ISTITUTO SAN LUIGI – FRATELLI DELLE SCUOLE CRISTIANE
SCUOLA PARITARIA – INFANZIA – PRIMARIA - SECONDARIA
PIAZZA MONS. PENNISI ALESSI 3 – ACIREALE (CT)
TEL. 095/607047 – FAX 0957632173
E-mail: [email protected] – http:/www.sanluigi.it
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
POF
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2015/2016
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015/16
Premessa
Il POF è stato un progetto partecipato: il Collegio dei docenti ha tenuto in debito conto, nella sua
elaborazione, degli indirizzi generali del Consiglio d'istituto e delle proposte di Enti, Associazioni
di genitori e realtà del territorio.
Nell'elaborazione si sono tenuti presenti il regolamento sull'autonomia organizzativa e didattica,
le indicazioni del DM 179/99, della direttiva 180/99 ed i criteri suggeriti dalla LC 194/99 e cioè:
flessibilità nelle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari;
integrazione con le richieste e le risorse del territorio
responsabilità nel perseguire gli obiettivi stabiliti con momenti di verifica e valutazione.
Identità della scuola
L’Istituto San Luigi è una delle istituzioni lasalliane presenti in Italia e in ben ottanta paesi del
mondo. E’ diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, fondati da Giovanni Battista de La Salle (1651
– 1719), sacerdote, dottore in teologia e pedagogista insigne.
Le sue geniali intuizioni pedagogiche prendono stabile forma attraverso un’azione educativa di
quarant’anni (1679-1719), in numerose città di Francia.
Crea così una nuova scuola favorendo una nuova formazione dei maestri, e soprattutto una
Congregazione religiosa, destinata a dare continuità alla sua opera.
I suoi principi educativi sono esposti in libri di grande valore pratico; il più importante, “La
guida delle scuole”, è come la Magna Charta di una scuola moderna e creativa, e mostra tutta la
genialità metodologica del La Salle, ne rappresenta il messaggio profetico e riconduce direttamente
al suo criterio di concepire la scuola come educazione globale dell’uomo fondata essenzialmente su
valori perenni, e per ciò stesso sempre attuali:
* centralità del messaggio cristiano, come base di una formazione veramente umana, capace di
trasformare in meglio e di elevare le qualità dell’animo umano;
* conoscenza dell’animo giovanile, ricco di risorse e di speranze, ma anche bisognoso di essere
aiutato a costruire la sua personalità e a trovare la sua via;
* fiducia nella promozione culturale, come veicolo di dialogo tra generazioni.
L’educazione lasalliana, basata su questi principi, è attuata nel mondo da 3.000 religiosi
“Fratelli delle Scuole Cristiane”, affiancati da circa 80.000 docenti laici, che educano più di un
milione di alunni.
La scuola lasalliana, oggi, non è solo al servizio dei cattolici ma anche dei giovani
appartenenti ad altre confessioni religiose, ed è presente sia in paesi ad alto sviluppo economico che
in paesi mediamente sviluppati o poveri.
L’Istituto S. Luigi è una scuola cattolica e più propriamente lasalliana, poiché si ispira alle
concezioni pedagogiche di Giovanni Battista de La Salle. La comunità educante è composta da
insegnanti religiosi e laici, ma vi hanno parte anche i genitori degli alunni, per le
possibilità di dialogo che l’Istituto offre, e in maniera formale per la loro partecipazione alle
riunioni degli Organi Collegiali.
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Al centro della formazione lasalliana vi è l’alunno, nei suoi aspetti peculiari, a livello
affettivo, culturale, morale e sociale; di grande interesse è la sua promozione umana, indirizzata al
suo inserimento nella comunità sociale ed ecclesiale.
I valori caratteristici che la scuola lasalliana vive e propone sono:
 il senso della dignità umana,
 l’educazione alla giustizia, alla pace e alla fraternità,
 lo sviluppo dello spirito critico, dell’autonomia responsabile e dell’equilibrio personale.
Obiettivo finale è la formazione di cittadini, umanamente e cristianamente maturi e responsabili,
derivante dalla sintesi tra fede, cultura e vita.
Formazione lasalliana del Docente
La Salle stesso è stato un formatore esperto di maestri e ha fondato una scuola per insegnanti
laici. Il docente lasalliano, oltre alle qualità proprie di ogni buon insegnante, è contraddistinto da un
particolare stile educativo:
 Ha cura dei suoi alunni, senza preferenze; acquista autorevolezza ai loro occhi mediante la
coerenza, la competenza, la disponibilità e soprattutto mediante la comprensione.
 Sinceramente umano, il docente lasalliano accompagna gli alunni a lui affidati con un
dialogo continuo e fiducioso che gli permette di incoraggiare i più bisognosi e di orientare
gli indifferenti e coloro che provano solitudine e depressione.
 Aiuta gli alunni a maturare, ad essere liberi, responsabili, solidali e contenti di vivere.
 E’ consapevole che gli alunni vivono oggi in un contesto di relativismo ideale e morale, di
materialismo consumistico e di edonismo seducente; è pertanto in ascolto con l’intento di
conoscere e di guidare:
 cerca di avere una conoscenza realistica e personalizzata dei ragazzi;
 non si limita a giudicarli soltanto sulla scorta del profitto scolastico, ma ricerca una
conoscenza per quanto possibile globale, tenendo conto dell’ambito familiare, sociale, dei
loro gusti e delle loro attese;
 insegna agli alunni a conoscersi, a guardarsi con senso critico e scoprire gli appelli a un
maggiore approfondimento personale e al dono gioioso di se stessi agli altri.
Opera con animo disinteressato e di apertura al mondo:
 dando della scuola un’immagine di semplicità, dove tutti possono sentirsi a loro agio;
 rifiutando la mentalità elitaria, che privilegia chi è favorito intellettualmente e socialmente;
 sensibilizzando i ragazzi per un impegno a favore della promozione della giustizia e della
pace.
Risorse umane
La comunità educante è composta da insegnanti religiosi e laici, ma vi hanno anche parte genitori
ed alunni, per le possibilità di dialogo che l’Istituto offre, e in maniera formale per la loro
partecipazione alle riunione degli Organi Collegiali (Assemblee di classe, Consiglio di interclasse,
Consiglio di Istituto)
I Fratelli delle Scuole Cristiane fanno conoscere l’essenziale del messaggio lasalliano a tutti
i membri della comunità educativa. A coloro che lo desiderano propongono una condivisione più
profonda della spiritualità lasalliana e li invitano a vivere un impegno apostolico più specifico.
Ambiente
L’Istituto S. Luigi attua la sua azione educativa fin dal 1908, anzitutto come Oratorio festivo
ed in seguito come scuole elementare, media, liceo classico e convitto. Legato alle vicende umane,
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nel corso degli anni ha avuto varie trasformazioni fino ad attestarsi a tutt’oggi, alla scuola
dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado.
Principi fondamentali
Le fonti di ispirazione del Piano di Offerta Formativa (P.O.F.) si basano sulla tradizione
culturale ed educativa dei Fratelli delle Scuole Cristiane e su quanto sancito dalla Costituzione
Italiana agli artt. 1-3-9-33 e 34 che riguardano i rapporti tra Stato, Scuola, Lavoro e Cultura.
