dei diabetici,
grazie alla presentazione di istanze specifiche, spesso accolte, agli amministratori
locali della sanità e del bene pubblico. La
moltiplicazione delle associazioni, tuttavia, ha reso piuttosto difficile il dialogo con
l’amministrazione della Regione, divenuta
sempre più importante con il passare degli
anni, in virtù del decentramento di molte
decisioni nell’ambito della sanità. Le associazioni, infatti, hanno frequentemente
privilegiato la soluzione di problemi locali
alle attenzioni a problemi più generali con
la giustificazione che i medesimi avrebbero
dovuto essere oggetto di confronti a livello
regionale. Le associazioni, in altre parole,
sono state spesso carenti di una visione più
ampia e di programmi di largo respiro, talora rassegnate ad una incapacità di far raggiungere la propria voce a livello regionale
e all’impossibilità di farsi valere su temi
che non potevano essere affrontati a livello
locale. Questo ha reso difficile far giungere
a livello regionale alcune istanze condivise
da tutta la comunità dei diabetici residenti
nel Veneto. D’altro canto numerose associazioni non si sono sentite adeguatamente
rappresentante nella Commissione Diabetologica Regionale.
Per superare questa difficoltà a farsi ascoltare a livello regionale e in considerazione
della grande opportunità offerta dal progetto obiettivo “Prevenzione Diagnosi e
Cura del Diabete Mellito”, approvato con
DGR n.3485 il 17 Novembre 2009, i rappresentanti di quasi tutte le associazioni
dei diabetici del Veneto si sono riuniti a
Vicenza il 22 Gennaio 2011 e hanno deciso di costituire un Coordinamento per
dialogare, tramite alcuni suoi membri, in
maniera concreta e incisiva, unisona e coerente, rappresentativa e autorevole con
l’Assessorato alle Politiche Sanitarie della
Regione. Il coordinamento è costituito
da 16 persone: 2 rappresentanti per ogni
provincia(14), designati l’uno dalle associazioni del diabete dell’età evolutiva e l’altro dalle associazioni del diabete dell’adulto più 1 per FAND ed 1 per FEVEDI. Nel
coordinamento sono state anche individuate le persone che hanno il compito di
mantenere i contatti più diretti e frequenti
con gli uffici regionali. Fra essi è il dr. Ga-
dott. gaetano Savino
Pres. ass. diabetici verona
etano Savino, Presidente dell’Associazione
Diabetici Verona.
Come primo atto della sua vita, il Coordinamento ha chiesto un incontro e inviato
una lettera all’Assessore alle Politiche Sanitarie, il veronese Luca Coletto, per discutere dei numerosi problemi che affliggono
le persone con diabete che vivono nel Veneto. L’incontro è stato fissato per giovedì
28 Aprile 2011 e di esso relazioneremo nel
prossimo numero. Durante l’incontro ci
sarà una ferma richiesta dell’applicazione
di gran parte di quanto previsto dal Progetto Obiettivo Regionale. Un progetto
fortemente voluto dal precedente assessore
alle Politiche Sanitarie Ing. Sandri e il cui
finanziamento è stato garantito dall’attuale Assessore Coletto.
Dopo la deliberazione del Progetto Obiettivo Regionale si sta ora concretizzando la
possibilità che nel Veneto sia promulgata
una vera e propria legge riguardante il diabete. E’ infatti di questi giorni la presentazione al Consiglio Regionale del Veneto
di due proposte di legge, l’una firmata da
numerosi consiglieri della maggioranza
(primo firmatario l’ex assessore Sandro
Sandri) e l’altra firmata da numerosi consiglieri dell’opposizione (primo firmatario il
diabetologo padovano Pipitone). Entrambe le proposte si rifanno ampiamente agli
enunciati del Progetto Obiettivo Regionale e, quindi, saranno probabilmente condensate in un’unica proposta di legge che,
in quanto bipartisan, avrebbe buone possibilità di essere approvata dal Consiglio
Regionale. La disponibilità di una legge sul
diabete costituirebbe un grande progresso
per la tutela delle centinaia di migliaia di
persone affette dalla malattia che vivono
nel Veneto e offrirebbe loro garanzie sostanzialmente simili, se non superiori, a
quelle previste per i diabetici che vivono
in quelle regioni italiane dove una legge sul
diabete è disponibile da anni.
La Lettera deL Coordinamento deLLe assoCiazioni dei diabetiCi deL Veneto
Egregio Assessore Coletto,
come sa il diabete è molto diffuso:
250.000 persone nel Veneto ne sono
affette e altre 125.000 hanno la malattia senza saperlo; in totale, compresi i familiari più diretti, la malattia coinvolge oltre un milione di
Veneti. Anche per questo la Regione
Veneto ha deliberato uno specifico
Progetto Regionale per l’assistenza al diabete (DGR 3485 del 17 novembre 2009). Da questo punto di
vista è stato molto apprezzato dai
diabetici del Veneto e dai loro familiari il suo impegno, ribadito in varie sedi, per confermare il finanziamento al Progetto.
Il giorno 22 Gennaio scorso a Vicenza si è tenuto il primo incontro
dei presidenti delle Associazioni
delle persone con diabete operanti nel Veneto (ne erano presenti 34
su 38). La riunione ha posto le premesse per analoghi incontri periodici e per creare sinergie fra le Associazioni nella lotta alla malattia,
creando un coordinamento e identificandone i componenti che agisca-
no da portavoce delle Associazioni
presso la Regione.
A seguito della discussione è stata
stilata poi una lista di richieste, che
qui sotto vengono riassunte e sottoposte alla Sua cortese attenzione perché possano essere successivamente oggetto di un confronto
con Lei nel corso di un incontro da
programmare a breve, perché, come Lei sa, ogni ritardo è deleterio
per i diabetici e antieconomico per
la Regione.
In particolare quindi le Associazioni Diabetici chiedono:
• L’implementazione rapida, anche
utilizzando il finanziamento assegnato, del Progetto Obiettivo Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e
Cura del Diabete Mellito che, dopo
oltre un anno dalla sua deliberazione e dopo quasi un anno dalla presentazione dei piani d’azione delle
ASL e Aziende Ospedaliere ancora
non ha portato a nulla di concreto.
• La ricostituzione della Commissione Regionale per le Attività Diabetologiche con l’inserimento di
Presidente, Gaetano Savino
Direttore Responsabile, Luigi Sabelli
associazione diabetici_IMPA 2.indd 1
Editore, Associazione Diabetici Verona
Ospedale Maggiore di Borgo Trento
37126 Verona – Piazzale Stefani, 1
Tel. e Fax 045-8343959
due rappresentanti (uno titolare ed
uno supplente) delle Associazioni
dei Giovani Diabetici e delle Associazioni degli Adulti con Diabete.
• Una regolare attività delle Commissioni Diabetologiche delle varie
ASL con la presenza dei rappresentanti delle Associazioni di diabetici,
come previsto dal Progetto Obiettivo Regionale. Dobbiamo infatti constatare che in non poche ASL
il piano d’azioni sul diabete non è
stato frutto del lavoro della Commissione di ASL e/o che i rappresentanti delle associazioni non sono stati convocati.
• L’Ampliamento dell’esenzione ticket per le prestazioni erogate ai
diabetici. Ci sono ancora moltissime prestazioni, soprattutto relative alla cura del piede diabetico
ma non solo, per le quali in qualche USL viene chiesto di pagare un
ticket.
• Agevolare Il rinnovo dell’iscrizione al Registro Regionale del Volontariato delle varie Associazioni dei
Diabetici che operano nel rispetto
Service editoriale, Gruppo Editoriale Omnibus
Via della Casa, 9
Tel. 045 9275024
[email protected]
ass. Politiche Sanitarie
regionali Luca Coletto
della L. 40/93 e la stipula di convenzioni con le ASL di appartenenza al fine di svolgere in modo appropriato le attività di prevenzione
e cura del diabete e delle sue complicanze.
• Una collaborazione ed un sostegno per i Campi Scuola dove viene
eseguita educazione alla gestione
del diabete sopratutto giovanile.
• Una definizione della figura, delle
competenze e del ruolo del Diabetico Guida.
Grafica, Elena Bonuzzi
Stampa, Litostampa
NE/VR0309/2011
NE/VR104/2008
10/05/2011 11:20:06
Nel 2011 in contemporanea
con l’organizzazione della
serata per il Diabete alla
Gran Guardia diamo vita
al giornalino “Verona
diabete” che come primo
numero annuncia la nascita
del coordinamento veneto
e nel secondo numero di
settembre riporta il contenuto
dell’incontro del 28 aprile
tra i rappresentanti del
coordinamento veneto e
l’assessore alle politiche
sanitarie Luca Coletto; questi
ed altri articoli per informare,
divulgare, educare per
una migliore e più efficace
informazione della cittadinanza
su temi inerenti il diabete.
