1 Diabete & Dintorni Avevamo ragione noi Quando nel mese di marzo 2011 scrivemmo sui giornali modenesi che l’interruzione e quindi l’abolizione del servizio di prelievo del sangue – compito specifico di un Centro Diabetologico - presso il Centro Diabetologico dell’Ospedale Estense di Modena, era un danno per tutti i diabetici che afferivano a quella struttura, per giustificare la “transumanza” si erano dette le cose più diverse; senza nessuna pudicizia per il ruolo professionale che avevano i fini dicitori: mentre uno affermava che i diabetici, andando a fare il prelievo fuori dal Centro Antidiabetico, erano stimolati a guardare i risultati delle loro analisi, un altro dichiarava che poiché i risultati delle analisi venivano inviati direttamente nel computer del loro medico diabetologo (il che non è vero o è vero solo per un piccola parte di diabetici), i diabetici non dovevano nemmeno preoccuparsi di ritirare i risultati delle analisi. Come potete facilmente immaginare, amici diabetici, la babele più totale regna nella mente di costoro. L’abolizione dei prelievi di sangue presso il Centro Diabetologico ha comportato il seguente risultato: Il medico diabetologo concorda con il paziente la visita successiva; poi gli consegna una ricetta interna (in formato A4) e con essa telefona al Servizio TELEPRENOTA oppure si reca al CUP, piuttosto che in una farmacia per prenotare detto prelievo. Un signore diabetico ha scelto il Servizio Teleprenota ritenendolo il meno dispersivo ma non gli è andata bene, perché la risponditrice gli ha detto che la sua richiesta non era in elenco e gli ha suggerito di recarsi al vecchio CUP di S. Giovanni del Cantone dove c’è un posto Teleprenota: basta alzare la cornetta. Ma quel posto NON LEGGE LA RICETTA BIANCA RILASCIATA DAL MEDICO DIABETOLOGO perché legge solo le ricette “rosse” Però, con un po’ di inventiva da parte dell’utente (basta piegare in due il foglio A4 per farlo diventare A5 ed allora l’ostacolo è superato. Il tapino è stato poi informato che dovrà recarsi in farmacia per ritirare la prenotazione cartacea, ritirare una o due provette per l’urina e/o il sangue ed eventualmente pagare il ticket. Recatosi in farmacia il nostro “eroe” ha ritirato la prenotazione cartacea ed è stato informato che per il pagamento del ticket (se dovuto) deve recarsi in banca (Unicredit Banca) oppure presso una macchina per pagamenti automatica. Tutto ciò per riuscire ad avere una semplice prenotazione di esami. Se il diabetico è persona non bisognevole di accompagnamento, il giorno stabilito si reca nel punto indicatogli per eseguire il prelievo. Se davanti a lui ci sono 50 /100 persone LE RICHIESTE DEI DIABETICI rischia una crisi ipoglicemica perché è a digiuno (ma questo aspetto a chi importa?) altrimenti, se è fortunato se la cava nel giro di qualche ora e poi ritorna a casa. Qualche giorno dopo Consenso Informato chiaro e comprensibile e Libera scelta dei diabetici per il ritorna nel punto-prelievi e ritira i risultati delle analisi. Poi, trasferimento ai Medici di Famiglia. finalmente, va alla visita di controllo che aveva concordato col diabetologo. Dopo di ciò ricomincia, di nuovo, il carosello appena descritto. Ripristino dei Prelievi di Sangue presso E se la persona ha bisogno di essere accompagnata? Il il Centro Diabetologico. carosello poc’anzi rappresentato si moltiplica per due, con l’aggravante che l’accompagnatore deve assentarsi per ore dal Presenza del Medico Diabetologo nella suo posto di lavoro perdendo una parte della sua retribuzione. Commissione per il rinnovo della Patente Le riforme, specialmente in campo sanitario, si fanno per migliorare il servizio al cittadino. L’Ausl Modena ha nettamente peggiorato il servizio che prima erogava, non tenendo in nessun Informazione, Istruzione ed Educazione Terapeutica, Sanitaria e Alimentare. conto i bisogni di cittadini malati. Il