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SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Via D’Annunzio 48 – 34015 Muggia (TS)
Tel 040 271102 – Fax 040 272135
Distretto scolastico n°18
E-mail [email protected]
Sito www.icglucio.altervista.org
Piano triennale
dell’Offerta Formativa
((P
P..T
T..O
O..F
F..))
A
Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001155 –– 22001166
A
Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001166 –– 22001177
A
Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001177 -- 22001188
E
E
P
P..O
O..FF..
A
Annnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001155--1166
P
Paarrttee aannnnuuaallee
2
Parti rimaste invariate
Parti modificate
Parti da aggiornare
IL P.T. O.F.
Il Piano triennale dell‘Offerta Formativa è il documento nel quale si concretizza il processo complessivo educativo di ogni scuola mettendone a fuoco il disegno coerente
delle scelte culturali, didattiche e organizzative.
Esso definisce e presenta l'identità della scuola in una ottica pienamente integrata,
personalizzata e finalizzata al successo formativo degli studenti e delle studentesse in
ottemperanza ai principi del Regolamento attuativo del DPR 275/’99 nonché con il
comma 2 art. 1 della Lg. 107/2015.
Il P.T.O.F. è quindi il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola e rappresenta in modo esplicito la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa di una scuola autonoma e di essa ne riflette il
grado di autonomia.
L'autonomia delle scuole si esprime nel PTOF attraverso la descrizione:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
delle attività liberamente scelte
della quota di curricolo loro riservata
delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo
delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle
esigenze degli alunni concretamente rilevate
delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e dell'organizzazione
adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica dei progetti
delle possibilità di opzione sia curricolare che extra offerte agli studenti e alle famiglie
dalle risorse organiche annualmente assegnate dall’ U.S.R.
Le risorse dell’organico funzionale mese a disposizione derivanti dal presente
PTOF e dalla progettualità dalla quale conseguono.
2
3
Parte annuale del PTOF è il POF annuale al quale attengono le iniziative didattiche
legate all’assegnazione del FIS annuale e la fisionomia dei dati relativi alle classi,
alunni e possibili modificazioni organiche (ex organico di fatto).
Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” di Muggia
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Via D’Annunzio 48 – 34015 Muggia (TS)
Tel 040 271102 – Fax 040 272135
Distretto scolastico n°18
E-mail [email protected]
Sito www.icglucio.altervista.org
PARTE PRIMA
DATI IDENTIFICATIVI
SCUOLA
dell’INFANZIA
ORARI
N.° CLASSI O
SEZIONI
NUMERO BAMBINI
PRE
ACCOGLIMENTO
MENSA
SCUOLABUS
IL BIANCOSPINO
8.00 – 16.00
1A
19
No
Sì
Sì
IL GIARDINO DEI
MESTIERI
7.30 – 15.30
1A 1B 1C
21 25 25
No
Sì
Sì
BORGOLAURO
7.50 – 16.00
1A 1B 1C 1D
21 221 20 21
7.00 – 7.50
Sì
Sì
E’ prevista un’uscita intermedia
SCUOLA
PRIMARIA
ORARI
N.° CLASSI O
SEZIONI
NUMERO
ALUNNI
PRE
ACCOGLIMENTO
MENSA
SCUOLABUS
DE AMICIS
T.N.
8.00 – 13.00
1A,,2A,2B ,3A,
3B ,4A, 5A
119
7.00 – 8.00
A
richiesta
Sì
DE AMICIS T.P.
8.10 – 16.10
1,2,3,4,5 C
110
7.00 – 8.10
Sì
Sì
LORETI
8.30 – 16.30
1,2,3,4,5 A
98
7.00 – 8.30
Sì
Sì
ZAMOLA
8.30 – 16.30
1,2,3,4,5 A
78
7.00 – 8.30
Sì
Sì
27 ore di lezione tutte le classi su cinque giorni settimanali con 1 ora di mensa il lunedì per il TN
25 ORE LE SOLE CLASSI PRIME
SCUOLA MEDIA
N. SAURO
N° CLASSI
ORARI
SERVIZI
Classi e n° alunni
3
4
CLASSI CON 30 ORE
SETTIMANALI
1C
1D
2C
2D
3C
3D
6
7.50 – 13.50
Dal lunedì al venerdì
6
Vedi schema orario
Circ. n°
CLASSI CON 36 ORE
SETTIMANALI
1B
1E
2A
2B
3A
3B
Mensa
ORGANICO DI DIRITTO DEL PERSONALE DOCENTE
Insegnanti di scuola dell'infanzia in OD
16+1 a
metà
tempo
+OF
+sostegno
Insegnanti di scuola primaria in OD
39 +1 inglese+3
sostegno
+OF
Insegnanti di scuola secondaria di I grado in OD
17 + 3 sostegno
+OF
ORGANICO FUNZIONALE DELL’AUTONOMIA ed ORGANICO POTENZIATO
dal testo di Legge 107/’15
comma 7. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane,
finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi
o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel
rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia
dei curricoli e degli spazi di flessibilita', nonche' in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta
4
5
formativa e delle attivita' progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:
Organico di diritto : 81 docenti
Organico funzionale o dell’autonomia: 8,1
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre
lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
In relazione al progressivo innalzamento del numero di docenti di scuola primaria aderenti al Piano di formazione ministeriale;
Alla varietà delle lingue europee introdotte negli ultimi anni presso la scuola secondaria;
Alla valorizzazione del qualificato laboratorio linguistico presso la scuola secondaria
l’Istituto Comprensivo intende dare sviluppo alla formazione linguistica dei propri alunni
con particolare riferimento alla lingua inglese.
In relazione al comma a) punto 7 della L. 107/’15
Un docente di scuola primaria con specializzazione in lingua inglese da utilizzare:
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
2 ORE SETTIMANALI IN OGNI SEZIONE
1 ORA SETTIMANALE IN OGNI
PRIMA PRIMARIA
16 ORE
4 ORE + 2
ORE A DISPOSIZIONE
Accostamento e prima
esperienza d’uso della
lingua viva
Nelle scuola primarie
per lo svolgimento di
unità didattiche con la
metodologia CLIL
Si richiedono 2 docenti di lingua inglese(classe di concorso A345)
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI DALLA seconda alla quinta
18 classi primaria
(ad esclusione delle prime)
1 ORA ALLA
SETTIMANA
SCUOLA SECONDARIA
12 classi
1 ORA E ½
ALLA SETTIMANA IN
OGNI CLASSE
A SETTIMANE ALTERNE CONVERSAZIONE
IN LINGUA INGLESE E
UNITA’ DIDATTICHE
(DISCIPLINE DIVERSE DALLA LINGUA
INGLESE) CON LA
METODOLOGIA CLIL
UNITA’ DIDATTICHE
(DISCIPLINE DIVERSE DALLA LINGUA
INGLESE) CON LA
METODOLOGIA CLIL
5
6
In relazione allo sviluppo diffuso della lingua inglese l’Istituto nel prossimo triennio intende aderire al Progetto europeo Erasmus plus (da marzo 2016 in poi) al fine della qualificazione del proprio personale.
Il Bando Erasmus plus infatti punta a migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria in tutta Europa.
Intende fornire alle persone che lavorano nel mondo della scuola l'opportunità di sviluppare le loro competenze professionali e di collaborare con partner di altri paesi europei. Le
attività sostengono lo scambio di buone pratiche e la verifica di approcci innovativi per affrontare
sfide comuni, come l'abbandono scolastico o inadeguati livelli di competenze di base. Possono
promuovere collegamenti con ambiti esterni alla scuola e altri settori dell'istruzione e formazione.
Infatti nell'ambito del programma Erasmus+, operatori della scuola dell’infanzia, primaria o
secondaria che desiderano perfezionarsi dal punto di vista professionale possono partecipare ad
un'ampia gamma di iniziative per ampliare conoscenze e competenze, ad esempio tramite l'apprendimento di una nuova lingua o l'acquisizione di abilità informatiche. Queste competenze
spesso consentono di ottenere una visione più ampia del mondo della scuola, oltre a garantire lo
scambio di conoscenze e buone pratiche.
Erasmus+ offre opportunità di sviluppo professionale in un altro paese, tra cui:

la partecipazione a corsi di formazione strutturati all'estero

periodi di "job-shadowing", vale a dire osservazione del modo di lavorare di colleghi, presso una scuola o un'organizzazione di un altro paese

incarichi di insegnamento presso una scuola partner.
Queste attività possono durare da 2 giorni a 2 mesi, o in certi casi anche un anno.
Si può parlare di formazione diffusa poiché può partecipare qualsiasi insegnante, capo d'isti-
tuto, bibliotecario o altro membro del personale delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie dei
paesi che prendono parte al programma. (dal sito di Erasmus plus)
La richiesta di docenti con padronanza di lingua inglese pertanto rientra appieno nella vision
dell’Istituto.
Tuttavia, pur essendo la lingua inglese in questa fase preponderante risultano importanti alche le
richieste di formazione di lingua slovena per adulti di particolare rilevanza per un territorio di
confine.
In una visione di regione Alpe Adria assume notevole rilievo anche lo sviluppo della lingua tedesca e la collaborazione storica con il Goethe Institut di Trieste.
Ai fini della costruzione della cittadinanza mondiale e della necessità di allargare lo sguardo a
lingue e culture dell’ovest anche la lingua spagnola vedrà una sua presenza presso uno dei corsi
della scuola secondaria dell’Istituto.
6
7
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilita' nonche' della solidarieta' e della cura dei beni
comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento
delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita';
Al fine del perseguimento degli obiettivi del comma d) la scuola articola numerose e variegate attività aventi quale nucleo le biblioteche di ogni plesso ed ordine scolastico.
Le Biblioteche, nella loro integrazione con le varie e numerose attività e progetti didattici, dovrebbero divenire il centro propulsore all’interno di ogni plesso scolastico per la
promozione di attività atte allo scopo nella consapevolezza che la lettura oltre che
l’esperienza viva consente riflessione e metabolizzazione dei contenuti di cui sopra.
Per questo si richiedono 1 docente di scuola secondaria – classe di concorso A043
SCUOLA
DELL’INFANZIA
8 sezioni
SCUOLA PRIMARIA
22 classi
9 ore
SCUOLA SECONDARIA
12 classi
9 ore
Attualmente gestite dalle docenti della scuola d’infanzia e
da volontarie – per curare
l’animazione alla lettura, il prestito frequente,
l’aggregazione anche extracurricolare con i genitori
Da utilizzare presso le biblioteche- con l’affiancamento degli
attuali volontari – per curare
l’animazione alla lettura, il prestito frequente,
l’aggregazione anche extracurricolare con i genitori nonché la
promozione di tutte le attività
atte a dare impulso ad momenti di riflessione e dibattito
Da utilizzare presso le biblioteche- con l’affiancamento degli
attuali volontari – per curare
l’animazione alla lettura, il prestito frequente,
l’aggregazione anche extracurricolare con i genitori nonché la
promozione di tutte le attività
atte a dare impulso ad momenti di riflessione e dibattito
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
7
8
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attivita' sportiva agonistica;
Richiesta di 1 docente di scuola primaria specializzato o diplomato ISEF
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
22 classi
22 ore
1 ora ogni classe
Diffusione
delle competenze
motorie degli alunni
SCUOLA SECONDARIA
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social
network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
ADESIONE FACOLTATIVA POMERIDIANA DA TUTTE
LE CLASSI DELLA
SCUOLA SECONDARIA
6 ORE
PER IL CONSEGUIMENTO
DELLA PATENTE
EUROPEA DI INFORMATICA (in orario da definirsi)
Si richiede 1 DOCENTE CON ALTE COMPETENZE INFORMATICHE per 6 ore settimanali per il nuovo avvio dei corsi in orario extrascolastico per gli alunni della scuola
secondaria di primo grado per il conseguimento della Patente europea.
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni
forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio
e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati,
emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca il 18 dicembre 2014;
Richiesta di 1 docente DI SCUOLA PRIMARIA ED 1 DOCENTE DI SCUOLA SECONDARIA per il rafforzamento del settore della prevenzione del disagio e la programmazione degli interventi precoci nonché dell’attivazione e gestione di ulteriori attività di recupero e rinforzo degli alunni
8
9
SCUOLA PRIMARIA
22 CLASSI
22 ORE
1 ORA IN
OGNI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA
12 CLASSI
1 ORA E ½
IN OGNI
CLASSE
INTEVENTI INDIVIDUALIZZATI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI DA ARTICOLARSI CONCORDEMENTE CON
I DOCENTI DI CLASSE IN ATTIVITA’ INDIVIDUALI O DI
GRUPPO (AD ESCLUSIONE
DEGLI ALUNNI DISABILI)
INTEVENTI INDIVIDUALIZZATI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI DA ARTICOLARSI CONCORDEMENTE CON
I DOCENTI DI CLASSE IN ATTIVITA’ INDIVIDUALI O DI
GRUPPO (AD ESCLUSIONE
DEGLI ALUNNI DISABILI)
Sintesi richieste:
1 docente di scuola primaria
3 docenti (potenziamento inglese)
2 docenti (biblioteche)
1 docente (motoria)
2 docenti (dispersione
scolastica)
6 ore di docenza con alte
competenze informatiche
TOTALE DOCENTI
8 docenti
Di cui 12 ore collaboratore vicario
Docente di scuola primaria
Di cui:
1 di scuola primaria
2 secondaria classe
A345
Di cui:
11 ore primaria
1 di scuola secondaria
classe A043
1 di scuola primaria
12 (11+1) ore
primaria
22 ore primaria
1 di scuole primaria
1 di scuola secondaria
12 ore secondaria
Per 6 ore settimanali
Alla scuola secondaria
22 ore primaria
30 ore secondaria
Con funzioni di primo
collaboratore (vicario)
Punto 7
Lettera a)
36 ore secondaria
11 ore primaria
18 ore secondaria
22 ore primaria
6 ore secondaria
Punto 7
Lettera l)
Punto 7
Lettera g)
Lettera l)
Punto 7
Lettera h)
Rimane da individuare
la sede per
l’effettuazione
dell’Esame.
66 ore di scuola primaria : 3 docenti
90 ore di scuola secondaria: 5 docenti
9
10
PARTE ANNUALE DEL POF
ORGANICO PERSONALE ATA
Direttore Servizi Generali e Amministrativi in OD
Assistenti Amministrativi in OD
Collaboratori Scolastici in OD
1
4
17
STAFF DI DIREZIONE
Le necessarie variazioni nello staff di direzione sono state articolate in modo da ottimizzare
il tempo e le risorse a disposizione .
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
Delibera del Collegio dei docenti del 9 settembre 2015
DIRIGENTE SCOLASTIMARISA SEMERARO
CO
DSGA
Bruna Morati
COLLABORATORI della DIRIGENZA
Primo Collaboratore
del DS (da primaria)
Secondo Collaboratore del DS (da secondaria)
Referenti di plesso
Donaggio
Lena
Biancospino: Lucari
Giardino: Perich/Palumbo
Borgolauro: Ugolini/Makovec
De Amicis TN: D’Ambrosio S.
De Amicis TP: Pansa
Zamola: Cavrecich
Loreti: Favet
50% parte fissa per
tutti
la restante parte
variabile in relazione
al numero di alunni
SUPPORTO ALLA DIDATTICA
Coordinatore di sezione
Coordinatore di classe secondaria
Segretari verbalizzanti secondaria
Infanzia: Carmeli
Primaria:
De Donatis
Secondaria: Strappo con supporto dello staff DS
Nel disposto d’assegnazione alle classi
Circolare specifica
10
11
Commissione formazione classi primaria
e continuità
Commissione formazione classi secondaria, continuità
Nucleo di Valutazione
RAV E
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
Commissione studio
offerta formativa
primaria e organizzazione Open day
Commissione studio
offerta formativa secondaria ed organizzazione Open day
Coordinamento per il
Gruppo GLI
Incarico specifico
Coordinamento Progetto Giovani e
SCV
Incarico specifico
Implementazione della cultura informatica
Collaborazione con la
Consulta dello sport
del Comune di Muggia
Orientamento
Comitato di valutazione
Espressione dei docenti dell’ultimo anno delle scuole
primarie: (se due classi prime TN)
Adesione volontaria classi quinte
Commissione di 3 Docenti (esclusa la presenza
all’open-day)
+ Ins.ti disponibili
Roici
Fornasaro
Lena
1 Rappresentante per Loreti, Zamola, De Amicis e
Sauro
Magnoni + coordinatori di classe terza secondaria
2 docenti espressione del CD
1 docente espressione del CdI
CONSIGLIO DI ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA
Nel mese di novembre 2015 sarà eletto il nuovo Consiglio d’Istituto e della Giunta Esecutiva.
La circolare d’indizione prevede la Nel corso del presente anno scolastico – novembre 2014 - si svolgeranno le elezioni
suppletive per il ripristino del Consiglio di Istituto al numero di Consiglieri originario.
Sono, al momento, membri del Consiglio di Istituto:
PRESIDENTE:
DIRIGENTE SCOLASTICO
Monica Benvenuti
SEMERARO MARISA
Componente docenti:
11
12
Componente genitori:
MONICA BENVENUTI
PAVLOVICH FEDERICA
PANGHER STEFANO
BELLO ROBERTA
FAIT FRANCESCO
CRAGNOLIN ANNALISA
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
La Giunta esecutiva è composta dal D.S. e dal D.S.G.A., due rappresentanti dei genitori, un docente.
Del Consiglio di Istituto fa parte di diritto il Dirigente Scolastico.
RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA
Con le elezioni per l’R.S.U. tenutesi nel mese di marzo 2012, sono risultati eletti quali rappresentanti
sindacali:
- Prof.ssa Blaschich UIL SCUOLA,
- prof. Renzo Fornasaro FLC CGIL,
- la maestra Renata Coviello per la Federazione GILDA UNAMS
ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA
TESTO UNICO
Decreto L.gs 81/2008
FIGURE DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA
IN CASO DI EMERGENZA a.s.2015-16
PLESSO
Nazario
Sauro
PREPOSTO
E COORDINATORE
IN CASO DI EMERGENZA
Panciera Patrizia
Bruna Morati
PRIMO SOCCORSO ANTINCENDIO
Bologna Anita
Cogliati Alex
Ugrin Mary
Marchesan Valentina
Panciera Patrizia
D’Ambrosio Giovanna
Lanotte Marzia
Verde M. Arcangela
Dellepiane Claudia
Rita Cepach
Arianna Strappo
12
13
De Amicis
Pansa Michela
D’Ambrosio Simona
Notaro Immacolata
D’Ambrosio Simona
Balbi Alba
Buscemi Carmela
Borgolauro
Ugolini Flavia
Tonello Annamaria
Maggio Ada
Mazzarri Fabia
Loreti
Cicogna Vanessa
Apollonio Cristina
Coviello Renata
Chiozza Antonella
Favet Irene
Zamola
Cavrecich Marina
Stelco Rossella
Busdon Barbara
Gambardella Valeria
Giardino
Perich Elisabetta
Sorrentino Esterina
Ricca Maria
Palumbo Sabrina
Biancospino Lucari Alessandra
Lucari Alessandra
Deodato Tiziana
Lepre Rita
Marchesan Valentina
Bandiera Regina
Grego Luka
Uliani Helga
Buscemi Carmela
Cherti Nadia
Biloslavo Gianna
Carella Carlotta
De Donatis
Franceschini Chiara
Iarz Cristina
Millo Karen
Saeli Carmela
Verzier Erika
Lerose Carmela
Notaro Immacolata
Cramesteter Luciana
Cramesteter Erika
Makovec Federica
Ugolini Flavia
Favretti Margherita
Giuressi Silvia
Maggio Ada
Coviello Renata
Bubola Sabrina
Iacovone Annamaria
Pizzamus Veronica
Apollonio Cristina
Cicogna Vanessa
Favet Irene
Munafò Maria
Nacini Federica
Cavrecich Marina
Albanese Francesca
Mangione Alessandra
Zupin Susanna
Antoniel Michela
Benevol Gianmaria
Stelco Rossella
Cernigoi Giorgia
Carmeli Susanna
Perich Elisabetta
Calò Patrizia
Palumbo Sabrina
Perich Elisabetta
Valenti Giovanna
13
14
FORMAZIONE SICUREZZA
PIANIFICAZIONE
A seguito di pensionamenti e modificazioni dell’organico d’Istituto, si è venuta progressivamente assottigliando l’Organico funzionale per la scurezza.
Pertanto, in ottemperanza al T.U. 81/08 si è provveduto a finalizzare i fondi per la formazione del personale:
anno scolastico 2015-16 : formazione di 40 persone per il corso per addetti antincendio scelte con il
criterio della minore età anagrafica al fine di costituire investimento nel tempo per l’Istituto.
Anno scolastico 2016-17: formazione – in analogia a quanto attuato nel precedente anno – del più altro numero possibile di persone in relazione ai finanziamenti per il corso da programmare per addetti
al primo soccorso.
Per quanto attiene l’Accordo Stato-Regioni 2011 si provvederà a:
- monitorare i nuovi docenti circa l’ottemperanza alla formazione generale e specificaSi provvederà successivamente per chi non ha i titoli a:
- iscrizione alla piattaforma digitale gestita dal ITIS VOLTA per la formazione generale
- iscrizione alla formazione provinciale annuale per la formazione specifica.
PARTE SECONDA
ORGANIZZAZIONE GENERALE
IL CALENDARIO SCOLASTICO
A seguito della delibera della Regione FVG n°443 del 13/3/2015 e del Consiglio di Istituto del giugno 2015 il calendario scolastico sarà il seguente:
- tutte le domeniche;
- 1° novembre: festa di tutti i Santi;
- 8 dicembre: festa dell’Immacolata Concezione
- 25 dicembre: Natale;
- 26 dicembre: Santo Stefano;
- 1° gennaio: Capodanno;
- 6 gennaio: Epifania;
- lunedì dell’Angelo (28 marzo 2016);
- 25 aprile: Anniversario della Liberazione;
- 1° maggio: Festa del lavoro;
- 2 giugno: Festa nazionale della Repubblica;
Le sospensioni regionali delle lezioni e delle attività didattiche è stabilita nei seguenti periodi:
- lunedì 7 dicembre 2015;
- da mercoledì 23 dicembre 2015, compreso, a martedì 5 gennaio 2016 compreso (vacanze natalizie);
- da lunedì 8 febbraio a mercoledì 10 febbraio 2016, compresi (carnevale e mercoledì delle Ceneri) ai
quali si aggiungono le giornate del 11 e 12 febbraio per deliberazione del Consiglio di Istituto;
- da giovedì 24 marzo a martedì 29 marzo 2016, compresi (vacanze pasquali);
14
15
PARTE TRIENNALE DEL POF
ORARI DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA
E DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
GIORNO
UFFICIO DI SEGRETERIA
LUNEDÌ
DIRIGENTE SCOLASTICO
Solo per appuntamento
MARTEDÌ
08.30 – 09.30
Solo per appuntamento
MERCOLEDÌ
08.30 – 09.30
Solo per appuntamento
GIOVEDÌ*
13.00 – 14.00
Solo per appuntamento
VENERDÌ
08.30 – 09.30
Solo per appuntamento
N.B. durante i periodi di sospensione delle attività didattiche e nei mesi di luglio ed agosto, nelle giornate di sabato e prefestivi in genere, gli uffici di segreteria rimangono chiusi al pubblico; ove ricorrano le previste condizioni, si potrà osservare la chiusura completa dei plessi di tutto l’Istituto Comprensivo.
Durante i periodi di sospensione delle attività didattiche rimangono, di norma, chiusi i plessi periferici.
ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLE CLASSI
La Riforma della scuola pubblica di base operata dalla Legge 59/2004 ha introdotto elementi di novità che
hanno fatto sì che vi sia una revisione dell’organizzazione oraria della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria (ex scuola elementare) e delle classi della Scuola Secondaria di Primo grado (ex scuola media). Detta normativa non è mai stata abolita anche dopo i successivi provvedimenti riformatori Legge 133/2008, Legge
169/2008 e il Decreto legge n°180/2008.
Scuola dell’infanzia
Il modello scelto è stato quello di 40 ore settimanali per un totale di 223 giorni annuali con orari differenziati a
seconda dei plessi. Per favorire le attività di accoglienza degli alunni neo iscritti garantendo la compresenza
delle docenti è previsto un orario ridotto per le prime due settimane di lezione.
Altrettanto viene fatto per le due ultime quando la frequenza degli alunni è in genere molto ridotta e in tutti i
plessi va predisposta la presenza dei Centri estivi con relativo disbrigo del materiale.
Scuola primaria
15
16
Il modello scelto dalle famiglie è stato quello a 27 ore di lezione con il prolungamento nella giornata del lunedì – che comporta la 28 ora di mensa erogata dal Comune di Muggia – come da delibera del Consiglio di
Istituto del 21 dicembre 2010. Dal presente anno scolastico si è adottato il modello delle 25 ore esclusivamente per le classi prime e seconde TN. Il modello è ad esaurimento pertanto nel 2015-16 la sola classe prima è a
25 ore settimanali.
Per quanto attiene le classi a tempo pieno il modello scelto è quello delle 40 ore (30 ore di lezione + 10 tra
mensa e ricreazione).
La distribuzione oraria delle discipline è la seguente:
Quote orarie scuola primaria
TEMPO ORDINARIO
TEMPO PIENO
seconda
prima
seconda*
3, 4, 5
prima
seconda
3, 4, 5
a.s.
16_17
ITA
7
7
6
8
7
7
7
MATE
6
6
5
7
6
6
6
STO
1
2
2
2
2
2
1
GEO
1
1
2
2
2
2
1
SCI
2
2
2
2
2
2
1
IMM
1
1
1
1
2
2
1
MUS
1
1
1
2
2
1
1
MOT
2
2
2
2
2
2
2
TECNO
1
1
1
1
1
1
1
REL
2
2
2
2
2
2
2
INGL
1
2
3
1
2
3
2
16
17
Scuola secondaria di primo grado
Sono aperti due modelli:
a 30 ore in orario antimeridiano (T.N.)
a 36 ore in orario antimeridiano e 3 ore di prolungamento pomeridiano con approfondimento e servizio mensa (T.P.) Le ore settimanali sono state ripartite come da tabella qui di seguito riportata.
Ore settimanali per
studente - insegnamenti
Italiano + ora di approfondimento
Storia Cittadinanza e Costituzione e Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Inglese
Tedesco/spagnolo
Arte ed Immagine
Musica
Scienze Motorie e Sportive
Religione
TOTALE
Arricchimento/Potenziamento
Mensa+ approfondimento
TOTALE
Classi I
Classi II
Classi III
6
6
6
4
4
4
4
2
2
3/5
2/0
2
2
2
1
30
4
2
2
3/5
2/0
2
2
2
1
30
4
2
2
3
2
2
2
2
1
30
2
2
0
4
30/36
4
30/36
0
30
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
I rapporti con i Genitori degli Alunni si articoleranno, come di consueto, nel modo seguente :
Tramite
Attività informative
la
consultazione
del
sito
www.icglucio.altervista.org
Scuola dell'infanzia: previo appuntamento, in orario da
concordare.
Scuola primaria: a “richiesta” da parte dei genitori o dei
singoli insegnanti in un qualunque momento dell’anno
Colloqui individuali Docenti – Genitori
scolastico, previo appuntamento.
Scuola sec. I grado: a “richiesta” (per particolari esigenze
e situazioni) da parte dei genitori o dei singoli insegnanti
in un qualunque momento dell’anno scolastico in orario
antimeridiano.
Ogni classe in ottemperanza al principio della demateriaInformazioni individuali e di classe
lizzazione può provvedere all’informativa informatizzata
(via email o gruppi con il consenso dei genitori)
Colloqui individuali Docenti – Genitori A fine 1° e 2° quadrimestre per la scuola dell’infanzia.
per informazioni dettagliate sul proces- A metà del 1° e 2° quadrimestre, di pomeriggio, secon-
17
18
so di apprendimento degli Alunni
do un calendario prefissato fin dall’inizio dell’anno scolastico per la scuola primaria e secondaria di I grado.
Consegna diretta e/o digitalizzata ai
Al termine del 1° e del 2° quadrimestre.
Genitori della scheda di valutazione
Scuola dell'infanzia: tre assemblee (di norma settembre,
ottobre, maggio)
Scuola primaria: tre assemblee (una in occasione
dell’elezione dei genitori rappresentanti di classe, una al
termine del primo quadrimestre, in occasione della conAssemblee di classe
segna delle schede, una a fine marzo, e, qualora necessario una a metà del secondo quadrimestre )
Scuola sec. I grado: una per ogni classe in occasione
dell’elezione dei genitori rappresentanti di classe, una a
metà del secondo quadrimestre + eventuali altre, se richieste
Informazioni costanti ai Genitori (da
parte dei singoli Docenti o su richiesta Informazioni fornite utilizzando il “quaderno delle comunidelle famiglie) sul comportamento e sui cazioni”.
risultati in itinere degli Alunni
Importanti comunicazioni a tutti i GeniTramite circolari.
tori da parte del Dirigente Scolastico
Patto di Corresponsabilità
Tramite firma condivisa
CRITERI PER LA FORMAZIONE
DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI
Sui criteri di iscrizione alle classi prime dei diversi ordini di scuola è stato chiamato ad esprimersi il Consiglio di
Istituto che, su indicazione del Collegio dei docenti, ha deliberato i sottostanti criteri:
INFANZIA
Priorità d’iscrizione
Assegnazione degli alunni ai vari plessi
Bambini con fratelli frequentanti lo stesso plesso
Composizione delle sezioni
Numero massimi stabilito
dalla normativa
Bambini in carico ai Servizi
sociali del Comune di Muggia
Abitazione nelle vicinanze
del plesso
Eterogeneità per:

