Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Istituto Comprensivo Statale “Francesco Muttoni” di Sarego via Damiano Chiesa, 5 – 36040 Meledo di Sarego (VI) Tel. 0444-820813/820589 Sito web: http://www.icmuttonisarego.gov.it e-mail: [email protected] [email protected] P.E.C.: [email protected] Codice Meccanografico: VIIC813005 - Codice Fiscale: 80016850242 MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NEI VARI ORDINI DI SCUOLA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO Criteri di valutazione degli alunni nella Scuola dell'Infanzia L'attività di valutazione nella scuola dell'infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perchè è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità. Gli insegnanti delle tre Scuole dell’Infanzia, riuniti in Commissione, hanno elaborato delle RUBRICHE per valutare le competenze afferenti ai diversi Campi di Esperienza nei quali si articola il Curricolo. Queste Rubriche vengono utilizzate per la valutazione degli alunni di 3 e 4 anni (“Piccoli e Medi”), secondo le seguenti tempistiche: Alunni di 3 anni solo valutazione a Giugno Alunni di 4 anni valutazione a Gennaio e a Giugno Di seguito si riportano le RUBRICHE, suddivise per Campi di Esperienza. COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE CONOSCENZA DEL MONDO CONOSCENZA DEL MONDO CORPO E MOVIMENTO I DISCORSI E LE PAROLE IL SE’ E L’ALTRO IMMAGINI, SUONI, COLORI IMPARARE A IMPARARE SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA Per gli alunni di 5 anni (“Grandi”) è stato adottato il “PROTOCOLLO D’INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA TRA REGIONE VENETO E USR” (10 febbraio 2014) e i relativi allegati per la Scuola dell’Infanzia, che si pone l’obiettivo di mettere in condizione gli insegnanti di individuare gli alunni che presentano significative difficoltà nell’area dello sviluppo motorio, cognitivo, comunicativo ‐ linguistico, relazionale e di mettere in atto percorsi didattici mirati al recupero ed al potenziamento, sempre con il coinvolgimento diretto dei genitori nella fase osservativa e nella condivisione delle azioni didattiche. Lo strumento non ha finalità diagnostiche, ma offre degli spunti di osservazione al fine di rilevare eventuali atipie di comportamento/apprendimento. Per i bambini che, in seguito all’osservazione iniziale evidenziassero cadute in una o più aree, gli insegnanti metteranno in atto misure di potenziamento, rivolte comunque a tutto il gruppo di alunni. Per gli alunni in cui dovessero persistere le difficoltà anche alla seconda osservazione, i docenti valuteranno, in accordo con le famiglie, un eventuale invio ai servizi per un approfondimento diagnostico. Il Protocollo non necessita di particolari prove specifiche; i dati possono essere colti nella quotidianità dei gesti scolastici, oppure attraverso l’osservazione mirata durante attività progettate ad hoc, in riferimento agli item della griglia di rilevazione. Alcuni aspetti vanno rilevati individualmente e altri in gruppo. L’osservazione viene registrata in un’apposita tabella allegata al Protocollo (vedi allegato A4 del Protocollo, inserito nel Sito dell’Istituto nella sezione “Didattica Inclusiva”). La prima osservazione viene effettuata nel tra il mese di novembre e dicembre, per poter elaborare i dati e promuovere un eventuale potenziamento mirato (3 – 4 mesi) al quale seguirà una seconda osservazione nel mese di maggio. Al termine dell’anno scolastico, per ciascun alunno in uscita, viene compilata una Scheda da consegnare agli insegnanti che accoglieranno i bambini alla Scuola Primaria. Essa è stata recentemente rielaborata da una Commissione appositamente costituita. Criteri di valutazione degli alunni nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado VALUTAZIONE INIZIALE Nei primi giorni di lezione e comunque entro la data stabilita nel piano annuale delle attività, i docenti fanno una valutazione iniziale degli alunni e della classe. La valutazione iniziale viene fatta somministrando agli alunni delle prove d’ingresso che devono servire: ad accertare le conoscenze pregresse degli alunni; ad avere alcune prime indicazioni in merito agli alunni che presentano difficoltà di apprendimento e per i quali il gruppo docente /il consiglio di classe valuta la necessità di attuare un Piano Didattico Personalizzato (PDP per BES) per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), o un PSP (Piano di Studio Personalizzato) per gli alunni neo-arrivati in Italia ; a verificare