motivo dell’abolizione dei prelievi di sangue - ufficialmente – è stato che in “tal modo si sarebbero liberate risorse da Presenza del Referente del Diabete in ogni convogliare nell’educazione sanitaria, alimentare e Reparto Ospedaliero. terapeutica”. Se è vero ciò che l’Ausl afferma perché non comunica all’Associazione Diabetici Modenesi il numero di coloro che sono stati “educati”. Se per educazione si intende la spiegazione di come funziona un reflettometro (il “macchinino” che misura la glicemia), allora l’Ausl Modena risparmi tempo e denaro perché in ogni confezione contenente un reflettometro c’è un libretto spiegazioni molto esaustivo. Ma noi sfidiamo l’Ausl Modena a fare per davvero informazione ed educazione sanitaria di cui tanto si riempie la bocca.. Lo sa l’Ausl Modena che un diabetico maschio su due ha problemi di natura sessuale? Problemi che incidono profondamente e a volte irrimediabilmente sul rapporto di coppia e sulla famiglia? Meditate diabetici! Meditate! Associazione Diabetici Modenesi 2 Diabete & Dintorni IL CASO SVAS gli apparecchi per la misurazione della glicemia sono TUTTI uguali? Sembra proprio di si Anzi, NO GLUCOLAB E’ IL MIGLIORE DI TUTTI, PERCHE’ FA RISPARMIARE UN MUCCHIO DI SOLDI ALL’AUSL PERCHE’ COSTA MOLTO MENO DEGLI ALTRI E PERCHE’ VE LO PORTANO FINO A CASA Così il Servizio Sanitario dell’Emilia Romagna per le Province di Piacenza, Parma e Modena si è avvalso dell’esperienza maturata in altre Regioni d’Italia LA CAMPANIA per esempio Il risultato? Voltate pagina e leggete 3 Diabete & Dintorni Curare bene il diabete IL CASO SVAS I PROTAGONISTI: SORESA S.p.A., Società regionale per la Sanità: è un ente della Regione Campania che tra i suoi mandati ha quello di organizzare ed effettuare acquisti centralizzati e di contribuire al risanamento del bilancio della sanità regionale; la Sanità della Campania è in fase di commissariamento a causa della situazione debitoria fuori controllo. ASL Napoli 3 Sud (ex ASL Napoli 5 e Napoli 4), con sede a Castellamare di Stabia. SVAS BIOSANA Srl: azienda con sede a Somma Vesuviana (NA) che commercializza medical devices e prodotti farmaceutici. LA VICENDA Nella seconda metà del 2008 SORESA indice una gara per conto dell’ASL Napoli 3 Sud. Si tratta di una gara “home care” per la distribuzione domiciliare di strisce e glucometri ai pazienti diabetici assistiti dall’ASL; le gare di questo tipo prevedono che l’aggiudicatario fornisca alla ASL un servizio completo, “chiavi in mano”, comprensivo di acquisto dei presidi, distribuzione domiciliare, gestione dei piani terapeutici, reportistica. Questa gara prevedeva inoltre che l’aggiudicatario fornisse ai pazienti addestramento sull’utilizzo dei presidi. Il capitolato, in ottemperanza a quanto stabilito dalla normativa regionale sul diabete, prescrive correttamente che nella distribuzione di strisce e glucometri vengano rispettate le prescrizioni mediche e la libera scelta dei pazienti; purtroppo manca una clausola sul conflitto d’interesse, cioè l’impedimento alla partecipazione ad aziende che commercializzino esse stesse strisce e glucometri. La gara viene vinta da SVAS con un’offerta economica molto al di sotto dei valori medi di mercato; si vocifera che la stessa azienda abbia chiesto poi a SORESA di rivedere le quotazioni offerte in quanto queste erano state determinate da un errore di calcolo, richiesta rifiutata. Il contratto tra SORESA e SVAS viene firmato nel dicembre 2008, ma ’implementazione della distribuzione domiciliare, per ritardi vari, parte solo nell’autunno 2009. Ma qui si evidenzia il conflitto di interesse: SVAS è distributore per l’Italia di un glucometro e strisce di produzione coreana, Glucolab, e ben presto giungono notizie di pazienti di fatto costretti a cambiare il loro glucometro con quello della SVAS, tramite false informazioni o inducendoli a firmare, senza che se ne rendessero conto, l’autorizzazione al cambio. Arrivano inoltre segnalazioni, via via più frequenti, sul malfunzionamento del glucometro coreano che fornisce risultati glicemici spesso inattendibili. Interviene ben presto un’associazione per i diritti dei cittadini, Cittadinanzattiva, che denuncia la situazione ai Carabinieri. A seguire arrivano ulteriori denunce e proteste tra cui una interrogazione parlamentare e una denuncia ai Carabinieri da parte della FAND. Finalmente, preso atto dei comportamenti scorretti di SVAS e della insufficiente qualità dei suoi glucometri, SORESA provvede, in data 19 marzo 2010, a revocare il contratto di aggiudicazione. 4 Diabete & Dintorni 5 Diabete & Dintorni 6 Diabete & Dintorni 7 Diabete & Dintorni 8 Diabete & Dintorni 9 Diabete & Dintorni Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02523 presentata da RICCARDO VILLARI giovedì 14 gennaio 2010, seduta n. 312 Riccardo VILLARI - Al Ministro della salute - Premesso che: la Regione Campania in attuazione dell'art. 6, comma 1, della legge regionale n. 28 del 24 dicembre 2003, modificato dall'art. 1, comma 2, lettera d), della legge regionale n. 24 del 29 dicembre 2005, ha costituito "una società per azioni unipersonale" denominata Società regionale per la sanità SpA "ai fini della elaborazione e della gestione di un progetto complessivo, finalizzato al compimento di operazioni di carattere patrimoniale, economico e finanziario, da integrarsi con gli interventi per il consolidamento ed il risanamento della natura debitoria del sistema sanitario regionale e per l'equilibrio della gestione corrente del debito della sanità"; nel 2008, la Soresa ha indetto una gara d'appalto per esternalizzare la fornitura dei reflettometri, per un costo di oltre 4 milioni e mezzo di euro annui, per fornire a 23.000 utenti, poi divenuti 30.000, il kit per la misurazione rapida del diabete; la gara è stata aggiudicata alla Svas Biosana, piccola azienda locale, a discapito di colossi farmaceutici leader nel settore come Menarini, Roche, Abott o Lifescan, grazie ad un'offerta al ribasso della stessa Svas; la Regione Campania è quindi passata da una spesa di 18 milioni di euro del 2008, a 4 milioni e mezzo per il 2009; detto risparmio, pari a circa 14 milioni di euro per le casse della sanità campana, era accompagnato dal vantaggio per i pazienti di ricevere i kit a domicilio; a quanto risulta all'interrogante i diabetici, circa 30.000, dell'Asl Napoli 5, da San Giorgio a Cremano a Vico Equense, nei 24 comuni vesuviani della commissariata Azienda sanitaria locale, rifiutano i nuovi reflettometri della Svas Biosana, in quanto diversi sono stati i pregiudizi arrecati alla salute da GlucoLab o Evolution, gli apparecchi atti alla misurazione del diabete, costruiti nella Corea del Sud, con marchio della Comunità europea, per conto della stessa azienda vesuviana; in particolare, alcuni cittadini hanno lamentato che spesso sono ricorsi al 118, in quanto la misura della glicemia risultava superiore di oltre cinque volte il livello di guardia, per poi scoprire una volta ricoverati che il livello di glicemia era nella norma; oltre ai risultati altalenanti e poco attendibili, i cittadini-pazienti denunciano la mancata consegna dei kit nei tempi programmati, l'invio di materiali diversi da quelli richiesti, la violazione della privacy da parte dei corrieri della ditta e la mancata risposta alle chiamate ai numeri verdi della Svas, appositamente creati per fornire delucidazioni, chiarimenti e assistenza; il 12 gennaio 2010 a Castellammare di Stabia sia la Federazione associazione nazionale diabetici sia il sindacato dei farmacisti hanno manifestato per veder garantito il loro diritto alle cure; ad oggi sono più di 400 i reclami già trasmessi all'Asl Napoli 3 Sud, e diverse sono le denunce, l'ultima è stata presentata ai carabinieri di Castellammare di Stabia e inoltrata alla procura di Torre Annunziata; a giudizio dell'interrogante il diritto alla salute, di cui all'articolo 32 della Costituzione, in Campania è violato ed eluso, in riferimento ai pazienti diabetici, visto che le Asl seguono terapie difformi per la cura del diabete, alcune Asl distribuiscono i kit attraverso le farmacie, altre si affidano ai privati, mentre nelle gare di appalto non si tiene conto dei requisiti di qualità dei prodotti approvati dalle associazioni dei pazienti, senza considerare che dal 1° dicembre 2009 i diabetici dell'Asl Napoli 1 provvedono a proprie spese per le visite e le analisi di routine, si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo ritenga opportuno promuovere, seppur nel pieno rispetto delle competenze spettanti agli enti territoriali, per garantire ai cittadini diabetici campani il diritto alla salute. ========================================================================= 10 Diabete & Dintorni Diabete Oggi Diabete e flora microbica intestinale *Dr. Matteo REBECCHI Recenti studi in campo clinico stanno indagando il possibile coinvolgimento della flora microbica intestinale nel favorire l’insorgenza di obesità e di conseguenza di diabete (prevalentemente di tipo 2). L’intestino normalmente è colonizzato da numerose specie microbiche così dette commensali o saprofite ossia non patogene per l’uomo, si calcola che il numero di microbi che normalmente risiede nell’intestino sia pari circa a 1 milione di miliardi; l’insieme di questi microbi, detto microbiota, regola le funzioni intestinali, in particolar modo quelle del grosso intestino. Recenti studi, quali ad esempio quello pubblicato su Diabets Care (33:2277;2284, 2010) sembrano evidenziare, almeno nel modello animale, un ruolo del microbiota nello sviluppo di obesità e diabete: possedere una flora microbica intestinale prevalentemente costituita da lactobacilli e bacteroidi, sarebbe protettiva nei confronti dell’aumento di peso, mentre un flora intestinale maggiormente rappresentata da clostridi e stafilococchi risulterebbe più sfavorevole per l’insorgenza di diabete. Nutrendo in un modello sperimentale due gruppi di topi con la stessa dieta ipercalorica si è osservato come i topi più resistenti all’aumento di peso e alla comparsa di diabete fossero quelli con flora microbica intestinale rappresentata in prevalenza da lactobacilli. Lo studio prende inoltre in esame i possibili meccanismi biologici alla base del fenomeno osservato, pare infatti che possedere una flora microbica intestinale sfavorevole faciliti l’assorbimento di zuccheri semplici e acidi grassi nell’intestino, una maggiora produzione di trigliceridi ed un loro accumulo nella forma di tessuto adiposo nel fegato, con conseguente aumento dei livelli di insulina circolante. Tale condizione è proprio quella che si verifica nel diabete di tipo 2 con fegato “insensibile” ai livelli di insulina che aumenta progressivamente in un vano tentativo di compenso ma che non riesce a ridurre la glicemia, con necessità di ricorrere ai farmaci. Inoltre pare che possedere un microbiota sfavorevole riduca i livelli di un ormone chiamato GLP-1 che è importante nel promuovere la produzione di insulina e, almeno nel modello animale, nel preservare l’integrità delle cellule del pancreas preposte alla sua secrezione, cellule che nel corso della malattia diabetica si riducono progressivamente: non a caso il GLP-1 è divenuto un bersaglio dei più moderni farmaci ipoglicemizzanti usati nella cura del diabete. I primi studi condotti su modello umano pare confermino questi dati, gemelli monozigoti (con identico patrimonio genetico) separati alla nascita avrebbero sviluppato gradi diversi di obesità e diabete in funzione del tipo di specie batteriche presenti nel proprio intestino, tuttavia il quadro biologico per quanto riguarda la specie umana si complica