Età

Sesso
Bambini prossimi, per età,
all’obbligo scolastico
Abitazione dei nonni nelle
vicinanze del plesso
Parere formulato dalle insegnanti del Nido e/o della
Scuola dell’Infanzia di provenienza
Bambini territorialmente
competenti e rispondenti ai
criteri della CM 110/07
Bambini con entrambe i ge-
Richiesta specifica dei genitori
Separazione degli eventuali
gemelli/fratelli
Bambini con certificazione
territorialmente competenti
Vincoli
Mantenimento per
tutto l’anno della
scelta circa
l’Insegnamento della religione cattolica
o dell’attività alternativa dopo
l’approvazione degli
orari definitivi
Immodificabilità delle sezione assegnata dopo il primo periodo di osservazione (15 giorni) se
non alla fine
dell’anno scolastico
Permanenza (sollecitata ma non obbligatoria) dei bambini
anticipatari per 4
anni
18
19
nitori che lavorano
PRIMARIA
Priorità d’iscrizione
Bambini/e con certificazione
Assegnazione degli alunni ai vari plessi
Bambini con fratelli e/o sorelle frequentanti il medesimo plesso
Composizione delle classi
Bambini territorialmente
competenti e rispondenti ai
requisiti della CM 110/07
Abitazione dei genitori nelle
vicinanze della scuola richiesta
Eterogeneità per:

Età

Sesso

numero degli anticipatari
Bambini in carico ai servizi
sociali del Comune di
Muggia
Abitazione dei nonni nelle
vicinanze della scuola richiesta
Parere formulato dalle insegnanti della Scuola
dell’Infanzia di provenienza
Separazione degli eventuali
gemelli/fratelli
Numero massimi stabilito
dalla normativa
Vincoli
Mantenimento per
tutto l’anno della
scelta circa
l’Insegnamento della
religione cattolica o
dell’attività alternativa dopo la definizione dell’orario definitivo
Immodificabilità delle
classe assegnata
dopo il primo periodo
di osservazione per
le classi a modulo
(15 giorni circa) se
non alla fine
dell’anno scolastico
SECONDARIA
Priorità d’iscrizione
Ragazzi/e con certificazione
Ragazzi/e
territorialmente competenti
e rispondenti ai requisiti
della CM 110/07
Ragazzi/e in carico ai servizi sociali del Comune di
Muggia
Assegnazione degli alunni ai vari corsi
Scelta delle famiglie
Composizione delle classi/sezione
Numero massimo stabilito
dalla normativa
Parere espresso dalle insegnanti della scuola primaria
Eterogeneità per:

Età

Sesso

numero degli anticipatari

numero dei ripetenti

livello nel processo
di apprendimento
Parere formulato dalle insegnanti della Scuola Primaria
di provenienza
Separazione degli eventuali
gemelli/fratelli
Vincoli
Mantenimento per
tutto l’anno della
scelta circa
l’Insegnamento della
religione cattolica o
dell’attività alternativa dopo l’avvio
dell’orario definitivo
Immodificabilità delle
classe assegnata se
non alla fine
dell’anno scolastico
ed a seguito del parere dei Consigli di
classe
Per quanto attiene la formazione delle classi in primaria e infanzia e delle liste d’attesa in caso di esubero d’iscrizione o di eccessi di richiesta e necessità di redistribuzione interna è stato elaborato da parte da parte di una Commissione del Consiglio
di Istituto, una serie di criteri per la formazione delle medesime liste d’attesa o di accoglienza.
19
20
DELIBERA del Consiglio di Istituto n° 60 dd. 12/12/2013
Criteri per la formulazione delle graduatorie interne
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria
Si propone l’accoglienza degli studenti secondo l’ordine sotto riportato; in caso di eccedenza si procederà
al sorteggio degli alunni non accolti.
1. Alunni con disabilità certificata territorialmente competenti; alunni segnalati dai Servizi Sociali del
Comune di Muggia; si sottolinea che la classe di inserimento degli alunni con disabilità grave
certificata (L. 104, comma 3) verranno calibrati dopo attenta valutazione del DS con gli operatori e
le famiglie.
Alunni la cui patria potestà è affidata ad un solo genitore; altre situazioni di disagio familiare documentate, a discrezione del Dirigente Scolastico e con il parere consultivo della componente della
Commissione per la formulazione dei criteri.
2. Presenza di fratelli o sorelle nello stesso plesso o in subordine in plessi viciniori.
- De Amicis: Borgolauro, Nido Iacchia, Sauro, Giardino
- Borgolauro: De Amicis, Nido Iacchia, Sauro
- Zamola: Biancospino
- Biancospino: Zamola
- Loreti: Giardino
- Giardino dei Mestieri: De Amicis, Loreti
3. Per il tempo pieno: entrambi i genitori che lavorano a tempo pieno con certificazione del datore di
lavoro o contratto di lavoro al momento della domanda di iscrizione ed entrambi i genitori che
hanno un lavoro part time ma con turni per entrambi.
Libero professionista: autocertificazione.
4. Studenti provenienti dal Comune di appartenenza non rientranti nelle precedenti categorie
5. Genitori che lavorano a Muggia, ma residenti fuori Comune, con certificazione del datore di lavoro o
contratto, con caratteristiche rientranti nel punto 3.
6. Alunni residenti fuori dal Comune di Muggia (non rientranti nel punto 2).
7. Studenti anticipatari con parere favorevole (scritto) delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia.
20
21
Criteri per la formulazione delle graduatorie interne
Scuola Secondaria di I grado
La Commissione per la formulazione dei criteri, sulla base di quanto già deliberato per la Scuola
dell’Infanzia e primaria propone l’accoglienza degli studenti secondo l’ordine sotto riportato; in caso di eccedenza si procederà al sorteggio degli alunni non accolti.
8. Alunni con disabilità certificata territorialmente competenti; alunni segnalati dai Servizi Sociali del
Comune di Muggia; si sottolinea che la classe di inserimento degli alunni con disabilità grave
certificata (L. 104, comma 3) verranno calibrati dopo attenta valutazione del DS con gli operatori e
le famiglie.
Alunni la cui patria potestà è affidata ad un solo genitore; altre situazioni di disagio familiare documentate, a discrezione del Dirigente Scolastico e con il parere consultivo della componente della
Commissione per la formulazione dei criteri.
9. Presenza di fratelli o sorelle nella stessa sezione (anche negli anni precedenti).
10. Alunni iscritti provenienti dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” e residenti nel Comune di
Muggia.
11. Alunni iscritti provenienti dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” e residenti in un altro Comune.
12. Studenti provenienti dal Comune di appartenenza non rientranti nelle precedenti categorie.
13. Alunni residenti fuori dal Comune di Muggia (non rientranti nel punto 2).
Tali criteri saranno applicati solo in caso di un numero di alunni in esubero tale da non consentire la costituzione di più classi e non per la formazione e la composizione del gruppo salvaguardando in tal modo
l’eterogeneità e l’omogeneità delle classi stesse.
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
EX STAFF DI DIREZIONE
Il Gruppo dei collaboratori del Dirigente riveste compiti di scambio interno di informazioni, di programmazione generale e preparazione dei lavori dei Collegi, limitandosi ai temi di maggior rilievo didattico o gestionale. Del Gruppo di direzione fanno parte il Dirigente Scolastico i collaboratori che saranno individuati – come previsto dal comma 83 della Legge 107/’15 – nella misura del 10%
21
22
dell’organico dell’autonomia con atto specifico fatta eccezione per il primo collaboratore (vicario)
ed il secondo collaboratore provenienti dalla scuola primaria e secondaria di primo grado.
COMITATO DI VALUTAZIONE
Il Comitato di valutazione dalla data d’approvazione della legge 107/2015 ha cambiato notevolmente i
propri compiti non limitandosi più alla sola valutazione dell’anno di prova dei docenti neo assunti ma
ha esteso i propri compiti all’individuazione dei criteri al fine della valutazione qualitativa del personale docente in servizio.
Di seguito composizione e compiti dello stesso:
Composizione:
Dirigente scolastico
2 docenti
1 docente
2 genitori
1 membro esterno
Dott.ssa Marisa Semeraro
espressi dal Collegio dei docenti
Espresso dal Consiglio d’Istituto
Espressione del Consiglio di Istituto (?)
Espresso dall’USR
Compiti:
129. Dall'inizio dell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in
vigore della presente legge, l'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, e' sostituito dal seguente:
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della qualita' dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonche' del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonche' della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla
diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilita' assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale.
4. Il comitato esprime altresi' il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato e'
composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed e' integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di
tutor.
5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato,
previa relazione del
dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di
un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio
di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresi' le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501».
130. Al termine del triennio 2016-2018, gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca una relazione sui criteri adottati
dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti ai sensi
dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo. Sulla base delle relazioni ricevu22
23
te, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sulla base delle evidenze che
emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali. Ai componenti del Comitato
non spetta alcun compenso, indennita', gettone di presenza, rimborso di spese o
emolumento comunque denominato.
Criteri espressi da Comitato per la valutazione dei docenti: da costruire
REGOLAMENTO INTERNO DEGLI ALUNNI
I regolamenti per gli alunni sono contenuti nel "Regolamento d'Istituto" approvato dal Consiglio
d'Istituto e viene distribuito agli alunni delle classi prime. Per la consultazione vedere il capitolo
allegati parte 8, allegato 8.2
Tuttavia detto Regolamento risulta superato in alcune delle sue parti perciò sarà rivisto dal prossimo Consiglio di Istituto in particolare sarà necessario inserire quanto elaborato dal Gruppo regionale che ha prodotto il Vademecum per la gestione degli aspetti disciplinari.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA - FAMIGLIA
E’ stato elaborato, durante l’estate-autunno 2008, da una Commissione formata da due genitori
del Consiglio d’Istituto e da due docenti della scuola secondaria di primo grado.
Per la consultazione vedere il capitolo allegati parte 8, allegato 8.3
23
Intervallo
verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto
costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa
esplicita richiesta può essere data fotocopia.
Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli,
sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la
durata dell’intervallo
scritte per farlo firmare dal genitore.
A rispettare le regole date durante A collaborare affinché i propri figli
l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per apprendano il rispetto delle persone e delle
volta; a comportarsi in modo rispettoso cose.
verso adulti e compagni; ad aver cura
dei servizi igienici.
24
1
stico 2010/11
Stipulato da Sig./Sig.ra ______________________, genitore dell’alunno/a ________________________
con l’Istituto comprensivo G. Lucio – Muggia (TS)
Voci del contratto 1.1
I docenti e la scuola si impegnano
1.2
Gli alunni si impegnano
formativo
Offerta formativa Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta for- Ad informarsi sull’offerta forma
mativa
ciascun docente
Azione didattica
A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il A partecipare in modo consapevo
percorso dell’offerta formativa
attività di apprendimento
Azioni di recupero
in caso di difficoltà
di apprendimento
Assenze e recupero
delle lezioni
Ad organizzare interventi di recupero per piccoli gruppi in re- A frequentare i corsi di recuper
lazione alle risorse disponibili
utilizzare al meglio le opportunità
te
A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale mate- A tenersi al corrente, recupera
riale assegnato e ad informare circa le lezioni svolte.
materiale necessario e svolgendo
Si ricorda che affinché l’anno scolastico sia valido deve avere richiesto nel più breve tempo poss
la presenza minima del 75% del monte ore totale
Verifiche scritte
e orali
A calendarizzare per tempo le verifiche scritte in numero
stabilito dal Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni.
Ad effettuare le verifiche, programmate o meno, dedicando il
tempo adeguato,
rimanendo sugli argomenti prestabiliti e
comunicandone gli esiti in modo chiaro. Eventuali giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e per
iscritto
Valutazione
Ad esplicitare i criteri di verifica ed a restituire il prima possibile le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una
correzione degli elaborati, condivisa con gli alunni. Le verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa esplicita richiesta può essere data fotocopia.
1.4
Intervallo Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata
dell’intervallo
Ad evitare il più possibile assen
giorni prestabiliti per le verifich
sendo comunque consapevoli che
andranno recuperate. Eventuali gi
cazioni andranno comunicate a
dell’ora
A domandare all’insegnante eventuali
menti, a riportare sul quaderno delle c
cazioni l’esito delle prove scritte per f
mare dal genitore.
A rispettare le regole date d
l’intervallo, recandosi ai servizi poc
volta; a comportarsi in modo risp
verso adulti e compagni; ad ave
dei servizi igienici.
24
25
1.5
Orario
Comunicazioni
A rispettare gli orari di ingresso e di uscita dall’aula. A non
abbandonare l’aula durante l’ora, salvo rare eccezioni motivate da urgenze improrogabili. In tal caso la sorveglianza
temporanea sarà affidata ad un collaboratore.
A rendere il più possibile gli orari di ricevimento funzionali
alle esigenze dei genitori. Ad accogliere proposte migliorative.
Alla puntualità, in tutte le si
poiché ripetuti ritardi non motiv
corrono alla valutazione della con
A rivolgersi all’insegnante o al D
Scolastico per eventuali domand
poste.
e colloqui
Pulizia degli ambienti
Disciplina
Sanzioni
Danni alle persone
Danni materiali
Data________.
La scuola si impegna ad assicurare la pulizia ordinaria dei lo- A mantenere puliti gli ambienti,
cali e ad effettuare la sorveglianza dell’ingresso
con cura la propria aula e il prop
co, a non scriverci sopra. In
sporco eccessivo, gli alunni provv
no a rimettere a posto, anche
successivi, senza ritardare il r
casa.
A conoscere il Regolamento d’Istituto, a rispettarlo ed a A conoscere il Regolamento d’Is
farlo rispettare; ad illustrare in classe, ad inizio anno e suc- a rispettarlo.
cessivamente ogni volta che si rende necessario, le regole
condivise cui tutti dobbiamo attenerci.
A comminare note disciplinari ponderate, per evidenziare
comportamenti riprovevoli; ad evitare il più possibile “note
collettive” che risultano poco efficaci; nel caso di nota sul
registro essa va riportata “ad personam” sul quaderno delle
comunicazioni.
A rispettare la corrispondenza tra mancanze e sanzioni,
nonché le modalità di irrogazione delle stesse, come previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti; ad informare le parti delle sanzioni previste.
A fare proprie le regole della co
civile e scolastica, cercando di c
derne le ragioni, eventualment
tendone con l’insegnante, anch
momento successivo.
A prevenire, intervenire e reprimere comportamenti lesivi
della persona, sia pari che adulto; ad informare le parti
coinvolte
A vigilare su locali e cose; a segnalare eventuali danni e, se
individuati, i relativi responsabili. La scuola non risponde di
eventuali sottrazioni di oggetti di valore e somme di denaro.
A rispettare gli altri, usando un
gio adeguato e un comportament
no
A rispettare le cose della scuola
dere in denaro o lavoro “socialme
le“ l’eventuale danno prodotto. A
tare la proprietà privata e a non
a scuola oggetti di valore o somm
naro
L’insegnante Coordinatore di classe
Il genitore
L’alunno/a
25
26
PARTE TERZA
IL TERRITORIO DI MUGGIA
LA SCUOLA E IL SUO TERRIORIO
Muggia è un comune istro-veneto che si colloca nell’ultima propaggine del sistema morfologico
che separa il sistema istriano marnoso-arenaceo da quello calcareo carsico, quindi limite geografico, storico, ambientale, linguistico e, in passato, anche etnico.
Se il confine dell’Istria antica era posto al Timavo, tra Istri e Celti ma con frequenti introduzioni
nel territorio triestino di Veneti e Carni, il vero confine etnico era posto nel territorio muggesano:
qui, secondo le ultime teorie di alcuni studiosi, era posto il Fornione (o il torrente Ospo, o più
probabilmente il torrente Rabuiese, e non il Risano nel Capodistriano come si pensava finora)
dove Roma pose i confini d’Italia in età triumvirale, probabilmente verso il 52 a.C. , mentre il
torrente Rosandra per secoli segnò prima i medievali confini tra i comuni di Muggia e di Trieste,
quindi (dal 1420 al 1797) quelli tra Repubblica di Venezia ed Austria.
Gli insediamenti umani più antichi appartengono all’epoca dei castellieri (castellieri di Santa Barbara – Elleri, del Monte San Michele e di Muggia Vecchia, di Monte d’Oro) mentre sono altomedievali, dell’epoca bizantina, gli abitati di Muggia Vecchia (Castrum Muglae) e Muggia (Mugla),
da cui deriva l’odierna cittadina. I reperti di queste civiltà sono visibili nel sito archeologico a
Muggia Vecchia e nel Museo Archeologico cittadino che sono punti di riferimento per le attività
scolastiche.
Ciò che ha segnato profondamente, più di qualsiasi altro periodo storico, sono state le vicende
legate al secondo dopoguerra e ai vissuti dolorosi relativi al cosiddetto “confine mobile” fino al
1954.Tutta questa parte di storia e non solo andrebbe adeguatamente approfondita poiché ancora oggi se ne possono notare ferite e conseguenze.
Infatti, il territorio è stato tagliato in due dal confine, dopo la II guerra mondiale a partire dal
1954 con il passaggio alla ex Jugoslavia anche della strada di circonvallazione collinare; la presenza del confine (due valichi di prima categoria internazionali – Rabuiese e Lazzaretto – oltre a
quelli secondari di Santa Barbara, Chiampore, Plavie) ha determinato vantaggi come anche problemi.
Dal dicembre 2007 con la cessazione dell’esistenza di suddetti confini le già avviate collaborazioni culturali e didattiche con le vicine scuole e i comuni trasfrontalieri hanno trovato ulteriori significati e conferma della loro importanza e valore. In particolare si segnalano gli avviati progetti
comuni tra le scuole dell’Istituto con lingua di insegnamento italiana con quelle con lingua di insegnamento slovena ad indicazione precisa ed intenzionale circa il superamento di divisioni storiche e culturali. Da qui la partecipazione dell’Istituto ai Bandi previsti dalla Legge nazionale
482/99 nonché dai Bandi regionali per le lingue minoritarie.
Passando all’esame delle ricchezze ambientali, si può dire che esistono nel territorio di Muggia
delle aree bio ambientali di notevole pregio, quali zone umide (Noghere Alte e, solo a livello potenziale, il corso del Rio Ospo), boschi (Vignano, Farnei, Rio del Ronco, San Floriano e Rio Almerigotti). In particolare l’interesse ecologico dell’area delle Noghere Alte con i suoi “specchi
d’acqua di falda” (comunemente detti “laghetti”) è stato di recente riconosciuto, inserendo la zona nell’elenco dei biotopi della rete Bioitaly, che individua una serie di siti di interesse nazionale.
Di spiccato valore ambientale (soprattutto vegetazionale e floristico), storico e paesaggistico sono la zona del castelliere di Santa Barbara, le aree del Monte S. Michele, i lembi di paesaggio
agrario tipico, soprattutto le zone di versante con le tipiche coltivazioni a vigneto, oliveto, orto e
con le caratteristiche murature a secco di arenaria.
Il territorio del Comune di Muggia, unico comune istro-veneto rimasto nel territorio italiano presenta alcune caratteristiche storiche e ambientali di notevole interesse per la progettazione
d’Istituto:
 La presenza di monumenti ed emergenze storico – archeologiche di età tardo romana, alto
medievale e di epoca veneta, nonché della presenza di un museo archeologico cittadino;
26
27
 La presenza nelle vicinanze di un territorio di pregio dal punto di vista ambientale, sia
nella parte italiana che in quella slovena, facilmente accessibile anche con mezzi pubblici;
 La peculiarità di territorio di confine, con presenza all’interno del Comune e nei comuni limitrofi, italiani e sloveni, di minoranze linguistiche con cui intessere rapporti di confronto
e collaborazione;
 La presenza, ancora significativa anche se in calo, di una fitta rete di realtà associative di
vario genere, sportive, ricreative, culturali con diverse delle quali l’Istituto intrattiene rapporti di collaborazione, ufficializzati in reti o no.
 La presenza a Muggia di una gamma abbastanza vasta di scelte per il tempo libero; molte
proposte però sono rivolte soprattutto agli adulti e non si rivelano coinvolgenti per i ragazzi in assenza di una mediazione familiare. La gran parte delle iniziative formative in
campo extrascolastico sono organizzate dagli uffici comunali o dalle parrocchie del territorio: centri estivi, manifestazioni culturali, gruppi di animazione. In particolare il Ricreatorio Parrocchiale risulta essere il centro di aggregazione più rilevante sul territorio, soprattutto dalla nascita del Progetto GIOVANI.
 Fra le risorse di tipo culturale si ricorda la presenza di una Biblioteca Comunale, con una
sezione dedicata ai giovani, del Museo Archeologico già citato, del Museo d’Arte Moderna
“Ugo Carà”.
 Fra i centri di aggregazione aperti anche ai giovani ricordiamo, oltre alle numerose società
sportive, le attività musicali tradizionali (le bande), le compagnie carnevalesche, il Teatro
Giuseppe Verdi con cui si sta riaprendo un progetto di collaborazione.
Dal punto di vista sociale, si rileva la maggior connessione del territorio di Muggia con quello di
Trieste, da cui proviene un numero crescente di famiglie e la presenza limitata, ma in leggera
crescita, di alunni di origine straniera.
A Muggia, come in altri territori, si manifestano alcuni segnali di disagio giovanile; ciò non si è
tradotto in un significativo aumento della dispersione scolastica, almeno nella scuola dell’obbligo,
ma piuttosto in una certa disaffezione che si manifesta nelle classi terminali della scuola primaria
e nella scuola secondaria di I grado.
Tuttavia va sottolineata anche il riscontro positivo alle proposte di volontariato dedicate alla
scuola con l’esperienza del Servizio Civile volontario.
Per fronteggiare questa realtà il Collegio Docenti ha dato vita negli scorsi anni a percorsi di approfondimento sulla tematica della conflittualità giovanile, con corsi di formazione per i docenti,
con l’adesione al progetto “Unplugged” e con l’ormai consolidato accordo di rete fra il Comune,
l'Istituto Comprensivo, la Parrocchia e varie associazioni del territorio nell’ambito del progetto
giovani.
COLLABORAZIONI CON ENTI ED ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO
La tabella riassume le principali collaborazioni tra la scuola ed Enti ed Associazioni del territorio:
RISORSA
ESTERNA
TIPO DI CONTRIBUTO
OSSERVAZIONI
27
28
Oltre alle attività istituzionale proprie
dell’Ente
si
sottolinea
l’importanza della nuova mensa recentemente inaugurata che sta
consentendo l’innalzamento generale del livello qualitativo del servizio;
 Proposta di spettacoli teatrali ,
Conferenze, incontri e/o altro;
 Disponibilità del teatro “Verdi” e
della sala “Millo” per supportare
le varie iniziative della scuola
Comune di Mug-  Attività della Biblioteca comunale
gia
 Visite guidate al museo archeoUfficio Cultura
logico ed ad altri siti storicamente rilevanti del territorio comunale; organizzazione di laboratori
didattici.
 Collaborazioni relative ad alcuni
aspetti storici del territorio in
collaborazione con il Museo di
Muggia e del Territorio
 Consulta dello Sport
Comune di Muggia
Ufficio
all’Istruzione
e
alle
Politiche
Giovanili
Le
difficoltà
economiche
dell’Ente
locale
e
dell’Istituzione scolastica non
hanno consentito negli ultimi
tempi l’attivazione del laboratorio musicale. Tuttavia, detta
proposta, così storicamente
significativa, rimane come uno
degli obiettivi da “recuperare”.
I progetti riguarderanno preistoria e protostoria, età romana, medioevo e lo sviluppo urbanistico dal Medioevo ai giorni nostri. Da definire le possibilità anche in riferimento alle
nuove scansioni nello studio
della storia
Organizzazione delle Giornate
di Invito allo Sport ed interventi in classe delle Società
sportive
 Finanziamento e gestione amministrativa dei progetti di Educazione
Ambientale
proposti
dall’Istituto o dall'Ente stesso.
 Collaborazione operativa nella
gestione dei servizi mensa –
scuolabus – pre-accoglimento –
post-accoglimento.
 Disponibilità dello scuolabus per
le visite didattiche
 Giochi di scienze
Importante iniziativa che vede
la collaborazione volontaria
degli studenti degli Istituti superiori triestini e delle Associazioni ambientaliste nonché
dell’Università e del Cird
 Giornata dei Diritti dell’Infanzia
 Progetto continuità con il Nido
Collaborazione
Comune
di
 Progetto per dislessia (avviato
Muggia, Azienda Sanitaria,
ancor
prima
della
Legge
Burlo Garofalo, Ass. Ital. Di170/2010
slessia, I.C.
28
29
Comune di Muggia
Ufficio Relazioni
con il Pubblico,
Ufficio Scuole e
Servizi sociali
 Possibilità di realizzazione del
Consiglio comunale dei Ragazzi
Progetto di Educazione Civica
 Collaborazioni con la Casa di ri- e dialogo intergenerazionale
poso
 Progetto GIOVANI: proposta di
intervento congiunto sulle politiche giovanili nel Comune di
Muggia
Coordinamento delle attività colle-
Comune, Istituto, Ricreatorio
Parrocchiale, Associazioni del
territorio siglano un accordo di
rete
gate alla diversabilità e al disagio:
Comune
Servizi Sociali
- Segnalazione di situazioni considerate a rischio;
- iniziative educative e di integrazione;
- supporto degli educatori in
ambito
scolastico ed extra scolastico
Gestione del servizio educativo
sia scolastico che extrascolastico
Riferimento per i progetti finanziati
con i Bandi regionale
Regione F.V.G.
Attivazione del Servizio civile soli-
Aggiungere osservazioni
dale