13
storia dell’associazione
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Nella primavera del 2012 finalmente otteniamo grazie al prof. enzo
Bonora la nuova sede operativa negli spazi messi a disposizione della
Diabetologia con evidenti vantaggi di una sede più ampia e confortevole,
di maggiore visibilità e comunicazione sia con i pazienti che con il
personale medico e infermieristico. A giugno del 2012 contribuiamo alla
realizzazione del primo campo scuola per portatori di microinfusore di
cui diamo ampia comunicazione nel giornalino Verona Diabete.
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
la Giornata mondiale del diabete
storia dell’associazione
14
L
a “Giornata Mondiale del Diabete”, promulgata
dalle Nazioni Unite per il 14 novembre, è un
annuale appuntamento di prevenzione e sensibilizzazione mediante controllo della glicemia, assunzione di corretti stili di vita riguardanti l’attività motoria
quotidiana e alimentazione equilibrata; richiama inoltre
l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema del
Diabete che, come tutti oramai sanno, incide sulla qualità della vita delle persone e comporta anche alti costi per
la Sanità nazionale e mondiale.
La “Giornata Mondiale del Diabete”, è un grande evento
del Volontariato, a livello regionale, nazionale ed internazionale.
Nella giornata di Domenica 16 novembre 2014, sono
state 1663 le glicemie capillari eseguite dal numeroso
personale volontario medico e infermieristico della
UOC di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo
della AOUI di Verona che all’interno dell’Unità Mobile di rianimazione della Croce Verde, ha operato ininterrottamente dalle 8.30 fino alle 18.30. AGSM ha illuminato la Gran Guardia di blu e fornito l’allacciamento
elettrico all’Unità Mobile.
Dall’analisi dei dati della tabella, si constata l’alta % di
valori fuori norma riscontrati a rischio diabete, che è
una malattia del benessere della società moderna dove
ci si sposta prevalentemente in auto e si mangia più del
necessario. Risulta quindi importante condurre il più
frequentemente possibile queste azioni di screening che
oltre alla sensibilizzazione al controllo hanno l’oggettivo
merito di evidenziare possibili casi di diabete e quindi
fare vera prevenzione di questa patologia cronica degenerativa che, se nascosta, porta a complicanze invalidanti
se non addirittura mortali.
Gaetano Savino
Nel 2012-2013 abbiamo partecipato a tutte le riunioni del tavolo
tecnico convocato dall’ULSS 20 per la realizzazione della gestione
integrata del diabete a Verona che seppur lentamente per difficoltà di
risorse economiche ma anche se non soprattutto culturali sta iniziando
in questo 2015 a livello sperimentale con un gruppo di medici di
Valori fuori norma sul totale dei 1636 (1663-27 diabetici certificati)
registrati
dai volontari dell’associazione
diabetici verona
medicina
generale
disponibili.
numero
intervallo glicemia
% sul totale
L’impegno dell’Associazione è stato a livello istituzionale
Soggetto a digiuno
(o cheprevalentemente
non ha mangiato
178
>100 – 130affinchè
10,9% la prevenzione, diagnosi,
rivolto
nelle ultime ore)
29
>130-200
1,8%
monitoraggio,
e terapia
del diabete
fosse la migliore e omogenea
possibile in 2tutta la >200(1=411)
Regione Veneto sia che si tratti di Aziende
Soggetto che ha mangiato
26
>140-200
1,6%
sia che si tratti di territorio.
(nelle Ospedaliere
ultime 3 ore)
6
totale valori fuori norma
241
>200
su
1636
0,37%
14,7%
Concludiamo questa parte del documento citando il Progetto serena
uno dei tre progetti nuovi del 2014, ma certamente il più suggestivo
per l’innovatività, sperimentazione e impegno per la sua realizzazione
che ci auguriamo con tutto il cuore porti a buoni risultati per poterlo
riconfermare e sostenere negli anni.
Dopo anni di corsi
di cucina che lo chef
nello Valbusa cura
gratuitamente a favore di
gruppi di nostri associati
e simpatizzanti, con la
collaborazione altrettanto
volontaria e gratuita
della dietista Paola
Branzi e la disponibilità
della dirigenza
dell’istituto alberghiero
a.Berti di Verona viene
l’idea di raccogliere in un
libro le ricette e, non solo
quelle, realizzate in anni
di corsi.
Ecco che grazie
soprattutto all’impegno di
un nostro socio si riesce
a stampare il bello e utile
libro “in cucina per la
salute” che vuole essere
un aiuto a cucinare in
modo leggero e sano ma
con gusto.
Gli incontri che
abbiamo sempre fatto
sull’alimentazione
corretta a questo punto
assumono connotati più
specifici di pratica cucina
conviviale che grazie alla
disponibilità del cuoco e
della dietista riusciamo a
portare nel territorio.
progetto
serena
in tanti all’appuntamento annuale
Dall’idea di una nostra socia e dalla
collaborazione di volontari cinofili
della Protezione Civile è nato il “Progetto Serena” che prevede l’addestramento di cani salva-vita, in grado di
L'ARENA
percepire crisi ipo e iperglicemiche.
Mercoledì 10 Dicembre 2014
La nostra associazione sostiene il
progetto al quale stanno aderendo
altre associazioni a livello sia locale
NOGARA. Ilterribilerogoscoppiato lunedì nel mobilificio diviaOlmoha distruttolamerce eresoinagibililestrutture
che nazionale. Il progetto Serena è
Più di ottanta associazioni tra quelle iscritte al csv
sono stati molto disponibili e professionali nel riuna sperimentazione su base volontaria che si propone l’addestramento di
di verona vi hanno partecipato e tra esse, come da
spondere alle domande delle persone e nel dare conpiù cani e dei loro rispettivi padroni
sempre, la associazione diabetici verona. le persone
sigli a quelli che i cui valori di glicemia risultavano
affetti da diabete insulino trattato. Il
che
transitavano
in
piazza
brà
hanno
potuto
vedere,
fuori
norma.
i
controlli
glicemici
eseguiti
sono
stati
Sono state sei le squadre dei sitati i mobili pronti per la con- andati in fumo.
gnare prima di Natale per un
A scatenare le fiamme
rapporto
informarsi
su quanto
“offre”parte
il volontariato
750;attimi
i nostridivolontari
hanno distribuito
matevigili del fuoco diparlare,
Verona,
Le- segna.
In quella
del maAcirca
vivere
paura sono
valore approssimativo
di circa cane-padrone è basilare sia
domate ieri dai pompieri
che il cane sia già di proprietà della
gnago e Bovolone
hanno
gazzino
non vi sarebbero
state stati
alcuni
200mila euro.
in che
verona
e provincia
nei quattro
ambiti di attività
rialeanche
informativo
sulvicini
diabete.che
nel pomeriggio,
grazie
potrebbe essere stata
lavorato dalle 18 dell'altro
gior- particolari
attrezzature
elettridalle
finestre
di casa presentato
hanno vi- insieme
Distrutto
anche il persona,
deposito sia che venga adottato. Il
delle
associazioni:
valorizzazione
e
assistenza
alla
a
tele
arena
abbiamo
ai
volontari
una lampada al neon
no fino alla tarda mattinata di che alle quali imputare la cau- sto fiamme alte una decina di di legname che serviva
per le della nostra associazione,
sostegno
persona, socio-sanitario, tutela dell’ambiente e dei metri
cinofili,
il progetto”serena” che è brevemente illustraieri per domare gli ultimi foco- sa delle fiamme.
e che inizialmente han- commesse dei prossimi
gior- nel direttivo, ha lo scopo
approvato
beni
culturali,soccorso
e protezioneche
civile.a provoca- nototemuto
in questeche
pagine;
è statoverifiavviato, ni.
è inIpieno
svolgilai e per mettere in
salvo
almeSembrerebbe
potesse
titolari
dell'azienda
sono
di far
nascere e sviluppare il progetto
Riccardo Mirandola
dal mattino è re
stato
un continuo
affluire
di per-il carsi
mento
e i risultati li avremo tra qualche
mese.a salvare alcuni
no il laboratoriofin
dell'azienda
le prime
scintille
sia stato
un'esplosione.
riusciti
bancae ci auguriamo che coinvolga sempre
dove si trovano isone
macchinari
cattivo funzionamento
di una
Cosa
fortunatamente
li di assi
accatastati
sotto la tetSabatoche
e domenica
10-11 ottobre
c’è stata
la
alla nostra postazione
per il controllo gratuito
più
soggettiIvigili
chedelfuoco
aiutino impegnatiadomare
a realizzarlo.
