La nozione di rete fra territorio, impresa,
istituzioni e ambiente
Master Eco-Polis
Giovedì 29 maggio 2008
Dott. E. Periti
Ruolo della PA
Assioma di base: la Pubblica amministrazione
“rappresenta” il potere dello stato sul territorio.
Il quesito fondamentale di questi anni è come l’apparato
pubblico debba interpretare questo ruolo, rappresentare
questo potere.
In questi anni sembrano contrapporsi due modelli:
• quello storico basato sulla visione burocratica che vede
l’amministrazione garante della legittimità degli atti
• quello privatistico basato su una visione efficientistica di
derivazione imprenditoriale
La 3a via: Efficienti
perché Pubblici
L’Amministrazione pubblica non è e non deve
essere privato ma non può essere burocrazia nel
senso weberiano di “potere degli uffici”.
Il centro dell’azione deve essere il Cliente o,
meglio, il valore aggiunto atteso dal cliente.
Dove il valore aggiunto è frutto delle attività svolte
all’interno dei diversi processi gestiti da un
organizzazione.
Centralità cliente
ATTIVITA’
RISORSE
IN ENTRATA
cliente
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
SERVIZI
IN USCITA
VALORE
ATTIVITA’
AGGIUNTO
AZIONE
PERFORMANTE
Efficacia
Efficienza
Passaggio concettuale
Nel rispetto del dettato normativo il passaggio
culturale richiesto alla governance e
conseguentemente alla struttura operativa è quello
da
ATTO
ADEMPIMENTO
AZIONE
OBIETTIVO
I problemi di
disallineamento con:
Il sistema dei controlli (Corte dei Conti) è basato
sul singolo atto/procedimento e non sull’azione
complessiva della P.A. e sull’aderenza tra i
risultati raggiunti e quelli prefissati nei limiti delle
risorse disponibili
Il sistema normativo è troppo “ricco” e pertanto
spesso contradditorio e confusionario,
comunque non allineato alle esigenze del
mondo in cambiamento (esempio sistema di
reclutamento management)
Alcune considerazioni
sul concetto di Rete
Non esiste un significato unico del termine rete, chi
cerca su Wikipedia trova almeno 13 distinzioni.
Comune a tutte le voci è il concetto di sinergia che
fa si che la rete/l’unione/il collegamento/l’
interfaccia, tra + attori generi sinergia interna ed
esterna.
Generi cioè un valore aggiunto in termini di
risparmio/tempo/energia …. maggiore di quello
risultante dalla somma dei singoli elementi.
Duplice effetto della
Rete
Fare Rete permette
contemporaneamente di:
CREARE VALORE
ACQUISIRE VALORE
per tutti gli attori coinvolti garantendo
TRAPARENZA e RESPONSABILITA’
Le reti in Unife
Il networking in Unife è assicurato dalla lettura per
processi dell’organizzazione che vede accanto ai due
processi principali: didattica e ricerca, una serie di 18
processi di supporto o secondari che guidano l’azione
quotidiana mantenendo il focus sul cliente interno o
esterno che sia.
ATTIVITA’
RISORSE
IN ENTRATA
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
SERVIZI IN
USCITA
Valore aggiunto
per il cliente
Che genera
soddisfazione e
quindi nuova
richieste
Rete management: gruppo
dei “7”, dei “14” e dei “60”
Il Gruppo dei 7 è composto dai Responsabili del
primo livello della Direzione (Dirigenti e EP),
quando il gruppo è esteso al personale EP
gerarchicamente subordinato alla dirigenza si
parla del Gruppo dei 14.
Il Gruppo dei 60 coinvolge anche tutto il
personale inquadrato in categoria D
responsabile di posizione organizzativa (Resp.
Ufficio, Segretario Plesso).