Biblioteca comunale


Azienda Sanita
ria

3° Distretto

Azienda Sanitaria




Visite guidate alla biblioteca.
Altre attività da costruire in
relazione
all’apertura
del
nuovo edificio
Coordinamento delle attività collegate alla diversabilità;
Segnalazioni di alunni in difficoltà;
Organizzazione dei gruppi di lavoro ex legge 104/92.
Collaborazione in eventuali attività di educazione alla salute
Servizio di consulenza- su richiesta - per i docenti nella predisposizione dei PDP
Progetto Uplugged
Rivolto alle Classi della Scuola
Progetto postura
Secondaria di Primo Grado e
Incontro con ASTRA
primaria
Educazione alimentare
Servizio di psicologia Burlo Garo-  Contatti permanenti per gli alunfalo
ni DSA
Collegio degli in- Primo
soccorso
per
bambini
Scuole dell’infanzia
fermieri
dell’infanzia
Conoscenza dell’attività e approccio
Cani salvataggio
Scuole dell’infanzia
agli animali
29
30
SERT
Consulta
Sport
Su richiesta e situazioni specifiche
dello
Lega navale italiana e Circolo
della
vela
di
Muggia e altre
associazioni
Questura
Polizia Postale
Arma dei Carabinieri
Interforze
Polizia municipale
Comunità
San
Martino al Campo
Rivolto alle Classi della
Scuola Secondaria di Primo
Grado
 Organizzazione dell’ INVITO ALLO SPORT
 EuroMarathon
 Ed altre iniziative sportive
Amare il mare
Incontro teorico e uscita in barca a
vela
 Collaborazione
nell’ambito
Rivolto a tutti gli ordini di
dell'educazione alla legalità
scuola
 Educazione all’utilizzo di internet
Interventi
nell’ambito Rivolto a tutte le classi della
dell’educazione alla legalità
Scuola secondaria di Primo
Grado
Proseguimento ideale del Progetto provinciale 3ERRE Risparmio, Riuso, Riciclo, gestiAssociazione La
sco
i
rifiuti,
proteggo
 ComunicAgendo
Collina
l’ambiente; progetto di educazione al consumo etico e ragionato e al controllo della
produzione di rifiuti
Associazione de-  Supporto alle attività della Rete
gli
sloveni
di
di scuole per l’attuazione della Presenza di volontari
Muggia
LG 482/99
Direzione Centrale Risorse
Agricole, Natura-  Progetto Conoscere per Crescere Rivolto agli alunni delle classi
li, Forestali e
 Università di Lubiana prof. Ma- Terze, Quarte, Quinte della
Montagna
leckar col Progetto Scuole in Na- Scuola Primaria
Servizio
tutela
tura
Classi della scuola secondaria
ambienti naturali
e fauna e CSOD
Ispettorato
dipartimentale FoAlunni Scuola dell’Infanzia,
reste di Trieste e
 Progetto Scopri Natura
Scuola Primaria e Secondaria
Gorizia- Centro
di Primo Grado
didattico di Basovizza
 Proiezioni di audiovisivi su argoTradizionalmente rivolto alla
menti storico - ambientali
C.A.I. - SottoseScuola Secondaria di I grado,
 Inserimento, tra le proposte del
zione di Muggia
esteso anche alla Scuola PriClub, di escursioni specifiche per
maria e dell’Infanzia.
i ragazzi
30
31
Protezione Civile
e Vigili del Fuoco

Polizia Municipale di Muggia
Università Popolare



Aiesec
Università
Studi
degli
Associazione
Ornitologica
Triestina
Associazione Micologica Bresadola
Poste Italiane e
Circolo Filatelico
di Muggia







Rotary Club

Circolo 8 marzo
Goethe Centrum
Immaginario
scientifico
Associazione Linea Azzurra e
Anfaa e varie
Associazioni
a
difesa dei minori
in difficoltà
Presenza dei volontari della
Protezione Civile alle prove di
evacuazione delle nostre scuole
Interventi
di
Educazione Rivolto principalmente
alla
Stradale
Scuola Primaria
Rivolto principalmente
alla
Progetto “Non bullismo ma
Scuola Secondaria di I grado
legalità”
sospeso per quest’anno
Organizzazione del concorso letterario Leone di Muggia e di corsi
musicali, e vari corsi
Accoglienza di studenti di lingua
madre inglese o con altri livelli di In riferimento alla metodologia
competenza per interventi in CLIL
classe
Le Facoltà mettono a disposiConvenzione per l'accoglimento zione le ore di tirocinio degli
di tirocinanti
studenti in supporto alle attività scolastiche
Aderiscono all’iniziativa numeMostra ornitologica con visite
rose classi della scuola Primaguidate ed interventi didattici
ria ed anche sezioni della
Concorso grafico-pittorico
Scuola dell’Infanzia
Molte classi, appartenenti ai
Mostra Micologica e visite guidadiversi ordini di scuola, visitate
no la mostra
Alcune classi della Scuola Primaria partecipano alle attività
Progetto didattico “Filatelia e
didattiche proposte dalle Poste
scuola”
Italiane; interventi di filatelici
del Circolo
Concorso “Poesia in piazza”
Riconoscimento agli alunni/e,
Si intende proseguire la tradidelle classi terze Scuola “N. Sauzionale
collaborazione
con
ro”, segnalati per risultati scolaconferenze
e/o
interventi
stici e sportivi
d’interesse per i genitori e gli
Collaborazione per il progetto di
alunni
scrittura creativa, nell’ambito di
una rete provinciale di scuole
Concorso poesia
 Laboratori in lingua
 Interventi di esperti nelle
Scuola secondaria
classi
 Progetto Sicurezza nelle scuole.
 Visite alle sedi


Laboratori a domicilio

Ciclo di incontri con i genitori sulle relazioni scuola
Supporto per l’organizzazione
famiglia
di cicli di incontri per genitori e
Ciclo di incontri con i docendocenti
ti sulla conduzione del colloquio

31
32
Associazione Jonas
Goap
Cat
Cai
Enpa
Progetto
transfrontaliero
FAI
Teatro Rossetti
Teatro Verdi



Ciclo di incontri con le famiglie sulle varie tematiche In relazione ai finanziamenti
dell’adolescenza
Sospeso per quest’anno
Esplorazione dell’ambiente
ipogeo nell’ambito dei Progetti e delle attività di educazione ambientale