Ammontano ad oltre 500mila per la lavorazione
del
legnalampada
al
neon
rimasta
inavnon
è
avvenuta
anche
perché
toia
ma
il
resto
della
materia
l’incendioalla«Crema»
Festa dei Nonni all’Arsenale e, come gli altri
della glicemia da parte dei medici diabetologi spesiete interessati, e volete saperne
euro i danni provocati dal ter- me.
vertitamente accesa. Da qui sa- all'interno del mobilificio Cre- prima si è purtroppoSetrasforanni
aderito con
il controllo
della u.o.c
di endocrinologia
di più telefonate
nelle
ore pomeribile
rogo
che nel tardo
pomeIn base ad unacializzandi
prima ricorebbe
partito poi undell’azienda
rogo di di- ma
nonabbiamo
vi era materiale
esplomato ingratuito
un enorme braciere.
zienda è stata
dichiarata
inagi- dovranno rimuovere i re
alcuni
partecipanti
all’evento
della
glicemia.
ospedaliera
universitaria
integrata
di
verona;
che
ridiane
a
Roberto
Zampieri
348riggio di lunedì ha letteral- struzione fatta ieri mattina mensioni molto vaste che ha sivo come bombole di gas Gpl
La furia delle fiamme ha fat- bile ed è stato interdetto a ciò che ha consumato il
9633068
inviate
una mail
a: e procedere poi ad un'at
mente distrutto il magazzino dai pompieri sembra che l'in- trovato facile alimentazione o altre sostanze pericolose.
to anche crollare gran
parte oppure
chiunque
di addentrarsi
nell'adell'azienda Crema di via Ol- nesco dell'incendio sia avvenu- nelle tonnellate di legname acIl rogo ha divorato tutti i mo- del tetto dei due capannoni.
Ie- rea interessata dall'incendio. valutazione delle struttu
[email protected]
altri appuntamenti di sCreening pubbliCo - domeniCa 28/09/2014
la Festa del Volontariato in piazza brà
Basso Veronese 3
Incendioalla «Crema», in fumo500mila euro
mo.
to nella zona dove erano depo-
catastato nei due capannoni
bili che la ditta doveva conse-
ri mattina, gran parte dell'a-
Nei prossimi giorni i titolari
muratura. •
ALBAREDO. All'ex casadi riposoè iniziatol'addestramento dialcuni animalicon i loroproprietari affetti dallapatologia
Cani«salvavita» perdiabetici
ProgettosperimentaleinItalia
Lebestiolepotranno riconoscere
lecrisiipoglicemiche deipadroni
inbasealle sostanzechimiche
eagliodoriemessidal corpo
Paola Bosaro
Per Red i momenti di riposo
sono pochi. Lui vive al ritmo
del respiro della sua padrona.
Red è una sentinella che può
salvare la vita di una persona,
non solo perché ha un olfatto
straordinario, ma perché questo cane è talmente legato alla
donna che l© ha adottato da sentire il desiderio di prendersi
cura in ogni istante di lei. La
storia di Red e del suo rapporto con la cinquantenne veronese Anna Butturini, paziente
diabetica insulino-dipendente dall© età di 8 anni, è iniziata
appena quattro mesi fa ma è
destinata a diventare un modello apripista per un programma unico in Italia.
Ad Albaredo, infatti, è iniziato l© addestramento di cani salvavita per diabetici. Il progetto si chiama Serena, in ricordo
della sfortunata Serena Zampieri, che cinque anni fa morì
improvvisamente durante un
corso per la sicurezza sui luo-
ghi di lavoro. Un gruppo di addestratori professionisti preparerà i cani a riconoscere i
sintomi delle crisi di ipoglicemia, situazioni patologiche
frequenti nei diabetici e pericolose al pari delle iperglicemie. Per la prima volta in Italia lavoreranno soltanto associazioni senza scopo di lucro.
L© idea è partita dalla stessa
Butturini, che ha chiesto aiuto
ad alcuni istruttori di cani, leggendo ed informandosi su
esperienze analoghe promosse all© estero. Hanno risposto
all© appello l© associazione «Radioemergenza del Basso veronese», che ha un© unità cinofila e una sede di addestramento nell© ex casa di riposo di Albaredo, l© Associazione diabetici
di Verona, di cui Butturini fa
parte, e Mindog, un centro cinofilo di Bologna. Stanno lavorando al «Progetto Serena»
Giuseppe Dal Bosco, istruttore della Scuola d© interazione
Uomo-Animale (Siua), Rita
Lucchese, educatrice cinofila,
Filippo Lorenzetto, presiden-
Unmomentodell’addestramento nelgiardino dell’ex Ipab DIENNEFOTO
AnnaButturiniconil cane Rede l’istruttore Roberto Zampieri
te del gruppo «Radioemergenza», e soprattutto Roberto
Zampieri, padre di Serena ed
istruttore di cani da ricerca,
ideatore pure del progetto sperimentale di Albaredo contro
le esche killer.
L© obiettivo finale è quello di
insegnare agli animali a riconoscere odori caratteristici,
emanati dai pazienti diabetici
pochi minuti prima di cadere
in uno stato di irrigidimento
muscolare e semi incoscienza
che pregiudica la loro capacità di chiamare aiuto e provvedere a regolare nuovamente la
quantità di zuccheri nel sangue. Secondo gli addestratori,
i cani si rendono conto degli
odori generati dai cambiamenti chimici nel corpo della persona che sta per avere un© ipoglicemia, ancora prima che
l'ammalato ne avverta i sintomi. «L© amico a quattro zampe
deve dormire sempre accanto
al padrone perché le crisi avvengono soprattutto di notte,
quando è quasi impossibile accorgersene e quindi allertare i
soccorsi», spiega Zampieri.
Quattro mesi fa l'istruttore si
è recato al rifugio del cane «Il
giardino di Jacopo» per avviare l'adozione. Ha selezionato
quattro cuccioli e ha chiamato
Anna e il suo compagno Raffaele affinché decidessero quale
animale adottare. «Red si è su-
MINERBE. Guariseaccusail sodaliziodi nonaverversatogli affittiper ilPalaMinerbe echiedel'azzeramento dei vertici
Pro loco«morosa»,sindaco infuriato
bito seduto accanto a me», ricorda Anna. «È stato lui a scegliermi». Negli ultimi quattro
mesi Red, Anna e Roberto
Zampieri si sono incontrati
quasi tutti i giorni, soprattutto
a casa di Anna. «Sto insegnando al cane a riconoscere alcuni
odori e a segnalarli», precisa
l© istruttore. «Fra qualche settimana verranno prelevati campioni di sudore e saliva della
paziente e Red inizierà a lavorare con quelli». «Il lavoro più
difficile non è insegnare alla
bestiola a distinguere odori e a
segnalarli, anche mediante un
avvisatore acustico», aggiunge Dal Bosco. «La vera difficoltà è costruire una relazione duratura, affinché il cane non
scordi mai che il suo compito è
quello di vegliare sul pazientepadrone». Dal Bosco sta educando un barboncino acquistato da una famiglia con una
bambina di 11 anni a cui è stato diagnosticato il diabete.
L© addestramento di Red e di
questo barboncino dureranno
fino alla prossima estate.
Nel frattempo, ad Albaredo,
stanno per prendere il via le lezioni di una vera e propria
scuola senza precedenti nella
nostra regione e addirittura in
Italia, in cui verrà rafforzata la
relazione tra i pazienti dell© Associazione diabetici e i loro cani. Per l© addestramento in ambiente esterno, l'amministrazione dell'Ipab «Villa Grassi
Perosini» ha messo a disposizione anche il giardino dell© ex
casa di riposo di Albaredo attualmente vuota. Altre prove
di conduzione ed obbedienza
si svolgeranno invece nel parco della Valle del Menago di
Bovolone. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
AssociazioneA
«Validoaiut
soprattutto
peribambin
«IlProgettoSerena è un©
o
iniziativa e noi lasostenia
conforza». La presidente
dell©
Associazionegiovani
diabete(Agd)diVerona
MariangelaTrinchillo ha p
dielogioper la
sperimentazionepromos
Albaredo.Il diabeteè una
malattiacon cui sipuò
conviverecerto, ma è anc
peso psicologiconon
indifferente.Speciequan
vienediagnosticata ai bam
«Lefamiglievengono
scombussolate»,rivela
Trinchillo. «Sonoaffamate
informazionie vannoa
reperirlesu internet. Mam
papàarrivano da noi
preoccupatissimi,
immaginandoche ifigli
svilupperannoretinopatie
cardiopatie.Nella maggio
deicasi, invece,non sarà c
perciòil nostro primocom
è tranquillizzarei genitori
Veronai minorenni a cui è
diagnosticatoil diabetes
alcunecentinaia.Gli iscrit
all©
Agdsono circa 300.
