I°Università Anno degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura – Dipartimento di Ingegneria Corso di Laurea in “DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE” A.A. 2014-2015 Laboratorio del Disegno - Disegno e metodi di rappresentazione dello spazio - Modellazione fisica - Tecniche della rappresentazione Ore complessive di attività didattica 144 Crediti Formati 18 Titolari del Corso: Collaboratori al corso: Prof. Marcello Balzani Prof. Nicola Tasselli Prof. Federico Ferrari Prof. Luca Rossato Prof. Francesco Viroli Prof. Pietro Massai [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] in collaborazione con Tecnopolo dell’Università di Ferrara, Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna 1. Premessa Il disegno è una qualità propria dell'uomo. Aspetta solo di essere portata alla luce, educata e valorizzata. Il disegno è già in noi e per renderlo concreto, occorre adottare gli strumenti e i metodi per trasferirlo, per tradurlo sul foglio di carta. Disegno, è un linguaggio con il quale noi trasformiamo idee e realtà in forma grafica. Come le traduzioni, esso non può e non deve essere un processo meccanico, ma è frutto di interpretazioni e rielaborazioni. Il disegno è un mezzo per imparare a vedere, osservare, capire, confrontare e conoscere, per ricercare la “verità. Lo scopo sarà quello di trasmettere alla nostra mano, e dunque sul foglio da disegno, ciò che semplicemente osserviamo, dalla realtà che ci circonda. Ma per fare ciò, prima che sul foglio, il disegno si deve formare nella mente, solo successivamente si potrà trasferire su carta. Con il disegno possiamo comunicare agli altri quello che la nostra mente ha elaborato. Il Disegno è un linguaggio e come tale è basato su convenzioni e regole, su segni e simboli stabiliti da norme ed abitudini, tipiche di ogni epoca e cultura. Questo corso è finalizzato all’acquisizione degli aspetti teorici e di metodologie, operative, relative alla comprensione del disegno e della rappresentazione. Il corso, partendo da contenuti teorici e procedurali acquisiti con lezioni frontali teoriche, si svilupperà, attraverso opportune sperimentazioni da svolgere in aula, ed in appositi laboratori, con l’obbiettivo di affrontare le seguenti tematiche: - Disegno “mentale” come strumento di comprensione della forma. Disegno come strumento di rappresentazione di oggetti. Elaborazione, trasformazione compositiva e costruzione materico/tattile. Tutte queste tematiche sono elementi propedeutici fondamentali ed indispensabili per poter comunicare correttamente il progetto. La contemporaneità delle tecniche, sviluppate durante il corso, permette l’interscambio culturale delle metodologie. Il corso si sviluppa attraverso le didattiche del primo anno per permettere di offrire, l’approfondimento del maggior numero di aspetti applicativi finalizzati alla rappresentazione. 2. LABORATORIO DEL DISEGNO 2.1 scopi Il corso si pone l’obiettivo di illustrare tecniche e metodologie, per rappresentare progetti e oggetti esistenti nell’ambito del Disegno Industriale. Lo scopo è quello di analizzare, studiare e comprendere, oggetti esistenti nell’ambito della produzione industriale, rilevare le dimensioni, la forma geometrica,in relazione al contesto ,alla realtà spaziale che li circonda, indagare, le loro caratteristiche materico tattili, analizzando tutti i loro aspetti funzionali e prestazionali. Lo scopo primario da raggiungere è un buon livello di capacità nella rappresentazione progettuale e nella creazione-elaborazione fisica di modelli. A conclusione di un percorso finalizzato a tali obbiettivi, sarà sviluppata una esercitazione personale, che svilupperà lo studio di una precisa categoria di oggetti . 2.2 contenuti del corso Il Laboratorio del Disegno si pone l’obiettivo di illustrare tecniche e metodologie per rappresentare progetti e oggetti esistenti. Le tecniche che saranno trattate dal corso riguardano il disegno tecnico, il disegno a schizzo, il rendering manuale, la ripresa fotografica, il disegno raster, la creazione materica di un oggetto. 2.3 Disegno geometrico Il metodo di Monge Generalità. Il riferimento. Rappresentazione del punto. Rappresentazione della retta. Rappresentazione del piano. Condizioni di appartenenza. Problemi grafici. Intersezioni. Condizioni di parallelismo e complanarità. Condizioni di ortogonalità. Il ribaltamento di un piano proiettante. Ribaltamento di un piano generico. - Rappresentazione del cerchio nel piano generico. - Rappresentazione delle sezioni coniche con relazione omologiche. L’assonometria Generalità. Assonometria ortogonale. Il riferimento nello spazio e sul quadro. Rappresentazione degli enti fondamentali. Assonometria isometrica. Assonometria cavaliera. Il riferimento nello spazio e sul quadro. Rappresentazioni assonometriche delle sezioni coniche; - Rappresentazione assonometrica del tema d’esame finale; La prospettiva Prospettiva a quadro verticale. Il riferimento nello spazio e sul quadro. Rappresentazione degli enti fondamentali. Metodo del ribaltamento. Il riferimento e il cono visivo. Individuazione delle altezze prospettiche. Sezioni prospettiche. Figure in piani verticali. Figure in piani generici. Prospettiva a quadro inclinato. Generalità. Il metodo del ribaltamento. Costruzione del riferimento nello spazio e sul quadro. Determinazione delle altezze prospettiche. - Rappresentazione del tema d’esame in “Prospettiva a quadro verticale ed inclinato”; - Rappresentazione in “Sezione prospettica” del tema d’esame finale (in alternativa ad una rappresentazione a quadro verticale o inclinato); Teoria delle ombre Definizione del problema. Generalità. Ombra propria e ombra portata. Linea separatrice d'ombra e di luce. Ombra di un parallelepipedo rettangolo. Ombre di figure piane: esercizi. Ombre di figure solide: parallelepipedo rettangolo e cilindro, piramide e cono. Le ombre in assonometria. Direzione assonometria della luce e costruzione delle ombre. Ombre di figure solide. Le ombre in prospettiva. Le ombre nella prospettiva a quadro verticale. Ombre degli elementi fondamentali. Ombre di figure piane: esercizi. Ombre di figure solide. Rapporti di scala Analisi dei rapporti, oggetto-spazio, con l’adozione del rapporto di scala più idonea alle finalità rappresentative degli oggetti. Indagine conoscitiva dei rapporti di scala in uso nella rappresentazione dell’architettura. Sistemi e convenzioni per la quotatura dei disegni: principi generali di quotatura, i sistemi di quotatura, quotatura in serie, in parallela e progressiva, criteri generali e particolari per la quotatura dei disegni tecnici, quotatura di viste, piante e alzati. 2.4 Disegno a mano libera Disegno a matita chiaroscuro Render rappresentazione con tecniche manuali ( pantoni, pastelli, gessetti) . 2.5 Realizzazione o trasformazione di modelli fisici Il modello è strumento fondamentale per una corretta progettazione. Il modello, viene ad avere in realtà una funzione molto importante, rappresentazione di un’idea, di un pensiero che prende forma e si espone per la prima volta al giudizio. Il prototipo serve a rappresentare nelle tre dimensioni dello spazio reale. Solo in questo modo rappresentare può espandere il proprio significato ovvero concretizzare, materializzare il pensiero di chi progetta: significa dunque dar forma all’aggetto. In questo modo attraverso la lettura delle proiezioni ortogonali ed assonometriche, lo studente contemporaneamente realizzerà un modello tale da permettergli di controllare, modificare, trasformare, ed elaborare nuove soluzioni. Un modello è ogni volta un oggetto da guardare, plasmare, toccare, indipendentemente dal materiale con cui viene realizzato, così da diventare un oggetto a cui si possa “girare attorno”, cogliendo, in questo modo, tutte le possibili variabili in relazione ai vari punti di vista, alla luce, alla collocazione nello spazio reale e virtuale. 3. L’attività didattica Le attività didattiche saranno svolte singolarmente e in gruppo. Con ogni studente sarà concordato un tema da sviluppare nel corso del semestre in modo da realizzare durante lo sviluppo del corso un portfolio finale, che costituirà elemento di valutazione d’esame. - Lezioni teoriche: comunicazioni frontali ed introduttive a temi specifici destinati ad applicazioni pratiche. Queste lezioni si terranno lunedì dalle 9,00 alle 20,00 in Aula H e giovedì dalle 9,00 alle 13,00 in Aula H e sono destinate a tutti gli iscritti. In queste lezioni verranno anticipati i contenuti dell’esercitazioni pratiche da sviluppare in aula o in laboratorio modelli e introdotti temi di carattere teorico utili ad indirizzare alla fase applicativa (eventuali approfondimenti illustrati da esperti esterni e/o collaboratori). - Esercitazioni : una serie di esercitazioni individuali di verifica da svolgersi in aula e non guidate dal docente. - Applicazioni pratiche: Sono previste una serie di esercitazioni personali, che produrranno elaborati cartacei, virtuali e fisici relativi all’interpretazione geometrica del tema del semestre. In particolare l’esercitazione avrà come obbiettivo lo sviluppo e lo studio di una