ORGANIZZAZIONE DEI
SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO
Monica Minelli
L’organizzazione dei Servizi sociali e sanitari
in Emilia Romagna
 la
legge 2/2003, sull’organizzazione dei
servizi sociali
 la
legge 29/2004, sull’organizzazione
dei servizi sanitari
 il
piano sociale e sanitario 2008-2010
Il sistema integrato di interventi e servizi sociali
(l.r. 2/2003)

il sistema integrato dei servizi sociali a rete

l’accesso al sistema: gli sportelli sociali

gli interventi per la promozione sociale

l’integrazione sociosanitaria

la delega del Comune all’Ausl

il sistema informativo dei servizi sociali
I servizi e gli interventi
(artt. 5 e 7, l.r. 2/2003)

i servizi sono in rete e vi si accede tramite gli
sportelli sociali dei Comuni

devono essere localizzati facilitando accessibilità
(disabili, anziani) e tutela (minori)

devono garantire risposte di pronto intervento e
interventi di strada

la Regione promuove sperimentazioni volte ad
individuare modalità organizzative e gestionali
innovative, collaborando con i soggetti operanti in
ambito sanitario, educativo e formativo
Interventi per la promozione sociale
(art. 8, l.r. 2/2003)
promozione di integrazione sociale tramite
attività di integrazione culturale e
mediazione sociale
 contrasto delle cause di esclusione sociale
(disagio giovanile,dipendenze patologiche,
povertà, prostituzione)
 conciliazione tra tempi di vita e di lavoro
sostenendo iniziative di mutualità (aiuto tra
generazioni)
 garanzia di pari opportunità tra donne e
uomini

L’integrazione sociosanitaria
(artt. 10 e 1,1.r. 2/2003)

“I Comuni e le Aziende unità sanitarie locali
individuano, nell’ambito degli accordi di
integrazione sociosanitaria, i modelli organizzativi
e gestionali, fondati sull’integrazione professionale
delle rispettive competenze ed i relativi rapporti
finanziari...”

“La Conferenza territoriale sociale e sanitaria (CTSS)
promuove e coordina la stipula degli accordi in
materia di integrazione sociosanitaria...”
La delega della gestione dei servizi alle
AUSL (art 17, l.r. 2/2003)



il Comune può delegare la gestione di attività o
servizi socio-assistenziali alle Ausl
nella convenzione di delega sono definiti: la
struttura organizzativa distrettuale cui compete la
gestione dei servizi delegati, caratteristiche e
volumi di attività e prestazioni, risorse finanziarie,
contenuti e periodicità di informazioni da fornire ai
Comuni
la delega ha l’obiettivo di promuovere
integrazione professionale e semplificazioni
gestionali
Il sistema informativo dei Servizi sociali
(art. 28, l.r. 2/2003)
“ Il sistema informativo dei servizi sociali assicura
la disponibilità dei dati significativi relativi allo stato
dei servizi ed all’analisi dei bisogni. Il sistema
informativo è finalizzato alla programmazione delle
politiche sociali,ad un corretto utilizzo delle risorse,
nonchè alla promozione ed attivazione di progetti
europei ed al coordinamento con la strutture sanitarie
e formative e con le politiche del lavoro e
dell’occupazione”
Il Servizio Sanitario Regionale
(l.r. 29/2004)





i principi del Servizio Sanitario Regionale
(universalità ed equità di accesso,...)
i principi di organizzazione del SSR(la qualità
tecnica, professionale e relazionale,
l’integrazione tra le varie forme di
assistenza,...)
l’AUSL ha autonomia imprenditorale ed è
articolata in Distretti sanitari
la Direzione generale (d. generale, d.
sanitario, d. amministrativo e d. delle attività
sociosanitarie)
il Comitato di Distretto in ogni ambito
distrettuale
Il Piano Sociale e sanitario regionale
(2008-2010)

propone un “welfare di comunità” per il
benessere dei cittadini

afferma la titolarità delle funzioni di
programmazione e realizzazione della rete di
servizi integrata in capo al “pubblico”

promuove la partecipazione di tutti gli attori
sociali presenti nel territorio

prevede l’integrazione delle politiche locali
Il PSSR 2008-2010:
i principi del sistema

la centralità della Regione e degli Enti Locali nella
programmazione e realizzazione dei Servizi sociali,
sanitari e sociosanitari

la separazione delle funzioni pubbliche di governo
(programmazione e verifica dei risultati) da quelle
di produzione dei servizi e delle prestazioni

il distretto quale ambito ottimale per l’esercizio del
governo e per l’organizzazione associata delle
relative funzioni amministrative
Il PSSR 2008-2010:
la sfida dell’integrazione

a livello comunitario

a livello politico istituzionale

a livello organizzativo-gestionale

a livello operativo-professionale
Il PSSR 2008-2010:
l’integrazione a livello politico-istituzionale
Nell’ambito della CTSS, Provincia, Comuni
ed Aziende sanitarie, ciascuno per le rispettive
competenze, realizzano il coordinamento
delle politiche:
sociali
 sociosanitarie
 sanitarie

Il PSSR 2008-2010:
l’integrazione a livello politico-istituzionale
La CTSS approva
l’Atto di indirizzo e coordinamento triennale
e in tale documento:

definisce i profili di comunità della popolazione sia a
livello aziendale che a livello distrettuale

indica le criticità e le priorità per le scelte di indirizzo
per la salute ed il benessere, relativamente alla
pianificazione delle politiche territoriali
Il PSSR 2008-2010:
l’integrazione a livello politico istituzionale
I Comitati di distretto approvano:

il Piano di zona per la salute ed il benessere
sociale triennale (2009-2011)

i Piani attuativi annuali
l’integrazione
a livello politico-istituzionale
Committenza
AMBITO
D
I
Governo
Comitato di Distretto
(Sindaci e Direttore di Distretto)
S
T
Ufficio di Piano
R
Supporto alla Programmazione, regolazione,
valutazione
E
T
T
Accreditamento
Gestione Servizi
U
A
L
E
Produzione
Diretta AUSL
e Comuni
ASP
Coop. sociale
Privato profit
Associazioni
Org. volontariato
Il PSSR 2008-2010:
gli strumenti di programmazione

a livello regionale: Piano sociale e
sanitario

a livello intermedio (AUSL-Provincia):
Atto di indirizzo e coordinamento
(comprensivo del Profilo di comunità)

a livello distrettuale: Piano di zona per la
salute ed il benessere sociale
parole chiave

GOVERNANCE

COMMITTENZA

EQUITA’
Scarica

ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO ANNO