Manifestazioni sistemiche delle epatopatie Luigi Bolondi Professore Ordinario di Medicina Interna Alma Mater Studiorum-Università di Bologna Direttore Divisione di Medicina Interna Policlinico S. Orsola Malpighi www.fegato.org Manifestazioni sistemiche delle epatopatie Correlate a: • Infezione da HCV • Associazione dell’epatopatia a sindromi complesse • Insufficienza epatocellulare (acuta e cronica) • Ipertensione portale • Colestasi EPATITE C - Storia naturale HCV infection HCV Virus Subclinical infection Recovery Acute Hepatitis Polyclonal activation Chronic (up to 50%) Cryoglobulinemia Active Inactive Extrahepatic manifestations Cirrhosis (up to 30%) Cancer (2.5-3 % / Year) Complications (up to 10% / Year) “Asymptomatic” carrier B-NHL HCV, Cofactors and disease progression Cirrhosis Liver-related Death Chronic Hepatitis HCC Host factors (gender, age, race, genetic factors obesity, diabetes,steatosis) HBV HIV-1 Alcohol Malattia da HCV Manifestazioni sistemiche e associazioni • Crioglobulinemia • Linfomi • Glomerulopatie • Neuropatie periferiche • Lichen planus • Porfirie • Tireopatie • Diabete • Psoriasi • Artrite reumatoide • M. di Sjogren • S. di Behcet Manifestazioni sistemiche delle epatopatie Correlate a: • Infezione da HCV • Associazione dell’epatopatia a sindromi complesse • Insufficienza epatocellulare (acuta e cronica) • Ipertensione portale • Colestasi Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Aspetti clinici Steatosi e steatoepatite sono associate alla “sindrome metabolica”: Obesità prevalenza di NAFLD classe 1 negli obesi = 60% Diabete 75% dei diabetici tipo 2 presenta fegato steatosico Ipertensione prevalenza del 30.9% negli ipertesi non obesi Iperlipidemia Iperuricemia L’ecografia presenta elevate sensibilità e specificità nella diagnosi di steatosi La biopsia epatica è però l’unica metodica in grado di porre diagnosi definitiva, non esistono comunque precise raccomandazioni su quando eseguirla valutare nel contesto clinico. Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Aspetti clinici I pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale non obesi con transaminasi normali presentano una maggior prevalenza di steatosi all’ecografia (30.9% vs 12.7% nei soggetti controllo, p<0.01) Ciò sembra essere in relazione allo stato di insulino-resistenza tipico del paziente iperteso. Quesiti non risolti • Steatoepatite anche se transaminasi normali? • Il paziente con steatosi all’ecografia anche se magro e non diabetico svilupperà più facilmente ipertensione arteriosa? Donati, Bolondi, Gut 2004 Manifestazioni sistemiche delle epatopatie Correlate a: • Infezione da HCV • Associazione dell’epatopatia a sindromi complesse • Insufficienza epatocellulare (acuta e cronica) • Ipertensione portale • Colestasi NATURAL HISTORY OF COMPENSATED HCV RELATED CIRRHOSIS 5 years Survival rate _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 91% Decompensation _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 18% HCC development _ _ _ _ _ _ _ _ _ 7% Fattovich, Gastroenterology 1997 Fisiopatologia ipertensione portale Cirrosi EPATITE CRONICA ALTERAZIONI ARCHITETTURALI (fibrosi, capillarizzazione, rigenerazione, microtrombosi) ALTERAZIONI FUNZIONALI (elementi contrattili sinusoidali ed extrasinusoidali) Resistenze portali Ipertensione portale Iperafflusso portale VASODILATAZIONE PERIFERICA E SPLANCNICA (mediatori umorali) RITENZIONE IDROSALINA Ipovolemia effettiva e riduzione del volume centrale Attivazione sistema vasoattivo endogeno (NA, angiotensina, ecc.) Ipertensione portale aumento della pressione nel sistema portale sopra i valori considerati di normalitá (oltre 6-8 mmHg). Complicazioni maggiori: • ascite • emorragia digestiva • insufficienza renale • encefalopatia portosistemica • ipersplenismo approssimativamente il 50% dei pazienti con cirrosi “compensata” svilupperà almeno una complicazione maggiori