MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Istituto Comprensivo Statale Catanzaro “ V. Vivaldi “
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97061430795
Prot. n. 10666
Catanzaro, 16.12.2015
Criteri di valutazione
Approvati con delibera n.6 del Collegio dei docenti dell’11 settembre 2015
PREMESSA
«La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente,nella
sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. […]
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia
di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con
raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa, definito dalle
istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99.
[…]
Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di
apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico,
avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti
offerti dalle moderne tecnologie.
La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e
11 del D. Lgs. n. 59/2004, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 della legge n. 169/2008,
nonché dalle disposizioni del Regolamento (D.P.R. n. 122/2009).
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti
all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.» (cfr.
art. 1 del D.P.R. n. 122 cit.)
1
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
 , adeguato, avanzato, eccellente) che il discente e in grado di mostrare nello svolgere i
compiti o tenere i comportamenti descritti;
 Conoscenze e capacità/abilità specifiche del campo di sapere relativo alla competenza
oggetto della rubrica.
1. La valutazione per la certificazione finale nel mese di giugno si svolgono gli esami di Stato
conclusivi del I ciclo di istruzione secondo quanto deliberato in seno al Collegio dei Docenti
tenuto conto della data fissata per la prova nazionale INVALSI.
La certificazione delle competenze: al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I
grado è prevista la certificazione La Legge n. 53/2003 e le Indicazioni nazionali (IN) hanno
distinto la valutazione in tre tipologie alle quali si aggiunge il momento della certificazione
delle competenze:
1. Valutazione esterna obbligatoria a cura del servizio nazionale (INVALSI) per le classi II di
scuola primaria e I di secondaria di I grado. La partecipazione alla rilevazione nazionale
degli apprendimenti degli studenti, come previsto dall’art. 1, comma e del D. Legge 7
settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 ottobre 2007, n. 176,
rientra, anche ai sensi dell’art. 51 c. 2 della legge 35/2012, nell’attività ordinaria d’istituto.
In tal modo, la scuola potrà ottenere informazioni sugli apprendimenti distinti per ciascuna
classe e comparabili con la situazione del sistema nel suo complesso. Compito dell’istituto
nazionale di valutazione (INVALSI) è quello di rilevare gli apprendimenti con riferimento ai
traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali 2012, promuovendo, altresì, una
cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata
all’esclusivo superamento delle prove.
2. Valutazione interna che è di competenze degli insegnanti, ai quali spettano le
responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi
strumenti, nel quadro dei presenti criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali (apprendimento e comportamento) dovranno
essere coerenti con gli obiettivi e traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel
curricolo di Istituto e saranno così strutturate:
Valutazione iniziale o diagnostica;
Valutazione in itinere o formativa;
Valutazione intermedia o sommativa (I quadrimestre);
Valutazione finale o sommativa (II quadrimestre).
3. La valutazione per la certificazione finale costituito dall’Esame di Stato conclusivo del I
ciclo, le cui modalità di svolgimento, caratterizzate da un intreccio tra valutazione dell’Istituzione
scolastica e valutazione nazionale, stanno ad evidenziare l’intenzione di un controllo assiduo da
parte dello Stato sui processi formativi attivati nelle Scuole ed in quest’ottica va visto l’Esame
stesso situato al termine del ciclo scolastico con una funzione sommativa generale.
4. La certificazione delle competenze che deve avvenire sulla base dei traguardi fissati a livello
nazionale. In ragione di ciò il curricolo dovrà essere finalizzato alla maturazione delle competenze
previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo e dovranno essere progettati percorsi
per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze, prestando particlare attenzione
2
a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità,
atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Ciò detto si coglie come la valutazione deve essere necessariamente strutturata come un processo
sistematico e continuo fondato su criteri precisi, condivisi e soprattutto approvati collegialmente.
Essa deve sia misurare le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità
dell’Offerta Formativa, che fornire le basi per un giudizio di valore che consenta di prendere
migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul
piano sociale (valutazione sommativa, che è certificativo-comunicativa).
In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti le nostra istituzioni scolastica è intervenuta
ad individuare modalità e criteri condivisi di valutazione degli alunni (D.P.R. 275/99, art. 4).
Partendo dall’accezione specifica del termine criterio, che è usato per indicare ambiti specifici di
osservazione selezionati al fine di osservare l’apprendimento degli alunni e le fasi del loro sviluppo,
Il Collegio dei docenti ha inteso definire alcuni criteri articolati in indicatori e descrittori.
Al contempo i suddetti criteri di verifica e di valutazione dovranno diventare per i Consigli di
Classe regole da rispettare nelle pratiche valutative. In tal senso, criteri e modalità di verifica
diverranno un modello operativo la cui funzione sarà quella di fornire orientamenti certi ai docenti
del nostro Istituto impegnati nelle attività di verifica e valutazione. All’interno di detto modello
operativo sarà possibile distinguere i seguenti elementi:
 l’ambito e l’oggetto da valutare (l’insegnamento o l’apprendimento, i progressi degli alunni, i
comportamenti in classe o nei gruppi, ecc.);
 i soggetti responsabili dei diversi momenti legati alle pratiche valutative, le fasi della
valutazione (iniziale o diagnostica, in itinere o formativa, finale o sommativa);
 le procedure (scelta degli obiettivi, predisposizione delle prove di verifica, monitoraggio,
lettura e interpretazione dei dati, espressione del giudizio, ecc.);
 i tempi, ossia i periodi e le scadenze da rispettare in ordine ai rilevamenti dei dati e alla
comunicazione dei giudizi (affissione all’albo della scuola, consegna dei documenti ufficiali alle
famiglie, ecc.);
 gli strumenti da utilizzare nel processo valutativo (schede di vario tipo, chek-list di rilevazione,
foglio elettronico, diario di bordo, ecc.).
Finalità della valutazione
La valutazione, secondo quanto definito nelle Indicazioni Nazionali, deve assumere una preminente
funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione
tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del
percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità
educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. La valutazione, dunque, costituisce uno degli
elementi più rilevanti di ogni sistema di istruzione e formazione, grazie alla quale è possibile
monitorare e seguire il percorso di crescita e maturazione dell’alunno rispetto alla destinazione di
scopo propria della scuola pubblica e quindi del nostro Istituto comprensivo (obiettivi e finalità da
raggiungere durante la permanenza a scuola dell’alunno dai 3 anni ai 14 anni). Tra questi obiettivi
rientrano:
 l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (sapere),
 la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (saper fare)
 la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti
(saper essere).
Inoltre, la Scuola è tenuta a valutare anche le competenze cosiddette trasversali e di cittadinanza
attiva, che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti
cioè al comportamento sociale, o area socio – affettiva e relazionale e al comportamento di lavoro.
3
Secondo le IN nella scuola del primo ciclo sono i traguardi per lo sviluppo delle competenze che
costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese ed essi, nella loro scansione
temporale, sono prescrittivi.
Come valutiamo
a) La verifica degli apprendimenti
La verifica costituisce un momento di rilevazione che deve essere il più possibile oggettivo e
quantitativamente misurabile. Deve essere strutturata in modo da risultare costante, regolare e
programmata su tutte le componenti e le attività del processo formativo.
La verifica didattica deve garantire:
 il continuo adeguamento dei processi di insegnamento – apprendimento alle richieste
degli allievi, alle reali possibilità, alle loro diversità;
 la promozione di stili di apprendimento diversi;
 il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione;
 l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità;
 la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento;
 la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte.
b) La tipologia degli strumenti di verifica
 Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche
significative;
 Questionari;
 Prove scritte soggettive (prove descrittive);
 Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto);
 Prove scritte semi strutturate;
 Esercitazioni grafiche.
La verifica su tutte le componenti del processo formativo deve misurare la coesione, la
collaborazione, la disponibilità, l’incisività, la tempestività e l’apertura ai bisogni.
La strutturazione delle prove di verifica dovrà garantire la presenza dei seguenti elementi:
⇒ precisione, cioè la prova dovrà essere costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di
obiettivi ben definiti;
⇒ validità, cioè la prova dovrà essere costruita in modo da osservare le abilità da accertare;
⇒ attendibilità, cioè la prova dovrà essere riproducibile.
I risultati delle verifiche, anche orali, andranno comunicati agli alunni, in ottemperanza all’art. 22
della legge 241/90 (accesso ai documenti amministrativi anche parziali e interni) e al Regolamento
sulla Valutazione n. 122/09.
c) Quando (collocazione temporale della valutazione) e come verifichiamo
La verifica si articola in tre momenti
2. Valutazione esterna (INVALSI)
Date e modalità da definirsi a cura dell’INVALSI
3. Valutazione interna
Valutazione iniziale o diagnostica : I test d’ingresso, definiti in sede di dipartimenti
disciplinari, si svolgeranno contemporaneamente nelle prime classi parallele nei primi giorni
di scuola; per le seconde e terze classi, serviranno per individuare il livello di partenza
degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti , a predisporre eventuali attività di
recupero nelle pause didattiche e a definire le fasce di livello da inserire nei piani di lavoro
di classe. La risultanza delle prove sarà utilizzata non per valutare il profitto, ma per
accertare abilità e rilevare prerequisiti; lo scopo è quello di acquisire informazioni non solo
4

sul singolo allievo, ma sull’intera classe; il loro svolgimento infatti è solo in funzione del
recupero delle abilità non possedute.
Valutazione in itinere o formativa è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e
continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli
studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica
o predisporre interventi di riallineamento/potenziamento. Non prevede nessuna forma di
classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in
senso positivo e compensativo. La valutazione formativa avverrà a conclusione delle UDA.
Valutazione intermedia/finale o sommativa consente un giudizio sulle conoscenze e
abilità acquisite dallo studente nei due periodi quadrimestrali adottati dal Collegio dei
Docenti. Pertanto, i Consigli di classe e interclasse avranno sistemi di riferimento omogenei
sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.
 (Fine I quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta
con compilazione della scheda personale relativa al 1° quadrimestre notificata alle famiglie
entro febbraio;
 (Fine II quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta
per valutare abilità, conoscenze, competenze acquisite alla fine dell’anno, con compilazione
della scheda personale relativa al 2° quadrimestre notificata alle famiglie nel mese di giugno.
Considerando che la verifica e la valutazione delle competenze parte prima di tutto dall’analisi delle
Performance esplicitate nei descrittori, Le prove di verifica formativa e sommative
comprenderanno, le seguenti tipologie di prove:
Prove non strutturate (stimolo aperto, risposta aperta): le risposte non sono univoche e
non sono predeterminabili. Sono le prove tradizionali quali l'interrogazione, il riassunto, il
tema, la relazione, l'articolo etc.
Prove strutturate (stimolo chiuso, risposta chiusa): le risposte sono univoche e
predeterminabili. Le prestazioni possono essere misurate con precisione. Sono anche
chiamate prove oggettive di verifica1[2]. Sono i quesiti: vero/ falso, corrispondenze, scelta
multipla, completamento.
Prove semi strutturate (stimolo chiuso, risposta aperta): le risposte non sono univoche
ma sono in grande misura predeterminabili grazie ai vincoli posti negli stimoli. Le
tipologie, con alcune eccezioni, sono le stesse delle prove non strutturate.
compito autentico (o di realtà): la valutazione viene estesa a nuove situazioni problema.
Ossia viene proposto a conclusione di ogni Unità di Apprendimento (UDA), come prova di
competenza, un compito autentico che pur “contestualizzato” nell’ambito operativo
sperimentato, abbia caratteristiche di rielaborazione e non di riproduzione. Esso sarà
successivamente valutato tramite la rubrica valutativa individuata per le varie competenze
(con una valutazione complessiva intesa come apprezzamento generale sulla base delle
dimensioni e delle attribuzioni parziali a ciascuna di esse). “La rubrica rappresenta una
matrice che ci consente di identificare, per una specifica competenza oggetto di azione
formativa, il legame che si instaura tra le sue componenti” (D. Nicoli, 2008):
 Evidenze/dimensioni e Indicatori, ovvero i compiti e/o i comportamenti osservabili che
costituiscono il riferimento concreto della competenza, collegati a indicatori pluridimensionali
di processo, atteggiamento e comportamento riconducibili a loro volta ai livelli standard
dell’EQF * (Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli);
5
4. Gradi (livelli) di padronanza (basilaredelle competenze, che descrive e attesta la padronanza delle
competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del
secondo ciclo. Nelle Indicazioni Nazionali si legge che: solo a seguito di una regolare
osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione,
al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli
che verranno adottati a livello nazionale. In mancanza di detti modelli nazionali la scuola
adotterà propri modelli di certificazione delle competenze.
5. Le famiglie verranno informate dei livelli di apprendimento e di maturazione raggiunto dai loro figli, in
incontri all’uopo programmati (riunioni scuola famiglia), colloqui individuali e quadrimestralmente
(Febbraio, Giugno).
(*) Si riporta, di seguito, lo schema EQF con l’indicazione dei primi 4 livelli; il terzo è lo standard
europeo per la qualifica professionale, mentre il quarto lo è per il diploma o baccalaureato.
LIVELLI
Nel EQF, le conoscenze sono Nel EQF, le abilità sono Nel EQF la competenza è
descritte come teoriche e/o descritte come cognitive (uso descritta in termini di
pratiche
del pensiero logico, intuitivo e responsabilità e autonomia.
creativo) e pratiche (che
implicano
la
destrezza
manuale e l’uso di metodi,
materiali,
attrezzature
e
strumenti)
1
- conoscenze generali di base
- abilità di base necessarie per - lavorare o studiare sotto
svolgere compiti semplici
supervisione diretta in un
contesto strutturato
2
- conoscenze pratiche di base - abilità cognitive e pratiche di - lavorare o studiare sotto
in un ambito di lavoro o di base necessarie per utilizzare supervisione diretta con una
studio
le informazioni rilevanti al fine certa autonomia
di svolgere compiti e risolvere
problemi di routine utilizzando
regole e strumenti semplici
3
- conoscenze di fatti, principi, - una gamma di abilità
processi e concetti generali, in cognitive e pratiche necessarie
un ambito di lavoro o di studio per svolgere compiti e
risolvere
problemi
selezionando e applicando
metodi, strumenti, materiali e
informazioni di base
assumersi
la
responsabilità
dello
svolgimento di compiti sul
lavoro e nello studio
- adattare il proprio
comportamento
alle
circostanze per risolvere
problemi
- conoscenze pratiche e
teoriche in ampi contesti in un
ambito di lavoro o di studio
- autogestirsi all’interno di
linee guida in contesti di
lavoro o di studio
solitamente prevedibili, ma
soggetti al cambiamento
- supervisionare il lavoro di
routine di altre persone,
assumendosi una certa
4
- una gamma di abilità
cognitive e pratiche necessarie
per creare soluzioni a problemi
specifici in un ambito di lavoro
o di studio
6
responsabilità per la
valutazione e il
miglioramento delle attività
di lavoro o di studio
d) Chi valuta
In virtù dell’adozione di un curricolo verticale si realizzerà un’interpretazione collegiale dei risultati
in un’ottica diacronica, integrata (relativa a tutti gli aspetti della personalità), collegata alla:
Valutazione delle verifiche formative effettuate dai docenti di sezione, di classe;
Valutazione delle verifiche sommative effettuate dai docenti di sezione, di classe;
docenti di classe.
Inoltre, sarà cura di ogni docente formare gli alunni all’autovalutazione, intesa come un risultato
intenzionale ed efficace di un processo educativo vitale, ponendosi accanto ad essi nel modo più
costruttivo per stimolarne l’impegno, facendo individuare loro le cause degli insuccessi e prendere
iniziative coerenti e non di comodo. Tutto ciò al fine di far acquisisce all’alunno consapevolezza di
quelli che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione nell’apprendimento e
nello studio (metacognizione).
I docenti nell’attivare i processi di valutazione tenderanno ad utilizzare i vantaggi ed a contenere gli
svantaggi tipici delle tre differenti tipologie di verifica (prove non strutturate, prove strutturate,
prove semi strutturate):
 PROVE NON STRUTTURATE
 svantaggi
effetto alone (condizionamento a valutazioni negative o positive precedenti)
effetto contrasto (condizionamento a standard ideali di prestazione)
effetto stereotipia (condizionamento ad opinione generalizzata originaria)
effetto pigmalione (condizionamento a predizioni)
 Vantaggi
verificare i livelli più alti di competenze, quali analisi, sintesi, valutazione, attivare non
soltanto la memoria riconoscitiva (o passiva) ma anche quella rievocativa (saper mettere in
relazione anche critica i nodi concettuali appresi)
verificare l'abilità di produrre testi di vario tipo
verificare l'abilità di riformulare, riorganizzare, riutilizzare i materiali di studio in situazioni
nuove, stabilendo le relazioni tra conoscenze in ambiti diversi, collegando le conoscenze
accumulate nell'enciclopedia dello studente.
 PROVE STRUTTURATE
 svantaggi
Non sono adatte a verificare livelli alti e complessi di apprendimento
Le risposte giuste potrebbero essere dovute al fattore caso
I tempi necessari per la costruzione sono lunghi rispetto alle prove tradizionali.
 Vantaggi
La correzione è semplice e veloce.
La misurazione è oggettiva.
L'ambiguità interpretativa risulta controllata.
Non presentano il rischio dell'effetto alone, contrasto e stereotipia ( ricordati al punto "prove
non strutturate")
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Lo studente è facilitato nell'autovalutazione.
Non comportano situazioni di sfiducia da parte degli studenti.
 PROVE SEMI STRUTTURATE
 Vantaggi
Le prove tradizionali possono essere uno strumento insostituibile di valutazione ad alcune
precise condizioni, se valutiamo ciò che abbiamo insegnato, se aumentiamo il grado di
strutturazione degli stimoli, se stabiliamo precisi criteri per la valutazione, se definiamo gli
standard di misurazione ed i relativi punteggi. In breve se le trasformiamo in prove semi
strutturate. Le prove semi strutturate uniscono i pregi delle prove oggettive e di quelle
tradizionali.
Cosa valutiamo
Per esprimere una precisa valutazione degli apprendimenti di ciascun alunno, si attuerà la
rilevazione delle abilità riferendole alle seguenti due aree di valutazione, nell’ambito delle quali
sono stati definiti specifici indicatori individuati facendo riferimento alle indicazioni di Bloom:
1. Area cognitiva
2. Area metacognitiva
Valutazione nell’area cognitiva
Secondo la tassonomia delle categorie formali dell’apprendimento intellettuale, si valutano:
Livello 1 - Conoscenza
Livello 2 - Comprensione
Livello 3 - Applicazione
Livello 4 - Analisi
Livello 5 - Sintesi
Certamente una tappa determinante nel processo di valutazione è costituita dalla misurazione
dei risultati. Tuttavia i docenti terranno bene a mente la distinzione fondamentale tra
valutazione e misurazione. La misurazione si riferisce alla rilevazione dei vari livelli di
apprendimento, mentre la valutazione esprime il giudizio qualitativo rispetto ad una
determinata misurazione effettuata. Per poter valutare è cioè necessario raccogliere una serie
d'informazioni, di effettuare una serie di misurazioni, attraverso le quali giungere alla
formulazione del giudizio qualitativo.
La valutazione nella Scuola dell’Infanzia
Per valutazione non si intende soltanto quella relativa ai processi cognitivi e relazionali degli alunni
ma, per la fascia d’età che interessa la scuola dell’infanzia, una rilevanza particolare assume
l’ambiente educativo come insieme di spazi, tempi e materiali.
L’ambientazione didattica fa da ponte fra il bambino, le conoscenze e i saperi. L’insegnante osserva
per comprendere lo stile di apprendimento di ogni bambino e di conseguenza propone una serie di
attività per dare modo ad ognuno di utilizzare l’approccio che gli è più congeniale. Per questo
ordine di scuola vengono adottate schede di valutazione dei processi di crescita e maturazione.
La valutazione nel 1° ciclo d’istruzione
[Riferimenti normativi]
Ai sensi del comma 622 dell’art. 1 della legge n. 296/2006, l’obbligo di istruzione è assolto
mediante la frequenza obbligatoria della scuola per almeno dieci anni, in modo da consentire, una
Volta conseguito il titolo di studio conclusivo del 1° ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle
competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli Istituti di istruzione secondaria
superiore. Conseguentemente l'età per l'accesso al lavoro è elevata da quindici a sedici anni.
8
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (trimestrale o
quadrimestrale) ed una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al
comportamento.
La valutazione nella Scuola Primaria
Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 cit., per
gli alunni della Scuola Primaria la valutazione periodica e finale viene espressa con voto in decimi
riportato anche in lettere ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall’alunno.
La valutazione degli apprendimenti acquisiti, nonché le decisioni relative alla promozione alla
classe successiva, vengono adottate dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della classe.
La valutazione del comportamento dell'alunno è espressa, sempre dal docente o collegialmente dai
docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio da riportare nel documento di valutazione,
formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti.
Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale
dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla
famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.
L'eventuale non ammissione alla classe successiva avrà carattere di eccezionalità e dovrà essere
motivata. La decisione di non ammissione deve comunque essere assunta all'unanimità.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia stata deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola dovrà inserire una
specifica nota al riguardo nell’apposito documento di valutazione e trasmetterlo alla famiglia
dell’alunno.
Al termine del quinto anno di Scuola Primaria non è previsto un esame finale di licenza, bensì il
rilascio di una certificazione dei livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di
sostenerne i processi di apprendimento.
Griglia di valutazione degli apprendimenti della Scuola Primaria
PRIMO QUADRIMESTRE
10 = OTTIMO
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
9= DISTINTO
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
8 = BUONO
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
7 = DISCRETO
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
6 = SUFFICIENTE
Metodo di lavoro
Ritmo
SECONDO QUADRIMESTRE
Autonomo e sicuro
Rapido
Vivace, spontanea e attiva
Produttivo e sempre costante
Autonomo, organico e accurato
Rapido
Propositiva
Produttivo, sempre costante e curato
Autonomo e sicuro
Veloce
Vivace e attiva
Produttivo e costante
Autonomo e organico
Veloce
Vivace, spontanea e attiva
Produttivo e sempre costante
Autonomo
Regolare
Attiva
Abbastanza attiva
Autonomo e abbastanza organico
Regolare
Attiva
Abbastanza attiva
Parziale
Piuttosto regolare
Non sempre attiva
Superficiale e discontinuo
Adeguato
Regolare
Non sempre attiva
Superficiale
Disorganico
Lento
Parziale
Lento
9
Partecipazione
Impegno
5 = INSUFFICIENTE
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
Discontinua e da sollecitare
Incostante
Discontinua
Incostante
Inadeguato e difficoltoso
Lento e difficoltoso
Passiva
Scarso
Inadeguato
Lento
da sollecitare
Scarso
Griglia di valutazione Crescita sociale
PRIMO QUADRIMESTRE
SECONDO
QUADRIMESTRE
10 = OTTIMO
Rapporto con gli altri.
Collaborativo, corretto e paritario.
Rispetto delle regole.
Consapevole e sistematico.
Generoso, disponibile e
responsabile.
Consapevole, sistematico e
persuasivo.
9= DISTINTO
Rapporto con gli altri
Collaborativo e corretto.
Rispetto delle regole
8 = BUONO
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
7 = DISCRETO
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
6 = SUFFICIENTE
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
5 = INSUFFICIENTE
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
Consapevole.
Responsabile, disponibile e
sereno.
Consapevole e sistematico.
Corretto e disponibile
Generalmente corretto
Corretto, disponibile e positivo
Corretto
Non sempre collaborativo
Discontinuo e non sempre consapevole
Più collaborativo
Piuttosto consapevole
Poco collaborativo e discontinuo
Parziale e poco controllato
Poco collaborativo
Parziale
Discontinuo e conflittuale
Da sollecitare
Discontinuo
Da sollecitare
N.B.: Per gli alunni delle classi 1e e 2e, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il
sapere, non verranno attribuiti voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente
l’autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi successive viene dato come voto
di insufficienza massimo il cinque.
Valutazione del comportamento
GIUDIZIO SINTETICO
DESCRITTORI
(da
riportare
nel
documento di valutazione)
OTTIMO
SEGNALAZIONI NEI
CONSIGLI DI CLASSE ED
ALLE FAMIGLIE
L’alunno
dimostra:
partecipazione Nessun tipo di richiamo.
costruttiva, positiva e attiva all’interno della
classe, è corretto, responsabile e rispettoso
delle strutture e degli oggetti scolastici, delle
regole e degli altri L’impegno nel portare a
termine in modo affidabile gli impegni presi,
la consapevolezza del proprio dovere e il
rispetto delle consegne sono impeccabili. La
frequenza è regolare.
10
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
L’alunno dimostra: un comportamento
corretto, responsabile e rispettoso delle
regole e degli altri. L’impegno nel portare a
termine gli impegni presi, la consapevolezza
del proprio dovere e il rispetto delle consegne
sono molto adeguate. La frequenza è
regolare.
L’alunno dimostra: un comportamento quasi
sempre
rispettoso delle regole e corretto nel rapporto
con gli altri. L’impegno nel portare a termine
gli impegni presi, la consapevolezza del
proprio dovere e il rispetto delle consegne
sono adeguati. La frequenza non è sempre
regolare.
L’alunno dimostra: un comportamento non
sempre
rispettoso delle regole e poco corretto nel
rapporto con gli altri. L’impegno nel portare
a
termine
gli
impegni
presi, la
consapevolezza del proprio dovere e il
rispetto delle consegne non sono adeguati. La
frequenza non è regolare.
L’alunno dimostra: comportamenti che
manifestano un rifiuto sistematico delle
regole, gravi mancanze di rispetto degli altri.
Assenza di impegno e scarsa consapevolezza
del proprio dovere. La frequenza è saltuaria.
Nessun tipo di richiamo
Richiami solo verbali
Richiami verbali e scritti
Richiami verbali, comunicazioni
scritte alla famiglia, convocazioni
di consigli di classe straordinari
Giudizio riportato nel documento di valutazione:
Livello di partecipazione alla vita della classe. Capacità di portare a termine in modo affidabile gli
impegni presi. Capacità di utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della Scuola, contribuendo
a rendere più accogliente l’ambiente scolastico. Capacità di mostrare disponibilità nei confronti dei
compagni e del gruppo assumendo ruoli positivi. Utilizzare proficuamente le risorse personali
assumendo in modo responsabile i propri doveri di alunno. Assumere atteggiamenti corretti e
rispettosi del regolamento di istituto e delle regole della classe.
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Prime e seconde classi
VOTO
Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e
di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata,
capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni
anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata
con spunti creativi e originali
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni sempre più
complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi
appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di
11
10
9
8
7
semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza
gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi
parziale con alcuni spunti critici
Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare
di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni
semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata
6
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Terze, quarte e quinte classi
LIVELLO DI PROFITTO
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e
scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e
autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e
ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed
originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi
appropriata con spunti creativi e originali
Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e
sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse,
esposizione chiara, precisa e articolata, capacità
di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura,
capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara
e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura,
capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza
gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur
guidata
Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale
recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto
alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente,
applicazione delle nozioni matematiche non sempre corretta e con errori, esposizione ripetitiva
e imprecisa, povertà lessicale
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità di lettura
e di scrittura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e di analisi inconsistente o
inesistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori, esposizione
gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà lessicale
VOTO
10
9
8
7
6
6 con
presenza
di carenze
5
La valutazione nella Scuola Secondaria di 1° grado
Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 cit., per
gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione periodica e finale dei livelli di
apprendimento degli alunni e del comportamento, la certificazione delle competenze da essi
acquisite, nonché la valutazione dell’esame finale del 1° ciclo, vengono espresse dal Consiglio di
classe con voto in decimi riportato anche in lettere.
Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico. La valutazione viene
registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei modi e
12
nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata
da un colloquio esplicativo.
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Infatti, l’art. 11 del decreto legislativo n.
59/2004 e i richiamati articoli 2 e 14 del Regolamento parlano espressamente di “orario annuale
personalizzato”. A riguardo è opportuno precisare che tali riferimenti devono essere interpretati per
la scuola secondaria di primo grado alla luce del nuovo assetto ordinamentale definito dal D.P.R. 20
marzo 2009 n. 89 (in particolare dall’art. 5). L’intera questione della personalizzazione va,
comunque, inquadrata per tutta la scuola secondaria nella cornice normativa del D.P.R. 275/99 e, in
particolare, degli artt. 8 e 9 del predetto regolamento. Pertanto devono essere considerate, a tutti gli
effetti, come rientranti nel monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto
di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe.
Validità anno scolastico 2015/16
monte ore annuale Scuola secondaria di I grado
30 ore settimanali X 33 settimane = 990 ore annuali
¾ di 990 = 742,5 ore totali necessarie per essere scrutinati
990 – 742,5 = 247,5 ore, la soglia da non superare
monte ore annuale indirizzo musicale
32 ore settimanali X 33 settimane = 1056 ore annuali
¾ di 1056 = 792 ore totali necessarie per essere scrutinati
1056 – 792 = 264 ore , la soglia da non superare
Deroghe
Tenuto conto che l’articolo 14, comma 7, del DPR 122/2009 prevede che le istituzioni scolastiche
possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al limite dei tre quarti di
presenza del monte ore annuale degli studenti ai fini della validità dell’anno scolastico, è data
facoltà ai singoli Consigli di Classe, in deroga al D.lvo 59/2004, art.11, c.1, di ammettere alle
operazioni di scrutinio finale e di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione quegli alunni che, pur non avendo raggiunto i tre quarti di ore di presenza alle lezioni nel
corso dell’anno, abbiano documentato le assenze a mezzo di certificati medici, attestato la
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I., l’adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana
Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e
l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).
Le deroghe di cui sopra potranno essere poste in essere a condizione, comunque, che tali assenze
non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione
degli alunni interessati” .
Scrutinio finale e assenze
Va, infine, ricordato che l’art. 14, comma 7, del Regolamento prevede in ogni caso che “Il mancato
conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta
l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di
ciclo.”
Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione
alla classe successiva o all’esame si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del
consiglio di classe.
13
La valutazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei/decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
Per attribuire il voto di condotta al singolo alunno ogni Consiglio di Classe dovrà prendere in
considerazione i seguenti elementi:
- partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative
proposte anche fuori dai locali dell’Istituto (viaggi di istruzione, progetti extracurriculari, lezioni
con interventi di esperti e specialisti, ecc.);
- diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto degli impegni di studio;
- comportamento regolato dalla consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformato al
rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività (regolamento d’istituto e di classe);
- frequenza costante e regolare e puntualità alle lezioni.
Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisciplinare e come fondamento e fine ultimo di
ogni attività didattica la formazione di un’etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto
degli altri e di un corretto esercizio della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione
che verranno utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di condotta, delibera:
 L’assegnazione della valutazione insufficiente avverrà nel rispetto del D.M. 5 del 16
gennaio 2009, secondo il quale “la valutazione insufficiente del comportamento, in sede di
scrutinio intermedio e finale, non può riferirsi ad un singolo episodio salvo che non sia di
particolare gravità, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di
crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare,
tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto
sul comportamento, il Consiglio di classe deve tenere in debita evidenza e considerazione i
progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle
finalità di cui all’articolo 1 del rubricato Decreto. Pertanto, la comminazione del voto di
insufficienza nel comportamento avverrà:
 in presenza di comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle fattispecie per le quali
lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R.
235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 Luglio 2008 – e per le quali il
regolamento d’istituto prevede l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino
l’allontanamento temporaneo dell’alunno dalla comunità scolastica per periodi superiori a
15 giorni (art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “;
 in presenza di comportamenti che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del
Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni
(comma 1 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio; comma 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei
confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; comma 5 Gli
studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e
a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola).
 Inoltre, il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume
nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre
adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia
ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale.
 Gli indicatori riportati nella seguente griglia, quale espressione dei criteri per la valutazione
del comportamento:
14
Griglia di valutazione del comportamento
10
9
o
o
o
o
o
o
o
Pieno e consapevole rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche.
Scrupoloso rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di
sicurezza.
Regolare e approfondito svolgimento delle consegne scolastiche
Interesse e partecipazione costanti alle attività scolastiche
Ruolo propositivo all’interno della classe
Buona capacità di socializzare e di lavorare in gruppo
Frequenza puntuale e assidua
o
o
o
o
o
o
o
Pieno rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
Rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di sicurezza
Regolare svolgimento delle consegne
Interesse e partecipazione alle attività scolastiche
Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Frequenza regolare
8
 Frequenza discontinua e/o ritardi frequenti senza validi motivi documentati
OPPURE
 Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
 Rispetto non sempre regolare delle norme del Regolamento d’Istituto e/o del Regolamento di
disciplina (ritardo nella consegna delle giustificazioni, negligenza nella consegna di materiali
scuola-famiglia e nell’utilizzo del libretto)
 Svolgimento non sempre puntuale delle consegne
 Partecipazione discontinua alle attività scolastiche
 Ammonizioni verbali da parte del Consiglio di Classe o di un insegnante per invitare ad un
comportamento più corretto
 Presenza sul registro di classe di una o qualche nota disciplinare relativa ad episodi scorretti non
gravi
 Atteggiamento non sempre collaborativo verso i compagni e/o gli insegnanti
7
o Violazione significativa del Regolamento di Disciplina (Art.1.2, I, lettere a, b, c, d; II, a; III,a)
OPPURE
o Rispetto non costante degli altri e delle Istituzioni scolastiche
o Saltuario svolgimento delle consegne
o Disinteresse per alcune discipline; partecipazione selettiva alle attività scolastiche
o Note disciplinari relative a comportamenti scorretti (senza sospensione)
o Una nota relativa a un episodio di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti di
compagni, insegnanti, personale della scuola (senza sospensione)
o Disturbo delle lezioni
o Rapporti problematici con compagni, insegnanti, personale della scuola
o Numerose assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati
6
o
Violazione grave del Regolamento di Disciplina (Art.1.2, I, lettere d, e; II, a, b; III,a, b)
OPPURE
o Scarso rispetto per gli altri e le Istituzioni scolastiche
o Inadeguato svolgimento delle consegne
o Disinteresse per le attività scolastiche
o Più note disciplinari relative a comportamenti scorretti o danneggiamenti di strutture o arredi
scolastici
o Una sospensione dalle lezioni per non più di 15 giorni per gravi o reiterate infrazioni disciplinari
o Rilevanti episodi di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti di compagni,
insegnanti, personale della scuola
o Continuo disturbo delle lezioni
o Funzione negativa all’interno della classe
15
o
o
Superamento del numero consentito di assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati
Numerose assenze non giustificate
Presenza di 6 elementi su 10
5
(*)
Violazioni del Regolamento di Disciplina che abbiano portato all’irrogazione di una sanzione
disciplinare (ai sensi dell’art. 7, c. 2 del DPR 122/2009).
INOLTRE
o Insufficiente rispetto per gli altri e per le Istituzioni scolastiche
o Episodi particolarmente gravi che possono configurare varie tipologie di reato (minacce, atti
vandalici, bullismo, ecc.) e possono comportare pericolo per chi frequenta la scuola
o Episodi particolarmente gravi che offendono la persona e il ruolo professionale del personale
della scuola e/o la persona degli studenti
o Numerose note disciplinari relative a comportamenti gravemente scorretti
o Inesistente svolgimento delle consegne
o Completo disinteresse per le attività scolastiche
o Assiduo disturbo delle lezioni
o Ruolo negativo all’interno della classe
o Superamento del numero consentito di assenze non giustificate
o Numerosi ritardi senza validi motivi documentati
o Una sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni (**). Fermo restando che se,
successivamente alla irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria prevista dal
regolamento disciplinare, l’alunno dimostri apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento (tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di
crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del D.M. n. 5 del
16 gennaio 2009) è possibile per il Consiglio di classe rivalutare la posizione dell’alunno e
farlo rientrare nell’ambito della valutazione sufficiente del comportamento.
Presenza di 8 elementi su 11
o
(*) comma 2 art. 7 D.P.R 122 del 22-06-2009 - La valutazione del comportamento con voto
inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei
confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi
dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilita' nei contesti di cui al
comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
(**) Tale sanzione può essere disposta anche quando siano stati commessi reati che violano la
dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone (DPR 24
giugno 1998, n. 249 così come modificato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235 comma 9 art. 4). In
merito il Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la
Partecipazione e la Comunicazione nella nota del 31 luglio 2008 prot. n. 3602/P0 ha specificato:
l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore
a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9).
Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe
necessarie:
1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad
es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi
una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento;)
16
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite
dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la
durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della
situazione di pericolo.
Criteri di ammissione e non ammissione alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato
Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo, gli
studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei/decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline e nel comportamento. L'eventuale giudizio di non ammissione dovrà essere assunto dal
Consiglio di classe a maggioranza.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato conclusivo del 1° ciclo sia
stata deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento, la Scuola dovrà inserire una specifica nota al riguardo nell’apposito documento di
valutazione e trasmetterlo alla famiglia dell’alunno.
Per l’ammissione alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo in
presenza di insufficienze ogni Consiglio di Classe dovrà seguire i seguenti criteri:
Criteri di ammissione e non ammissione

frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di studi (salvo
deroga);
 Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le discipline, condotta
AMMISSIONE alla
compresa.
classe successiva (classi Nel caso di ammissioni deliberate in presenza di carenze relativamente al
seconde e terze)
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una
specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmettere
quest'ultimo alla famiglia dell'alunno (comma 7 art. 2 D.P.R 122 del 22-06-2009)

AMMISSIONE agli
Esami di Stato
NON AMMISSIONE
alla classe successiva
(classi seconde e terze)
NON AMMISSIONE
agli Esami di Stato

frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di studi (salvo
deroga);
Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le discipline, condotta
compresa.
 Voto di condotta insufficiente;
 Frequenza inferiore ai ¾ delle ore previste dal piano di studi.
 In riferimento al profitto insufficiente conseguito ed in base al numero di
materie presenti nel piano di studio:



Voto di condotta insufficiente.
Frequenza inferiore ai ¾ delle ore previste dal piano di studi
Voto insufficiente in una o più materie
Al termine dell’anno conclusivo della Scuola Secondaria di 1° grado la Scuola certifica i livelli di
apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenerne i processi di apprendimento e di
favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.
L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per
l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo.
17
L'ammissione all'esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini
della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un
unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il
giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico
compiuto dall'allievo nella Scuola Secondaria di 1° grado.
Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale. I testi della
prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la
valutazione del sistema di istruzione (INVALSI).
All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova
nazionale. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel
giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei/decimi.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci/decimi può essere assegnata la lode da parte della
commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.
Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.
Valutazione inclusiva
La valutazione degli alunni disabili
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a
valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione,
adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo
Individualizzato (PEI).
L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può
incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul
valore legale del titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di
istruzione.
L’articolo 9 del D.P.R. n. 122 cit. prevede che, in sede di esame conclusivo del 1° ciclo di
istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI
non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di
un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione.
Ai sensi dell’art. 318 del D. Lgs. n. 297/94 (Testo Unico), per le prove di esame sono predisposte
apposite prove scritte.
La valutazione degli alunni DSA
Ai sensi della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 il Collegio dei docenti su proposta dei singoli
consigli di classe/interclasse adotterà forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità
formative degli studenti. Pertanto agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di
istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione,
anche per quanto concerne gli esami di Stato. Per il nostro Istituto punto di partenza di una
valutazione inclusiva degli alunni sarà l’aver ben chiaro quelle che sono le azioni del
"personalizzare", del "differenziare" e dell’"individualizzare".
Ciò detto i nostri alunni diversamente abili e con BES saranno valutati in base al PEI ed al PDP.
Infatti, i vari PDP della classe, accanto ad eventuali PEI e ad altri eventuali PDP per alunni con
DSA, dovranno raccordarsi con una progettazione e con una didattica strutturalmente inclusiva, a
ciò ovviamente dovrà associarsi una valutazione inclusiva coerente con quanto progettato. Pertanto,
18
collegialmente gli insegnanti dovranno definire gli elementi della Didattica Inclusiva che
costruiranno la quotidianità delle attività formative. Una quotidianità per tutti, fatta in modo da
accogliere le attività personalizzate. A questo livello si dovrà pensare all’adattamento dei materiali e
dei testi, all’attivazione della risorsa compagni di classe (apprendimento cooperativo e tutoring),
a varie forme di differenziazione, alla didattica laboratoriale, all’uso inclusivo delle tecnologie.
Questa progettazione di classe costituirà un valore aggiunto fondamentale per le varie
individualizzazioni - personalizzazioni di cui si è detto prima e quindi anche per la valutazione.
Il primo passo per valutare in modo inclusivo è quello di considerare la valutazione inclusiva come
un metodo di valutazione del rendimento scolastico degli alunni disabili o con BES che frequentano
classi comuni, nelle quali la politica e la prassi valutativa mirano a promuovere l’apprendimento di
tutti gli alunni. Il focus obiettivo della valutazione inclusiva dovrà essere, dunque, quello di attivare
politiche e procedure di valutazione capaci di essere un sostegno e un incentivo alla partecipazione
scolastica e all’integrazione degli alunni, ma soprattutto capaci di far si che le procedure e le prassi
di valutazione del rendimento scolastico non divengano forme di emarginazione e discriminazione.
19
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO [con riferimento alla valutazione sommativa, periodica e finale,
Esami di Stato]
DESCRITTORI
-
Attinenza alla
traccia
-
Organizzazione
dei contenuti
-
Chiarezza
espositiva
-
Originalità e
creatività
-
Correttezza
grammaticale ed
ortografica
-
Correttezza
lessicale
Griglia di valutazione prova scritta di Italiano
PRESTAZIONE
Compito non svolto (consegnato “in bianco”)
Elaborato non attinente alla traccia, incompleto, slegato,
elementare e approssimativo, ricco di errori di ortografia e
con punteggiatura carente. Gravi errori nella scelta e
nell’uso dei vocaboli.
PUNTEGGIO
3/10
4/10
Elaborato parzialmente attinente alla traccia e alla forma
testuale richiesta, generico, confuso, ripetitivo e
schematico, poco
corretto dal punto di vista ortografico e sintattico. Lessico
ripetitivo e non appropriato
5/10
Elaborato attinente alla traccia, semplice, lineare
sufficientemente corretto nell’ortografia. Punteggiatura
accettabile e lessico adeguato alla tipologia testuale
6/10
Elaborato pienamente attinente alla traccia e alla forma
testuale, chiaro e preciso nella esposizione, abbastanza
corretto dal punto di vista ortografico e sintattico. Il
lessico adoperato risulta adeguato alla tipologia testuale.
L’argomento è presentato in modo personale.
7/10
Elaborato pienamente attinente alla traccia che sviluppa
sostanzialmente la tipologia testuale richiesta, coerente e
scorrevole nell’esposizione, corretto nell’ortografia e nella
sintassi. Il lessico utilizzato è appropriato e l’argomento è
sviluppato in modo personale e con capacità critiche.
8/10
Elaborato pienamente attinente alla traccia, organico e
completo, corretto nell’ortografia e ben strutturato sul
piano sintattico. Il
lessico utilizzato risulta specifico e funzionale al contesto.
L’argomento è presentato in modo personale e creativo.
9/10
L’elaborato è pienamente attinente alla traccia e
sviluppato in modo completo e originale rispetto alla
tipologia testuale richiesta. Il lessico è ricco e ben
articolato. L’argomento è presentato con maturità, estro e
soluzioni linguistiche nuove.
10/10
20
Griglia di valutazione prova scritta di Lingua Straniera (Inglese/Francese)
DESCRITTORI
PRESTAZIONE
Tipologia Prova: Questionario relativo ad un brano*
- Comprensione testo
L’alunno comprende le domande, sa ricercare le informazioni
richieste e compiere operazioni di inferenza. Lessico e
- Capacità inferenziali
strutture vengono utilizzati in modo sicuro e appropriato.
Ottima l’elaborazione personale che risulta approfondita,
- Pertinenza alle
chiara e scorrevole, rivelando un’ottima chiarezza e
domande
padronanza espositiva.
L’alunno comprende correttamente il testo. Valida risulta la
- Chiarezza espositiva
scelta lessicale, delle strutture e funzioni linguistiche. Curata e
scorrevole appare l’elaborazione personale che rivela
- Conoscenza ed uso
un’apprezzabile chiarezza e padronanza espositiva.
appropriato di lessico,
L’alunno comprende correttamente il testo. Lessico e strutture
strutture linguistiche e
vengono utilizzati in modo quasi sempre appropriato.
funzioni comunicative
Soddisfacente risulta l’elaborazione personale.
L’alunno, nel complesso,comprende il testo. Lessico e strutture
- Correttezza ortografica vengono utilizzati in modo abbastanza corretto. Semplice ma
chiara risulta l’elaborazione personale.
- Rielaborazione e
L'alunno comprende parzialmente il testo. Lessico e strutture
approfondimenti
vengono utilizzati in modo poco corretto. Minima o inesistente
personali
risulta l’elaborazione personale.
L’alunno incontra serie difficoltà nella comprensione del testo.
Gli errori grammaticali e ortografici, nonché le scelte lessicali
rendono poco chiara/incomprensibile la comprensione delle
risposte. Manca l’elaborazione personale o risulta
incomprensibile.
Tipologia Prova:Produzione lettera/messaggio; produzione/completamento dialogo*
L’alunno dimostra pertinenza alla traccia, conosce ed utilizza
ottimamente funzioni e strutture linguistiche, le scelte lessicali
risultano ricche ed appropriate. Il testo è stato organizzato
secondo una sequenza logica, scorre fluentemente e rivela
- Pertinenza alla traccia
un’ottima chiarezza espositiva. Ottimi gli apporti personali.
L’alunno dimostra pertinenza alla traccia, conosce ed utilizza
- Chiarezza espositiva
correttamente funzioni e strutture linguistiche. Il lessico
utilizzato risulta pertinente. Il testo è stato organizzato secondo
- Conoscenza ed uso
una sequenza logica, risulta scorrevole e rivela un’apprezzabile
appropriato di lessico,
chiarezza espositiva.
strutture linguistiche e
L’alunno dimostra pertinenza alla traccia, adopera in modo
funzioni comunicative
quasi sempre corretto strutture e funzioni linguistiche. Il testo
scorre abbastanza fluentemente e risulta chiaro e
- Correttezza ortografica comprensibile.
L’alunno dimostra pertinenza alla traccia, adopera in modo
- Elaborazione e
abbastanza corretto strutture e funzioni linguistiche. Il testo è
approfondimenti
stato organizzato in modo semplice ma comprensibile.
personali
L’alunno, nel complesso, dimostra una globale pertinenza alla
traccia, le scelte lessicali appaiono limitate. Vi sono diversi
errori di natura ortografica e grammaticale che, però, non
inficiano la comprensione del testo che è stato organizzato in
modo semplice.
L’alunno dimostra una parziale/totale mancanza di pertinenza
alla traccia. Gli errori grammaticali ed ortografici sono
numerosi, la produzione linguistica risulta
confusa/incomprensibile.
Tipologia Prova: Riassunto*
21
PUNTEGGIO
10
9
8
7
6
5/4
10
9
8
7
6
4/5
- Comprensione testo
- Capacità di sintesi e
rielaborazione
- Rispetto successione
temporale, nessi causaeffetto
- Chiarezza espositiva
- Conoscenza ed uso
appropriato di lessico,
strutture linguistiche e
funzioni comunicative
- Correttezza ortografica
L’alunno seleziona ottimamente le informazioni secondo la
successione temporale ed i nessi causa-effetto e rielabora le
informazioni in modo logico, chiaro, personale e sintetico,
rivelando un’ottima chiarezza espositiva. Le strutture e le
funzioni linguistiche vengono adoperate sempre in modo
corretto ed appropriato.
L’alunno seleziona correttamente le informazioni secondo la
successione temporale ed i nessi causa-effetto e rielabora le
informazioni in modo logico e chiaro, rivelando
un’apprezzabile chiarezza espositiva. Le strutture e le
funzioni linguistiche vengono adoperate in modo corretto ed
appropriato.
L’alunno seleziona le informazioni secondo la successione
temporale ed i nessi causa-effetto e rielabora le informazioni
in modo semplice ma chiaro. Le strutture e le funzioni
linguistiche vengono adoperate quasi sempre in modo
corretto ed appropriato.
L’alunno seleziona le informazioni secondo la successione
temporale ed i nessi causa-effetto e le ricompone in modo
abbastanza chiaro. Strutture e funzioni linguistiche non
sempre sono state utilizzate in modo corretto.
L’alunno riporta testualmente frasi presenti nel brano ma
trascura alcuna informazioni principali. Non sempre viene
rispettata la successione temporale o il nesso causa-effetto,
pertanto, la ricomposizione non sempre è chiara. Strutture e
funzioni linguistiche sono state utilizzate in modo poco
corretto.
L’alunno ha serie difficoltà a/non è in grado di individuare le
informazioni principali da quelle secondarie e le informazioni
riportate non evidenziano alcun nesso temporale o di causaeffetto. Il testo così rielaborato risulta poco
comprensibile/incomprensibile. Numerosi gli errori ortosintattici.
Tipologia Prova: Test grammaticale/lessicale **
L’alunno riflette sui meccanismi della lingua e riconosce e
riutilizza strutture, lessico e funzioni studiati in modo
- Riconoscimento ed uso
sempre/quasi sempre corretto e nel contesto appropriato
delle strutture grammaticali L’alunno riflette sui meccanismi della lingua e riconosce e
studiate
riutilizza strutture, lessico e funzioni studiati in modo
abbastanza corretto e quasi sempre nel contesto appropriato
L’alunno riflette sui meccanismi della lingua e riconosce e
riutilizza strutture, lessico e funzioni studiati in modo
complessivamente corretto
L’alunno riflette sui meccanismi della lingua e riconosce e
riutilizza alcune strutture, lessico e funzioni studiati
L’alunno riconosce e riutilizza strutture, lessico e funzioni
studiati in modo incerto e parziale
- Riconoscimento ed uso
L’alunno non è in grado di riutilizzare strutture, lessico e
del lessico e delle funzioni
funzioni studiati
comunicative studiati
Compito non svolto (consegnato” in bianco”)
22
10
9
8
7
6
5/4
10/9
8
7
6
5
4
3
*Tipologia di prova e criteri di valutazione validi anche per gli Esami di Stato, a conclusione del percorso
della Scuola Secondaria di 1° grado.
** Tale tipologia di prova verrà somministrata, all'occorrenza, nel corso del triennio della Scuola Secondaria
di 1° grado ma non in occasione degli Esami di Stato.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
(con riferimento alla valutazione iniziale, periodica e finale)
DESCRITTORI
PRESTAZIONE
APPLICAZIONE
CORRETTA
DELLE
TECNICHE DI
CALCOLO NEI
DIVERSI
INSIEMI
NUMERICI
CONFRONTARE,
ANALIZZARE E
OPERARE CON
LE FIGURE
GEOMETRICHE
INDIVIDUARE
SREATEGIE
APPROPRIARTE
PER LA
RISOLUZIONE
DI PROBLEMI
COMPRENSIONC
OME E USO DEL
LINGUAGGIO
SPECIFICO
DELLA
MATEMATICA
VOTO
L’alunno utilizza le tecniche e le procedure del calcolo
rappresentandole anche sotto forma grafica in modo efficace, chiaro e
corretto.
L’alunno utilizza le tecniche e le procedure del calcolo
rappresentandole anche sotto forma grafica in modo corretto.
L’alunno utilizza le tecniche e le procedure del calcolo
rappresentandole anche sotto forma grafica in modo essenziale e
semplice.
L’alunno utilizza le tecniche e le procedure del calcolo
rappresentandole anche sotto forma grafica in modo incerto e parziale.
L’alunno utilizza le tecniche e le procedure del calcolo
rappresentandole anche sotto forma grafica in modo limitato e carente.
10/9
L’alunno confronta ed analizza figure geometriche e opera con esse in
modo chiaro e corretto.
L’alunno confronta ed analizza figure geometriche e opera con esse in
modo corretto.
L’alunno confronta ed analizza figure geometriche e opera con esse in
modo essenziale e semplice.
L’alunno confronta ed analizza figure geometriche e opera con esse in
modo incerto e parziale.
L’alunno confronta ed analizza figure geometriche e opera con esse in
modo limitato e carente.
10/9
L’alunno individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi
in modo efficace,chiaro e corretto.
L’alunno individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi
in modo corretto
L’alunno individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi
in modo essenziale e semplice.
L’alunno individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi
in modo incerto e parziale
L’alunno individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi
in modo limitato e carente
Comprende e usa il linguaggio specifico in modo efficace, chiaro e
corretto
Comprende e usa il linguaggio specifico in modo completo e corretto
Comprende e usa il linguaggio specifico in modo essenziale e semplice
Comprende e usa il linguaggio specifico in modo incerto e parziale
8/7
6
5
4
8/7
6
5
4
10/9
8/7
6
5
4
10/9
8/7
6
5
Comprende e usa il linguaggio specifico in modo limitato e carente
4
Compito non svolto (consegnato “in bianco”)
3
23
Griglia valutazione delle verifiche sommative orali
VOTO 10:Coerenza, coesione ed efficacia espositiva; conoscenze solide ed approfondite; pronte connessioni e
sicura autonomia nel collegare gli argomenti; capacità di integrare i contenuti con apporti personali.
VOTO 9:Coerenza e coesione espositiva, conoscenze solide; sicura autonomia nel collegare gli argomenti
;capacità di rielaborare i contenuti con apporti personali.
VOTO 8 :Correttezza espositiva e proprietà di linguaggio: conoscenze ampie e organiche; capacità di collegare
gli argomenti con sicuro ragionamento e disinvolta rielaborazione dei contenuti.
VOTO 7:Correttezza e chiarezza nell’esposizione; conoscenze appropriate; capacità di collegare con una certa
prontezza i contenuti e di rielaborarli parzialmente;
VOTO 6 :Accettabile chiarezza nell’esporre;conoscenze essenziali ;capacità di collegare, seppure con modeste
connessioni i contenuti e di elaborarli in modo elementare;
VOTO <6:Esposizione incerta; gravi in coesioni; conoscenze confuse e lacunose; incapacità di collegare gli
argomenti e di rielaborare i contenuti
Griglia di valutazione decimale quadrimestrale tutte le discipline .Per Arte e Immagine vedasi tabella
specifica.
CONOSCENZA dei
ABILITA’ --- COMPORTAMENTI
VOTO contenuti disciplinari
(SAPER FARE)
(SAPER ESSERE)
(SAPERE)
3
Gravemente insufficiente
Gravi lacune, non sa utilizzare il linguaggio specifico.
4
Lacunosa -parziale
Applica confusamente il linguaggio specifico e le conoscenze
risultano parziali. Effettua analisi e sintesi limitate. Non interpreta
semplici messaggi.
5
Superficiale – Incerta Semplice
Sa adoperare solo parzialmente il lessico. Effettua analisi e sintesi
imprecisi. Interpreta i messaggi più evidenti in modo impreciso.
6
Essenziale-Qualche
inesattezza ed imprecisione
7
Completa- Corretta
ma non approfondita
Non sempre autonomo. Usa un lessico in modo semplice e pressoché
corretto. Effettua analisi e sintesi non approfondite, se guidato
sintetizza le conoscenze, argomenta negli aspetti essenziali.
Sa adoperare il lessico nei compiti richiesti. Analisi complessa ma
con aiuto, argomenta con pertinenza ma con qualche incertezza
8
Organica- Ampia
9
Approfondita -Articolata
10
Eccellente-Critico
Sa adoperare il lessico specifico in compiti complessi. Effettua analisi
complesse e approfondite. Autonomia nella sintesi- Argomenta con
pertinenza e sicurezza.
Applica le conoscenze in compiti complessi senza errori. Possiede
padronanza nel cogliere gli elementi di un insieme e stabilire tra essi
relazioni-Organizza e critica in modo autonomo e completo
Applica criticamente le conoscenze in compiti complessi senza errori
e imprecisioni. Possiede padronanza nel cogliere gli elementi di un
insieme e stabilire tra essi relazioni. Organizza e critica in modo
autonomo , completo, originale.
24
Arte e immagine - Griglia di valutazione decimale quadrimestrale
Voto Giudizio
Giudizio descrittivo
decimale sintetico
10
Eccellente Osserva, conosce e applica in modo corretto, ampio e completo le principali
regole del linguaggio visuale.
Conosce e applica con piena padronanza e in modo creativo strumenti e
tecniche in relazione alle esigenze espressive. Legge un messaggio visivo o
un’opera d’arte in modo completo, ampio e dettagliato e li sa collocare con
molta sicurezza nel giusto contesto storico e culturale. Emergono capacità
critiche.
9
Ottimo
Osserva, conosce e applica in modo corretto e completo le principali regole
del linguaggio visuale e rappresenta gli elementi della realtà con un
linguaggio grafico preciso e sicuro.
Conosce e applica con padronanza strumenti e tecniche in relazione alle
esigenze espressive.
Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo completo e dettagliato
e li sa collocare con molta sicurezza nel giusto contesto storico e culturale.
Ha acquisito capacità critiche.
8
Distinto
Osserva, conosce e applica in modo corretto le principali regole del
linguaggio visuale e rappresenta gli elementi della realtà con un linguaggio
grafico abbastanza accurato.
Conosce e applica correttamente strumenti e tecniche in relazione alle
esigenze espressive.
Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo completo e li sa
collocare con sicurezza nel giusto contesto storico e culturale.
7
6
5
Buono
Osserva, conosce e applica in modo abbastanza corretto le principali regole
del linguaggio visuale e rappresenta gli elementi della realtà con un
linguaggio grafico abbastanza accurato.
Conosce e applica in modo piuttosto corretto strumenti e tecniche in
relazione alle esigenze espressive.
Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo globale e li sa
collocare in maniera abbastanza corretta nel giusto contesto storico e
culturale.
Sufficiente Osserva, conosce e applica in modo accettabile le principali regole del
linguaggio visuale e rappresenta gli elementi della realtà con un linguaggio
grafico semplice.
Conosce e applica in modo accettabile strumenti e tecniche in relazione alle
esigenze espressive.
Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo globale e presenta
qualche incertezza nel collocarli nel giusto contesto storico e culturale.
Mediocre Conosce le principali regole del linguaggio visuale ma incontra difficoltà
nell’applicarle e rappresenta gli elementi della realtà con un linguaggio
grafico convenzionale.
Applica con difficoltà le tecniche in relazione alle esigenze espressive.
Ha parzialmente acquisito la capacità di lettura di un messaggio visivo o di
un’opera d’arte ed incontra difficoltà nel collocarli nel giusto contesto
storico.
25
4
3
Non
Incontra difficoltà nell’applicarele principali regole del linguaggio visuale
sufficiente e rappresenta gli elementi della realtà con un linguaggio grafico stereotipato.
Applica con difficoltà le tecniche in relazione alle esigenze espressive.
Non ha ancora acquisito la capacità di lettura di un messaggio visivo o di
un’opera d’arte ed incontra difficoltà nel collocarli nel giusto contesto
storico.
Non
Si rifiuta di svolgere le attività.
sufficiente Non riesce ad applicare le principali regole del linguaggio visivo e
rappresentagli elementi della realtà disordinatamente .
Non sa applicare le tecniche.
Non possiede ancora capacità di lettura delle immagini.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Antonietta Crea
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art. 3, c.2
26
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