«Abbiamoavutoun©
impen
dal2013 al2014, 40in pi
riferiscela presidente.«Il
salvavita», concludeTrinc
«nonè solo unvalido aiuto
individuarel©
ipoglicemia, m
ancheunaspinta per reag
un©
etàincui si faticaad
accettarela malattia». P.B
OPPEANO. Seratainformativaall'auditoriu
Riciclarsicomebadant
Chanceperidisoccupa
il giornalino “Verona diabete”
con gli inserti “Pocket diabete”
ed il “Vademecum conteggio carboidrati”
informazione - divulgazione - eduCazione
www.veronadiabete.org
anno 4 - numero 3 - diCembre 2014
Quando e come usare l’insulina nel
paziente con diabete mellito tipo 2
introduzione e cenni storici
T
utte le condizioni cliniche caratterizzate da elevati valori di glicemia
nel sangue sono la conseguenza di
una inadeguata secrezione di insulina
pancreatica. Mentre nel diabete tipo 1, affezione
che si presenta classicamente in età giovanile, si
osserva una pressoché totale perdita della produzione di insulina già all’esordio della malattia,
nel diabete tipo 2, o dell’adulto, le anomalie di
secrezione sono di natura più complessa e la perdita della produzione di insulina avviene progressivamente negli anni. Generalmente si ritiene che
la malattia inizi a manifestarsi quando la capacità
di produrre insulina sia ridotta di almeno il 50 %,
ma con il trascorrere degli anni, anche nel diabete
dell’adulto, non è infrequente una perdita quasi
totale della capacità di produrre l’ormone.
L’insulina è prodotta da alcune cellule specializzate del pancreas, dette “cellule ß”, raggruppate in
alcuni agglomerati cellulari, denominati “insule
di Langerhans”. Tale ormone svolge importanti
azioni metaboliche, tra le quali, forse la più nota, è
quella di ridurre i livelli di glucosio nel sangue, ma
non meno importante è anche quella di ridurre i
livelli dei cosiddetti “acidi grassi liberi circolanti”
che originano dal grasso addominale e viscerale.
Questi ultimi, se in concentrazione eccessiva, causano effetti tossici sulla ß-cellula stessa compromettendone, come in un circolo vizioso, la normale
funzione e la capacità di produrre insulina. Inoltre,
un eccessivo accumulo di acidi grassi soprattutto a
carico del fegato, fenomeno spesso conseguenza di
una alimentazione ipercalorica, concorre a causare la cosiddetta“insulino-resistenza”, termine che
indica una riduzione dell’azione o, in altre parole,
dell’efficacia biologica, dell’ insulina stessa.
L’insulina, almeno nel soggetto sano, non insulino-resistente, svolge anche una azione positiva sul
mantenimento della massa muscolare, protettiva
sui vasi e di difesa dall’insorgenza dell’arteriosclerosi.
Recentemente la comunità scientifica ha celebrato il 90° anniversario della scoperta dell’insulina,
all’epoca resasi fortunatamente disponibile anche
come preparazione farmacologica in tempi molto
rapidi. Nelle prime fasi della scoperta l’insulina era
ricavata da insule di origine canina, cui seguiva un
procedimento di purificazione. Da quel momento
la storia naturale del diabete tipo 1, o diabete con
insorgenza in età giovanile, cambiò radicalmente.
Prima di allora, infatti, l’esito della malattia era fatale e i giovani diabetici che la contraevano erano
dott. vittorio Cacciatori
U.O.C. di Endocrinologia, Diabetologia,
Malattie del Metabolismo
destinati a morte sicura, dopo sofferenze, disidratazione, complicanze acute e coma diabetico. Con
l’arrivo di tale rivoluzionaria cura, sorprendentemente disponibile nella pratica clinica già dopo
appena 6 mesi dalla scoperta, la grave affezione
poteva essere curata efficacemente e tante giovani
vite salvate. A solo un anno dalla scoperta il Dr.
Elliot Joslin, un leader nell’uso della nuova terapia,
già trattava con insulina 127 giovani diabetici. La
scoperta ebbe un grande clamore mondiale e i due
medici autori delle ricerche, Bantig e Macleod, rispettivamente di nazionalità Canadese e Scozzese,
vinsero il Nobel per la medicina nel 1923. A distanza di 90 anni l’insulina rimane la pietra angolare nella terapia del diabete, sia di tipo 1, e spesso
anche di tipo 2, nell’eventualità che altre terapie
non abbiano dato i risultati attesi.
CaratteristiChe
delle insuline
Un tempo le uniche insuline disponibili in commercio erano di origine animale, principalmente
bovina e suina. Tali molecole, pur sottoposte a
procedimenti di purificazione, si associavano non
infrequentemente ad eventi allergici e a formazione di anticorpi anti-insulina, causa quest’ultima
di frequenti sbalzi glicemici. Dopo il superamento
delle insuline animali, poco più di trent’anni fa, è
stata introdotta, con tecniche di biosintesi, l’insulina umana e ancor più recentemente l’ “analogo”
figura 1: durata d’azione dei diversi tipi di insulina
tabella 1: obiettivi glicemici nei pazienti diabetici adulti
Insulina NPH
Analogo rapido Concenttrazione
e di insuliina nel s
angue
(Novorapid®, Humalog®, Apidra®)
h)
Detemir (Levemir ®)
NPH (12
20 hr)
NPH (12‐20
hr)
®
Lantus
Levemir (18‐20 hr)
® (20‐24 hr)
Humalog basal ®
(16-18 hr)
4
6
8
HbA1c (%)
< 7.0
70
Glicemia a digiuno e
pre-prandiale
re randiale (mg/dl)
( g/dl)
90―130
Glicemia di picco postprandiale (mg/dl)
<180
Glargine (Lantus®)
Humalog basal ®
2
2
La terapia insulinica può essere considerata la terapia “sine qua non” per la cura del diabete tipo 1 ed
è spesso prescritta anche nel diabete tipo 2, nell’eventualità risulti problematico il raggiungimento
di un adeguato controllo della malattia con i soli
ipoglicemizzanti orali o altre terapie. L’insulina
svolge inoltre un ruolo chiave, almeno in alcuni casi, nella terapia del diabete gestazionale, qualora l’
andamento delle glicemie non risulti adeguato con
la sola dieta e l’ attività fisica e si renda necessaria
una terapia farmacologica. In tale condizione infatti gli ipoglicemizzanti orali sono controindicati (per maggiori dettagli in merito alla trattazione
del diabete gestazionale si rimanda al precedente
numero).
(Insuman®, Actrapid® Humulin R®)
Regolare (6‐10 hr)
0
indiCazioni alla terapia
insuliniCa
Insulina regolare umana
Profilo Farmacocinetico delle
Insuline Umane e degli Analoghi
Analoghi rapidi (3-5
dell’insulina, ormone modificato strutturalmente e caratterizzato da una ulteriore maggiore rapidità di assorbimento nel sito di iniezione. Tale
caratteristica ha reso possibile
un più fisiologico aumento di
concentrazione dell’insulina nel
sangue dopo il pasto, quindi più simile a quanto avviene nel soggetto
non diabetico (Fig 1). In diversi studi gli analoghi dell’ insulina hanno
dimostrato di poter effettivamente ridurre il rischio di ipoglicemia, mentre
in merito all’ipotizzato effetto favorevole sui rialzi glicemici post-prandiali i
risultati sono più incerti.
Purtroppo, nonostante i continui progressi della
ricerca biomedica e farmacologica è tuttora difficile riprodurre pari-pari la fine regolazione della
glicemia che avviene normalmente nel soggetto
non diabetico; in questo caso infatti la naturale
secrezione di insulina endogena pancreatica (o
propria) è strettamente accoppiata alle variazioni
della glicemia nel sangue e l’immissione dell’ormone nel circolo sanguigno è veramente rapida
(avviene nel giro di 1 minuto, se non meno). Si
ricorda infatti che il livello di insulinemia (o concentrazione dell’ormone nel sangue) presente nel
nostro organismo tra un pasto e l’altro o nel periodo notturno è veramente modesto ma, al contrario
e almeno nel soggetto normale, l’incremento della
produzione di insulina che accompagna e segue il
pasto è anche di 1000 volte superiore.
10
12
14
16
18
20
22
24
POCKET
di a bet e
La maggior parte dei pazienti con diabete mellito tipo 2, come già detto, è in eccesso di peso o
presenta una localizzazione del grasso per lo più
in sede addominale/viscerale. Entrambe queste
caratteristiche concorrono a causare il fenomeno
dell’insulino-resistenza, cui spesso consegue una
successiva e graduale perdita della secrezione di
insulina pancreatica. Tale evento tuttavia, pur più
probabile in questi pazienti, non sempre avviene.
E’ da tenere presente, infatti, che molti soggetti
in eccesso ponderale, talora anche consistente,
riescono comunque a mantenere nel tempo una
adeguata capacità ß-cellulare di produrre insulina,
probabilmente grazie ad un meccanismo “protettivo” geneticamente mediato. E’ inoltre da ricordare
che altri importanti fattori protettivi “modificabili” sono legati anche ad uno stile di vita più sano.
A questo proposito non si smetterà mai di raccomandare ai pazienti il calo ponderale; può bastare
anche la semplice perdita di peso del 10 %, ottenuta in un arco di tempo consigliato di 6-8 mesi
con una dieta ipocalorica per ottenere apprezzabili risultati; tali benefici vengono ulteriormente
potenziati associando un’attività fisica costante
e prolungata. Nell’anziano, in particolare, anche
semplici ma regolari passeggiate possono risultare
efficaci. Tali modifiche dello stile di vita, se attuate
concretamente, possono talora migliorare il quadro metabolico anche consistentemente, tanto da
non rendere più necessaria la terapia insulinica.
Tuttavia, nonostante l’adozione di diverse strategie terapeutiche, come l’impiego di diverse
formulazioni di ipoglicemizzanti orali, anche
in associazione e ad alte dosi, nel diabetico nel
volgere di alcuni anni può risultare necessaria la
terapia insulinica. Spesso, tuttavia, i pazienti e
gli stessi medici, e per diverse ragioni, ritardano
l’avvio di tale terapia. Ciò, un po’ per una sorta di
“inerzia terapeutica”, un po’ per la paura, in parte
giustificata, dell’ipoglicemia, effettivamente più
frequente con tale terapia, ma anche per il timore
dell’aumento ponderale. Tra i pazienti, inoltre, la
terapia insulinica gode di una “brutta reputazione”,
venendo considerata come un segnale negativo in
termini di progressione della malattia ed essendo
talora percepita come una sorta di punizione o un
personale fallimento nel seguire le cure consigliate
dai sanitari; pure diffusa è anche la convinzione
che induca una sorta di dipendenza farmacologica.
CONSIGLI PER UN
A CO
Service editoriale, Geo Editoriale S.r.l.
Via Fleming, 17 - 37135 - Verona
Tel. 045 9275024
[email protected]
Grafica, Elena Bonuzzi
Stampa, Intergrafica Verona S.r.l.
NE
io
conteGGati
r
carBoid
azioni utili
Alcune inform
salute bene
ere
regolarità s
tile di vita rsesla
x
mangiare
medicina essaeno fitness
rcizio fisico
Standard italiani per la cura del diabete 2013
Editore, Associazione Diabetici Verona
Ospedale Maggiore di Borgo Trento
37126 Verona – Piazzale Stefani, 1
Tel. e Fax 045-8343959
IMENTAZIO
m
Vademecu
Tempo (ore)
Presidente, Gaetano Savino
Direttore Responsabile, Luigi Sabelli
RRETTA AL
NE/VR0309/2011
Gli eVenti
serata alla Gran Guardia
screening al trofeo Massimo tommasi
screening al chievo
PHoto Gallery
15
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
16
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
PHoto Gallery
incontro alla baita degli alpini di Poiano
Alla baita degli Alpini di Poiano
la dietista Paola Branzi
Alla baita degli Alpini di Poiano
Da sx. gli Chef M.erbici e n.Valbusa
campo scuola Microinfusori
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
17
PHoto Gallery
convegni
Formazione in sede
18
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
PHoto Gallery
attività motoria al Gavagnin
a teatro
Progetto serena
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
19
PHoto Gallery
Giornata mondiale del diabete e festa del volontariato
corso di cucina
20
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
PHoto Gallery
14000 passi per combattere il diabete
Percorsi 14000 passi colorati
7. anticiPazioni cassa
8. Partite di Giro
totaLE EntratE (a)
6. altre entrate
5. altre entrate da attivitÀ
coMMerciali ProdUttive
MarGinali
4. riMborsi derivanti da
convenzioni (art. 5 l. 266/91)
5. entrate da attivitÀ
coMMerciali ProdUttive
MarGinali (raccolta fondi)
3. donazioni dedUcibili e lasciti
testaMentari (art. 5 l. 266/91)
2. contribUti Per ProGetti e/o
attivitÀ (art. 5 l. 266/91)
1. QUote associative
1. liQUidita iniziale (c)
(cassa+banca+titoli)
1.577,00
2.3 da csv e comitato di Gestione
6.1 rendite patrimoniali (fitti,…)
6.2 rendite finanziarie (interessi, dividendi)
6.3 altro
5.4 cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari
5.5 attività di prestazione di servizi verso pagamento di corrispettivi specifici che non eccedano del
50% i costi di diretta imputazione
5.1 da attività di vendite occasionali o iniziative
occasionali di solidarietà
5.2 da attività di vendita di beni acquisiti da terzi a
titolo gratuito a fini di sovvenzione
5.3 da attività di somministrazione di alimenti e
bevande in occasione di manifestazioni
az. osped. Univer. integrativa verona
3.1 da soci (vedi nota integrativa)
3.2 da altri non soci (vedi nota integrativa)
2.6 da altre odv (specificare a quale titolo)
2.7 da cinque per mille
2.8 altro (specificare)
17,39
1.553,00
6.939,00
8.758,00
3.263,76
1.855,00
2.2 da altri non soci (vedi nota integrativa)
2.4 da enti Pubblici (comune ii^circoscrizione x
14.000 passi 2012)
2.5 da Unione europea e da altri organismi internazionali
1.310,00
3.043,00
IMPORTO
2.1 da soci (vedi nota integrativa)
EntratE
iMPorto
310,00
50,00
0,00
34.585,70
24.376,24
167,16
24.209,08
Bilancio e attiVità 2014
LiQUiditÀ FinaLE
di cui valori in cassa
di cui valori presso depositi
12.2 quote associative diabete Forum
12.3 versate a scuola ital. n. W.
12.4 altro
1.500,00
1.860,00
0,00
12,00
11. raccolte Fondi
(vedi allegati nr. delle
singole raccolte fondi
di cui ai punti 5.1, 5.2
e 5.3 delle entrate)
12. altre Uscite
12,00
186,64
0,00
23.255,94
538,02
6.865,00
1.380,00
488,10
10. iMPoste e tasse
186,64
131,64
23.124,30
538,02
6.865,00
1.380,00
488,10
iMPorto
0,00
12.1 contributi a soggetti svantaggiati
6.3 per soggetti svantaggiati
6.1 per struttura odv
6.2 per attività (vedi nota integrativa)
telefono fisso e cellulare
3.2 atipici e occasionali
3.3 consulenti
3.1 dipendenti
2.1 volontari (malattie, infortuni e
resp. civile terzi) - art. 4 l.266/91
2.2 altre: es. veicoli, immobili,….
UsCitE
09. beni dUrevoli
08. oneri Finanziari e
PatriMoniali
07. GodiMento beni
di terzi
0,00
0,00 13. Partite di Giro
28.346,15 totaLE UsCitE (B)
totaLE
a+C-B
17,39
1.553,00
06. Materiali
15.697,00
Per attivitÀ
04. acQUisti di servizi
05. Utenze
03. Personale Per QUaliFicare e sPecializzare l’attivitÀ
8.035,76 02. assicUrazioni
01. riMborsi sPese ai
3.043,00
volontari
30.615,79
Associazione Diabetici Verona – CONSUNTIVO ANNO 2014 - BILANCIO FINANZIARIO
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
21
Bilancio e attiVità 2014
22
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
nota inteGratiVa al Bilancio 2014
risultato finale
L’Associazione Diabetici Verona ha concluso l’esercizio amministrativo 2014 con un avanzo di gestione di
€ 24.376,24 di cui valori in cassa di € 167,16 in c/c bancario € 16.882,19 in c/c postale 7.326,24.
Negli ultimi tre esercizi l’andamento della liquidità finale è stato:
€ 35.822,78 (2012); € 30.615,79 (2013); € 24.376,24 (2014);
Si riscontra una diminuzione della liquidità costante nel triennio di 5 - 6 mila euro dovuta non a minori entrate ma
a maggiori spese per nuove attività: stampa del giornalino, progetto Solidarietà, progetto Serena.
L’avanzo di gestione di € 24.376,24 sarà utilizzato per:
collaborazioni occasionali per attività qualificanti (attività motoria – psicologa)
campo scuola per portatori di microinfusori
giornalino Verona Diabete e storia associazione
spese per giornata mondiale Diabete e screening pubblici
incontri di promozione stili di vita corretti e altri
progetto Serena
spese generali
€ 7.500
€ 4.500
€ 5.500
€ 3.000
€ 1.000
€ 1.500
€ 6.000
analisi delle entrate: aumentate da € 22.075,94 a € 28.346,15.
1. Le quote associative (€ 3.043,00) rappresentano il 10,7% delle entrare totali (€ 8,346,15), e sono suddivise come segue:
• Soci ordinari n° 225;
• Soci sostenitori n° 4.
2. I contributi sono stati di € 8.035,76. Sono stati raccolti contributi presso soci per €1.310,00 (per assicurazione
attività motoria €. 803,00; incontri di gruppo con Psicologa €. 350,00; altre entrate €. 157,00). I contributi da
non soci (€ 1.885,00) di cui 1.070,00 per libro ricette, 815,00 raccolti in occasione degli screening pubblici. Da
CSV sono pervenuti € 1.557,00, di cui € 1.464,00 per progetto Solidarietà. Dai contributi statali, il 5x mille relativo al 2012, è pervenuto l’importo di € 3.263,76.