Rete management:
come stare insieme
Motivare (fare gruppo di
vertice a cascata)
Formare (da ‘specialismi’ a
competenze relazionali,
trasversali)
3,7 3,5
Comunicare (indagine di
clima, logo del
cambiamento, campagna
interna a sostegno del
cambiamento)
QUALITA' DEL LAVORO
ORGANIZZAZIONE
5
3,8 3,6
4,5
4
3,5
3
2,5
GESTIONE
2
3,7 3,5
1,5
1
0,5
VALORE 2006
0
VALORE 2007
QUALITA' DELLE RELAZIONI
COMUNICAZIONE INTERNA
4,1 4,0
3,7 3,4
STILE MANAGERIALE
3,9 3,6
Università: rete delle
reti
Ogni Ateneo opera sulla base di reti INTERNE che
si esprimono nei diversi organi di gestione:
consiglio di dipartimento, facoltà, consiglio della
ricerca, consiglio del pta. Ciascun organo lavora
per il ‘bene’ della propria rete con una vision del
tutto “particolare” (parziale). Ciò porta gli organi di
governo centrale a dover ‘mediare’ o, viceversa, a
legittimare le singole richieste.
La difficoltà consiste nel tradurre le reti in una
super-rete in grado di relazionarsi nel suo insieme
con il cliente.
Reti interne ad Unife:
esempi
Consiglio della ricerca – rete della ricerca
Consulta dei dipartimenti – rete della ricerca
Sistema bibliotecario ateneo – rete bibliotecaria
Consiglio del personale – rete del pta
Tavolo AOU-Unife – rete della salute
Consiglio degli studenti – rete degli studenti
Rete esterne ad Unife:
esempi
Comitato dei sostenitori – rete del territorio
CRUI – rete dei rettori
Codau - rete dei direttori amministrativi
CUN - rete di sistema
Sistema bibliotecario nazionale – rete
bibliotecaria
Segretari amministrativi – rete gestionale
dipartimenti
1° riflessione: esperienze
manageriali in Unife
Nella maggioranza dei casi lavorare in rete consente di
raggiungere meglio e prima gli obiettivi (reti di successo)
ma a volte capita che la rete esista solo virtualmente e
non nella realtà operativa (reti in difficoltà)
Esempi di rete di successo
- centralizzazione manutenzione e gare aperte per
diverse tipologie di intervento (esito: risparmio 20%)
Esempio di rete in difficoltà
- progetto portale
2° riflessione: Reti e
identità
Ogni “rete” presuppone un’identità.
La rete dei calabresi a Roma esprime una
identità territoriale. Nel caso delle università, se
private, hanno un’identità fondativa.
Quale identità per la pubblica amministrazione.
Se un ‘lavoratore’ non si riconosce nella rete, se
non coglie il valore della rete è difficile trovare
efficienza.
Stato amico o presenza ingombrante?
3° riflessione: Reti e
leadership
Che tipo di relazioni ci sono fra una o più
leadership e la rete?
Chi comanda nelle reti? Ancora: ci sono
posizioni di potere nelle reti?
- i ruoli (la rete si verticalizza)
- la creazione di valore (la rete rimane
fluida – network … anche in Unife)
4° riflessione: chi immette
contenuto nella rete?
Nella rete può essere immesso di tutto:
- Contenuti positivi
- Contenuti negativi
Ogni rete di trovare il punto di gestione interno e
nelle relazioni con altri reti
Esempio Unife: rapporto fra una facoltà e il cda
Conclusione: il neo
ministro prof. Brunetta –
forum pa 08
“Chi ha una rete ha un tesoro. Mettiamo insieme le reti, e
mettiamole insieme in forme competitive, al servizio dei
cittadini. E per richiamare il titolo di questo convegno
inaugurale, noi italiani abbiamo l’ingegno e la creatività
per riuscire in questa grande rivoluzione. Purché
sappiamo metterli con organizzazione, impegno e
disciplina al servizio dell’obiettivo comune. Le reti sono
una grande leva per semplificare la vita di tutti. Non mi
riferisco solo alla rete informatica, ma a tutte le reti
amichevoli: di vicinanza, di prossimità, come quelle degli
sportelli che offrono servizi per il cittadino”.
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Master Eco Polis 29 maggio 2008 - Università degli Studi di Ferrara