Art. 1 – L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al
popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitandone
di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
Art. 9 – La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il
paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 33 – L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve
assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli
alunni di scuole statali…
Art. 34 – La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli
studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Centralità dell’alunno
L’alunno è al centro dell’interesse e degli interventi educativi, di istruzione e di formazione.
In base alle sue possibilità, si impegna ad assumere liberamente e corresponsabilmente il Progetto
Educativo della scuola.
Diritto all’istruzione
Il diritto all’istruzione appartiene ad ogni persona e deve essere favorito dalla Repubblica
che, pur assicurandolo a tutti non può ledere quello di libertà di apprendimento e la scelta della
scuola e/o dei docenti.
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Eguaglianza
Il servizio scolastico dell’Istituto S. Luigi si ispira ai principi di uguaglianza dei diritti degli
utenti: le regole di accesso e di fruizione sono uguali per tutti. Sarà esclusa ogni ingiustizia
discriminatoria.
Regolarità
Le componenti educative della nostra scuola si impegnano ad assicurare la regolarità e la
continuità del servizio. Eventuali e non prevedibili casi di funzionamento irregolare o di
interruzione del servizio sono espressamente regolati con misure atte ad arrecare agli utenti il minor
disagio possibile.
Accoglienza ed integrazione
Particolare riguardo sarà rivolto, per l’accoglienza e l’integrazione, alle classi iniziali e alle
situazioni di rilevante necessità.
Diritto di scelta
Ogni alunno può scegliere questa scuola purché ne accetti liberamente il Progetto Educativo
e il Regolamento interno.
Partecipazione, efficienza e trasparenza
* Si garantisce la collaborazione degli utenti alle prestazioni del servizio scolastico, sia per tutelare
la corretta erogazione del servizio, sia in spirito di collaborazione con la scuola.
* L’utente ha diritto di accesso alle informazioni in possesso della scuola che lo riguardino.
Libertà d’insegnamento e aggiornamento dei Docenti.
La libertà di insegnamento è assicurata nel rispetto della programmazione di ogni singolo
docente. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale
scolastico.
Contratto formativo
E’ la dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola. Rappresenta la sintesi
degli impegni assunti con l’accettazione del Progetto Educativo, del POF e del Regolamento di
Istituto.
Esplicita i doveri del Responsabile Scolastico, dei Docenti, dei Genitori e degli Alunni.
Il Responsabile scolastico si impegna a:
 coordinare la programmazione;
 controllare i processi di insegnamento-apprendimento;
 promuovere progetti di sperimentazione;
 armonizzare i rapporti tra le diverse componenti scolastiche;
 mediare le conflittualità;
 interagire con il territorio;
 effettuare periodici controlli e verifiche.
I Docenti si impegnano a:
 definire gli obiettivi disciplinari e comunicarli agli alunni e alle famiglie;
 valorizzare le capacità individuali degli alunni;
 vigilare sull’esecuzione dei compiti domestici;
 approntare strumenti di valutazione che consentano il massimo dell’obiettività;
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 verificare l’apprendimento tramite un congruo numero di prove e comunicarlo alle famiglie;
 verificare periodicamente l’efficacia della propria azione educativa;
 svolgere azione preventiva nei confronti dell’apprendimento e del comportamento degli
alunni;
 rispettare con puntualità orari e scadenze previste dal calendario scolastico;
 correggere puntualmente e diligentemente gli elaborati;
 partecipare attivamente alle attività collegiali;
 accettare le decisioni collegiali;
 confrontarsi serenamente sui problemi;
 analizzare la cause di disagio e tenere in considerazione le difficoltà
personali, scolastiche e familiari.
I Genitori si impegnano a:
 acquisire consapevolezza del loro ruolo primario nell’educazione dei
figli;
 conoscere e condividere il Progetto Educativo, il P.O.F. e il
Regolamento d’Istituto;
 informare la scuola su particolari situazioni di salute, di famiglia o di
disagio che possono influire sul comportamento o sul profitto;
 controllare regolarmente l’andamento scolastico (profitto, assenze,
diario…)
 partecipare alla vita scolastica (colloqui, Organi Collegiali…)
Gli Alunni si impegnano a:
 frequentare regolarmente le lezioni e le altre attività scolastiche;
 dedicarsi allo studio;
 sottoporsi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo;
 bandire ogni forma di violenza;
 partecipare alla vita della scuola con spirito democratico;
 rispettare il regolamento e le regole della civile convivenza;
 rispettare il patrimonio della scuola come bene proprio e comune.
Varie Comunità
La Scuola offre la presenza di varie comunità, gruppi e associazioni che affiancano in maniera
costruttiva l’attività scolastica e che, direttamente o indirettamente, possono entrare in contatto con i
ragazzi. Questi gruppi e associazioni che partecipano alla vita dell’Istituto sono la Commissione
culturale, la Commissione ricreativa, la Commissione liturgica, la Commissione caritativa, gli Exalunni, il Gruppo sportivo, il Gruppo Scout, il VOLAS (Associazione Volontari Sanluigini).
La struttura
Da un punto di vista strutturale, l’Istituto San Luigi è costituito da un grande edificio che, pur
trovandosi all’interno del centro storico della città, possiede una certa autonomia rispetto alle strade
su cui si affaccia. Dotata di numerosi locali ed ampi spazi, sia esterni che interni, la struttura facilita
l’attività educativa e didattica della scuola. Uno dei punti di forza dell’Istituto è senza dubbio il
grande cortile, circa 1600 mq., dove i ragazzi svolgono non solo la ricreazione, ma anche le altre
attività che necessitano di spazi all’aria aperta.
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Aule Scolastiche
Le aule dove si svolge normalmente l’attività didattica mattutina sono spaziose, luminose ed
accoglienti; sono dotate di tutte le attrezzature necessarie (banchi, sedie e grandi lavagne), nonché
di TV e videoregistratore; i banchi vengono revisionati all’inizio di ogni anno scolastico. La pulizia
delle aule viene effettuata ogni giorno nel pomeriggio.
Aule Speciali
A) Sale polifunzionali
 Aula di educazione tecnica ed artistica, dotata di banchi e di materiali occorrenti alle varie
tecniche pittoriche e artistiche
 Aula di informatica con 15 postazioni computer ed un pc di controllo dell’attività svolta dai
ragazzi
 Aula magna e multimediale, dotata di videoproiettore, impianto stereo, proiettore per diapositive,
e computer, per la proiezione di film o per le riunioni scolastiche
 Biblioteca, fornita di testi di consultazione, collane ed enciclopedie
 Gabinetto scientifico, ricco di materiale didattico
 Teatro, dove si svolgono le recite di Natale e di fine anno
 Chiesa, dove si svolgono le messe comunitarie, le confessioni, i momenti di preghiera e quelli
dedicati al canto
 Infermeria, fornita di tutto l’occorrente per il Pronto soccorso
 Cucina, atta alla preparazione dei pasti della mensa
 Sala mensa, dotata di tavoli e sedie dove i ragazzi consumano il loro pranzo
 Uffici dell’amministrazione
B) Impianto sportivo
L’impianto sportivo è dotato di una palestra con fondo in parquet, e di 12 spalliere a muro
utilizzabili per l’attività ginnica. Inoltre esso dispone di:
 1 palestra polivalente con attrezzature adatte per ginnastica, mini basket, basket e pallavolo
 2 campi di basket coperti
Vigilanza degli alunni
La vigilanza degli alunni durante l’orario scolastico è affidata agli Insegnanti.
