LIBANO
1. Il Libano durante le due
guerre mondiali
 Durante la prima guerra mondiale il Libano è ancora sotto il controllo militare
dei Turchi, ma in seguito alla vittoria degli Alleati e agli accordi di Sykes-Pikot
, nel 1918, il suo territorio diventa protettorato francese
 Scopo della Francia è quello di creare, in seno al mondo arabo
musulmano, uno Stato a maggioranza cristiana. La scelta si rivelò sbagliata
alla luce delle tante etnie presenti in Libano
 Dopo la seconda guerra mondiale, il Libano ottiene, nel 1943,
l’indipendenza, diventando un importante centro commerciale e finanziario.
 L’Assetto istituzionale scelto dopo l’indipendenza rispecchia le diverse e
antagoniste anime del paese: il presidente cristiano maronita, il primo
ministro musulmano sunnita, il presidente del parlamento musulmano sciita,
e altri alti funzionari greco-ortodossi o drusi. Tale patto è ancora considerato
valido.
Errore: i francesi lasciano il potere nelle mani dei cristiani maroniti,
sostanzialmente conservatori, dimenticando che la stragrande
maggioranza della popolazione è araba di religione musulmana
Focus: i gruppi religiosi in Libano
Musulmani - 60% di
cui:
• Sciiti 35%
• Sunniti 20%
• Drusi 5%
• Altri 1%
Cristiani 39% di cui:
• Maroniti 20-25%
• Greci ortodossi 5%
• Altri 10-15%
Altri
• (ebrei, ecc.) 1%
2. Le prime tensioni
 Nel 1970 dalla Giordania vengono espulsi numerosi Palestinesi. I
profughi si rifugiano in Libano (dove esistono già colonie di rifugiati
palestinesi) Si crea così una sorta di “stato dentro lo stato” e le
componenti religiose maronite in libano si schierano, in linea
generale, contro il movimento palestinese mentre le milizie druse lo
sostengono.
Le due “conflittualità libanesi”
Da un lato la guerra tra
israeliani e palestinesi i cui
effetti si riflettono anche nel
vicino Libano, soprattutto
attraverso l’arrivo di
profughi. Il Libano diventa
un avamposto della
guerriglia palestinese: il
confine più vicino per
combattere Israele
Dall’altro c’è la lotta per la
detenzione del potere in Libano:
da una parte i cristiani, sostenuti
da Israele, cercano di difendere
l’indipendenza e la loro sovranità
del Paese ; dall’altro i musulmani,
sostenuti dai palestinesi e, dopo
la rivoluzione khomeinista del
1979 anche dall’Iran, reclamano
la loro “porzione” di potere
statale
3. Guerra in Libano
 Invasione israeliana del Paese con l’operazione Litani 1978. Israele
invade il Libano in risposta agli attacchi di OLP contro lo Stato di Israele
 Le Nazioni Unite approvano una forza di interposizione internazionale –
UNIFIL. Il “cessate il fuoco” prevede che l’OLP abbandoni Beirut sotto
protezione della forza multinazionale. Il leader palestinese Arafat, il suo
stato maggiore e la quasi totalità dei guerriglieri palestinesi vengono
esiliati.
 Nonostante ciò la morte del leader libanese cristiano maronita
(filoisraeliano) Pierre Gemayel per mano dei siriani fa si che Israele
rafforzi la sua azione con l’ operazione Pace in Galilea nel 1982
rafforzando la propria presenza militare nella parte sud del Libano
 Subito dopo la guerra culmina nel 1982 col massacro di Shabra Satila
 Nel 1983 le ostilità si chiudono con un accordo con Israele per il ritiro dal
Libano

https://www.youtube.com/watch?v=jdgSvy_Ut2w
Appendice: il massacro si Sabra e Shatila
 Il 1 settembre 1982, vennero definitivamente
evacuati i campi profughi palestinesi nel
Libano
 Il Ministro della Difesa israeliano Ariel Sharon
contestò la presenza di 2000 guerriglieri
dell'OLP rimasti in territorio libanese
 Le milizie cristiano-falangiste di Elie Hobeika
il16 settembre 1982, entrano nei campi
profughi di Sabra e Shatila. Il giorno prima,
l'esercito israeliano aveva chiuso
ermeticamente i campi profughi
 Ci furono tra 3000 e le 3500, in sole 40 ore tra
il 16 e il 18 settembre
 Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha
condannato il massacro con la risoluzione
37/123 del 16 dicembre 1982
 Nel giugno del 2001 la Corte di Cassazione
belga, apre il processo su Sabra e Shatila per
i crimini di guerra e contro l'umanità,
convocando Hobeika come unico
responsabile
 Hobeika fu assassinato nel 2002 poco prima
di testimoniare.