categoria di oggetti destinati al gioco dei bambini prodotti in legno, semplici nella forma e nella geometria, caratterizzati da colori vivaci, che prevederanno la possibilità di essere smontati e modificati, allo scopo di ottimizzare l’utilizzo e la funzione per cui sono stati ideati. L’esercitazione, prevede la scelta da parte di ogni studente di un giocattolo. Le preferenze vanno verificate e approvate dal docente allo scopo di evitare la possibilità di avere più oggetti dello stesso tipo. Applicazioni pratiche materico-tattili: elaborazione, trasformazione compositiva e costruzione materico/tattile Successivamente alla fase di analisi e conoscenza geometrica dell’oggetto (giocattolo concordato), lo studente si confronterà con l’idea personale di una nuova elaborazione- trasformazione dello stesso, attraverso l’originale interpretazione progettuale di nuove parti compositive. Nello specifico lo studente sarà orientato verso una nuova modellazione del giocattolo che, modificandone le proprie forme primitive, ne trasformerà l’aspetto geometrico ed estetico mediante il ricorso ad una vera trasformazione materico tattile, pur rispettandone le caratteristiche funzionali-prestazionali. Sono previsti per questa fase applicativa il ricorso alla formazione di gruppi di studenti. - Revisioni sui temi assegnati: il momento della revisione non ha un valore semplicemente di verifica e controllo ma rientra pienamente nell’attività didattiche finalizzate allo sviluppo dei temi assegnati e che costituiranno l’oggetto della valutazione finale. Gli studenti potranno fare revisione sui temi assegnati negli orari concordati con i docenti e comunque nelle giornate di lezione. Le revisioni potranno avere anche carattere collettivo per affrontare in gruppi allargati temi di carattere metodologico di interesse più generale e caratterizzanti i singoli lavori. 3.2 computer grafica: disegno raster - Programmi grafici: raster e vettoriali; definizione di CAD. Grafica raster. Definizione dei colori, metodo di gestione della grafica raster, filtri, livelli. Programma in uso per le esercitazioni: Photoshop della Adobe© (http://www.adobe.com) 4. Strumenti Indicazione sulla strumentazione tecnica necessaria per l'esecuzione dei rilievi metrici - portamine 2 mm, con mine di ricambio, durezza 2H e HB , no micromine. -matite in legno durezza H,HB,2B - carta da spolvero in rotolo o a fogli minimo formato A3 - scotch di carta - temperino a secchiello orbitale (esclusivamente per portamine) - gomma da matita - gomma pane - compassi (modello balaustrone: ovvero uno di quei compassi che regolano l’apertura tramite una vite centrale) - curvilinei - righe - squadre trasparenti (da 30° e 45°) - goniometro - ellissografo - cerchiometro - metro avvolgibile (in alluminio) - calibro (in metallo) Attrezzature per il laboratorio modelli: Ogni studente deve avere a disposizione un kit personale di utensili manuali necessari per le attività da svolgere nei locali adibiti a laboratorio modelli: - forbici - catter - squadre da taglio - materiale di consumo, (colla vinilica, scotch di carta) - e una dotazione personale minima di dispositivi di protezione: Dpi (dispositivo di protezione individuale): - guanti antitaglio - mascherina di protezione per occhi - mascherina di protezione per le vie respiratorie I supporti cartacei che dovranno essere utilizzati per l'esercitazione sono di due tipi: - supporto in carta da schizzo (grammatura non inferiore a 80) per la fase di studio. - fogli da marcher formato A3 - i formati utilizzati per la realizzazione degli elaborati sono fogli 700 x 500 mm non squadrati, con grammatura da 200 g/m2 e finitura superficiale liscia. Ogni difformità dovrà essere preventivamente concordata con il docente. 5. Bibliografia • • • • • Adottati: M. DOCCI, D. MAESTRI, M. GAIANI, Scienza del disegno, CittàStudi, Novara, 2011 R. MIGLIARI, Geometria descrittiva, CittàStudi, Novara, 2009 A. SGROSSO, A.VENTRE, Fondamenti di geometria descrittiva, Massimo, Napoli, 1994 A. SGROSSO, La rappresentazione geometrica dell' architettura, Applicazioni di geometria descrittiva, UTET, Torino, 1996 A. GESUELE, A. PAGLIANO, V. VERZA, La Geometria animata: Lezioni multimediali di geometria descrittiva, Cafoscarina, Venezia, 2007 • • • • • • C. U. COMI, La pratica del modello - Riflessioni e tecniche per il modello di architettura, Maggioli Editore 2008 L. GALLONI, Disegnare il design. Il rendering per il disegno industriale, Hoepli UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, M1 (voll. 1, 2, 3) M. BALZANI (a cura di), Il