le difficoltà degli alunni con diagnosi di DSA, per decidere strumenti e strategie compensativi ed eventuali misure dispensative da inserire nel Piano Didattico Personalizzato (PDP per DSA) che deve essere redatto entro il primo trimestre dell’anno (novembre). a dare indicazioni in merito alla predisposizione di una programmazione di classe rispondente al curricolo, ma anche ai bisogni della classe. La valutazione di tali prove non viene calcolata nella media per la valutazione di fine primo quadrimestre ( classi di scuola primaria e classi prime di scuola Secondaria) TIPOLOGIE DI PROVE Scuola primaria Agli alunni di classe prima sono somministrate prove di vario tipo adatte a verificare il possesso dei prerequisiti. Agli alunni delle altre classi sono somministrate prove adatte a verificare le competenze principali delle discipline acquisite negli anni precedenti. Scuola secondaria Agli alunni di classe prima della scuola Secondaria di Primo grado sono somministrate prove di vario tipo adatte a verificare il possesso dei prerequisiti. Agli alunni delle altre classi sono somministrate prove adatte a verificare le competenze principali delle discipline acquisite negli anni precedenti. VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI Scuola primaria Periodicamente e ogni qualvolta lo ritiene necessario/opportuno, il docente somministra agli alunni delle prove di verifica che possono essere di vario tipo e servono a valutare i progressi dell’alunno/a in relazione alle conoscenze, alle abilità e alle competenze previste nel curricolo della classe o nel percorso predisposto per l’alunno/a. Scuola secondaria Periodicamente e ogni qualvolta lo ritiene necessario/opportuno, il docente somministra agli alunni delle prove di verifica che possono essere di vario tipo e servono a valutare i progressi dell’alunno/a in relazione alle conoscenze, alle abilità e alle competenze previste nel curricolo della classe o nel percorso predisposto per l’alunno/a. Modalità di verifica Scuola primaria/ Scuola secondaria La valutazione viene fatta sulla base di PROVE DI VERIFICA vario genere: Verifiche scritte: Prove strutturate e semistrutturate (vero/falso, a scelta multipla, a integrazione…), relazioni, componimenti, esercizi di varia tipologia, sintesi, soluzione di problemi, dettati.. Le prove sono strutturate a livelli di difficoltà graduati, onde permettere agli alunni di rispondere secondo le loro possibilità . Verifiche orali: Colloqui, interrogazioni, interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte… Verifiche di performance o comportamenti attesi: Prove grafico-cromatiche, prove strumentali e vocali, test e prove motorie, prove tecnico-grafiche. Osservazioni sistematiche sulla partecipazione alle attività della classe. Esiti delle verifiche Scuola Primaria le verifiche scritte vengono consegnate a casa per la firma dei genitori e successivamente ritirate dall’insegnante.Per le prove scritte la valutazione numerica corrisponde ad un punteggio che ciascun docente assegna alla singola prova predisposta, mentre per la valutazione delle prestazioni orali vengono utilizzati descrittori di livello come da tabella 1 : Scuola Secondaria di Primo Grado, Gli esiti delle prove di verifica, orali o scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso il libretto/Diario di istituto dell’alunno ed i colloqui individuali. È possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche orali nei colloqui individuali. Per le prove scritte la valutazione numerica corrisponde ad un punteggio che ciascun docente assegna alla singola prova predisposta, mentre per la valutazione delle prestazioni orali vengono utilizzati descrittori di livello come da tabella 1 : TABELLA 1 Tabella per la valutazione DESCRITTORI DI LIVELLO delle prove orali VALUTAZIONE 10 9 8 7 6 PRIMARIA Conosce con completezza i contenuti della disciplina. Espone con sicurezza, proprietà e correttezza di linguaggio. Sa organizzare il discorso in modo completo e articolato, manifestando una elaborazione personale. Sa trovare collegamenti con altre discipline ed esprimere opinioni in merito. Conosce con completezza i contenuti della disciplina. Espone con proprietà e correttezza di linguaggio. Sa organizzare il discorso in modo completo, manifestando una elaborazione personale. Sa trovare collegamenti con altre discipline. Conosce in modo adeguato i contenuti della disciplina. Espone con proprietà e correttezza di linguaggio. Sa organizzare il discorso in modo completo, con