Calendario mensile e annuale
Un calendario annuale di tutte le principali riunioni e attività che si svolgono in Istituto
viene stampato ad inizio dell’anno scolastico, ed anche mensilmente, e inviato alle famiglie in
formato cartaceo e informatizzato.
Attività parascolastiche
La scuola offre una pluralità di iniziative parascolastiche avvalendosi dell’apporto del
Vo.La.S. (Volontari Lasalliani Sanluigini) e della Società Sportiva “A.S.D. Ist. S. Luigi”, del
Gruppo scout Acireale 2° e dell’A.D.E.A. (Associazione degli Ex Alunni)
Il Vo.La.S. svolge dal 1995, all’interno dell’Istituto S. Luigi e in stretta collaborazione con i
Fratelli delle Scuole Cristiane, attività socio-educative rivolte ai minori predisponendo e realizzando
occasioni di gruppo per sperimentare e favorire la relazionalità, l’apertura all’altro nonché
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l’acquisizione del “saper fare”. A tal proposito il Vo.La.S. propone le seguenti offerte formative:
chitarra, laboratorio di informatica e sostegno scolastico; progetto di educazione alla solidarietà.
Inoltre per avvicinare i minori alla cultura della solidarietà, si offre loro la possibilità di
vivere concretamente un’esperienza di volontariato, quale la preparazione dei pacchi-viveri da
distribuire a famiglie bisognose
SCUOLA DELL’INFANZIA
1. Analisi della situazione
La scuola dell'infanzia dell'istituto San Luigi di Acireale è nata nel 1971, per rispondere alle
richieste delle famiglie e per arricchire i corsi scolastici elementare e medio, già esistenti. E' una
scuola cattolica. E' una delle oltre mille istituzioni lasalliane presenti nel mondo.
La scuola dell'infanzia dell'istituto San Luigi di Acireale oggi, è articolata in due sezioni con
due docenti, un coordinatore didattico e personale ATA. Sorge in pieno centro storico. Si rivolge ad
un'utenza piuttosto diversificata: accoglie bambini e bambine del Comune di Acireale e di altri
paesi circostanti, appartenenti ad un ceto sociale vario: figli di liberi professionisti, commercianti,
impiegati, piccoli imprenditori, gente comune. Al momento non ha ancora tra i suoi iscritti portatori
di handicap, anche se sono presenti soggetti con disturbi di comportamento e difficoltà di
apprendimento, e anche se le barriere architettoniche sono secondo legislazione proprio in
previsione di portatori di handicap.
Dispone di due ampie ed assolate aule, un laboratorio polifunzionale, un giardino provvisto
di giochi, un cortile, una grande palestra, un teatro, una sala da pranzo. Abbondante e variegato il
materiale didattico disponibile.
Le famiglie scelgono la scuola dell'infanzia dell'istituto San Luigi
* per lo stile educativo che si respira, stile educativo ispirato ai
principi del cristianesimo, secondo il carisma di san Giovanni Battista de La Salle,
fondatore dei Fratelli delle Scuole Cristiane la cui tradizione pedagogica dura da oltre
trecento anni;
* per i valori che vengono proposti;
* per la qualità del servizio che viene offerto;
* per la possibilità della continuità della proposta educativa nel corso
elementare e medio presenti in istituto;
* per il clima positivo, di famiglia e di partecipazione che vi si
respira;
* per le strutture disponibili,
* per l'opportunità data di trattenersi in istituto al di là dell'orario
scolastico strettamente inteso
2. Il Curricolo
* Le finalità
La scuola dell'infanzia dell'istituto San Luigi di Acireale vuole essere il prolungamento delle
mura domestiche dove il piccolo
* trovi un ambiente sereno per crescere ed esprimersi;
* viva la gioia di stare bene con se stesso e gli altri;
* abbia esperienze significative per la sua incipiente formazione;
* raggiunga gli obiettivi formativo-pedagogico-didattici prescritti dai
Nuovi Orientamenti della scuola dell'infanzia
* inizi un percorso formativo unitario in funzione del riordino dei
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cicli scolastici
* conosca la "diversità" vivendo con coetanei:
* stranieri-extracomunitari
* portatori di handicap
* ottenga risposte valide a tutti i suoi "perché" approfondendo il
concetto di vero ( e falso ), di bello (e brutto), di bene ( e male).
La scuola dell'infanzia dell'Istituto San Luigi intende raggiungere le finalità educative
soprattutto con l’azione didattica quotidiana ispirata ai Nuovi Orientamenti della scuola
dell‘infanzia anche se nel suo curricolo non mancano progetti particolari articolati nel tempo
scolastico e nell'extra scolastico.
* Gli obiettivi
Il corpo e il movimento
1. Percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo;
2. arricchire le esperienze motorie globali;
3. organizzare e strutturare lo spazio e il tempo;
4. utilizzare il corpo in situazioni espressive e comunicative;
5. rapportare l'esperienza corporea a quella simbolicorappresentativa.
I discorsi e le parole
1. Ascoltare e comprendere quanto viene detto negli scambi verbali
con insegnanti e coetanei e
nelle conversazioni di gruppo;
2. seguire e comprendere narrazioni di varia natura (fiabe, racconti,
filastrocche, poesie );
3. memorizzare i nuovi termini linguistici;
4. giocare con le parole e inventare storie e filastrocche;
comprendere il linguaggio visivo e i messaggi del corpo.
Obiettivi specifici relativi alla comunicazione verbale:
*
*
*
*
Seguire le regole della conversazione di gruppo e intervenire adeguatamente;
raccontare e inventare storie;
formulare ipotesi, soluzioni, previsioni;
descrivere situazioni, rievocare eventi, spiegare come si fa
qualcosa;
* memorizzare e riprodurre filastrocche, canzoni, poesie...
* spiegare le regole di un gioco.
Obiettivi specifici relativi alla scrittura:
*
*
*
*
Distinguere tra segno grafico e scrittura;
produrre scritte spontanee da confrontare con quelle dei compagni;
riconoscere le diverse funzioni dello scritto; .
comprendere alcune parole o brevi scritte.
Valorizzare l'esperienza del bambino
 Lo spazio, l' ordine, la misura
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 Le cose, il tempo, la natura
 Messaggi, forme e media
 Il sé e l' altro
* I progetti
Imparo l’inglese: avvio dello studio della lingua inglese con due lezioni settimanali nelle
singole classi con l' apprendimento di canti inglesi.