ulteriormente; infatti pare sempre più evidente come oltre al tipo di alimentazione seguita dalla persona sia importante anche il tipo di nutrimento ricevuto nel primo anno di vita: l’allattamento al seno favorirebbe la colonizzazione dell’intestino del neonato da parte dei lactobacilli, cosa che avverrebbe in misura minore con le formulazioni artificiali. Anche il tipo di parto influenzerebbe il tipo di microbiota, quello che avviene per via naturale risulterebbe più favorevole per una colonizzazione da parte di lactobacilli, mentre il parto cesareo faciliterebbe l’impianto di stafilococchi con conseguente aumentato rischio di sviluppo di diabete ed obesità. Infine un uso ripetuto e non razionale di antibiotici debellerebbe a livello intestinale la presenza di batteri “buoni”. In attesa che ulteriori studi vengano condotti nel modello umano risulta corretto suggerire per ottenere una colonizzazione valida consumare latticini e derivati, pochi zuccheri semplici e grassi saturi, avere una dieta ricca di scorie e fibre (verdura) ed eventualmente utilizzare ciclicamente probiotici (ossia fermenti lattici) e prebiotici quali l’inulina che ormai si trovano comunemente in commercio e che sono il “cibo dei batteri buoni” che permette loro di crescere e colonizzare l’intestino. *Medico Nutrizionista Ospedale di Baggiovara - Modena 11 Diabete & Dintorni RELAZIONE DELL’ADM AGLI ASSOCIATI Un anno a fianco dei diabetici Gli anni 2010 e 2011 sono stati due anni intensi per L’Associazione Diabetici Modenesi. Innanzitutto l’Ausl Modena ha ribadito l’intenzione di non mantenere lo standard di assistenza, già ampiamente compromesso da decisioni non concordate con l’Associazione dei Pazienti. Basti pensare a nessuna informazione data all’ADM sugli ultimi accadimenti (trasferimento del Centro Diabetologico, trasferimento dei diabetici verso i Medici di Famiglia, trasferimento dei prelievi di sangue fuori dal Centro Diabetologico, etc.), ma soprattutto ai diabetici che in molti casi vengono allontanati dai Centri Diabetologici di Modena e della provincia, spesso con l’acquiescenza delle Associazioni locali che non fanno nulla per impedirlo. Le “curve da carico” utili per la stadiazione della malattia in nuovi soggetti diabetici erano in carico al Centro Diabetologico. Da qualche mese anche questo tipo di analisi deve essere effettuato non più al Centro Diabetologico, ma presso un Centro Prelievi qualsiasi. L’Associazione Diabetici Modenesi, vera espressione dei diabetici di Modena e della Provincia ha messo in atto una serie di iniziative a partire DALLA RIPUBBLICAZIONE DELLA NOSTRA RIVISTA “DIABETE & DINTORNI” SU CUI HANNO SCRITTO E SCRIVONO ECCELLENTI MEDICI SPECIALISTI MODENESI. Inoltre, da ottobre 2010 a luglio 2011 l’Associazione ha condotto, sulla rete televisiva TeleStudioModena, a cadenza quindicinale, una trasmissione sul diabete, entro la quale Medici Specialisti Diabetologi, Cardiologi, Nutrizionisti,Andrologi, Psicologi, etc, che hanno informato i diabetici sulle complicanze esperendo quella comunicazione ed educazione sanitaria di cui l’Ausl Modena parla sempre ma che non mette mai in pratica. L’ADM, attenta alle esigenze della popolazione (anche non diabetica) fin dalla sua nascita nel novembre del 1984, il 14 maggio scorso ha effettuato all’Ipermercato “I Portali” di Modena, con l’ausilio di due medici e di tre Volontari la rilevazione della glicemia su oltre 520 persone. I medici hanno spiegato a tutti coloro che si avvicinavano che cos’è il diabete. All’Associazione sono pervenute parole di apprezzamento per l’iniziativa promossa. Altre iniziative , che guardano sempre ai bisogni e agli interessi dei diabetici sono in cantiere. - AMBULATORIO DEL PIEDE. Per tenere sotto controllo ed eventualmente curare i piedi che sono gli organi più complessi del corpo umano. Questo servizio fino al 30 giugno 2011 era espletato dal