 https://www.youtube.com/watch?v=zooZ4BQ8Q5M
Hobeika
Gli accordi di Taif
La fine della guerra civile
viene sancita dall’accordo di
Taif nel 1989. La situazione
del dopo-guerre vedeva
alcuni elementi di criticità:
1)Assetto di governo di difficile
gestione: presidente della
Repubblica cristiano
maronita, primo ministro
sunnita
2) Presenza militare della Siria
3) Crescita del peso politico del
partito politico di Hezbollah
Focus: gli Hezbollah
•
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Partito politico sciita del fondato
nel giugno 1982, dotato di un'ala
militare
I suoi leader si ispirano all'Ayatollah
Khomeini, e le sue forze militari
sono state addestrate Guardie
Rivoluzionarie Iraniane
Dal 1992 l'organizzazione è guidata
da Hassan Nasralla
Si oppone all’ala dei cristiano
maroniti, ma anche dei drusi e mira
al rafforzamento dell’islam sciita
(con l’Iran e Hamas)
L'ala politica di Hezbollah è, molto
attiva in campo sociale, gestendo
una serie di attività ed istituzioni
che forniscono istruzione, assistenza
sanitaria e sostegno economico
alle famiglie meno abbienti
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/video/c
ome-si-finanzia/708/default.aspx;
https://www.youtube.com/watch?v=n2LnzYF1V-Y
4. Il Libano dopo la guerra
• Non tutti i musulmani, però, seguono il
“partito di Dio”, ma seguono in
maggioranza la leadership dei sunniti,
guidati dalla famiglia Hariri, perseguendo
un modello di “modernizzazione” pessochè
occidentale. Hariri sarà l’uomo del “Libano
moderno”, alla ricerca del benessere e
della pace.
• Hariri è stato anche uno degli uomini più
ricchi del Libano e uno dei 100 più ricchi al
mondo e ciò contribuisce ad inimicargli
l’ala islamica interna e molti altri paesi
confinanti
• È stato accusato di aver ignorato i poveri, in
materia di assistenza sociale, aumentando
le sperequazioni economiche e sociali.
D'altro canto, l'esperienza imprenditoriale
ha incitato gli investimenti internazionali e
ha sostenuto la ripresa economica del
paese
Rafiq Ariri
5. La morte di Hariri e la “rivolta dei cedri”
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Il 14 febbraio 2005 Rafiq al-Hariri è stato
assassinato. Dell’assassinio vengono
accusati gruppi siriani – non è ancora
chiaro il ruolo di alcuni “gruppi”
appartenenti a Hezbollah
Dopo l’assassinio inizia la cosiddetta rivolta
dei cedri: la Siria, sotto la pressione del
“movimento del 14 marzo” si ritira dal
Libano
Per la prima volta sembra nascere un
movimento senza fede religiosa, ma solo contro il
“nemico siriano”. Ma questo equilibrio pacifico è
di brevissima durata
L’alleanza di partiti anti-siriani guidata da Saad
al-Hariri, figlio di Rafiq, vince le elezioni politiche
Al contempo, però,si riaprono le vecchie
discordie - nuova linea di scontro sciita/sunnita
ma anche fra radicali e moderati, anti- e filooccidentali.
6. La guerra del Libano del 2006
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Dopo l’uscita di scena della Siria,
rinascono le vecchie lotte inter-etniche e
inter-religiose
Dopo un attacco da parte di Hezbollah
ad una pattuglia israeliana, Israele
risponde: è di nuovo guerra israelolibanese
L'11 agosto 2006, il Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite ha approvato
all'unanimità la Risoluzione 1701 per far
cessare le ostilità. La risoluzione ha richiesto
il disarmo di Hezbollah e il ritiro delle
truppe israeliane dal Libano, con lo
spiegamento di soldati libanesi e di una
Forza di Interposizione in Libano delle
Nazioni Unite (UNIFIL) nel sud del Libano
Nelle elezioni del 2009 vince la coalizione
del “14 marzo” di Saad Hariri, a sorpresa su
quella di matrice fondamentalista di
Hezbollah
La situazione del paese è ancora oggi
instabile a causa della vicinanza di
Hezbollah all’Iran
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