Verso la scuola primaria: intensi rapporti di conoscenza e di collaborazione tra i docenti
del corso della scuola dell’infanzia e di quello primario; incontri di programmazione didattica, di
iniziative comuni; presenza dei docenti del corso elementare nelle aule della scuola dell'infanzia,
giornate particolari con attività comuni tra i piccoli della scuola dell’infanzia e i bambini delle
primarie; a fine anno scolastico presentazione e consegna di un dossier sui bambini, futuri
alunni, da parte delle docenti della materna ai docenti della 1a primaria .
Tanti auguri a te: utilizzando gli spazi e le attrezzature della scuola si offre l' opportunità di
festeggiare il compleanno secondo tempi e modalità organizzate dalla famiglia.
Aspettando il Natale: Novena, attività manuali inerenti al periodo, manifestazione natalizia.
Viviamo il Carnevale: visita ai cantieri dei carri allegorici, laboratorio di cartapesta, festa in
maschera con uscita per le vie della città.
Pasqua: preparazione religiosa con l’ausilio della Bibbia dei Bambini, laboratorio manuale
su temi pasquali, visita guidata ad un’azienda produttrice di uova pasquali.
Giochi di primavera: manifestazione finale con gare di velocità, destrezza, attenzione per
tutti i bambini e bambine della scuola materna insieme agli alunni della scuola primaria.
Varie: visite didattiche a musei ed escursioni naturalistiche (autunno – primavera)
Progetto ambiente: “Rispettiamo l’ambiente e la natura”
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3. I mezzi
* Pedagogia lasalliana
che pone il bambino al centro del sistema educativo con l'unico scopo del suo sviluppo integrale
suggerisce all'educatrice un rapporto personalizzato fatto di accoglienza, ascolto, calore e
tenerezza in uno stile di totale dedizione al piccolo anche se non disgiunto dall'autorevolezza
necessaria affinché il bambino possa maturare un corretto rapporto con la realtà e rafforzare in sé
i sentimenti dell'auto stima e dell'autofiducia.
* Contesto educativo
come ambito nel quale il bambino sperimenta il calore di un particolare stile relazionale, impara
a distinguere le esperienze quotidiane e a dar loro significato. Fratelli, educatori, assistenti e
personale non docente garantiscono al piccolo. qualità di relazione, coerenza formativa e stabilità
emotivo-affettiva.
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* Corresponsabilità educativa
in quanto la scuola si pone in continuità e complementarietà con la famiglia nella messa in
comune di impressioni e dati su aspetti rivelatori del vissuto del piccolo e nell'accordo sulle linee
di intervento valorizzando i momenti dell'accoglienza e dell'uscita, i colloqui settimanali, gli
incontri scuola-famiglia, l'interazione dinamica tra rappresentanti, genitori e direzione per una
condivisione della progettazione educativa.
4. La progettazione organizzativa
Orario e tipi di attività
8.15-9.15
Accoglienza - Giochi ed attività libere
9.15-9.30.
Riflessione lasalliana - Momento di preghiera - Presentazione delle attività
9.30-10.30 Attività strutturate a piccoli gruppi percorsi di
osservazione, (omogenei o
eterogenei) esplorazione e ricerca, in base al tipo di attività) conversazioni
guidate per lo sviluppo del linguaggio
10.30-11.30 Sospensione delle attività : Merenda e gioco
Lunedì e mercoledì : educazione motoria nella sala-giochi della
scuola dell’infanzia
Mercoledì e giovedì: giochi ed attività in lingua inglese 11,35 -12.00 Ripresa delle attività
Percorsi di avviamento al pensiero logico e
all'acquisizione di un atteggiamento esplorativo,
percorsi di prescrittura e di precalcolo
12.00- 12.50 Attività strutturate: drammatizzazione, sonorizzazione di fiabe, mimica,
gestualità, canto, giochi corporei ritmati, rappresentazioni grafico-pittoriche
12.30
Pranzo a scuola
13.25
Uscita
NB. La scansione dei tempi e delle attività della giornata è indicativa.
La monotonia del ritmo giornaliero è rotta da vari appuntamenti annuali come la festa autunno e
della primavera, la festa di Natale, di carnevale, di Pasqua, della mamma, dei nonni, la giornata
dell'inglese, della natura, la festa di fine anno.
5. La progettazione metodologico-didattica
* Progettazione
La scuola adotta una progettazione sostenuta da una forte intenzionalità ma che si connota per il
carattere flessibile ed aperto dei percorsi elaborati in progressione.
L' osservazione sistematica dei comportamenti dei piccoli può portare a modificare in itinere la
proposta curricolare inserendo attività non ordinatamente previste nel quadro progettuale.
Le attività di apprendimento sono organizzate in maniera progressiva in base a una sequenzialità
rispettosa dei processi evolutivi e delle capacità dei bambini di partecipare costruttivamente alle
esperienze a cui sono chiamati.
* Metodo
La metodologia attivata nella scuola dell'infanzia ha come punto di riferimento il Progetto
educativo lasalliano e l'impiego di metodi integrati in relazione ai differenti stili di
apprendimento.
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Per quanto riguarda la prima formazione di atteggiamenti di esplorazione e ricerca la scuola
imposta i propri percorsi partendo dalla consapevolezza che il bambino ha sete di "perché".
Le proposte danno risposta al suo naturale desiderio di conoscenza:
* sollecitando la curiosità
* valorizzando l'iniziativa personale
* comunicandogli l'emozione della scoperta
* promuovendo stupore e motivazione spontanea
* rendendo il piccolo artefice del proprio apprendimento
* sviluppando creatività e fantasia.
I mezzi prescelti: giochi didattici, conversazioni tematiche, impiego di strategie che assicurino la
partecipazione, osservazione guidata, alternanza di momenti di esperienza e di verifica,
valorizzazione di potenzialità e capacità nel lavoro di gruppo, circolarità e condivisione delle
conoscenze, uscite guidate a conclusione di un modulo di lavoro.
* Programmazione tra docenti
La necessità di confrontarsi sistematicamente per equilibrare in un lavoro comune la
programmazione educativa è specchio dello stile pedagogico relazionale della scuola per
l'infanzia. Le educatrici si incontrano con scansione periodica per ricercare strategie educative,
sottoporre ad una verifica valutativa continua il reciproco lavoro, interpretare i bisogni
emergenti.
* La documentazione
Le educatrici mettono il bambino nelle condizioni di ricostruire, rievocare e riesaminare il
proprio itinerario per mezzo di una documentazione sistematica e precisa.
I lavori, una volta prodotti, sono oggetto di analisi e di discussione collettiva quindi esposti nelle
apposite bacheche. Il portfolio con tutta la produzione dell'anno, il registro di bordo del docente e
altre forme di documentazione rendono visibile il percorso effettuato ai fini della
programmazione e della continuità formativa.
* Osservazione e valutazione
Il richiamo alla conoscenza analitica di ogni bambino spinge le educatrici a un grande impegno
osservativo e conoscitivo di ogni singolo.
In particolare sono oggetto di osservazione sistematica i seguenti aspetti:
* condizioni di ingresso
* dimensione emotiva, affettiva e relazionale
* disponibilità del piccolo ad apprendere
* grado di risposta alle sollecitazioni educativo-didattiche
* ritmi e tempi di apprendimento
* evoluzione dell'autonomia
* livelli raggiunti in relazione all'acquisizione delle prime
competenze.