Scuole italiane in Slovenia Maresighe ed Isola Italiana e slo- Progetto Interreg
vena
Conoscenza del patrimonio architettonico della città di Mug- Ciceroni
gia e di Trieste
Partecipazione in orario serale
Adesione alla proposta del Tea- agli
spettacoli
con
tro
l’accompagnamento dei docenti
Partecipazione alle prove generali e alle iniziative proposte Stesse modalità organizzative
per i giovani
La Contrada
Volontari:
Annamaria Salvaneschi; Valentina Valenta; Laura Frausin;
Luisa Della Rossa, Fabia Pobega; Anna Marchi, la prof.ssa
Adriana Monti, prof.ssa Nora
Per l’implementazione di ProMatievich prof. Pasquale Gligogetti, di Attività e per l’apporto
ra, Flego Viviana, Marvi Maras,
di competenze varie
tre genitrici di Zamola, e numerosi altri in base ad attività
e proposte che via via si presentano
Incontri di formazione relativi
Dott.
Daniele
Organizzazione di cicli di incon- al miglioramento della comuVeglia
tri
nicazione tra pari ed intergenerazionale
Gli interventi volontari da parte di “esperti esterni” valutati ed invitati dai docenti su
programmazioni coerenti con l’offerta formativa (genitori, nonni, conoscenti, ecc…)
sono considerati importante risorsa per l’Istituto. L’esterno sarà accolto previa autorizzazione da parte del Dirigente.
Si intende riconfermare l’inserimento del nostro Istituto nella rete di scuole che aderiscono al
progetto “Aulablu – Blueclass; monitoraggio delle acque costiere e del litorale” promossa dall’
I.C. “A. Bergamas” di Trieste.
32
33
PARTE QUARTA
I VALORI E LE FINALITA’
La scuola ispira la propria azione ai principi fondanti della Costituzione italiana quali
l’uguaglianza, il rispetto della propria ed altrui individualità, la solidarietà, il rispetto delle regole
e dei diritti di cittadinanza, il rispetto per l’ambiente di cui si fa parte, il diritto di tutti di acquisire
gli strumenti per inserirsi attivamente nella società.
Ne derivano alcuni impegni formativi fondamentali:
 Il servizio scolastico deve garantire l’assoluta uguaglianza, senza discriminazioni di sesso,
razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche;
 La regolarità del servizio scolastico e delle attività educative, nel rispetto delle disposizioni
contrattuali;
 Lo sforzo di favorire l’accoglienza, soprattutto nei momenti di passaggio, e l’integrazione
di tutti gli alunni, con particolare riguardo per quelli in situazione di diversabilità, per gli
stranieri e per gli alunni con particolari situazioni di deprivazione sociale e/o culturale, ma
anche di offerta nella cura alle situazioni di eccellenza;
 Istituzioni, personale, genitori ed alunni sono, nell’ambito delle rispettive competenze,
protagonisti e responsabili dell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, attraverso una
gestione partecipata della scuola;
 La scuola, nei limiti delle proprie possibilità e delle proprie risorse, si impegna a favorire le
attività extrascolastiche che la qualificano come centro di promozione culturale, sociale e
civile;
 La scuola cura la progressiva semplificazione delle procedure e l’informazione il più possibile completa e trasparente.
L’Istituto Comprensivo "Giovanni Lucio" di Muggia si identifica strettamente col territorio comunale, di cui raccoglie la quasi totalità dei giovani della fascia d’età dai 3 ai 14 anni.
Anche per questo motivo la scuola intende porsi come uno dei nodi centrali della rete di Istituzioni ed associazioni di Muggia che vogliano contribuire al processo formativo. Da ciò discende la
necessità dell’integrazione col territorio, in un rapporto dialettico, fatto di scambi, di collaborazioni, ma anche di assunzione di compiti specifici e di proposizione di valori e percorsi educativi.
Anche il territorio di Muggia è investito da un processo di trasformazione sociale, culturale ed
economica, non sembra avere più un’identità precisa come nel passato; la scuola perciò può
contribuire a rafforzare quei legami di coesione sociale che sembrano attualmente perdere peso.
In altre parole la scuola può contribuire alla ricerca di un’identità che sia però un’identità aperta,
per contrastare le tendenze ad un localismo senza senso nella nostra epoca mantenendo la consolidata attività sulla conoscenza delle proprie radici e del proprio territorio.
Per essere efficace nell’opera di educazione la scuola identifica i bisogni formativi dei bambini e dei preadolescenti che costituiscono l'utenza della scuola:
- bisogno di identità (autostima);
- bisogno di appartenenza, di sentirsi parte di un gruppo col quale interagire;
- bisogno di esplorare la realtà fisica e sociale che li circonda;
- bisogno di comunicare.
Per rispondere a questi bisogni la scuola si impegna a:
a) instaurare un clima di rapporti degli alunni fra di loro e con le altre componenti della scuola
che risponda al bisogno di appartenenza ad un gruppo ed al bisogno di identità dell'alunno;
b) strutturare situazioni che portino ad una scoperta-esplorazione attiva e personale del mondo
esterno e della realtà sociale;
c) favorire situazioni quotidiane di comunicazione per stimolare la conoscenza di sé ed il confronto con gli altri.
33
34
LE TEMATICHE EDUCATIVE
La scuola, all’interno dei suoi percorsi didattici, individua in maniera specifica le seguenti tematiche da perseguire attraverso attività curricolari e extracurricolari perché si realizzi una crescita
completa e consapevole ed una reale maturazione personale: controllare delibera del Consiglio di
Istituto
AREA 1-Educazione alla pace, alla solidarietà, al rispetto dei diritti umani:
rientrano in quest’ambito tutte le attività e le iniziative che intendono educare alla pace, ai rapporti interpersonali ed alla risoluzione dei conflitti, alla salvaguardia dei diritti umani, sviluppando negli alunni la solidarietà verso i soggetti più deboli, la conoscenza ed il rispetto per civiltà e
culture diverse dalla propria in un percorso integrato fra i diversi ordini di scuola. In questa tematica si inquadrano le iniziative per l’educazione alla multiculturalità e interculturalità nonché
all’educazione del rispetto di genere e del ruolo femminile in particolare.
AREA 2-Educazione ai linguaggi, all’informazione, alla comunicazione:
è intesa come diritto/dovere di ogni alunno ad acquisire la capacità di esprimersi in modo libero,
chiaro e consapevole, sviluppando uno spirito critico che gli consenta di conoscere e valutare il
mondo che lo circonda, e la capacità di usare diversi linguaggi; all’interno di questa tematica
vanno collocati l’attenzione particolare rivolta allo sviluppo delle biblioteche e alle attività ad esse
collegate e all’utilizzo all’interno delle attività curricolari ed extracurricolari delle nuove tecnologie, per quanto permesso dalle risorse umane e materiali. Una scelta didattica specifica della
scuola è la particolare attenzione ai linguaggi non verbali e alla gestione dell’affettività.
AREA 3-Educazione alla legalità, alla conoscenza ed al rispetto delle regole del vivere
comune; educazione stradale:
gli alunni devono essere guidati alla conoscenza ed al rispetto delle leggi e delle regole di vita
comune, dentro e fuori di scuola, per farne dei cittadini consapevoli e partecipi, che sappiano valutare le conseguenze del proprio agire; è un'educazione che si trasmette con l'esperienza stessa
del vivere quotidianamente in una comunità regolata e che quindi fa parte del curricolo informale
piuttosto che di quello formale. Sono qui comprese tutte le attività legate all’educazione alla sicurezza ed all’educazione stradale.
AREA 4-Educazione al rispetto dell’ambiente, alla sicurezza ed alla salute:
verranno individuati percorsi formativi e attività che sviluppino negli alunni il rispetto per
l’ambiente e la formazione di una coscienza “ecologica” attraverso la conoscenza diretta del territorio locale, rafforzando e mantenendo, attraverso lo studio del territorio, un legame con la sua
storia e la sua cultura. Gli allievi diventano responsabili nell’impatto con la natura e nella gestione delle risorse; individuano, migliorando le proprie capacità espressive e la propria sicurezza, le
modalità comunicative efficaci per diffondere nel proprio territorio le analisi elaborate. In particolare si porrà attenzione alla promozione dello sport inteso come tutela della salute.
Gli alunni saranno guidati ad una maggiore attenzione per la propria salute psicofisica, attraverso una corretta ed equilibrata alimentazione e attraverso iniziative e progetti di prevenzione delle dipendenze; gli alunni diventano consapevoli di quanto sia importante un ruolo attivo affinché
abbiano la capacità di attuare delle scelte nei confronti di ciò che riguarda il benessere psicofisico.
34
35
Si ribadisce comunque che compito formativo irrinunciabile è promuovere lo "star bene a scuola" anche come principale forma di prevenzione primaria delle forme di disagio giovanile, pur sapendo di non essere l’unica agenzia formativa e spesso neppure la più importante.
Dalle riflessioni del Collegio Docenti negli ultimi anni emerge in modo sempre più evidente che
per trasmettere efficacemente qualsiasi contenuto didattico e formativo è fondamentale
l’attenzione a “come” questi possano essere trasmessi e su quale tipo di relazione si instaura fra
docente ed alunni. Se questa non è curata in modo attento si rischia di vanificare qualsiasi sforzo; per questo motivo la formazione promossa dall’Istituto negli ultimi anni ha privilegiato questi
aspetti.
Su questa linea si colloca la richiesta di proseguire e rafforzare le attività iniziate nell’ambito del
progetto regionale “Una scuola per tutti”, partecipando con apposite richieste al piano di finanziamento regionale per il miglioramento dell'offerta formativa.
PON
PIANO OPERATIVO NAZIONALE
Per meglio ottemperare e soprattutto per poter dare sviluppo alle tematiche sopra esposte
l’Istituto ha aderito al primo Bando relativo ai Fondi Strutturali europei al fine di poter dare pieno
sviluppo all’informatizzazione d’Istituto.
Nel corso del 2015-16 si è aderito al primo dei Bandi relativo alla Programmazione 2014-2020
FSE – FERS.
L’Istituto ha intenzione di aderire a tutti i successivi Bandi allo scopo di implementare la propria
dotazione informatica e sostenerlo con il corretto cablaggio.
Infatti ha già programmato una propria:
Pianificazione triennale per la messa in efficienza della comunicazione
informatica dell’Istituto
Interventi per
l’anno scolastico
2015-16
Tipologia di
intervento
Installazione
sistema EOLO
Su tutti gli
edifici scolastici
Installazione
sito NUVOLA
-PRIMA PARTEInstallazione
NUVOLA
-PARTE SECONDASEGRETERIA
Efficientamento
-velocizzazione e
stabilità delle
operazioni svolte
su internet
-potenza di 30
mega in ogni
plesso (7 plessi)
-possibilità
d’utilizzo di una
rete intranet per
le comunicazioni
interne
- rispondenza a
tutte le richieste
della D. lgs
33/2013
-circolari
-area trasparenza amministrativa
-policy
35
36
Interventi per Installazione
l’anno scolaNUVOLA
stico
-PARTE TER2016-17
ZAALUNNI
Acquisto di un
tablet per
ogni classe di
scuola secondaria
Interventi per
l’anno scolastico
2017-18
Acquisto tablet per tutte
le classi di
scuola primaria
-codice privacy
-ecc…
-registro digitale
docenti
-piattaforma di
comunicazione
scuola-famiglia
-comunicazione
gruppi alunni
-Per l’utilizzo del
registro digitale
-per tutte le operazioni informatiche utili alla didattica
Per l’utilizzo del
registro digitale
-per tutte le operazioni informatiche utili alla didattica
In questo senso si dà continuità alle proficue relazioni finora instaurate con Enti del territorio che
ci hanno consentito l’ammodernamento e la realizzazione di:
- un laboratorio linguistico con postazioni per un’intera classe della scuola secondaria sotto la
guida del docente di lingua;
- 2 laboratori informatici presso la scuola secondaria di primo grado;
- La dotazione in tutte le aule di LIM
- Un laboratorio informatico presso la Scuola primaria De Amicis
- Un laboratorio informatico presso la scuola primaria Zamola
- Un laboratorio informatico presso la scuola Loreti
- Una piccola dotazione di pc alle tre scuole dell’infanzia.
Tutto ciò ha trovato realizzazione grazie alle donazioni di pc dismessi ma di buona qualità di:
- Fondazione Osiride Brovedani (in comodato d’uso)
- Autamarocchi
- Illy caffè
- Agenzia delle Entrate
PARTE QUINTA
FORME DI FLESSIBILITA’
36
37
Il sapere pedagogico e l’esperienza degli insegnanti sottolineano come i processi di apprendimento e di crescita abbiano ritmi e tempi variabili per gli alunni. Fermo restando l’esperienza del
gruppo classe come luogo privilegiato della socializzazione ed anche della crescita cognitiva, diventa perciò utile offrire agli alunni occasioni di maggior articolazione sia dell’orario scolastico
che di esperienze di formazione. Le modalità di utilizzo degli strumenti di flessibilità vengono
ovviamente decise nei momenti di programmazione per la scuola primaria e dell’infanzia e nei
Consigli di Classe per la scuola secondaria .
Le sottostanti modalità organizzative tuttavia, negli ultimi anni hanno visto una sostanziale riduzione legata alle diminuite risorse d’organico assegnate all’istituto Comprensivo. Rimane tuttavia la volontà di mantenimento, laddove possibile, delle metodologie sotto illustrate.
La scuola individua i seguenti ambiti di flessibilità:
1. Orario scolastico
La flessibilità d’orario è una risorsa importante per la realizzazione di laboratori e/o lavori di
gruppo a classi aperte, realizzati nei singoli plessi nell’ambito di attività e/o Progetti didattici
specifici. Nelle diverse sezioni delle Scuole dell’Infanzia e primaria dell'Istituto la struttura oraria
comprende dei momenti di contemporaneità sulla base di progetti ed attività elaborati collegialmente. Attività in modalità flessibile potranno essere predisposte per il Tempo prolungato
della scuola secondaria di primo grado e nelle residuali ex compresenze o contemporaneità della
scuola primaria che sono state assegnate ad ogni classe nel disposto d’assegnazione dei docenti
alle classi ad inizio anno.
Anche la strutturazione dell’orario disciplinare e la distribuzione degli insegnamenti nel corso
dell’anno potranno venir organizzate in modo flessibile – così come previsto dalla Decreto L.l ivo
59/2004 -.
2. Articolazione dell’offerta formativa
Con l’inserimento ed in occasione di eventi e festività, le scuole dell’infanzia realizzano i progetti
comuni che prevedono l’attuazione di forme personalizzate di flessibilità e l’organizzazione di
specifiche unità d’esperienza ispirate alle finalità generali espresse nella progettazione annuale.
Nella scuola primaria la flessibilità sarà finalizzata alla realizzazione delle attività previste in alcuni momenti “forti” dell’anno scolastico, quali il Natale o le iniziative legate alla conclusione
dell’anno scolastico oltre che per qualche progetto didattico specifico, come ad esempio nella
realizzazione di progetti che riguardano l’intero plesso fatto salvo che, le ore di ex compresenza
saranno prioritariamente dedicate al recupero degli alunni in difficoltà.
3. Flessibilità e compartecipazione nelle scelte formative ed organizzative
Un’altra forma di flessibilità è data dalla partecipazione a progetti didattici integrativi spesso in
collaborazione con Enti ed associazioni esterne da attuarsi in orario aggiuntivo.
Inoltre le attività integrative pomeridiane sono, tranne specifiche eccezioni, aperte a tutti gli
alunni della scuola.
4. Articolazione flessibile delle classi
La flessibilità nella scuola può riguardare anche i gruppi classe. Ciò può esprimersi in forme diverse:
 due o più classi possono unirsi e seguire contemporaneamente la stessa attività o percorso didattico;
 le classi possono unirsi e/o essere suddivise in due gruppi nella fascia oraria di contemporaneità degli insegnanti che però svolgono attività diverse (esempio un gruppo dedicato al
recupero e un gruppo agli approfondimenti).
La dimensione del plesso sembra la più adatta per organizzare concretamente le esperienze di
apertura delle classi, dal momento che così si limitano i problemi di trasporto.
37
38
Inoltre alcuni progetti illustrati nei paragrafi successivi prevedono la partecipazione di gruppi
di alunni di classi diverse mentre in ogni sezione dell'Istituto, per alcuni alunni diversamente abili
o con difficoltà di apprendimento può essere previsto l’inserimento parziale in classi diverse da
quella di appartenenza, per rispondere ad esigenze particolari.
Nella scuola secondaria la flessibilità è affidata in parte alla presenza dei laboratori, limitatamente alle classi a 36 ore.
Per le classi a 30 ore non risulta possibile la flessibilità oraria se non attraverso la proposta di attività pomeridiane facoltative.
La flessibilità è quindi un principio organizzativo importante per il funzionamento della scuola nel
suo complesso che attualmente può essere articolato o nelle varie possibilità organizzative mattutine o su attività opzionali pomeridiane e serali.
ARRICCHIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICO EDUCATIVA
La scelta di offrire una gamma di attività integrative, sia in orario curricolare che extracurricolare, deriva da tre ordini di motivazioni:
- la volontà di perseguire alcuni dei valori scelti nell’ambito delle tematiche educative
della scuola attraverso delle attività ritenute qualificanti;
- la convinzione che l'attività di laboratorio, che spesso i progetti prevedono, favorisca
il raggiungimento di obiettivi sia didattici che formativi in modo più efficace;
- il desiderio di venire incontro ad esigenze del territorio offrendo occasioni formative
per il tempo libero, almeno per gli alunni più grandi, valorizzando nel contempo quelle
abilità e quegli aspetti che non sempre possono trovare piena espressione nell’orario
curricolare: socialità, creatività ed espressività, attività motoria senza agonismo spinto.
Ovviamente la scuola sceglie quei percorsi che si possono più facilmente integrare con le
proprie specifiche finalità didattiche, per cui queste attività diventano anche occasione
per l’alunno di consolidare le proprie abilità e competenze.
Si tratta comunque di attività seguite e guidate da docenti che possono avvalersi della
collaborazione di esperti esterni.
Si sottolinea inoltre come spesso questi progetti risultano essere non solo attività che si
affiancano ad altre attività, ma ambiti privilegiati di sperimentazione didattica e metodologica, vedi i caratteri di pluri o inter disciplinarietà che rivestono o la forma di educazione partecipata con cui vengono portati avanti.
I PROGETTI DIDATTICI PER FINALITA’ EDUCATIVA
PROGETTI DIDATTICI DERIVANTI DA BANDI REGIONALI O DA BANDI MIUR
Si tenga presente che alcuni progetti ed attività derivano dall’adesione a proposte di
Bandi della Regione FVG e dai Bandi per le lingue minoritarie proposti dal MIUR.
In tal senso si è appena avuta notizia del finanziamento del Bando regionale per il quale si predisporrà riunione organizzativa nei prossimi giorni.
Per quanto attiene il Bando Miur legge 482/99 è in fase d’avvio la seconda annualità.
38
39
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE : UNA SCUOLA PER TUTTI
Le possibilità di intervento della scuola nei confronti degli alunni dipendono dalla gravità e dalla
tipologia di difficoltà.
Le stesse possono essere transitorie e temporanee o importanti e diagnosticate.
In entrambe i casi la scuola deve attrezzarsi per intervenire con la profonda convinzione che
l’intervento precoce è fondamentale in quanto preventivo di eventuali sviluppi negativi.
Per il docente una consulenza specifica può essere fornita da quanto rimane dell’attività di Sportello gestito dalle operatrici del Distretto Socio – sanitario che nel tempo si è trasformato, a seguito del consolidato rapporto con gli operatori, in consulenza continua anche tramite telefonate.
Un ulteriore gruppo di supporto è costituito dalla GRUPPO DI LAVORO GLI , coordinato dalla
docente incaricata dal Collegio e dalle docenti di riferimento nei vari plessi nonché dal Dirigente
scolastico.
Per la classe l’intervento specifico è costituito dalle attività di accoglienza e dall’uso delle metodologie sperimentate negli scorsi anni (cooperativismo, diario di classe, strategie per la responsabilizzazione e per la gestione delle emozioni …) nonché dall’applicazione di quanto previsto nei
Piani didattici personalizzati per gli alunni con bisogni speciali.
Di seguito il Piano di inclusione deliberato dal Collegio dei docenti.
PIANO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES
(ai sensi della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e della
Circ. min n°8 del 6 marzo 2013)
Deliberato del Collegio dei docenti dell’12/11/2013
L’Istituto “Giovanni Lucio” si propone di potenziare la cultura dell’inclusione, già ampiamente
prevista nel POF d’Istituto, per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con
continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine si intende:
1.creare un ambiente accogliente e provvisto di supporti ;
2.sostenere l’apprendimento attraverso la predisposizione di PDP;
3.sviluppare attenzione educativa in tutta la scuola;
4.promuovere l’attiva partecipazione e l’adesione di tutti gli alunni al processo di apprendimento;
5.centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno BES nell’equilibrio con i bisogni
dell’intera classe;
6. promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra
tutte le componenti del territorio.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che
personali.
39
40
Destinatari
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con cittadinanza non italiana;
-alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di vita, negli ambienti d’apprendimento o in situazioni educative. Essi si esprime attraverso uno o più
funzionamenti problematici che possono, potenzialmente od esplicitamente, produrre danno,
ostacolo o stigma sociale.
Tali situazioni necessitano di un Piano educativo individualizzato o Piano didattico personalizzato.
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012- da cui muove il presente documento- ricorda che
“ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Risorse umane in ambito scolastico:
1. Il Dirigente scolastico
2. Le funzioni strumentali per l’inclusione ed il Gruppo di lavoro composto dai docenti di sostegno
3. Le funzioni strumentali per la prevenzione del disagio
4. Il Referente DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)
5. I Referenti per l’inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana
6. I docenti di classe ed i Consigli di classe
7. Gli educatori e gli Assistenti alla comunicazione
8. Il personale ATA
9. Organi Collegiali
10.Il Gruppo di lavoro neo costituito GLI (al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27
dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”).
11.I volontari del SCV e il Progetto Giovani del Comune di Muggia al quale l’Istituto partecipa
attraverso un Accordo di Rete
Compiti e funzioni del GLI:
1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e creazione dell’archivio dati
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici e controllo degli stessi
3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”
6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio
ecc.
Composizione del gruppo :
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41
E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo dei docenti
di sostegno, dalle figure strumentali, dai Referenti e, di volta in volta, da una rappresentanza
dei docenti dei vari Consigli di classe o dei docenti coinvolti
Procedura
1. Individuazione degli alunni BES
Il team docente per la scuola dell’infanzia e primaria ed il Consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado hanno il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria
l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e
dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della propria osservazione o della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia o, in
ogni caso, di interventi personalizzati.
2. Coordinamento con il GlI
A seguito dell’individuazione, la stessa verrà segnalata, al GLI e/o all’Ufficio di Dirigenza al fine
della completezza del sistema d’archiviazione nonché della stesura dei PDP e PEI o degli altri interventi ritenuti opportuni.
3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti
La stesura del necessario PD individualizzato , così come fatto per i PDP per gli alunni DSA, va
condivisa con la famiglia dell’alunno ed eventualmente con gli esperti esterni coinvolti. Lo stesso
ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri
di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia, dal
team docente o dal Consiglio di classe e/o dal Dirigente Scolastico.
GLI d’Istituto
E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie.
Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”.
Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse
assegnate alla scuola.
Collegio dei Docenti
-Discute e delibera il piano annuale.
-All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e
le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
- Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Risorse strumentali
Nell’arco degli anni a favore degli alunni DSA e certificati la scuola si è dotata di attrezzature e
ausili informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni specifici dei nostri
alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale, gli audiobook,
41
42
sintesi vocale e soprattutto la ricca biblioteca speciale che ha sede presso la scuola N.Sauro
dove è raccolto molto materiale specialistico sia cartaceo che multimediale.
Ogni mercoledì dalle 9.00 circa alle 11.00 circa la docente volontaria Nora Matievich – che pubblicamente si ringrazia - è presente per i prestiti, le restituzioni e la consulenza.
A livello di istituto
L’organizzazione scolastica generale, così come ampiamente descritto nel POF d’Istituto, al
fine dell’integrazione ed inclusione di tutti gli alunni si avvale di:
-classi aperte
-compresenza
-uso della flessibilità
-Promozione di attività di sensibilizzazione generale (attraverso cicli di film, letture e
quant’altro).
- Alleanze extrascolastiche (Azienda sanitaria, Uot, famiglie, associazioni coinvolte nel sociale
ecc…)
Scelte metodologiche e didattiche
All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di
tipo laboratoriale e quant’altro.
Predispongono il PDP e adottano le misure previste dalla Lg 170/10 nel momento in cui il Consiglio di classe o il team docente “riscontra e ravvisa in base a considerazioni psicopedagogiche e
didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo” CM n°8 del 16/03/2013.
In particolare per gli alunni stranieri di recente inserimento con problemi di ordine linguistico
nella scuola secondaria potrà essere previsto che “anche” le due ore di seconda lingua straniera
possano essere dedicate all’apprendimento dell’italiano CM n°8 16/03/2013 nonché DPR n°
89/09.
Verifica e valutazione: gli alunni diversamente abili si rimanda a quanto ampiamente previsto
dal POF d’Istituto, allo stesso modo per la valutazione di tutta la popolazione scolastica.
Specifico per l’alunno con BES
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha
lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte
educativo-didattiche.
A)Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo Individualizzato (PEI) ad opera del Gruppo di lavoro operativo.
B) Piano Didattico Personalizzato (PdP)
-Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso
un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di strumenti
compensativi e misure dispensative;
- negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e strategie didattiche in relazione ai traguardi tracciati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo.
L’attivazione del PdP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico o da un
suo delegato, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei
dati sensibili.
ALUNNI CON DISABILITA’
L’istituto accoglie gli alunni disabili, come consuetudine, organizzando le attività didattiche ed
educative attraverso il supporto dei docenti di sostegno, degli educatori, di tutto il personale docente ed Ata.
42
43
1. PEI
Come da POF e da prassi consolidata per gli alunni diversamente abili
2. Redazione del PdP per DSA
Famiglia
Inoltra la documentazione, qualora già esistente,
alla segreteria
dell’istituto all’atto
dell’iscrizione o nel momento della formulazione della diagnosi.
Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura.
La certificazione
La diagnosi presentata dalla famiglia dovrà provenire da strutture sanitarie pubbliche.
Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (art.1 R.A.
n.140 del 25 luglio 2012).
Referente DSA
Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della scuola.
Consegna la documentazione al CdC o al team docente, nel primo consiglio o nella prima riunione di programmazione dopo il ricevimento della documentazione.
Consiglio di classe e team docente
Valuta la necessità di un PdP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal
consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito modello
previsto dall’istituto e disponibile sul sito nell’area modulistica.
Consegna il PdP al Referente per l’archiviazione
Il CdC monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno e comunica alla famiglia l’esito
del monitoraggio.
Dirigente scolastico
Prende visione del PDP e lo firma.
Detto documento deriva dalle sottostanti considerazioni:
-E’ ampiamente riconosciuto il fatto che parte della popolazione scolastica, così come la
letteratura in merito afferma, è portatrice di disturbi specifici di apprendimento tra i quali
la dislessia e la disgrafia sono i maggiormente conosciuti.
-Per questi alunni – corrispondenti circa al 4% della popolazione scolastica – a seguito
della presentazione di diagnosi da parte di struttura pubblica – generalmente l’Ospedale
infantile Burlo Garofalo o il Distretto sanitario di riferimento – vengono applicate le Circolari ministeriali che prevedono l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi oltre che
alla possibilità di calibrare il tempo degli elaborati in modo diversificato rispetto alla restante parte della classe. Tale pratica costituisce strumento di tutela ed è corrispondente
alla necessità di individualizzazione del processo di apprendimento/insegnamento in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 170/2010.
-Specifiche ma analoghe strategie vengono messe in atto anche per gli alunni con diagnosi di ADHD relativamente ai disturbi di attenzione ed iperattività.
-Per affrontare adeguatamente dette situazioni è stato predisposto un Protocollo tra
l’Istituto Comprensivo, il Distretto sanitario, il servizio sociale, Il Burlo ed il Comune di
Muggia
Gli alunni con disturbi specifici che NON rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92 e
NON sono in possesso di diagnosi DSA possono usufruire di un piano di studi personalizzato e
delle misure previste dalla Legge 170/2010.
43
44
Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:
-deficit del linguaggio;
-deficit delle abilità non verbali;
-deficit nella coordinazione motoria;
-deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico);
-funzionamento cognitivo limite;
- quanto non previsto dalle classificazioni ICF
-altro.. (es. alunni con svantaggio linguistico/culturale)
Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere
individuate sulla base di elementi il più possibile oggettivi e di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio o permanente.
Per quanto attiene l’area dello svantaggio linguistico e culturale derivante dal fatto di non essere
cittadino italiano si fa riferimento al “PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI STRANIERI”.
Individuazione
Il Consiglio di classe o il team docente prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia o, si attiva in base ad osservazioni specifiche e sistematiche
nonché condivise.
Il Consiglio di classe o il team docente, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico
dell’alunno che possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici che esprimano BES, informa la famiglia.
Predisposizione del Piano di studi personalizzato
Il Consiglio di classe o il team docente predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative,
nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e i traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali. Qualora la certificazione clinica
o la diagnosi non sia stata presentata dalla famiglia, il CdC o il team docente dovrà motivare opportunatamente le decisioni assunte sulla base di proprie circostanziate considerazioni pedagogiche e didattiche.
Il coordinatore di classe o il componente del Consiglio di classe può chiedere la consulenza del
Gruppo di lavoro d’Istituto o dei Referenti.
La famiglia collabora alla stesura del PdP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Legge 517/77
Legge 104/92
Legge 53/2003
Legge 170/2010
D.M. 27 dicembre 2012
C.M. n.8 del 6 marzo 2013
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010
C.M. n.24 del 1/3/2006
A seguito delle documentazioni inviate ai docenti con circ. interna n° 44 che riguardano
gli alunni GIA’ conosciuti, per opportuna informazione, si invia la procedura relativa ad
eventuali nuove segnalazioni.
44
45
Premesso che ogni bambino è speciale ma che rientrano nella categoria degli alunni
con bisogni educativi speciali (BES):
- Per gli alunni con cittadinanza non italiana si fa riferimento alle Linee guida ministeriali Circ. Miur n° 2/2010 Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di
alunni con cittadinanza non italiana nonché del Protocollo d’accoglienza del nostro
Istituto;
- Per gli alunni individuati come beneficiari delle disposizioni derivanti dalla Lg.
104/92 si fa riferimento alle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni
con disabilità e al relativo PEI e a tutti i documenti interni;
- Per gli alunni con certificazione pubblica DSA e ADHD per i quali, soprattutto i primi, sono previsti tutti i provvedimenti derivanti dalla Legge 170/2010 ed in primo
luogo la necessità di stesura del Piano didattico personalizzato –PDP-;
- Per gli alunni temporaneamente o permanentemente definibili BES – pur non rientranti nelle categorie sopra indicate - su osservazione del Consiglio di classe o del
team docente – con (caldamente consigliato) o senza PDP - si fa riferimento al
D.M. del dicembre 2012 e la Circ. n°8/2013;
Qualora i docenti ravvisino o sospettino la possibilità NUOVE necessità di certificazione
la procedura, in ottemperanza al Protocollo d’intesa per l’identificazione precoce dei casi
sospetti di disturbo specifico dell’apprendimento tra la Regione FVG e l’USR, sarà la sottostante:
compiti
della
scuola
Identificazione degli alunni con difficoltà
significative di lettura, scrittura, e/o calcolo, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o
ritardo nella maturazione delle competenze
percettive e grafiche
Informazione alle famiglie coinvolgimento
e condivisione del percorso;
Attivazione di strategie didattiche mirate al
recupero di tali difficoltà, attraverso percorsi di durata di almeno 4-6 mesi
Individuazione degli alunni per i quali la
fase soprastante non ha dato i risultati attesi
Contatto con la famiglia per individuare
l’opportunità di avviare un percorso diagnostico e consegna di una comunicazione
scritta secondo il modello che di seguito
Compito della
famiglia
Compito
del
pediatra di
base
Compito
dei
servizi
Burlo o
Distretto
X
x
x
x
x
x
45
46
che si allega.
Comunicazione fondamentale per l’avvio
del percorso diagnostico
La famiglia informa il pediatra con cui condivide il percorso per l’avvio dello stesso
(impegnativa)
Le strutture specialistiche effettuano il percorso diagnostico (Burlo o Distretto)
Formalizzano la diagnosi
La famiglia consegna la diagnosi alla scuola: Dirigenza che protocolla, archivia e
consegna copia ai docenti
Compilazione del PDP da parte dei docenti
condiviso con i genitori
Verifica periodica delle abilità e degli esiti
del PDP
x
x
x
x
X
x
x
x
Allegato 1
Scheda per gli insegnanti
Segnalazione alunno con difficoltà di apprendimento
Alla famiglia di………………………………………………..Data………………………………….
p.c. Al Dirigente scolastico
Oggetto: segnalazione di disturbo dell’apprendimento
Dati anagrafici
Cognome
Nome
Nato a
Residente a
Via
Scuola frequentata
n°
CAP
Contesto generale
Insegnante di sostegno: sì
N° alunni nel gruppo classe:
Lingua parlata in famiglia
Bambino straniero: sì
Paese d’origine:
In Italia dal
no
no
Breve descrizione del curriculum scolastico
46
47
Motivo dell’invio e specifici aspetti problematici
Aspetti linguistici
Produzione orale:
Comprensione orale:
Produzione scritta:
Lettura:
Comprensione della lettura:
Scrittura (tipologia degli errori):
Resa formale e scrittura (calligrafia):
Area logico-matematica
Procedura di calcolo: (report, incolonnamenti, ecc…)
Calcolo automatico (tabelline, semplici operazioni a mente):
Soluzione problemi aritmetici:
Aspetti comportamentali
Attenzione:
Autonomia:
Autostima:
Relazioni con i pari:
Relazioni con gli adulti:
Motivazione allo studio
Descrizione degli interventi e durata del piano didattico personalizzato messo in atto a favore
dell’alunno (fase 3)
Firma dei docenti
Firma dei genitori
Data
47
48
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
per alunni con certificazione DSA
Istituzione scolastica
Classe
Team docente
Primaria
Coordinatore di classe
Scuola Secondaria di I grado
Anno Scolastico
Referente DSA
1 – DATI RELATIVI ALL’ALUNNO
Cognome e Nome
Luogo e data di nascita
Diagnosi specialistica (Redatta da …………………………………. in data………………..)
Documentazione specialisitica posteriore alla diagnosi (controlli, aggiornamenti, …)
Interventi ri-abilitativi passati e/o in corso
Consapevolezza delle difficoltà; Disponibilità a chiedere supporto
48
49
Eventuali altre informazioni (dalla famiglia e/o dalla scuola di provenienza)
1.1 - Dati relativi alla classe frequentata
Composizione della classe
Informazioni della classe sul tema dei DSA
Disponibilità alla collaborazione
Eventuali criticità
2 - FASE OSSERVATIVA
2.1 - Caratteristiche comportamentali dell’alunno
sì
no
in
parte
osservazioni
Collabora con i pari
Collabora con gli adulti
Motivazione allo studio
Disponibilità alle attività
Rispetto delle regole
2.2 - Funzionamento delle abilità di base
Desunti dalla Diagnosi
Osservazione in classe
LETTURA
Velocità
Correttezza
49
50
Comprensione
SCRITTURA
Desunti dalla Diagnosi
Osservazione in classe
Diagnosi
Osservazione
Tipologia errori
dettato
Produzione testi:
. ideazione
. stesura
. revisione
Grafia
CALCOLO
A mente
Scritto
Diagnosi
Osservazione
ALTRI
DISTURBI
ASSOCIATI
Note:
competenza linguistica (fonologica, lessicale, morfosintattica, semantica)
lettura strumentale (decodifica di lettere e parole)
comprensione (attribuzione di significato a parole e testi)
scrittura strumentale (codifica di lettere e parole)
scrittura ideativa (codifica di parole e frasi per comunicare significati complessi)
scrittura motoria (realizzazione grafica)
calcolo (lettura e scrittura di numeri, impostazione ed esecuzione calcoli scritti, tabelline…)
2.3 - Caratteristiche del processo di apprendimento
Funzioni della memoria
Funzioni dell’attenzione
50
51
Funzioni del pensiero
2.4 – Strategie utilizzate dall’alunno
Strategie di studio (come affronta i testi scritti, ad es. sottolinea, identifica parole chiave,
riporta concetti …)
Modalità di affrontare i compiti (si impegna, rinuncia presto…)
Uso di strumenti compensativi- dispensativi (usa già alcuni strumenti informatici, software, tabelle …)
Nota:
Considerata la particolare difficoltà dei ragazzi con DSA nel memorizzare procedure (es. poesie,
giorni della settimana, mesi dell’anno, formule …); si consiglia di valutare i processi cognitivi in generale.
Linee guida per le funzioni:
memoria: capacità di registrare, immagazzinare e rievocare informazioni con particolare riferimento
alla capacità di recupero delle informazioni a breve e a lungo termine,
attenzione: capacità di focalizzarsi su uno o più stimoli esterni e/o interiori, per periodi di tempo più o
meno prolungati, eventuali situazioni, argomenti e altro che sollecitano l’attenzione e la motivazione,
pensiero: funzioni cognitive superiori, chiamate anche esecutive (es. indicazioni sulla modalità di organizzare le conoscenze, pianificare e realizzare progetti ….).
3. EVENTUALI OBIETTIVI SPECIFICI PER L’ALLIEVO
51
52
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Disciplina o ambito disciplinare
indicazioni
Nota:
i principi della didattica individualizzata e personalizzata prevedono sia il raggiungimento di obiettivi
formativi per tutti, sia la valorizzazione di eventuali eccellenze, si lascia in questo caso alla libertà
dell’insegnante l’individuazione e l’adattamento degli obiettivi già definiti per l‘intera classe e che hanno la finalità di valorizzare le peculiarità dell‘allievo.
52
53
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE IN CLASSE
1.6
Azioni previste

Organizzare lezioni frontali che utilizzino contemporaneamente più linguaggi comunicativi (es. codice linguistico, iconico…)

Utilizzare la classe come risorsa





apprendimenti e attività laboratoriale in piccoli gruppi
attività di tutoring
attività di cooperative learning
altro
Utilizzare strategie di apprendimento e di studio
 uso di mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (indicarne alcuni)
 fornire conoscenze per le strategie di studio (indicarne alcune)
 offrire anticipazioni come ad es. schemi, brevi informazioni ecc. (indicarne alcune)
 altro (indicare)