soddisfacenti capacità di collegamento con altre discipline. Conosce in modo adeguato i contenuti principali della disciplina. Espone con correttezza di linguaggio. Sa organizzare il discorso in modo chiaro, con sufficienti capacità di collegamento. SECONDARIA di PRIMO GRADO Sa organizzare il discorso con competenza e padronanza, manifestando una rielaborazione personale. Espone con sicurezza, proprietà e correttezza di linguaggio; sa essere personale e autonomo nella scelta degli argomenti. Possiede conoscenze approfondite. Sa organizzare il discorso con competenza; Espone con sicurezza, proprietà e correttezza di linguaggio; sa essere personale e autonomo nella scelta e nell'articolazione degli argomenti. Possiede conoscenze approfondite. Possiede conoscenze sicure. Si esprime con coerenza. E' autonomo nella scelta e nell'articolazione degli argomenti. Applica le conoscenze in modo adeguato. Possiede le conoscenze principali ed è in grado di servirsene correttamente; tratta gli argomenti in modo sostanzialmente corretto, tendendo però a una semplificazione delle procedure e/o argomentazioni; opera collegamenti anche autonomamente Conosce i contenuti essenziali della Possiede conoscenze disciplina. essenziali. Espone con Espone con imprecisione e/o in sufficiente chiarezza, in alcuni maniera solo mnemonica. casi in maniera solo L'organizzazione del discorso è frammentaria. Conosce in modo parziale e approssimativo i contenuti essenziali della disciplina. Espone con difficoltà in maniera frammentaria e/o mnemonica. 5 (NON UTILIZZATO NELLA PRIMARIA) 4 mnemonica. Sa operare collegamenti se guidato. E' talvolta impreciso nell'applicazione. L'allievo conosce i contenuti in modo incompleto ed approssimativo; non ha ancora acquisito conoscenze relative ad argomenti fondamentali. Espone in maniera superficiale e frammentaria. L'allievo possiede solo poche nozioni elementari e non è in grado di esporre le conoscenze possedute; si esprime in forma scorretta, confusa e disorganica conoscenze gravemente lacunose. Le valutazioni di tutte le prove vanno riportate sul registro elettronico. VALUTAZIONE DI FINE QUADRIMESTRE Scuola primaria Al termine del primo quadrimestre (fine gennaio) e del secondo quadrimestre (fine scuola), si effettuano gli Scrutini a cui partecipano tutto il team docenti della classe interessata . Viene fatto un BILANCIO CONSUNTIVO DEGLI APPRENDIMENTI degli alunni/e, mediante l‟attribuzione di voti numerici su scala decimale, e viene espressa una VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO con un giudizio sintetico . Gli scrutini vengono effettuati attraverso la piattaforma online all'indirizzo web http://sarego.vmt.goldnet.it/ e le famiglie possono visualizzare il Documento di Valutazione del primo quadrimestre attraverso una password fornita dalla Segreteria( solo su richiesta copia cartacea) . Alla fine del secondo quadrimestre viene consegnata la scheda di valutazione cartacea Prima della fine di ciascun quadrimestre vengono somministrate agli alunni delle prove di verifica atte a verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dalla programmazione. Visto che nel RAV si è registrata una disparità a livello dei risultati, al fine di ridurre le differenze di valutazioni si utilizzeranno a partire dall’a.s. 2016/17 , non solo verranno elaborate prove oggettive di Istituto, ma anche le relative griglie di correzione e tabelle di valutazione. Scuola secondaria Al termine del primo quadrimestre (fine gennaio) e del secondo quadrimestre (fine scuola), si effettuano gli Scrutini a cui partecipano tutti i docenti del consiglio di classe. Viene fatto un BILANCIO CONSUNTIVO DEGLI APPRENDIMENTI degli alunni/e, mediante l‟attribuzione di voti numerici su scala decimale, e viene espressa una VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO in decimi Gli scrutini vengono effettuati attraverso la piattaforma online all'indirizzo web http://sarego.vmt.goldnet.it/ e le famiglie possono visualizzare il Documento di Valutazione del primo quadrimestre attraverso una password fornita dalla Segreteria ( solo su richiesta copia cartacea) . Alla fine del secondo quadrimestre viene consegnata la scheda di valutazione cartacea . OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO Visto che nel RAV si è registrata una disparità a livello dei risultati, soprattutto tra le classi di Scuola Primaria, al fine di ridurre le differenze di valutazioni si utilizzeranno a partire dall’a.s. 2016/17 in entrambi gli ordini di scuola, non solo verranno elaborate prove oggettive di Istituto INIZIALI E FINALI, ma anche le relative griglie di correzione e tabelle di valutazione. SEGNALAZIONE CASI DI SCARSO PROFITTO O DI IRREGOLARE COMPORTAMENTO I docenti sono tenuti a segnalare ai genitori casi di scarso profitto e/o irregolare comportamento. Voti da utilizzare Sul documento di valutazione possono essere utilizzati solo i voti DIECI – NOVE – OTTO – SETTE – SEI – CINQUE. Il voto CINQUE può essere usato nella valutazione disciplinare del primo quadrimestre; nel secondo quadrimestre il voto “CINQUE” è vincolato ad un giudizio di “non ammissione”. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione del comportamento si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Scuola Primaria Alla fine del primo e del secondo quadrimestre, tutti gli insegnanti valutano il comportamento degli alunni con un giudizio . Nel documento di valutazione il giudizio relativo al comportamento dovrà essere formulato tenendo conto dei seguenti aspetti: PARTECIPAZIONE,IMPEGNO, RISPETTO DELE REGOLE. In base alla registrazione riportata nella rubrica di valutazione , gli insegnanti esprimeranno un giudizio prestando attenzione alla situazione della classe e dei singoli alunni. PARTECIPAZIONE RISPETTO DELLE REGOLE E DEL MATERIALE IMPEGNO Rispettare gli altri e rapportarsi in modo corretto. Collaborare nella classe e nel piccolo gruppo. Comprendere, rispettare e aver consapevolezza dell'importanza delle regole di convivenza. Rispettare il materiale proprio e altrui, gli arredi e gli ambienti scolastici. Mantenere l'attenzione per un tempo adeguato. Impegnarsi nel lavoro scolastico. Utilizzare un metodo di lavoro adeguato. Scuola Secondaria Alla fine del primo e del secondo quadrimestre, tutti gli insegnanti valutano il comportamento degli alunni con un giudizio . Nel documento di valutazione il giudizio relativo al comportamento dovrà essere formulato tenendo conto dei seguenti aspetti: PARTECIPAZIONE,IMPEGNO, RISPETTO DELE REGOLE. In base alla registrazione riportata nella rubrica di valutazione , gli insegnanti esprimeranno un giudizio prestando attenzione alla situazione della classe e dei singoli alunni. Inoltre, il voto di condotta è attribuito dai Docenti, su proposta del Coordinatore di Classe, in sede di scrutinio, dopo attento ascolto reciproco, ed è il risultato della valutazione compiuta dagli insegnanti sul comportamento tenuto dallo studente stesso in base ai seguenti criteri: - propensione al dialogo educativo; - frequenza e puntualità; - rispetto del Regolamento Scolastico; - partecipazione alle lezioni; - collaborazione con insegnanti e compagni; - rispetto degli impegni scolastici. Per evitare rigidi automatismi il Consiglio di Classe si riserva di valutare ciascun alunno tenendo conto delle specifiche peculiarità. Di seguito si riporta la Rubrica per la valutazione del Comportamento degli alunni. 10 9 8 7 6 5 INDICATORI OTTIMO DISTINTO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE Partecipazione Assidua Propositiva Viva Attiva Abbastanza attiva Poco continua Settoriale Poco evidente Scarsa Passiva Lodevole Regolare Costante Complessivame nte regolare Abbastanza costante Superficiale Incostante Discontinuo Carente Assai carente Responsabile Costante Regolare Abbastanza positivo Non sempre positivo Discontinuo Poco adeguato Non adeguato Irresponsabile Impegno Rispetto delle regole (vedi Regolamento Istituto) Criteri ed indicazioni per l’attribuzione del voto in comportamento (Scuola Secondaria) Per l’attribuzione del voto si tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dall’alunno con particolare riguardo alle aree evidenziate dagli Indicatori e si considera il livello prevalente espresso in tali aree. Attribuzione del voto 10 Solo in presenza di comportamento ottimo in tutte le aree considerate. Attribuzione del voto 5 La valutazione insufficiente, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto degli Studenti nonché i Regolamenti di Istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire inferiore a 6/10, in sede di scrutinio, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: - nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; - successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione… Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’alunno richiede che la stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. I comportamenti valutati insufficienti devono essere formalmente documentati con Note sul Registro di Classe/Insegnante e comunicati ai Genitori sul libretto personale dell’alunno. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine della classe quinta della Scuola Primaria ed alla fine della classe terza della Secondaria di Primo Grado i docenti compilano l'apposito modello per la certificazione delle competenze. Criteri per la valutazione degli ALUNNI con DISABILITA’ La valutazione assume funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Per la valutazione degli alunni con disabilità tre sono i principi generali a cui attenersi: 1. La valutazione è un diritto. La valutazione degli apprendimenti è una componente indispensabile di qualsiasi attività di insegnamento intenzionale e questo vale certamente anche in caso di disabilità. Per questo è importante sottolineare che ogni alunno, anche con disabilità grave, e la sua famiglia hanno diritto a veder seriamente valutati i risultati dell’azione educativa e didattica svolta a scuola. Il diritto all’educazione e all’istruzione è sancito anche per gli alunni con disabilità dalla L.104/92 dove si legge: “È garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie (art. 12/2)”. 2. La valutazione degli alunni con disabilità è sempre riferita al PEI. La valutazione avviene sulla base del P.E.I. che costituisce il punto di riferimento per le attività educative, a favore dell’alunno con disabilità (Legge n.104/1992 all'art. 16, comma 1, Linee guida agosto 2009). La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità è riferita, infatti, alle potenzialità della persona, alla situazione e ai livelli di apprendimento di partenza, definiti nell’individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. 3. La valutazione è compito di tutti gli insegnanti. 4. Tutti gli insegnanti titolari della classe dell’alunno con disabilità sono corresponsabili dell’attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell’azione didatticaeducativa. La valutazione non può mai essere delegata al solo insegnante di sostegno. Sulla base di questi tre principi generali, si definiscono i seguenti criteri nel valutare gli alunni disabili: La valutazione dell’alunno è riferita ai processi e non solo alla prestazione; in quanto tale, dovrà avere carattere promozionale, formativo ed insieme orientativo, favorendo l’autonomia e la responsabilità dell’alunno. Nel processo di valutazione si tiene conto della condizione emotiva dell’alunno durante lo svolgimento della prova. Nel caso in cui non sia possibile accertare il raggiungimento degli obiettivi previsti per l’alunno, mediante prove scritte e orali, possono essere previsti e utilizzati strumenti e metodologie particolari, individuati dagli stessi docenti e indicati nel P.E.I. Il percorso dell’alunno sarà per quanto possibile riconducibile a quello della classe, tuttavia verranno di volta in volta seguite le seguenti procedure per la valutazione: l’insegnante cui compete la disciplina riporterà nel proprio registro i risultati delle prove comuni o riadattate; nel caso in cui gli obiettivi e la prova siano personalizzati l’insegnante di sostegno riporterà la valutazione delle prova somministrata nel proprio registro nell’apposita sezione. L’insegnante di classe inserirà nel proprio Registro la dicitura: “ Si veda registro insegnante di sostegno”. Si sottolinea che i voti riportati nella Scheda di Valutazione fanno sempre riferimento agli obiettivi previsti dal PEI. La seguente tabella riporta la corrispondenza tra valutazione numerica e i livelli di maturazione raggiunti dall’alunno. VALUTAZIONE 10 9 8 7 6 5 DESCRITTORI DI LIVELLO Conosce e utilizza in modo autonomo, sicuro e costante le abilità richieste. Il raggiungimento degli obiettivi è ottimo. Conosce e utilizza in modo autonomo e sicuro le abilità richieste. Il raggiungimento degli obiettivi più che buono. Conosce e utilizza adeguatamente le abilità richieste. Il raggiungimento degli obiettivi è buono. Conosce e utilizza parzialmente le abilità richieste. Il raggiungimento degli obiettivi è discreto Porta a termine un semplice e breve compito in relazione alle abilità richieste. Il raggiungimento degli obiettivi è sufficiente. Fatica ad eseguire anche semplici compiti in relazione alle abilità richieste. Il raggiungimento degli obiettivi non è sufficiente. Valutazione in sede di esame (3^Secondaria di Primo Grado) Se uno studente ha seguito un PEI riconducibile alle Indicazioni Nazionali, comprensivo di tutte le discipline e ha sostenuto tutte le prove, se pur differenziate (equipollenti a quelle ordinarie), può conseguire il titolo. Se uno studente, a causa della gravità della propria patologia, ha seguito un PEI non riconducibile alle Indicazioni Nazionali e non comprensivo di tutte le discipline, non consegue il titolo, ma solo un attestato di credito formativo per l’iscrizione alle classi successive. Criteri per la valutazione degli ALUNNI CON DSA Come indicato nella Legge 170/2010 e nelle relative Linee Guida allegate al D.M. del 12 luglio 2011, gli alunni con Disturbi specifici di Apprendimento hanno diritto a una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto delle caratteristiche peculiari del soggetto, adottando una metodologia e una strategia educative adeguate (paragrafo 3 delle Linee Guida). La legge prevede l’introduzione di strumenti compensativi, compresi mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Essendo alunni intellettivamente dotati e quindi non assimilabili agli alunni tutelati dalla Legge 104/92, però, questi studenti devono essere valutati come tutti gli alunni della classe. Le linee guida a tal proposito suggeriscono, paragrafo 4.3.1, che questi alunni, in fase di verifica, possano usufruire “[…] di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove o, in alternativa, e comunque nell’ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste. Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente”. Viene altresì aggiunto che “Per quanto concerne le misure dispensative, oltre a tempi più lunghi per le verifiche scritte o a una quantità minore di esercizi, gli alunni con disgrafia e disortografia sono dispensati dalla valutazione della correttezza della scrittura e, anche sulla base della gravità del disturbo, possono accompagnare o integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti”. All’art. 4.3.3, si sottolinea inoltre, che gli strumenti compensativi e le misure dispensative, come la calcolatrice, la tabella pitagorica, il formulario personalizzato, etc. “ […] sono di supporto ma non di potenziamento, in quanto riducono il carico ma non aumentano la competenza”. Al paragrafo 4.4, viene indicato che “In sede di programmazione didattica si dovrà generalmente assegnare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte. Poiché i tempi di lettura dell’alunno DSA sono più lunghi, è altresì possibile consegnare il testo scritto qualche giorno prima della lezione, in modo che l’allievo possa concentrarsi a casa sulla decodifica superficiale, lavorando invece in classe insieme ai compagni sulla comprensione dei contenuti. In merito agli strumenti compensativi, con riguardo alla lettura, gli alunni con DSA possono usufruire di audio-libri e di sintesi vocali con programmi associati. La sintesi vocale può essere utilizzata sia in corso d’anno che in sede d’esame di Stato”. Sempre in questa sezione delle Linee Guida, si può leggere che “ […] è possibile dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede d’esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe”. Al paragrafo 5 delle linee guida si dà molta importanza alla dimensione relazionale degli alunni DSA, in quanto questi ragazzi sono spesso caratterizzati da una scarsa percezione di autoefficacia e di autostima. Per questo motivo, si suggerisce agli insegnanti di intervenire immediatamente per garantire il successo scolastico ed evitare, per questi studenti, ripetute esperienze negative e frustranti durante l’intero iter formativo. “Resta ferma la necessità di creare un clima della classe accogliente, praticare una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni educativi degli alunni e studenti con DSA”. In base a quanto previsto dall’art. 5 del DM 5669/2011. l’intenzionalità didattica nei confronti dei DSA viene esplicitata nel PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP per DSA), che deve essere elaborato con la collaborazione di tutti i componenti del team docente/Consiglio di Classe. E’ un documento che deve contenere l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi adottati nelle diverse discipline, nonché le modalità di verifica e di valutazione che si intendono applicare, se diverse da quelle consuete. Screening DSA Secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa tra Regione Veneto e USR del 10.02.2014, il percorso per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA si articola in tre fasi: 1. Individuazione degli alunni che nella scuola primaria presentano difficoltà significative di lettura, scrittura e calcolo e, nella scuola dell’infanzia, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche. 2. Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà 3. Segnalazione all’ULSS dei soggetti “resistenti” all’intervento didattico. Nello specifico, la prassi seguita nel nostro Istituto è la seguente: SCUOLA DELL’INFANZIA (ULTIMO ANNO) 1. individuazione degli alunni che nella scuola dell’infanzia presentano uno sviluppo atipico del linguaggio e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche (vedi ALLEGATO A4 “OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITÀ DI RECUPERO MIRATO”). 2. Attivazione di percorsi mirati al recupero di tali difficoltà (vedi ALLEGATO A4 “OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITÀ DI RECUPERO MIRATO”). Per i bambini che evidenziano cadute in una o più aree, le insegnanti metteranno in atto misure di potenziamento, rivolte comunque a tutto il gruppo di alunni. Andranno presi in considerazione per eventuali potenziamenti solo i dati negativi (cioè dove nella colonna 4 compare il NO). Le attività utili al potenziamento sono indicate nella colonna 5 dell’allegato A4. La proposta e la gestione delle attività di potenziamento è un aspetto che le docenti della scuola mettono in atto in modo autonomo: possono, ad esempio, proporre l’attività di potenziamento in modo laboratoriale o come disciplina durante la mattinata… 3. Segnalazione dei soggetti “resistenti” all’intervento didattico (vedi ALLEGATO A6 “RILEVAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO” e ALLEGATO A1 “SCHEMATIPO DI RELAZIONE SULLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E SEGNALAZIONE “) I genitori devono essere messi costantemente al corrente dalla scuola delle difficoltà degli apprendimenti evidenziate nei propri bambini e delle attività di potenziamento attivate nelle quali, laddove possibile, devono essere coinvolti. L’allegato A6 deve essere firmato dai genitori, in caso di rifiuto può essere messo agli atti interni della scuola anche senza firma (è molto importante per le famiglie che rifiutano tenere traccia negli anni), se richiesti, per una descrizione analitica delle difficoltà e degli interventi messi in atto dalla scuola. SCUOLA PRIMARIA (Classe prima) 1. Somministrazione di due prove, una a gennaio e una a maggio per verificare l’apprendimento della scrittura. 2. In caso di rischio elevato, attuazione di un percorso didattico mirato al recupero delle difficoltà emerse (vedi ALLEGATO A5 “OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA’ DI RECUPERO MIRATO”) della durata di almeno tre mesi. 3. Se dopo il periodo di potenziamento persistono le difficoltà, segnalazione scritta del problema alla famiglia attraverso il modello predisposto (vedi ALLEGATO A2 “SCHEMA-TIPO DI RELAZIONE SULLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO E SEGNALAZIONE” E A7 “RILEVAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO”) che descrive in modo sintetico le problematiche ancora presenti e le azioni di potenziamento e recupero messe in atto dalla scuola stessa. La famiglia può rivolgersi ai servizi per approfondimenti specialistici. CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA Per l’individuazione di difficoltà riconducibili ad un DSA che emergano dopo la classe prima, l’invio ai Servizi dovrebbe presupporre: Somministrazione di prova MT per difficoltà di lettura (comprensione, rapidità, correttezza) Dettati ortografici standardizzati per difficoltà di scrittura Prove AC MT per il calcolo. Criteri per la valutazione degli ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Le indicazioni di seguito riportate prendono spunto dai seguenti documenti: DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche; L.53/2003; C.M. n.24/06 LINEE GUIDA Nuove Indicazioni Nazionali “Linee orientative sulla valutazione degli alunni stranieri” prodotte dall'UST di Bergamo e diffuse dall'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia; C.M. n.8 del 06/03/2013 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali”. “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”emanate dal ministero dell’Istruzione nel febbraio 2014. La valutazione degli alunni stranieri ha un carattere orientativo e formativo finalizzato alla promozione della persona nell'interezza della sua storia e del suo progetto di vita. Essa richiede una particolare attenzione alla complessa esperienza umana di questi alunni, costretti ad apprendere in un contesto culturale e linguistico spesso molto diverso