dell’ipertensione portale entro 10 anni Sindrome epatorenale • incidenza 8% / anno nella cirrosi ascitica • prognosi infausta (sopravvivenza media dallo sviluppo di s. epatorenale: 2 settimane) • è determinata da una redistribuzione della circolazione sistemica con vasodilatazione splancnica e periferica + riduzione della volemia effettiva (nonostante elevata portata cardiaca) e conseguente intensa vasocostrizione renale. E’ una insufficienza renale di tipo pre-renale S. epatorenale tipo 1 • Caratterizzata da una severa rapidamente progressiva insufficienza renale definita come un aumento della creatinina sierica > 2,5 mg/dl. • Si sviluppa nel 30% dei casi di peritonite batterica spontanea associandosi a insufficienza epatica severa e disfunzione circolatoria (ipotensione art. elevati valori di attività reninica) S. epatorenale tipo 2 • Caratterizzata da un lento e moderato peggioramen to della funz. renale (creatinina sierica < 2,5 mg/dl). V* 1 V2 * RI = 0.50 arterie renali interlobari normali bassa impedenza V1 - V2 RI=———— V1 Sindrome epato-renale (RI=0.84) RI intrarenale, GFR e sopravvivenza in pazienti cirrotici RI < 0.70 RI > 0.70 GFR > 60 ml/min GFR < 60 ml/min mesi 12 24 36 Maroto, Hepatology 1994 Sindrome epatorenale Criteri diagnostici maggiori (devono esserci tutti) • Epatopatia acuta o cronica con insufficienza epatica avanzata ed ipert. portale • Ridotta GFR = creat. > 1,5 mg/dl o clearance creat. <40 ml/min • Assenza di cause precipitanti definite (shock, infezione batterica in atto, recente trattamento con farmaci nefrotossici, perdite gastrointestinali o renali di liquidi (>500 g/d per alcuni gg in pazienti senza edemi o ascite, >1000 g/d in pazienti con edemi o ascite) • Nessun miglioramento della funzione renale dopo la sospensione della terapia diuretica e espansione con 1500 cc di sol. fisiologica • Proteinuria <500 mg/dl e assenza di uropatia ostruttiva o nefropatia parenchimale Criteri diagnostici minori 1) Volume urinario <500 ml/die; 2) Sodio urinario <10 mEq/l; 3) Osmolarità urinaria > osmolarità plasmatica; 4) Sodiemia <130 mEq/l; 5) numero di emazie nel sedimento urinario <50 per campo. Arroyo, Hepatology 1996 Sindrome epatorenale - Trattamento TRATTAMENTO MEDICO Espansione plasmatica + albumina + vasocostrittori Protocolli riportati in letteratura: • ornipressina/terlipressina + albumina (inizirare terlipressina 0.5 mgx4 poi a crescere se mancata risposta) • midodrina + albumina + octreotide (per ridurre vasodilatazione splancnica) + MARS? • noradrenalina + albumina TIPS finora solo 4 studi pubblicati, ma con risultati molto promettenti: sopravvivenza 81% a 1 mese e 44% a 6 mesi nell’ottica trapianto per problemi di tecnica chirurgica meglio terapia medica di TIPS ENCEFALOPATIA EPATICA • Sintomi neuropsicologici presenti nei pazienti con insufficienza epatica (IE) dopo esclusione di altre cause note di alterazione della funzione cerebrale Hepatology 2002; 35: 716-721 EPISODICA • Spontanea • Recidivante: 2 episodi di encefalopatia in 1 anno • Precipitata da: eccessivo apporto di proteine emorragia GI farmaci( psicoattivi, diuretici) infezioni disidratazione disturbi idroelettrolitici( ipo-iperK, ipoNa) insufficienza renale interventi chirurgici TIPS PERSISTENTE • Deficit Cognitivi: alterazione delle funzioni sociali e occupazionali -CALO ATTENZIONE -ALTERAZIONI DELLA PERSONALITA’ • Deficit non Cognitivi: disturbi del sonno e alterazioni extrapiramidali DISARTRIA RIGIDITA’ TREMORI ATASSIA LETARGIA STUPORE COMA PATOGENESI • SOSTANZE NEUROTOSSICHE: AMMONIO MANGANESE MERCAPTANI, FENOLI, AC. GRASSI • AUMENTO DELLA PERMEABILITA’ DELLA BEE : a) ASPECIFICO -edema cerebrale - perdita di neurotrasmettitori - esposizione a neurotossine b) AGLI AMINOACIDI NEUTRI • MODIFICAZIONI DEI NEUROTRASMETTITORI MODIFICAZIONI ENDOCRINE IN CORSO DI CIRROSI EPATICA MODIFICAZIONI ENDOCRINE IN CORSO DI CIRROSI EPATICA FALSI NEUROTRASMETTITORI SEROTONINA ACETILCOLINA IPOTALAMO BCAA/AAA SHUNTS PORTOSISTEMICI IPERTENSIONE PORTALE ESTROGENI GHRH TRH SRIH IPOFISI SENSIBILITA’ GH CIRROSI EPATICA ATROFIA MUSCOLARE OSTEODISTROFIA ATROFIA TESTICOLARE IGF-1, IGFBP-3, IGFBP1 MODIFICAZIONI ENDOCRINE IN CORSO DI CIRROSI EPATICA IPOTALAMO TRH PULSATILITA’ ? IPOFISI MALNUTRIZIONE IL-1, IL-6, TNF- SCOMPARSA RITMO CIRCADIANO TSH PULSATILITA’ TSH TIROIDE (ALTERATA MORFOLOGIA) ALCOL VIRUS AUTOIMMUNITA’ CIRROSI EPATICA IPOTIROIDISMO LATENTE TSH T3 T4 FT4 rT3 TSH T3 T4 FT4 MODIFICAZIONI ENDOCRINE IN CORSO DI CIRROSI EPATICA IPOTALAMO GnRH E2 E1 ALCOL REGRESSIONE ONTOGENETICA (citochine) IPERTENSIONE PORTALE CELLULE STELLATE FIBRILLOGENESI HCC IPOFISI GONADI LH FSH IGF-I TESTOSTERONE CIRROSI EPATICA HCC E2 E1 GINECOMASTIA, IMPOTENZA, LIBIDO, OSTEOPOROSI, MASSA MUSCOLARE MODIFICAZIONI ENDOCRINE IN CORSO DI CIRROSI EPATICA KAYMAKOGLU, J GASTROENTEROL 1995 MODIFICAZIONI ENDOCRINE IN CORSO DI CIRROSI EPATICA RAMBALDI, AM J GASTROENTEROL 2002 Un giorno Brown-Séquard racconta all’ Accademia di Medicina di Parigi che un suo paziente gli aveva narrato che quando egli si procurava delle eccitazioni voluttuose, ma non tali da giungere alla piena soddisfazione del bisogno sessuale, provava dopo un benessere insolito… Brown-Séquard allora pensa che , dunque, il succo segregato dai testicoli deve avere una azione benefica sul sistema nervoso… e che, per conseguenza, l’ iniezione di sperma doveva far bene ai nervosi…. Ebbene, sopra idee tali, gabellate per esperienza, si sono fabbricati preparati, si sono fondati gabinetti di cura, si sono quasi creati dei medici specialisti, sono state deluse le speranze e alleggerite le tasche di mille malati. Augusto Murri Manifestazioni sistemiche delle epatopatie Correlate a: • Infezione da HCV • Associazione dell’epatopatia a sindromi complesse • Insufficienza epatocellulare (acuta e cronica) • Ipertensione portale • Colestasi Manifestazioni sistemiche delle epatopatie Correlate a: • Infezione da HCV • Associazione dell’epatopatia a sindromi complesse • Insufficienza epatocellulare (acuta e cronica) • Ipertensione portale • Colestasi Prurito Xantomatosi Acidi biliari Colesterolo Ittero Bilirubina Ritenzione/Rigurgito COLESTASI Ridotto flusso biliare verso l’intestino Ridotta concentrazione intestinale di sali biliari Malassorbimento Colestasi Malassorbimento Vit A Vit D Calcio Emeralopia Osteodistrofia Alterzioni cutanee Fatt.VII Vit K Difetti coagulazione Vit E Neuropatie Non c’è fenomeno quasi che non possa mancare in malattie nelle quali esso pare essenziale, e che non possa esistere in malattie, dove par non debba esserci. Augusto Murri DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA % HCV nei B-LNH Italia 19.8 Svizzera 9.4 Spagna 20.3-11.7 Francia 2-20.8 Romania/Ungheria 29/23 UK 0 Giappone 11.3 Canada 0.2 USA LA 21.7-11.5 USA Missouri 1.4 USA NO 25.7 Negri,2004 Int J Cancer:111, 1-8 Perché una differente distribuzione? • Fattori genetici/etnici • Prevalenza di HCV nella popolazione generale • Genotipo virale • Istologia del LNH Ipotesi patogenetiche • LINFOTROPISMO dell’ HCV: ruolo oncogeno diretto (?) • STIMOLO CRONICO DEL SISTEMA IMMUNITARIO DELL’OSPITE: facilitazione allo sviluppo e selezione di cloni abnormi LINEE GUIDA AISF PER LA PRATICA CLINICA - AISF ALGORITMO DIAGNOSTICO GENERALE DELLA COLESTASI Sospetto di colestasi (sotria clinica, test biochimici, prurito, ittero) Ecografia epatobiliare Vie biliari non Vie biliari dilatate dilatate Tests specifici per colestasi intraepatiche CPR E CPR M Biopsia epatica Ostacolo visualizzato CPR E Ostacolo non visualizzato CPR M EUS CPR E LINEE GUIDA AISF PER LA PRATICA CLINICA - AISF CRITERI DIAGNOSTICI PER CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Criteri maggiori Criteri minori AMA positività > 1:40 (IF indiretta) prurito che rihiede trattamento Biopsia epatica con lesioni dei ittero con