Rispettare i tempi dell’alunno – l’allievo e tener conto delle sue fasi di organizzazione dei lavori e dei compiti
 verificare un uso funzionale del diario
 verificare la comprensione delle indicazioni ricevute per un compito
 altro
5 - ULTERIORI PROPOSTE PER IL FUTURO
Proposte di nuove strategie di studio, di organizzazione del lavoro, dei compiti che si ritiene si adattino alla specificità dell’alunno - dell’allievo
Alcuni esempi:
53
54
Data
Firme docenti
Firme genitori
Firma eventuali operatori
Firma Dirigente scolastico
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
PREMESSA
Il protocollo di accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana (CNI) è un documento approvato dal collegio docenti in ottemperanza alla normativa ministeriale in materia di accoglienza
e integrazione scolastica degli alunni CNI. Esso fa riferimento innanzitutto al DPR 31/8/99, n°
394, art. 45, comma 4, e successive norme pubblicate finora in particolare alle Linee guida per
l’accoglienza e l’integrazione del Miur 2006.
E’ un modello flessibile di organizzazione dell’accoglienza, adottato dall’Istituto e condiviso dai
consigli di classe dai team docenti e di sezione.
In quanto strumento di lavoro può essere integrato e modificato secondo le esigenze e le risorse
della scuola, e va aggiornato in base alle eventuali modifiche normative.
SCOPI
Garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e di successo scolastico agli studenti stranieri
in adempimento delle indicazioni normative contenute nell’art.45 del DPR 31/8/99 n°394 ed in
ottemperanza alle Linee guida ministeriali 2006 nonché la C.M. n°2 Indicazioni e raccomandazioni per gli alunni con cittadinanza non italiana dell’8 gennaio 2010 .
DESTINATARI
Prioritariamente studenti CNI neoarrivati a scuola e studenti CNI di recente immigrazione in Italia (che hanno frequentato le istituzioni scolastiche da meno di due anni) e più in generale studenti di seconda generazione con difficoltà scolastiche riconducibili a una limitata padronanza
della lingua italiana.
AREE
54
55
L’Iter di accoglienza fa riferimento a quattro aree distinte per competenze ed azioni:
1.
2.
3.
4.
AREA
AREA
AREA
AREA
AMMINISTRATIVA
DELLA COMUNICAZIONE
EDUCATIVO-DIDATTICA
SOCIALE
AREA AMMINISTRATIVA
Questa fase rappresenta il primo incontro della famiglia con l’Istituzione scolastica.
E’ affidata ad un incaricato della Segreteria didattica con i sottostanti compiti:
 Consegnare i moduli di iscrizione (*l’IS dovrà programmare traduzione della modulistica
nelle lingue straniere maggiormente presenti);
 Acquisire l’opzione circa l’avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica;
 Accertare la presenza di documenti anagrafici (nascita, nazionalità, cittadinanza),sanitari
(vaccinazioni obbligatorie), certificati attestanti gli studi pregressi (attestazioni, documenti
di valutazione dichiarazioni dei genitori);
 Prima informazione sull’organizzazione generale della scuola (*L’IS dovrà programmare
sintesi tradotta del POFfino);
 Informare i genitori che incorrerà circa una settimana tra l’atto d’iscrizione e l’effettiva
frequenza per l’espletamento delle successive fasi;
 Fissare un primo incontro con i potenziali insegnanti e/o con la Commissione accoglienza e
ne comunicherà ai genitori la data;
 Acquisire i recapiti telefonici e telematici dei famigliari o persone che possano fungere
temporaneamente da tramite (soprattutto in caso di non conoscenza dell’italiano)
 Dare informazioni sulle cedole librarie o sui testi in comodato e quelli da acquistare
AREA DELLA COMINICAZIONE
Questa fase prevede che sia stata individuata una Commissione o un Responsabile
dell’accoglienza e/o Intercultura tra la componente docente (con o senza la presenza del Dirigente scolastico).
COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA
La Commissione e/o responsabile attiverà il colloquio con la famiglia: è evidente che esso rappresenta un momento fondamentale per la conoscenza della storia pregressa sia personale che
scolastica dell’alunno. Tale occasione è fondamentale anche per avviare un dialogo ed un clima
di fiducia tra scuola e famiglia.
In quest’occasione sarà fondamentale raccogliere notizie (* sarà necessario predisporre scheda
da parte dell’IS per la raccolta dati):
- Sulla storia personale dell’alunno;
- Sulla storia scolastica dell’alunno
- Sulle abitudini alimentari-religiose
- Sul sistema scolastico di provenienza (volumi con raccolta dati già presenti in Ufficio di
DS)
- Facilitare la conoscenza della scuola e dei suoi servizi (mensa, trasporti, pre/post accoglimento, distribuzione territoriale, ecc..)
- Illustrare gli strumenti di comunicazione (sito, libretto comunicazioni, giustificazioni ecc…)
- Illustrare i progetti e le possibilità di Italiano L2
COLLOQUIO CON L’ALUNNO
55
56
La Commissione e/o Responsabile attiverà il colloquio con l’alunno con o meno la presenza del
genitore al fine della:
- Valutazione del livello di conoscenza della lingua italiana (* L’IS dovrà programmare scheda specifica)
- Somministrazione delle prove d’ingresso
- Valutazione delle necessità o meno di mediatore culturale – linguistico
- Osservazione dell’alunno in situazione
- Valutazione e proposta del livello di classe d’inserimento in ottemperanza al DPR 31/8/99,
n° 394, art. 45, comma 4 (per determinare la classe d’iscrizione ci si riferisce al fatto che
gli alunni vengono inseriti normalmente nella classe corrispondente l’età anagrafica. Si
possono prendere in considerazione le possibilità d’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore in considerazione del diverso ordinamento scolastico nel paese
di provenienza o in seguito all’accertamento delle competenze, abilità e conoscenze
dell’alunno in questione)
- Comunicare ai colleghi della classe d’inserimento la sintesi delle prove d’ingresso e del livello linguistico;
- Dare indicazione ai colleghi di classe per l’elaborazione del PEP
AREA EDUCATIVO-DIDATTICA
Questa fase è cruciale e serve sia a predisporre l’accoglienza che a gestire la fase successiva
all’assegnazione dell’alunno alla classe.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
-
Predispone una batteria di test o di prove d’ingresso per la valutazione del livello linguistico e delle altre competenze dell’alunno che si iscrive ad inizio o in corso d’anno (* da predisporre da parte dell’IS);
- Predispone gli eventuali gruppi di recupero
- Predispone i corsi di Italiano L2
- Predispone, qualora possibile, i criteri per la ripartizione - distribuzione degli alunni stranieri nella classi ne analizza le provenienze, le etnie, i criteri di accostamento, le eventuali
omogeneità, i supporti ed gli eventuali tutoraggi nelle classi (sia adulti che coetanei) ecc…
La Commissione e/o il Responsabile collabora con i docenti di classe nella costruzione di percorsi
facilitati e/o nell’elaborazione del PDP.
La Commissione e/o il Responsabile individua la possibilità di costruzione di un laboratorio per le
tematiche dell’interculturalità (multimedialità specifiche, testi semplificati, vocabolari di base,
materiali vari plurilingui (giochi linguistici, abbinamenti, giochi d’associazione, ecc…)
LE SEZIONI, I TEAM DOCENTI, I CONSIGLI DI CLASSE
- Predisporranno il Piani didattici personalizzati per gli alunni non alfabetizzati in italiano L2.
Il legislatore ha stabilito che le scuole devono mettere in atto tutti gli interventi atti a favorire la
piena integrazione degli alunni ed in particolare si rende necessario un adattamento dei programmi d’insegnamento.
“Allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per
facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali
della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere
realizzata altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici
progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa” dalle Linee guida
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Le prove di verifica e la successiva valutazione delle competenze dovranno essere calibrate in
riferimento agli obiettivi adattati NON al livello medio della classe.
I contenuti
e gli stili della comunicazione:
- fare riferimenti a oggetti e immagini, usare l’animazione e il linguaggio non verbale per facilitare le spiegazioni;
- segnalare in maniera chiara e costante le attività, in modo da far identificare chiaramente la
routine;
- accettare errori e tentativi, eventualmente riformulando ed espandendo le frasi dell’alunno;
- i temi e gli argomenti della comunicazione devono riguardare il contesto o le situazioni che abbiano riferimento al concreto.
Infine l’insegnante costruisce o rafforza un clima relazionale accogliente e positivo, favorendo
l’accettazione reciproca e il sentirsi parte di un gruppo aperto a nuove esperienze.
Sul piano degli apprendimenti curricolari, il docente, come previsto dall’art. 45, comma 4, del
D.P.R. 394/99, rilevati i bisogni specifici di apprendimento, anche sulla base delle prove effettuate al momento dell’inserimento, individua, in collaborazione con la Commissione, modalità di
semplificazione (obiettivi uguali, ma semplificati, con ritmi individualizzati) e di facilitazione linguistica, adattando ad essi la verifica e la valutazione.
Anche i contenuti delle discipline curriculari, se necessario, dovranno essere opportunamente selezionati.
Come organizzare la comunicazione:
- le nuove informazioni devono essere indotte;
- utilizzare le parole del vocabolario di base e di alta frequenza (ogni plesso ne ha uno);
- ridurre l’uso di sinonimi e pronomi;
- semplificare la sintassi usando frasi brevi, con poche coordinate e subordinate, e la struttura
SVO (Soggetto, Predicato, Complemento Oggetto), per quanto possibile.
MATERIALE DIDATTICO
Sarà necessario far riferimento alle bibliografie e materiali multimediali proposti dalle consolidate
Associazioni ed Enti che si occupano di intercultura ed integrazione.
*da materiale del Centro Come
AREA SOCIALE
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Al fine di promuovere la piena integrazione nel nuovo contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi pari opportunità e rispetto delle diversità, l’Istituzione scolastica ha
bisogno della collaborazione con i servizi, le associazioni, i luoghi di aggregazione, ed, in prima
istanza, delle Amministrazioni locali e reti di scuole.
La scuola si impegna a:
- contattare le associazioni di volontariato che operano sul territorio;
- stabilire contatti per favorire lo scambio e per affrontare tematiche concrete;
- attiva la collaborazione con le Amministrazioni locali per proporre e/o accogliere esperienze
comuni.
ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
C.M. 5 del 12.1.94
D.L. 297del 16/04/1994
Dlgs 286/98, art. 43
D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c4
C.M. 221 del 2.10.2000
Documento MIUR febbraio 2006
D.P.R. n. 122/2009 art.1
C M n.2 del 2010
MIURAOODGOS/465
27 gennaio 2012
Iscrizione nelle scuole e negli istituti di ogni ordine e
grado di minori stranieri privi del permesso di soggiorno
iscrizione di studenti non italiani fuori dall’obbligo di
istruzione
Accesso all’istruzione. Norme antidiscriminazione.
Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell´immigrazione e norme...
Scuole collocate in zone a forte processo immigratorio
Linee guida per l´accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri.
valutazione degli alunni stranieri
Criteri di assegnazione degli alunni stranieri alle classi.
Oggetto: studenti con cittadinanza non italiana iscritti a
classi di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato.
*lavori da programmare ed elaborare da parte dell’IC di Muggia
AREE A RISCHIO
In applicazione dell’art.9 del CCNL 2006/09 in relazione alle c.d. Aree a rischio per forte
processo migratorio e contro la dispersione scolastica ogni anno l’Istituto risponde al
CIRR in questione.
A seguito di contrattazione sindacale si definisce di norma la finalizzazione di detti fondi
per il recupero didattico degli alunni – o per attività con analoga destinazione -.
ATTIVITA’ DI RECUPERO DIDATTICO
Dato per scontato che alla scuola dell’obbligo accedono alunni che hanno un retroterra sociale e
culturale ampiamente differenziato, l’Istituto programmerà i propri interventi in modo da rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, far superare le condizioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. Innanzitutto sono state distribuite nella
scuola primaria tutte le ore di ex compresenza in tutte le classi in modo da consentire
l’organizzazione dei momenti di recupero.
L’individualizzazione e la personalizzazione degli itinerari di apprendimento è garanzia, per
l’alunno, di effettiva soddisfazione del diritto allo studio, cui corrisponde il dovere di impegnarsi
per la promozione di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali in termini sia
di conquista degli elementi culturali comunque indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali.
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Per realizzare un curricolo a misura di alunno verranno organizzate nel corso dell’anno esperienze differenziate specifiche di “recupero/sostegno” e di “arricchimento” e “potenziamento”.
Per iniziative di recupero/sostegno si intendono quelle attività che i Consigli di Classe, di classe,
di livello, di interclasse ed i singoli docenti ritengono utili per colmare il divario di partenza tra gli
alunni e per superare gli scompensi rilevati nel corso degli studi sul piano dell’apprendimento e
dello sviluppo della personalità.
Il momento del sostegno sarà occasione di integrazione e di sviluppo delle potenzialità di tutti,
per far sì che la diversità venga vissuta come risorsa e come esperienza umana per i singoli e
per l’intera classe. Ciò mira a creare le condizioni affinché ciascun alunno viva un’esperienza scolastica (per quanto possibile) priva di fratture e coerente con i suoi bisogni educativi e i suoi ritmi di apprendimento.
L’attività di recupero – nei limiti delle risorse assegnate - si svolgerà su più piani per venire incontro ai bisogni degli alunni che, talvolta, sommano a lacune affettivo/sociali quelle culturali/strumentali. Gli interventi proposti mireranno a:
- valorizzare le competenze e tener conto delle risorse che già possiedono;
- evitare che il deficit iniziale comporti l’emarginazione o l’autoemarginazione e l’isolamento;
- tenere presenti, nella scelta dei contenuti, i problemi/la cultura/gli interessi di questi alunni,
onde ottenere più facilmente una motivazione alla partecipazione positiva e all’impegno;
- recuperare quelle capacità e conoscenze di base, senza le quali le possibilità di partecipazione
attiva e di conseguimento di buoni risultati sono molto ridotte.
Sarà compito specifico di ogni Consiglio di Classe, di Interclasse o di Sezione individuare le strategie e le attività più opportune in relazione alle difficoltà manifestate.
L’attività di recupero e sostegno è tanto più efficace quanto più precoce; per questo motivo si
organizzeranno le attività specifiche di sostegno nella scuola primaria anche programmando interventi individualizzati o, meglio, in piccoli gruppi laddove si valutino presenti particolari difficoltà in ottemperanza alla delibera del Collegio dei docenti del 29 febbraio 2012. Nella scuola secondaria di I grado le situazioni più problematiche vengono gestite anche con l’ausilio del progetto educativo del Comune e del progetto GIOVANI; quest’ultimo nasce all’interno del ricreatorio
parrocchiale e prevede la collaborazione di volontari e l’integrazione con la scuola ed il Comune
tramite un vero accordo di rete.
Anche quest’anno sarà possibile attuare delle iniziative di recupero e sostegno in orario extrascolastico grazie alla disponibilità oraria di alcuni docenti che organizzeranno dei pacchetti di ore
dedicati ad alunni della propria classe e/o anche di altre classi.
Insegnanti della scuola secondaria di primo grado cureranno una serie di interventi al fine di migliorare le capacità degli alunni nella realizzazione “dei gesti mentali” necessari nell’attività di
studio.
L’Istituto, sebbene in misura ridotta rispetto gli anni passati, infatti, dà particolare valore alle
iniziative volontarie promosse dalla prof.ssa Adriana Monti in ordine agli interventi a favore degli
alunni con difficoltà di apprendimento attraverso l’applicazione del metodo della Gestione degli
atti mentali. In tal senso vi potrebbe essere la possibilità di momenti formativi per genitori.
ATTIVITA’ DI ARRICCHIMENTO E POTENZIAMENTO
Per attività scolastiche di “arricchimento e potenziamento” si intendono le iniziative programmate per ampliare il campo delle attività formative, degli interessi culturali ed espressivi degli alunni.
Ad esempio, sono da considerarsi attività di arricchimento/potenziamento le ricerche guidate e
libere, il dibattito su argomenti precedentemente trattati, le visite guidate ed i viaggi di istruzione, i vari concorsi, gli interventi in aula di esperti interni ed esterni, come pure le attività espressive ed artistiche (plastiche – pittoriche – musicali – teatrali) ed i diversi laboratori. A queste
vanno aggiunte in orario extra scolastico anche le attività sportive.
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I Consigli di Classe ed i singoli docenti, utilizzando i dati offerti dalla periodica azione di verifica, elaboreranno concrete proposte di attività, sempre tenendo conto, comunque, delle scelte di
carattere generale operate dal Collegio Docenti nel P.O.F.
FORME ORGANIZZATIVE PER LA PERSONALIZZAZIONE ED INDIVIDUALIZZAZIONE
DELL’INSEGNAMENTO
Per realizzare il compito istituzionale di dare ad ogni alunno, secondo i propri bisogni, una risposta formativa, si devono necessariamente trovare forme organizzative e didattiche che facilitino
l’individualizzazione dell’insegnamento in base anche al principio della flessibilità già espresso
nella parte quinta.
In particolare – a seguito della CM n°8 del 2013 la formulazione del Piano didattico personalizzato in condivisione con la famiglia è strumento fondamentale per la necessaria attenzione alla
specialità di ogni alunno con bisogni speciali e di ogni alunno complessivamente.
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La scuola programmerà i propri interventi al fine di far superare (per quanto possibile) le condizioni di “svantaggio” degli alunni diversamente abili. L’individualizzazione degli itinerari di apprendimento attraverso il P.E.I. è garanzia, per l’alunno, di effettiva soddisfazione del diritto allo
studio: un curricolo “a sua misura” (con esperienze differenziate specifiche) ridurrà fortemente il
rischio di emarginazione dell’alunno stesso e può costituire un’ occasione di integrazione e di
sviluppo delle potenzialità di tutti gli altri alunni della classe (la diversità vissuta come risorsa e
come esperienza umana!).
· RESPONSABILITÀ’.
La “responsabilità” nei riguardi dell’alunno diversamente abile è assunta da tutto il Consiglio di
Classe tramite la condivisione:
a) della conoscenza specifica del caso;
b) della realizzazione delle linee di intervento comuni.
· CONTITOLARIETÀ’
La “contitolarietà” consiste :
a) nel considerare l’alunno diversamente abile come parte integrante della classe;
b) nel considerare l’insegnante di sostegno come corresponsabile della comune attività educativa e didattica della classe, preventivando anche lo scambio dei ruoli tra insegnante di sostegno e
insegnante curricolare.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA.
Tutti gli insegnanti partecipano alla elaborazione della programmazione degli interventi specifici
per l’alunno, interventi che nascono dalla collaborazione tra scuola – famiglia – operatori sanitari
e socio/assistenziali. Nella stesura di tale documento si devono delineare gli obiettivi generali di
carattere prevalentemente operativo (anche per quanto riguarda l’area cognitiva).
INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO ED ATTIVITÀ DIFFERENZIATE.
L’ insegnamento individualizzato non è un rapporto “solitario” insegnante/alunno, ma presuppone:
a) un legame/interazione fra apprendimento e socializzazione;
b) attività che prevedano lo svolgimento del lavoro (anche per brevi periodi) nel gruppo/classe o
in piccoli gruppi (della stessa classe o di livello);
c) attività rapportate alle capacità e alle potenzialità dell’alunno diversamente abile
nell’approccio comune delle medesime tematiche, le quali potranno essere approfondite a livelli
diversi sia dai compagni che dall’alunno.
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· VALUTAZIONE.
Nella valutazione degli alunni diversamente abili si terrà conto dei progressi conseguiti in rapporto alle loro potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
GRUPPO DI LAVORO D’ISTITUTO L. 104/92
Il G.L.IS. e il Gruppo di lavoro per l’inclusione previsto dalla Circolare ministeriale n°8 del
06/03/2013 operano nelle seguenti articolazioni come previsto dal PIANO PER L’INCLUSIONE.
 COMPONENTE ALLARGATA AGLI ENTI (“GRUPPO DI RETE”):
Il gruppo di rete è formato dagli insegnanti referenti di progetto, dai referenti dei vari ordini e
plessi per il disagio, dai responsabili dell’UOBA (Unità Operativa Bambini e Adolescenti) del 3°
distretto, dal Servizio Sociale del Comune di Muggia, dal Dirigente Scolastico e dal vicario.
Si riunisce, di norma, cinque volte nel corso dell’anno scolastico con la finalità di coordinare tutte le attività di consulenza e collaborazione tra gli enti coinvolti e di condividere obiettivi comuni
di progettazione e gestione delle problematiche relative alla diversabilità, disagio e dispersione
scolastica.
 COMPONENTE DOCENTI (SOSTEGNO): si riunisce tre volte all’anno e si occupa di questioni
organizzative. Diventa, inoltre, occasione di studio, approfondimento e scambio in merito ad argomenti riguardanti l’integrazione degli alunni. Vi partecipano tutti i docenti di sostegno
dell’Istituto, l’insegnante incaricata di funzione strumentale per la diversabilità, il Dirigente Scolastico ed il vicario (se necessario).
 FUNZIONI STRUMENTALI con i compiti propri deliberati ad ogni inizio anno dal Collegio dei
docenti.
GRUPPI DI LAVORO SUL CASO
Sono i gruppi di lavoro che si riuniscono per i singoli casi di alunni in situazione di diversabilità
(Gruppo di lavoro ex CM 258 e L 104/92) e di disagio. Vi fanno parte il Dirigente Scolastico oppure il vicario o un referente, i docenti delle classi interessate, gli operatori dell’ A.S.S., del Servizio Sociale (dei Comuni di Muggia, Trieste o S. Dorligo), del Burlo o privati, i genitori
dell’alunno (se necessario o previsto dalla normativa vigente).
MODELLO DI PEI
LINK
ACCOGLIENZA, CONTINUITA’ INTERSCOLASTICA, INTERVENTI PER PROMUOVERE E
MIGLIORARE I RAPPORTI SOCIALI.
Con l'obiettivo di conoscersi e comunicare, sapersi rapportare positivamente con bambini di
altre scuole, vivere il passaggio tra diversi ordini di scuola in modo sereno, avere atteggiamenti disponibili verso gli altri, verranno organizzati incontri, visite guidate sul territorio ed
esperienze comunitarie in tutte le scuole.
Durante tutto l'anno scolastico, nella scuola dell’infanzia verranno organizzati incontri con le
scuole elementari in occasioni variamente articolate, per rendere più sereno il passaggio tra
diversi ordini di scuola e vien compilata ad ogni fine anno scolastico la SCHEDA DI CONTINUITA’ deliberata dal Collegio dei docenti.
Altre gite ed uscite sul territorio saranno organizzate da ogni scuola dell'Infanzia per conoscere l'ambiente circostante, i laboratori artigianali e le manifestazioni dedicate ai bambini.
Alcuni docenti si recheranno nelle classi quinte elementari per soddisfare curiosità e richieste di informazioni degli alunni che in seguito verranno accompagnati a visitare la scuola
secondaria di I grado.
Incontri fra docenti di scuola primaria e scuola secondaria di I grado avverranno prima e
durante la formazione delle classi prime e dopo qualche giorno dall'inizio del prossimo anno
scolastico per scambi di informazioni sulle caratteristiche degli alunni.
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Incontri fra docenti di scuola dell’infanzia e le educatrici del NIDO comunale prima e durante la formazione delle sezioni e dopo qualche giorno dall'inizio del prossimo anno scolastico per scambi di informazioni sulle caratteristiche degli alunni.
Nelle classi di passaggio ed in particolare nelle prime della scuola secondaria di I grado sono
state applicate le indicazioni emerse dai corsi di formazione compresi nel progetto "Star bene a scuola…" in particolare per quanto riguarda l'accoglienza.
STRUMENTI PER AFFRONTARE IL DISAGIO GIOVANILE
Il tema del disagio, scolastico ed extrascolastico, viene affrontato dalla scuola a diversi livelli e
con diverse iniziative, coordinate con gli altri Enti territoriali.
PROGETTO GIOVANI
Il progetto nasce dall'esperienza dei precedenti progetti di Educativa Territoriale, Arcobaleno e
Dopo il Campanello e prevede un accordo di rete fra il Comune di Muggia, il Ricreatorio Parrocchiale, la Cooperativa Universis ed il nostro Istituto. Sulla base delle precedenti esperienze l'attenzione si concentra soprattutto sulla fascia d'età 10-14 anni, pur senza escluderne altre e si
cerca di favorire la circolazione di informazioni ed il confronto sugli interventi da realizzare sui
ragazzi inseriti nel progetto.
L’obiettivo è quello di accompagnare i ragazzi nel processo di crescita offrendo loro figure di riferimento alternative e complementari a quelle familiari – gli educatori – che inneschino processi
di empowerment del minore attraverso il supporto e la mediazione tra esso e il proprio contesto
di vita.
 Nell'ambito del progetto sulla dispersione scolastica verranno aperti degli sportelli per gli
alunni delle classi quinte della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado – a seguito
dell’approvazione definitiva del PTOF-;.
 Alla consulenza di tipo relazionale, si affiancherà una consulenza più propriamente didattica,
che si avvarrà della collaborazione degli insegnanti, rivolta a singoli alunni con difficoltà di
apprendimento.
 L’attività di consulenza con il Distretto sanitario (ex sportello) per docenti si concretizza con
contatti e consulenze telefoniche con gli operatori.
 La scuola partecipa alla progettazione dei Piani di zona, come previsto dalla normativa.
All’interno dell’istituto, per affrontare soprattutto il disagio scolastico dovuto a difficoltà di apprendimento, è prevista la possibilità di finalizzare una quota del Fondo dell’istituzione scolastica
(anche attraverso l’utilizzo dei fondi provenienti dalle Aree a rischio) alla creazione di possibilità
di compresenza in particolare nelle scuole dove queste non sono rese possibili dall’ordinamento,
in modo da affrontare subito le difficoltà che dovessero sorgere
SERVIZIO CIVILE SOLIDALE
Annualmente l’Istituto Comprensivo – che funge da Ente ospitante ed è regolarmente
iscritto all’Albo regionale - aderisce al Bando emanato dalla Regione FVG.
Da quest’adesione deriva la possibilità d’assegnazione di cinque o sei (in relazione ai
fondi dell’Ente Regione) studenti di scuola superiore volontari.
Gli stessi si assumono l’obbligo di spendere 240 ore di volontariato/formazione presso il
nostro Istituto a fronte di riconoscimento economico erogato dalla Regione.
Negli anni questo servizio ha consentito:
- L’integrazione di volontari allo Spazio Compiti in base ai principi del peer tutoring presso il quale un alto numero di alunni fa riferimento;
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- La catalogazione informatica di tutte le Biblioteche dell’Istituto nonché le varie iniziative per la promozione della lettura e l’attività di prestito.
- Alcuni anni si è potuto inserire qualche intervento per bambini particolarmente fragili
nella fascia oraria pomeridiana di lezione a supporto dei docenti.
Per gli stessi obiettivi vengono impiegati eventuali studenti tirocinanti dell’Università degli studi.
LA DIFFICOLTA’ DIDATTICA
La difficoltà didattica
Si intende per “difficoltà scolastica” la carenza specifica su una materia o su una parte di
materia, su uno o alcuni argomenti. La scuola interviene con pacchetti orari specifici di recupero a carico del Fondo di Istituto in applicazione della Delibera del Collegio dei docenti
d.d. 9 febbraio 2012 e dei finanziamenti provenienti dalla fonte contrattuale c.d. “Aree a rischio”.
C’è inoltre la possibilità di indirizzare gli alunni allo Spazio Compiti presso il Ricreatorio parrocchiale. Allo Spazio Compiti collaborano educatori e i volontari del servizio civile volontario tramite un Accordo con la Regione F.V.G Per quanto attiene l’Istituto Comprensivo un docente ha
l’incarico di coordinamento all’interno dell’Accordo di rete fra Istituto Comprensivo, Comune
di Muggia e Ricreatorio Parrocchiale.
Inoltre, qualora sia organizzativamente possibile e si trovi anche quest’anno l’accordo con il Comune, si riproporrà la possibilità di uno spazio per il recupero nel corso di alcuni, mirati, sabati
mattina.
Prevenire l’ insuccesso scolastico
Parliamo di “insuccesso scolastico” quando i processi individuali di apprendimento necessitano di
una ristrutturazione complessiva.
Questa situazione potrà essere affrontata oltre l’utilizzo dei pacchetti orari di recupero anche con
gli strumenti pedagogici della Gestione Mentale metodo del quale molti docenti so sono
appropriati nel corso degli anni.
E’ un patrimonio che deriva dai numerosi e convinti anni di applicazione delle attività legate alla
Pedagogia degli Atti individuali di apprendimento (Gestione Mentale) – metodologia nella quale è
specializzata la prof.ssa Adriana Monti che per anni ha volontariamente trasmesso detta metodologia ai colleghi in servizio.
Compatibilmente con i propri impegni l’ex professoressa continua utilmente ad intervenire a favore dei nostri alunni con le particolarità descritte i orario extra scolastico.
IPDA
Nell’ambito della prevenzione e dell’organizzazione di interventi precoci si colloca anche il
Progetto IPDA per gli alunni dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia.
A queste attività, che possono riguardare tutto l’Istituto, si affiancano progetti specifici per la
Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria. Il progetto IPDA ( Identificazione Precoce delle
Difficoltà di Apprendimento) coinvolge docenti della scuola dell’infanzia e primaria ed è volto
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essenzialmente a favorire il passaggio fra i due ordini di scuola garantendo il possesso dei
prerequisiti necessari ad iniziare il percorso di alfabetizzazione.
Integrazione degli alunni certificati ai sensi della Lg. 104/92
L’Istituto ha elaborato un progetto specifico per l’ integrazione degli alunni riconosciuti
ai sensi della L. 104 artt. 3 e 4 e la rimozione del disagio (L.R.328). I docenti referenti sono le insegnanti Funzione strumentale si avvalgono della consulenza delle insegnanti
incaricate e specializzare nei disturbi dell’apprendimento.
Con tale progetto si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
•
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favorire il raggiungimento di obiettivi formativi nel rispetto di bisogni e ritmi di
apprendimento individuali;
migliorare l'atteggiamento rispetto all'apprendimento;
favorire la relazione nel rapporto con gli altri: alunno/alunno, alunno/adulto anche
nell'ambiente extrascolastico;
valorizzare le abilità individuali, anche se residue;
facilitare le modalità di interazione comunicazionale;
valorizzare l'intelligenza affettivo – emotiva;
promuovere i rapporti di collaborazione con il gruppo;
creare situazioni di cooperazione.
Inoltre, al fine dell’armonizzazione e del coordinamento degli interventi amministrativi dei
docenti si è elaborato lo strumento “La differenza non è una sottrazione”.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Nella scuola primaria anche quest’anno la normale programmazione di attività motoria sarà arricchita da interventi ed iniziative tendenti a rafforzare le abilità motorie di base ed a partecipare
alle attività di gioco-sport, rispettando le regole in situazioni diverse.
Sono previste collaborazioni con tutte le Società sportive che fanno riferimento alla Consulta dello Sport promossa e gestita dal Comune e di quelle appartenenti al Progetto Giovani del Comune di Muggia.
E’ prevista la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e ad alcune manifestazioni sportive
organizzate dalle società stesse tra gli alunni dei diversi plessi.
Nella scuola secondaria di primo grado verranno inoltre organizzate le attività del Centro Sportivo pomeridiano, a partecipazione facoltativa. Le attività del Centro Sportivo saranno seguite da
un docente di educazione fisica.
INIZIATIVE DEI E PER I GENITORI
Per favorire il contatto fra le scuole e le famiglie, nei singoli plessi, soprattutto della scuola
dell’infanzia e della scuola primaria, vengono organizzate in momenti diversi e in forme diverse
giornate in cui le famiglie possono entrare nell’ambiente scolastico e conoscere le attività che vi
si svolgono. (open day).
In alcune situazioni i genitori parteciperanno alle iniziative scolastiche non solo in veste di spettatori ma anche di collaboratori.
Si fa riferimento alle proposte pervenute dalla componente genitori del Consiglio di Istituto che,
come avvenuto gli scorsi anni scolastici, ha attivato una serie di incontri per genitori relativamente al come aiutare i propri figli a studiare e incontri con la Polizia postale sul controllo ed i
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pericoli di Internet. Anche quest’anno si accoglieranno eventuali proposte provenienti dalla
componente genitoriale.
Tuttavia si rimane aperti all’accoglienza di ulteriori iniziative che possano rivelarsi utili e significative per la crescita della comunità scolastica.
PARTE SESTA
LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Nel corso dell’estate 2007 il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato le attese Indicazioni
nazionali per il curricolo in allegato al D.M. 31/7/2007 che hanno decretato che “a partire
dall’anno scolastico 2007-2008 le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione procedono
all’elaborazione dell’offerta formativa avendo come riferimento in prima attuazione e con gradualità, le Indicazioni” che ormai sono ampiamente operative..
Nel maggio del 2012 son state pubblicate le” Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del
primo ciclo di istruzione” ed il Collegio, nell’ultima seduta dell’anno scolastico 11-12 è stato sollecitato a partecipare alla consultazione promossa dal Ministero.
Inoltre, a conclusione del lavoro del Gruppo provinciale e regionale denominato “Autonomia e
Curricolo” si sono accolti e sono stati utilizzati alcuni dei materiali proposti, in particolare la Certificazione delle Competenze sia per la scuola primaria e, pur con diverso percorso, per la scuola
secondaria.
Le Indicazioni relative al curricolo si pongono in coerenza al disegno che ha visto l’istituzione
stessa degli Istituti Comprensivi: l’idea di globalità della persona-allievo, la considerazione della
sua evoluzione e del necessario, conseguente unico sviluppo di una linea pedagogica che consideri al proprio interno lo sviluppo di un disegno continuo, sebbene sempre maggiormente articolato, tra ordini di scuola.
La centralità della persona che apprende, l’originalità dei percorsi individuali, il loro inserirsi nel
tessuto sociale e territoriale trovano grande rilievo nelle Indicazioni e sostanziale continuità ed
integrazione nel Pof di Istituto.
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Da anni, infatti, il Comprensivo Lucio si pone come Istituzione profondamente integrata nel
tessuto sociale d’appartenenza, ne è esso stesso propulsore ed animatore insieme al Comune ed
al privato sociale.
Ancora, l’indicazione circa “l’esigenza di impostare una formazione che possa continuare lungo
tutto l’arco della vita” e la derivante verticalità del disegno curricolare trova piena consonanza
nella metodologia di lavoro fin qui attuata che tiene anche fortemente presente la complessità e
la molteplicità degli aspetti educativi. Gli stessi, didatticamente, si fanno sempre più reticolari ed
interconnessi in termini di costruzione di pensiero e mentalità dentro i nuovi scenari propri delle
europee società della conoscenza.
Dunque, l’orizzontalità dei curricoli si attesta sempre più come necessità di superamento della
separatezza tra le discipline andando a connettersi in una trama interdisciplinare laddove conoscenze e competenze siano sempre maggiormente connotate da un carattere di alta integrazione. A tale principio il Pof si è sempre ispirato consolidando prassi e metodi così come le Indicazioni prevedono.
In tale contesto la trasversalità delle educazioni rimane di cruciale importanza poiché coinvolge e
coniuga valori civili ed etici e formazione e crescita delle competenze individuali.
Il Collegio Docenti si sta attivando in continuità con gli scorsi anni nelle forme previste dal D.M.
31/7/07 per quanto atterrà all’ informazione e formazione relativa alle Indicazioni e soprattutto
alle Linee guida prodotte dall’USR FVG che sono state distribuite a tutti i docenti e che, nel corso
del Collegio dei docenti di novembre, saranno oggetto di studio e dibattito.
Qualche anno fa è stato istituito un gruppo di lavoro a livello provinciale per l’elaborazione dei
curricoli verticali per disciplina; l’Istituto fa dunque costante riferimento a detto lavoro attraverso
la divulgazione dei materiali contenuti nel sito www.autonomiacurricolo.it ; i docenti della scuola
primaria si sono attivati in commissioni distinte per aree disciplinari ed hanno elaborato un documento unico che raccoglie in verticale i curricoli dalla classe prima alla quinta.
Inoltre è in fase di elaborazione il curricolo verticale di Istituto per discipline avviato all’inizio del
presente anno scolastico.
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
A seguito delle criticità emergenti dal RAV il Piano di miglioramento ha previsto la necessità di
accentuazione del lavoro in verticale che da qualche tempo si era allentato. Dal settembre 2015,
proprio in attuazione del Piano di miglioramento, si è prevista la possibilità di iniziare l’anno scolastico con una serie di riunioni di programmazione verticali e miste: sia sulle tematiche educative generali che per aree disciplinari.
Ciò si è dimostrato particolarmente apprezzato da tutto il corpo docente e pertanto fin d’ora rimarrà pratica ad ogni inizio anno scolastico anche in considerazione della necessaria integrazione dei docenti neo immessi.
Inoltre si perverrà a sistematico invio e comune elaborazione delle prove d’ingresso per tutti gli
ordini affinché sia consapevole patrimonio comune il livello di attesa relativamente alla preparazione richiesta dal grado superiore presso lo stesso Istituto.
Altrettanto importante si è rivelata la riflessione sulla restituzione dei dati INVALSI sia per
l’analisi dell’evoluzione delle singole classi che per il confronto tra le valutazioni del singolo docente raffrontato con quello delle prove standardizzate.
IDENTITA’ DIDATTICA DELL’ISTITUTO
La riflessione degli ultimi anni all’interno del Collegio Docenti ha portato a individuare alcuni punti forti attorno ai quali tracciare le linee guida dell’identità didattica dell’Istituto e delineare ulteriori percorsi di aggiornamento collettivo. Tali punti forti sono:
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la consapevolezza dell’esistenza di forme multiple di intelligenza, motivo per cui si è
scelto di dare spazio all’interno dei curricoli alle attività operative, manuali ed espressive, e di diversi stili di apprendimento cui conformare gli stili di insegnamento;
la volontà di delineare dei percorsi didattici e formativi in senso verticale, con elementi
di continuità fra i diversi ordini di scuole;
l’approfondimento degli aspetti relazionali e metodologici, che sono privilegiati rispetto a
quelli di contenuto, per sperimentare nuove modalità di “fare scuola” pur nelle difficoltà
derivanti dalle riduzioni orarie ed umane.
l'uso delle nuove tecnologie, che vengono proposte per creare l’abitudine ad un ambiente di studio e lavoro di cui esse facciano parte sempre compatibilmente alle risorse.
La consapevolezza che ne deriva relativamente alla necessità di considerare potenzialmente ogni alunno necessitante di percorso individualizzato e personalizzato pur
nell’equilibrio necessario nel raggiungimento di uno standard nazionale irrinunciabile.
Ciò, con tutta evidenza, sembra tracciare una contraddizione dalla quale tuttavia non si
può prescindere.
L’Istituto Comprensivo Giovanni Lucio ha affrontato alcuni fra i molti temi che nella didattica devono essere ripensati, alla luce sia della situazione organizzativa propria di un Istituto Comprensivo sia delle trasformazioni sociali della nostra epoca connotata dalla crisi economica.
Si è partiti dalla considerazione che una seria riflessione sulla didattica debba essere approfondita, condivisa e non debba essere affrontata al solo scopo di produrre dei documenti, ma debba
costituire vera e propria occasione di riflessione culturale.
CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
Negli anni gruppi di insegnanti di materia avevano individuato, all’interno dei criteri di valutazione previsti per ogni disciplina, le capacità utili a definire tali criteri e ritenute essenziali per ogni
ambito. Il Piano dell’Offerta Formativa ha assunto tali strumenti di lavoro come base per una
progressiva revisione col mutare delle normative ministeriali.
È volontà dell'Istituto proseguire nella riflessione sulle tematiche didattiche e pedagogiche trasversali già individuate all'interno del corso di formazione sull'educazione cooperativa e del progetto in particolare cercando di sperimentare azioni didattiche improntate alla gestione mentale
che al rispetto della varietà negli stili di insegnamento/apprendimento.
In modo particolare nel corso di quest’anno scolastico per le classi seconda e terza della scuola
secondaria si è provveduto, grazie alla convinta adesione dei docenti, all’avvio del Progetto Unplugged con la supervisione dell’Azienda sanitaria centrato sull’apprendimento dello “star bene”
come prevenzione all’uso delle sostanze e delle possibili dipendenze.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Le scelte metodologiche dei singoli docenti sono strettamente connesse alla programmazione dei
percorsi formativi e didattici oltre che alle caratteristiche degli alunni delle classi a cui questi percorsi sono destinati e alle scelte personali; si diversificano ovviamente a seconda dell'età dei
bambini. Il Piano dell’Offerta Formativa indica però alcune linee ispiratrici:
- proposta agli alunni di metodologie di lavoro varie (lezione frontale, lavoro di gruppo, collaborazione fra pari, uso degli strumenti audiovisivi,… sia in alternativa che assieme in diversi
momenti dell’unità lezione) che tengano conto sia degli obiettivi didattici che di quelli formativi, in modo che ciascuno degli alunni possa trovare nella pluralità delle proposte la modalità
più congeniale al suo stile di apprendimento.
- adeguata attenzione alla metacognizione e alla gestione dell'errore, ponendo come centrale il
problema che l'alunno riesca a costruirsi e a gestire le sue competenze metacognitive, guidato dal docente a compiere una costante riflessione sulle proprie strategie di apprendimento,
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68
-
-
sulle competenze raggiunte, sulle sue risorse e sui suoi bisogni, in definitiva sui suoi processi di apprendimento. Il ripercorrere la via attraverso la quale è arrivato a dare una determinata risposta lo porterà a rendersi conto eventualmente delle cause degli errori, da considerare spie di una disfunzione o di una deviazione dal percorso; l'attenzione alle sue caratteristiche gli consentirà di valorizzarle nel suo personale progetto di apprendimento.
introduzione graduale e didatticamente sorvegliata delle nuove tecnologie, che si vorrebbe far
diventare non solo materia di apprendimento ma anche strumento di lavoro consueto e non
eccezionale, tenendo però conto dei limiti nel campo delle attrezzature e della necessità di
evitare certi rischi che l’uso esclusivo o poco meditato di tali strumenti possono far correre. A
questo fine si sono attivate tutte le misure di protezione ritenute adeguate. Tutto ciò deve
servire ad ogni alunno a maturare le competenze essenziali in questa realtà dove e in questo
mondo comunicativo laddove le stesse sono essenziali. Tuttavia i nostri nativi digitali non devono vedersi sottratto o troppo contratto quella tradizionale, prezioso ed essenziale metodologia che deriva dall’uso del quaderno e della scrittura manuale fondamentali per lo sviluppo
dell’attenzione, dei tempi di concentrazione, dell’ordine, del governo della spazialità e del
coordinamento oculo manuale che non devono vedersi ridotti. Memoria Lateralizzazione
la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze cooperative degli alunni, sia per quanto riguarda l'apprendimento sia l'ambito organizzativo, sia nelle normali attività di classe (dall'aiuto reciproco e dal lavoro di coppia all'apprendimento cooperativo strutturato in percorsi specifici e in progetti di ricerca particolari) sia in momenti particolari dedicati all’esclusivo sviluppo
delle competenze sociali, sia in alcuni dei progetti che arricchiscono l’offerta formativa.
CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
LINK
ORIENTAMENTO
Un altro punto forte della riflessione comune dei docenti dell’Istituto Comprensivo dovrà riguardare il processo di orientamento, inteso come graduale conoscenza di sé, in termini di capacità
di costruzione del proprio progetto di vita nonché dell’ambiente sia esso scolastico che extrascolastico, in cui l’alunno è inserito, che va affrontato in continuità fra tutti gli ordini di scuola.
L’orientamento ha la finalità di sviluppare le capacità di scelta degli alunni in modo che diventino
sempre più meditate e consapevoli.
Per gli alunni e le alunne delle classi terze della scuola secondaria di I grado è prevista un'attività
di orientamento da svolgersi nei mesi di novembre, dicembre e gennaio che prevede la divulgazione di materiale informativo e, se possibile, incontri con gli operatori del Servizio Regionale di
Orientamento, la formulazione del Consiglio Orientativo, prima dell'iscrizione.
L’Istituto si è dotato di uno strumento per fornire alle famiglie il consiglio orientativo:
CONSIGLIO ORIENTATIVO PER LE CLASSI TERZE
(Anno scolastico 20 -20 )
ALUNNO / A: _____________________________________________
CLASSE 3a Sez. ___________
Il Consiglio di classe, allo scopo di facilitare la scelta dopo la terza media, fornisce all’allievo e alla famiglia le seguenti
indicazioni. Nel formularle si è tenuto conto degli interessi, delle attitudini e dell’applicazione allo studio.
Sulla base dei vari elementi di giudizio a sua disposizione, il Consiglio di classe ritiene che l’alunno/a, per il prosieguo dei
suoi studi, possa inserirsi positivamente nelle seguenti aree di studio:


area artistico – espressiva
area scientifica
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69


area tecnico – professionale
area umanistica
In particolare, il Consiglio di classe, tenendo conto dell’evoluzione della personalità e del rendimento scolastico globale,
indica per l’alunno / a il seguente indirizzo specifico di studi:









liceo classico
liceo linguistico
liceo delle scienze umane
liceo artistico
liceo musicale e coreutica
liceo scientifico
istituto tecnico
istituto professionale
corso di formazione professionale
Note eventuali:
……………………………………………………………………………………………………………….......
…………………………………………………………………………………………………………………...
…………………………………………………………………………………………………………………...
Muggia, …………………….
PER IL CONSIGLIO DI CLASSE
IL COORDINATORE
……………………………………..
Inoltre, l’Istituto aderisce alle numerose iniziative in merito promosse dalla Provincia di Trieste e dalle Scuole secondarie
di secondo grado.
I PROGETTI E LE ATTIVITA’
d’ISTITUTO
Da inserire:
-Le attitività
-I Progetti
-I criteri di valutazione dei Progetti/attività
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Dalle indicazioni nazionali per l’organizzazione del curricolo si definiscono le responsabilità degli
insegnanti in ordine alla valutazione e alla cura della documentazione didattica, cui compete inoltre la scelta degli strumenti di valutazione più idonei, nel rispetto dei criteri deliberati dagli organi collegiali competenti.
La valutazione costituisce parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento - come
previsto dal Decreto del Presidente della repubblica n°122 del 2009 - e va intesa nella sua duplice articolazione: la valutazione conclusiva di un segmento scolastico (ad es. alla fine di un
quadrimestre o di un anno scolastico) va integrata all’interno di un concetto più ampio, che
comprende la verifica in itinere del processo di apprendimento ed investe il percorso scolastico
complessivo.
Nello stesso tempo la valutazione individuale va considerata anche nei termini di valutazione della programmazione e dell’attività didattica rivolta agli alunni stessi. Qualora gli apprendimenti
69
70
conseguiti non risultino soddisfacenti, l’insegnante è tenuto ad individuare metodologie diverse
e strategie alternative per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Per procedere alla valutazione individuale è necessario prendere in considerazione diversi aspetti: accertare la situazione iniziale di partenza e le capacità individuali, e verificare gli effettivi
progressi compiuti, tenendo conto dei livelli minimi standard stabiliti per l’acquisizione di abilità e
competenze. Data la complessità e delicatezza di tale operazione, è necessario stabilire collegialmente, tra i docenti coinvolti, dei criteri comuni che consentano una valutazione quanto più
serena ed obiettiva.
In questo senso si applicano le LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE degli alunni elaborata
dall’USR.
In particolare l’Istituto ha definito come vi sia la necessità sia di uniformare – al fine di dare punti di riferimento a docenti, alunni e famiglie,- dei parametri per definire la votazione numerica
così come previsto dal Decreto 122/09 ma nel contempo – nella consapevolezza della grande variabilità dei punti di partenza l’applicazione degli stessi con i criteri della valutazione complessiva
della persona-alunno coniugata al rigore della misurazione e della media dei risultati delle prestazioni oggettive: quindi, la valutazione è il risultato del delicatissimo equilibrio tra elemento
oggettivo ed elemento soggettivo che è garantito nella sua equità dal fatto di essere risultato di
discussione collegiale.
Con la presente invio quanto deliberato in Collegio dei docenti del 9 settembre 2011 per i dovuti
riferimenti (art. 2 Decreto 122/99)
Il voto delle discipline in riferimento all’art.7 Decreto 122/99, a garanzia dell’omogeneità di giudizio in tutto l’Istituto, pur nella necessaria opera di valutazione complessiva dell’alunno (non solo semplicemente numerica e legata alle risultanze delle singole verifiche) deve far riferimento a:
VOTO Corrispondenza
ABILITA’
CONOSCENZE
GIUDIZIO
10 OTTIMO EC- COMPLETA E SI- APPROFONDITA,
CELLENTE CURA
LESSICALMENTE
APPROPRIATA E
RICCA
COMPETENZE
SA APPLICARE LE CONOSCENZE IN MANIERA COORDINATA ANCHE A SITUAZIONI NUOVE E LE SA ELABORARE PERSONALEMENTE
MOLTO BUONA COMPLETA E LES- SA APPLICARE LE CONOSICALMENTE APSCENZE IN MANIERA APPROPROPRIATA
PRIATA E COORDINATA
ABBASTANZA
SODDISFACENTE E APPLICAZIONE DELLE CONOSICURA E SOD- CON LINGUAGGIO SCENZE IN MANIERA ABBADISFACENTE
APPROPRIATO
STANZA COORDINATA
ESSENZIALE E ABBASTANZA SOD- SA APPLICARE LE CONOMECCANICA
DISFACENTE E CON SCENZE IN MANIERA PARLINGUAGGIO SUF- ZIALE MA ABBASTANZA AUFICIENTEMENTE
TONOMO
ADEGUATO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE SUPERFICIALE E GENERICA CON
APPLICA LE CONOSCENZE IN
DISCONTINUA
LINGUAGGIO SUF- MODO PARZIALE
FICIENTEMENTE
ADEGUATO
5
NON SUFFI- PARZIALE E
CIENTE
SCARSA
LINGUAGGIO NON APPLICA LE CONOSCENZE SOAPPROPRIATO
LO SE GUIFDATO
70
71
4
GRAVEMENTE MOLTO SCARSA LINGUAGGIO
NON E’ IN GRADO DI APPLIINSUFFIFRAMMENTARIO ED CARE LE CONOSCENZE
CIENTE
INADEGUATO
Da rivedere in base al lavoro dei Gruppi di settembre
Sarà inoltre indispensabile pervenire all’affinamento dei sistemi di valutazione propri del sistema
per raggiungimento delle competenze alle quali fanno riferimento le CERTIFICAZIONI DELLE
COMPETENZE deliberate dal Collegio dei docenti sia per la scuola secondaria di primo grado che
per la scuola primaria.
Inoltre, sempre maggiore importanza va rivestendo il sistema di valutazione esterno che proviene ormai annualmente dall’INVALSI e che costituisce un utile strumento comparativo a livello
nazionale.
Gli insegnanti di ciascun livello di scuola primaria hanno elaborato un documento in cui hanno
individuato gli obiettivi minimi da raggiungere in campo educativo e formativo e in quello cognitivo per quanto riguarda l'italiano e la matematica ed hanno indicato i criteri di valutazione adottati. Il documento è stato discusso e approvato in sede di interclasse insieme ai genitori rappresentanti.
La scuola secondaria di I grado è dotata di un documento sulla valutazione che fissa alcuni principi ed alcune modalità relative alla stessa e che è completato dal documento sull’Esame di Stato.
Le indicazioni nazionali per l’organizzazione del curricolo accanto al lavoro relativo alla crescita
delle competenze degli allievi costituiscono una proposta culturale di suddivisione del percorso
scolastico di primo ciclo in tre macro-aree disciplinari, rivolte all’apprendimento dei saperi essenziali, propedeutici agli apprendimenti specifici. L’esigenza di promuovere un insegnamento disciplinare non frammentato ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi intende
avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza.
.
La valutazione complessiva va quindi ad indagare sui risultati dell’incrocio tra la proposta formativa e le caratteristiche di unicità ed irripetibilità di ciascun alunno pur tenendo presente che vi
sono anche delle necessità di standardizzazione. Si intende cioè sottolineare l’esigenza di considerare, all’interno del quadro valutativo, gli aspetti di personalità e di formazione culturale che
possano portare l’individuo a costruire il proprio percorso di vita in modo plurale e contemporaneamente personale. Per un più ampio respiro l’Istituto è indirizzato a tener conto delle modalità di valutazione riferite ai criteri europei che si ispirano ad una logica di armonizzazione delle
competenze.
Pertanto il processo valutativo è contemporaneamente attento all’evoluzione del soggetto alunno
(attraverso la scheda di valutazione) che alle necessità di standardizzazione e ai livelli di prestazione ministerialmente richiesti (attraverso la certificazione delle competenze).
L’Istituto aderisce alla ricerca provinciale denominata “Autonomia e curricolo”, per l’elaborazione
condivisa del curricolo verticale.
Dall’anno scolastico 2007-2008 la valutazione periodica e annuale è effettuata mediante
l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi (D.L. 137/2008 e confermata dal Regolamento
sulla valutazione Decreto 122/ 2009 perciò per la scuola primaria la valutazione è anche illustrata con giudizio analitico.
Il Collegio Unitario del novembre 2008 si è espresso sottolineando che la valutazione docimologica delle singole verifiche (orali e scritte) è indicativa dell’apprendimento degli alunni nel corso
dell’anno scolastico.
La valutazione è operazione complessa nella quale rientra la misurazione del rendimento e delle prestazioni nelle varie prove che si coniugano con altri elementi attinenti il processo di apprendimento quali:
71
72