3. Le donazioni nel 2014 ammontano a € 15.697,00 a conferma del notevole sostegno alle nostre attività sia dai
Soci che da non Soci. Dai soci sono pervenute a sostegno delle attività motorie € 6.390,00 e € 549,00 per terapie di gruppo. Le erogazioni liberali da non soci sono da Bayer € 500,00; AGSM € 1.028,00; Roche € 7.230,00.
4. Il rimborso annuale da convenzione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è stato di
€ 1.553,00 per attività 2012.
ripartizione entrate 2014
Rimborsi ed altro
ripartizione Uscite 2014
Contributi
da Soci
Quote
associative
Contributi
da non Soci
Donazioni
da non Soci
Donazioni
da Soci
contributi a soggetti
svantagg.
Rimborso spese
Volontari
Assicurazioni
Oneri finanziari
e tasse
Contributi
da CSV
Contributi
da 5 per mille
Altro
Personale
Atipico
Utenze
Materiale di
consumo per Attiv.
nota inteGratiVa al Bilancio 2014
analisi delle uscite: Rispetto all’anno precedente le spese sono aumentate da € 27.282,93 a €. 34.585,70. La
differenza è dovuta principalmente alle maggiori spese sostenute nel 2014 per i nuovi progetti (Serena e Solidarietà) e all’anticipo del pagamento fatture giornalino dicem. 2014.
In maggior dettaglio:
1. I rimborsi spesa a 4 volontari ammontano a € 488,10 di cui per attività extra Sede € 140,00 (rimborsi chilometrici) e per attività in Sede € 348,10 (rimborsi chilometrici), diminuiti rispetto all’anno precedente, rappresentano il 1,4% delle uscite complessive. Questo importo è da intendere quale parziale recupero delle spese effettivamente sostenute dai volontari, ricordando, che molti volontari non richiedono all’Associazione alcun rimborso per le attività svolte.
2. Nel 2014 le spese per assicurazioni ammontano a € 1.380,00; le relative polizze coprono la responsabilità civile e l’assicurazione infortuni per i volontari attivi (€ 580,00), per le Attività Motorie (€ 800,00).
3. Le spese per qualificare e specializzare l’attività dell’Associazione, pari a € 6.865,00, hanno coperto i costi per
le prestazioni di una Psicologa e dell’insegnante di Attività Motoria; costoro operano in regime di prestazione
di lavoro occasionale.
4. Le spese telefoniche ammontano a € 538,02, comprendono le spese per il telefono fisso (Telecom) e le spese
per il cellulare (Vodafone).
5. Le spese di materiale (€ 23.124,30) impiegate per attività istituzionale e per i singoli progetti sono dovute alla stampa e divulgazione del giornalino “Verona Diabete” (€ 8.285,84). AGSM € 1.007,49; cancelleria, posta, fotocopie €. 1.026,34; campo scuola microinfusori € 4.000,35; a COGEST, per spese giornata mondiale diabete
2.479,72.Progetto Solidarietà 4.100,01.Centro Universitario per valutazione medica attività motoria €. 816,00.
Spese serate, manifesti, pieghevoli associazione € 774,16. generi vari €. 634,29.
confronto entrate per anno
confronto Uscite per anno
confronto entrate uscite
Entrate
Uscite
60.000,00
60.000,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
45.000,00
40.000,00
40.000,00
40.000,00
35.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
25.000,00
20.000,00
20.000,00
20.000,00
15.000,00
10.000,00
10.000,00
10.000,00
5.000,00
00,00
2012
2013
2014
00,00
2012
2013
2014
00,00
2012
2013
2014
Bilancio e attiVità 2014
23
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Bilancio e attiVità 2014
24
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
relazione sociale 2015 – attiVità 2014
Le attività di solidarietà in ambito Socio Sanitario sono svolte gratuitamente dai nostri volontari e sono rivolte a tutta la popolazione.
1. tiPoloGia dei serVizi:
• servizi in sede: Chiunque può accedervi per fruire dei servizi di informazione-prevenzione e di autogestione della patologia che i nostri volontari forniscono. Grazie alla disponibilità dei nostri volontari l’attività spesso viene svolta ben oltre gli orari ufficiali di apertura (lunedì ore 14-16 merc. e ven. 9.00-11-00): praticamente tutti i giorni feriali con circa 3/4 persone al giorno per un totale di circa 800 accessi anno.
• attività dei volontari nella sede dell’Associazione Diabetici (Pad. 22 – stanza 40)
Degli oltre 25000 diabetici certificati dell’Azienda Ulss 20 di Verona, più di 8000 afferiscono alla UOC di Endocrinologia e al suo Servizio di Diabetologia della AOUI. Le persone con diabete, sia all’atto della insorgenza/
certificazione (circa 2000 nuovi casi all’anno) sia successivamente, si trovano spesso in difficoltà nell’affrontare l’autogestione della patologia. L’Associazione, sulla base dell’esperienza dei suoi operatori, si propone di dare alle persone colpite dalla patologia un’adeguata formazione per mantenere una soddisfacente qualità della
vita e una prospettiva di progettualità per il futuro.
I volontari dell’Associazione Diabetici Verona seguono specifici corsi di formazione per sostenere un ruolo di
completamento e integrazione alla terapia anche attraverso una “assistenza psicologica” per chi afferisce alla UOC di Endocrinologia/Diabetologia di Borgo Trento. L’Associazione fornisce, alle persone interessate, informazioni sul diabete e sul modo di convivere con esso promuovendo uno stile di vita corretto, enfatizzando il
rispetto della terapia e dell’autocontrollo della glicemia con lo scopo di favorire un buon compenso metabolico. I pazienti e i loro familiari trovano nei volontari dell’Associazione la disponibilità all’ascolto e l’ambiente adatto a stabilire relazioni empatiche, questo permette di creare le condizioni per favorire la confidenza e
le relazioni personali così importanti tra le persone. L’Associazione si propone di trasferire le regole per implementare semplici ma efficaci pratiche quotidiane derivanti dall’esperienza e da una continua informazione
per una forte e costante motivazione della persona. A tutti viene offerta l’opportunità di partecipare alle attività dell’Associazione che prevedono, tra l’altro, incontri di gruppo con psicologa.
Sono fornite, inoltre, informazioni sulla legislazione vigente riguardanti le persone con diabete per il rinnovo
patente, il lavoro, l’invalidità, i ticket sanitari, ecc...
L’Associazione opera in Sede con i seguenti orari di apertura:
• Lunedì: 14.00 – 16.00
• Mercoledì e Venerdì: 9.00 – 11.00
• Il mattino di Lunedì, Martedì e Giovedì solo se disponibili i volontari
Mi è particolarmente gradito rendere nota la collaborazione che la nostra Associazione ha avviato da qualche
tempo con la scuola infermieri di legnago e che nel giugno di questo 2014 si è intensificata prevedendo la
presenza degli studenti laureandi anche durante la nostra attività di sede. I nostri volontari hanno dialogato
con gli studenti illustrando loro le nostre principali attività sia nella sede in diabetologia che nel territorio di
Verona e provincia e, nei rapporti istituzionali anche a livello regionale e nazionale. È istruttivo e gratificante
confrontarsi con i giovani ancor più se futuri infermieri perché da loro traspare preparazione, professionalità
ma anche la consapevolezza del ruolo basilare ma delicato che avranno nella sanità!
relazione sociale 2015 – attiVità 2014
2. attiVità dell’associazione:
• incontro lunedì 3 febbraio 2014 a Quinzano nella sede della II Circoscrizione in collaborazione con UPIF sul
tema “Attività fisica e Diabete” relatore dott. Carlo Negri.
• serata a Marzana La compagnia teatrale “I DUEX”, si è gentilmente resa disponibile per una rappresentazione, a nostro favore, di “TANGO MONSIEUR?- Scherzo tragico in un prologo ed un epilogo”, che si è tenuta, ad ingresso libero, venerdì 21/02/2014, nella sala polifunzionale dell’ospedale di Marzana.
• incontro al centro Marani: il 7 aprile 2014, in occasione dell’assemblea ordinaria dell’Associazione erano
presenti: il dott. sandro caffi Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Integrata di Verona
(AOUI), il prof. enzo Bonora, Direttore dell’U.O.C. di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e il dott. Paolo costa Direttore UOC Ser. Med. Territor. e Spec. ULSS 20. L’incontro è stato dedicato alla discussione aperta
in tema di prevenzione, diagnosi, monitoraggio e terapia del diabete dentro l’Azienda Ospedaliera e nel territorio (Gestione Integrata) anche alla luce della legge regionale sul diabete (n 24 - BUR n 85/2011), le cui
finalità e obiettivi sono stati inseriti nel Progetto regionale sanitario 2012/2014.