da quello d’origine. ALUNNI STRANIERI NATI IN ITALIA O IVI RESIDENTI DA LUNGO TEMPO Se l'alunno straniero è nato in Italia o vi risiede da lungo tempo e quindi ha appreso l'italiano ed è in grado di seguire la programmazione curricolare della classe si utilizzeranno gli stessi criteri di valutazione predisposti per gli alunni italiani (DPR 122/2009). Nel caso invece, di alunni che, nonostante siano nati e cresciuti in Italia, presentano difficoltà linguistiche e/o denotano una condizione di notevole svantaggio socio-culturale, è possibile predisporre annualmente un PDP per BES in accordo con tutti i docenti del Team/Consiglio di classe. In esso verranno definiti anche eventuali adeguamenti dei criteri di verifica e valutazione. ALUNNI STRANIERI NEO-ARRIVATI IN ITALIA Per gli alunni stranieri neo-arrivati in Italia (alunni NAI) nella prima fase dell'accoglienza gli insegnanti di classe dovranno rilevarne le competenze per mezzo di diverse azioni: colloqui con i genitori, esame della documentazione scolastica del paese di origine, somministrazione di prove oggettive di ingresso, e qualora lo si ritenga necessario, intervento di mediatori linguistico-culturali, al fine di valutare il livello scolastico e formativo di partenza dell'allievo. Al termine di questo periodo di osservazione gli insegnanti della classe predispongono un PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO (PSP predisposto dall’Area Berica), condiviso da tutto il team pedagogico. In esso devono confluire tutte le scelte metodologico - didattiche, gli adeguamenti alla programmazione curricolare, i percorsi mirati di acquisizione linguistica, i criteri di verifica – valutazione che il Consiglio di Classe o il team docenti ritiene opportuno adottare. La durata dell'adozione del PSP è estremamente personale, varia in base ai progressi dell’alunno/a, in generale si può ipotizzare una durata di almeno due anni. Il PSP è un punto di riferimento e deve essere redatto anche se il percorso personalizzato riguarda solo alcune discipline. Attraverso questo strumento il team dei docenti di classe indirizza il percorso di studi verso gli obiettivi comuni mediante scelte quali: l'attribuzione di priorità all'apprendimento della lingua italiana; la sospensione temporanea di alcuni insegnamenti (nel 1^ quadrimestre), al momento valutati inaccessibili agli allievi, da riprendere e riproporre successivamente con contenuti essenziali; la selezione dei nuclei essenziali delle singole discipline, nonché la selezione e la declinazione delle competenze ritenute adatte in riferimento alla specifica situazione dell’allievo, compresa l’integrazione delle competenze già sviluppate in L1 (lingua d’origine). Gli obiettivi previsti dal PSP andranno valutati mediante prove di verifica appositamente predisposte coerenti con il percorso proposto all'alunno, privilegiando la valutazione formativa, che considera e misura i progressi formativi tenendo conto della situazione di partenza, della motivazione, dell'impegno e, soprattutto, delle potenzialità di apprendimento dimostrate. Sul documento di valutazione alla fine del primo quadrimestre, a seconda di quanto previsto nel PDP, se l’alunno non ha seguito alcune discipline, nel riquadro di ciascuna disciplina non seguita, andrà riportato: “NC” e nella casella vicina “Segue alfabetizzazione”. Se in alcune discipline ha seguito degli obiettivi esplicitati nel piano personalizzato, andrà espresso il voto ed accanto a questo andranno indicati i tre asterischi (***percorso di alfabetizzazione) Alla fine del secondo quadrimestre, il team dei docenti di classe, nel caso di: allievi iscritti nel secondo quadrimestre inoltrato, allievi che richiedono tempi molto lunghi di apprendimento della lingua italiana, allievi con scarsa scolarizzazione nel Paese d’origine, allievi non alfabetizzati in lingua d’origine, decide di : 1. non ammetterli alla classe successiva; 2. considera che i tempi dell’apprendimento non devono necessariamente coincidere con il termine dell’anno scolastico e dà una valutazione sufficiente in tutte le discipline, promuovendo l’allievo all’anno successivo accompagnando la scheda di valutazione con una relazione sulle motivazioni che hanno spinto il team dei docenti di classe a prendere tale decisione, finalizzata a concedere il tempo necessario per valutare nel corso dell’anno successivo i progressi dell’allievo, in un’ottica di promozione del successo formativo e di fruizione piena delle opportunità da parte di tutti.