Le condizioni di partenza e la biografia del singolo allievo;
La motivazione ad apprendere, il grado di partecipazione e la responsabilità, l’atteggiamento
complessivo, ecc.
Attenzione particolare viene posta nei confronti di quegli alunni con diagnosi derivanti da disturbi specifici dell’apprendimento per i quali viene applicata la circolare del 5 ott. 2004 e
quanto previsto dalla l.170/10.
La valutazione riportata nella scheda non deve essere solo una media matematica in quanto si
terrà sempre conto del livello di partenza e del percorso compiuto dal singolo alunno.
Da rivedere in base la Lavoro dei gruppi di settembre
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA (estratto del verbale 27.5.2010)
ALUNNO ________________________________________________________
NATO A ______________________ IL ______________________
SCUOLA ____________________________ CLASSE ___________________
IDENTITÀ E CONVIVENZA CIVILE
SÌ
NO
PARZIALE
Capacità di risolvere autonomamente problemi quotidiani
Rispetto dell’ambiente e delle cose
Disponibilità alla collaborazione con i pari e gli adulti
Rispetto degli altri e della diversità
Rispetto delle regole e consapevolezza del loro valore
COMPETENZE TRASVERSALI
A
B
C
D
Rielaborazione dei contenuti studiati
Comprensione e uso del linguaggio specifico delle discipline
Acquisizione di un metodo di studio personalizzato
COMPETENZE DISCIPLINARI
LINGUA ITALIANA
A
B
C
D
Lettura e comprensione di diverse tipologie testuali
Produzione orale adeguata al contesto, ai destinatari, allo scopo
Produzione scritta attraverso l’utilizzo di registri linguistici adeguati al contesto
Conoscenza morfosintattica, ortografia ed adeguatezza lessicale
AREA LOGICO MATEMATICA
A
B
C
D
Abilità di calcolo orale e scritto
Risoluzione di problemi di tipo aritmetico e geometrico
Utilizzo di capacità logiche in contesti differenti
72
73
AREA ANTROPOLOGICA E SCIENTIFICA
A
B
C
D
A
B
C
D
A
B
C
D
A
B
C
D
Orientamento spazio-temporale
Identificazione delle caratteristiche fisiche e antropologiche del territorio
Lettura ed interpretazione di fonti per conoscere realtà storiche e geografiche
Osservazione ed interpretazione della realtà fisica; formulazione di ipotesi
LINGUA INGLESE
Lettura e comprensione
Produzione scritta attraverso l’uso di semplici strutture
Ascolto e comprensione
TECNOLOGIA ED INFORMATICA
Le Tecniche: conoscenza dei metodi e dei mezzi grazie ai quali la realtà tecnologica si realizza.
Le Tecnologie: conoscenza dei processi attraverso i quali la realtà tecnologica si realizza.
Informatica: conoscenza della struttura fisica di un p.c.
Conoscere le principali parti del pc e utilizzare semplici programmi di uso comune
AREA DELLE EDUCAZIONI
Capacità di utilizzare linguaggi di tipo creativo ed espressivo
A: abilità, conoscenze e competenze raggiunte in modo completo e sicuro
B: abilità, conoscenze e competenze raggiunte in modo soddisfacente
C: abilità, conoscenze e competenze raggiunte in modo settoriale e/o superficiale
D: abilità, conoscenze e competenze raggiunte solo parzialmente
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
anno scolastico 201 /201
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale, tenuto conto del livello di maturazione raggiunto e del percorso scolastico effettuato
CERTIFICA che
l’alunno/a ____________________ nato/a a _____________ il ___________, iscritto/a alla classe III sezione A della Scuola Secondaria di primo grado “NAZARIO SAURO”, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio e nelle altre attività scolastiche:
Imparare a imparare: autovalutare in modo realistico le proprie strategie di studio e utilizzarle in
modo consapevole, rispondente ed efficace rispetto al tipo di richiesta
□
Livello
Riflette sulle proprie strategie di lavoro, le conosce e le applica; utilizza strategie pro-
73
74
□
□
di base
Livello intermedio
Livello
avanzato
poste; elabora semplici schemi e risponde ai quesiti se guidato
Conosce e controlla le strategie di lavoro, individua in modo autonomo le informazioni
e le loro funzioni, utilizza strategie di lavoro in modo autonomo; elabora schemi e sintesi; comprende i quesiti in modo autonomo
Conosce, controlla e utilizza le proprie strategie di lavoro anche per richieste di tipo
nuovo; elabora schemi e sintesi a struttura complessa; comprende i quesiti in modo
autonomo, anche in riferimento a contesti non noti
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti le proprie attività di studio; stabilire obiettivi,
priorità e strategie di azione; valutare vincoli e possibilità, gestendo tempi e risorse; verificare i risultati raggiunti
□
Livello
Applica procedure operative, individuando semplici strategie di lavoro se guidato
di base
□
Livello in- Organizza le tappe del percorso progettuale, stabilendo le strategie e le priorità e vetermedio
rificando i risultati raggiunti
□
Livello
Elabora progetti stabilendo obiettivi, pianificando il percorso e le strategie, anche in riavanzato
ferimento alla gestione di tempi e risorse, e verificando i risultati raggiunti
Comprendere ed interpretare l’informazione: comprendere messaggi verbali e non verbali di vario genere; individuare ed interpretare l’informazione, valutandone l’efficacia e l’oggettività; analizzare i testi, riflettendo su forma e contenuto
□
Livello
Applica in contesti noti abilità e conoscenze acquisite, comprende istruzioni e infordi base
mazioni chiave fornite in modo esplicito
□
Livello intermedio
Distingue le informazioni principali da quelle secondarie; ricava dal contesto significati
di parole non note ed informazioni esplicite ed implicite
□
Livello
avanzato
Comprende, interpreta e valuta messaggi complessi e articolati che sa riutilizzare in
modo autonomo e in situazioni e/o contesti diversi
Esprimere e produrre: esprimere idee, concetti, principi, stati d’animo, emozioni e produrre testi
(orali, scritti, iconici) di varie tipologie, utilizzando differenti linguaggi (verbale, matematico, scientifico, grafico, simbolico …) e diversi supporti (cartacei, digitali, multimediali)
□
Livello
Si esprime in modo sufficientemente corretto, usando gli elementi di base dei vari lindi base
guaggi. E’ in grado di riprodurre modelli conosciuti in situazioni note e riconoscibili
□
Livello in- Si esprime attraverso linguaggi diversi. Usa il lessico specifico delle varie aree discitermedio
plinari in modo appropriato. E’ in grado di partecipare ad uno scambio comunicativo
□
Livello
Usa linguaggi diversi per esprimersi in una varietà di situazioni comunicative. Produavanzato
ce testi corretti, coesi e coerenti, con lessico appropriato e vario. Interagisce con chiarezza e correttezza in diversi contesti
Essere cittadino: collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione e dai altri documenti fondamentali a tutela della
persona, della collettività e dell’ambiente
□
Livello
Sa mettere in relazione bisogni personali e collettivi con i diritti e i doveri
di base
□
Livello in- Coglie l’importanza del rispetto delle regole in funzione del vivere associato civile
termedio
□
Livello
Coglie il nesso fra regole, società ed ambiente, operando in modo autonomo colleavanzato
gamenti interdisciplinari; si pone in modo propositivo dinanzi alle varie problematiche
74
75
Individuare collegamenti e relazioni: Elaborare le conoscenze sapendole strutturare e rappresentare in forme diverse; collegare e trasferire i concetti anche in ambiti disciplinari differenti; giustificare
i ragionamenti e le procedure seguite
□
Livello
Opera semplici collegamenti e confronti. Recepisce un nucleo informativo (messagdi base
gio, testo, immagine) individuando relazioni di tipo semplice
□
Livello in- Analizza un nucleo informativo (messaggio, testo, immagine) e lo sa strutturare mettermedio
tendo in relazione le conoscenze
□
Livello
Trasferisce le conoscenze acquisite in contesti nuovi, sapendole utilizzare in maniera
avanzato
critica e consapevole, giustificando le scelte effettuate.
Affrontare e risolvere situazioni problematiche: affrontare le situazioni problematiche con le risorse e gli strumenti disponibili ed adeguatamente individuati; raccogliere e valutare i dati; proporre
soluzioni; utilizzare, anche in modo originale e creativo, contenuti e metodi delle diverse discipline,
secondo il tipo di problema
□
Livello
Riconosce semplici situazioni problematiche di diversa natura contenenti informazioni
di base
chiaramente definite e utilizza le procedure per risolverle
□
Livello in- Riconosce situazioni problematiche di diversa natura; individua e acquisisce i dati netermedio
cessari; trova opportune procedure e soluzioni per risolverle usando i linguaggi specifici
□
Livello
Formula ipotesi, individua gli obiettivi da raggiungere e le tappe da percorrere; trova
avanzato
possibili soluzioni utilizzando strategie; sa usare differenti metodi di rappresentazione
e comunicazione con linguaggi specifici precisi
Data …………………………
Il Dirigente Scolastico ………….………………………………………
(1): sei, sette, otto, nove, dieci, dieci e lode
(2): sufficiente, adeguato, buono, ottimo
Altro delicato aspetto è quello relativo alla valutazione del comportamento degli alunni in base al Decreto 122/09.
Anche in questo caso i descrittori costituiscono parametro generale al fine della definizione del voto/giudizio.
E’ evidente che anche in questa parametrazione devono venir contemplati i possibili scostamenti derivanti dalle variabilità individuali proprie di ogni allievo.
Per la scuola secondaria di primo grado e per la scuola primaria si sono introdotti dei descrittori di
comportamento al fine di contenere possibili giudizi di ordine soggettivo.
Valutazione in
decimi
10
9
8
Descrittori di comportamento
L’alunno ha un comportamento autocontrollato.
E’ rispettoso di TUTTE le regole
E’ corretto e collaborativo con i compagni e con gli adulti
Rispetta pienamente materiali ed ambiente scolastico
Frequenta con regolarità e rispetta gli orari
Partecipa in modo attivo e propositivo
Dimostra impegno costante e rispetto dei tempi di consegna
Ha un comportamento sostanzialmente autocontrollato.
E’ rispettoso di tutte le regole
E’ corretto nei rapporti con gli adulti e con i compagni
Rispetta materiali ed ambiente scolastici
Rispetta gli orari e frequenta con regolarità
Partecipa abbastanza attivamente
Dimostra un impegno costante
Rispetta i tempi di consegna
Ha qualche difficoltà ad autocontrollarsi.
E’ abbastanza rispettoso delle regole e risponde positivamente ad eventuali richiami.
E’ abbastanza rispettoso con adulti e compagni.
Rispetta ambienti e materiali scolastici.
Frequenta con regolarità ma talvolta non rispetta gli orari.
Partecipa in modo non continuo .
75
76
In genere dimostra impegno.
Non sempre assolve le consegne in modo puntuale
7
6
5
4
Ha un comportamento poco autocontrollato.
Talvolta non rispetta le regole.
Non sempre è corretto con adulti e compagni.
Non sempre rispetta materiali e ambienti scolastici
Frequenta con abbastanza regolarità ma non rispetta gli orari.
Partecipa in modo discontinuo.
Dimostra impegno inadeguato.
Non rispetta le regole
Ha manifestato comportamenti volontariamente inadeguati con adulti e compagni.
Effettua numerose assenze dovute a motivi non gravi.
Non partecipa, se non occasionalmente alla vita scolastica
Dimostra un impegno inadeguato e discontinuo.
Dimentica materiale e/o non esegue compiti.
Manifesta spesso comportamenti volontari di disturbo.
Non rispetta le regole.
Ha manifestato comportamenti offensivi con adulti e compagni.
Effettua assenze non dovute a motivi gravi e non rispetta gli orari.
Non aderisce alle proposte della scuola e non è coerente con i patti stabiliti.
Dimostra impegno inadeguato e dimentica spesso compiti e materiali.
Manifesta spesso comportamenti volontari di disturbo e provocatori
Non rispetta le regole.
Ha manifestato comportamenti offensivi e lesivi con adulti e compagni.
Non rispetta l’ambiente ed i materiali scolastici provocandone la distruzione.
Effettua assenze non dovute a motivi gravi e non rispetta gli orari.
Non aderisce alle proposte della scuola e non è coerente con i patti stabiliti.
Dimostra impegno inadeguato e volontariamente non svolge i compiti e non porta i materiali.
Da rivedere in base al lavoro di settembre
GIUDIZIO DI IDONEITA’
A conclusione del percorso scolastico gli alunni affrontano l’Esame di Stato.
Gli stessi vengono presentati alla Commissione ed al Presidente con un GIUDIZIO DI IDONEITA’ che
sintetizza il percorso dell’alunno stesso.
LIVELLI PER IL GIUDIZIO DI IDONEITA’
per l’Esame di Stato
10
9
L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI IN MODO
COMPLETO ED ESAURIENTE, EVIDENZIANDO
UN’APPROFONDITA CONOSCENZA DEI CONTENUTI
CON CAPACITA’ DI COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI, RIELABORAZIONE AUTONOMA E PIENA PADRONANZA DEI LINGUAGGI E DEGLI STRUMENTI
L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI IN MODO
COMPLETO, EVIDENZIANDO UN’APPROFONDITA CONOSCENZA DEI CONTENUTI CON CAPACITA’ DI COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI, RIELABORAZIONE
76
77
8
7
6
6
A MAGGIORANZA
CON VOTO DI
CONSIGLIO -
AUTONOMA.
L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI PREVISTI,
EVIDENZIANDO UN BUON LIVELLO DI CONOSCENZA
DEI CONTENUTI E DI UTILIZZO DELLE COMPETENZE.
DIMOSTRA BUONE CAPACITA’ ESPRESSIVE E DI RIFLESSIONE PERSONALE.
L’ALUNNO HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI PREVISTI,
UNA BUONA CONOSCENZA DEI CONTENUTI ADEGUATE COMPETENZE DI BASE E CAPACITA’ DI RIFLESSIONE PERSONALE, SE GUIDATA.
L’ALUNNO HA RAGGIUNTO IN MODO PARZIALE GLI
OBIETTIVI MINIMI PREVISTI DIMOSTRANDO DI POSSEDERE CONOSCENZE ESSENZIALI E SEMPLICI COMPETENZE DI BASE.
L’ALUNNO HA RAGGIUNTO IN MODO ASSAI PARZIALE
GLI OBIETTIVI MINIMI PREVISTI DIMOSTRANDO DI
POSSEDERE CONOSCENZE FRAMMENTARIE ED ESSENZIALI ED ALCUNE SEMPLICI COMPETENZE DI BASE.
L’ESAME DI STATO
Il documento sull’Esame di Stato del primo ciclo d’istruzione ha esplicitato criteri condivisi dal corpo docente
della scuola ed è costruito in applicazione a quanto previsto dal Decreto 122/2009 laddove sono
state definite le modalità d’ammissione o non ammissione alle prove d’esame, i criteri di valutazione delle prove scritte e del colloquio orale, espressi in percentuale o con punteggi, così come
il rapporto tra i risultati dell’esame stesso ed il percorso annuale e triennale dell’alunno.
In applicazione al Decreto 122/2009 il Profilo di Idoneità col quale l’allievo viene ammesso
all’Esame di Stato costituisce la valutazione media delle prestazioni dell’intero percorso scolastico.
La valutazione contenuta nel Profilo costituirà, a sua volta, un sesto o un settimo della valutazione complessiva dell’Esame (prova scritta di italiano, lingua o lingue, matematica, colloquio pluridisciplinare e Prova nazionale Invalsi).
In allegato:
 Profilo di idoneità
 Certificazione delle competenze compilato dal Consiglio di classe
 Certificazione delle Competenze firmato dal Dirigente scolastico
CRITERI DI CONDUZIONE DELLE PROVE SCRITTE ( DELIBERA DEL Collegio Docenti del 20
febbraio 2014)
ITALIANO
ORDINE
77
78
PERTINENZA ALLE RICHIESTE
CHIAREZZA ESPOSITIVA
ELABORAZIONE DEI CONTENUTI
COERENZA
SENSO CRITICO
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA
CORRETEZZA MORFOLOGICA
CORRETEZZA SINTATTICA
PATRIMONIO LESSICALE
CAPACITÀ DI PRODUZIONE
AUTONOMA
APPORTO PERSONALE
CRITERI DI CONDUZIONE DELLE PROVE SCRITTE ( DELIBERA DEL Collegio Docenti del)
LINGUA STRANIERA
EFFICACIA COMUNICATIVA
CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
DEL TESTO
CORRETEZZA ORTOGRAFICA
CORRETEZZA MORFOLOGICA
CORRETTEZZA SINTATTICA
PATRIMONIO LESSICALE
CAPACITÀ DI PRODUZIONE AUTONOMA
APPORTO PERSONALE
CRITERI DI CONDUZIONE e CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE ( DELIBERA DEL Collegio
Docenti del 20 febbraio 2014)
MATEMATICA
CONOSCENZA DI CONCET78
79
TI,REGOLE E PROPRIETÀ
CAPACITÀ DI CALCOLO
CAPACITÀ DI INDIVIDUARE, APPLICARE E VERIFICARE STRATEGIE RISOLUTIVE
ORDINE E CHIAREZZA
MODALITÀ DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
GIUDIZIO DEL COLLOQUIO
CLASSE……………..CANDIDATO/A: …………………………………………………………………………………………
Il colloquio si apre con un argomento e modalità a scelta dello studente
con esposizione orale della durata di 5 minuti circa sui 30 complessivi.
ESPOSIZIONE FACILITATA DA DOMANDE GUIDA E SUPPORTATA DA RIFERIMENTI AD
ATTIVITÀ OPERATIVE E/O INTEGRATIVE
ESPOSIZIONE GUIDATA DI ARGOMENTI A SEMPLICE STRUTTURA LOGICA CON LINGUAGGIO ADEGUATO
ESPOSIZIONE GUIDATA , CON COLLEGAMENTI E LINGUAGGIO SPECIFICO
ESPOSIZIONE AUTONOMA, CON COLLEGAMENTI E LINGUAGGIO SPECIFICO
RIELABORAZIONE PERSONALE E CRITICA, CON RELATIVI COLLEGAMENTI; ESPOSIZIONE
FLUENTE E LINGUAGGIO SPECIFICO
RIELABORAZIONE PERSONALE E CRITICA, CON RELATIVI COLLEGAMENTI; ESPOSIZIONE
FLUENTE E LINGUAGGIO SPECIFICO DI DOCUMENTI NON PRECEDENTEMENTE CONSIDERATI
VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO:
Terrà conto dei suggerimenti del Consiglio di classe in relazione ad ogni allievo e i sottostanti
fanno solo da riferimento generale:
1. DELLA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:




a livello letterale
a livello inferenziale
rilettura di elaborati grafico espositivi
rilettura critica
2. DELL’ACQUISIZIONE DI CONTENUTI:
 meccanica
 ragionata
 trasferita a più ambiti disciplinari
3.
4.
5.
6.
7.
DELLA CHIAREZZA E CORRETTEZZA ESPOSITIVA
DELLA RICCHEZZA E PROPRIETÀ LESSICALE
DELLA CAPACITÀ DI APPROFONDIMENTO PERSONALE
DELLA CAPACITÀ DI COLLEGAMENTO E SENSO CRITICO
DELLA STORIA SCOLASTICA PREGRESSA DELL’ALUNNO/A
79
80
GIUDIZIO DEL COLLOQUIO:
STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE
Le decisioni, le motivazioni, le strategie dei docenti trovano registrazione nei verbali degli incontri, nei registri, nelle schede e in quant’altro sia funzionale a queste necessità di documentazione
istituzionale.
a) Registro dei verbali del Collegio dei Docenti
Costituisce il riferimento fondamentale per l’impostazione dei progetti educativi della scuola nel
suo complesso nonché quadro per la definizione dei criteri generali su cui uniformare la valutazione analitica e globale degli allievi. Documenta ogni decisione deliberata in seno al Collegio.
b) Registro dei verbali del Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione
Costituisce la traduzione operativa degli orientamenti indicati dal Collegio Docenti e quadro di riferimento per la programmazione educativa e disciplinare degli insegnanti.
Riporta anche le modalità dell’osservazione degli allievi, della verifica dei risultati, i criteri per la
loro valutazione, gli interventi individualizzati.
c) Registro dei verbali degli incontri dei Coordinatori di classe
Documenta le decisioni dei Coordinatori sull’uso di strumenti operativi (schede, tabelle, ecc.) per
l’analisi, la raccolta dei dati iniziali, intermedi e finali da usare nei Consigli di classe, al fine di
rendere omogenee le modalità di lavoro in tutte le classi della scuola.
d) Agenda delle programmazioni di classe (scuola primaria)
È il documento che raccoglie le programmazioni e tutto ciò di significativo che riguarda l'attività
della classe. Contiene inoltre i verbali delle riunioni di programmazione settimanale delle classi di
scuola primaria, i verbali delle programmazioni di livello e di plesso.
e) Registro personale del docente (scuola primaria e secondaria di I grado) in corso di
generalizzata digitalizzato
Si configura come documento di programmazione disciplinare, ma anche come spazio organizzato per registrare l’attività didattica svolta, le osservazioni sistematiche sui processi di apprendimento, l’efficacia dell’attività didattica, le azioni di rinforzo, recupero e potenziamento delle conoscenze e delle competenze di ciascun alunno. Ogni docente collabora alla formulazione dei
giudizi globali di quadrimestre e finali utilizzando una griglia riassuntiva. Il registro elettronico è
in fase di predisposizione.
f) Registro giornale di classe
Strumento usato da tutti i docenti di classe per la registrazione quotidiana delle attività svolte,
delle assenze e delle giustificazioni degli allievi, nonché del loro comportamento e degli eventuali
provvedimenti disciplinari. Vi sono riportate inoltre tutte le annotazioni di rilievo riguardanti le
attività della classe. Questa serie di informazioni permette ai docenti di regolare la propria attività coordinandola con quella dei colleghi, sia in un’ottica pluridisciplinare, sia in funzione di un dosaggio equilibrato di compiti, verifiche e metodologie.
g) Scheda di valutazione (digitalizzata)
Documento che traduce il percorso didattico di ciascun alunno in ogni disciplina. Riporta anche la
sintesi delle caratteristiche e dei comportamenti del singolo allievo e la certificazione dei risultati
ottenuti, che vengono in tal modo comunicati ufficialmente alla famiglia. Al momento si rimane
in attesa di ulteriori indicazioni ministeriali per la elaborazione della stessa, in base alla nuova
valutazione docimologica come da D.L. 137/2008 ed al Decreto Legge 95/2012.
Detto documento può venir inviato via pec dalle famiglie che ne facciano richiesta e che forniscano indirizzo mail certificato.
80
81
h) Certificazione delle competenze (solo primaria e secondaria)
E’ allegata alla scheda di valutazione come documento certificante le competenze raggiunte
dall’alunno nella scuola secondaria e primaria.
i) Consiglio orientativo (classi terze della scuola secondaria di I grado)
Strumento che fornisce agli alunni ed alla famiglia indicazioni sulle aree e sullo specifico indirizzo
di studio in cui potrebbe inserirsi positivamente, in base agli interessi, alle attitudini ed
all’applicazione allo studio dimostrati.
Dal punto di vista degli insegnanti, infine, documentare il proprio lavoro quotidiano o un progetto
in cui hanno "investito" molto e che si rivela importante nella storia della classe o di un singolo
alunno, o una situazione particolarmente difficile ripensando ai nodi problematici, alle cause dei
successi e degli insuccessi, può rappresentare un utile strumento di crescita professionale, tanto
più importante se viene condiviso con i colleghi e se può servire alla crescita di tutto il gruppo.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Visite guidate e viaggi d’istruzione hanno una grande valenza formativa perché permettono una
conoscenza migliore tra docenti ed allievi in ambienti diversi e meno formali di quello scolastico.
Le stesse vengono organizzate in base al Regolamento Viaggi ed uscite d’istruzione deliberato
dal Consiglio di Istituto il 22 agosto 2011 ed attualmente in fase di nuova valutazione.
Le visite guidate devono essere proposte ed approvate dal Consiglio di classe, interclasse e sezione che deve individuare anche gli insegnanti accompagnatori. La motivazione didattica e
l’entità complessiva della spesa (trasporti, biglietti, ecc.) vengono proposte ai genitori. Gli alunni
non partecipanti ai viaggi d’istruzione ed alle uscite didattiche dovranno venire obbligatoriamente a scuola, dove verranno smistati in qualche classe parallela, ove possibile. Gli insegnanti e gli
allievi che partecipano ad una gita o ad un’uscita devono essere muniti di assicurazione valida.
INIZIATIVE DIDATTICHE E PROGETTI
SCUOLA DELL’INFANZIA
TITOLO
DESTINATARI
DOCENTE
COORDIANTORE
DOCENTI
ADERENTI
SCUOLA PRIMARIA
TITOLO
DESTINATARI
DOCENTE
COORDIANTORE
DOCENTI
ADERENTI
81
82
SCUOLA SECONDARIA
TITOLO
DESTINATARI
DOCENTE
COORDIANTORE
DOCENTI
ADERENTI
INIZIATIVE DIDATTICHE TRASVERSALI
TITOLO
DESTINATARI
DOCENTE
COORDIANTORE
DOCENTI
ADERENTI
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
La crescita e la formazione degli allievi non possono essere disgiunti da un contemporaneo lavoro di crescita, formazione e aggiornamento degli insegnanti. Ciò è tanto più vero nella situazione
di un Istituto Comprensivo che comprende docenti provenienti da ordini di scuola diversi che devono lavorare assieme, in un progetto di continuità didattica che riguarda sì l'impianto organizzativo e la graduazione degli obiettivi programmati ma soprattutto l'acquisizione di un linguaggio
comune, la riflessione sulle tendenze generali, la discussione e il confronto sulle scelte pedagogiche e sulle metodologie da adottare.
Il Collegio Docenti è il soggetto che manifesta e individua una serie di bisogni e di motivazioni, e
sono proprio queste reali necessità che rendono efficace un percorso formativo.
Per questo anno i corsi di formazione organizzati dall’Istituto sono i seguenti:
PIANO DI FORMAZIONE ANNUALE
Tutti gli incontri sono aperti a tutti.
La sottostante schematizzazione deriva dalla provenienza delle richieste
TRASVERSALI: PER TUTTI I DOCENTI APERTO A TUTTO IL PERSONALE
Gruppo
1
PROPOSTE
DI
data
orario
Dalle
argomento
Il desiderio di co-
Metodo
logia
Labora
Relatori
Presu
mibili
Dott.
82
83
16.30
alle
20.00
Allegato
elenco
Dalle
16.30
alle
20.00
municare: come entrare in relazione
empatica con
“l’altro”: tra pari e
nella relazione
asimmetrica
Il concetto di rispetto ed autorevolezza: la relazione
docente/discente
tra necessità di regole e di comprensione. L’equilibrio
tra fermezza ed
amorevolezza.
toriale
Daniele
Veglia
e
Labora
toriale
Dott.
Daniele
Veglia
e
Dalle
16.30
alle
20.00
L’intelligenza emotiva: come attivare
il fascino
dell’apprendimento:
Labora
toriale
Dott.
Daniele
Veglia
e
Dalle
16.30
alle
20.00
La scuola come comunità educante:
relazione con i genitori tra partecipazione e contenimento
Labora
toriale
Dott.
Daniele
Veglia
e
Dalle
16.30
alle
20.00
Il desiderio di comunicare: come entrare in relazione
empatica con
“l’altro”
Il concetto di rispetto ed autorevolezza: la relazione
docente/discente
tra necessità di regole e di comprensione. L’equilibrio
tra fermezza ed
amorevolezza.
L’intelligenza emotiva: come attivare
il fascino
dell’apprendimento:
“per un’erotica
dell’insegnamento”
Labora
toriale
Dott.
Daniele
Veglia
e
Labora
toriale
Dott.
Daniele
Veglia
e
Labora
toriale
Dott.
Daniele
Veglia
e
Gruppo
2
Dalle
16.30
alle
20.00
Allegato
elenco
Dalle
16.30
alle
20.00
83
84
Dalle
16.30
alle
20.00
Gruppo
Aperto a chi
desidera
Apprendere/
Migliorare
l’inglese
PROPOSTE
DI
data
orario
La scuola come comunità educante:
relazione con i genitori tra partecipazione e contenimento
Labora
toriale
argomento
Metodo
logia
Aula video Sauro:
Visione del film in
lingua originale
inglese con sottotitoli in inglese
Film:
Aula video Sauro:
Visione del film in
lingua originale
inglese con sottotitoli in inglese
Film:
Con la
guida
del docente
esperto
Aula video Sauro:
Visione del film in
lingua originale
inglese con sottotitoli in inglese
Film:
Aula video Sauro:
Visione del film in
lingua originale
inglese con sottotitoli in inglese
Film:
Dott.
Daniele
Veglia
e
relatori
Con la
guida
del docente
esperto
+saluto
e scambio di
auguri
Con la
guida
del docente
esperto
Con la
guida
del docente
esperto
84
85
Continuazione del corso base di lingua slovena con AD FORMANDUM.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Gruppo
1
Gruppo
1
PROPOSTE
DI
data
orario
argomento
16.00
18.00
Gestire le relazioni scuola famiglia
tra intrusività e
delega
16.00
18.00
Osservare il bambino: come comunicare alla famiglia le difficoltà
ed avviare percorso
PROPOSTE
DI
data
gennaio
orario
argomento
16.00
18.00
febbraio
16.00
18.00
L’autismo infantile: un fenomeno
in crescita.
Tipologie e principi generali per
la gestione
L’autismo infantile: tipologie e
principi generali
per la gestione
(continuazione)
Metodo
logia
relatori
Incontro Presumibil
dibattito
mente
Dott.ssa
Cecilia
Randich
Metodo
logia
relatori
Incontro Presumibil
dibattito
mente
85
86
SCUOLA PRIMARIA
Gruppo
1
PROPOSTE
DI
data
Lunedì di
Tutta la
program
primaria
mazione
Lunedì di
program
mazione
orario
argomento
Metodo
logia
relatori
16.00
Piano formativo
Incontro Presumibil
17.30
Docente Iacovone dibattito
Mente
Segue
Laura
program
Bravar e
mazione
collabora
a seguitori
to di
quanto
appreso
16.00
17.30
Segue
program
mazione
a seguito di
quanto
appreso
Lunedì di
program
mazione
16.00
17.30
Segue
program
mazione
a seguito di
quanto
appreso
Lunedì di
program
mazione
16.00
17.30
Segue
program
mazione
a seguito di
quanto
appreso
86
87
Gruppo
1
PROPOSTE
DI
data
orario
argomento
La metodologia
Ar.Al: principi
generali
Tutta la
primaria
Metodo
logia
relatori
Incontro
Presumibil
laboratoriale
Mente
Prof. Navarra
Sperimentazioni
in classe e d
esempi
Sperimentazioni
in classe e d
esempi
Sperimentazioni
in classe e d
esempi
Gruppo
Tutta la
primaria
PROPOSTE
DI
data
orario
argomento
Metodo
logia
relatori
Le buone pratiche: Confronto
e scambio sulle
varie strategie
messe in atto in
classe in favore
degli alunni con
difficoltà di apprendimento
Le buone pratiche:
Confronto e
scambio sulle
varie strategie
messe in atto in
classe in favore
degli alunni con
difficoltà di apprendimento
Incontro
laboratoriale
Gruppo
docente
Incontro laboratoriale
Gruppo
docente
87
88
SCUOLA SECONDARIA
Gruppo
1
data
orario
argomento
Dalle
16.30
alle
18.30
Parlare con gli adolescenti: la relazione asimmetrica. Diventare comunicatori efficaci
Costruire cittadini
nell’epoca delle
passioni tristi e del
sentimento di autodistruttività giovanile
Dalle
16.30
alle
18.30
Allegato
elenco
Gruppo
data
Dalle
16.30
alle
18.30
Dalle
16.30
alle
18.30
Come far crescere i
Telemaco in una
società priva di autorevolezza
orario
argomento
Dalle
16.30
alle
18.30
Geobiologia: insegnare una visione
sistemica della storia della vita sul
pianeta ed la sua
interazione con i cicli geo-chimici" (1)
Geobiologia: insegnare una visione
sistemica della storia della vita sul
pianeta ed la sua
interazione con i cicli geo-chimici" (2)
Allegato
elenco
Dalle
16.30
alle
18.30
Metodo
logia
Labora
toriale
relatori
Presumibil
mente
Dott. Aldo
Becce
Labora
toriale
Labora
toriale
Labora
toriale
Metodo
logia
Labora
toriale
relatori
Labora
toriale
Prof.
Andrea
Sbisà
Prof.
Andrea
Sbisà
I docenti hanno ovviamente la facoltà di aderire a qualunque corso promosso da agenzie formative esterne, con l’invito a riportare esperienze e documentazione, al fine di
contribuire ad una ricaduta formativa, se pur in scala ridotta, nella scuola.
88
89
Si auspica inoltre la raccolta di documentazione relativa a particolari esperienze didattiche individuali o collettive che possano permettere la riflessione e
l’autoaggiornamento anche dei colleghi
PARTE SETTIMA
Elaborazione e delibere
Il processo decisionale degli Organi collegiale dell’Istituto segue le regole del T.U. decreto L.ivo
247/92.
La stesura, la raccolta dei progetti, la presentazione al Collegio Docenti ed al Consiglio d'Istituto,
la successiva riscrittura definitiva sono state curate dai docenti incaricati che provvederanno anche alla sua diffusione e pubblicizzazione per il tramite del sito.
Le scelte programmatiche effettuate nelle diverse sezioni dell'Istituto dagli organi competenti,
seguono il principio del coinvolgimento e della partecipazione dei genitori e tengono conto di
quanto emerso nei consigli di classe, di interclasse e di intersezione dell'anno scolastico precedente.
Autovalutazione e monitoraggio
Al fine di ottemperare alla normativa nazionale ed alla circolare si renderà necessario avviare
progressivamente un lavoro di autovalutazione d’Istituto al fine di meglio valutare le attività interne e la loro organizzazione e per prevedere gli eventuali necessari aggiustamenti e correzioni.
Il MIUR, nel corso dell’anno scolastico 2014-15, ha elaborato il format sul Rapporto nazionale di Autovalutazione: è servito a tutte le scuole per stilare entro l'estate 2015 il
primo Rapporto di Autovalutazione.
Il format, che è stato elaborato dall'INVALSI, è un documento articolato in 5 sezioni che
prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole hanno dovuto analizzare il contesto in
cui operano ,gli esiti dei loro studenti ,i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie
per rafforzare la propria azione educativa. Con la presentazione del format del Rapporto
di Autovalutazione inizia a prendere corpo il Sistema Nazionale di Valutazione.
L’Istituto ha pubblicato gli esiti del primo Rapporto di autovalutazione sul sito della scuola.
Al Rapporto è legato il Piano di miglioramento che ha visto l’istituto impegnato nel miglioramento, appunto, delle proprie relazioni interne di tipo verticale. Ciò significa che i
docenti appartenenti a varie “sezioni” – infanzia, primaria e secondaria – devono intensificare le loro programmazioni comuni al fine di armonizzare e concretizzare il curricolo
verticale.
Il Rapporto è stato compilato in versione digitale su una piattaforma comune predisposta
dal MIUR è stato reso pubblico a ottobre 2015.
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Dal Rapporto di Autovalutazione d’Istituto consegue la stesura del Piano di Miglioramento.
89
90
Lo stesso, in coerenza con il Rapporto di autovalutazione porrà (entro la metà di novembre
del 2015) all’intero Istituto gli obiettivi progressivi per il proprio miglioramento in relazione alle
aree di debolezza individuate dal RAV
Link
Pubblicizzazione e trasparenza
Il P.O.F. , nelle sue linee essenziali, viene illustrato dai Docenti alle famiglie nelle singole Assemblee di Classe, Interclasse o Sezione d’inizio anno scolastico.
Una copia del P.O.F. , una volta approvato, viene pubblicato sul sito dell’Ic “Giovanni Lucio” per
dovere di trasparenza e volontà di divulgazione.
I genitori che lo desiderassero potranno prenotare una copia cartacea o su supporto informatico
presso la Segreteria, dietro rimborso spese (3.00 € per la copia cartacea, 2.00 per il CD)
90
91
91
92
1.7
Testo Unico 81/2008 (ex L. 626)
FIGURE DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA A. S. 2014- 15
Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione ( RSPP) D.S. Marisa Semeraro e Ing. Massimo Martini
Plesso
“N. Sauro”
Coordinatori generali
in caso di emergenza
1.
Panciera Patrizia
Primo Soccorso





“De Amicis”
+
“Borgolauro”
“A. Loreti”
“E. Zamola”
“Il giardino
dei mestieri”

1.
2.
1.
2.
1.
2.
1.
2.
Tonello Annamaria
Ugolini Flavia

Cicogna Vanessa

Apollonio Cristina
Cavrecich Marina 
Stelco Rossella

Carmeli Susanna
Perich Elisabetta
1.
“Il biancospino”

Lucari Alessandra
2. Sorrentino Esterina
Nota: I Docenti indicati con i numeri 2 e
3 coordinano tutte le
operazioni nel caso
in cui risultino assenti i Colleghi indicati con il n° 1.
Il Coordinatore diffonde l’ordine di
evacuazione e controlla tutte le operazioni; fornisce gli
orari.
Bologna Anita
Cogliati Alex
Ugrin Mary
Marchesan Valentina
Panciera Patrizia
Antincendio






Notaro Immacolata

D’Ambrosio Simona

Pansa Michela


Favet Irene
Primavera Cristina
Busdon Barbara

Ricca Maria

Sorrentino Esterina
Nota: Nel caso di assenza del sopra indicato Personale o nel
caso in cui tale Personale sia impegnato
in altri specifici ed irrinunciabili compiti,
l’assistenza ad eventuali “feriti” viene effettuata da chi, presente a scuola, è libero da impegni.



D’Ambrosio
Giovanna
Lanotte Marzia
Verde M. Arcangela
Dellepiane
Claudia
Uliani Helga
De Cristini
Chiara
Buscemi Carmela
Cramersteter
Luciana
Cherti Nadia
Coviello Renata
Cavrecich Marina
Albanese
Francesca
Carmeli Susanna
Perich Elisabetta
Valenti Giovanna
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93
93
94
94
95
95
96
96
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97
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98
99
99
100
100
101
101
102
102
103
103
104
104
105
105
106
106
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Testo Unico 81/2008 (ex L. 626)
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FIGURE DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA A. S. 2014- 15
Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione ( RSPP) D.S. Marisa Semeraro e Ing. Massimo Martini
Plesso
“N. Sauro”
Coordinatori generali
in caso di emergenza
2.
Panciera Patrizia
Primo Soccorso





“De Amicis”
+
“Borgolauro”
“A. Loreti”
“E. Zamola”
“Il giardino
dei mestieri”

3.
4.
3.
4.
3.
4.
3.
4.
Tonello Annamaria
Ugolini Flavia

Cicogna Vanessa

Apollonio Cristina
Cavrecich Marina 
Stelco Rossella

Carmeli Susanna
Perich Elisabetta
3.
“Il biancospino”

Lucari Alessandra
4. Sorrentino Esterina
Nota: I Docenti indicati con i numeri 2 e
3 coordinano tutte le
operazioni nel caso
in cui risultino assenti i Colleghi indicati con il n° 1.
Il Coordinatore diffonde l’ordine di
evacuazione e controlla tutte le operazioni; fornisce gli
orari.
Bologna Anita
Cogliati Alex
Ugrin Mary
Marchesan Valentina
Panciera Patrizia






Notaro Immacolata

D’Ambrosio Simona

Pansa Michela


Favet Irene
Primavera Cristina
Busdon Barbara

Ricca Maria

Sorrentino Esterina
Nota: Nel caso di assenza del sopra indicato Personale o nel
caso in cui tale Personale sia impegnato
in altri specifici ed irrinunciabili compiti,
l’assistenza ad eventuali “feriti” viene effettuata da chi, presente a scuola, è libero da impegni.
Interruzione
dell’erogazione
Antincendio
dell’energia elettrica
Collaboratore scola- Collaboratore scoD’Ambrosio
stico in servizio (al
lastico al momento
Giovanna
Lanotte Marzia momento dell’ emer- più vicino all’imgenza), presso il cen- pianto.
Verde M. Artralino dell’ingresso. Nota: Tutti i Collacangela
boratori scolastici
Dellepiane
Nota: Il Collaboratore hanno l’obbligo di
Claudia
scolastico presso il
conoscere il luogo
Uliani Helga
cen-tralino deve asdove è ubicato tale
De Cristini
solutamente conoimpianto. Hanno
Chiara
scere i nominativi dei altresì l’obbligo di
Buscemi CarDocenti coordinatori conoscerne il funmela
a fianco indicati ed
zionamento.
Cramersteter
essere costantemente informati
Luciana
della loro presenza o
Cherti Nadia
Coviello Rena- meno nell’edificio
scolastico.
ta
In caso di emergenCavrecich Ma- za, prima della chiamata dei soccorsi, è
rina
necessario contattaAlbanese
re immediatamente il
Francesca
Docente CoordinatoCarmeli Sure. Nel caso di assanna
senza dei CoordinaPerich Elisatori indicati sarà il
betta
Collaboratore scolastico stesso ad asValenti Giosumere le funzioni di
vanna
coordinatore.
Chiamata
dei Soccorsi



Assistenza ai disabili
Assistenza degli
alunni
Docente al momento
in compresenza. Se
non presente, il Collaboratore scolastico
al momento più vicino all’aula.
Nota: È necessario
che in bidelleria sia
sempre esposto l’
elenco degli alunni
/delle alunne temporaneamente infortunati e non in grado
di muoversi liberamente da soli.
Responsabile della
classe è, naturalmente, il Docente
titolare presente in
aula al momento
dell’
emergenza.
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107
108
Patto di corresponsabilità per l’anno scolastico 2008/’09
Stipulato da Sig./Sig.ra ______________________, genitore dell’alunno/a ____________________________ plesso ____________ classe ____
con l’Istituto comprensivo G. Lucio – Muggia (TS)
Voci del contratto
I docenti e la scuola si impegnano
Gli alunni si impegnano
I genitori si impegnano
formativo
Offerta formativa Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta Ad informarsi sull’offerta formativa di A conoscere che cosa i docenti offrono ai
formativa
ciascun docente
loro figli e ad esprimere pareri e proposte
attraverso i rappresentanti di classe
Azione didattica A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il A partecipare in modo consapevole alle A tenersi informati su criteri e modalità di
percorso dell’offerta formativa
attività di apprendimento
lavoro ed a partecipare, ove possibile, alle
attività formative promosse dalla scuola
Azioni di recupero Ad organizzare interventi di recupero per piccoli gruppi in A frequentare i corsi di recupero e ad A sostenere le iniziative scolastiche
in caso di
relazione alle risorse disponibili
utilizzare al meglio le opportunità
difficoltà di
offerte
apprendimento
Assenze e
A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale A tenersi al corrente, recuperando il A controllare affinché i figli si mettano al
recupero delle
materiale assegnato e ad informare circa le lezioni svolte.
materiale necessario e svolgendo quanto corrente sul lavoro svolto in classe in tutte
lezioni
Si ricorda che affinché l’anno scolastico sia valido deve avere richiesto nel più breve tempo possibile
le discipline, tenendo presenti eventuali
la presenza minima del 75% del monte ore totale
verifiche programmate e non rinviabili
Verifiche scritte
e orali
Valutazione
Intervallo
8.3
2
2010/11
A calendarizzare per tempo le verifiche scritte in numero
stabilito dal Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni.
Ad effettuare le verifiche, programmate o meno, dedicando il
tempo adeguato,
rimanendo sugli argomenti prestabiliti e
comunicandone gli esiti in modo chiaro. Eventuali
giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e
per iscritto
Ad esplicitare i criteri di verifica ed a restituire il prima
possibile le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una
correzione degli elaborati,
condivisa con gli alunni. Le
verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto
costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa
esplicita richiesta può essere data fotocopia.
Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli,
sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la
durata dell’intervallo
Ad evitare il più possibile assenze nei
giorni prestabiliti per le verifiche,
essendo comunque consapevoli che esse
andranno
recuperate.
Eventuali
giustificazioni
andranno
comunicate
all’inizio dell’ora
A far sì che i figli partecipino alle verifiche,
tenendosi informati sulle stesse tramite
diario.
In
via
eccezionale
possono
giustificare per iscritto la mancata
preparazione nello studio o nei compiti
A domandare all’insegnante eventuali A prendere visione dei risultati delle
chiarimenti, a riportare sul quaderno verifiche controllando quotidianamente il
delle comunicazioni l’esito delle prove quaderno delle comunicazioni.
scritte per farlo firmare dal genitore.
A rispettare le regole date durante A collaborare affinché i propri figli
l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per apprendano il rispetto delle persone e delle
volta; a comportarsi in modo rispettoso cose.
verso adulti e compagni; ad aver cura
dei servizi igienici.
Patto di corresponsabilità
Patto Patto di corresponsabilità per l’anno scolastico
Stipulato da Sig./Sig.ra ______________________, genitore dell’alunno/a ____________________________ plesso ____________ classe ____
con l’Istituto comprensivo G. Lucio – Muggia (TS)
Voci del contratto 2.1
I docenti e la scuola si impegnano
2.2
Gli alunni si impegnano
2.3
I genitori si impegnano
108
109
formativo
Offerta formativa
Azione didattica
Ad informarsi sull’offerta formativa di cia- A conoscere che cosa i docenti offrono ai loro
scun docente
figli e ad esprimere pareri e proposte attraverso i rappresentanti di classe
A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il percorso A partecipare in modo consapevole alle at- A tenersi informati su criteri e modalità di lavodell’offerta formativa
tività di apprendimento
ro ed a partecipare, ove possibile, alle attività
formative promosse dalla scuola
Ad organizzare interventi di recupero per piccoli gruppi in rela- A frequentare i corsi di recupero e ad uti- A sostenere le iniziative scolastiche
zione alle risorse disponibili
lizzare al meglio le opportunità offerte
Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta formativa
Azioni di recupero
in caso di difficoltà
di apprendimento
Assenze e recupero A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale materiale A tenersi al corrente, recuperando il matedelle lezioni
assegnato e ad informare circa le lezioni svolte.
riale necessario e svolgendo quanto riSi ricorda che affinché l’anno scolastico sia valido deve avere la chiesto nel più breve tempo possibile
presenza minima del 75% del monte ore totale
Verifiche scritte
e orali
A calendarizzare per tempo le verifiche scritte in numero stabilito
dal Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni. Ad effettuare
le verifiche, programmate o meno, dedicando il tempo adeguato,
rimanendo sugli argomenti prestabiliti e comunicandone gli esiti
in modo chiaro. Eventuali giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e per iscritto
Valutazione
Ad esplicitare i criteri di verifica ed a restituire il prima possibile
le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una correzione
degli elaborati, condivisa con gli alunni. Le verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. Al genitore che ne fa esplicita richiesta può essere data fotocopia.
2.4
Intervallo Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo
la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata
dell’intervallo
Ad evitare il più possibile assenze nei
giorni prestabiliti per le verifiche, essendo
comunque consapevoli che esse andranno recuperate. Eventuali giustificazioni
andranno comunicate all’inizio dell’ora
A controllare affinché i figli si mettano al corrente sul lavoro svolto in classe in tutte le discipline, tenendo presenti eventuali verifiche
programmate e non rinviabili
A far sì che i figli partecipino alle verifiche, tenendosi informati sulle stesse tramite diario. In
via eccezionale possono giustificare per iscritto la mancata preparazione nello studio o nei
compiti
A domandare all’insegnante eventuali A prendere visione dei risultati delle verifiche
chiarimenti, a riportare sul quaderno delle controllando quotidianamente il quaderno delle
comunicazioni l’esito delle prove scritte comunicazioni.
per farlo firmare dal genitore.
A rispettare le regole date durante A collaborare affinché i propri figli apprendano
l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per il rispetto delle persone e delle cose.
volta; a comportarsi in modo rispettoso
verso adulti e compagni; ad aver cura dei
servizi igienici.
109
110
2.5
Orario
Comunicazioni
A rispettare gli orari di ingresso e di uscita dall’aula. A non abbandonare l’aula durante l’ora, salvo rare eccezioni motivate da
urgenze improrogabili. In tal caso la sorveglianza temporanea
sarà affidata ad un collaboratore.
A rendere il più possibile gli orari di ricevimento funzionali alle
esigenze dei genitori. Ad accogliere proposte migliorative.
Alla puntualità, in tutte le situazioni, poiché Ad evitare entrate e uscite anomale, eduripetuti ritardi non motivati concorrono alla cando i propri figli al rispetto della puntualivalutazione della condotta.
tà.
A rivolgersi all’insegnante o al Dirigente A partecipare ai colloqui ed alle Assemblee
Scolastico per eventuali domande o pro- di classe.
poste.
e colloqui
Pulizia degli ambienti
Disciplina
Sanzioni
La scuola si impegna ad assicurare la pulizia ordinaria dei loca- A mantenere puliti gli ambienti, a tenere
li e ad effettuare la sorveglianza dell’ingresso
con cura la propria aula e il proprio banco,
a non scriverci sopra. In caso di sporco
eccessivo, gli alunni provvederanno a rimettere a posto, anche in tempi successivi, senza ritardare il rientro a casa.
A conoscere il Regolamento d’Istituto, a rispettarlo ed a farlo ri- A conoscere il Regolamento d’Istituto e a
spettare; ad illustrare in classe, ad inizio anno e successiva- rispettarlo.
mente ogni volta che si rende necessario, le regole condivise
cui tutti dobbiamo attenerci.
A comminare note disciplinari ponderate, per evidenziare comportamenti riprovevoli; ad evitare il più possibile “note collettive”
che risultano poco efficaci; nel caso di nota sul registro essa va
riportata “ad personam” sul quaderno delle comunicazioni.
A rispettare la corrispondenza tra mancanze e sanzioni, nonché le modalità di irrogazione delle stesse, come previsto dallo
Statuto delle studentesse e degli studenti; ad informare le parti
delle sanzioni previste.
A fare proprie le regole della convivenza
civile e scolastica, cercando di comprenderne le ragioni, eventualmente discutendone con l’insegnante, anche in un momento successivo.
A collaborare con la scuola ed a promuovere
le norme igieniche e un comportamento civile verso i locali e le strutture scolastiche.
A prendere visione del Regolamento
d’Istituto ed a collaborare perché i loro figli
ne rispettino le norme, in particolare quelle
sui cellulari, sulla puntualità ed assiduità alle
lezioni, sull’abbigliamento, che deve essere
adeguato, sul risarcimento individuale e/o
collettivo di eventuali danni.
A sapere che la nota disciplinare costituisce
un segnale estremo, preparatorio di sanzioni
successive. Ad informarsi delle sanzioni previste e ad accettarle, salvo il diritto di ricorso
al Comitato di garanzia.
110
111
Danni alle persone
Danni materiali
Data________.
A prevenire, intervenire e reprimere comportamenti lesivi della A rispettare gli altri, usando un linguaggio A collaborare con la scuola qualora si renpersona, sia pari che adulto; ad informare le parti coinvolte
adeguato e un comportamento consono
dano necessari interventi educativi sanzionatori
A vigilare su locali e cose; a segnalare eventuali danni e, se in- A rispettare le cose della scuola e rifonde- Ad intervenire presso i figli responsabili dei
dividuati, i relativi responsabili. La scuola non risponde di even- re in denaro o lavoro “socialmente utile“ danni e a rifondere quanto danneggiato dai
tuali sottrazioni di oggetti di valore e somme di denaro.
l’eventuale danno prodotto. A rispettare la loro figli. A vigilare affinché i figli non portino
proprietà privata e a non portare a scuola a scuola oggetti di valore o somme di denaoggetti di valore o somme di denaro
ro.
L’insegnante Coordinatore di classe
L’alunno/a
Il genitore
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112
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