DIALISI Il paziente con insufficienza renale cronica, in attesa del trapianto, viene sottoposto a dialisi, processo che consiste nel purificare il sangue almeno tre volte alla settimana attraverso un apposito macchinario. Ciascuna seduta di dialisi dura 3-4 ore, durante la quale il sangue, carico di scorie, subisce una depurazione attraverso un sistema di filtri e, in seguito, viene rimesso in circolazione. Sono disponibili due modalità di dialisi: l’emodialisi e la dialisi peritoneale. Nel caso dell’emodialisi il sangue da depurare viene inviato fuori dal corpo (circolazione extracorporea) verso un filtro che agisce come un rene artificiale. In questo filtro i liquidi in eccesso e i prodotti di scarto vengono rimossi e il sangue è poi reimmesso depurato nell’organismo. Nella dialisi peritoneale, invece, il filtro è il peritoneo, la membrana che riveste tutti gli organi dell’addome formando la cavità peritoneale. All’interno di questa cavità, viene introdotto il liquido di dialisi con cui vengono scambiate le sostanze, le scorie e l’acqua a partire dal sangue che irrora il peritoneo. A differenza dell’emodialisi, il paziente non deve recarsi presso il centro specializzato e viene addestrato a eseguire la dialisi al proprio domicilio in orari stabiliti in base ai propri impegni. Una conseguenza irreversibile della dialisi prolungata è la comparsa di amiloidosi sistemica per accumulo di b2-microglobulina (v. Cap. 2). Elementi di Patologia generale e Fisiopatologia Jeanette Anne Marie Maier • Massimo Mariotti Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl FIGURA 1 Schema dell’emodialisi. (Da: Harrison 17 ed, 2009). Elementi di Patologia generale e Fisiopatologia Jeanette Anne Marie Maier • Massimo Mariotti Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl