IIssttiittu uttoo C Coom mp prreen nssiivvoo ““G Giioovvaan nn nii LLu ucciioo”” SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Via D’Annunzio 48 – 34015 Muggia (TS) Tel 040 271102 – Fax 040 272135 Distretto scolastico n°18 E-mail [email protected] Sito www.icglucio.altervista.org Piano triennale dell’Offerta Formativa ((P P..T T..O O..F F..)) A Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001155 –– 22001166 A Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001166 –– 22001177 A Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001177 -- 22001188 E E P P..O O..FF.. A Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001155--1166 P Paarrttee aannnnuuaallee 2 Parti rimaste invariate Parti modificate Parti da aggiornare IL P.T. O.F. Il Piano triennale dell‘Offerta Formativa è il documento nel quale si concretizza il processo complessivo educativo di ogni scuola mettendone a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e organizzative. Esso definisce e presenta l'identità della scuola in una ottica pienamente integrata, personalizzata e finalizzata al successo formativo degli studenti e delle studentesse in ottemperanza ai principi del Regolamento attuativo del DPR 275/’99 nonché con il comma 2 art. 1 della Lg. 107/2015. Il P.T.O.F. è quindi il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola e rappresenta in modo esplicito la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa di una scuola autonoma e di essa ne riflette il grado di autonomia. L'autonomia delle scuole si esprime nel PTOF attraverso la descrizione: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica dei progetti delle possibilità di opzione sia curricolare che extra offerte agli studenti e alle famiglie dalle risorse organiche annualmente assegnate dall’ U.S.R. Le risorse dell’organico funzionale mese a disposizione derivanti dal presente PTOF e dalla progettualità dalla quale conseguono. 2 3 Parte annuale del PTOF è il POF annuale al quale attengono le iniziative didattiche legate all’assegnazione del FIS annuale e la fisionomia dei dati relativi alle classi, alunni e possibili modificazioni organiche (ex organico di fatto). Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” di Muggia SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Via D’Annunzio 48 – 34015 Muggia (TS) Tel 040 271102 – Fax 040 272135 Distretto scolastico n°18 E-mail [email protected] Sito www.icglucio.altervista.org PARTE PRIMA DATI IDENTIFICATIVI SCUOLA dell’INFANZIA ORARI N.° CLASSI O SEZIONI NUMERO BAMBINI PRE ACCOGLIMENTO MENSA SCUOLABUS IL BIANCOSPINO 8.00 – 16.00 1A 19 No Sì Sì IL GIARDINO DEI MESTIERI 7.30 – 15.30 1A 1B 1C 21 25 25 No Sì Sì BORGOLAURO 7.50 – 16.00 1A 1B 1C 1D 21 221 20 21 7.00 – 7.50 Sì Sì E’ prevista un’uscita intermedia SCUOLA PRIMARIA ORARI N.° CLASSI O SEZIONI NUMERO ALUNNI PRE ACCOGLIMENTO MENSA SCUOLABUS DE AMICIS T.N. 8.00 – 13.00 1A,,2A,2B ,3A, 3B ,4A, 5A 119 7.00 – 8.00 A richiesta Sì DE AMICIS T.P. 8.10 – 16.10 1,2,3,4,5 C 110 7.00 – 8.10 Sì Sì LORETI 8.30 – 16.30 1,2,3,4,5 A 98 7.00 – 8.30 Sì Sì ZAMOLA 8.30 – 16.30 1,2,3,4,5 A 78 7.00 – 8.30 Sì Sì 27 ore di lezione tutte le classi su cinque giorni settimanali con 1 ora di mensa il lunedì per il TN 25 ORE LE SOLE CLASSI PRIME SCUOLA MEDIA N. SAURO N° CLASSI ORARI SERVIZI Classi e n° alunni 3 4 CLASSI CON 30 ORE SETTIMANALI 1C 1D 2C 2D 3C 3D 6 7.50 – 13.50 Dal lunedì al venerdì 6 Vedi schema orario Circ. n° CLASSI CON 36 ORE SETTIMANALI 1B 1E 2A 2B 3A 3B Mensa ORGANICO DI DIRITTO DEL PERSONALE DOCENTE Insegnanti di scuola dell'infanzia in OD 16+1 a metà tempo +OF +sostegno Insegnanti di scuola primaria in OD 39 +1 inglese+3 sostegno +OF Insegnanti di scuola secondaria di I grado in OD 17 + 3 sostegno +OF ORGANICO FUNZIONALE DELL’AUTONOMIA ed ORGANICO POTENZIATO dal testo di Legge 107/’15 comma 7. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilita', nonche' in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta 4 5 formativa e delle attivita' progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: Organico di diritto : 81 docenti Organico funzionale o dell’autonomia: 8,1 a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; In relazione al progressivo innalzamento del numero di docenti di scuola primaria aderenti al Piano di formazione ministeriale; Alla varietà delle lingue europee introdotte negli ultimi anni presso la scuola secondaria; Alla valorizzazione del qualificato laboratorio linguistico presso la scuola secondaria l’Istituto Comprensivo intende dare sviluppo alla formazione linguistica dei propri alunni con particolare riferimento alla lingua inglese. In relazione al comma a) punto 7 della L. 107/’15 Un docente di scuola primaria con specializzazione in lingua inglese da utilizzare: SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA 2 ORE SETTIMANALI IN OGNI SEZIONE 1 ORA SETTIMANALE IN OGNI PRIMA PRIMARIA 16 ORE 4 ORE + 2 ORE A DISPOSIZIONE Accostamento e prima esperienza d’uso della lingua viva Nelle scuola primarie per lo svolgimento di unità didattiche con la metodologia CLIL Si richiedono 2 docenti di lingua inglese(classe di concorso A345) SCUOLA PRIMARIA CLASSI DALLA seconda alla quinta 18 classi primaria (ad esclusione delle prime) 1 ORA ALLA SETTIMANA SCUOLA SECONDARIA 12 classi 1 ORA E ½ ALLA SETTIMANA IN OGNI CLASSE A SETTIMANE ALTERNE CONVERSAZIONE IN LINGUA INGLESE E UNITA’ DIDATTICHE (DISCIPLINE DIVERSE DALLA LINGUA INGLESE) CON LA METODOLOGIA CLIL UNITA’ DIDATTICHE (DISCIPLINE DIVERSE DALLA LINGUA INGLESE) CON LA METODOLOGIA CLIL 5 6 In relazione allo sviluppo diffuso della lingua inglese l’Istituto nel prossimo triennio intende aderire al Progetto europeo Erasmus plus (da marzo 2016 in poi) al fine della qualificazione del proprio personale. Il Bando Erasmus plus infatti punta a migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria in tutta Europa. Intende fornire alle persone che lavorano nel mondo della scuola l'opportunità di sviluppare le loro competenze professionali e di collaborare con partner di altri paesi europei. Le attività sostengono lo scambio di buone pratiche e la verifica di approcci innovativi per affrontare sfide comuni, come l'abbandono scolastico o inadeguati livelli di competenze di base. Possono promuovere collegamenti con ambiti esterni alla scuola e altri settori dell'istruzione e formazione. Infatti nell'ambito del programma Erasmus+, operatori della scuola dell’infanzia, primaria o secondaria che desiderano perfezionarsi dal punto di vista professionale possono partecipare ad un'ampia gamma di iniziative per ampliare conoscenze e competenze, ad esempio tramite l'apprendimento di una nuova lingua o l'acquisizione di abilità informatiche. Queste competenze spesso consentono di ottenere una visione più ampia del mondo della scuola, oltre a garantire lo scambio di conoscenze e buone pratiche. Erasmus+ offre opportunità di sviluppo professionale in un altro paese, tra cui: la partecipazione a corsi di formazione strutturati all'estero periodi di "job-shadowing", vale a dire osservazione del modo di lavorare di colleghi, presso una scuola o un'organizzazione di un altro paese incarichi di insegnamento presso una scuola partner. Queste attività possono durare da 2 giorni a 2 mesi, o in certi casi anche un anno. Si può parlare di formazione diffusa poiché può partecipare qualsiasi insegnante, capo d'isti- tuto, bibliotecario o altro membro del personale delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie dei paesi che prendono parte al programma. (dal sito di Erasmus plus) La richiesta di docenti con padronanza di lingua inglese pertanto rientra appieno nella vision dell’Istituto. Tuttavia, pur essendo la lingua inglese in questa fase preponderante risultano importanti alche le richieste di formazione di lingua slovena per adulti di particolare rilevanza per un territorio di confine. In una visione di regione Alpe Adria assume notevole rilievo anche lo sviluppo della lingua tedesca e la collaborazione storica con il Goethe Institut di Trieste. Ai fini della costruzione della cittadinanza mondiale e della necessità di allargare lo sguardo a lingue e culture dell’ovest anche la lingua spagnola vedrà una sua presenza presso uno dei corsi della scuola secondaria dell’Istituto. 6 7 d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilita' nonche' della solidarieta' e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita'; Al fine del perseguimento degli obiettivi del comma d) la scuola articola numerose e variegate attività aventi quale nucleo le biblioteche di ogni plesso ed ordine scolastico. Le Biblioteche, nella loro integrazione con le varie e numerose attività e progetti didattici, dovrebbero divenire il centro propulsore all’interno di ogni plesso scolastico per la promozione di attività atte allo scopo nella consapevolezza che la lettura oltre che l’esperienza viva consente riflessione e metabolizzazione dei contenuti di cui sopra. Per questo si richiedono 1 docente di scuola secondaria – classe di concorso A043 SCUOLA DELL’INFANZIA 8 sezioni SCUOLA PRIMARIA 22 classi 9 ore SCUOLA SECONDARIA 12 classi 9 ore Attualmente gestite dalle docenti della scuola d’infanzia e da volontarie – per curare l’animazione alla lettura, il prestito frequente, l’aggregazione anche extracurricolare con i genitori Da utilizzare presso le biblioteche- con l’affiancamento degli attuali volontari – per curare l’animazione alla lettura, il prestito frequente, l’aggregazione anche extracurricolare con i genitori nonché la promozione di tutte le attività atte a dare impulso ad momenti di riflessione e dibattito Da utilizzare presso le biblioteche- con l’affiancamento degli attuali volontari – per curare l’animazione alla lettura, il prestito frequente, l’aggregazione anche extracurricolare con i genitori nonché la promozione di tutte le attività atte a dare impulso ad momenti di riflessione e dibattito g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, 7 8 all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attivita' sportiva agonistica; Richiesta di 1 docente di scuola primaria specializzato o diplomato ISEF SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA 22 classi 22 ore 1 ora ogni classe Diffusione delle competenze motorie degli alunni SCUOLA SECONDARIA h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA ADESIONE FACOLTATIVA POMERIDIANA DA TUTTE LE CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA 6 ORE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE EUROPEA DI INFORMATICA (in orario da definirsi) Si richiede 1 DOCENTE CON ALTE COMPETENZE INFORMATICHE per 6 ore settimanali per il nuovo avvio dei corsi in orario extrascolastico per gli alunni della scuola secondaria di primo grado per il conseguimento della Patente europea. l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca il 18 dicembre 2014; Richiesta di 1 docente DI SCUOLA PRIMARIA ED 1 DOCENTE DI SCUOLA SECONDARIA per il rafforzamento del settore della prevenzione del disagio e la programmazione degli interventi precoci nonché dell’attivazione e gestione di ulteriori attività di recupero e rinforzo degli alunni 8 9 SCUOLA PRIMARIA 22 CLASSI 22 ORE 1 ORA IN OGNI CLASSE SCUOLA SECONDARIA 12 CLASSI 1 ORA E ½ IN OGNI CLASSE INTEVENTI INDIVIDUALIZZATI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI DA ARTICOLARSI CONCORDEMENTE CON I DOCENTI DI CLASSE IN ATTIVITA’ INDIVIDUALI O DI GRUPPO (AD ESCLUSIONE DEGLI ALUNNI DISABILI) INTEVENTI INDIVIDUALIZZATI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI DA ARTICOLARSI CONCORDEMENTE CON I DOCENTI DI CLASSE IN ATTIVITA’ INDIVIDUALI O DI GRUPPO (AD ESCLUSIONE DEGLI ALUNNI DISABILI) Sintesi richieste: 1 docente di scuola primaria 3 docenti (potenziamento inglese) 2 docenti (biblioteche) 1 docente (motoria) 2 docenti (dispersione scolastica) 6 ore di docenza con alte competenze informatiche TOTALE DOCENTI 8 docenti Di cui 12 ore collaboratore vicario Docente di scuola primaria Di cui: 1 di scuola primaria 2 secondaria classe A345 Di cui: 11 ore primaria 1 di scuola secondaria classe A043 1 di scuola primaria 12 (11+1) ore primaria 22 ore primaria 1 di scuole primaria 1 di scuola secondaria 12 ore secondaria Per 6 ore settimanali Alla scuola secondaria 22 ore primaria 30 ore secondaria Con funzioni di primo collaboratore (vicario) Punto 7 Lettera a) 36 ore secondaria 11 ore primaria 18 ore secondaria 22 ore primaria 6 ore secondaria Punto 7 Lettera l) Punto 7 Lettera g) Lettera l) Punto 7 Lettera h) Rimane da individuare la sede per l’effettuazione dell’Esame. 66 ore di scuola primaria : 3 docenti 90 ore di scuola secondaria: 5 docenti 9 10 PARTE ANNUALE DEL POF ORGANICO PERSONALE ATA Direttore Servizi Generali e Amministrativi in OD Assistenti Amministrativi in OD Collaboratori Scolastici in OD 1 4 17 STAFF DI DIREZIONE Le necessarie variazioni nello staff di direzione sono state articolate in modo da ottimizzare il tempo e le risorse a disposizione . ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO Delibera del Collegio dei docenti del 9 settembre 2015 DIRIGENTE SCOLASTIMARISA SEMERARO CO DSGA Bruna Morati COLLABORATORI della DIRIGENZA Primo Collaboratore del DS (da primaria) Secondo Collaboratore del DS (da secondaria) Referenti di plesso Donaggio Lena Biancospino: Lucari Giardino: Perich/Palumbo Borgolauro: Ugolini/Makovec De Amicis TN: D’Ambrosio S. De Amicis TP: Pansa Zamola: Cavrecich Loreti: Favet 50% parte fissa per tutti la restante parte variabile in relazione al numero di alunni SUPPORTO ALLA DIDATTICA Coordinatore di sezione Coordinatore di classe secondaria Segretari verbalizzanti secondaria Infanzia: Carmeli Primaria: De Donatis Secondaria: Strappo con supporto dello staff DS Nel disposto d’assegnazione alle classi Circolare specifica 10 11 Commissione formazione classi primaria e continuità Commissione formazione classi secondaria, continuità Nucleo di Valutazione RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO Commissione studio offerta formativa primaria e organizzazione Open day Commissione studio offerta formativa secondaria ed organizzazione Open day Coordinamento per il Gruppo GLI Incarico specifico Coordinamento Progetto Giovani e SCV Incarico specifico Implementazione della cultura informatica Collaborazione con la Consulta dello sport del Comune di Muggia Orientamento Comitato di valutazione Espressione dei docenti dell’ultimo anno delle scuole primarie: (se due classi prime TN) Adesione volontaria classi quinte Commissione di 3 Docenti (esclusa la presenza all’open-day) + Ins.ti disponibili Roici Fornasaro Lena 1 Rappresentante per Loreti, Zamola, De Amicis e Sauro Magnoni + coordinatori di classe terza secondaria 2 docenti espressione del CD 1 docente espressione del CdI CONSIGLIO DI ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA Nel mese di novembre 2015 sarà eletto il nuovo Consiglio d’Istituto e della Giunta Esecutiva. La circolare d’indizione prevede la Nel corso del presente anno scolastico – novembre 2014 - si svolgeranno le elezioni suppletive per il ripristino del Consiglio di Istituto al numero di Consiglieri originario. Sono, al momento, membri del Consiglio di Istituto: PRESIDENTE: DIRIGENTE SCOLASTICO Monica Benvenuti SEMERARO MARISA Componente docenti: 11 12 Componente genitori: MONICA BENVENUTI PAVLOVICH FEDERICA PANGHER STEFANO BELLO ROBERTA FAIT FRANCESCO CRAGNOLIN ANNALISA [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] La Giunta esecutiva è composta dal D.S. e dal D.S.G.A., due rappresentanti dei genitori, un docente. Del Consiglio di Istituto fa parte di diritto il Dirigente Scolastico. RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA Con le elezioni per l’R.S.U. tenutesi nel mese di marzo 2012, sono risultati eletti quali rappresentanti sindacali: - Prof.ssa Blaschich UIL SCUOLA, - prof. Renzo Fornasaro FLC CGIL, - la maestra Renata Coviello per la Federazione GILDA UNAMS ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA TESTO UNICO Decreto L.gs 81/2008 FIGURE DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA a.s.2015-16 PLESSO Nazario Sauro PREPOSTO E COORDINATORE IN CASO DI EMERGENZA Panciera Patrizia Bruna Morati PRIMO SOCCORSO ANTINCENDIO Bologna Anita Cogliati Alex Ugrin Mary Marchesan Valentina Panciera Patrizia D’Ambrosio Giovanna Lanotte Marzia Verde M. Arcangela Dellepiane Claudia Rita Cepach Arianna Strappo 12 13 De Amicis Pansa Michela D’Ambrosio Simona Notaro Immacolata D’Ambrosio Simona Balbi Alba Buscemi Carmela Borgolauro Ugolini Flavia Tonello Annamaria Maggio Ada Mazzarri Fabia Loreti Cicogna Vanessa Apollonio Cristina Coviello Renata Chiozza Antonella Favet Irene Zamola Cavrecich Marina Stelco Rossella Busdon Barbara Gambardella Valeria Giardino Perich Elisabetta Sorrentino Esterina Ricca Maria Palumbo Sabrina Biancospino Lucari Alessandra Lucari Alessandra Deodato Tiziana Lepre Rita Marchesan Valentina Bandiera Regina Grego Luka Uliani Helga Buscemi Carmela Cherti Nadia Biloslavo Gianna Carella Carlotta De Donatis Franceschini Chiara Iarz Cristina Millo Karen Saeli Carmela Verzier Erika Lerose Carmela Notaro Immacolata Cramesteter Luciana Cramesteter Erika Makovec Federica Ugolini Flavia Favretti Margherita Giuressi Silvia Maggio Ada Coviello Renata Bubola Sabrina Iacovone Annamaria Pizzamus Veronica Apollonio Cristina Cicogna Vanessa Favet Irene Munafò Maria Nacini Federica Cavrecich Marina Albanese Francesca Mangione Alessandra Zupin Susanna Antoniel Michela Benevol Gianmaria Stelco Rossella Cernigoi Giorgia Carmeli Susanna Perich Elisabetta Calò Patrizia Palumbo Sabrina Perich Elisabetta Valenti Giovanna 13 14 FORMAZIONE SICUREZZA PIANIFICAZIONE A seguito di pensionamenti e modificazioni dell’organico d’Istituto, si è venuta progressivamente assottigliando l’Organico funzionale per la scurezza. Pertanto, in ottemperanza al T.U. 81/08 si è provveduto a finalizzare i fondi per la formazione del personale: anno scolastico 2015-16 : formazione di 40 persone per il corso per addetti antincendio scelte con il criterio della minore età anagrafica al fine di costituire investimento nel tempo per l’Istituto. Anno scolastico 2016-17: formazione – in analogia a quanto attuato nel precedente anno – del più altro numero possibile di persone in relazione ai finanziamenti per il corso da programmare per addetti al primo soccorso. Per quanto attiene l’Accordo Stato-Regioni 2011 si provvederà a: - monitorare i nuovi docenti circa l’ottemperanza alla formazione generale e specificaSi provvederà successivamente per chi non ha i titoli a: - iscrizione alla piattaforma digitale gestita dal ITIS VOLTA per la formazione generale - iscrizione alla formazione provinciale annuale per la formazione specifica. PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE GENERALE IL CALENDARIO SCOLASTICO A seguito della delibera della Regione FVG n°443 del 13/3/2015 e del Consiglio di Istituto del giugno 2015 il calendario scolastico sarà il seguente: - tutte le domeniche; - 1° novembre: festa di tutti i Santi; - 8 dicembre: festa dell’Immacolata Concezione - 25 dicembre: Natale; - 26 dicembre: Santo Stefano; - 1° gennaio: Capodanno; - 6 gennaio: Epifania; - lunedì dell’Angelo (28 marzo 2016); - 25 aprile: Anniversario della Liberazione; - 1° maggio: Festa del lavoro; - 2 giugno: Festa nazionale della Repubblica; Le sospensioni regionali delle lezioni e delle attività didattiche è stabilita nei seguenti periodi: - lunedì 7 dicembre 2015; - da mercoledì 23 dicembre 2015, compreso, a martedì 5 gennaio 2016 compreso (vacanze natalizie); - da lunedì 8 febbraio a mercoledì 10 febbraio 2016, compresi (carnevale e mercoledì delle Ceneri) ai quali si aggiungono le giornate del 11 e 12 febbraio per deliberazione del Consiglio di Istituto; - da giovedì 24 marzo a martedì 29 marzo 2016, compresi (vacanze pasquali); 14 15 PARTE TRIENNALE DEL POF ORARI DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA E DEL DIRIGENTE SCOLASTICO GIORNO UFFICIO DI SEGRETERIA LUNEDÌ DIRIGENTE SCOLASTICO Solo per appuntamento MARTEDÌ 08.30 – 09.30 Solo per appuntamento MERCOLEDÌ 08.30 – 09.30 Solo per appuntamento GIOVEDÌ* 13.00 – 14.00 Solo per appuntamento VENERDÌ 08.30 – 09.30 Solo per appuntamento N.B. durante i periodi di sospensione delle attività didattiche e nei mesi di luglio ed agosto, nelle giornate di sabato e prefestivi in genere, gli uffici di segreteria rimangono chiusi al pubblico; ove ricorrano le previste condizioni, si potrà osservare la chiusura completa dei plessi di tutto l’Istituto Comprensivo. Durante i periodi di sospensione delle attività didattiche rimangono, di norma, chiusi i plessi periferici. ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLE CLASSI La Riforma della scuola pubblica di base operata dalla Legge 59/2004 ha introdotto elementi di novità che hanno fatto sì che vi sia una revisione dell’organizzazione oraria della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria (ex scuola elementare) e delle classi della Scuola Secondaria di Primo grado (ex scuola media). Detta normativa non è mai stata abolita anche dopo i successivi provvedimenti riformatori Legge 133/2008, Legge 169/2008 e il Decreto legge n°180/2008. Scuola dell’infanzia Il modello scelto è stato quello di 40 ore settimanali per un totale di 223 giorni annuali con orari differenziati a seconda dei plessi. Per favorire le attività di accoglienza degli alunni neo iscritti garantendo la compresenza delle docenti è previsto un orario ridotto per le prime due settimane di lezione. Altrettanto viene fatto per le due ultime quando la frequenza degli alunni è in genere molto ridotta e in tutti i plessi va predisposta la presenza dei Centri estivi con relativo disbrigo del materiale. Scuola primaria 15 16 Il modello scelto dalle famiglie è stato quello a 27 ore di lezione con il prolungamento nella giornata del lunedì – che comporta la 28 ora di mensa erogata dal Comune di Muggia – come da delibera del Consiglio di Istituto del 21 dicembre 2010. Dal presente anno scolastico si è adottato il modello delle 25 ore esclusivamente per le classi prime e seconde TN. Il modello è ad esaurimento pertanto nel 2015-16 la sola classe prima è a 25 ore settimanali. Per quanto attiene le classi a tempo pieno il modello scelto è quello delle 40 ore (30 ore di lezione + 10 tra mensa e ricreazione). La distribuzione oraria delle discipline è la seguente: Quote orarie scuola primaria TEMPO ORDINARIO TEMPO PIENO seconda prima seconda* 3, 4, 5 prima seconda 3, 4, 5 a.s. 16_17 ITA 7 7 6 8 7 7 7 MATE 6 6 5 7 6 6 6 STO 1 2 2 2 2 2 1 GEO 1 1 2 2 2 2 1 SCI 2 2 2 2 2 2 1 IMM 1 1 1 1 2 2 1 MUS 1 1 1 2 2 1 1 MOT 2 2 2 2 2 2 2 TECNO 1 1 1 1 1 1 1 REL 2 2 2 2 2 2 2 INGL 1 2 3 1 2 3 2 16 17 Scuola secondaria di primo grado Sono aperti due modelli: a 30 ore in orario antimeridiano (T.N.) a 36 ore in orario antimeridiano e 3 ore di prolungamento pomeridiano con approfondimento e servizio mensa (T.P.) Le ore settimanali sono state ripartite come da tabella qui di seguito riportata. Ore settimanali per studente - insegnamenti Italiano + ora di approfondimento Storia Cittadinanza e Costituzione e Geografia Matematica Scienze Tecnologia Inglese Tedesco/spagnolo Arte ed Immagine Musica Scienze Motorie e Sportive Religione TOTALE Arricchimento/Potenziamento Mensa+ approfondimento TOTALE Classi I Classi II Classi III 6 6 6 4 4 4 4 2 2 3/5 2/0 2 2 2 1 30 4 2 2 3/5 2/0 2 2 2 1 30 4 2 2 3 2 2 2 2 1 30 2 2 0 4 30/36 4 30/36 0 30 RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA I rapporti con i Genitori degli Alunni si articoleranno, come di consueto, nel modo seguente : Tramite Attività informative la consultazione del sito www.icglucio.altervista.org Scuola dell'infanzia: previo appuntamento, in orario da concordare. Scuola primaria: a “richiesta” da parte dei genitori o dei singoli insegnanti in un qualunque momento dell’anno Colloqui individuali Docenti – Genitori scolastico, previo appuntamento. Scuola sec. I grado: a “richiesta” (per particolari esigenze e situazioni) da parte dei genitori o dei singoli insegnanti in un qualunque momento dell’anno scolastico in orario antimeridiano. Ogni classe in ottemperanza al principio della demateriaInformazioni individuali e di classe lizzazione può provvedere all’informativa informatizzata (via email o gruppi con il consenso dei genitori) Colloqui individuali Docenti – Genitori A fine 1° e 2° quadrimestre per la scuola dell’infanzia. per informazioni dettagliate sul proces- A metà del 1° e 2° quadrimestre, di pomeriggio, secon- 17 18 so di apprendimento degli Alunni do un calendario prefissato fin dall’inizio dell’anno scolastico per la scuola primaria e secondaria di I grado. Consegna diretta e/o digitalizzata ai Al termine del 1° e del 2° quadrimestre. Genitori della scheda di valutazione Scuola dell'infanzia: tre assemblee (di norma settembre, ottobre, maggio) Scuola primaria: tre assemblee (una in occasione dell’elezione dei genitori rappresentanti di classe, una al termine del primo quadrimestre, in occasione della conAssemblee di classe segna delle schede, una a fine marzo, e, qualora necessario una a metà del secondo quadrimestre ) Scuola sec. I grado: una per ogni classe in occasione dell’elezione dei genitori rappresentanti di classe, una a metà del secondo quadrimestre + eventuali altre, se richieste Informazioni costanti ai Genitori (da parte dei singoli Docenti o su richiesta Informazioni fornite utilizzando il “quaderno delle comunidelle famiglie) sul comportamento e sui cazioni”. risultati in itinere degli Alunni Importanti comunicazioni a tutti i GeniTramite circolari. tori da parte del Dirigente Scolastico Patto di Corresponsabilità Tramite firma condivisa CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI Sui criteri di iscrizione alle classi prime dei diversi ordini di scuola è stato chiamato ad esprimersi il Consiglio di Istituto che, su indicazione del Collegio dei docenti, ha deliberato i sottostanti criteri: INFANZIA Priorità d’iscrizione Assegnazione degli alunni ai vari plessi Bambini con fratelli frequentanti lo stesso plesso Composizione delle sezioni Numero massimi stabilito dalla normativa Bambini in carico ai Servizi sociali del Comune di Muggia Abitazione nelle vicinanze del plesso Eterogeneità per: Età Sesso Bambini prossimi, per età, all’obbligo scolastico Abitazione dei nonni nelle vicinanze del plesso Parere formulato dalle insegnanti del Nido e/o della Scuola dell’Infanzia di provenienza Bambini territorialmente competenti e rispondenti ai criteri della CM 110/07 Bambini con entrambe i ge- Richiesta specifica dei genitori Separazione degli eventuali gemelli/fratelli Bambini con certificazione territorialmente competenti Vincoli Mantenimento per tutto l’anno della scelta circa l’Insegnamento della religione cattolica o dell’attività alternativa dopo l’approvazione degli orari definitivi Immodificabilità delle sezione assegnata dopo il primo periodo di osservazione (15 giorni) se non alla fine dell’anno scolastico Permanenza (sollecitata ma non obbligatoria) dei bambini anticipatari per 4 anni 18 19 nitori che lavorano PRIMARIA Priorità d’iscrizione Bambini/e con certificazione Assegnazione degli alunni ai vari plessi Bambini con fratelli e/o sorelle frequentanti il medesimo plesso Composizione delle classi Bambini territorialmente competenti e rispondenti ai requisiti della CM 110/07 Abitazione dei genitori nelle vicinanze della scuola richiesta Eterogeneità per: Età Sesso numero degli anticipatari Bambini in carico ai servizi sociali del Comune di Muggia Abitazione dei nonni nelle vicinanze della scuola richiesta Parere formulato dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia di provenienza Separazione degli eventuali gemelli/fratelli Numero massimi stabilito dalla normativa Vincoli Mantenimento per tutto l’anno della scelta circa l’Insegnamento della religione cattolica o dell’attività alternativa dopo la definizione dell’orario definitivo Immodificabilità delle classe assegnata dopo il primo periodo di osservazione per le classi a modulo (15 giorni circa) se non alla fine dell’anno scolastico SECONDARIA Priorità d’iscrizione Ragazzi/e con certificazione Ragazzi/e territorialmente competenti e rispondenti ai requisiti della CM 110/07 Ragazzi/e in carico ai servizi sociali del Comune di Muggia Assegnazione degli alunni ai vari corsi Scelta delle famiglie Composizione delle classi/sezione Numero massimo stabilito dalla normativa Parere espresso dalle insegnanti della scuola primaria Eterogeneità per: Età Sesso numero degli anticipatari numero dei ripetenti livello nel processo di apprendimento Parere formulato dalle insegnanti della Scuola Primaria di provenienza Separazione degli eventuali gemelli/fratelli Vincoli Mantenimento per tutto l’anno della scelta circa l’Insegnamento della religione cattolica o dell’attività alternativa dopo l’avvio dell’orario definitivo Immodificabilità delle classe assegnata se non alla fine dell’anno scolastico ed a seguito del parere dei Consigli di classe Per quanto attiene la formazione delle classi in primaria e infanzia e delle liste d’attesa in caso di esubero d’iscrizione o di eccessi di richiesta e necessità di redistribuzione interna è stato elaborato da parte da parte di una Commissione del Consiglio di Istituto, una serie di criteri per la formazione delle medesime liste d’attesa o di accoglienza. 19 20 DELIBERA del Consiglio di Istituto n° 60 dd. 12/12/2013 Criteri per la formulazione delle graduatorie interne Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria Si propone l’accoglienza degli studenti secondo l’ordine sotto riportato; in caso di eccedenza si procederà al sorteggio degli alunni non accolti. 1. Alunni con disabilità certificata territorialmente competenti; alunni segnalati dai Servizi Sociali del Comune di Muggia; si sottolinea che la classe di inserimento degli alunni con disabilità grave certificata (L. 104, comma 3) verranno calibrati dopo attenta valutazione del DS con gli operatori e le famiglie. Alunni la cui patria potestà è affidata ad un solo genitore; altre situazioni di disagio familiare documentate, a discrezione del Dirigente Scolastico e con il parere consultivo della componente della Commissione per la formulazione dei criteri. 2. Presenza di fratelli o sorelle nello stesso plesso o in subordine in plessi viciniori. - De Amicis: Borgolauro, Nido Iacchia, Sauro, Giardino - Borgolauro: De Amicis, Nido Iacchia, Sauro - Zamola: Biancospino - Biancospino: Zamola - Loreti: Giardino - Giardino dei Mestieri: De Amicis, Loreti 3. Per il tempo pieno: entrambi i genitori che lavorano a tempo pieno con certificazione del datore di lavoro o contratto di lavoro al momento della domanda di iscrizione ed entrambi i genitori che hanno un lavoro part time ma con turni per entrambi. Libero professionista: autocertificazione. 4. Studenti provenienti dal Comune di appartenenza non rientranti nelle precedenti categorie 5. Genitori che lavorano a Muggia, ma residenti fuori Comune, con certificazione del datore di lavoro o contratto, con caratteristiche rientranti nel punto 3. 6. Alunni residenti fuori dal Comune di Muggia (non rientranti nel punto 2). 7. Studenti anticipatari con parere favorevole (scritto) delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia. 20 21 Criteri per la formulazione delle graduatorie interne Scuola Secondaria di I grado La Commissione per la formulazione dei criteri, sulla base di quanto già deliberato per la Scuola dell’Infanzia e primaria propone l’accoglienza degli studenti secondo l’ordine sotto riportato; in caso di eccedenza si procederà al sorteggio degli alunni non accolti. 8. Alunni con disabilità certificata territorialmente competenti; alunni segnalati dai Servizi Sociali del Comune di Muggia; si sottolinea che la classe di inserimento degli alunni con disabilità grave certificata (L. 104, comma 3) verranno calibrati dopo attenta valutazione del DS con gli operatori e le famiglie. Alunni la cui patria potestà è affidata ad un solo genitore; altre situazioni di disagio familiare documentate, a discrezione del Dirigente Scolastico e con il parere consultivo della componente della Commissione per la formulazione dei criteri. 9. Presenza di fratelli o sorelle nella stessa sezione (anche negli anni precedenti). 10. Alunni iscritti provenienti dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” e residenti nel Comune di Muggia. 11. Alunni iscritti provenienti dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” e residenti in un altro Comune. 12. Studenti provenienti dal Comune di appartenenza non rientranti nelle precedenti categorie. 13. Alunni residenti fuori dal Comune di Muggia (non rientranti nel punto 2). Tali criteri saranno applicati solo in caso di un numero di alunni in esubero tale da non consentire la costituzione di più classi e non per la formazione e la composizione del gruppo salvaguardando in tal modo l’eterogeneità e l’omogeneità delle classi stesse. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO EX STAFF DI DIREZIONE Il Gruppo dei collaboratori del Dirigente riveste compiti di scambio interno di informazioni, di programmazione generale e preparazione dei lavori dei Collegi, limitandosi ai temi di maggior rilievo didattico o gestionale. Del Gruppo di direzione fanno parte il Dirigente Scolastico i collaboratori che saranno individuati – come previsto dal comma 83 della Legge 107/’15 – nella misura del 10% 21 22 dell’organico dell’autonomia con atto specifico fatta eccezione per il primo collaboratore (vicario) ed il secondo collaboratore provenienti dalla scuola primaria e secondaria di primo grado. COMITATO DI VALUTAZIONE Il Comitato di valutazione dalla data d’approvazione della legge 107/2015 ha cambiato notevolmente i propri compiti non limitandosi più alla sola valutazione dell’anno di prova dei docenti neo assunti ma ha esteso i propri compiti all’individuazione dei criteri al fine della valutazione qualitativa del personale docente in servizio. Di seguito composizione e compiti dello stesso: Composizione: Dirigente scolastico 2 docenti 1 docente 2 genitori 1 membro esterno Dott.ssa Marisa Semeraro espressi dal Collegio dei docenti Espresso dal Consiglio d’Istituto Espressione del Consiglio di Istituto (?) Espresso dall’USR Compiti: 129. Dall'inizio dell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, l'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e' sostituito dal seguente: Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualita' dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonche' del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonche' della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilita' assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. 4. Il comitato esprime altresi' il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato e' composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed e' integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. 5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresi' le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501». 130. Al termine del triennio 2016-2018, gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo. Sulla base delle relazioni ricevu22 23 te, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso, indennita', gettone di presenza, rimborso di spese o emolumento comunque denominato. Criteri espressi da Comitato per la valutazione dei docenti: da costruire REGOLAMENTO INTERNO DEGLI ALUNNI I regolamenti per gli alunni sono contenuti nel "Regolamento d'Istituto" approvato dal Consiglio d'Istituto e viene distribuito agli alunni delle classi prime. Per la consultazione vedere il capitolo allegati parte 8, allegato 8.2 Tuttavia detto Regolamento risulta superato in alcune delle sue parti perciò sarà rivisto dal prossimo Consiglio di Istituto in particolare sarà necessario inserire quanto elaborato dal Gruppo regionale che ha prodotto il Vademecum per la gestione degli aspetti disciplinari. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA - FAMIGLIA E’ stato elaborato, durante l’estate-autunno 2008, da una Commissione formata da due genitori del Consiglio d’Istituto e da due docenti della scuola secondaria di primo grado. Per la consultazione vedere il capitolo allegati parte 8, allegato 8.3 23 Intervallo verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa esplicita richiesta può essere data fotocopia. Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata dell’intervallo scritte per farlo firmare dal genitore. A rispettare le regole date durante A collaborare affinché i propri figli l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per apprendano il rispetto delle persone e delle volta; a comportarsi in modo rispettoso cose. verso adulti e compagni; ad aver cura dei servizi igienici. 24 1 stico 2010/11 Stipulato da Sig./Sig.ra ______________________, genitore dell’alunno/a ________________________ con l’Istituto comprensivo G. Lucio – Muggia (TS) Voci del contratto 1.1 I docenti e la scuola si impegnano 1.2 Gli alunni si impegnano formativo Offerta formativa Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta for- Ad informarsi sull’offerta forma mativa ciascun docente Azione didattica A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il A partecipare in modo consapevo percorso dell’offerta formativa attività di apprendimento Azioni di recupero in caso di difficoltà di apprendimento Assenze e recupero delle lezioni Ad organizzare interventi di recupero per piccoli gruppi in re- A frequentare i corsi di recuper lazione alle risorse disponibili utilizzare al meglio le opportunità te A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale mate- A tenersi al corrente, recupera riale assegnato e ad informare circa le lezioni svolte. materiale necessario e svolgendo Si ricorda che affinché l’anno scolastico sia valido deve avere richiesto nel più breve tempo poss la presenza minima del 75% del monte ore totale Verifiche scritte e orali A calendarizzare per tempo le verifiche scritte in numero stabilito dal Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni. Ad effettuare le verifiche, programmate o meno, dedicando il tempo adeguato, rimanendo sugli argomenti prestabiliti e comunicandone gli esiti in modo chiaro. Eventuali giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e per iscritto Valutazione Ad esplicitare i criteri di verifica ed a restituire il prima possibile le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una correzione degli elaborati, condivisa con gli alunni. Le verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa esplicita richiesta può essere data fotocopia. 1.4 Intervallo Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata dell’intervallo Ad evitare il più possibile assen giorni prestabiliti per le verifich sendo comunque consapevoli che andranno recuperate. Eventuali gi cazioni andranno comunicate a dell’ora A domandare all’insegnante eventuali menti, a riportare sul quaderno delle c cazioni l’esito delle prove scritte per f mare dal genitore. A rispettare le regole date d l’intervallo, recandosi ai servizi poc volta; a comportarsi in modo risp verso adulti e compagni; ad ave dei servizi igienici. 24 25 1.5 Orario Comunicazioni A rispettare gli orari di ingresso e di uscita dall’aula. A non abbandonare l’aula durante l’ora, salvo rare eccezioni motivate da urgenze improrogabili. In tal caso la sorveglianza temporanea sarà affidata ad un collaboratore. A rendere il più possibile gli orari di ricevimento funzionali alle esigenze dei genitori. Ad accogliere proposte migliorative. Alla puntualità, in tutte le si poiché ripetuti ritardi non motiv corrono alla valutazione della con A rivolgersi all’insegnante o al D Scolastico per eventuali domand poste. e colloqui Pulizia degli ambienti Disciplina Sanzioni Danni alle persone Danni materiali Data________. La scuola si impegna ad assicurare la pulizia ordinaria dei lo- A mantenere puliti gli ambienti, cali e ad effettuare la sorveglianza dell’ingresso con cura la propria aula e il prop co, a non scriverci sopra. In sporco eccessivo, gli alunni provv no a rimettere a posto, anche successivi, senza ritardare il r casa. A conoscere il Regolamento d’Istituto, a rispettarlo ed a A conoscere il Regolamento d’Is farlo rispettare; ad illustrare in classe, ad inizio anno e suc- a rispettarlo. cessivamente ogni volta che si rende necessario, le regole condivise cui tutti dobbiamo attenerci. A comminare note disciplinari ponderate, per evidenziare comportamenti riprovevoli; ad evitare il più possibile “note collettive” che risultano poco efficaci; nel caso di nota sul registro essa va riportata “ad personam” sul quaderno delle comunicazioni. A rispettare la corrispondenza tra mancanze e sanzioni, nonché le modalità di irrogazione delle stesse, come previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti; ad informare le parti delle sanzioni previste. A fare proprie le regole della co civile e scolastica, cercando di c derne le ragioni, eventualment tendone con l’insegnante, anch momento successivo. A prevenire, intervenire e reprimere comportamenti lesivi della persona, sia pari che adulto; ad informare le parti coinvolte A vigilare su locali e cose; a segnalare eventuali danni e, se individuati, i relativi responsabili. La scuola non risponde di eventuali sottrazioni di oggetti di valore e somme di denaro. A rispettare gli altri, usando un gio adeguato e un comportament no A rispettare le cose della scuola dere in denaro o lavoro “socialme le“ l’eventuale danno prodotto. A tare la proprietà privata e a non a scuola oggetti di valore o somm naro L’insegnante Coordinatore di classe Il genitore L’alunno/a 25 26 PARTE TERZA IL TERRITORIO DI MUGGIA LA SCUOLA E IL SUO TERRIORIO Muggia è un comune istro-veneto che si colloca nell’ultima propaggine del sistema morfologico che separa il sistema istriano marnoso-arenaceo da quello calcareo carsico, quindi limite geografico, storico, ambientale, linguistico e, in passato, anche etnico. Se il confine dell’Istria antica era posto al Timavo, tra Istri e Celti ma con frequenti introduzioni nel territorio triestino di Veneti e Carni, il vero confine etnico era posto nel territorio muggesano: qui, secondo le ultime teorie di alcuni studiosi, era posto il Fornione (o il torrente Ospo, o più probabilmente il torrente Rabuiese, e non il Risano nel Capodistriano come si pensava finora) dove Roma pose i confini d’Italia in età triumvirale, probabilmente verso il 52 a.C. , mentre il torrente Rosandra per secoli segnò prima i medievali confini tra i comuni di Muggia e di Trieste, quindi (dal 1420 al 1797) quelli tra Repubblica di Venezia ed Austria. Gli insediamenti umani più antichi appartengono all’epoca dei castellieri (castellieri di Santa Barbara – Elleri, del Monte San Michele e di Muggia Vecchia, di Monte d’Oro) mentre sono altomedievali, dell’epoca bizantina, gli abitati di Muggia Vecchia (Castrum Muglae) e Muggia (Mugla), da cui deriva l’odierna cittadina. I reperti di queste civiltà sono visibili nel sito archeologico a Muggia Vecchia e nel Museo Archeologico cittadino che sono punti di riferimento per le attività scolastiche. Ciò che ha segnato profondamente, più di qualsiasi altro periodo storico, sono state le vicende legate al secondo dopoguerra e ai vissuti dolorosi relativi al cosiddetto “confine mobile” fino al 1954.Tutta questa parte di storia e non solo andrebbe adeguatamente approfondita poiché ancora oggi se ne possono notare ferite e conseguenze. Infatti, il territorio è stato tagliato in due dal confine, dopo la II guerra mondiale a partire dal 1954 con il passaggio alla ex Jugoslavia anche della strada di circonvallazione collinare; la presenza del confine (due valichi di prima categoria internazionali – Rabuiese e Lazzaretto – oltre a quelli secondari di Santa Barbara, Chiampore, Plavie) ha determinato vantaggi come anche problemi. Dal dicembre 2007 con la cessazione dell’esistenza di suddetti confini le già avviate collaborazioni culturali e didattiche con le vicine scuole e i comuni trasfrontalieri hanno trovato ulteriori significati e conferma della loro importanza e valore. In particolare si segnalano gli avviati progetti comuni tra le scuole dell’Istituto con lingua di insegnamento italiana con quelle con lingua di insegnamento slovena ad indicazione precisa ed intenzionale circa il superamento di divisioni storiche e culturali. Da qui la partecipazione dell’Istituto ai Bandi previsti dalla Legge nazionale 482/99 nonché dai Bandi regionali per le lingue minoritarie. Passando all’esame delle ricchezze ambientali, si può dire che esistono nel territorio di Muggia delle aree bio ambientali di notevole pregio, quali zone umide (Noghere Alte e, solo a livello potenziale, il corso del Rio Ospo), boschi (Vignano, Farnei, Rio del Ronco, San Floriano e Rio Almerigotti). In particolare l’interesse ecologico dell’area delle Noghere Alte con i suoi “specchi d’acqua di falda” (comunemente detti “laghetti”) è stato di recente riconosciuto, inserendo la zona nell’elenco dei biotopi della rete Bioitaly, che individua una serie di siti di interesse nazionale. Di spiccato valore ambientale (soprattutto vegetazionale e floristico), storico e paesaggistico sono la zona del castelliere di Santa Barbara, le aree del Monte S. Michele, i lembi di paesaggio agrario tipico, soprattutto le zone di versante con le tipiche coltivazioni a vigneto, oliveto, orto e con le caratteristiche murature a secco di arenaria. Il territorio del Comune di Muggia, unico comune istro-veneto rimasto nel territorio italiano presenta alcune caratteristiche storiche e ambientali di notevole interesse per la progettazione d’Istituto: La presenza di monumenti ed emergenze storico – archeologiche di età tardo romana, alto medievale e di epoca veneta, nonché della presenza di un museo archeologico cittadino; 26 27 La presenza nelle vicinanze di un territorio di pregio dal punto di vista ambientale, sia nella parte italiana che in quella slovena, facilmente accessibile anche con mezzi pubblici; La peculiarità di territorio di confine, con presenza all’interno del Comune e nei comuni limitrofi, italiani e sloveni, di minoranze linguistiche con cui intessere rapporti di confronto e collaborazione; La presenza, ancora significativa anche se in calo, di una fitta rete di realtà associative di vario genere, sportive, ricreative, culturali con diverse delle quali l’Istituto intrattiene rapporti di collaborazione, ufficializzati in reti o no. La presenza a Muggia di una gamma abbastanza vasta di scelte per il tempo libero; molte proposte però sono rivolte soprattutto agli adulti e non si rivelano coinvolgenti per i ragazzi in assenza di una mediazione familiare. La gran parte delle iniziative formative in campo extrascolastico sono organizzate dagli uffici comunali o dalle parrocchie del territorio: centri estivi, manifestazioni culturali, gruppi di animazione. In particolare il Ricreatorio Parrocchiale risulta essere il centro di aggregazione più rilevante sul territorio, soprattutto dalla nascita del Progetto GIOVANI. Fra le risorse di tipo culturale si ricorda la presenza di una Biblioteca Comunale, con una sezione dedicata ai giovani, del Museo Archeologico già citato, del Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”. Fra i centri di aggregazione aperti anche ai giovani ricordiamo, oltre alle numerose società sportive, le attività musicali tradizionali (le bande), le compagnie carnevalesche, il Teatro Giuseppe Verdi con cui si sta riaprendo un progetto di collaborazione. Dal punto di vista sociale, si rileva la maggior connessione del territorio di Muggia con quello di Trieste, da cui proviene un numero crescente di famiglie e la presenza limitata, ma in leggera crescita, di alunni di origine straniera. A Muggia, come in altri territori, si manifestano alcuni segnali di disagio giovanile; ciò non si è tradotto in un significativo aumento della dispersione scolastica, almeno nella scuola dell’obbligo, ma piuttosto in una certa disaffezione che si manifesta nelle classi terminali della scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado. Tuttavia va sottolineata anche il riscontro positivo alle proposte di volontariato dedicate alla scuola con l’esperienza del Servizio Civile volontario. Per fronteggiare questa realtà il Collegio Docenti ha dato vita negli scorsi anni a percorsi di approfondimento sulla tematica della conflittualità giovanile, con corsi di formazione per i docenti, con l’adesione al progetto “Unplugged” e con l’ormai consolidato accordo di rete fra il Comune, l'Istituto Comprensivo, la Parrocchia e varie associazioni del territorio nell’ambito del progetto giovani. COLLABORAZIONI CON ENTI ED ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO La tabella riassume le principali collaborazioni tra la scuola ed Enti ed Associazioni del territorio: RISORSA ESTERNA TIPO DI CONTRIBUTO OSSERVAZIONI 27 28 Oltre alle attività istituzionale proprie dell’Ente si sottolinea l’importanza della nuova mensa recentemente inaugurata che sta consentendo l’innalzamento generale del livello qualitativo del servizio; Proposta di spettacoli teatrali , Conferenze, incontri e/o altro; Disponibilità del teatro “Verdi” e della sala “Millo” per supportare le varie iniziative della scuola Comune di Mug- Attività della Biblioteca comunale gia Visite guidate al museo archeoUfficio Cultura logico ed ad altri siti storicamente rilevanti del territorio comunale; organizzazione di laboratori didattici. Collaborazioni relative ad alcuni aspetti storici del territorio in collaborazione con il Museo di Muggia e del Territorio Consulta dello Sport Comune di Muggia Ufficio all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Le difficoltà economiche dell’Ente locale e dell’Istituzione scolastica non hanno consentito negli ultimi tempi l’attivazione del laboratorio musicale. Tuttavia, detta proposta, così storicamente significativa, rimane come uno degli obiettivi da “recuperare”. I progetti riguarderanno preistoria e protostoria, età romana, medioevo e lo sviluppo urbanistico dal Medioevo ai giorni nostri. Da definire le possibilità anche in riferimento alle nuove scansioni nello studio della storia Organizzazione delle Giornate di Invito allo Sport ed interventi in classe delle Società sportive Finanziamento e gestione amministrativa dei progetti di Educazione Ambientale proposti dall’Istituto o dall'Ente stesso. Collaborazione operativa nella gestione dei servizi mensa – scuolabus – pre-accoglimento – post-accoglimento. Disponibilità dello scuolabus per le visite didattiche Giochi di scienze Importante iniziativa che vede la collaborazione volontaria degli studenti degli Istituti superiori triestini e delle Associazioni ambientaliste nonché dell’Università e del Cird Giornata dei Diritti dell’Infanzia Progetto continuità con il Nido Collaborazione Comune di Progetto per dislessia (avviato Muggia, Azienda Sanitaria, ancor prima della Legge Burlo Garofalo, Ass. Ital. Di170/2010 slessia, I.C. 28 29 Comune di Muggia Ufficio Relazioni con il Pubblico, Ufficio Scuole e Servizi sociali Possibilità di realizzazione del Consiglio comunale dei Ragazzi Progetto di Educazione Civica Collaborazioni con la Casa di ri- e dialogo intergenerazionale poso Progetto GIOVANI: proposta di intervento congiunto sulle politiche giovanili nel Comune di Muggia Coordinamento delle attività colle- Comune, Istituto, Ricreatorio Parrocchiale, Associazioni del territorio siglano un accordo di rete gate alla diversabilità e al disagio: Comune Servizi Sociali - Segnalazione di situazioni considerate a rischio; - iniziative educative e di integrazione; - supporto degli educatori in ambito scolastico ed extra scolastico Gestione del servizio educativo sia scolastico che extrascolastico Riferimento per i progetti finanziati con i Bandi regionale Regione F.V.G. Attivazione del Servizio civile soli- Aggiungere osservazioni dale Biblioteca comunale Azienda Sanita ria 3° Distretto Azienda Sanitaria Visite guidate alla biblioteca. Altre attività da costruire in relazione all’apertura del nuovo edificio Coordinamento delle attività collegate alla diversabilità; Segnalazioni di alunni in difficoltà; Organizzazione dei gruppi di lavoro ex legge 104/92. Collaborazione in eventuali attività di educazione alla salute Servizio di consulenza- su richiesta - per i docenti nella predisposizione dei PDP Progetto Uplugged Rivolto alle Classi della Scuola Progetto postura Secondaria di Primo Grado e Incontro con ASTRA primaria Educazione alimentare Servizio di psicologia Burlo Garo- Contatti permanenti per gli alunfalo ni DSA Collegio degli in- Primo soccorso per bambini Scuole dell’infanzia fermieri dell’infanzia Conoscenza dell’attività e approccio Cani salvataggio Scuole dell’infanzia agli animali 29 30 SERT Consulta Sport Su richiesta e situazioni specifiche dello Lega navale italiana e Circolo della vela di Muggia e altre associazioni Questura Polizia Postale Arma dei Carabinieri Interforze Polizia municipale Comunità San Martino al Campo Rivolto alle Classi della Scuola Secondaria di Primo Grado Organizzazione dell’ INVITO ALLO SPORT EuroMarathon Ed altre iniziative sportive Amare il mare Incontro teorico e uscita in barca a vela Collaborazione nell’ambito Rivolto a tutti gli ordini di dell'educazione alla legalità scuola Educazione all’utilizzo di internet Interventi nell’ambito Rivolto a tutte le classi della dell’educazione alla legalità Scuola secondaria di Primo Grado Proseguimento ideale del Progetto provinciale 3ERRE Risparmio, Riuso, Riciclo, gestiAssociazione La sco i rifiuti, proteggo ComunicAgendo Collina l’ambiente; progetto di educazione al consumo etico e ragionato e al controllo della produzione di rifiuti Associazione de- Supporto alle attività della Rete gli sloveni di di scuole per l’attuazione della Presenza di volontari Muggia LG 482/99 Direzione Centrale Risorse Agricole, Natura- Progetto Conoscere per Crescere Rivolto agli alunni delle classi li, Forestali e Università di Lubiana prof. Ma- Terze, Quarte, Quinte della Montagna leckar col Progetto Scuole in Na- Scuola Primaria Servizio tutela tura Classi della scuola secondaria ambienti naturali e fauna e CSOD Ispettorato dipartimentale FoAlunni Scuola dell’Infanzia, reste di Trieste e Progetto Scopri Natura Scuola Primaria e Secondaria Gorizia- Centro di Primo Grado didattico di Basovizza Proiezioni di audiovisivi su argoTradizionalmente rivolto alla menti storico - ambientali C.A.I. - SottoseScuola Secondaria di I grado, Inserimento, tra le proposte del zione di Muggia esteso anche alla Scuola PriClub, di escursioni specifiche per maria e dell’Infanzia. i ragazzi 30 31 Protezione Civile e Vigili del Fuoco Polizia Municipale di Muggia Università Popolare Aiesec Università Studi degli Associazione Ornitologica Triestina Associazione Micologica Bresadola Poste Italiane e Circolo Filatelico di Muggia Rotary Club Circolo 8 marzo Goethe Centrum Immaginario scientifico Associazione Linea Azzurra e Anfaa e varie Associazioni a difesa dei minori in difficoltà Presenza dei volontari della Protezione Civile alle prove di evacuazione delle nostre scuole Interventi di Educazione Rivolto principalmente alla Stradale Scuola Primaria Rivolto principalmente alla Progetto “Non bullismo ma Scuola Secondaria di I grado legalità” sospeso per quest’anno Organizzazione del concorso letterario Leone di Muggia e di corsi musicali, e vari corsi Accoglienza di studenti di lingua madre inglese o con altri livelli di In riferimento alla metodologia competenza per interventi in CLIL classe Le Facoltà mettono a disposiConvenzione per l'accoglimento zione le ore di tirocinio degli di tirocinanti studenti in supporto alle attività scolastiche Aderiscono all’iniziativa numeMostra ornitologica con visite rose classi della scuola Primaguidate ed interventi didattici ria ed anche sezioni della Concorso grafico-pittorico Scuola dell’Infanzia Molte classi, appartenenti ai Mostra Micologica e visite guidadiversi ordini di scuola, visitate no la mostra Alcune classi della Scuola Primaria partecipano alle attività Progetto didattico “Filatelia e didattiche proposte dalle Poste scuola” Italiane; interventi di filatelici del Circolo Concorso “Poesia in piazza” Riconoscimento agli alunni/e, Si intende proseguire la tradidelle classi terze Scuola “N. Sauzionale collaborazione con ro”, segnalati per risultati scolaconferenze e/o interventi stici e sportivi d’interesse per i genitori e gli Collaborazione per il progetto di alunni scrittura creativa, nell’ambito di una rete provinciale di scuole Concorso poesia Laboratori in lingua Interventi di esperti nelle Scuola secondaria classi Progetto Sicurezza nelle scuole. Visite alle sedi Laboratori a domicilio Ciclo di incontri con i genitori sulle relazioni scuola Supporto per l’organizzazione famiglia di cicli di incontri per genitori e Ciclo di incontri con i docendocenti ti sulla conduzione del colloquio 31 32 Associazione Jonas Goap Cat Cai Enpa Progetto transfrontaliero FAI Teatro Rossetti Teatro Verdi Ciclo di incontri con le famiglie sulle varie tematiche In relazione ai finanziamenti dell’adolescenza Sospeso per quest’anno Esplorazione dell’ambiente ipogeo nell’ambito dei Progetti e delle attività di educazione ambientale Scuole italiane in Slovenia Maresighe ed Isola Italiana e slo- Progetto Interreg vena Conoscenza del patrimonio architettonico della città di Mug- Ciceroni gia e di Trieste Partecipazione in orario serale Adesione alla proposta del Tea- agli spettacoli con tro l’accompagnamento dei docenti Partecipazione alle prove generali e alle iniziative proposte Stesse modalità organizzative per i giovani La Contrada Volontari: Annamaria Salvaneschi; Valentina Valenta; Laura Frausin; Luisa Della Rossa, Fabia Pobega; Anna Marchi, la prof.ssa Adriana Monti, prof.ssa Nora Per l’implementazione di ProMatievich prof. Pasquale Gligogetti, di Attività e per l’apporto ra, Flego Viviana, Marvi Maras, di competenze varie tre genitrici di Zamola, e numerosi altri in base ad attività e proposte che via via si presentano Incontri di formazione relativi Dott. Daniele Organizzazione di cicli di incon- al miglioramento della comuVeglia tri nicazione tra pari ed intergenerazionale Gli interventi volontari da parte di “esperti esterni” valutati ed invitati dai docenti su programmazioni coerenti con l’offerta formativa (genitori, nonni, conoscenti, ecc…) sono considerati importante risorsa per l’Istituto. L’esterno sarà accolto previa autorizzazione da parte del Dirigente. Si intende riconfermare l’inserimento del nostro Istituto nella rete di scuole che aderiscono al progetto “Aulablu – Blueclass; monitoraggio delle acque costiere e del litorale” promossa dall’ I.C. “A. Bergamas” di Trieste. 32 33 PARTE QUARTA I VALORI E LE FINALITA’ La scuola ispira la propria azione ai principi fondanti della Costituzione italiana quali l’uguaglianza, il rispetto della propria ed altrui individualità, la solidarietà, il rispetto delle regole e dei diritti di cittadinanza, il rispetto per l’ambiente di cui si fa parte, il diritto di tutti di acquisire gli strumenti per inserirsi attivamente nella società. Ne derivano alcuni impegni formativi fondamentali: Il servizio scolastico deve garantire l’assoluta uguaglianza, senza discriminazioni di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche; La regolarità del servizio scolastico e delle attività educative, nel rispetto delle disposizioni contrattuali; Lo sforzo di favorire l’accoglienza, soprattutto nei momenti di passaggio, e l’integrazione di tutti gli alunni, con particolare riguardo per quelli in situazione di diversabilità, per gli stranieri e per gli alunni con particolari situazioni di deprivazione sociale e/o culturale, ma anche di offerta nella cura alle situazioni di eccellenza; Istituzioni, personale, genitori ed alunni sono, nell’ambito delle rispettive competenze, protagonisti e responsabili dell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, attraverso una gestione partecipata della scuola; La scuola, nei limiti delle proprie possibilità e delle proprie risorse, si impegna a favorire le attività extrascolastiche che la qualificano come centro di promozione culturale, sociale e civile; La scuola cura la progressiva semplificazione delle procedure e l’informazione il più possibile completa e trasparente. L’Istituto Comprensivo "Giovanni Lucio" di Muggia si identifica strettamente col territorio comunale, di cui raccoglie la quasi totalità dei giovani della fascia d’età dai 3 ai 14 anni. Anche per questo motivo la scuola intende porsi come uno dei nodi centrali della rete di Istituzioni ed associazioni di Muggia che vogliano contribuire al processo formativo. Da ciò discende la necessità dell’integrazione col territorio, in un rapporto dialettico, fatto di scambi, di collaborazioni, ma anche di assunzione di compiti specifici e di proposizione di valori e percorsi educativi. Anche il territorio di Muggia è investito da un processo di trasformazione sociale, culturale ed economica, non sembra avere più un’identità precisa come nel passato; la scuola perciò può contribuire a rafforzare quei legami di coesione sociale che sembrano attualmente perdere peso. In altre parole la scuola può contribuire alla ricerca di un’identità che sia però un’identità aperta, per contrastare le tendenze ad un localismo senza senso nella nostra epoca mantenendo la consolidata attività sulla conoscenza delle proprie radici e del proprio territorio. Per essere efficace nell’opera di educazione la scuola identifica i bisogni formativi dei bambini e dei preadolescenti che costituiscono l'utenza della scuola: - bisogno di identità (autostima); - bisogno di appartenenza, di sentirsi parte di un gruppo col quale interagire; - bisogno di esplorare la realtà fisica e sociale che li circonda; - bisogno di comunicare. Per rispondere a questi bisogni la scuola si impegna a: a) instaurare un clima di rapporti degli alunni fra di loro e con le altre componenti della scuola che risponda al bisogno di appartenenza ad un gruppo ed al bisogno di identità dell'alunno; b) strutturare situazioni che portino ad una scoperta-esplorazione attiva e personale del mondo esterno e della realtà sociale; c) favorire situazioni quotidiane di comunicazione per stimolare la conoscenza di sé ed il confronto con gli altri. 33 34 LE TEMATICHE EDUCATIVE La scuola, all’interno dei suoi percorsi didattici, individua in maniera specifica le seguenti tematiche da perseguire attraverso attività curricolari e extracurricolari perché si realizzi una crescita completa e consapevole ed una reale maturazione personale: controllare delibera del Consiglio di Istituto AREA 1-Educazione alla pace, alla solidarietà, al rispetto dei diritti umani: rientrano in quest’ambito tutte le attività e le iniziative che intendono educare alla pace, ai rapporti interpersonali ed alla risoluzione dei conflitti, alla salvaguardia dei diritti umani, sviluppando negli alunni la solidarietà verso i soggetti più deboli, la conoscenza ed il rispetto per civiltà e culture diverse dalla propria in un percorso integrato fra i diversi ordini di scuola. In questa tematica si inquadrano le iniziative per l’educazione alla multiculturalità e interculturalità nonché all’educazione del rispetto di genere e del ruolo femminile in particolare. AREA 2-Educazione ai linguaggi, all’informazione, alla comunicazione: è intesa come diritto/dovere di ogni alunno ad acquisire la capacità di esprimersi in modo libero, chiaro e consapevole, sviluppando uno spirito critico che gli consenta di conoscere e valutare il mondo che lo circonda, e la capacità di usare diversi linguaggi; all’interno di questa tematica vanno collocati l’attenzione particolare rivolta allo sviluppo delle biblioteche e alle attività ad esse collegate e all’utilizzo all’interno delle attività curricolari ed extracurricolari delle nuove tecnologie, per quanto permesso dalle risorse umane e materiali. Una scelta didattica specifica della scuola è la particolare attenzione ai linguaggi non verbali e alla gestione dell’affettività. AREA 3-Educazione alla legalità, alla conoscenza ed al rispetto delle regole del vivere comune; educazione stradale: gli alunni devono essere guidati alla conoscenza ed al rispetto delle leggi e delle regole di vita comune, dentro e fuori di scuola, per farne dei cittadini consapevoli e partecipi, che sappiano valutare le conseguenze del proprio agire; è un'educazione che si trasmette con l'esperienza stessa del vivere quotidianamente in una comunità regolata e che quindi fa parte del curricolo informale piuttosto che di quello formale. Sono qui comprese tutte le attività legate all’educazione alla sicurezza ed all’educazione stradale. AREA 4-Educazione al rispetto dell’ambiente, alla sicurezza ed alla salute: verranno individuati percorsi formativi e attività che sviluppino negli alunni il rispetto per l’ambiente e la formazione di una coscienza “ecologica” attraverso la conoscenza diretta del territorio locale, rafforzando e mantenendo, attraverso lo studio del territorio, un legame con la sua storia e la sua cultura. Gli allievi diventano responsabili nell’impatto con la natura e nella gestione delle risorse; individuano, migliorando le proprie capacità espressive e la propria sicurezza, le modalità comunicative efficaci per diffondere nel proprio territorio le analisi elaborate. In particolare si porrà attenzione alla promozione dello sport inteso come tutela della salute. Gli alunni saranno guidati ad una maggiore attenzione per la propria salute psicofisica, attraverso una corretta ed equilibrata alimentazione e attraverso iniziative e progetti di prevenzione delle dipendenze; gli alunni diventano consapevoli di quanto sia importante un ruolo attivo affinché abbiano la capacità di attuare delle scelte nei confronti di ciò che riguarda il benessere psicofisico. 34 35 Si ribadisce comunque che compito formativo irrinunciabile è promuovere lo "star bene a scuola" anche come principale forma di prevenzione primaria delle forme di disagio giovanile, pur sapendo di non essere l’unica agenzia formativa e spesso neppure la più importante. Dalle riflessioni del Collegio Docenti negli ultimi anni emerge in modo sempre più evidente che per trasmettere efficacemente qualsiasi contenuto didattico e formativo è fondamentale l’attenzione a “come” questi possano essere trasmessi e su quale tipo di relazione si instaura fra docente ed alunni. Se questa non è curata in modo attento si rischia di vanificare qualsiasi sforzo; per questo motivo la formazione promossa dall’Istituto negli ultimi anni ha privilegiato questi aspetti. Su questa linea si colloca la richiesta di proseguire e rafforzare le attività iniziate nell’ambito del progetto regionale “Una scuola per tutti”, partecipando con apposite richieste al piano di finanziamento regionale per il miglioramento dell'offerta formativa. PON PIANO OPERATIVO NAZIONALE Per meglio ottemperare e soprattutto per poter dare sviluppo alle tematiche sopra esposte l’Istituto ha aderito al primo Bando relativo ai Fondi Strutturali europei al fine di poter dare pieno sviluppo all’informatizzazione d’Istituto. Nel corso del 2015-16 si è aderito al primo dei Bandi relativo alla Programmazione 2014-2020 FSE – FERS. L’Istituto ha intenzione di aderire a tutti i successivi Bandi allo scopo di implementare la propria dotazione informatica e sostenerlo con il corretto cablaggio. Infatti ha già programmato una propria: Pianificazione triennale per la messa in efficienza della comunicazione informatica dell’Istituto Interventi per l’anno scolastico 2015-16 Tipologia di intervento Installazione sistema EOLO Su tutti gli edifici scolastici Installazione sito NUVOLA -PRIMA PARTEInstallazione NUVOLA -PARTE SECONDASEGRETERIA Efficientamento -velocizzazione e stabilità delle operazioni svolte su internet -potenza di 30 mega in ogni plesso (7 plessi) -possibilità d’utilizzo di una rete intranet per le comunicazioni interne - rispondenza a tutte le richieste della D. lgs 33/2013 -circolari -area trasparenza amministrativa -policy 35 36 Interventi per Installazione l’anno scolaNUVOLA stico -PARTE TER2016-17 ZAALUNNI Acquisto di un tablet per ogni classe di scuola secondaria Interventi per l’anno scolastico 2017-18 Acquisto tablet per tutte le classi di scuola primaria -codice privacy -ecc… -registro digitale docenti -piattaforma di comunicazione scuola-famiglia -comunicazione gruppi alunni -Per l’utilizzo del registro digitale -per tutte le operazioni informatiche utili alla didattica Per l’utilizzo del registro digitale -per tutte le operazioni informatiche utili alla didattica In questo senso si dà continuità alle proficue relazioni finora instaurate con Enti del territorio che ci hanno consentito l’ammodernamento e la realizzazione di: - un laboratorio linguistico con postazioni per un’intera classe della scuola secondaria sotto la guida del docente di lingua; - 2 laboratori informatici presso la scuola secondaria di primo grado; - La dotazione in tutte le aule di LIM - Un laboratorio informatico presso la Scuola primaria De Amicis - Un laboratorio informatico presso la scuola primaria Zamola - Un laboratorio informatico presso la scuola Loreti - Una piccola dotazione di pc alle tre scuole dell’infanzia. Tutto ciò ha trovato realizzazione grazie alle donazioni di pc dismessi ma di buona qualità di: - Fondazione Osiride Brovedani (in comodato d’uso) - Autamarocchi - Illy caffè - Agenzia delle Entrate PARTE QUINTA FORME DI FLESSIBILITA’ 36 37 Il sapere pedagogico e l’esperienza degli insegnanti sottolineano come i processi di apprendimento e di crescita abbiano ritmi e tempi variabili per gli alunni. Fermo restando l’esperienza del gruppo classe come luogo privilegiato della socializzazione ed anche della crescita cognitiva, diventa perciò utile offrire agli alunni occasioni di maggior articolazione sia dell’orario scolastico che di esperienze di formazione. Le modalità di utilizzo degli strumenti di flessibilità vengono ovviamente decise nei momenti di programmazione per la scuola primaria e dell’infanzia e nei Consigli di Classe per la scuola secondaria . Le sottostanti modalità organizzative tuttavia, negli ultimi anni hanno visto una sostanziale riduzione legata alle diminuite risorse d’organico assegnate all’istituto Comprensivo. Rimane tuttavia la volontà di mantenimento, laddove possibile, delle metodologie sotto illustrate. La scuola individua i seguenti ambiti di flessibilità: 1. Orario scolastico La flessibilità d’orario è una risorsa importante per la realizzazione di laboratori e/o lavori di gruppo a classi aperte, realizzati nei singoli plessi nell’ambito di attività e/o Progetti didattici specifici. Nelle diverse sezioni delle Scuole dell’Infanzia e primaria dell'Istituto la struttura oraria comprende dei momenti di contemporaneità sulla base di progetti ed attività elaborati collegialmente. Attività in modalità flessibile potranno essere predisposte per il Tempo prolungato della scuola secondaria di primo grado e nelle residuali ex compresenze o contemporaneità della scuola primaria che sono state assegnate ad ogni classe nel disposto d’assegnazione dei docenti alle classi ad inizio anno. Anche la strutturazione dell’orario disciplinare e la distribuzione degli insegnamenti nel corso dell’anno potranno venir organizzate in modo flessibile – così come previsto dalla Decreto L.l ivo 59/2004 -. 2. Articolazione dell’offerta formativa Con l’inserimento ed in occasione di eventi e festività, le scuole dell’infanzia realizzano i progetti comuni che prevedono l’attuazione di forme personalizzate di flessibilità e l’organizzazione di specifiche unità d’esperienza ispirate alle finalità generali espresse nella progettazione annuale. Nella scuola primaria la flessibilità sarà finalizzata alla realizzazione delle attività previste in alcuni momenti “forti” dell’anno scolastico, quali il Natale o le iniziative legate alla conclusione dell’anno scolastico oltre che per qualche progetto didattico specifico, come ad esempio nella realizzazione di progetti che riguardano l’intero plesso fatto salvo che, le ore di ex compresenza saranno prioritariamente dedicate al recupero degli alunni in difficoltà. 3. Flessibilità e compartecipazione nelle scelte formative ed organizzative Un’altra forma di flessibilità è data dalla partecipazione a progetti didattici integrativi spesso in collaborazione con Enti ed associazioni esterne da attuarsi in orario aggiuntivo. Inoltre le attività integrative pomeridiane sono, tranne specifiche eccezioni, aperte a tutti gli alunni della scuola. 4. Articolazione flessibile delle classi La flessibilità nella scuola può riguardare anche i gruppi classe. Ciò può esprimersi in forme diverse: due o più classi possono unirsi e seguire contemporaneamente la stessa attività o percorso didattico; le classi possono unirsi e/o essere suddivise in due gruppi nella fascia oraria di contemporaneità degli insegnanti che però svolgono attività diverse (esempio un gruppo dedicato al recupero e un gruppo agli approfondimenti). La dimensione del plesso sembra la più adatta per organizzare concretamente le esperienze di apertura delle classi, dal momento che così si limitano i problemi di trasporto. 37 38 Inoltre alcuni progetti illustrati nei paragrafi successivi prevedono la partecipazione di gruppi di alunni di classi diverse mentre in ogni sezione dell'Istituto, per alcuni alunni diversamente abili o con difficoltà di apprendimento può essere previsto l’inserimento parziale in classi diverse da quella di appartenenza, per rispondere ad esigenze particolari. Nella scuola secondaria la flessibilità è affidata in parte alla presenza dei laboratori, limitatamente alle classi a 36 ore. Per le classi a 30 ore non risulta possibile la flessibilità oraria se non attraverso la proposta di attività pomeridiane facoltative. La flessibilità è quindi un principio organizzativo importante per il funzionamento della scuola nel suo complesso che attualmente può essere articolato o nelle varie possibilità organizzative mattutine o su attività opzionali pomeridiane e serali. ARRICCHIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICO EDUCATIVA La scelta di offrire una gamma di attività integrative, sia in orario curricolare che extracurricolare, deriva da tre ordini di motivazioni: - la volontà di perseguire alcuni dei valori scelti nell’ambito delle tematiche educative della scuola attraverso delle attività ritenute qualificanti; - la convinzione che l'attività di laboratorio, che spesso i progetti prevedono, favorisca il raggiungimento di obiettivi sia didattici che formativi in modo più efficace; - il desiderio di venire incontro ad esigenze del territorio offrendo occasioni formative per il tempo libero, almeno per gli alunni più grandi, valorizzando nel contempo quelle abilità e quegli aspetti che non sempre possono trovare piena espressione nell’orario curricolare: socialità, creatività ed espressività, attività motoria senza agonismo spinto. Ovviamente la scuola sceglie quei percorsi che si possono più facilmente integrare con le proprie specifiche finalità didattiche, per cui queste attività diventano anche occasione per l’alunno di consolidare le proprie abilità e competenze. Si tratta comunque di attività seguite e guidate da docenti che possono avvalersi della collaborazione di esperti esterni. Si sottolinea inoltre come spesso questi progetti risultano essere non solo attività che si affiancano ad altre attività, ma ambiti privilegiati di sperimentazione didattica e metodologica, vedi i caratteri di pluri o inter disciplinarietà che rivestono o la forma di educazione partecipata con cui vengono portati avanti. I PROGETTI DIDATTICI PER FINALITA’ EDUCATIVA PROGETTI DIDATTICI DERIVANTI DA BANDI REGIONALI O DA BANDI MIUR Si tenga presente che alcuni progetti ed attività derivano dall’adesione a proposte di Bandi della Regione FVG e dai Bandi per le lingue minoritarie proposti dal MIUR. In tal senso si è appena avuta notizia del finanziamento del Bando regionale per il quale si predisporrà riunione organizzativa nei prossimi giorni. Per quanto attiene il Bando Miur legge 482/99 è in fase d’avvio la seconda annualità. 