• il 16/6/2014 a Poiano alla baita degli Alpini e ancora l’8/9/2014, abbiamo organizzato con la collaborazione
Gruppo Alpini e della dott.ssa Renata Castellani della Fevoss una serata incontro avente per tema” La salute
nell’alimentazione” con la presentazione del libro “In cucina per la salute”. La serata alla quale ha partecipato anche il dott. A.Vaona è stata animata dallo chef Nello Valbusa che in diretta ha svelato i segreti di ricette
gustose a basso impatto calorico e con la collaborazione del cuoco Marzio Erbici e altri 3 suoi amici è stata
servita una vera e propria cena talmente gradita che ha reso necessaria una seconda serata. Naturalmente
la dietista Paola Branzi ha illustrato con competenza ma in modo molto coinvolgente le principali linee guida di una corretta alimentazione rispondendo alle numerose domande del pubblico.
• incontro mercoledì 10 dicembre 2014 alla biblioteca civica di Illasi sul tema “La salute alimentare” relatrice dietista Paola Branzi.
• attività motoria all’aperto: L’Associazione consiglia e indirizza ad un Gruppo di Cammino mattutino (lunedì,
mercoledì,venerdì) sul percorso della salute di San Zeno in via Lega Veronese. Sullo stesso percorso si ritrova un gruppo di Nordic Walking pomeridiano (2 volte alla settimana). I gruppi si gestiscono autonomamente.
• corsi di attività motoria in palestra: Come negli anni scorsi sono stati tenuti nella palestra al Polisportivo Gavagnin e nella palestra al Palazzetto dello Sport i corsi di ginnastica dolce a cui hanno partecipato oltre 60
persone.
• screening della glicemia rivolti a tutta la popolazione. Nel 2014 in collaborazione con medici e infermieri dell’Endocrinologia dell’ AOUI di Verona sono state effettuate circa 3300 rilevazioni di glicemia capillare:
P Centro Anziani di Poiano e Montorio (febbraio)
P Trofeo TOMMASI (aprile); Centro Anziani di Palazzina(maggio);
P Festa del volontariato del CSV (settembre);
P Festa dei Nonni (ottobre); Centro Anziani di Parona (ottobre)
P Giornata mondiale del diabete (novembre) in Piazza Brà.
• incontri con la Psicologa: Incontri di gruppo condotti dalla psicologa terapeuta Dott.ssa Marina Marzani che
hanno avuto come obiettivi:
P Accettazione e superamento del senso di impotenza nei confronti della malattia;
P Acquisizione e consapevolezza delle proprie potenzialità per un ruolo attivo e propositivo;
P Acquisizione/potenziamento capacità di ascolto accoglienza e condivisione di problematiche specifiche
con altri.
25
Bilancio e attiVità 2014
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Bilancio e attiVità 2014
26
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
relazione sociale 2015 – attiVità 2014
• il tema alimentazione: corso cucina a cura dello Chef Prof. Nello Valbusa si è tenuto l’annuale Corso di Cucina all’Istituto Ipssar Alberghiero A. Berti con 19 partecipanti dal 5 novembre al 11 dicembre. Gli attestati sono stati consegnati in occasione della cena finale il 19/12/2014.
• notiziario dell’associazione: stampa (tre numeri all’anno di 5.000 copie ciascuno) e divulgazione in tutta
Verona e Provincia del periodico “Verona diabete” con l’obiettivo di promuovere un’efficace informazioneeducazione su temi inerenti il diabete e la sua prevenzione (novità normative legislative, stile di vita corretto, terapia e complicanze, attività della/e Associazione/i) nell’ambito del “Progetto Verona diabete”
• Formazione dei volontari: La nostra Associazione ha partecipato al corso “Chi trova un volontario trova un
tesoro” organizzato dal CSV di Verona. Inoltre, presso la nostra sede, si tengono regolarmente incontri, con
personale qualificato, per un continuo aggiornamento dei nostri volontari sulle problematiche della persona con diabete. Abbiamo partecipato con 11 volontari al corso di formazione della AOUI tenutosi a B.go Roma il 29/11/2014.
• campo scuola per portatori di microinfusori: Anche quest’anno, come nel 2012 e 2013 abbiamo collaborato alla realizzazione di un campo scuola (14/15 giugno in Val di Sole) per diabetici di tipo primo che sotto
la guida di un team diabetologico della AOUI impara a gestire in modo corretto e autonomo il microinfusore
soprattutto in relazione all’alimentazione e all’attività fisica.
• Progetto serena: Dall’idea di una nostra socia e dalla collaborazione di volontari cinofili della Protezione civile è nato in autunno il “Progetto Serena” che prevede l’addestramento di cani salva-vita, in grado di percepire crisi ipo e iperglicemiche. La nostra associazione sostiene il progetto al quale stanno aderendo altre
associazioni a livello sia locale che nazionale. Il progetto Serena è una sperimentazione su base volontaria
che si propone l’addestramento di più cani e dei loro rispettivi padroni affetti da diabete insulino trattato.
Il rapporto cane-padrone è basilare sia che il cane sia già di proprietà della persona, sia che venga adottato.
Il sostegno della nostra associazione, approvato nel direttivo, ha lo scopo di far nascere e sviluppare il progetto e ci auguriamo che coinvolga sempre più soggetti che aiutino a realizzarlo
• Progetto solidarietà: Grazie al contributo del CSV e della Banca Popolare di Verona, previsto nel progetto Solidarietà per le Associazioni dotate del marchio etico Merita Fiducia, abbiamo stampato 5000 opuscoli “Guida all’alimentazione” e 5000 opuscoli “Vademecum per conteggio carboidrati”. Questi opuscoli, a cura della
dietista Paola Branzi, verranno distribuiti dai nostri volontari soprattutto ai pazienti afferenti alla Diabetologia di Borgo Trento; contemporaneamente verrà chiesta la compilazione di un questionario di 20 domande che aiuti a valutare le proprie competenze in termini di alimentazione corretta.
• relazione con altre organizzazioni e associazioni: Iscrizione e collaborazione attiva con il Coordinamento
Regionale delle Associazioni Diabetici del Veneto (almeno 2 incontri annuali), con Diabete Forum e a livello
nazionale (Diabete Italia) per difendere i diritti dei diabetici e assicurare loro un’adeguata assistenza sanitaria (prevenzione secondaria) ma anche per concordare azioni comuni di prevenzione (primaria) del diabete
rivolte a tutta la popolazione quali diffusione di informazioni e comunicazioni (giornalino, pieghevoli, opuscoli informativi, conferenze, articoli sui giornali …) e campagne di screening della glicemia.
• Partecipazione al corso di formazione per il Coordinamento Veneto 19-20 settembre.
• Partecipazione a convegni: Venezia (marzo), San Bonifacio (aprile), Congresso SID AMD (novembre).
• collaborazione con organi istituzionali di Verona e Provincia:
• Con l’azienda ospedaliera Universitaria integrata di Verona (AOUI), soprattutto per l’attività di sede nella
UOC di Endocrinologia, Diabetologia, Malattie del Metabolismo di Borgo Trento.
relazione sociale 2015 – attiVità 2014
• con l’Ulss20 per incontri istituzionali e attività riguardanti il territorio.
• con il centro servizio Volontariato che forma i nostri volontari e ci fornisce assistenza e consulenza per
la nostra attività e per alcuni progetti riguardanti i giovani in Servizio Civile Nazionale (SCN) e Regionale
(SCR). Quest’anno ci è stato rinnovato il marchio etico Merita Fiducia per il biennio 2014-2016 e fino a marzo 2014, un giovane in Servizio Civile Regionale, procuratoci dal CSV, ha seguito il Progetto Diabete in gravidanza.
• Collaborazione con altre Associazioni (UPIF, Alpini di Poiano, Fevoss…) e le Circoscrizioni per un lavoro, in rete, a livello Comunale.
• Con il comune di Verona, Federfarma, la Facoltà di scienze Motorie, la croce Verde
• Le nostre iniziative si avvalgono della collaborazione di Medici, Laureati in Scienze Motorie, psicologi,
infermieri/e, dietisti/e, etc.
l’associazione conta 365 soci di cui circa il 5-10% svolge volontariato attivo.
3. attiVità Per il 2015
In generale si prevede di mantenere per il 2015 lo stesso piano delle attività del 2014 con particolare attenzione e impegno ai 3 nuovi progetti: Progetto serena, screening glicemie nei centri anziani, Progetto solidarietà.
Alla luce di quanto esposto, come Presidente dell’Associazione Diabetici di Verona e a nome del Direttivo, posso affermare che il nostro impegno è costante e rivolto a sensibilizzare sempre di più la popolazione sul problema diabete, questo deve essere affrontato in un’ottica di gestione integrata tra Specialisti e MMG al fine di
offrire la migliore cura possibile razionalizzando, le risorse economiche con risparmi del Servizio Sanitario
Regionale e Nazionale, con il miglioramento della qualità della vita del paziente e la prevenzione del diabete.