normalità della coagulazione dotti interlobulari compatibili con CBP FA > a 2 volte i valori normali Diagnosi definitiva di CBP: IgM superiori 2.8 g/dl + 4 2 criteri maggiori + 2 criteri minori oppure 1 criterioamaggiore Schirmer test + (<10 mm di criteri minori secrezione lacrimale in 5 min) Diagnosi probabile di CBP: 2 criteri maggiori oppure 1 criterio maggiore + 2 criteri minori Interferone (IFN) • IFN naturale leucocitario • IFN Linfoblastoide • IFN-2a ricombinante • IFN-2b ricombinante • Beta IFN • IFN peghilato IPERTRANSAMINASEMIA PREVALENZA NEGLI STATI UNITI: 7.9% Solo il 31% ad eziologia definita • 43.6% alcol • 22.6% HCV • 11% possibile emocromatosi • 3.1% HBV • 19% combinazione di più di uno di questi fattori altre patologie Am J Gastroenterol Malattia da HCV Manifestazioni sistemiche e associazioni • Crioglobulinemia • Linfomi • Glomerulopatie • Neuropatie periferiche • Lichen planus • Porfirie • Tireopatie • Diabete • Psoriasi • Artrite reumatoide Non-alcoholic fatty liver disease (NAFL Comprende pazienti con semplice accumulo di grasso e pazienti con steatosi + infiammazione ovvero con STEAT Il consumo di alcol deve essere < 20 g/die. Recente classificazione in 4 classi su base istologica: CLASSE 1: steatosi semplice (soprattutto macrovescicol CLASSE 2: steatosi con infiammazione lobulare 3 E CLASSE 4 = NASH epatocitaria CLASSE CLASSE 3: come classe 2 + degenerazione Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Epidemiologia • In USA (studio autoptico) : Steatosi nel 70% degli obesi nel 35% dei non-obesi NASH nel 18.5% degli obesi nel 2.7% dei non obesi Wanless, Hepatology 1990 • In Italia (studio ecografico - progetto DIONYSOS) : Steatosi nel 16.4% dei soggetti sani normopeso Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Storia naturale •Il rischio a 5 anni di sviluppare cirrosi in pazienti in clas è del 15%. Il 10% di HCC in cirrosi criptogenetiche deri da NASH evolute •Predittori clinici di istologia avanzata: età > 40-50 aa, o diabete, dislipidemia (soprattutto ipertrigliceridemia). •Anche se esistono ancora pochi studi longitudinali sulla la sopravvivenza a 5 e 10 aa è stimata essere rispettiva Non-alcoholic fatty liver disease (NAFL Fisiopatologia Acidi grassi liberi TNFalfa Deficit di leptina o resistenza Predisposizione genetica Insulino-resistenza Altri fattori: farmaci tossici (es. solventi idrocarburi) deficit di colina Accumulo di grasso Danno cellulare (steatoepatite) danno diretto degli acidi grassi liber stress ossidativo anomalie mitocondriali Polimorfismi (citochine?) Cambiamenti morfologici Fibrosi - cirrosi Infiammazione IPERTRANSAMINASEMIA Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Aspetti clinici Vista l’associazione con l’insulino-resistenza è sempre be sensibilità all’insulina mediante uno dei seguenti metodi: HOMA index calcolato come: insulina a digiuno x glicemia Rapporto c-peptide / insulina Test di tolleranza al glucosio IPERTRANSAMINASEMIA Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Terapia Regole generali • Stop alcol • Stop farmaci potenzialmente lesivi (es. amiodarone, steroidi) tamoxifene, triciclici, IPERTRANSAMINASEMIA Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) Terapia Agenti citoprotettivi Acido ursodesosicolico Agenti antiossidanti Vitamina E S-adenosil-metionina N-acetilcisteina Tutti hanno presentatoBetaina risultati promettenti in esperie si attendono risultati da trial Metformina randomizzati in corso Agenti anti-diabetici IPERTRANSAMINASEMIA DANNO EPATICO CRONICO – altre cause Tratti clinici salienti Emocromatosi malattia autosomica Test di screening Test probanti Sat transferr >45% Studio mutaz recessiva 1:200 Aum. Ferritinemia C282Y M. Di Wilson malattia autosomica Bassa ceruplasmina Cupremia recessiva, 1:30000 Cupruria anemia emolitica analisi genetica Epatiti autoimmuni 18% delle epatiti non virali Biopsia giovani donne, g.globul ANA