38 39 GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE : UNA SCUOLA PER TUTTI Le possibilità di intervento della scuola nei confronti degli alunni dipendono dalla gravità e dalla tipologia di difficoltà. Le stesse possono essere transitorie e temporanee o importanti e diagnosticate. In entrambe i casi la scuola deve attrezzarsi per intervenire con la profonda convinzione che l’intervento precoce è fondamentale in quanto preventivo di eventuali sviluppi negativi. Per il docente una consulenza specifica può essere fornita da quanto rimane dell’attività di Sportello gestito dalle operatrici del Distretto Socio – sanitario che nel tempo si è trasformato, a seguito del consolidato rapporto con gli operatori, in consulenza continua anche tramite telefonate. Un ulteriore gruppo di supporto è costituito dalla GRUPPO DI LAVORO GLI , coordinato dalla docente incaricata dal Collegio e dalle docenti di riferimento nei vari plessi nonché dal Dirigente scolastico. Per la classe l’intervento specifico è costituito dalle attività di accoglienza e dall’uso delle metodologie sperimentate negli scorsi anni (cooperativismo, diario di classe, strategie per la responsabilizzazione e per la gestione delle emozioni …) nonché dall’applicazione di quanto previsto nei Piani didattici personalizzati per gli alunni con bisogni speciali. Di seguito il Piano di inclusione deliberato dal Collegio dei docenti. PIANO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES (ai sensi della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e della Circ. min n°8 del 6 marzo 2013) Deliberato del Collegio dei docenti dell’12/11/2013 L’Istituto “Giovanni Lucio” si propone di potenziare la cultura dell’inclusione, già ampiamente prevista nel POF d’Istituto, per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine si intende: 1.creare un ambiente accogliente e provvisto di supporti ; 2.sostenere l’apprendimento attraverso la predisposizione di PDP; 3.sviluppare attenzione educativa in tutta la scuola; 4.promuovere l’attiva partecipazione e l’adesione di tutti gli alunni al processo di apprendimento; 5.centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno BES nell’equilibrio con i bisogni dell’intera classe; 6. promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti del territorio. Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. 39 40 Destinatari Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti: -disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); -disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); -alunni con cittadinanza non italiana; -alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale. Definizione di Bisogno Educativo Speciale Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di vita, negli ambienti d’apprendimento o in situazioni educative. Essi si esprime attraverso uno o più funzionamenti problematici che possono, potenzialmente od esplicitamente, produrre danno, ostacolo o stigma sociale. Tali situazioni necessitano di un Piano educativo individualizzato o Piano didattico personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012- da cui muove il presente documento- ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Risorse umane in ambito scolastico: 1. Il Dirigente scolastico 2. Le funzioni strumentali per l’inclusione ed il Gruppo di lavoro composto dai docenti di sostegno 3. Le funzioni strumentali per la prevenzione del disagio 4. Il Referente DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) 5. I Referenti per l’inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana 6. I docenti di classe ed i Consigli di classe 7. Gli educatori e gli Assistenti alla comunicazione 8. Il personale ATA 9. Organi Collegiali 10.Il Gruppo di lavoro neo costituito GLI (al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”). 11.I volontari del SCV e il Progetto Giovani del Comune di Muggia al quale l’Istituto partecipa attraverso un Accordo di Rete Compiti e funzioni del GLI: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e creazione dell’archivio dati 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici e controllo degli stessi 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Composizione del gruppo : 40 41 E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo dei docenti di sostegno, dalle figure strumentali, dai Referenti e, di volta in volta, da una rappresentanza dei docenti dei vari Consigli di classe o dei docenti coinvolti Procedura 1. Individuazione degli alunni BES Il team docente per la scuola dell’infanzia e primaria ed il Consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado hanno il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della propria osservazione o della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia o, in ogni caso, di interventi personalizzati. 2. Coordinamento con il GlI A seguito dell’individuazione, la stessa verrà segnalata, al GLI e/o all’Ufficio di Dirigenza al fine della completezza del sistema d’archiviazione nonché della stesura dei PDP e PEI o degli altri interventi ritenuti opportuni. 3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti La stesura del necessario PD individualizzato , così come fatto per i PDP per gli alunni DSA, va condivisa con la famiglia dell’alunno ed eventualmente con gli esperti esterni coinvolti. Lo stesso ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia, dal team docente o dal Consiglio di classe e/o dal Dirigente Scolastico. GLI d’Istituto E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. Collegio dei Docenti -Discute e delibera il piano annuale. -All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. - Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Risorse strumentali Nell’arco degli anni a favore degli alunni DSA e certificati la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni specifici dei nostri alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale, gli audiobook, 41 42 sintesi vocale e soprattutto la ricca biblioteca speciale che ha sede presso la scuola N.Sauro dove è raccolto molto materiale specialistico sia cartaceo che multimediale. Ogni mercoledì dalle 9.00 circa alle 11.00 circa la docente volontaria Nora Matievich – che pubblicamente si ringrazia - è presente per i prestiti, le restituzioni e la consulenza. A livello di istituto L’organizzazione scolastica generale, così come ampiamente descritto nel POF d’Istituto, al fine dell’integrazione ed inclusione di tutti gli alunni si avvale di: -classi aperte -compresenza -uso della flessibilità -Promozione di attività di sensibilizzazione generale (attraverso cicli di film, letture e quant’altro). - Alleanze extrascolastiche (Azienda sanitaria, Uot, famiglie, associazioni coinvolte nel sociale ecc…) Scelte metodologiche e didattiche All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale e quant’altro. Predispongono il PDP e adottano le misure previste dalla Lg 170/10 nel momento in cui il Consiglio di classe o il team docente “riscontra e ravvisa in base a considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo” CM n°8 del 16/03/2013. In particolare per gli alunni stranieri di recente inserimento con problemi di ordine linguistico nella scuola secondaria potrà essere previsto che “anche” le due ore di seconda lingua straniera possano essere dedicate all’apprendimento dell’italiano CM n°8 16/03/2013 nonché DPR n° 89/09. Verifica e valutazione: gli alunni diversamente abili si rimanda a quanto ampiamente previsto dal POF d’Istituto, allo stesso modo per la valutazione di tutta la popolazione scolastica. Specifico per l’alunno con BES Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo-didattiche. A)Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo Individualizzato (PEI) ad opera del Gruppo di lavoro operativo. B) Piano Didattico Personalizzato (PdP) -Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative; - negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e strategie didattiche in relazione ai traguardi tracciati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. L’attivazione del PdP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili. ALUNNI CON DISABILITA’ L’istituto accoglie gli alunni disabili, come consuetudine, organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti di sostegno, degli educatori, di tutto il personale docente ed Ata. 42 43 1. PEI Come da POF e da prassi consolidata per gli alunni diversamente abili 2. Redazione del PdP per DSA Famiglia Inoltra la documentazione, qualora già esistente, alla segreteria dell’istituto all’atto dell’iscrizione o nel momento della formulazione della diagnosi. Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura. La certificazione La diagnosi presentata dalla famiglia dovrà provenire da strutture sanitarie pubbliche. Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (art.1 R.A. n.140 del 25 luglio 2012). Referente DSA Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della scuola. Consegna la documentazione al CdC o al team docente, nel primo consiglio o nella prima riunione di programmazione dopo il ricevimento della documentazione. Consiglio di classe e team docente Valuta la necessità di un PdP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito nell’area modulistica. Consegna il PdP al Referente per l’archiviazione Il CdC monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno e comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio. Dirigente scolastico Prende visione del PDP e lo firma. Detto documento deriva dalle sottostanti considerazioni: -E’ ampiamente riconosciuto il fatto che parte della popolazione scolastica, così come la letteratura in merito afferma, è portatrice di disturbi specifici di apprendimento tra i quali la dislessia e la disgrafia sono i maggiormente conosciuti. -Per questi alunni – corrispondenti circa al 4% della popolazione scolastica – a seguito della presentazione di diagnosi da parte di struttura pubblica – generalmente l’Ospedale infantile Burlo Garofalo o il Distretto sanitario di riferimento – vengono applicate le Circolari ministeriali che prevedono l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi oltre che alla possibilità di calibrare il tempo degli elaborati in modo diversificato rispetto alla restante parte della classe. Tale pratica costituisce strumento di tutela ed è corrispondente alla necessità di individualizzazione del processo di apprendimento/insegnamento in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 170/2010. -Specifiche ma analoghe strategie vengono messe in atto anche per gli alunni con diagnosi di ADHD relativamente ai disturbi di attenzione ed iperattività. -Per affrontare adeguatamente dette situazioni è stato predisposto un Protocollo tra l’Istituto Comprensivo, il Distretto sanitario, il servizio sociale, Il Burlo ed il Comune di Muggia Gli alunni con disturbi specifici che NON rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92 e NON sono in possesso di diagnosi DSA possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge 170/2010. 43 44 Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: -deficit del linguaggio; -deficit delle abilità non verbali; -deficit nella coordinazione motoria; -deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico); -funzionamento cognitivo limite; - quanto non previsto dalle classificazioni ICF -altro.. (es. alunni con svantaggio linguistico/culturale) Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi il più possibile oggettivi e di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio o permanente. Per quanto attiene l’area dello svantaggio linguistico e culturale derivante dal fatto di non essere cittadino italiano si fa riferimento al “PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI STRANIERI”. Individuazione Il Consiglio di classe o il team docente prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia o, si attiva in base ad osservazioni specifiche e sistematiche nonché condivise. Il Consiglio di classe o il team docente, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici che esprimano BES, informa la famiglia. Predisposizione del Piano di studi personalizzato Il Consiglio di classe o il team docente predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e i traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata dalla famiglia, il CdC o il team docente dovrà motivare opportunatamente le decisioni assunte sulla base di proprie circostanziate considerazioni pedagogiche e didattiche. Il coordinatore di classe o il componente del Consiglio di classe può chiedere la consulenza del Gruppo di lavoro d’Istituto o dei Referenti. La famiglia collabora alla stesura del PdP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge 517/77 Legge 104/92 Legge 53/2003 Legge 170/2010 D.M. 27 dicembre 2012 C.M. n.8 del 6 marzo 2013 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010 C.M. n.24 del 1/3/2006 A seguito delle documentazioni inviate ai docenti con circ. interna n° 44 che riguardano gli alunni GIA’ conosciuti, per opportuna informazione, si invia la procedura relativa ad eventuali nuove segnalazioni. 44 45 Premesso che ogni bambino è speciale ma che rientrano nella categoria degli alunni con bisogni educativi speciali (BES): - Per gli alunni con cittadinanza non italiana si fa riferimento alle Linee guida ministeriali Circ. Miur n° 2/2010 Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana nonché del Protocollo d’accoglienza del nostro Istituto; - Per gli alunni individuati come beneficiari delle disposizioni derivanti dalla Lg. 104/92 si fa riferimento alle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e al relativo PEI e a tutti i documenti interni; - Per gli alunni con certificazione pubblica DSA e ADHD per i quali, soprattutto i primi, sono previsti tutti i provvedimenti derivanti dalla Legge 170/2010 ed in primo luogo la necessità di stesura del Piano didattico personalizzato –PDP-; - Per gli alunni temporaneamente o permanentemente definibili BES – pur non rientranti nelle categorie sopra indicate - su osservazione del Consiglio di classe o del team docente – con (caldamente consigliato) o senza PDP - si fa riferimento al D.M. del dicembre 2012 e la Circ. n°8/2013; Qualora i docenti ravvisino o sospettino la possibilità NUOVE necessità di certificazione la procedura, in ottemperanza al Protocollo d’intesa per l’identificazione precoce dei casi sospetti di disturbo specifico dell’apprendimento tra la Regione FVG e l’USR, sarà la sottostante: compiti della scuola Identificazione degli alunni con difficoltà significative di lettura, scrittura, e/o calcolo, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche Informazione alle famiglie coinvolgimento e condivisione del percorso; Attivazione di strategie didattiche mirate al recupero di tali difficoltà, attraverso percorsi di durata di almeno 4-6 mesi Individuazione degli alunni per i quali la fase soprastante non ha dato i risultati attesi Contatto con la famiglia per individuare l’opportunità di avviare un percorso diagnostico e consegna di una comunicazione scritta secondo il modello che di seguito Compito della famiglia Compito del pediatra di base Compito dei servizi Burlo o Distretto X x x x x x 45 46 che si allega. Comunicazione fondamentale per l’avvio del percorso diagnostico La famiglia informa il pediatra con cui condivide il percorso per l’avvio dello stesso (impegnativa) Le strutture specialistiche effettuano il percorso diagnostico (Burlo o Distretto) Formalizzano la diagnosi La famiglia consegna la diagnosi alla scuola: Dirigenza che protocolla, archivia e consegna copia ai docenti Compilazione del PDP da parte dei docenti condiviso con i genitori Verifica periodica delle abilità e degli esiti del PDP x x x x X x x x Allegato 1 Scheda per gli insegnanti Segnalazione alunno con difficoltà di apprendimento Alla famiglia di………………………………………………..Data…………………………………. p.c. Al Dirigente scolastico Oggetto: segnalazione di disturbo dell’apprendimento Dati anagrafici Cognome Nome Nato a Residente a Via Scuola frequentata n° CAP Contesto generale Insegnante di sostegno: sì N° alunni nel gruppo classe: Lingua parlata in famiglia Bambino straniero: sì Paese d’origine: In Italia dal no no Breve descrizione del curriculum scolastico 46 47 Motivo dell’invio e specifici aspetti problematici Aspetti linguistici Produzione orale: Comprensione orale: Produzione scritta: Lettura: Comprensione della lettura: Scrittura (tipologia degli errori): Resa formale e scrittura (calligrafia): Area logico-matematica Procedura di calcolo: (report, incolonnamenti, ecc…) Calcolo automatico (tabelline, semplici operazioni a mente): Soluzione problemi aritmetici: Aspetti comportamentali Attenzione: Autonomia: Autostima: Relazioni con i pari: Relazioni con gli adulti: Motivazione allo studio Descrizione degli interventi e durata del piano didattico personalizzato messo in atto a favore dell’alunno (fase 3) Firma dei docenti Firma dei genitori Data 47 48 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni con certificazione DSA Istituzione scolastica Classe Team docente Primaria Coordinatore di classe Scuola Secondaria di I grado Anno Scolastico Referente DSA 1 – DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e Nome Luogo e data di nascita Diagnosi specialistica (Redatta da …………………………………. in data………………..) Documentazione specialisitica posteriore alla diagnosi (controlli, aggiornamenti, …) Interventi ri-abilitativi passati e/o in corso Consapevolezza delle difficoltà; Disponibilità a chiedere supporto 48 49 Eventuali altre informazioni (dalla famiglia e/o dalla scuola di provenienza) 1.1 - Dati relativi alla classe frequentata Composizione della classe Informazioni della classe sul tema dei DSA Disponibilità alla collaborazione Eventuali criticità 2 - FASE OSSERVATIVA 2.1 - Caratteristiche comportamentali dell’alunno sì no in parte osservazioni Collabora con i pari Collabora con gli adulti Motivazione allo studio Disponibilità alle attività Rispetto delle regole 2.2 - Funzionamento delle abilità di base Desunti dalla Diagnosi Osservazione in classe LETTURA Velocità Correttezza 49 50 Comprensione SCRITTURA Desunti dalla Diagnosi Osservazione in classe Diagnosi Osservazione Tipologia errori dettato Produzione testi: . ideazione . stesura . revisione Grafia CALCOLO A mente Scritto Diagnosi Osservazione ALTRI DISTURBI ASSOCIATI Note: competenza linguistica (fonologica, lessicale, morfosintattica, semantica) lettura strumentale (decodifica di lettere e parole) comprensione (attribuzione di significato a parole e testi) scrittura strumentale (codifica di lettere e parole) scrittura ideativa (codifica di parole e frasi per comunicare significati complessi) scrittura motoria (realizzazione grafica) calcolo (lettura e scrittura di numeri, impostazione ed esecuzione calcoli scritti, tabelline…) 2.3 - Caratteristiche del processo di apprendimento Funzioni della memoria Funzioni dell’attenzione 50 51 Funzioni del pensiero 2.4 – Strategie utilizzate dall’alunno Strategie di studio (come affronta i testi scritti, ad es. sottolinea, identifica parole chiave, riporta concetti …) Modalità di affrontare i compiti (si impegna, rinuncia presto…) Uso di strumenti compensativi- dispensativi (usa già alcuni strumenti informatici, software, tabelle …) Nota: Considerata la particolare difficoltà dei ragazzi con DSA nel memorizzare procedure (es. poesie, giorni della settimana, mesi dell’anno, formule …); si consiglia di valutare i processi cognitivi in generale. Linee guida per le funzioni: memoria: capacità di registrare, immagazzinare e rievocare informazioni con particolare riferimento alla capacità di recupero delle informazioni a breve e a lungo termine, attenzione: capacità di focalizzarsi su uno o più stimoli esterni e/o interiori, per periodi di tempo più o meno prolungati, eventuali situazioni, argomenti e altro che sollecitano l’attenzione e la motivazione, pensiero: funzioni cognitive superiori, chiamate anche esecutive (es. indicazioni sulla modalità di organizzare le conoscenze, pianificare e realizzare progetti ….). 3. EVENTUALI OBIETTIVI SPECIFICI PER L’ALLIEVO 51 52 Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Disciplina o ambito disciplinare indicazioni Nota: i principi della didattica individualizzata e personalizzata prevedono sia il raggiungimento di obiettivi formativi per tutti, sia la valorizzazione di eventuali eccellenze, si lascia in questo caso alla libertà dell’insegnante l’individuazione e l’adattamento degli obiettivi già definiti per l‘intera classe e che hanno la finalità di valorizzare le peculiarità dell‘allievo. 52 53 STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE IN CLASSE 1.6 Azioni previste Organizzare lezioni frontali che utilizzino contemporaneamente più linguaggi comunicativi (es. codice linguistico, iconico…) Utilizzare la classe come risorsa apprendimenti e attività laboratoriale in piccoli gruppi attività di tutoring attività di cooperative learning altro Utilizzare strategie di apprendimento e di studio uso di mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (indicarne alcuni) fornire conoscenze per le strategie di studio (indicarne alcune) offrire anticipazioni come ad es. schemi, brevi informazioni ecc. (indicarne alcune) altro (indicare) Rispettare i tempi dell’alunno – l’allievo e tener conto delle sue fasi di organizzazione dei lavori e dei compiti verificare un uso funzionale del diario verificare la comprensione delle indicazioni ricevute per un compito altro 5 - ULTERIORI PROPOSTE PER IL FUTURO Proposte di nuove strategie di studio, di organizzazione del lavoro, dei compiti che si ritiene si adattino alla specificità dell’alunno - dell’allievo Alcuni esempi: 53 54 Data Firme docenti Firme genitori Firma eventuali operatori Firma Dirigente scolastico PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA PREMESSA Il protocollo di accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana (CNI) è un documento approvato dal collegio docenti in ottemperanza alla normativa ministeriale in materia di accoglienza e integrazione scolastica degli alunni CNI. Esso fa riferimento innanzitutto al DPR 31/8/99, n° 394, art. 45, comma 4, e successive norme pubblicate finora in particolare alle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione del Miur 2006. E’ un modello flessibile di organizzazione dell’accoglienza, adottato dall’Istituto e condiviso dai consigli di classe dai team docenti e di sezione. In quanto strumento di lavoro può essere integrato e modificato secondo le esigenze e le risorse della scuola, e va aggiornato in base alle eventuali modifiche normative. SCOPI Garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e di successo scolastico agli studenti stranieri in adempimento delle indicazioni normative contenute nell’art.45 del DPR 31/8/99 n°394 ed in ottemperanza alle Linee guida ministeriali 2006 nonché la C.M. n°2 Indicazioni e raccomandazioni per gli alunni con cittadinanza non italiana dell’8 gennaio 2010 . DESTINATARI Prioritariamente studenti CNI neoarrivati a scuola e studenti CNI di recente immigrazione in Italia (che hanno frequentato le istituzioni scolastiche da meno di due anni) e più in generale studenti di seconda generazione con difficoltà scolastiche riconducibili a una limitata padronanza della lingua italiana. AREE 54 55 L’Iter di accoglienza fa riferimento a quattro aree distinte per competenze ed azioni: 1. 2. 3. 4. AREA AREA AREA AREA AMMINISTRATIVA DELLA COMUNICAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA SOCIALE AREA AMMINISTRATIVA Questa fase rappresenta il primo incontro della famiglia con l’Istituzione scolastica. E’ affidata ad un incaricato della Segreteria didattica con i sottostanti compiti: Consegnare i moduli di iscrizione (*l’IS dovrà programmare traduzione della modulistica nelle lingue straniere maggiormente presenti); Acquisire l’opzione circa l’avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica; Accertare la presenza di documenti anagrafici (nascita, nazionalità, cittadinanza),sanitari (vaccinazioni obbligatorie), certificati attestanti gli studi pregressi (attestazioni, documenti di valutazione dichiarazioni dei genitori); Prima informazione sull’organizzazione generale della scuola (*L’IS dovrà programmare sintesi tradotta del POFfino); Informare i genitori che incorrerà circa una settimana tra l’atto d’iscrizione e l’effettiva frequenza per l’espletamento delle successive fasi; Fissare un primo incontro con i potenziali insegnanti e/o con la Commissione accoglienza e ne comunicherà ai genitori la data; Acquisire i recapiti telefonici e telematici dei famigliari o persone che possano fungere temporaneamente da tramite (soprattutto in caso di non conoscenza dell’italiano) Dare informazioni sulle cedole librarie o sui testi in comodato e quelli da acquistare AREA DELLA COMINICAZIONE Questa fase prevede che sia stata individuata una Commissione o un Responsabile dell’accoglienza e/o Intercultura tra la componente docente (con o senza la presenza del Dirigente scolastico). COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA La Commissione e/o responsabile attiverà il colloquio con la famiglia: è evidente che esso rappresenta un momento fondamentale per la conoscenza della storia pregressa sia personale che scolastica dell’alunno. Tale occasione è fondamentale anche per avviare un dialogo ed un clima di fiducia tra scuola e famiglia. In quest’occasione sarà fondamentale raccogliere notizie (* sarà necessario predisporre scheda da parte dell’IS per la raccolta dati): - Sulla storia personale dell’alunno; - Sulla storia scolastica dell’alunno - Sulle abitudini alimentari-religiose - Sul sistema scolastico di provenienza (volumi con raccolta dati già presenti in Ufficio di DS) - Facilitare la conoscenza della scuola e dei suoi servizi (mensa, trasporti, pre/post accoglimento, distribuzione territoriale, ecc..) - Illustrare gli strumenti di comunicazione (sito, libretto comunicazioni, giustificazioni ecc…) - Illustrare i progetti e le possibilità di Italiano L2 COLLOQUIO CON L’ALUNNO 55 56 La Commissione e/o Responsabile attiverà il colloquio con l’alunno con o meno la presenza del genitore al fine della: - Valutazione del livello di conoscenza della lingua italiana (* L’IS dovrà programmare scheda specifica) - Somministrazione delle prove d’ingresso - Valutazione delle necessità o meno di mediatore culturale – linguistico - Osservazione dell’alunno in situazione - Valutazione e proposta del livello di classe d’inserimento in ottemperanza al DPR 31/8/99, n° 394, art. 45, comma 4 (per determinare la classe d’iscrizione ci si riferisce al fatto che gli alunni vengono inseriti normalmente nella classe corrispondente l’età anagrafica. Si possono prendere in considerazione le possibilità d’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore in considerazione del diverso ordinamento scolastico nel paese di provenienza o in seguito all’accertamento delle competenze, abilità e conoscenze dell’alunno in questione) - Comunicare ai colleghi della classe d’inserimento la sintesi delle prove d’ingresso e del livello linguistico; - Dare indicazione ai colleghi di classe per l’elaborazione del PEP AREA EDUCATIVO-DIDATTICA Questa fase è cruciale e serve sia a predisporre l’accoglienza che a gestire la fase successiva all’assegnazione dell’alunno alla classe. IL COLLEGIO DEI DOCENTI - Predispone una batteria di test o di prove d’ingresso per la valutazione del livello linguistico e delle altre competenze dell’alunno che si iscrive ad inizio o in corso d’anno (* da predisporre da parte dell’IS); - Predispone gli eventuali gruppi di recupero - Predispone i corsi di Italiano L2 - Predispone, qualora possibile, i criteri per la ripartizione - distribuzione degli alunni stranieri nella classi ne analizza le provenienze, le etnie, i criteri di accostamento, le eventuali omogeneità, i supporti ed gli eventuali tutoraggi nelle classi (sia adulti che coetanei) ecc… La Commissione e/o il Responsabile collabora con i docenti di classe nella costruzione di percorsi facilitati e/o nell’elaborazione del PDP. La Commissione e/o il Responsabile individua la possibilità di costruzione di un laboratorio per le tematiche dell’interculturalità (multimedialità specifiche, testi semplificati, vocabolari di base, materiali vari plurilingui (giochi linguistici, abbinamenti, giochi d’associazione, ecc…) LE SEZIONI, I TEAM DOCENTI, I CONSIGLI DI CLASSE - Predisporranno il Piani didattici personalizzati per gli alunni non alfabetizzati in italiano L2. Il legislatore ha stabilito che le scuole devono mettere in atto tutti gli interventi atti a favorire la piena integrazione degli alunni ed in particolare si rende necessario un adattamento dei programmi d’insegnamento. “Allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa” dalle Linee guida 56 57 Le prove di verifica e la successiva valutazione delle competenze dovranno essere calibrate in riferimento agli obiettivi adattati NON al livello medio della classe. I contenuti e gli stili della comunicazione: - fare riferimenti a oggetti e immagini, usare l’animazione e il linguaggio non verbale per facilitare le spiegazioni; - segnalare in maniera chiara e costante le attività, in modo da far identificare chiaramente la routine; - accettare errori e tentativi, eventualmente riformulando ed espandendo le frasi dell’alunno; - i temi e gli argomenti della comunicazione devono riguardare il contesto o le situazioni che abbiano riferimento al concreto. Infine l’insegnante costruisce o rafforza un clima relazionale accogliente e positivo, favorendo l’accettazione reciproca e il sentirsi parte di un gruppo aperto a nuove esperienze. Sul piano degli apprendimenti curricolari, il docente, come previsto dall’art. 45, comma 4, del D.P.R. 394/99, rilevati i bisogni specifici di apprendimento, anche sulla base delle prove effettuate al momento dell’inserimento, individua, in collaborazione con la Commissione, modalità di semplificazione (obiettivi uguali, ma semplificati, con ritmi individualizzati) e di facilitazione linguistica, adattando ad essi la verifica e la valutazione. Anche i contenuti delle discipline curriculari, se necessario, dovranno essere opportunamente selezionati. Come organizzare la comunicazione: - le nuove informazioni devono essere indotte; - utilizzare le parole del vocabolario di base e di alta frequenza (ogni plesso ne ha uno); - ridurre l’uso di sinonimi e pronomi; - semplificare la sintassi usando frasi brevi, con poche coordinate e subordinate, e la struttura SVO (Soggetto, Predicato, Complemento Oggetto), per quanto possibile. MATERIALE DIDATTICO Sarà necessario far riferimento alle bibliografie e materiali multimediali proposti dalle consolidate Associazioni ed Enti che si occupano di intercultura ed integrazione. *da materiale del Centro Come AREA SOCIALE 57 58 Al fine di promuovere la piena integrazione nel nuovo contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi pari opportunità e rispetto delle diversità, l’Istituzione scolastica ha bisogno della collaborazione con i servizi, le associazioni, i luoghi di aggregazione, ed, in prima istanza, delle Amministrazioni locali e reti di scuole. La scuola si impegna a: - contattare le associazioni di volontariato che operano sul territorio; - stabilire contatti per favorire lo scambio e per affrontare tematiche concrete; - attiva la collaborazione con le Amministrazioni locali per proporre e/o accogliere esperienze comuni. ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI C.M. 5 del 12.1.94 D.L. 297del 16/04/1994 Dlgs 286/98, art. 43 D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c4 C.M. 221 del 2.10.2000 Documento MIUR febbraio 2006 D.P.R. n. 122/2009 art.1 C M n.2 del 2010 MIURAOODGOS/465 27 gennaio 2012 Iscrizione nelle scuole e negli istituti di ogni ordine e grado di minori stranieri privi del permesso di soggiorno iscrizione di studenti non italiani fuori dall’obbligo di istruzione Accesso all’istruzione. Norme antidiscriminazione. Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell´immigrazione e norme... Scuole collocate in zone a forte processo immigratorio Linee guida per l´accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri. valutazione degli alunni stranieri Criteri di assegnazione degli alunni stranieri alle classi. Oggetto: studenti con cittadinanza non italiana iscritti a classi di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato. *lavori da programmare ed elaborare da parte dell’IC di Muggia AREE A RISCHIO In applicazione dell’art.9 del CCNL 2006/09 in relazione alle c.d. Aree a rischio per forte processo migratorio e contro la dispersione scolastica ogni anno l’Istituto risponde al CIRR in questione. A seguito di contrattazione sindacale si definisce di norma la finalizzazione di detti fondi per il recupero didattico degli alunni – o per attività con analoga destinazione -. ATTIVITA’ DI RECUPERO DIDATTICO Dato per scontato che alla scuola dell’obbligo accedono alunni che hanno un retroterra sociale e culturale ampiamente differenziato, l’Istituto programmerà i propri interventi in modo da rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, far superare le condizioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. Innanzitutto sono state distribuite nella scuola primaria tutte le ore di ex compresenza in tutte le classi in modo da consentire l’organizzazione dei momenti di recupero. L’individualizzazione e la personalizzazione degli itinerari di apprendimento è garanzia, per l’alunno, di effettiva soddisfazione del diritto allo studio, cui corrisponde il dovere di impegnarsi per la promozione di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali in termini sia di conquista degli elementi culturali comunque indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali. 58 59 Per realizzare un curricolo a misura di alunno verranno organizzate nel corso dell’anno esperienze differenziate specifiche di “recupero/sostegno” e di “arricchimento” e “potenziamento”. Per iniziative di recupero/sostegno si intendono quelle attività che i Consigli di Classe, di classe, di livello, di interclasse ed i singoli docenti ritengono utili per colmare il divario di partenza tra gli alunni e per superare gli scompensi rilevati nel corso degli studi sul piano dell’apprendimento e dello sviluppo della personalità. Il momento del sostegno sarà occasione di integrazione e di sviluppo delle potenzialità di tutti, per far sì che la diversità venga vissuta come risorsa e come esperienza umana per i singoli e per l’intera classe. Ciò mira a creare le condizioni affinché ciascun alunno viva un’esperienza scolastica (per quanto possibile) priva di fratture e coerente con i suoi bisogni educativi e i suoi ritmi di apprendimento. L’attività di recupero – nei limiti delle risorse assegnate - si svolgerà su più piani per venire incontro ai bisogni degli alunni che, talvolta, sommano a lacune affettivo/sociali quelle culturali/strumentali. Gli interventi proposti mireranno a: - valorizzare le competenze e tener conto delle risorse che già possiedono; - evitare che il deficit iniziale comporti l’emarginazione o l’autoemarginazione e l’isolamento; - tenere presenti, nella scelta dei contenuti, i problemi/la cultura/gli interessi di questi alunni, onde ottenere più facilmente una motivazione alla partecipazione positiva e all’impegno; - recuperare quelle capacità e conoscenze di base, senza le quali le possibilità di partecipazione attiva e di conseguimento di buoni risultati sono molto ridotte. Sarà compito specifico di ogni Consiglio di Classe, di Interclasse o di Sezione individuare le strategie e le attività più opportune in relazione alle difficoltà manifestate. L’attività di recupero e sostegno è tanto più efficace quanto più precoce; per questo motivo si organizzeranno le attività specifiche di sostegno nella scuola primaria anche programmando interventi individualizzati o, meglio, in piccoli gruppi laddove si valutino presenti particolari difficoltà in ottemperanza alla delibera del Collegio dei docenti del 29 febbraio 2012. Nella scuola secondaria di I grado le situazioni più problematiche vengono gestite anche con l’ausilio del progetto educativo del Comune e del progetto GIOVANI; quest’ultimo nasce all’interno del ricreatorio parrocchiale e prevede la collaborazione di volontari e l’integrazione con la scuola ed il Comune tramite un vero accordo di rete. Anche quest’anno sarà possibile attuare delle iniziative di recupero e sostegno in orario extrascolastico grazie alla disponibilità oraria di alcuni docenti che organizzeranno dei pacchetti di ore dedicati ad alunni della propria classe e/o anche di altre classi. Insegnanti della scuola secondaria di primo grado cureranno una serie di interventi al fine di migliorare le capacità degli alunni nella realizzazione “dei gesti mentali” necessari nell’attività di studio. L’Istituto, sebbene in misura ridotta rispetto gli anni passati, infatti, dà particolare valore alle iniziative volontarie promosse dalla prof.ssa Adriana Monti in ordine agli interventi a favore degli alunni con difficoltà di apprendimento attraverso l’applicazione del metodo della Gestione degli atti mentali. In tal senso vi potrebbe essere la possibilità di momenti formativi per genitori. ATTIVITA’ DI ARRICCHIMENTO E POTENZIAMENTO Per attività scolastiche di “arricchimento e potenziamento” si intendono le iniziative programmate per ampliare il campo delle attività formative, degli interessi culturali ed espressivi degli alunni. Ad esempio, sono da considerarsi attività di arricchimento/potenziamento le ricerche guidate e libere, il dibattito su argomenti precedentemente trattati, le visite guidate ed i viaggi di istruzione, i vari concorsi, gli interventi in aula di esperti interni ed esterni, come pure le attività espressive ed artistiche (plastiche – pittoriche – musicali – teatrali) ed i diversi laboratori. A queste vanno aggiunte in orario extra scolastico anche le attività sportive. 59 60 I Consigli di Classe ed i singoli docenti, utilizzando i dati offerti dalla periodica azione di verifica, elaboreranno concrete proposte di attività, sempre tenendo conto, comunque, delle scelte di carattere generale operate dal Collegio Docenti nel P.O.F. FORME ORGANIZZATIVE PER LA PERSONALIZZAZIONE ED INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO Per realizzare il compito istituzionale di dare ad ogni alunno, secondo i propri bisogni, una risposta formativa, si devono necessariamente trovare forme organizzative e didattiche che facilitino l’individualizzazione dell’insegnamento in base anche al principio della flessibilità già espresso nella parte quinta. In particolare – a seguito della CM n°8 del 2013 la formulazione del Piano didattico personalizzato in condivisione con la famiglia è strumento fondamentale per la necessaria attenzione alla specialità di ogni alunno con bisogni speciali e di ogni alunno complessivamente. L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La scuola programmerà i propri interventi al fine di far superare (per quanto possibile) le condizioni di “svantaggio” degli alunni diversamente abili. L’individualizzazione degli itinerari di apprendimento attraverso il P.E.I. è garanzia, per l’alunno, di effettiva soddisfazione del diritto allo studio: un curricolo “a sua misura” (con esperienze differenziate specifiche) ridurrà fortemente il rischio di emarginazione dell’alunno stesso e può costituire un’ occasione di integrazione e di sviluppo delle potenzialità di tutti gli altri alunni della classe (la diversità vissuta come risorsa e come esperienza umana!). · RESPONSABILITÀ’. La “responsabilità” nei riguardi dell’alunno diversamente abile è assunta da tutto il Consiglio di Classe tramite la condivisione: a) della conoscenza specifica del caso; b) della realizzazione delle linee di intervento comuni. · CONTITOLARIETÀ’ La “contitolarietà” consiste : a) nel considerare l’alunno diversamente abile come parte integrante della classe; b) nel considerare l’insegnante di sostegno come corresponsabile della comune attività educativa e didattica della classe, preventivando anche lo scambio dei ruoli tra insegnante di sostegno e insegnante curricolare. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA. Tutti gli insegnanti partecipano alla elaborazione della programmazione degli interventi specifici per l’alunno, interventi che nascono dalla collaborazione tra scuola – famiglia – operatori sanitari e socio/assistenziali. Nella stesura di tale documento si devono delineare gli obiettivi generali di carattere prevalentemente operativo (anche per quanto riguarda l’area cognitiva). INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO ED ATTIVITÀ DIFFERENZIATE. L’ insegnamento individualizzato non è un rapporto “solitario” insegnante/alunno, ma presuppone: a) un legame/interazione fra apprendimento e socializzazione; b) attività che prevedano lo svolgimento del lavoro (anche per brevi periodi) nel gruppo/classe o in piccoli gruppi (della stessa classe o di livello); c) attività rapportate alle capacità e alle potenzialità dell’alunno diversamente abile nell’approccio comune delle medesime tematiche, le quali potranno essere approfondite a livelli diversi sia dai compagni che dall’alunno. 60 61 · VALUTAZIONE. Nella valutazione degli alunni diversamente abili si terrà conto dei progressi conseguiti in rapporto alle loro potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. GRUPPO DI LAVORO D’ISTITUTO L. 104/92 Il G.L.IS. e il Gruppo di lavoro per l’inclusione previsto dalla Circolare ministeriale n°8 del 06/03/2013 operano nelle seguenti articolazioni come previsto dal PIANO PER L’INCLUSIONE. COMPONENTE ALLARGATA AGLI ENTI (“GRUPPO DI RETE”): Il gruppo di rete è formato dagli insegnanti referenti di progetto, dai referenti dei vari ordini e plessi per il disagio, dai responsabili dell’UOBA (Unità Operativa Bambini e Adolescenti) del 3° distretto, dal Servizio Sociale del Comune di Muggia, dal Dirigente Scolastico e dal vicario. Si riunisce, di norma, cinque volte nel corso dell’anno scolastico con la finalità di coordinare tutte le attività di consulenza e collaborazione tra gli enti coinvolti e di condividere obiettivi comuni di progettazione e gestione delle problematiche relative alla diversabilità, disagio e dispersione scolastica. COMPONENTE DOCENTI (SOSTEGNO): si riunisce tre volte all’anno e si occupa di questioni organizzative. Diventa, inoltre, occasione di studio, approfondimento e scambio in merito ad argomenti riguardanti l’integrazione degli alunni. Vi partecipano tutti i docenti di sostegno dell’Istituto, l’insegnante incaricata di funzione strumentale per la diversabilità, il Dirigente Scolastico ed il vicario (se necessario). FUNZIONI STRUMENTALI con i compiti propri deliberati ad ogni inizio anno dal Collegio dei docenti. GRUPPI DI LAVORO SUL CASO Sono i gruppi di lavoro che si riuniscono per i singoli casi di alunni in situazione di diversabilità (Gruppo di lavoro ex CM 258 e L 104/92) e di disagio. Vi fanno parte il Dirigente Scolastico oppure il vicario o un referente, i docenti delle classi interessate, gli operatori dell’ A.S.S., del Servizio Sociale (dei Comuni di Muggia, Trieste o S. Dorligo), del Burlo o privati, i genitori dell’alunno (se necessario o previsto dalla normativa vigente). MODELLO DI PEI LINK ACCOGLIENZA, CONTINUITA’ INTERSCOLASTICA, INTERVENTI PER PROMUOVERE E MIGLIORARE I RAPPORTI SOCIALI. Con l'obiettivo di conoscersi e comunicare, sapersi rapportare positivamente con bambini di altre scuole, vivere il passaggio tra diversi ordini di scuola in modo sereno, avere atteggiamenti disponibili verso gli altri, verranno organizzati incontri, visite guidate sul territorio ed esperienze comunitarie in tutte le scuole. Durante tutto l'anno scolastico, nella scuola dell’infanzia verranno organizzati incontri con le scuole elementari in occasioni variamente articolate, per rendere più sereno il passaggio tra diversi ordini di scuola e vien compilata ad ogni fine anno scolastico la SCHEDA DI CONTINUITA’ deliberata dal Collegio dei docenti. Altre gite ed uscite sul territorio saranno organizzate da ogni scuola dell'Infanzia per conoscere l'ambiente circostante, i laboratori artigianali e le manifestazioni dedicate ai bambini. Alcuni docenti si recheranno nelle classi quinte elementari per soddisfare curiosità e richieste di informazioni degli alunni che in seguito verranno accompagnati a visitare la scuola secondaria di I grado. Incontri fra docenti di scuola primaria e scuola secondaria di I grado avverranno prima e durante la formazione delle classi prime e dopo qualche giorno dall'inizio del prossimo anno scolastico per scambi di informazioni sulle caratteristiche degli alunni. 61 62 Incontri fra docenti di scuola dell’infanzia e le educatrici del NIDO comunale prima e durante la formazione delle sezioni e dopo qualche giorno dall'inizio del prossimo anno scolastico per scambi di informazioni sulle caratteristiche degli alunni. Nelle classi di passaggio ed in particolare nelle prime della scuola secondaria di I grado sono state applicate le indicazioni emerse dai corsi di formazione compresi nel progetto "Star bene a scuola…" in particolare per quanto riguarda l'accoglienza. STRUMENTI PER AFFRONTARE IL DISAGIO GIOVANILE Il tema del disagio, scolastico ed extrascolastico, viene affrontato dalla scuola a diversi livelli e con diverse iniziative, coordinate con gli altri Enti territoriali. PROGETTO GIOVANI Il progetto nasce dall'esperienza dei precedenti progetti di Educativa Territoriale, Arcobaleno e Dopo il Campanello e prevede un accordo di rete fra il Comune di Muggia, il Ricreatorio Parrocchiale, la Cooperativa Universis ed il nostro Istituto. Sulla base delle precedenti esperienze l'attenzione si concentra soprattutto sulla fascia d'età 10-14 anni, pur senza escluderne altre e si cerca di favorire la circolazione di informazioni ed il confronto sugli interventi da realizzare sui ragazzi inseriti nel progetto. L’obiettivo è quello di accompagnare i ragazzi nel processo di crescita offrendo loro figure di riferimento alternative e complementari a quelle familiari – gli educatori – che inneschino processi di empowerment del minore attraverso il supporto e la mediazione tra esso e il proprio contesto di vita. Nell'ambito del progetto sulla dispersione scolastica verranno aperti degli sportelli per gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado – a seguito dell’approvazione definitiva del PTOF-;. Alla consulenza di tipo relazionale, si affiancherà una consulenza più propriamente didattica, che si avvarrà della collaborazione degli insegnanti, rivolta a singoli alunni con difficoltà di apprendimento. L’attività di consulenza con il Distretto sanitario (ex sportello) per docenti si concretizza con contatti e consulenze telefoniche con gli operatori. La scuola partecipa alla progettazione dei Piani di zona, come previsto dalla normativa. All’interno dell’istituto, per affrontare soprattutto il disagio scolastico dovuto a difficoltà di apprendimento, è prevista la possibilità di finalizzare una quota del Fondo dell’istituzione scolastica (anche attraverso l’utilizzo dei fondi provenienti dalle Aree a rischio) alla creazione di possibilità di compresenza in particolare nelle scuole dove queste non sono rese possibili dall’ordinamento, in modo da affrontare subito le difficoltà che dovessero sorgere SERVIZIO CIVILE SOLIDALE Annualmente l’Istituto Comprensivo – che funge da Ente ospitante ed è regolarmente iscritto all’Albo regionale - aderisce al Bando emanato dalla Regione FVG. Da quest’adesione deriva la possibilità d’assegnazione di cinque o sei (in relazione ai fondi dell’Ente Regione) studenti di scuola superiore volontari. Gli stessi si assumono l’obbligo di spendere 240 ore di volontariato/formazione presso il nostro Istituto a fronte di riconoscimento economico erogato dalla Regione. Negli anni questo servizio ha consentito: - L’integrazione di volontari allo Spazio Compiti in base ai principi del peer tutoring presso il quale un alto numero di alunni fa riferimento; 62 63 - La catalogazione informatica di tutte le Biblioteche dell’Istituto nonché le varie iniziative per la promozione della lettura e l’attività di prestito. - Alcuni anni si è potuto inserire qualche intervento per bambini particolarmente fragili nella fascia oraria pomeridiana di lezione a supporto dei docenti. Per gli stessi obiettivi vengono impiegati eventuali studenti tirocinanti dell’Università degli studi. LA DIFFICOLTA’ DIDATTICA La difficoltà didattica Si intende per “difficoltà scolastica” la carenza specifica su una materia o su una parte di materia, su uno o alcuni argomenti. La scuola interviene con pacchetti orari specifici di recupero a carico del Fondo di Istituto in applicazione della Delibera del Collegio dei docenti d.d. 9 febbraio 2012 e dei finanziamenti provenienti dalla fonte contrattuale c.d. “Aree a rischio”. C’è inoltre la possibilità di indirizzare gli alunni allo Spazio Compiti presso il Ricreatorio parrocchiale. Allo Spazio Compiti collaborano educatori e i volontari del servizio civile volontario tramite un Accordo con la Regione F.V.G Per quanto attiene l’Istituto Comprensivo un docente ha l’incarico di coordinamento all’interno dell’Accordo di rete fra Istituto Comprensivo, Comune di Muggia e Ricreatorio Parrocchiale. Inoltre, qualora sia organizzativamente possibile e si trovi anche quest’anno l’accordo con il Comune, si riproporrà la possibilità di uno spazio per il recupero nel corso di alcuni, mirati, sabati mattina. Prevenire l’ insuccesso scolastico Parliamo di “insuccesso scolastico” quando i processi individuali di apprendimento necessitano di una ristrutturazione complessiva. Questa situazione potrà essere affrontata oltre l’utilizzo dei pacchetti orari di recupero anche con gli strumenti pedagogici della Gestione Mentale metodo del quale molti docenti so sono appropriati nel corso degli anni. E’ un patrimonio che deriva dai numerosi e convinti anni di applicazione delle attività legate alla Pedagogia degli Atti individuali di apprendimento (Gestione Mentale) – metodologia nella quale è specializzata la prof.ssa Adriana Monti che per anni ha volontariamente trasmesso detta metodologia ai colleghi in servizio. Compatibilmente con i propri impegni l’ex professoressa continua utilmente ad intervenire a favore dei nostri alunni con le particolarità descritte i orario extra scolastico. IPDA Nell’ambito della prevenzione e dell’organizzazione di interventi precoci si colloca anche il Progetto IPDA per gli alunni dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia. A queste attività, che possono riguardare tutto l’Istituto, si affiancano progetti specifici per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria. Il progetto IPDA ( Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento) coinvolge docenti della scuola dell’infanzia e primaria ed è volto 63 64 essenzialmente a favorire il passaggio fra i due ordini di scuola garantendo il possesso dei prerequisiti necessari ad iniziare il percorso di alfabetizzazione. Integrazione degli alunni certificati ai sensi della Lg. 104/92 L’Istituto ha elaborato un progetto specifico per l’ integrazione degli alunni riconosciuti ai sensi della L. 104 artt. 3 e 4 e la rimozione del disagio (L.R.328). I docenti referenti sono le insegnanti Funzione strumentale si avvalgono della consulenza delle insegnanti incaricate e specializzare nei disturbi dell’apprendimento. Con tale progetto si intendono perseguire i seguenti obiettivi: • • • • • • • • favorire il raggiungimento di obiettivi formativi nel rispetto di bisogni e ritmi di apprendimento individuali; migliorare l'atteggiamento rispetto all'apprendimento; favorire la relazione nel rapporto con gli altri: alunno/alunno, alunno/adulto anche nell'ambiente extrascolastico; valorizzare le abilità individuali, anche se residue; facilitare le modalità di interazione comunicazionale; valorizzare l'intelligenza affettivo – emotiva; promuovere i rapporti di collaborazione con il gruppo; creare situazioni di cooperazione. Inoltre, al fine dell’armonizzazione e del coordinamento degli interventi amministrativi dei docenti si è elaborato lo strumento “La differenza non è una sottrazione”. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Nella scuola primaria anche quest’anno la normale programmazione di attività motoria sarà arricchita da interventi ed iniziative tendenti a rafforzare le abilità motorie di base ed a partecipare alle attività di gioco-sport, rispettando le regole in situazioni diverse. Sono previste collaborazioni con tutte le Società sportive che fanno riferimento alla Consulta dello Sport promossa e gestita dal Comune e di quelle appartenenti al Progetto Giovani del Comune di Muggia. E’ prevista la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e ad alcune manifestazioni sportive organizzate dalle società stesse tra gli alunni dei diversi plessi. Nella scuola secondaria di primo grado verranno inoltre organizzate le attività del Centro Sportivo pomeridiano, a partecipazione facoltativa. Le attività del Centro Sportivo saranno seguite da un docente di educazione fisica. INIZIATIVE DEI E PER I GENITORI Per favorire il contatto fra le scuole e le famiglie, nei singoli plessi, soprattutto della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, vengono organizzate in momenti diversi e in forme diverse giornate in cui le famiglie possono entrare nell’ambiente scolastico e conoscere le attività che vi si svolgono. (open day). In alcune situazioni i genitori parteciperanno alle iniziative scolastiche non solo in veste di spettatori ma anche di collaboratori. Si fa riferimento alle proposte pervenute dalla componente genitori del Consiglio di Istituto che, come avvenuto gli scorsi anni scolastici, ha attivato una serie di incontri per genitori relativamente al come aiutare i propri figli a studiare e incontri con la Polizia postale sul controllo ed i 64 65 pericoli di Internet. Anche quest’anno si accoglieranno eventuali proposte provenienti dalla componente genitoriale. Tuttavia si rimane aperti all’accoglienza di ulteriori iniziative che possano rivelarsi utili e significative per la crescita della comunità scolastica. PARTE SESTA LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Nel corso dell’estate 2007 il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato le attese Indicazioni nazionali per il curricolo in allegato al D.M. 31/7/2007 che hanno decretato che “a partire dall’anno scolastico 2007-2008 le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione procedono all’elaborazione dell’offerta formativa avendo come riferimento in prima attuazione e con gradualità, le Indicazioni” che ormai sono ampiamente operative.. Nel maggio del 2012 son state pubblicate le” Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” ed il Collegio, nell’ultima seduta dell’anno scolastico 11-12 è stato sollecitato a partecipare alla consultazione promossa dal Ministero. Inoltre, a conclusione del lavoro del Gruppo provinciale e regionale denominato “Autonomia e Curricolo” si sono accolti e sono stati utilizzati alcuni dei materiali proposti, in particolare la Certificazione delle Competenze sia per la scuola primaria e, pur con diverso percorso, per la scuola secondaria. Le Indicazioni relative al curricolo si pongono in coerenza al disegno che ha visto l’istituzione stessa degli Istituti Comprensivi: l’idea di globalità della persona-allievo, la considerazione della sua evoluzione e del necessario, conseguente unico sviluppo di una linea pedagogica che consideri al proprio interno lo sviluppo di un disegno continuo, sebbene sempre maggiormente articolato, tra ordini di scuola. La centralità della persona che apprende, l’originalità dei percorsi individuali, il loro inserirsi nel tessuto sociale e territoriale trovano grande rilievo nelle Indicazioni e sostanziale continuità ed integrazione nel Pof di Istituto. 65 66 Da anni, infatti, il Comprensivo Lucio si pone come Istituzione profondamente integrata nel tessuto sociale d’appartenenza, ne è esso stesso propulsore ed animatore insieme al Comune ed al privato sociale. Ancora, l’indicazione circa “l’esigenza di impostare una formazione che possa continuare lungo tutto l’arco della vita” e la derivante verticalità del disegno curricolare trova piena consonanza nella metodologia di lavoro fin qui attuata che tiene anche fortemente presente la complessità e la molteplicità degli aspetti educativi. Gli stessi, didatticamente, si fanno sempre più reticolari ed interconnessi in termini di costruzione di pensiero e mentalità dentro i nuovi scenari propri delle europee società della conoscenza. Dunque, l’orizzontalità dei curricoli si attesta sempre più come necessità di superamento della separatezza tra le discipline andando a connettersi in una trama interdisciplinare laddove conoscenze e competenze siano sempre maggiormente connotate da un carattere di alta integrazione. A tale principio il Pof si è sempre ispirato consolidando prassi e metodi così come le Indicazioni prevedono. In tale contesto la trasversalità delle educazioni rimane di cruciale importanza poiché coinvolge e coniuga valori civili ed etici e formazione e crescita delle competenze individuali. Il Collegio Docenti si sta attivando in continuità con gli scorsi anni nelle forme previste dal D.M. 31/7/07 per quanto atterrà all’ informazione e formazione relativa alle Indicazioni e soprattutto alle Linee guida prodotte dall’USR FVG che sono state distribuite a tutti i docenti e che, nel corso del Collegio dei docenti di novembre, saranno oggetto di studio e dibattito. Qualche anno fa è stato istituito un gruppo di lavoro a livello provinciale per l’elaborazione dei curricoli verticali per disciplina; l’Istituto fa dunque costante riferimento a detto lavoro attraverso la divulgazione dei materiali contenuti nel sito www.autonomiacurricolo.it ; i docenti della scuola primaria si sono attivati in commissioni distinte per aree disciplinari ed hanno elaborato un documento unico che raccoglie in verticale i curricoli dalla classe prima alla quinta. Inoltre è in fase di elaborazione il curricolo verticale di Istituto per discipline avviato all’inizio del presente anno scolastico. IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE A seguito delle criticità emergenti dal RAV il Piano di miglioramento ha previsto la necessità di accentuazione del lavoro in verticale che da qualche tempo si era allentato. Dal settembre 2015, proprio in attuazione del Piano di miglioramento, si è prevista la possibilità di iniziare l’anno scolastico con una serie di riunioni di programmazione verticali e miste: sia sulle tematiche educative generali che per aree disciplinari. Ciò si è dimostrato particolarmente apprezzato da tutto il corpo docente e pertanto fin d’ora rimarrà pratica ad ogni inizio anno scolastico anche in considerazione della necessaria integrazione dei docenti neo immessi. Inoltre si perverrà a sistematico invio e comune elaborazione delle prove d’ingresso per tutti gli ordini affinché sia consapevole patrimonio comune il livello di attesa relativamente alla preparazione richiesta dal grado superiore presso lo stesso Istituto. Altrettanto importante si è rivelata la riflessione sulla restituzione dei dati INVALSI sia per l’analisi dell’evoluzione delle singole classi che per il confronto tra le valutazioni del singolo docente raffrontato con quello delle prove standardizzate. IDENTITA’ DIDATTICA DELL’ISTITUTO La riflessione degli ultimi anni all’interno del Collegio Docenti ha portato a individuare alcuni punti forti attorno ai quali tracciare le linee guida dell’identità didattica dell’Istituto e delineare ulteriori percorsi di aggiornamento collettivo. Tali punti forti sono: 66 67 la consapevolezza dell’esistenza di forme multiple di intelligenza, motivo per cui si è scelto di dare spazio all’interno dei curricoli alle attività operative, manuali ed espressive, e di diversi stili di apprendimento cui conformare gli stili di insegnamento; la volontà di delineare dei percorsi didattici e formativi in senso verticale, con elementi di continuità fra i diversi ordini di scuole; l’approfondimento degli aspetti relazionali e metodologici, che sono privilegiati rispetto a quelli di contenuto, per sperimentare nuove modalità di “fare scuola” pur nelle difficoltà derivanti dalle riduzioni orarie ed umane. l'uso delle nuove tecnologie, che vengono proposte per creare l’abitudine ad un ambiente di studio e lavoro di cui esse facciano parte sempre compatibilmente alle risorse. La consapevolezza che ne deriva relativamente alla necessità di considerare potenzialmente ogni alunno necessitante di percorso individualizzato e personalizzato pur nell’equilibrio necessario nel raggiungimento di uno standard nazionale irrinunciabile. Ciò, con tutta evidenza, sembra tracciare una contraddizione dalla quale tuttavia non si può prescindere. L’Istituto Comprensivo Giovanni Lucio ha affrontato alcuni fra i molti temi che nella didattica devono essere ripensati, alla luce sia della situazione organizzativa propria di un Istituto Comprensivo sia delle trasformazioni sociali della nostra epoca connotata dalla crisi economica. Si è partiti dalla considerazione che una seria riflessione sulla didattica debba essere approfondita, condivisa e non debba essere affrontata al solo scopo di produrre dei documenti, ma debba costituire vera e propria occasione di riflessione culturale. CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI Negli anni gruppi di insegnanti di materia avevano individuato, all’interno dei criteri di valutazione previsti per ogni disciplina, le capacità utili a definire tali criteri e ritenute essenziali per ogni ambito. Il Piano dell’Offerta Formativa ha assunto tali strumenti di lavoro come base per una progressiva revisione col mutare delle normative ministeriali. È volontà dell'Istituto proseguire nella riflessione sulle tematiche didattiche e pedagogiche trasversali già individuate all'interno del corso di formazione sull'educazione cooperativa e del progetto in particolare cercando di sperimentare azioni didattiche improntate alla gestione mentale che al rispetto della varietà negli stili di insegnamento/apprendimento. In modo particolare nel corso di quest’anno scolastico per le classi seconda e terza della scuola secondaria si è provveduto, grazie alla convinta adesione dei docenti, all’avvio del Progetto Unplugged con la supervisione dell’Azienda sanitaria centrato sull’apprendimento dello “star bene” come prevenzione all’uso delle sostanze e delle possibili dipendenze. INDICAZIONI METODOLOGICHE Le scelte metodologiche dei singoli docenti sono strettamente connesse alla programmazione dei percorsi formativi e didattici oltre che alle caratteristiche degli alunni delle classi a cui questi percorsi sono destinati e alle scelte personali; si diversificano ovviamente a seconda dell'età dei bambini. Il Piano dell’Offerta Formativa indica però alcune linee ispiratrici: - proposta agli alunni di metodologie di lavoro varie (lezione frontale, lavoro di gruppo, collaborazione fra pari, uso degli strumenti audiovisivi,… sia in alternativa che assieme in diversi momenti dell’unità lezione) che tengano conto sia degli obiettivi didattici che di quelli formativi, in modo che ciascuno degli alunni possa trovare nella pluralità delle proposte la modalità più congeniale al suo stile di apprendimento. - adeguata attenzione alla metacognizione e alla gestione dell'errore, ponendo come centrale il problema che l'alunno riesca a costruirsi e a gestire le sue competenze metacognitive, guidato dal docente a compiere una costante riflessione sulle proprie strategie di apprendimento, 67 68 - - sulle competenze raggiunte, sulle sue risorse e sui suoi bisogni, in definitiva sui suoi processi di apprendimento. Il ripercorrere la via attraverso la quale è arrivato a dare una determinata risposta lo porterà a rendersi conto eventualmente delle cause degli errori, da considerare spie di una disfunzione o di una deviazione dal percorso; l'attenzione alle sue caratteristiche gli consentirà di valorizzarle nel suo personale progetto di apprendimento. introduzione graduale e didatticamente sorvegliata delle nuove tecnologie, che si vorrebbe far diventare non solo materia di apprendimento ma anche strumento di lavoro consueto e non eccezionale, tenendo però conto dei limiti nel campo delle attrezzature e della necessità di evitare certi rischi che l’uso esclusivo o poco meditato di tali strumenti possono far correre. A questo fine si sono attivate tutte le misure di protezione ritenute adeguate. Tutto ciò deve servire ad ogni alunno a maturare le competenze essenziali in questa realtà dove e in questo mondo comunicativo laddove le stesse sono essenziali. Tuttavia i nostri nativi digitali non devono vedersi sottratto o troppo contratto quella tradizionale, prezioso ed essenziale metodologia che deriva dall’uso del quaderno e della scrittura manuale fondamentali per lo sviluppo dell’attenzione, dei tempi di concentrazione, dell’ordine, del governo della spazialità e del coordinamento oculo manuale che non devono vedersi ridotti. Memoria Lateralizzazione la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze cooperative degli alunni, sia per quanto riguarda l'apprendimento sia l'ambito organizzativo, sia nelle normali attività di classe (dall'aiuto reciproco e dal lavoro di coppia all'apprendimento cooperativo strutturato in percorsi specifici e in progetti di ricerca particolari) sia in momenti particolari dedicati all’esclusivo sviluppo delle competenze sociali, sia in alcuni dei progetti che arricchiscono l’offerta formativa. CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO LINK ORIENTAMENTO Un altro punto forte della riflessione comune dei docenti dell’Istituto Comprensivo dovrà riguardare il processo di orientamento, inteso come graduale conoscenza di sé, in termini di capacità di costruzione del proprio progetto di vita nonché dell’ambiente sia esso scolastico che extrascolastico, in cui l’alunno è inserito, che va affrontato in continuità fra tutti gli ordini di scuola. L’orientamento ha la finalità di sviluppare le capacità di scelta degli alunni in modo che diventino sempre più meditate e consapevoli. Per gli alunni e le alunne delle classi terze della scuola secondaria di I grado è prevista un'attività di orientamento da svolgersi nei mesi di novembre, dicembre e gennaio che prevede la divulgazione di materiale informativo e, se possibile, incontri con gli operatori del Servizio Regionale di Orientamento, la formulazione del Consiglio Orientativo, prima dell'iscrizione. L’Istituto si è dotato di uno strumento per fornire alle famiglie il consiglio orientativo: CONSIGLIO ORIENTATIVO PER LE CLASSI TERZE (Anno scolastico 20 -20 ) ALUNNO / A: _____________________________________________ CLASSE 3a Sez. ___________ Il Consiglio di classe, allo scopo di facilitare la scelta dopo la terza media, fornisce all’allievo e alla famiglia le seguenti indicazioni. Nel formularle si è tenuto conto degli interessi, delle attitudini e dell’applicazione allo studio. Sulla base dei vari elementi di giudizio a sua disposizione, il Consiglio di classe ritiene che l’alunno/a, per il prosieguo dei suoi studi, possa inserirsi positivamente nelle seguenti aree di studio: area artistico – espressiva area scientifica 68 69 area tecnico – professionale area umanistica In particolare, il Consiglio di classe, tenendo conto dell’evoluzione della personalità e del rendimento scolastico globale, indica per l’alunno / a il seguente indirizzo specifico di studi: liceo classico liceo linguistico liceo delle scienze umane liceo artistico liceo musicale e coreutica liceo scientifico istituto tecnico istituto professionale corso di formazione professionale Note eventuali: ………………………………………………………………………………………………………………....... …………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………... Muggia, ……………………. PER IL CONSIGLIO DI CLASSE IL COORDINATORE …………………………………….. Inoltre, l’Istituto aderisce alle numerose iniziative in merito promosse dalla Provincia di Trieste e dalle Scuole secondarie di secondo grado. I PROGETTI E LE ATTIVITA’ d’ISTITUTO Da inserire: -Le attitività -I Progetti -I criteri di valutazione dei Progetti/attività LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Dalle indicazioni nazionali per l’organizzazione del curricolo si definiscono le responsabilità degli insegnanti in ordine alla valutazione e alla cura della documentazione didattica, cui compete inoltre la scelta degli strumenti di valutazione più idonei, nel rispetto dei criteri deliberati dagli organi collegiali competenti. La valutazione costituisce parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento - come previsto dal Decreto del Presidente della repubblica n°122 del 2009 - e va intesa nella sua duplice articolazione: la valutazione conclusiva di un segmento scolastico (ad es. alla fine di un quadrimestre o di un anno scolastico) va integrata all’interno di un concetto più ampio, che comprende la verifica in itinere del processo di apprendimento ed investe il percorso scolastico complessivo. Nello stesso tempo la valutazione individuale va considerata anche nei termini di valutazione della programmazione e dell’attività didattica rivolta agli alunni stessi. Qualora gli apprendimenti 69 70 conseguiti non risultino soddisfacenti, l’insegnante è tenuto ad individuare metodologie diverse e strategie alternative per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per procedere alla valutazione individuale è necessario prendere in considerazione diversi aspetti: accertare la situazione iniziale di partenza e le capacità individuali, e verificare gli effettivi progressi compiuti, tenendo conto dei livelli minimi standard stabiliti per l’acquisizione di abilità e competenze. Data la complessità e delicatezza di tale operazione, è necessario stabilire collegialmente, tra i docenti coinvolti, dei criteri comuni che consentano una valutazione quanto più serena ed obiettiva. In questo senso si applicano le LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE degli alunni elaborata dall’USR. In particolare l’Istituto ha definito come vi sia la necessità sia di uniformare – al fine di dare punti di riferimento a docenti, alunni e famiglie,- dei parametri per definire la votazione numerica così come previsto dal Decreto 122/09 ma nel contempo – nella consapevolezza della grande variabilità dei punti di partenza l’applicazione degli stessi con i criteri della valutazione complessiva della persona-alunno coniugata al rigore della misurazione e della media dei risultati delle prestazioni oggettive: quindi, la valutazione è il risultato del delicatissimo equilibrio tra elemento oggettivo ed elemento soggettivo che è garantito nella sua equità dal fatto di essere risultato di discussione collegiale. Con la presente invio quanto deliberato in Collegio dei docenti del 9 settembre 2011 per i dovuti riferimenti (art. 2 Decreto 122/99) Il voto delle discipline in riferimento all’art.7 Decreto 122/99, a garanzia dell’omogeneità di giudizio in tutto l’Istituto, pur nella necessaria opera di valutazione complessiva dell’alunno (non solo semplicemente numerica e legata alle risultanze delle singole verifiche) deve far riferimento a: VOTO Corrispondenza ABILITA’ CONOSCENZE GIUDIZIO 10 OTTIMO EC- COMPLETA E SI- APPROFONDITA, CELLENTE CURA LESSICALMENTE APPROPRIATA E RICCA COMPETENZE SA APPLICARE LE CONOSCENZE IN MANIERA COORDINATA ANCHE A SITUAZIONI NUOVE E LE SA ELABORARE PERSONALEMENTE MOLTO BUONA COMPLETA E LES- SA APPLICARE LE CONOSICALMENTE APSCENZE IN MANIERA APPROPROPRIATA PRIATA E COORDINATA ABBASTANZA SODDISFACENTE E APPLICAZIONE DELLE CONOSICURA E SOD- CON LINGUAGGIO SCENZE IN MANIERA ABBADISFACENTE APPROPRIATO STANZA COORDINATA ESSENZIALE E ABBASTANZA SOD- SA APPLICARE LE CONOMECCANICA DISFACENTE E CON SCENZE IN MANIERA PARLINGUAGGIO SUF- ZIALE MA ABBASTANZA AUFICIENTEMENTE TONOMO ADEGUATO 9 DISTINTO 8 BUONO 7 DISCRETO 6 SUFFICIENTE SUPERFICIALE E GENERICA CON APPLICA LE CONOSCENZE IN DISCONTINUA LINGUAGGIO SUF- MODO PARZIALE FICIENTEMENTE ADEGUATO 5 NON SUFFI- PARZIALE E CIENTE SCARSA LINGUAGGIO NON APPLICA LE CONOSCENZE SOAPPROPRIATO LO SE GUIFDATO 70 71 4 GRAVEMENTE MOLTO SCARSA LINGUAGGIO NON E’ IN GRADO DI APPLIINSUFFIFRAMMENTARIO ED CARE LE CONOSCENZE CIENTE INADEGUATO Da rivedere in base al lavoro dei Gruppi di settembre Sarà inoltre indispensabile pervenire all’affinamento dei sistemi di valutazione propri del sistema per raggiungimento delle competenze alle quali fanno riferimento le CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE deliberate dal Collegio dei docenti sia per la scuola secondaria di primo grado che per la scuola primaria. Inoltre, sempre maggiore importanza va rivestendo il sistema di valutazione esterno che proviene ormai annualmente dall’INVALSI e che costituisce un utile strumento comparativo a livello nazionale. Gli insegnanti di ciascun livello di scuola primaria hanno elaborato un documento in cui hanno individuato gli obiettivi minimi da raggiungere in campo educativo e formativo e in quello cognitivo per quanto riguarda l'italiano e la matematica ed hanno indicato i criteri di valutazione adottati. Il documento è stato discusso e approvato in sede di interclasse insieme ai genitori rappresentanti. La scuola secondaria di I grado è dotata di un documento sulla valutazione che fissa alcuni principi ed alcune modalità relative alla stessa e che è completato dal documento sull’Esame di Stato. Le indicazioni nazionali per l’organizzazione del curricolo accanto al lavoro relativo alla crescita delle competenze degli allievi costituiscono una proposta culturale di suddivisione del percorso scolastico di primo ciclo in tre macro-aree disciplinari, rivolte all’apprendimento dei saperi essenziali, propedeutici agli apprendimenti specifici. L’esigenza di promuovere un insegnamento disciplinare non frammentato ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi intende avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. . La valutazione complessiva va quindi ad indagare sui risultati dell’incrocio tra la proposta formativa e le caratteristiche di unicità ed irripetibilità di ciascun alunno pur tenendo presente che vi sono anche delle necessità di standardizzazione. Si