Centro Diabetologico. A tutt’oggi la visita del piede non c’è perchè il podologo è andato in pensione e non è stato sostituito. La lettera che l’ADM aveva inviato all’Ausl Modena per conoscere se intendeva sostituire il podologo, non ha prodotto risposta. I diabetici, quindi, se avranno bisogno di una visita podologica non sapranno a chi rivolgersi oppure dovranno metter mano ai loro portafogli perché l’Ausl Modena ha lasciato scoperto il servizio. - MASSIMA ATTENZIONE sul “nuovo” Centro Diabetologico collocato al primo piano dei Poliambulatori di via del Pozzo nell’area del Policlinico. L’ADM vigilerà su questa allocazione perché, è notorio, nell’edificio vi è l’amianto e nel giro di qualche anno l’intero edificio dovrà essere abbattuto. In sostanza, l’ADM ha chiesto all’Ausl Modena le certificazione che l’amianto è stato “incapsulato”. NON C’E’ STATA RISPOSTA. (continua alla pagina successiva) HAI UN PROBLEMA CHE RIGUARDA L’ASSISTENZA E CURA DEL DIABETE ? TELEFONA ALL’ ADM LO RISOLVEREMO INSIEME 059 / 364446 - LUNEDI’ / VENERDI’ 09,00 / 11,OO 12 Diabete & Dintorni (contina dalla pagina precedente) - CREAZIONE DI UN PRONTO SOCCORSO PER I DIABETICI DA ALLESTIRE PRESSO IL PRONTO SOCCORSO DEL POLICLINICO DI MODENA. Questo Pronto Soccorso sarà dedicato esclusivamente ai malati diabetici, L’ADM ha già compiuto i primi passi, sondando la volontà a fare dei Dirigenti del Pronto Soccorso che hanno dato la massima disponibilità. Sarà adottato il sistema del “filtro”, vale a dire che la persona diabetica in quel momento bisognosa di cure, non si rivolgerà al Pronto Soccorso ma contatterà il suo medico curante (oppure la Guardia Medica) il quale, accertate le condizioni di bisogno del malato, lo invierà al PRONTO SOCCORSO DIABETOLOGICO. Questo servizio – assolutamente gratuito – potrà essere esperito anche dall’Associazione Diabetici Modenesi contattabile tramite numero verde che, ricevuta chiamata dal malato, lo metterà immediatamente in contatto col suo Consulente Medico, il quale, accertata l’effettiva esigenza del malato allerterà il PRONTO SOCCORSO DIABETOLOGICO. - CONSENSO INFORMATO COMPRENSIBILE E COMPLETO capace di informare per davvero sulle cure, le analisi e le visite che si ottengono presso il Medico di Famiglia e dal Centro Diabetologico. Il diabetico quando firma un documento così importante qual è in Consenso Informato deve ben comprendere che cosa ha firmato. Adesso non è così. - L’ASSOCIAZIONE SI STA BATTENDO PER IL RITORNO DEI PRELIEVI DI SANGUE AL CENTRO DIABETOLOGICO o di cambiare la prassi: sarà il Centro Diabetologico a prenotare il paziente presso il Centro Prelievi più vicino alla sua abitazione o da lui indicato. In tal modo, i malati eviteranno gli inutili percorsi che adesso devono compiere per eseguire le analisi prescritte. Non è più possibile sopportare ancora più a lungo queste vessazioni. L’Ausl Modena deve capire che non può trattare i diabetici come degli scocciatori pretenziosi. I diabetici desiderano soltanto ottenere cure appropriate alla loro malattia. - GLI ORARI DELLE FARMACIE interne degli ospedali di Baggiovara e del Policlinico che hanno orari diversi fra loro. Mentre a Baggiovara l’orario è dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 13.00 alle 16.00, al Policlinico la farmacia è aperta dalle 08,30 alle alle 13,30 e dalle 14,00 alle 17,00. Come si vede, l’Ausl Modena non favorisce i malati neanche nei piccoli dettagli: Lasciamo a Voi il giudizio. - L’ADM, IN SINERGIA con altre Associazioni di Volontariato, con Medici Andrologi, Diabetologi, Psicologi etc.,ha organizzato a Modena il 29 ottobre scorsoun convegno avente a tema la disfunzione erettile nel malato diabetico ed iperteso. Dia questa complicanza non si parla mai, eppure essa riguarda 1 diabetico su 2, L’ADM, i Medici Specialisti Andrologi e le Associazioni di Volontariato che hanno aderito a questo Convegno