progetto del colore. Vademecum operativo per la gestione cromatica delle superfici architettoniche, Maggioli, Rimini, 2011 M. BALZANI, F. MAIETTI (a cura di), Colore e materia, Maggioli, Rimini, 2010 F. VIROLI, Rappresentazione design industria, in “Paesaggio Urbano” (2013), fasc. 5/6bis, pp. 86-93 Sul gioco • J. HUIZINGA, Homo Ludens (1938), Einaudi, Torino, 2002 • E. H. GOMBRICH, A cavallo di un manico di scopa (1963), Milano, Electa-Leonardo Arte, 2001 • B. MUNARI, Fantasia (1977), Laterza, Bari, 1998 • J. MAEDA, Le leggi della semplicità, Milano, Bruno Mondadori, 1998 • L. MALERBA, Profili, Milano, Archinto, Milano, 2012 • • • • • • Contenuti tematici trasversali in www.architetti.com: M. BALZANI, Una pelle (elettrica) che abito, in “ e_zine Pelle” (2011), fasc. 42 M. BALZANI, Modulare Σ(MMM)=M ื Modus +Metron + Modulor = Mousikos, in “ e_zine Modulare” (2010), fasc. 32 M. BALZANI, Post_oggettuale: presenza o assenza di roba o coso, in “ e_zine Oggettuale” (2012), fasc. 57 M. BALZANI, Inclusività (im)morale, in “ e_zine Inclusive Design” (2012), fasc. 50 M. BALZANI, Intelligenza (facile) per la città, in “ e_zine Smart City” (2013), fasc. 60 M. BALZANI, L’ethos di Peter Pan e il ritratto di Dorian Grey, in “ e_zine Reuse_Recycle” (2012), fasc. 54 • • • • • Altri di Bruno Munari per integrazione B. MUNARI, Disegnare un albero (1977), Zanichelli, Bologna, 2002 B. MUNARI, La scoperta del quadrato (1960), Zanichelli, Bologna, 1998 B. MUNARI, La scoperta del triangolo (1976), Zanichelli, Bologna, 1998 B. MUNARI, Le macchine di Bruno Munari (1942), Zanichelli, Bologna, 2002 B. MUNARI, Il libro degli errori (1964), Torino, Einaudi, 2006 5.1 Elaborati digitali Sono in corso di definizione le specifiche delle consegne digitali (raster e vettoriale). Sarà fornito agli studenti allo scopo un documento descrittivo di contenuti, formati, convenzioni, tempistica, ecc. 5.2 Supporti didattici Data la natura fortemente pratica del corso del laboratorio del disegno, allo scopo di migliorare le abilità di ciascuno studente, è consigliato l’acquisto ed utilizzo di un blocco per schizzi, così da permettere una migliore conoscenza ed interpretazione geometrica e compositiva della realtà che ci circonda e degli oggetti di uso quotidiano. Inoltre è consigliata la lettura interpretativa di elaborati grafici già sviluppati da altri progettisti designers. A tal proposito seguono alcuni link molto interessanti: http://www.sketch-a-day.com/ collezione di schizzi progettuali (uno al giorno). molte ispirazioni e spunti utili su come impostare i disegni (e tante idee di forme!) http://www.idsketching.com/about/ video tutorial e sketchbook di progettisti) http://idcreatures.com/ (sitoweb)e http://www.youtube.com/user/idcreatures (canaleyoutube) video tutorial legati al disegno per la progettazione http://www.youtube.com/user/vcTECsketch (canaleyoutube) lezioni di disegno e rendering a pantone partendo dagli elementi base http://www.brookbanham.com/sketches/index.blog?from=20091130 blog schizzi e rendering di autoveicoli, calzature e altri oggetti di design http://www.designertechniques.com/navagation/tutorials.htm tutorial di disegno e rendering di autoveicoli http://realestategraphics.net/blog/ e http://www.realestategraphics.net/flash.html schizzi e illustrazioni architettoniche http://www.youtube.com/watch?v=Dfq0mYSm-s0&feature=player_embedded# alcuni video di rendering con i marker (pennarelli professionali PANTONE o simile) http://www.disegnoepittura.it/disegno portale con lezioni e tutorial di vari tipi di disegno 6. Prova d’esame La prova d'esame, alla cui ammissione si accede in relazione al giudizio sulle esercitazioni sviluppate, è formata da: - valutazione del materiale sviluppato obbligatoriamente nel corso, secondo le scadenze di consegna richieste - una prova pratica ed orale sui contenuti del corso e della bibliografia - dall’analisi e dalla valutazione degli elaborati finali consegnati. 7. Assistenza e ricevimenti Per quanto riguarda la parte di restituzione e di definizione personale degli elaborati, i docenti garantiranno in aula nelle giornate di lunedì e giovedì l'assistenza e le revisioni necessarie alla stesura del portfolio, entro e non oltre il mese di febbraio, Per ogni ulteriore appuntamento è necessaria la prenotazione tramite e-mail. Prof. Marcello Balzani lunedì dalle 14,00 alle 15,00 o via E-MAIL [email protected] Prof. Federico Ferrari giovedì dalle 14,00 alle 15,00 o via E-MAIL [email protected] Prof. Francesco Viroli giovedì dalle 14,00 alle 1500 o via E-MAIL [email protected]