6. La partecipazione
La scuola sollecita la partecipazione della famiglia alla proposta educativa con:
* assemblee di classe ( settembre – dicembre - aprile )
* consigli di intersezione (novembre – gennaio – marzo – maggio)
Inoltre viene sollecitata la presenza e la collaborazione di alcuni genitori:
* nei "gruppi di studio e lavoro" che animano la vita scolastica nei
quattro ambiti culturale, ricreativo, caritativo e religioso all'interno dell'Istituto
* nell'associazione di volontariato VOLAS
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* nella società sportiva dilettantistica Istituto San Luigi
* nell'associazione scout Acireale 2°
Un docente del corso e un rappresentante dei genitori fanno parte del Consiglio di Istituto.
6. Continuità scuola dell’infanzia–scuola primaria-Ragioni e Obiettivi
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale
del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce
così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo
continuo. Continuità del processo educativo non significa, infatti, né uniformità né mancanza di
cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di
sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e
la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e
funzioni.”
6.a La Continuità nel nostro Istituto
Dall’anno scolastico 2013-2014, diverse insegnanti sono state incaricate a svolgere il ruolo di
“Funzione Strumentale Continuità”, con il compito di promuovere e coordinare le azioni volte a
favorire la continuità educativo-didattica fra corsi dell’Istituto.
Le insegnanti che hanno assunto l’incarico nel corso degli anni sono:
 Maria Maesano/Vera Leonardi (Scuola dell’Infanzia)
 Lonobile Angelo/ Arcidiacono Rosaria /Di Maria Patrizia /Il Grande Rosaria/ D’Amico
Patrizia/Teresa Ferrata (Scuola Primaria)
Il lavoro intrapreso, in fase di graduale ma continuo sviluppo, verte sui diversi aspetti che insieme
concorrono a qualificare la “continuità”, ad. es. il raccordo curricolare, l’accoglienza, le attività in
comune, il progetto ponte, il passaggio delle informazioni, ecc.
6.b Raccordo Curricolare
Partendo dal presupposto che la continuità curricolare è un percorso di lavoro complesso, che si
costruisce nel tempo attraverso un impegno costante e progressivo, si è scelto di iniziare a costruire
un curricolo delle classi “classi-ponte”. (5 anni – classi prima/seconda), partendo da due ambiti:
linguistico e logico matematico. La scelta è ricaduta su questi campi perché ritenuti prioritari e
“trasversali” rispetto alle altre discipline. Il risultato del confronto e scambio tra insegnanti dei due
ordini di scuola è l’elaborazione di “Piani di raccordo curricolare per le classi ponte infanzia /
primaria; ambiti disciplinari: linguistico, logico/matematico”.
Nei Piani vengono presi in esame:
1. le competenze in uscita / ingresso, cioè le capacità che si ritiene i bambini debbano aver
acquisito al termine del percorso scolastico alla scuola dell’infanzia, funzionali ad un
proficuo approccio agli apprendimenti specifici della scuola primaria;
2. la metodologia, in particolare le attività e i contenuti ritenuti significativi, e i principi
metodologici a cui fare riferimento, al fine di condividere un linguaggio comune tra le
diverse scuole;
3. le situazioni critiche, cioè i “casi” difficili che richiedono un approccio particolare. Rispetto
a questi si è cercato di sviscerare i “problemi”, individuando i segnali o i disturbi a cui
prestare attenzione e concordando linee comuni a cui attenersi al fine di prevenire e
affrontare le difficoltà di apprendimento.
6.c Progetti ed Attività di Istituto
Il “Progetto Continuità Infanzia / Primaria – Istituto San Luigi″, messo a punto dal “Gruppo di
lavoro Continuità a.s. 2015/2016″, è stato predisposto per dare organicità alle diverse esperienze
13
realizzate negli anni passati (es. visite alla scuola primaria, incontri ed attività in comune ecc.) e
collocarle all’interno di un percorso più articolato e compiuto.
Il progetto è stato pensato per i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia, affinché possano
giungere, grazie al confronto con la scuola primaria, all’elaborazione di stati d’animo positivi
rispetto alla realtà scolastica che li accoglierà.
Il percorso prevede il coinvolgimento attivo della scuola primaria in particolare delle classi prime
e quinte, scelte perché ritenute più idonee alle attività di continuità ipotizzate.
6.d Progetto Ponte “La Valigetta“
Il “Progetto Ponte – La Valigetta”, ormai in vigore da diversi anni nel nostro Istituto, vuole
garantire una continuità educativa efficace tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria
offrendo un percorso prestabilito.
La “Valigetta” è uno strumento di un percorso di continuità che prevede la possibilità di iniziare alla
scuola dell’infanzia esperienze ed attività che proseguono e si concludono nel primo periodo della
scuola primaria.
Si tratta, infatti, di una busta cartonata (o una “sportina” di carta) che contiene materiale che ogni
singolo bambino elabora alla scuola dell’infanzia e, in minima parte, durante le vacanze estive, e
che viene portata alla scuola primaria per essere utilizzata nei primi giorni di scuola.
Il valore del Progetto Ponte è prevalentemente simbolico e non contenutistico; il percorso è infatti
finalizzato a:
 favorire la “visibilità”, per il bambino e le famiglie coinvolte, del passaggio tra i due ordini
di scuola”;
 offrire, anche materialmente attraverso la “valigetta”, forme di rassicurazione psicologica
per il bambino che affronta un ambiente nuovo;
 stabilire un momento di raccordo e coordinamento (anche solo per alcuni giorni) tra le
modalità di lavoro didattico dei due ordini di scuola.
Il “Progetto Ponte – La Valigetta”, viene periodicamente rivisto e aggiornato da un Gruppo di
lavoro guidato dal Coordinamento Pedagogico costituito da insegnanti di Scuola dell’Infanzia e
Scuola Primaria.
Nell’anno scolastico 2014/2015 il contenuto della Valigetta è stato sensibilmente modificato; inoltre
è stato adottato un nuovo progetto (“I quattro elementi della Terra siamo noi: ARIA-ACQUATERRA-FUOCO”).
6.e Passaggio delle Informazioni
La conoscenza del percorso scolastico dell’alunno, del livello di maturità raggiunto e delle
competenze acquisite, costituisce un importante aspetto della continuità tra i due ordini di scuola.
Per questa ragione, si organizzano colloqui tra insegnanti di scuola dell’infanzia e insegnanti di
scuola primaria, utili a fornire un profilo completo del bambino.
Viene adottato un “Documento per il passaggio delle informazioni”, una griglia che permette una
descrizione dei comportamenti dei bambini osservati nel corso dell’esperienza alla scuola
d’infanzia. Gli aspetti presi in esame sono:
 Frequenza / percorso scolastico
 Identità’ e relazione
 Autonomia
 Modi e tempi dell’apprendimento
 Atteggiamento verso l’esperienza scolastica
 Abilità’ e competenze.