hanno fatto emergere questo aspetto della malattia diabetica. - INFINE, L’ADM PER I SUOI ASSOCIATI ha ottenuto dall’ACI - Automobile Club Italia – uno scontro del 20% per le prime due ore di sosta nel parcheggio a pagamento e del 30% dalla terza ora in poi. Al Socio basterà presentare (soltanto la prima volta) la tessera dell’ADM dell’anno in corso per vedersi applicato in automatico gli sconti anzidetti. Sono in campo molte altre iniziative a favore dei diabetici. Iscrivetevi all’ ADM Saremo più forti Noi - Sarete più forti Voi Organo di informazione dell’Associazione Diabetici Modenesi Direttore Responsabile Cristina Boschini Redazione e Amministrazione Piazza della Liberazione 13 Villaggio Modena Est 41122 MODENA Conto Corrente Postale 10005411 Grafica e Stampa Stampato in proprio Proprietà Associazione Diabetici Modenesi Reg. Trib. di Modena n° 1382 del 7.4.1997 13 Diabete & Dintorni Diabetici Celebri Wolfgang Alexander Albert Eduard Maximilian von Trips ”Questo ragazzo mi fu particolarmente caro” (Enzo Ferrari) *Ricerca di Salvatore BRUNO Wolfgang Alexander Albert Eduard Maximilian Reichsgraf Berghe von Trips, nasce il 4 maggio 1928 a Horrem nei pressi di Colonia, in Germania. Discendente da una famiglia baronale, viveva in un vecchio castello, come i signori e i principi del passato; praticava molto l’equitazione, oltre ad avere una passione per le auto da corsa. Questa passione non fu fermata nemmeno dalla sua salute cagionevole: soffriva di “diabete contrastato” e subiva un calo di zuccheri nel sangue. Era costretto a portarsi sempre qualcosa da mangiare dietro per non svenire. Cominciò a correre nel 1950 su una BMW 500cc e durante una gara si ruppe un braccio: a causa delle preoccupazioni dei suoi genitori continuò a correre sotto il nome di Alex Linther, in seguito partecipò a competizioni con vetture Vecchio Regolamento della F1 sportive. Nel 1954 conquistò il primo posto nella categoria 1300cc Dal 1961 cambia la Formula 1: vengono guidando una Porsche 356 Super con Walter Hampel. Ottenne il secondo posto nella ADAC-Eifel-Rennen al Nurburgring e terminò infatti ammesse monoposto dotate di motori massima di 1500cc e minima di quinto nel Berlin Sports Car Grand Prix, tenuto all’ Avus. L’anno successivo corse nella Mille Miglia, ottenendo il secondo 1300cc. Vietato l'uso di apparati di sovralimentazione. Il regolamento del posto nella classe GT. Conquistò la vittoria nella classe 1300cc nella ADAC-Eifel-Rennen, con la Porsche 356. Poi un altra vittoria mondiale del 1961 stabilisce per la prima nella 500 miglia del Nürburgring, con la Porsche. volta anche un limite di peso per le Nel 1955 venne notato da Von Frenkerberg (direttore sportivo vetture, che non possono essere più della Mercedes) che lo portò a correre al Tourist Trophy a leggere di 450 Kg: il limite è fissato per Dundrod con Claude Simon, concludendo terzo dietro a Juan l'auto senza carburante ma con il pieno di Maneul Fangio e Stirling Moss, guidando la 300 SLR. olio e acqua. Ad un anno appena delle Dopo il ritiro della Mercedes, nel 1956 cominciò con la vittoria di modifiche introdotte del 1960 cambiano classe a Sebring, con Hans Hermann e guidando una Porsche anche i punteggi. Con le nuove regolesi ottenne anche il 1° posto nella classe 1300 nella 1000 km del decide di assegnare 9 punti al primo Nurburgring, come compagno di squadra Umberto Maglioli. classificato, 6 punti al secondo, 4 al terzo, Nello stesso anno partecipò alla prima gara di Formula 1 con la scuderia Ferrari a bordo di una Lancia-Ferrari D50 al Gran Premio 3 al quarto, 2 al quinto, 1 al sesto. Questo d’Italia, non riuscendo però a partire a causa di un incidente sistema di assegnazione dei punti resterà durante le prove. L’auto fu successivamente smontata e in vigore fino al mondiale del 1990. controllata, scoprendo che lo sterzo era rotto. Nel 1957 partecipò alla prima gara in Argentina sempre con la Lancia-Ferrari D50; condivise la vettura con Cesare Perdisa e Peter Collins, arrivando sesto a due giri dal vincitore Juan Manuel Fangio su Maserati. La sua terza gara fu il Gran Premio di Montecarlo, con la Ferrari 801. Al Gran Premio d’Italia a Monza conquistò un terzo posto mentre in seconda posizione c’era Juan Manuel Fangio su Maserati. Partecipò all’ultima Mille Miglia e potendo vincere la gara lasciò la vittoria al pilota più esperto e anziano Taruffi. 