intende cioè sottolineare l’esigenza di considerare, all’interno del quadro valutativo, gli aspetti di personalità e di formazione culturale che possano portare l’individuo a costruire il proprio percorso di vita in modo plurale e contemporaneamente personale. Per un più ampio respiro l’Istituto è indirizzato a tener conto delle modalità di valutazione riferite ai criteri europei che si ispirano ad una logica di armonizzazione delle competenze. Pertanto il processo valutativo è contemporaneamente attento all’evoluzione del soggetto alunno (attraverso la scheda di valutazione) che alle necessità di standardizzazione e ai livelli di prestazione ministerialmente richiesti (attraverso la certificazione delle competenze). L’Istituto aderisce alla ricerca provinciale denominata “Autonomia e curricolo”, per l’elaborazione condivisa del curricolo verticale. Dall’anno scolastico 2007-2008 la valutazione periodica e annuale è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi (D.L. 137/2008 e confermata dal Regolamento sulla valutazione Decreto 122/ 2009 perciò per la scuola primaria la valutazione è anche illustrata con giudizio analitico. Il Collegio Unitario del novembre 2008 si è espresso sottolineando che la valutazione docimologica delle singole verifiche (orali e scritte) è indicativa dell’apprendimento degli alunni nel corso dell’anno scolastico. La valutazione è operazione complessa nella quale rientra la misurazione del rendimento e delle prestazioni nelle varie prove che si coniugano con altri elementi attinenti il processo di apprendimento quali: 71 72 Le condizioni di partenza e la biografia del singolo allievo; La motivazione ad apprendere, il grado di partecipazione e la responsabilità, l’atteggiamento complessivo, ecc. Attenzione particolare viene posta nei confronti di quegli alunni con diagnosi derivanti da disturbi specifici dell’apprendimento per i quali viene applicata la circolare del 5 ott. 2004 e quanto previsto dalla l.170/10. La valutazione riportata nella scheda non deve essere solo una media matematica in quanto si terrà sempre conto del livello di partenza e del percorso compiuto dal singolo alunno. Da rivedere in base la Lavoro dei gruppi di settembre CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA (estratto del verbale 27.5.2010) ALUNNO ________________________________________________________ NATO A ______________________ IL ______________________ SCUOLA ____________________________ CLASSE ___________________ IDENTITÀ E CONVIVENZA CIVILE SÌ NO PARZIALE Capacità di risolvere autonomamente problemi quotidiani Rispetto dell’ambiente e delle cose Disponibilità alla collaborazione con i pari e gli adulti Rispetto degli altri e della diversità Rispetto delle regole e consapevolezza del loro valore COMPETENZE TRASVERSALI A B C D Rielaborazione dei contenuti studiati Comprensione e uso del linguaggio specifico delle discipline Acquisizione di un metodo di studio personalizzato COMPETENZE DISCIPLINARI LINGUA ITALIANA A B C D Lettura e comprensione di diverse tipologie testuali Produzione orale adeguata al contesto, ai destinatari, allo scopo Produzione scritta attraverso l’utilizzo di registri linguistici adeguati al contesto Conoscenza morfosintattica, ortografia ed adeguatezza lessicale AREA LOGICO MATEMATICA A B C D Abilità di calcolo orale e scritto Risoluzione di problemi di tipo aritmetico e geometrico Utilizzo di capacità logiche in contesti differenti 72 73 AREA ANTROPOLOGICA E SCIENTIFICA A B C D A B C D A B C D A B C D Orientamento spazio-temporale Identificazione delle caratteristiche fisiche e antropologiche del territorio Lettura ed interpretazione di fonti per conoscere realtà storiche e geografiche Osservazione ed interpretazione della realtà fisica; formulazione di ipotesi LINGUA INGLESE Lettura e comprensione Produzione scritta attraverso l’uso di semplici strutture Ascolto e comprensione TECNOLOGIA ED INFORMATICA Le Tecniche: conoscenza dei metodi e dei mezzi grazie ai quali la realtà tecnologica si realizza. Le Tecnologie: conoscenza dei processi attraverso i quali la realtà tecnologica si realizza. Informatica: conoscenza della struttura fisica di un p.c. Conoscere le principali parti del pc e utilizzare semplici programmi di uso comune AREA DELLE EDUCAZIONI Capacità di utilizzare linguaggi di tipo creativo ed espressivo A: abilità, conoscenze e competenze raggiunte in modo completo e sicuro B: abilità, conoscenze e competenze raggiunte in modo soddisfacente C: abilità, conoscenze e competenze raggiunte in modo settoriale e/o superficiale D: abilità, conoscenze e competenze raggiunte solo parzialmente CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE anno scolastico 201 /201 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale, tenuto conto del livello di maturazione raggiunto e del percorso scolastico effettuato CERTIFICA che l’alunno/a ____________________ nato/a a _____________ il ___________, iscritto/a alla classe III sezione A della Scuola Secondaria di primo grado “NAZARIO SAURO”, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio e nelle altre attività scolastiche: Imparare a imparare: autovalutare in modo realistico le proprie strategie di studio e utilizzarle in modo consapevole, rispondente ed efficace rispetto al tipo di richiesta □ Livello Riflette sulle proprie strategie di lavoro, le conosce e le applica; utilizza strategie pro- 73 74 □ □ di base Livello intermedio Livello avanzato poste; elabora semplici schemi e risponde ai quesiti se guidato Conosce e controlla le strategie di lavoro, individua in modo autonomo le informazioni e le loro funzioni, utilizza strategie di lavoro in modo autonomo; elabora schemi e sintesi; comprende i quesiti in modo autonomo Conosce, controlla e utilizza le proprie strategie di lavoro anche per richieste di tipo nuovo; elabora schemi e sintesi a struttura complessa; comprende i quesiti in modo autonomo, anche in riferimento a contesti non noti Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti le proprie attività di studio; stabilire obiettivi, priorità e strategie di azione; valutare vincoli e possibilità, gestendo tempi e risorse; verificare i risultati raggiunti □ Livello Applica procedure operative, individuando semplici strategie di lavoro se guidato di base □ Livello in- Organizza le tappe del percorso progettuale, stabilendo le strategie e le priorità e vetermedio rificando i risultati raggiunti □ Livello Elabora progetti stabilendo obiettivi, pianificando il percorso e le strategie, anche in riavanzato ferimento alla gestione di tempi e risorse, e verificando i risultati raggiunti Comprendere ed interpretare l’informazione: comprendere messaggi verbali e non verbali di vario genere; individuare ed interpretare l’informazione, valutandone l’efficacia e l’oggettività; analizzare i testi, riflettendo su forma e contenuto □ Livello Applica in contesti noti abilità e conoscenze acquisite, comprende istruzioni e infordi base mazioni chiave fornite in modo esplicito □ Livello intermedio Distingue le informazioni principali da quelle secondarie; ricava dal contesto significati di parole non note ed informazioni esplicite ed implicite □ Livello avanzato Comprende, interpreta e valuta messaggi complessi e articolati che sa riutilizzare in modo autonomo e in situazioni e/o contesti diversi Esprimere e produrre: esprimere idee, concetti, principi, stati d’animo, emozioni e produrre testi (orali, scritti, iconici) di varie tipologie, utilizzando differenti linguaggi (verbale, matematico, scientifico, grafico, simbolico …) e diversi supporti (cartacei, digitali, multimediali) □ Livello Si esprime in modo sufficientemente corretto, usando gli elementi di base dei vari lindi base guaggi. E’ in grado di riprodurre modelli conosciuti in situazioni note e riconoscibili □ Livello in- Si esprime attraverso linguaggi diversi. Usa il lessico specifico delle varie aree discitermedio plinari in modo appropriato. E’ in grado di partecipare ad uno scambio comunicativo □ Livello Usa linguaggi diversi per esprimersi in una varietà di situazioni comunicative. Produavanzato ce testi corretti, coesi e coerenti, con lessico appropriato e vario. Interagisce con chiarezza e correttezza in diversi contesti Essere cittadino: collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione e dai altri documenti fondamentali a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente □ Livello Sa mettere in relazione bisogni personali e collettivi con i diritti e i doveri di base □ Livello in- Coglie l’importanza del rispetto delle regole in funzione del vivere associato civile termedio □ Livello Coglie il nesso fra regole, società ed ambiente, operando in modo autonomo colleavanzato gamenti interdisciplinari; si pone in modo propositivo dinanzi alle varie problematiche 74 75 Individuare collegamenti e relazioni: Elaborare le conoscenze sapendole strutturare e rappresentare in forme diverse; collegare e trasferire i concetti anche in ambiti disciplinari differenti; giustificare i ragionamenti e le procedure seguite □ Livello Opera semplici collegamenti e confronti. Recepisce un nucleo informativo (messagdi base gio, testo, immagine) individuando relazioni di tipo semplice □ Livello in- Analizza un nucleo informativo (messaggio, testo, immagine) e lo sa strutturare mettermedio tendo in relazione le conoscenze □ Livello Trasferisce le conoscenze acquisite in contesti nuovi, sapendole utilizzare in maniera avanzato critica e consapevole, giustificando le scelte effettuate. Affrontare e risolvere situazioni problematiche: affrontare le situazioni problematiche con le risorse e gli strumenti disponibili ed adeguatamente individuati; raccogliere e valutare i dati; proporre soluzioni; utilizzare, anche in modo originale e creativo, contenuti e metodi delle diverse discipline, secondo il tipo di problema □ Livello Riconosce semplici situazioni problematiche di diversa natura contenenti informazioni di base chiaramente definite e utilizza le procedure per risolverle □ Livello in- Riconosce situazioni problematiche di diversa natura; individua e acquisisce i dati netermedio cessari; trova opportune procedure e soluzioni per risolverle usando i linguaggi specifici □ Livello Formula ipotesi, individua gli obiettivi da raggiungere e le tappe da percorrere; trova avanzato possibili soluzioni utilizzando strategie; sa usare differenti metodi di rappresentazione e comunicazione con linguaggi specifici precisi Data ………………………… Il Dirigente Scolastico ………….……………………………………… (1): sei, sette, otto, nove, dieci, dieci e lode (2): sufficiente, adeguato, buono, ottimo Altro delicato aspetto è quello relativo alla valutazione del comportamento degli alunni in base al Decreto 122/09. Anche in questo caso i descrittori costituiscono parametro generale al fine della definizione del voto/giudizio. E’ evidente che anche in questa parametrazione devono venir contemplati i possibili scostamenti derivanti dalle variabilità individuali proprie di ogni allievo. Per la scuola secondaria di primo grado e per la scuola primaria si sono introdotti dei descrittori di comportamento al fine di contenere possibili giudizi di ordine soggettivo. Valutazione in decimi 10 9 8 Descrittori di comportamento L’alunno ha un comportamento autocontrollato. E’ rispettoso di TUTTE le regole E’ corretto e collaborativo con i compagni e con gli adulti Rispetta pienamente materiali ed ambiente scolastico Frequenta con regolarità e rispetta gli orari Partecipa in modo attivo e propositivo Dimostra impegno costante e rispetto dei tempi di consegna Ha un comportamento sostanzialmente autocontrollato. E’ rispettoso di tutte le regole E’ corretto nei rapporti con gli adulti e con i compagni Rispetta materiali ed ambiente scolastici Rispetta gli orari e frequenta con regolarità Partecipa abbastanza attivamente Dimostra un impegno costante Rispetta i tempi di consegna Ha qualche difficoltà ad autocontrollarsi. E’ abbastanza rispettoso delle regole e risponde positivamente ad eventuali richiami. E’ abbastanza rispettoso con adulti e compagni. Rispetta ambienti e materiali scolastici. Frequenta con regolarità ma talvolta non rispetta gli orari. Partecipa in modo non continuo . 75 76 In genere dimostra impegno. Non sempre assolve le consegne in modo puntuale 7 6 5 4 Ha un comportamento poco autocontrollato. Talvolta non rispetta le regole. Non sempre è corretto con adulti e compagni. Non sempre rispetta materiali e ambienti scolastici Frequenta con abbastanza regolarità ma non rispetta gli orari. Partecipa in modo discontinuo. Dimostra impegno inadeguato. Non rispetta le regole Ha manifestato comportamenti volontariamente inadeguati con adulti e compagni. Effettua numerose assenze dovute a motivi non gravi. Non partecipa, se non occasionalmente alla vita scolastica Dimostra un impegno inadeguato e discontinuo. Dimentica materiale e/o non esegue compiti. Manifesta spesso comportamenti volontari di disturbo. Non rispetta le regole. Ha manifestato comportamenti offensivi con adulti e compagni. Effettua assenze non dovute a motivi gravi e non rispetta gli orari. Non aderisce alle proposte della scuola e non è coerente con i patti stabiliti. Dimostra impegno inadeguato e dimentica spesso compiti e materiali. Manifesta spesso comportamenti volontari di disturbo e provocatori Non rispetta le regole. Ha manifestato comportamenti offensivi e lesivi con adulti e compagni. Non rispetta l’ambiente ed i materiali scolastici provocandone la distruzione. Effettua assenze non dovute a motivi gravi e non rispetta gli orari. Non aderisce alle proposte della scuola e non è coerente con i patti stabiliti. Dimostra impegno inadeguato e volontariamente non svolge i compiti e non porta i materiali. Da rivedere in base al lavoro di settembre GIUDIZIO DI IDONEITA’ A conclusione del percorso scolastico gli alunni affrontano l’Esame di Stato. Gli stessi vengono presentati alla Commissione ed al Presidente con un GIUDIZIO DI IDONEITA’ che sintetizza il percorso dell’alunno stesso. LIVELLI PER IL GIUDIZIO DI IDONEITA’ per l’Esame di Stato 10 9 L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI IN MODO COMPLETO ED ESAURIENTE, EVIDENZIANDO UN’APPROFONDITA CONOSCENZA DEI CONTENUTI CON CAPACITA’ DI COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI, RIELABORAZIONE AUTONOMA E PIENA PADRONANZA DEI LINGUAGGI E DEGLI STRUMENTI L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI IN MODO COMPLETO, EVIDENZIANDO UN’APPROFONDITA CONOSCENZA DEI CONTENUTI CON CAPACITA’ DI COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI, RIELABORAZIONE 76 77 8 7 6 6 A MAGGIORANZA CON VOTO DI CONSIGLIO - AUTONOMA. L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI PREVISTI, EVIDENZIANDO UN BUON LIVELLO DI CONOSCENZA DEI CONTENUTI E DI UTILIZZO DELLE COMPETENZE. DIMOSTRA BUONE CAPACITA’ ESPRESSIVE E DI RIFLESSIONE PERSONALE. L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI PREVISTI, UNA BUONA CONOSCENZA DEI CONTENUTI ADEGUATE COMPETENZE DI BASE E CAPACITA’ DI RIFLESSIONE PERSONALE, SE GUIDATA. L’ALUNNO HA RAGGIUNTO IN MODO PARZIALE GLI OBIETTIVI MINIMI PREVISTI DIMOSTRANDO DI POSSEDERE CONOSCENZE ESSENZIALI E SEMPLICI COMPETENZE DI BASE. L’ALUNNO HA RAGGIUNTO IN MODO ASSAI PARZIALE GLI OBIETTIVI MINIMI PREVISTI DIMOSTRANDO DI POSSEDERE CONOSCENZE FRAMMENTARIE ED ESSENZIALI ED ALCUNE SEMPLICI COMPETENZE DI BASE. L’ESAME DI STATO Il documento sull’Esame di Stato del primo ciclo d’istruzione ha esplicitato criteri condivisi dal corpo docente della scuola ed è costruito in applicazione a quanto previsto dal Decreto 122/2009 laddove sono state definite le modalità d’ammissione o non ammissione alle prove d’esame, i criteri di valutazione delle prove scritte e del colloquio orale, espressi in percentuale o con punteggi, così come il rapporto tra i risultati dell’esame stesso ed il percorso annuale e triennale dell’alunno. In applicazione al Decreto 122/2009 il Profilo di Idoneità col quale l’allievo viene ammesso all’Esame di Stato costituisce la valutazione media delle prestazioni dell’intero percorso scolastico. La valutazione contenuta nel Profilo costituirà, a sua volta, un sesto o un settimo della valutazione complessiva dell’Esame (prova scritta di italiano, lingua o lingue, matematica, colloquio pluridisciplinare e Prova nazionale Invalsi). In allegato: Profilo di idoneità Certificazione delle competenze compilato dal Consiglio di classe Certificazione delle Competenze firmato dal Dirigente scolastico CRITERI DI CONDUZIONE DELLE PROVE SCRITTE ( DELIBERA DEL Collegio Docenti del 20 febbraio 2014) ITALIANO ORDINE 77 78 PERTINENZA ALLE RICHIESTE CHIAREZZA ESPOSITIVA ELABORAZIONE DEI CONTENUTI COERENZA SENSO CRITICO CORRETTEZZA ORTOGRAFICA CORRETEZZA MORFOLOGICA CORRETEZZA SINTATTICA PATRIMONIO LESSICALE CAPACITÀ DI PRODUZIONE AUTONOMA APPORTO PERSONALE CRITERI DI CONDUZIONE DELLE PROVE SCRITTE ( DELIBERA DEL Collegio Docenti del) LINGUA STRANIERA EFFICACIA COMUNICATIVA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DEL TESTO CORRETEZZA ORTOGRAFICA CORRETEZZA MORFOLOGICA CORRETTEZZA SINTATTICA PATRIMONIO LESSICALE CAPACITÀ DI PRODUZIONE AUTONOMA APPORTO PERSONALE CRITERI DI CONDUZIONE e CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE ( DELIBERA DEL Collegio Docenti del 20 febbraio 2014) MATEMATICA CONOSCENZA DI CONCET78 79 TI,REGOLE E PROPRIETÀ CAPACITÀ DI CALCOLO CAPACITÀ DI INDIVIDUARE, APPLICARE E VERIFICARE STRATEGIE RISOLUTIVE ORDINE E CHIAREZZA MODALITÀ DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE GIUDIZIO DEL COLLOQUIO CLASSE……………..CANDIDATO/A: ………………………………………………………………………………………… Il colloquio si apre con un argomento e modalità a scelta dello studente con esposizione orale della durata di 5 minuti circa sui 30 complessivi. ESPOSIZIONE FACILITATA DA DOMANDE GUIDA E SUPPORTATA DA RIFERIMENTI AD ATTIVITÀ OPERATIVE E/O INTEGRATIVE ESPOSIZIONE GUIDATA DI ARGOMENTI A SEMPLICE STRUTTURA LOGICA CON LINGUAGGIO ADEGUATO ESPOSIZIONE GUIDATA , CON COLLEGAMENTI E LINGUAGGIO SPECIFICO ESPOSIZIONE AUTONOMA, CON COLLEGAMENTI E LINGUAGGIO SPECIFICO RIELABORAZIONE PERSONALE E CRITICA, CON RELATIVI COLLEGAMENTI; ESPOSIZIONE FLUENTE E LINGUAGGIO SPECIFICO RIELABORAZIONE PERSONALE E CRITICA, CON RELATIVI COLLEGAMENTI; ESPOSIZIONE FLUENTE E LINGUAGGIO SPECIFICO DI DOCUMENTI NON PRECEDENTEMENTE CONSIDERATI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO: Terrà conto dei suggerimenti del Consiglio di classe in relazione ad ogni allievo e i sottostanti fanno solo da riferimento generale: 1. DELLA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: a livello letterale a livello inferenziale rilettura di elaborati grafico espositivi rilettura critica 2. DELL’ACQUISIZIONE DI CONTENUTI: meccanica ragionata trasferita a più ambiti disciplinari 3. 4. 5. 6. 7. DELLA CHIAREZZA E CORRETTEZZA ESPOSITIVA DELLA RICCHEZZA E PROPRIETÀ LESSICALE DELLA CAPACITÀ DI APPROFONDIMENTO PERSONALE DELLA CAPACITÀ DI COLLEGAMENTO E SENSO CRITICO DELLA STORIA SCOLASTICA PREGRESSA DELL’ALUNNO/A 79 80 GIUDIZIO DEL COLLOQUIO: STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE Le decisioni, le motivazioni, le strategie dei docenti trovano registrazione nei verbali degli incontri, nei registri, nelle schede e in quant’altro sia funzionale a queste necessità di documentazione istituzionale. a) Registro dei verbali del Collegio dei Docenti Costituisce il riferimento fondamentale per l’impostazione dei progetti educativi della scuola nel suo complesso nonché quadro per la definizione dei criteri generali su cui uniformare la valutazione analitica e globale degli allievi. Documenta ogni decisione deliberata in seno al Collegio. b) Registro dei verbali del Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione Costituisce la traduzione operativa degli orientamenti indicati dal Collegio Docenti e quadro di riferimento per la programmazione educativa e disciplinare degli insegnanti. Riporta anche le modalità dell’osservazione degli allievi, della verifica dei risultati, i criteri per la loro valutazione, gli interventi individualizzati. c) Registro dei verbali degli incontri dei Coordinatori di classe Documenta le decisioni dei Coordinatori sull’uso di strumenti operativi (schede, tabelle, ecc.) per l’analisi, la raccolta dei dati iniziali, intermedi e finali da usare nei Consigli di classe, al fine di rendere omogenee le modalità di lavoro in tutte le classi della scuola. d) Agenda delle programmazioni di classe (scuola primaria) È il documento che raccoglie le programmazioni e tutto ciò di significativo che riguarda l'attività della classe. Contiene inoltre i verbali delle riunioni di programmazione settimanale delle classi di scuola primaria, i verbali delle programmazioni di livello e di plesso. e) Registro personale del docente (scuola primaria e secondaria di I grado) in corso di generalizzata digitalizzato Si configura come documento di programmazione disciplinare, ma anche come spazio organizzato per registrare l’attività didattica svolta, le osservazioni sistematiche sui processi di apprendimento, l’efficacia dell’attività didattica, le azioni di rinforzo, recupero e potenziamento delle conoscenze e delle competenze di ciascun alunno. Ogni docente collabora alla formulazione dei giudizi globali di quadrimestre e finali utilizzando una griglia riassuntiva. Il registro elettronico è in fase di predisposizione. f) Registro giornale di classe Strumento usato da tutti i docenti di classe per la registrazione quotidiana delle attività svolte, delle assenze e delle giustificazioni degli allievi, nonché del loro comportamento e degli eventuali provvedimenti disciplinari. Vi sono riportate inoltre tutte le annotazioni di rilievo riguardanti le attività della classe. Questa serie di informazioni permette ai docenti di regolare la propria attività coordinandola con quella dei colleghi, sia in un’ottica pluridisciplinare, sia in funzione di un dosaggio equilibrato di compiti, verifiche e metodologie. g) Scheda di valutazione (digitalizzata) Documento che traduce il percorso didattico di ciascun alunno in ogni disciplina. Riporta anche la sintesi delle caratteristiche e dei comportamenti del singolo allievo e la certificazione dei risultati ottenuti, che vengono in tal modo comunicati ufficialmente alla famiglia. Al momento si rimane in attesa di ulteriori indicazioni ministeriali per la elaborazione della stessa, in base alla nuova valutazione docimologica come da D.L. 137/2008 ed al Decreto Legge 95/2012. Detto documento può venir inviato via pec dalle famiglie che ne facciano richiesta e che forniscano indirizzo mail certificato. 80 81 h) Certificazione delle competenze (solo primaria e secondaria) E’ allegata alla scheda di valutazione come documento certificante le competenze raggiunte dall’alunno nella scuola secondaria e primaria. i) Consiglio orientativo (classi terze della scuola secondaria di I grado) Strumento che fornisce agli alunni ed alla famiglia indicazioni sulle aree e sullo specifico indirizzo di studio in cui potrebbe inserirsi positivamente, in base agli interessi, alle attitudini ed all’applicazione allo studio dimostrati. Dal punto di vista degli insegnanti, infine, documentare il proprio lavoro quotidiano o un progetto in cui hanno "investito" molto e che si rivela importante nella storia della classe o di un singolo alunno, o una situazione particolarmente difficile ripensando ai nodi problematici, alle cause dei successi e degli insuccessi, può rappresentare un utile strumento di crescita professionale, tanto più importante se viene condiviso con i colleghi e se può servire alla crescita di tutto il gruppo. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Visite guidate e viaggi d’istruzione hanno una grande valenza formativa perché permettono una conoscenza migliore tra docenti ed allievi in ambienti diversi e meno formali di quello scolastico. Le stesse vengono organizzate in base al Regolamento Viaggi ed uscite d’istruzione deliberato dal Consiglio di Istituto il 22 agosto 2011 ed attualmente in fase di nuova valutazione. Le visite guidate devono essere proposte ed approvate dal Consiglio di classe, interclasse e sezione che deve individuare anche gli insegnanti accompagnatori. La motivazione didattica e l’entità complessiva della spesa (trasporti, biglietti, ecc.) vengono proposte ai genitori. Gli alunni non partecipanti ai viaggi d’istruzione ed alle uscite didattiche dovranno venire obbligatoriamente a scuola, dove verranno smistati in qualche classe parallela, ove possibile. Gli insegnanti e gli allievi che partecipano ad una gita o ad un’uscita devono essere muniti di assicurazione valida. INIZIATIVE DIDATTICHE E PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA TITOLO DESTINATARI DOCENTE COORDIANTORE DOCENTI ADERENTI SCUOLA PRIMARIA TITOLO DESTINATARI DOCENTE COORDIANTORE DOCENTI ADERENTI 81 82 SCUOLA SECONDARIA TITOLO DESTINATARI DOCENTE COORDIANTORE DOCENTI ADERENTI INIZIATIVE DIDATTICHE TRASVERSALI TITOLO DESTINATARI DOCENTE COORDIANTORE DOCENTI ADERENTI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI La crescita e la formazione degli allievi non possono essere disgiunti da un contemporaneo lavoro di crescita, formazione e aggiornamento degli insegnanti. Ciò è tanto più vero nella situazione di un Istituto Comprensivo che comprende docenti provenienti da ordini di scuola diversi che devono lavorare assieme, in un progetto di continuità didattica che riguarda sì l'impianto organizzativo e la graduazione degli obiettivi programmati ma soprattutto l'acquisizione di un linguaggio comune, la riflessione sulle tendenze generali, la discussione e il confronto sulle scelte pedagogiche e sulle metodologie da adottare. Il Collegio Docenti è il soggetto che manifesta e individua una serie di bisogni e di motivazioni, e sono proprio queste reali necessità che rendono efficace un percorso formativo. Per questo anno i corsi di formazione organizzati dall’Istituto sono i seguenti: PIANO DI FORMAZIONE ANNUALE Tutti gli incontri sono aperti a tutti. La sottostante schematizzazione deriva dalla provenienza delle richieste TRASVERSALI: PER TUTTI I DOCENTI APERTO A TUTTO IL PERSONALE Gruppo 1 PROPOSTE DI data orario Dalle argomento Il desiderio di co- Metodo logia Labora Relatori Presu mibili Dott. 82 83 16.30 alle 20.00 Allegato elenco Dalle 16.30 alle 20.00 municare: come entrare in relazione empatica con “l’altro”: tra pari e nella relazione asimmetrica Il concetto di rispetto ed autorevolezza: la relazione docente/discente tra necessità di regole e di comprensione. L’equilibrio tra fermezza ed amorevolezza. toriale Daniele Veglia e Labora toriale Dott. Daniele Veglia e Dalle 16.30 alle 20.00 L’intelligenza emotiva: come attivare il fascino dell’apprendimento: Labora toriale Dott. Daniele Veglia e Dalle 16.30 alle 20.00 La scuola come comunità educante: relazione con i genitori tra partecipazione e contenimento Labora toriale Dott. Daniele Veglia e Dalle 16.30 alle 20.00 Il desiderio di comunicare: come entrare in relazione empatica con “l’altro” Il concetto di rispetto ed autorevolezza: la relazione docente/discente tra necessità di regole e di comprensione. L’equilibrio tra fermezza ed amorevolezza. L’intelligenza emotiva: come attivare il fascino dell’apprendimento: “per un’erotica dell’insegnamento” Labora toriale Dott. Daniele Veglia e Labora toriale Dott. Daniele Veglia e Labora toriale Dott. Daniele Veglia e Gruppo 2 Dalle 16.30 alle 20.00 Allegato elenco Dalle 16.30 alle 20.00 83 84 Dalle 16.30 alle 20.00 Gruppo Aperto a chi desidera Apprendere/ Migliorare l’inglese PROPOSTE DI data orario La scuola come comunità educante: relazione con i genitori tra partecipazione e contenimento Labora toriale argomento Metodo logia Aula video Sauro: Visione del film in lingua originale inglese con sottotitoli in inglese Film: Aula video Sauro: Visione del film in lingua originale inglese con sottotitoli in inglese Film: Con la guida del docente esperto Aula video Sauro: Visione del film in lingua originale inglese con sottotitoli in inglese Film: Aula video Sauro: Visione del film in lingua originale inglese con sottotitoli in inglese Film: Dott. Daniele Veglia e relatori Con la guida del docente esperto +saluto e scambio di auguri Con la guida del docente esperto Con la guida del docente esperto 84 85 Continuazione del corso base di lingua slovena con AD FORMANDUM. SCUOLA DELL’INFANZIA Gruppo 1 Gruppo 1 PROPOSTE DI data orario argomento 16.00 18.00 Gestire le relazioni scuola famiglia tra intrusività e delega 16.00 18.00 Osservare il bambino: come comunicare alla famiglia le difficoltà ed avviare percorso PROPOSTE DI data gennaio orario argomento 16.00 18.00 febbraio 16.00 18.00 L’autismo infantile: un fenomeno in crescita. Tipologie e principi generali per la gestione L’autismo infantile: tipologie e principi generali per la gestione (continuazione) Metodo logia relatori Incontro Presumibil dibattito mente Dott.ssa Cecilia Randich Metodo logia relatori Incontro Presumibil dibattito mente 85 86 SCUOLA PRIMARIA Gruppo 1 PROPOSTE DI data Lunedì di Tutta la program primaria mazione Lunedì di program mazione orario argomento Metodo logia relatori 16.00 Piano formativo Incontro Presumibil 17.30 Docente Iacovone dibattito Mente Segue Laura program Bravar e mazione collabora a seguitori to di quanto appreso 16.00 17.30 Segue program mazione a seguito di quanto appreso Lunedì di program mazione 16.00 17.30 Segue program mazione a seguito di quanto appreso Lunedì di program mazione 16.00 17.30 Segue program mazione a seguito di quanto appreso 86 87 Gruppo 1 PROPOSTE DI data orario argomento La metodologia Ar.Al: principi generali Tutta la primaria Metodo logia relatori Incontro Presumibil laboratoriale Mente Prof. Navarra Sperimentazioni in classe e d esempi Sperimentazioni in classe e d esempi Sperimentazioni in classe e d esempi Gruppo Tutta la primaria PROPOSTE DI data orario argomento Metodo logia relatori Le buone pratiche: Confronto e scambio sulle varie strategie messe in atto in classe in favore degli alunni con difficoltà di apprendimento Le buone pratiche: Confronto e scambio sulle varie strategie messe in atto in classe in favore degli alunni con difficoltà di apprendimento Incontro laboratoriale Gruppo docente Incontro laboratoriale Gruppo docente 87 88 SCUOLA SECONDARIA Gruppo 1 data orario argomento Dalle 16.30 alle 18.30 Parlare con gli adolescenti: la relazione asimmetrica. Diventare comunicatori efficaci Costruire cittadini nell’epoca delle passioni tristi e del sentimento di autodistruttività giovanile Dalle 16.30 alle 18.30 Allegato elenco Gruppo data Dalle 16.30 alle 18.30 Dalle 16.30 alle 18.30 Come far crescere i Telemaco in una società priva di autorevolezza orario argomento Dalle 16.30 alle 18.30 Geobiologia: insegnare una visione sistemica della storia della vita sul pianeta ed la sua interazione con i cicli geo-chimici" (1) Geobiologia: insegnare una visione sistemica della storia della vita sul pianeta ed la sua interazione con i cicli geo-chimici" (2) Allegato elenco Dalle 16.30 alle 18.30 Metodo logia Labora toriale relatori Presumibil mente Dott. Aldo Becce Labora toriale Labora toriale Labora toriale Metodo logia Labora toriale relatori Labora toriale Prof. Andrea Sbisà Prof. Andrea Sbisà I docenti hanno ovviamente la facoltà di aderire a qualunque corso promosso da agenzie formative esterne, con l’invito a riportare esperienze e documentazione, al fine di contribuire ad una ricaduta formativa, se pur in scala ridotta, nella scuola. 88 89 Si auspica inoltre la raccolta di documentazione relativa a particolari esperienze didattiche individuali o collettive che possano permettere la riflessione e l’autoaggiornamento anche dei colleghi PARTE SETTIMA Elaborazione e delibere Il processo decisionale degli Organi collegiale dell’Istituto segue le regole del T.U. decreto L.ivo 247/92. La stesura, la raccolta dei progetti, la presentazione al Collegio Docenti ed al Consiglio d'Istituto, la successiva riscrittura definitiva sono state curate dai docenti incaricati che provvederanno anche alla sua diffusione e pubblicizzazione per il tramite del sito. Le scelte programmatiche effettuate nelle diverse sezioni dell'Istituto dagli organi competenti, seguono il principio del coinvolgimento e della partecipazione dei genitori e tengono conto di quanto emerso nei consigli di classe, di interclasse e di intersezione dell'anno scolastico precedente. Autovalutazione e monitoraggio Al fine di ottemperare alla normativa nazionale ed alla circolare si renderà necessario avviare progressivamente un lavoro di autovalutazione d’Istituto al fine di meglio valutare le attività interne e la loro organizzazione e per prevedere gli eventuali necessari aggiustamenti e correzioni. Il MIUR, nel corso dell’anno scolastico 2014-15, ha elaborato il format sul Rapporto nazionale di Autovalutazione: è servito a tutte le scuole per stilare entro l'estate 2015 il primo Rapporto di Autovalutazione. Il format, che è stato elaborato dall'INVALSI, è un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole hanno dovuto analizzare il contesto in cui operano ,gli esiti dei loro studenti ,i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa. Con la presentazione del format del Rapporto di Autovalutazione inizia a prendere corpo il Sistema Nazionale di Valutazione. L’Istituto ha pubblicato gli esiti del primo Rapporto di autovalutazione sul sito della scuola. Al Rapporto è legato il Piano di miglioramento che ha visto l’istituto impegnato nel miglioramento, appunto, delle proprie relazioni interne di tipo verticale. Ciò significa che i docenti appartenenti a varie “sezioni” – infanzia, primaria e secondaria – devono intensificare le loro programmazioni comuni al fine di armonizzare e concretizzare il curricolo verticale. Il Rapporto è stato compilato in versione digitale su una piattaforma comune predisposta dal MIUR è stato reso pubblico a ottobre 2015. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO Dal Rapporto di Autovalutazione d’Istituto consegue la stesura del Piano di Miglioramento. 89 90 Lo stesso, in coerenza con il Rapporto di autovalutazione porrà (entro la metà di novembre del 2015) all’intero Istituto gli obiettivi progressivi per il proprio miglioramento in relazione alle aree di debolezza individuate dal RAV Link Pubblicizzazione e trasparenza Il P.O.F. , nelle sue linee essenziali, viene illustrato dai Docenti alle famiglie nelle singole Assemblee di Classe, Interclasse o Sezione d’inizio anno scolastico. Una copia del P.O.F. , una volta approvato, viene pubblicato sul sito dell’Ic “Giovanni Lucio” per dovere di trasparenza e volontà di divulgazione. I genitori che lo desiderassero potranno prenotare una copia cartacea o su supporto informatico presso la Segreteria, dietro rimborso spese (3.00 € per la copia cartacea, 2.00 per il CD) 90 91 91 92 1.7 Testo Unico 81/2008 (ex L. 626) FIGURE DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA A. S. 2014- 15 Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione ( RSPP) D.S. Marisa Semeraro e Ing. Massimo Martini Plesso “N. Sauro” Coordinatori generali in caso di emergenza 1. Panciera Patrizia Primo Soccorso “De Amicis” + “Borgolauro” “A. Loreti” “E. Zamola” “Il giardino dei mestieri” 1. 2. 1. 2. 1. 2. 1. 2. Tonello Annamaria Ugolini Flavia Cicogna Vanessa Apollonio Cristina Cavrecich Marina Stelco Rossella Carmeli Susanna Perich Elisabetta 1. “Il biancospino” Lucari Alessandra 2. Sorrentino Esterina Nota: I Docenti indicati con i numeri 2 e 3 coordinano tutte le operazioni nel caso in cui risultino assenti i Colleghi indicati con il n° 1. Il Coordinatore diffonde l’ordine di evacuazione e controlla tutte le operazioni; fornisce gli orari. Bologna Anita Cogliati Alex Ugrin Mary Marchesan Valentina Panciera Patrizia Antincendio Notaro Immacolata D’Ambrosio Simona Pansa Michela Favet Irene Primavera Cristina Busdon Barbara Ricca Maria Sorrentino Esterina Nota: Nel caso di assenza del sopra indicato Personale o nel caso in cui tale Personale sia impegnato in altri specifici ed irrinunciabili compiti, l’assistenza ad eventuali “feriti” viene effettuata da chi, presente a scuola, è libero da impegni. D’Ambrosio Giovanna Lanotte Marzia Verde M. Arcangela Dellepiane Claudia Uliani Helga De Cristini Chiara Buscemi Carmela Cramersteter Luciana Cherti Nadia Coviello Renata Cavrecich Marina Albanese Francesca Carmeli Susanna Perich Elisabetta Valenti Giovanna Torna all’indice 92 93 93 94 94 95 95 96 96 97 97 98 98 99 99 100 100 101 101 102 102 103 103 104 104 105 105 106 106 1.7 Testo Unico 81/2008 (ex L. 626) 107 FIGURE DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA A. S. 2014- 15 Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione ( RSPP) D.S. Marisa Semeraro e Ing. Massimo Martini Plesso “N. Sauro” Coordinatori generali in caso di emergenza 2. Panciera Patrizia Primo Soccorso “De Amicis” + “Borgolauro” “A. Loreti” “E. Zamola” “Il giardino dei mestieri” 3. 4. 3. 4. 3. 4. 3. 4. Tonello Annamaria Ugolini Flavia Cicogna Vanessa Apollonio Cristina Cavrecich Marina Stelco Rossella Carmeli Susanna Perich Elisabetta 3. “Il biancospino” Lucari Alessandra 4. Sorrentino Esterina Nota: I Docenti indicati con i numeri 2 e 3 coordinano tutte le operazioni nel caso in cui risultino assenti i Colleghi indicati con il n° 1. Il Coordinatore diffonde l’ordine di evacuazione e controlla tutte le operazioni; fornisce gli orari. Bologna Anita Cogliati Alex Ugrin Mary Marchesan Valentina Panciera Patrizia Notaro Immacolata D’Ambrosio Simona Pansa Michela Favet Irene Primavera Cristina Busdon Barbara Ricca Maria Sorrentino Esterina Nota: Nel caso di assenza del sopra indicato Personale o nel caso in cui tale Personale sia impegnato in altri specifici ed irrinunciabili compiti, l’assistenza ad eventuali “feriti” viene effettuata da chi, presente a scuola, è libero da impegni. Interruzione dell’erogazione Antincendio dell’energia elettrica Collaboratore scola- Collaboratore scoD’Ambrosio stico in servizio (al lastico al momento Giovanna Lanotte Marzia momento dell’ emer- più vicino all’imgenza), presso il cen- pianto. Verde M. Artralino dell’ingresso. Nota: Tutti i Collacangela boratori scolastici Dellepiane Nota: Il Collaboratore hanno l’obbligo di Claudia scolastico presso il conoscere il luogo Uliani Helga cen-tralino deve asdove è ubicato tale De Cristini solutamente conoimpianto. Hanno Chiara scere i nominativi dei altresì l’obbligo di Buscemi CarDocenti coordinatori conoscerne il funmela a fianco indicati ed zionamento. Cramersteter essere costantemente informati Luciana della loro presenza o Cherti Nadia Coviello Rena- meno nell’edificio scolastico. ta In caso di emergenCavrecich Ma- za, prima della chiamata dei soccorsi, è rina necessario contattaAlbanese re immediatamente il Francesca Docente CoordinatoCarmeli Sure. Nel caso di assanna senza dei CoordinaPerich Elisatori indicati sarà il betta Collaboratore scolastico stesso ad asValenti Giosumere le funzioni di vanna coordinatore. Chiamata dei Soccorsi Assistenza ai disabili Assistenza degli alunni Docente al momento in compresenza. Se non presente, il Collaboratore scolastico al momento più vicino all’aula. Nota: È necessario che in bidelleria sia sempre esposto l’ elenco degli alunni /delle alunne temporaneamente infortunati e non in grado di muoversi liberamente da soli. Responsabile della classe è, naturalmente, il Docente titolare presente in aula al momento dell’ emergenza. Torna all’indice 107 108 Patto di corresponsabilità per l’anno scolastico 2008/’09 Stipulato da Sig./Sig.ra ______________________, genitore dell’alunno/a ____________________________ plesso ____________ classe ____ con l’Istituto comprensivo G. Lucio – Muggia (TS) Voci del contratto I docenti e la scuola si impegnano Gli alunni si impegnano I genitori si impegnano formativo Offerta formativa Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta Ad informarsi sull’offerta formativa di A conoscere che cosa i docenti offrono ai formativa ciascun docente loro figli e ad esprimere pareri e proposte attraverso i rappresentanti di classe Azione didattica A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il A partecipare in modo consapevole alle A tenersi informati su criteri e modalità di percorso dell’offerta formativa attività di apprendimento lavoro ed a partecipare, ove possibile, alle attività formative promosse dalla scuola Azioni di recupero Ad organizzare interventi di recupero per piccoli gruppi in A frequentare i corsi di recupero e ad A sostenere le iniziative scolastiche in caso di relazione alle risorse disponibili utilizzare al meglio le opportunità difficoltà di offerte apprendimento Assenze e A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale A tenersi al corrente, recuperando il A controllare affinché i figli si mettano al recupero delle materiale assegnato e ad informare circa le lezioni svolte. materiale necessario e svolgendo quanto corrente sul lavoro svolto in classe in tutte lezioni Si ricorda che affinché l’anno scolastico sia valido deve avere richiesto nel più breve tempo possibile le discipline, tenendo presenti eventuali la presenza minima del 75% del monte ore totale verifiche programmate e non rinviabili Verifiche scritte e orali Valutazione Intervallo 8.3 2 2010/11 A calendarizzare per tempo le verifiche scritte in numero stabilito dal Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni. Ad effettuare le verifiche, programmate o meno, dedicando il tempo adeguato, rimanendo sugli argomenti prestabiliti e comunicandone gli esiti in modo chiaro. Eventuali giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e per iscritto Ad esplicitare i criteri di verifica ed a restituire il prima possibile le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una correzione degli elaborati, condivisa con gli alunni. Le verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa esplicita richiesta può essere data fotocopia. Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata dell’intervallo Ad evitare il più possibile assenze nei giorni prestabiliti per le verifiche, essendo comunque consapevoli che esse andranno recuperate. Eventuali giustificazioni andranno comunicate all’inizio dell’ora A far sì che i figli partecipino alle verifiche, tenendosi informati sulle stesse tramite diario. In via eccezionale possono giustificare per iscritto la mancata preparazione nello studio o nei compiti A domandare all’insegnante eventuali A prendere visione dei risultati delle chiarimenti, a riportare sul quaderno verifiche controllando quotidianamente il delle comunicazioni l’esito delle prove quaderno delle comunicazioni. scritte per farlo firmare dal genitore. A rispettare le regole date durante A collaborare affinché i propri figli l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per apprendano il rispetto delle persone e delle volta; a comportarsi in modo rispettoso cose. verso adulti e compagni; ad aver cura dei servizi igienici. Patto di corresponsabilità Patto Patto di corresponsabilità per l’anno scolastico Stipulato da Sig./Sig.ra ______________________, genitore dell’alunno/a ____________________________ plesso ____________ classe ____ con l’Istituto comprensivo G. Lucio – Muggia (TS) Voci del contratto 2.1 I docenti e la scuola si impegnano 2.2 Gli alunni si impegnano 2.3 I genitori si impegnano 108 109 formativo Offerta formativa Azione didattica Ad informarsi sull’offerta formativa di cia- A conoscere che cosa i docenti offrono ai loro scun docente figli e ad esprimere pareri e proposte attraverso i rappresentanti di classe A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il percorso A partecipare in modo consapevole alle at- A tenersi informati su criteri e modalità di lavodell’offerta formativa tività di apprendimento ro ed a partecipare, ove possibile, alle attività formative promosse dalla scuola Ad organizzare interventi di recupero per piccoli gruppi in rela- A frequentare i corsi di recupero e ad uti- A sostenere le iniziative scolastiche zione alle risorse disponibili lizzare al meglio le opportunità offerte Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta formativa Azioni di recupero in caso di difficoltà di apprendimento Assenze e recupero A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale materiale A tenersi al corrente, recuperando il matedelle lezioni assegnato e ad informare circa le lezioni svolte. riale necessario e svolgendo quanto riSi ricorda che affinché l’anno scolastico sia valido deve avere la chiesto nel più breve tempo possibile presenza minima del 75% del monte ore totale Verifiche scritte e orali A calendarizzare per tempo le verifiche scritte in numero stabilito dal Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni. Ad effettuare le verifiche, programmate o meno, dedicando il tempo adeguato, rimanendo sugli argomenti prestabiliti e comunicandone gli esiti in modo chiaro. Eventuali giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e per iscritto Valutazione Ad esplicitare i criteri di verifica ed a restituire il prima possibile le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una correzione degli elaborati, condivisa con gli alunni. Le verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa esplicita richiesta può essere data fotocopia. 2.4 Intervallo Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata dell’intervallo Ad evitare il più possibile assenze nei giorni prestabiliti per le verifiche, essendo comunque consapevoli che esse andranno recuperate. Eventuali giustificazioni andranno comunicate all’inizio dell’ora A controllare affinché i figli si mettano al corrente sul lavoro svolto in classe in tutte le discipline, tenendo presenti eventuali verifiche programmate e non rinviabili A far sì che i figli partecipino alle verifiche, tenendosi informati sulle stesse tramite diario. In via eccezionale possono giustificare per iscritto la mancata preparazione nello studio o nei compiti A domandare all’insegnante eventuali A prendere visione dei risultati delle verifiche chiarimenti, a riportare sul quaderno delle controllando quotidianamente il quaderno delle comunicazioni l’esito delle prove scritte comunicazioni. per farlo firmare dal genitore. A rispettare le regole date durante A collaborare affinché i propri figli apprendano l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per il rispetto delle persone e delle cose. volta; a comportarsi in modo rispettoso verso adulti e compagni; ad aver cura dei servizi igienici. 109 110 2.5 Orario Comunicazioni A rispettare gli orari di ingresso e di uscita dall’aula. A non abbandonare l’aula durante l’ora, salvo rare eccezioni motivate da urgenze improrogabili. In tal caso la sorveglianza temporanea sarà affidata ad un collaboratore. A rendere il più possibile gli orari di ricevimento funzionali alle esigenze dei genitori. Ad accogliere proposte migliorative. Alla puntualità, in tutte le situazioni, poiché Ad evitare entrate e uscite anomale, eduripetuti ritardi non motivati concorrono alla cando i propri figli al rispetto della puntualivalutazione della condotta. tà. A rivolgersi all’insegnante o al Dirigente A partecipare ai colloqui ed alle Assemblee Scolastico per eventuali domande o pro- di classe. poste. e colloqui Pulizia degli ambienti Disciplina Sanzioni La scuola si impegna ad assicurare la pulizia ordinaria dei loca- A mantenere puliti gli ambienti, a tenere li e ad effettuare la sorveglianza dell’ingresso con cura la propria aula e il proprio banco, a non scriverci sopra. In caso di sporco eccessivo, gli alunni provvederanno a rimettere a posto, anche in tempi successivi, senza ritardare il rientro a casa. A conoscere il Regolamento d’Istituto, a rispettarlo ed a farlo ri- A conoscere il Regolamento d’Istituto e a spettare; ad illustrare in classe, ad inizio anno e successiva- rispettarlo. mente ogni volta che si rende necessario, le regole condivise cui tutti dobbiamo attenerci. A comminare note disciplinari ponderate, per evidenziare comportamenti riprovevoli; ad evitare il più possibile “note collettive” che risultano poco efficaci; nel caso di nota sul registro essa va riportata “ad personam” sul quaderno delle comunicazioni. A rispettare la corrispondenza tra mancanze e sanzioni, nonché le modalità di irrogazione delle stesse, come previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti; ad informare le parti delle sanzioni previste. A fare proprie le regole della convivenza civile e scolastica, cercando di comprenderne le ragioni, eventualmente discutendone con l’insegnante, anche in un momento successivo. A collaborare con la scuola ed a promuovere le norme igieniche e un comportamento civile verso i locali e le strutture scolastiche. A prendere visione del Regolamento d’Istituto ed a collaborare perché i loro figli ne rispettino le norme, in particolare quelle sui cellulari, sulla puntualità ed assiduità alle lezioni, sull’abbigliamento, che deve essere adeguato, sul risarcimento individuale e/o collettivo di eventuali danni. A sapere che la nota disciplinare costituisce un segnale estremo, preparatorio di sanzioni successive. Ad informarsi delle sanzioni previste e ad accettarle, salvo il diritto di ricorso al Comitato di garanzia. 110 111 Danni alle persone Danni materiali Data________. A prevenire, intervenire e reprimere comportamenti lesivi della A rispettare gli altri, usando un linguaggio A collaborare con la scuola qualora si renpersona, sia pari che adulto; ad informare le parti coinvolte adeguato e un comportamento consono dano necessari interventi educativi sanzionatori A vigilare su locali e cose; a segnalare eventuali danni e, se in- A rispettare le cose della scuola e rifonde- Ad intervenire presso i figli responsabili dei dividuati, i relativi responsabili. La scuola non risponde di even- re in denaro o lavoro “socialmente utile“ danni e a rifondere quanto danneggiato dai tuali sottrazioni di oggetti di valore e somme di denaro. l’eventuale danno prodotto. A rispettare la loro figli. A vigilare affinché i figli non portino proprietà privata e a non portare a scuola a scuola oggetti di valore o somme di denaoggetti di valore o somme di denaro ro. L’insegnante Coordinatore di classe L’alunno/a Il genitore 111 112 112