Il Presidente
27
Bilancio e attiVità 2014
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Bilancio e attiVità 2014
28
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
Codice
attività
0
0
Pagamenti
ore/anno/
2012
ore/anno/
2013
ore/anno/
2014
incontri di gruppo
con volontari
a
50
50
30
3 corsi x 50h
b
150
150
150
200
200
180
ore pagate
Psicologa
libera professione
(dott.ssa M. Marzani)
attività motoria
(diplomata
isef c. cassera)
attività
totale ore per
prestazioni occasionali
ore dei volontari
2 giovani in snc
(fino al 5/2013)
1 giovane in scr
(da 06/2013)
ore dei volontari
1
direttivo-Formazione
1
1
1
Presidente
segreteria
tesoriere
diabetico guida
educazione terapeutica
diabetico guida
screening
Podistica 14000 passi
Festa del volontariato
(csv)
screening Giornata
Mondiale del diabete
screening trofeo
tommasi
coordinamento regionale - diabete Forum
organizzazione
terapia gruppo
con Psicologa
organizzazione
corso cucina
organizzazione
corsi attività motorie
(71 partecipanti)
Gruppo cammino
nordic Walking
screening Festa
dei nonni
Presentazione libro
ricette - incontri alimentazione corretta
Giornale verona
diabete-sito
Progetto solidarietà
Progetto serena
screening centro
anziani
serata a Marzana
incontro Quinzano
2
3
3
3
3
3
1
2
2
4
4
3
2
2
2
2
3
2
2
attività
ore/anno
2 pax x 600h
c
2.800
1.200
0
1 pax x 18 x 12h
d
0
504
216
attività
7 vol. x 2h x 11 incontri + 11 vol. x 5h
20h x 50 sett.
6h x 50 sett.
2h x40 sett.
ore/anno
180
180
209
1.000
300
100
900
300
80
1.000
300
80
1 vol. x 16h
8
16
16
1 vol. x 5h
0
20
5
200
200
0
6 vol. x 5h
30
24
30
12 vol. x 5h
40
60
60
3 vol. x 5h
30
15
15
3 vol. x 6h x 5 incontri
60
48
90
1 vol. x 20h
40
40
20
3 vol. x 4h x 6 incontri
72
72
72
4 vol. x 5h x 2 sett
40
40
40
400
600
360
30
30
30
0
50
60
20 vol. x 5h x 2 gg.
2 vol. x 6h x 30 sett.
3 vol. x 5h x 2 gg.
5 vol. x 12h
1 vol. x 30h
30
2 vol. x 15h
1 vol. x 4h x 12 sett.
30
48
2 vol. x 4h x 4 sett.
32
2 vol. x 8h
2 vol. x 5h
16
10
totale ore volontari
tipo di attività
1 - attività sede, istituzionali, Formazione
2 - informazione educazione e stili di vita
3 - screening pubblici
4 - attività Motoria
2.530
2.675
2.553
tipo di pagamento
a - Prestazione occasionale a carico dell’associazione
b - Prestazione occasionale a carico associazione
c - a carico Ministero
c - per quota 90% regione - 10% ass. diab.
ore di attiVità
I dati percentuali e i relativi grafici a torta mostrano chiaramente come l’impegno dei volontari profuso a sostenere le varie attività dell’associazione sia invariato nei tre anni a confronto.
È stato confermato nel 2014 il nuovo tipo di evento pubblico particolarmente gradito ed efficace per la sensibilizzazione ad alimentarsi correttamente. Il cuoco e la dietista, in modo simpatico e coinvolgente, hanno dispensato ai
partecipanti agli incontri consigli utili per una cucina sana, leggera, e gustosa. Sono state serate piacevoli che hanno
coinvolto più soggetti nella organizzazione e realizzazione, a conferma che il lavoro in rete è più efficace ed accresce la solidarietà e la socializzazione. Proprio la collaborazione con più associazioni è la caratteristica comune dei
tre nuovi progetti avviati nel 2014 : screening glicemie nei centri anziani – Progetto serena -Progetto solidarietà.
Nel 2014 non abbiamo realizzato la consueta (dal 2007) “14000 Passi per combattere il Diabete” per motivi
organizzativi e difficoltà di tipo logistico che, se e quando saranno superate, potremo riprendere la nostra podistica non competitiva con rilevamento della glicemia prima e dopo la camminata.
attività 2012
attività 2013
attività 2014
65%
17%
4
16%
24%
4
13%
3
5%
4
56%
1
1
2
12%
3
13%
2
7%
tipo di attività
1 - attività sede, istituzionali, Formazione
2 - informazione educazione e stili di vita
3 - screening pubblici
4 - attività Motoria
7%
3
2
65%
1
Bilancio e attiVità 2014
29
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
...30 anni di storia dell’associazione diabetici verona
nUMeri teleFonici Utili
ass. diabetici verona
045 8343959
377 9880864
ass. Giovani e diabete
348 4104110
diabetologia Pediatrica
(b. trento)
045 8127662
045 8127663
infermieri
(b. trento)
045 8127652
Prenotazione visite cUP
(b. trento e b. roma)
045 8121212
osPedale MaGGiore di BorGo trento
Policlinico di BorGo roMa
045 8124628
fax 045 8124629
segreteria ambulatori
segreteria di direzione
045 8123110
segreteria ambulatori
e day hospital
045 8122362
045 8122497
infermieri diabetologia
045 8122611
ambulatorio del Piede
diabetico
045 8123330
Prenotazione prime visite
diabetologiche
045 8122497
Prenotazione visite di
controllo diabetologiche
045 8122611
2
2 1 2
3 1
3 4 4 7 4 3 5
4
65 5 6 5
7 13
Per 1000 5 6 12 Donazioni 9 8 9 10 11 10 10 13 13
Posta Donazioni Banca Scon� tessera COSA PUOI FARE TU? Iscriver� all’Associazione:
perché insieme si possono meglio
riconoscere e dichiarare i propri bisogni;
perché uni� si riesce a difendere i propri
diri�; perché uni� si riesce ad incidere
per far progredire la Ricerca Scien�ca.
Partecipare alle Sue a�vità.
Donare un po’ del tuo tempo aiutando
l’Associazione a perseguire le sue
nalità.
In occasione della denuncia dei reddi�
DONARE IL 5 PER MILLE C.F. 93016290236 Con donazioni a:
ASSOCIAZIONE DIABETICI VERONA ONLUS
Causale: “donazione”.
Padiglione
22
Dietro
C/C n. 11885373 Codice IBAN:
IT 70 U 07601 11700 000011885373 Banca UNICREDIT
Agenzia Verona For�
Codice IBAN:
IT 88 X 02008 11770 000005560961 La tessera di socio dà diri�o a scon� in negozi di ar�coli spor�vi, ortopedie …. Davan�
2014_ASS.DIABETICI_29,7X21.indd 1
NoN ti costerà Nulla!
Devolvi se vuoi,
il
5x mille dell’irpef alla
associaZioNe DiaBetici VeroNa
ASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIA
Foto Foto
1 1
Incontri
Corsi
2
2 Corsi
Palestra
palestra
3 3
Nordic
Nordic
Walking
Walking
4 4
Gruppo
Gruppo
Cammino
podistico
podis�che
5
5 Corse in
Corse in
Bicicletta
Bicicle�a
6
6 14.000
14.000
Passi
Passi
7
7 Campo
Corsi
Corsi ee
scuola
Sport
Sport
8
8 Volontari
Volontari
S.N.C.
S.C.N.
9
9 Corsi di
di
Corsi
cucina
cucina
10
10 Screening
glicemie
11 11
Serate
di Gala
12 12
Libro
Cucina
Cucina
13 13
Gite
Gite e
e
Progetto
uscite
uscite
aa
Serena
tema
tema
ASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIA
l’opuscolo informativo
ASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEDIABETICIVERONAASSOCIA
Bilancio e attiVità 2014
30
ASSOCIAZIONE
DIABETICI
VERONA
Associazione ONLUS
di volontariato socio sanitario
DOVE CI TROVI Vieni a trovarci in sede:
Stanza 40 nel Padiglione 22
(Diabetologia)
Ospedale di Borgo Trento Verona
37126 ‐ P.le A. Stefani 1
Tel. e Fax 045‐8343959
Cell. 3779880864 E‐mail / sito:
assdiabe�civerona@�scali.it www.veronadiabete.org
Orari apertura sede garan�ta:
Lunedì
dalle 14.00 alle 16.00
Mercoledì dalle 09.00 alle 11.00
Venerdì
dalle 09.00 alle 11.00
In base alla disponibilità dei volontari:
Lunedì Martedì e Giovedì
dalle 10.30 alle 12.30
14/02/14 09:33
Il 5 mille È un’importante opportunità.
Per sostenere
x1000
cod. Fiscale 93016290236
Alla voce:
sostegno delle associazioni
ONLUS senza scopo di lucro.
Presidente, Gaetano savino
direttore responsabile, luigi sabelli
editore, associazione diabetici verona
ospedale Maggiore di borgo trento
37126 verona – Piazzale stefani, 1
tel. e Fax 045-8343959
service editoriale, Geo editoriale s.r.l.
via Fleming, 17 - 37135 - verona
tel. 045 9275024
[email protected]
stampa, Flyeralarm
Scarica

Scarica la brochure - Progetto Verona Diabete