14 Diabete & Dintorni Nel 1958, con la Ferrari Dino 246, cominciò la nuova stagione alla seconda prova del mondiale, il Gran Premio di Montecarlo, dove fu costretto al ritiro per problemi alla pompa del carburante. Nel Gran premio d’Italia fu costretto al ritiro per incidente con il pilota statunitense Harry Schell, rompendosi una gamba. Conquista nove punti terminando all’undicesimo posto e ottiene il titolo europeo di salita con la Porsche RSK. Von Trips dopo la fine di questa stagione lascia Maranello per andare a correre per la Porsche. Ma i rapporti con la Mercedes si incrinarono dopo che Von Trip scoprì che il direttore sportivo pretendeva il cinque per cento dei premi vinti. Ritornò quindi a correre con la scuderia Ferrari Nel 1960 partecipò al Gran Premio di Germania di Formula 2 sullo “Schloss Solitude” regno della Porsche che schiera cinque 718/2 i cui piloti sono nomi come Hermann, Graham Hill, Jo Bonnier e John Surtees. Le Ferrari sono invece per Phill Hill e Von Trips che vinse la gara riconquistando la fiducia del Drake. Con la Ferrari Dino 246 andò sempre a punti, tranne a tre gare. La stagione 1961 segnò la fine della sua esperienza umana. Nel Gran Premio d’Italia, Von Trips riuscì a conquistare la pole position per la gara; poteva ancora duellare contro Phill Hill per diventare il futuro campione del mondo. Non riesce a tenere la sua prima posizione scivolando indietro. Arrivato quasi alla fine del secondo giro, vicino alla “Parabolica”, la sua Ferrari entra tamponando in maniera violenta la Lotus di Jim Clark (che uscirà indenne, ma sotto shock). La vettura sbalza in maniera violenta. Von Trips viene scaraventato fuori dalla vettura e muore; la vettura atterra tra la folla uccidendo quattordici persone. Quell’incidente sarà ricordato come l’evento più tragico della storia della Formula 1. Questo è il racconto di Jim Clark dopo l’incidente: “Von Trips ed io stavamo percorrendo il rettilineo e ci avvicinavamo alla parabolica, che chiudeva il giro. Eravamo a circa 100 metri dall’inizio della curva e Von Trips percorreva la parte interna del tracciato, io ero molto vicino, lo seguivo all’esterno. A un certo punto, Von Trips sbandò al punto che le mie ruote anteriori toccarono le sue posteriori, fu il momento fatale. La vettura di Von Trips balzò due volte andando a sbattere contro il guardrail interno, poi ritornando verso la pista urtò di nuovo la mia vettura finendo in mezzo alla folla”. La gara non fu sospesa e il vincitore fu il compagno di squadra Phill Hill, che diventò campione del mondo. I genitori di von Trips, in memoria del loro figlio, costruirono su un terreno di loro proprietà, la prima pista di kart in Germania e forse in Europa, nel 1961. Il circuito fu poi affittato a Rolf Schumacher, padre di Michael il sette volte Campione del Mondo. Enzo Ferrari ricordava Von Trips così: “Questo ragazzo mi fu particolarmente caro, era un giovane di grande nobiltà d’animo. E quella giornata che doveva essere premio all’ardimento, alle vittorie, ai successi e al lavoro di tutti, ci portò la più cruda, dolorosa, amarezza”. *Presidente ADM 15 Hotel TERME San Vincenzo*** FORIO D’ISCHIA CAPODANNO A ISCHIA dal 28.12.2011 al 02.01.2012 €. 389,00 TUTTO COMPRESO STAGIONE 2012 dal 31.03.2012 al 14.04.2012 €. 599,00 dal 21.10.2012 al 05.11.2012 €. 599,00 PER INFORMAZIONI A.D.M. 059/364446 - 059/282039 16 17