L’ INTERLINGUA Alberta Novello Gli inizi • Comportamentismo (’50 – ’60) • Analisi contrastiva • Analisi degli errori • Corder • Selinker Interlingua Sistema linguistico transitorio e intermedio caratterizzato da regole in parte della lingua di partenza, in parte della lingua d’arrivo e in parte indipendenti Enunciato apprendente enunciato corrispondente parlante nativo Processi principali • Trasferimento dalla L1 • Trasferimento dell’addestramento • Strategie d’apprendimento della L2 • Strategie di comunicazione nella L2 • Generalizzazione di materiale linguistico della lingua target Corder Apprendimento processo di complessificazione progressiva dell’interlingua • Accomodamento • Assimilazione • Legame L1: semplificazione e “ricomplessificazione” Stadi Primi stadi: parole isolate e formule non analizzate Prime parole • Sollecitatori di attenzione (guarda, io, maestra, bambino) • Regolatori dell’interazione (andiamo, via, sì, no) • Formule rituali (scusa, grazie, ciao) • Dimostrativi (questa, quello) • Descrittori (bello, grande, bravo, buono) Formule • Formule fisse (come ti chiami? mi chiamo, non ho capito, per piacere, come stai? non so) • Formule semi – aperte (mi piace…, posso…, voglio…) Interlingua di base • Morfologia assente o semplificata (uso di forme invariabili – “io mangia”) • Espressione della temporalità attraverso il lessico (“ieri io mangia; domani io mangia”) • Quasi assenza della copula • Uso limitato o assenza di articoli e preposizioni • Negazione espressa con particella invariabile (“io no mangia”) • Ordine delle parole che non sempre rispetta le regole della lingua d’arrivo Sequenze di apprendimento della lingua italiana: Temporalità • • • • • • Presente (forma basica) Participio passato (come passato prossimo) Imperfetto Futuro Condizionale Congiuntivo Accordo • Articoli • Aggettivo attributivo • Aggettivo predicativo • Participio passato Negazione • No • Non • Niente / nessuno • Neanche / mica Le sequenze di apprendimento • Grammatica universale • Funzionalità • Processabilità La teoria della processabilità • Ordine gerarchico implicazionale (a>b >c) • Ipotesi dell’apprendibilità • Ipotesi dell’insegnabilità La gerarchia di processabilità (Pienemann 1998) memoria lessicale parole, formule fisse category procedure modifiche ‘locali’ di unità lessicali phrase procedure accordo nei sintagmi S procedure accordo tra i sintagmi sub-clause procedure procedure specifiche per frasi subordinate La gerarchia di processabilità applicata all’italiano (Pallotti) Procedura Category procedure Strutture Numero e genere su N e Agg Tempo/aspetto su V Esempi Libri, sedie, rossi, piccole Andato, andavo, andando Phrase procedure Accordo nel SN; Accordo nel SV Libri grandi, questi libri Sono andato, sto andando, devo andare S- proc. Accordo sogg-SV Maria va, noi andiamo, i libri sono grandi, i ragazzi sono andati Subord. clause proc. Congiuntivo Penso che vada, spero che arrivi Applicare gli studi sull’interlingua alla didattica • Programmazione • Valutazione Programmazione • Il sillabo Tenere conto delle sequenze d’apprendimento per l’insegnamento della competenza linguistica (sillabo strutturale) …difficoltà • Terminologia • Strutture utili ma gerarchicamente successive (formule fisse – procedimento a spirale) • Accertamento del livello • Tolleranza dell’errore Processi di apprendimento e insegnamento (Pallotti) Processi di apprendimento Processi di insegnamento 1. Accorgersi della struttura 2. Analizzarla/capirla 3. Usarla in contesti controllati, familiari 4. Usarla in contesti spontanei, innovativi 1. Osservazione guidata 2. Pratica limitata (riconoscimento, combinazione) 3. Pratica più complessa (esercizi di sostituzione, produzione controllata) 4. Produzione libera, in condizioni complesse Livelli dei processi d’apprendimento (Pallotti) • Livello 0: accorgersi della struttura • Livello 1: formulare alcune ipotesi iniziali sul suo funzionamento • Livello 2: verificare e fissare le ipotesi • Livello 3: automatizzazione, fluenza, trattamento delle eccezioni Valutazione Valutazione tradizionale: • Orientata alle regole della lingua target • Misurata in base agli errori • Prove orientate alla forma Percorsi a U Correttezza Letto Letto Leggiuto Tempo Valutazione • Prove orientate al significato • Attenzione alle strutture dell’interlingua • Misurata in base allo sviluppo Situazioni valutabili • Conversazione • Task comunicativi (descrizioni di immagini, racconto di vignette o video, trovare le differenze…)