XXIV convegno di economia
e politica industriale
L’Italia fuori dalla crisi
Il posizionamento competitivo
dell’industria italiana
SERGIO DE NARDIS
ISAE
Perugia – 24-5 settembre 2010
ristrutturazione manifatturiera:
sì, no, un po’...
Imprese nella polvere e sull’altare
• Export scarso, no anzi eccellente
• Profitti bassi, ma alti fatturati
• E soprattutto, modesta crescita della produttività
storicamente, rispetto agli altri e per tanto tempo (un
decennio)
• Punto di vista medio: c’è una “crema” di imprese che si
sono ristrutturate, ma la gran massa arranca, per di più
colpita dalla recessione
• Disaccordo
Problemi di misura nei prezzi
1,2
1,15
Deflatore esportazioni / prezzi all'export, 2005 q1=1
Germania
Italia
Area euro - Ger, Ita
deflatore in rapporto ai prezzi
all’export: anomalia italiana
Esportazioni in volume 2005q1=1
1,1
1,4
1,05
1,3
1
1,2
0,95
1,1
2005Q01 2005Q03 2006Q01 2006Q03 2007Q01 2007Q03 2008Q01 2008Q03 2009Q01 2009Q03 2010Q1
Correggendo l’anomalia, export
più alto del 2,5% in media
all’anno; ciò porta a +0,8% VA
e produttività industriale
1
0,9
Germania
Italia
Area euro -Ger, Ita
Italia corretto
0,8
2005Q01 2005Q04 2006Q03 2007Q02 2008Q01 2008Q04 2009Q03
Effetti sulla produttività: correggendo, si torna, nel
2003-07, sul trend anni 90: +2% circa
Produttività totale dei fattori: Italia, Germania, Eurozona (1991=1)
1,40
1,35
Eurozona (- Ger e Ita), manifat
Euklems nov 09 (stime 08 e 09)
1,30
Germania manifat Euklems nov
09 (stime per 08 e 09)
Italia ISS, Istat ago 10
1,25
Italia ISS, Istat ago 10 corretto
1,20
1,15
1,10
1,05
1,00
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
0,95
caratteristiche
dell’aggiustamento
Gran parte delle imprese sono multi-prodotto
(specie quelle esportatrici); esiste quindi un margine
di aggiustamento interno spesso trascurato
Imprese manifatturiere
% imprese
% di output
Multi-prodotto
(8 digit)
65,2
53,8
Multi-industria
(5 digit)
14,6
12,9
Multi-settore
(2 digit)
1,9
1,8
Fonte: elaborazione su dati Prodcom-Istat
Distruzione creativa intra-muros
intenso rimescolamento (movimenti lordi) delle produzioni dentro
le imprese; eliminati vecchi prodotti (-23%), aggiunti nuovi (+24%)
Scomposizione variazione output manifatturiero 2000-2005
Contribu
ti
Comp.
%
3,0
100,0
-Entrate nette di imprese
---Entrate
---Uscite
+0,1
+25,6
-25,5
3,3
-Aggiunta netta di nuovi prodotti nelle imprese
---Aggiunti
---Eliminati
+1,0
+24,0
-23,0
33,3
-Crescita netta delle produzioni esistenti nelle
imprese esistenti
---Crescita
---Diminuzione
+1,9
+13,4
-11,5
63,3
Variazione dell’output
Verso più elevata qualità
cambiamenti di prodotto nella direzione di maggiore valore
unitario – qualità; da cui difficoltà di misurare l’output
Variazione % del valore unitario dell’output: 2000-05
Variazion
e totale
A basket
di beni
costante
Dovuta a
modifica del
mix di beni
Variazione
+4,1
+0,8
+3,3
Contributo alla
variazione totale
100
+19,5
80,5
ansia da esportazione
Fraintendimenti sull’export
•
Le esportazioni non possono essere un fine (mercantilismo?)
•
Sono una cartina di tornasole: chi esporta è più produttivo di chi non lo fa
•
Gli esportatori sono minoranza: 17 su 100 nell’industria italiana (ma 51 su
100 escludendo i piccoli) pur facendo il VA (70%); non è diverso altrove,
esportare è raro
•
Sono le esportazioni degli altri, non le nostre, a causare la nostra
produttività: azione selettiva della competizione internazionale; ciò che
manca nei settori non esposti
•
Le importazioni sono più rilevanti. Oltre a selezionare, incidono direttamente
 sul benessere dei consumatori: i beni importati, non quelli esportati, entrano
nel benessere dei normali cittadini
 sulla produttività delle imprese: i beni importati aumentano la
disponibilità/flessibilità dell’offerta di input e di tecnologie tra cui si può scegliere
•
L’export fornisce le risorse per acquistare l’import: ragione di scambio,
canale attraverso cui “l’estero” influenza il benessere nazionale
•
Ritorno a Ricardo: scambio internazionale come metodo di produzione
indiretta
Produttività delle esportazioni
efficienza con cui l’input-esportazioni è trasformato
in output-importazioni
1,07
Quantità di importazioni che si ottengono con 1 euro di
esportazioni (ragione di scambio 2000=1)
1,02
0,97
Germania
Francia
0,92
Italia
Finlandia
0,87
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
quantità o qualità?
Espansione quantitativa dell’export
 non tutto l’export è crescita del PIL, attiva molto import (più
che le altre componenti di domanda)
 Modello tedesco con poco import: cambio reale debole/
bassa domanda interna; imitazione poco desiderabile
 l’export non da la produttività né il benessere (è quello altrui
a favorire entrambi)
Espansione qualitativa dell’export
 risponde agli sviluppi dei mercati internazionali: catching-up
dei gusti delle popolazioni in via di rapido arricchimento
 maggiore domanda di qualità aumenta il potere di mercato di
chi produce beni di più alta qualità, consentendo l’aumento
del prezzo (i produttori italiani sono in queste condizioni)
 va nel senso di migliorare la ragione di scambio; consente di
ottenere in modo più efficiente dall’estero ciò di cui si
necessita
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