La compilazione del documento non sostituisce il confronto diretto tra insegnanti; al contrario,
rappresenta una traccia per il colloquio stesso, nel corso del quale è possibile illustrare ed integrare
quanto presentato in forma scritta.
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Il “Documento per il passaggio di informazioni sul bambino” viene periodicamente rivisto e
aggiornato da un Gruppo di lavoro guidato dal “Coordinamento Pedagogico Per visionarlo
SCUOLA PRIMARIA
1. FINALITÀ GENERALI
Il reciproco rispetto, la partecipazione, la collaborazione, l’impegno, la cooperazione e la solidarietà
sono i valori che fanno da cornice alle finalità che la scuola primaria si pone:
 Favorire lo star bene a scuola attraverso un’azione educativa, attenta al riconoscimento dei
bisogni del bambino/a.
 Valorizzare l’individualità riconoscendo la diversità come fonte di arricchimento.
 Far acquisire conoscenze e competenze aggiornate, stabili nel tempo e trasferibili.
 Proporre comportamenti adeguati ai valori di riferimento.
Alla Scuola Primaria è affidato il compito di sviluppare la personalità di ciascun alunno, nel rispetto
delle diversità individuali e di: “far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle
prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa
l’alfabetizzazione di almeno una lingua dell’Unione europea oltre alla lingua italiana, di porre le
basi per l’utilizzo di metodologie scientifiche dello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e
delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di
educare ai principi fondamentali della convivenza civile”.
2.
MODALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE
Punto di partenza dell’azione educativa – didattica della scuola è quello di creare all’interno della
classe un clima di serenità, di fiducia, di accettazione reciproca e di collaborazione nel quale
ciascun alunno si senta valorizzato, approvato e gratificato nei suoi aspetti positivi ed aiutato a
riconoscere e a superare quelli negativi.
Avendo assunto come valore centrale della propria attività l’alunno nella sua completezza, qualsiasi
iniziativa didattica sarà adeguata e “costruita” sulla realtà della persona che apprende e nel pieno
rispetto delle sue esigenze e bisogni.
Per favorire il successo formativo si attuano iniziative di accoglienza, orientamento, recupero,
consolidamento, potenziamento e tutoraggio.
Il gruppo docente di ciascuna classe si impegna a realizzare un’azione educativa e didattica fondata
sulla condivisione dei compiti, sulla collaborazione, sull’assunzione di comportamenti unitari nei
rapporti con gli alunni.
La progettazione curricolare mira al raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo delle
competenze, privilegia l’area logico – linguistico – espressiva e valorizza l’area delle relazioni intra
ed interpersonali.
La costruzione dei curricoli e la strutturazione dei progetti ad esso relativi utilizzano obiettivi
specifici di apprendimento che intendono cogliere l’aspetto formativo delle discipline (saperi) e
delle educazioni (valori): in tal modo l’aspetto del sapere e quello dei valori si uniscono per
garantire il conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita consapevole della persona e al
raggiungimento delle competenze personali.
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I curricoli si fondano su:
 Essenzialità (priorità)
 Continuità dei percorsi
 Significatività e fattibilità
 Gradualità: rispetto delle fasi di sviluppo in cui si trovano gli allievi
 Ricorsività: ritorno su concetti ed abilità, mediante approfondimenti e precisazioni
 Trasversalità: educazione linguistica ed abilità metacognitive come elementi propri di ogni
disciplina
Le programmazioni annuali e i progetti sono parte integrante del P.O.F.
Ogni insegnante elabora una programmazione didattica annuale per garantire la formazione
dell’alunno.
Presenta il piano di lavoro ai genitori della classe e/o delle classi interessate chiarendo loro la
propria offerta formativa, il proprio intervento didattico, i procedimenti metodologici, gli strumenti
di verifica e i criteri di valutazione.
I genitori potranno esprimere pareri, formulare proposte e collaborare alle varie.
3. UNA SCUOLA DELL’ESPERIENZA DEL BAMBINO
La scuola primaria del San Luigi è prima di tutto luogo di vita, ambito di esperienza. Egli arriva a
scuola già con un’esperienza maturata in famiglia e alla scuola dell'infanzia; qui è accolto, stimato
ed aiutato a sviluppare tutte le proprie capacità, prendendo consapevolezza della sua dignità e
positività. La nostra scuola riconosce e promuove lo sviluppo della caratteristiche naturali del
bambino che è aperto alla realtà, si stupisce di fronte a ciò che vede, è curioso, vuole toccare e
capire, chiede il perché delle cose.
4. LA PRESENZA DELL'INSEGNANTE PREVALENTE COME PUNTO DI RIFERIMENTO
In questo percorso il bambino, che può incontrare anche fatica e contraddizione, viene
accompagnato e sostenuto affinché non si perda d’animo e non perda di vista il gusto di crescere e
imparare. Attraverso il rapporto con un maestro (il docente-tutor) che lo accompagna nell’avventura
della conoscenza della realtà, il bambino entra in rapporto con le cose, si paragona con esse e arriva
a giudicarle.
Ogni classe è affidata alla responsabilità di un docente-tutor, punto di riferimento costante per il
bambino a livello culturale ed affettivo, a cui vengono affidati gli insegnamenti fondamentali, a
partire dalla Lingua italiana e dalla Matematica. Rimangono affidati ad insegnanti specialisti
l’insegnamento della lingua inglese e delle attività motorie e sportive, mentre un esperto affianca i
docenti nel laboratorio di Informatica.
5. CURRICOLO OBBLIGATORIO:
5.1 Monte ore annuale delle discipline
L’orario annuale delle lezioni nella scuola primaria è di 990 ore annuali distribuite su 33
settimane convenzionali. Il curricolo del monte ore annuale delle discipline si articola per un totale
di 30 ore settimanali.
16
L’orario complessivo delle singole discipline può, tuttavia, essere organizzato in modo flessibile.
DISCIPLINE
Italiano
Inglese *
Storia
Cittadinanza e
costituzione
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia e
Informatica
Musica
Arte e immagine
Educazione
fisica
Spagnolo
Religione
TOTALE
DURATA DELL’UNITÀ DIDATTICA: 50’
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA CLASSE TERZA
(Unità didattica
(Unità didattica
(Unità didattica
50’)
50’)
50’)
10
10
10
1+2 (Madre
1+2 (Madre
2+1 (Madre
lingua)
lingua)
lingua)
CLASSI 4^ E 5^
(Unità didattica
50’)
10
2+1 (Madre
lingua)
2
2
2
2
2
8
2
2
8
2
2
8
2
2
8
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
35 unità =30 ore
1
2
35 unità =30 ore
1
2
35 unità =30 ore
1
2
35 unità =30 ore
* Le ore di inglese (madrelingua) sono in compresenza con l’insegnante di classe.
5.2 Area linguistica
Lingua italiana
Se è vero che la povertà di parola è sintomo di povertà di esperienza della realtà, occorre
incrementare la capacità di uso della lingua arricchendo l’esperienza della realtà e la sua
comprensione.
La possibilità di scrittura del testo comprende la costruzione di un’immagine mentale, in cui si
ricostruisce l’esperienza e l’arricchimento lessicale che permette di esprimerla.
La lettura è esperienza di testualità significativa. Il bambino si appropria progressivamente della
lettura passando dalla restituzione della voce all’interpretazione del testo per conoscerne i contenuti.
La riflessione sulla lingua parte dall’apprendimento della scrittura, della lettura e dall’acquisizione
di una consapevolezza della funzionalità fonematica della lingua. Negli ultimi anni si sviluppa poi
gradualmente la riflessione grammaticale attraverso l’acquisizione di apprendimenti adeguati e
definitivi di morfologia e sintassi: identificazione, riconoscimento e apprendimento mnemonico di
alcune forme.
Lingua inglese
La lingua inglese è mezzo di comunicazione e di espressione, la cui conoscenza permette
l’inserimento nel mondo attuale. Nella scuola primaria l’approccio alla lingua inglese, insegnata da
un docente laureato in Lingue, avviene attraverso giochi, filastrocche, canzoni fino all’avvio di
forme semplici di dialogo e di espressione scritta. Alla lingua inglese con una lezione settimanale si
affianca una seconda lingua comunitaria: la lingua spagnola.
17
5.3 Area scientifica
Matematica
La Matematica incrementa la capacità razionale, come consapevolezza dell’attività della mente del
bambino in tutte le sue potenzialità, secondo tre aspetti fondamentali:
• un aspetto concettuale: la scoperta del concetto avviene attraverso un percorso in cui si diventa
consapevoli e “convinti” e, perciò, capaci di una verifica e di un uso personali;
• un aspetto espressivo linguistico: formalizzare quello che si è intuito e conosciuto, riconoscere
simboli e convenzioni;
• un aspetto di deduzione e di ragionamento. Il problema è strumento privilegiato di questo lavoro.
Scienze
L'insegnamento delle Scienze si pone fra la dimensione dello stupore e quello della conoscenza.
Partendo dall'osservazione il bambino è condotto ad acquisire un metodo sperimentale nel rapporto
col mondo della natura.
Tecnologia e Informatica
In quest’ambito i bambini vengono accompagnati a conoscere il mondo del fare tecnologico, con
particolare riferimento alle nuove tecnologie informatiche, attraverso le esperienze di laboratorio
con un esperto.
5.4 Area antropologico-sociale
Storia
Lo studio della storia si propone di introdurre i bambini alla conoscenza del passato, partendo dal
rapporto imprescindibile con il presente. Rispetto alla suddivisione storica proposta dal Ministero la
nostra scuola ha optato per una suddivisione della storia antica che permetta un approccio più
articolato alla civiltà greca e romana, radici della civiltà europea.
Geografia
Lo studio della Geografia si propone di aiutare i bambini a scoprire il mondo come "dato" e a
comprendere come l'uomo incide sull'ambiente. Nei primi anni il bambino è aiutato ad orientarsi
nello spazio a lui familiare. In seguito è accompagnato all'osservazione dei diversi ambienti, per
arrivare in quarta e in quinta ad uno studio sistematico dell'Italia e delle sue regioni.
5.5 Area espressiva
Arte e Immagine
Attraverso il disegno il bambino viene educato a muoversi nel mondo dei colori, delle linee, delle
immagini artistiche. Partendo dall'osservazione della natura i bambini vengono stimolati a
raccontare col disegno ciò che vedono. In seguito vengono guidati ad accostarsi al alcune opere di
grandi artisti, che come maestri li stimolano a rappresentare la realtà in modo sempre più efficace.
Musica
L'educazione musicale permette ai bambini di apprendere un primo livello di notazione ritmica e
musicale; vengono poi progressivamente aiutati a cimentarsi con piccoli strumenti musicali e con il
canto, che arricchisce momenti particolari della vita della scuola.
Educazione motoria
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L'attività motoria offre ai bambini della scuola primaria la possibilità di una alfabetizzazione
motoria finalizzata allo sviluppo della consapevolezza corporea, degli aspetti coordinativi, degli
schemi motori e delle abilità elementari del gioco-sport.
Religione
L’insegnamento della religione cattolica è una vera e propria disciplina ed è parte integrante del
curricolo. Rappresenta un primo accostarsi, elementare, ma culturalmente fondato, alla storia e ai
contenuti della Rivelazione cristiana, nelle loro molteplici espressioni e testimonianze.
6. LA DIDATTICA LABORATORIALE
Grazie ad un coinvolgimento totale e pratico di tutte le dimensioni del bambino la didattica
laboratoriale favorisce il coinvolgimento dell'aspetto percettivo, sensibile del bambino, che precede
la forma concettuale ed è condizione di passaggio dal concreto all'astratto. Tale dimensione (che
attraversa tutte le discipline) acquisisce un particolare rilievo nell'area espressiva (Arte e Immagine,
Musica, Educazione motoria), in quella sperimentale (Scienze) e trova una sua sintesi nel
Laboratorio teatrale e nelle visite guidate alla scoperta del mondo della natura e delle tracce delle
testimonianze storiche ed artistiche
7. PROGETTI CURRICOLARI
Il progetto ha lo scopo di far conoscere ed incontrare Gesù, roccia viva, su cui costruire la propria
vita e la propria storia.
Obiettivi:
 Avvicinare la vita dei piccoli a Gesù, pietra viva, attraverso la lettura e la narrazione del
Vangelo.
 Vivere momenti intensi di vita liturgica attraverso le celebrazioni comunitarie, gli incontri di
preghiera del mattino e le lezioni di religione.
 Coinvolgere i bambini nel costruire con responsabilità la loro giovane vita sul Vangelo.
Contenuti:
a. Lettura e narrazione del Vangelo come strumento fondamentale.
b. Celebrazioni liturgiche comunitarie.
c. Lezioni di religione.
d. Momenti di preghiera comunitaria soprattutto il lunedì e il venerdì nella chiesa dell’Istituto.
Durata e Destinatari: Annuale - Alunni della scuola primaria
Obiettivi:
 Conoscere i 5 sensi.
 Conoscere gli schemi motori di base e le loro possibili applicazioni.
 Organizzare la propria posizione in rapporti agli oggetti e alle persone.
 Essere in grado di utilizzare lo spazio individuandone i punti di riferimento.
 Conoscere sequenze temporali.
 Essere in grado eseguire gesti e azioni con finalità espressive e comunicative.
Contenuti: Salti, saltelli, balzi, rotolamenti, lanci e palleggi.
Durata e Destinatari: 10 ore nel secondo quadrimestre per gli alunni di prima
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Il progetto si propone, attraverso la narrazione delle parabole evangeliche con un linguaggio
semplice e immediato di catturare l’attenzione dei bambini, di entrare nel cuore della predicazione
di Gesù per comprendere il messaggio evangelico.
Obiettivi:
 Accogliere con semplicità la predicazione di Gesù attraverso la narrazione delle parabole
evangeliche.
 Comprendere il messaggio di Gesù che, attraverso le parabole, ci parla del Padre.
 Attualizzare la parabola.
Contenuti:
a) Narrazione delle parabole evangeliche utilizzando il linguaggio audiovisivo.
b) Conversazione, attraverso le immagini, sulla parabola.
c) Drammatizzazione della parabola ascoltata.
d) Disegno libero.
e) Compilazione di schede.
f) Lavoretto di gruppo.
g) Canto sulla parabola.
Durata e Destinatari: Annuale per gli alunni di prima
Obiettivo:
 Sensibilizzare i bambini all’utilizzo e alle potenzialità di materiale apparentemente di scarto.
Contenuti:
a. Utilizzare il materiale concretizzandolo in lavori manuali da realizzare durante i momenti
salienti dell’anno (festa dei nonni, della mamma, del papà, Natale …)
Durata e Destinatari: Annuale per tutti gli alunni
Obiettivi:
Sviluppare un comportamento responsabile nella scelta dei cibi.
Riconoscere che una corretta alimentazione svolge un ruolo fondamentale per una crescita
equilibrata.
 Conoscere il valore culturale, sociale, psicologico, affettivo del cibo.
 Conoscere i molteplici prodotti provenienti dalla nostra terra.
Contenuti:
a) Lettura di testi di vario tipo per ricavare informazioni, organizzare concetti e saperli riferire.
b) Rielaborazione di testi sintetizzando, modificando e completando.
c) Produzione di testi per raccontare esperienze personali, esporre argomenti ed esprimere gusti
b. e opinioni.
Durata e Destinatari: Secondo quadrimestre per gli alunni di seconda
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Obiettivi:
 Avvicinare il bambino allo studio della storia.
 Ricavare informazioni con ricostruzioni di fossili e immagini di fonti e disegni.
 Descrivere aspetti di vita quotidiana attraverso i graffiti.
 Stabilire una relazione tra ambiente e modi di vivere.
 Conoscere l’importanza dei fossili e il lavoro del paleontologo.
 Conoscere l’arte nel paleolitico: graffiti, pitture e rupestri.
 Rispettare e valorizzare tutto ciò che ci circonda.
Contenuti:
a) Realizzazione di cartelloni con graffiti e pitture rupestri.
b) Realizzazione di disegni con didascalie.
c) Realizzazione di fossili.
d) Lettura e analisi di testi e sintesi con contenuto storico.
e) Incisione sul rame con punteruoli.
Durata e Destinatari: Primo quadrimestre per gli alunni di terza.
Il progetto si propone di entrare a contatto con il mondo religioso dell’antica civiltà scoprendo in
particolare le divinità e i riti che venivano celebrati nei templi. In seguito si prefigge di confrontare
quel mondo antico con la religiosità odierna.
Obiettivi:
 Ricavare informazioni da fonti di diverso tipo.
 Leggere e comprendere un testo di tipo disciplinare.
 Partecipare in gruppo a una ricerca e a un percorso di approfondimento sulle divinità.
 Comunicare con l’aiuto di parole chiave un fatto storico studiato.
 Creare presentazione attraverso mappe, cartelloni e presentazione power-point.
Contenuti:
a) Ricerca sulle divinità egiziane.
b) Approfondimento sul culto.
c) Preparazione dei testi in aula computer.
d) Allestimento della mostra nell’atrio della scuola.
e) Realizzazione delle sagome delle divinità e dei faraoni più importanti.
Durata e destinatari: Primo quadrimestre per gli alunni di quarta
Il progetto di lettura e di comprensione del testo ha lo scopo di approfondire la conoscenza di sé,
rafforzando l’autostima e di educare ai sentimenti di cooperazione, di solidarietà e di rispetto nei
confronti degli altri.
Obiettivi:
 Conoscere gli elementi caratterizzanti del testo narrativo letterario.
 Comprendere e interpretare testi letterari.
 Compilare una scheda di lettura.
 Individuare somiglianze e differenze nell’uso dei codici linguistici, nella struttura narrativa,
negli eventi raccontati, nei personaggi presentati, tra libro e film.
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Contenuti:
a) Lettura del testo “La gabbianella e il gatto”.
b) Ascolto e comprensione del testo.
c) Realizzazione delle sagome della gabbianella e del gatto.
d) Descrizione dei personaggi.
e) Visione del film e individuazione di eventuali somiglianze e differenze.
Durata e destinatari: Secondo quadrimestre per gli alunni di quarta
Il progetto si propone di realizzare una decina di personaggi del presepe e alcuni lavoretti,
utilizzando la tecnica del traforo, della carteggiatura, della pittura e della pirografia.
Obiettivi:
Lavorare insieme, anche a piccoli gruppi, favorendo la collaborazione e la socializzazione.
 Stimolare la fantasia, le abilità manuali e la creatività dei ragazzi.
 Apprendere tecniche nuove: tagliare, carteggiare, dipingere, pirografare.
Contenuti:
a) Presentazione degli strumenti che verranno utilizzati e delle tecniche corrette per la
realizzazione dei personaggi del presepe e di alcuni lavoretti.
Durata e destinatari: Annuale per gli alunni di quarta e di quinta
Il progetto ha lo scopo di avvicinare gli alunni ad alcuni uomini e donne che hanno lasciato una
traccia profonda nella nostra umanità per cui possono essere considerati come dei veri modelli ed
autentici esempi di vita umana vissuta integralmente.
Obiettivi:
 Conoscere la vita e l’opera di alcuni “campioni” esperti in umanità.
 Cogliere il messaggio trasmesso da coloro che hanno dedicato la vita per gli altri.
 Apprezzare i valori umani e cristiani vissuti da santi e personaggi famosi.
Contenuti:
a) Lettura del libretto individualmente e a gruppi.
b) Ricerca di altre notizie ed approfondimento attraverso internet.
c) Riassunto della vita e dei momenti più significativi.
d) Creazione di diapositive in aula informatica.
e) Presentazione del personaggio.
Durata e destinatari: Secondo quadrimestre per gli alunni di quinta
Il progetto si propone di realizzare una mostra dedicata al metodo educativo attuato da san Giovanni
Battista de La Salle e dai primi Fratelli nelle opere fondate in Francia all’epoca del Fondatore.
22
Obiettivi:
o Cogliere, attraverso gli scritti del Fondatore, i punti salienti del suo metodo educativo
trasmesso ai primi Fratelli ed applicati nelle varie scuole.
o Capire come erano strutturate e organizzate le scuole all’epoca del Fondatore.
Contenuti:
a) Lettura di alcuni scritti di San Giovanni Battista de La Salle.
b) Preparazione dei testi in aula computer.
c) Allestimento della mostra nell’atrio della scuola.
Durata e destinatari: Secondo quadrimestre per gli alunni di quarta e di quinta.
Il progetto si propone, attraverso la visione di alcuni DVD, di suscitare l’interesse degli alunni
attraverso il linguaggio cinematografico, di stimolare la riflessione e di favorire il dibattito su
alcune tematiche proposte dal film.
Obiettivi:
- Riflettere su alcune tematiche legate alla vita (amicizia, paura, bullismo…) partendo dalla
visione di un film.
- Esprimere le proprie opinioni e rispettare quelle degli altri.
- Imparare gradualmente a fruire il linguaggio audiovisivo con un atteggiamento critico.
Contenuti:
a) Visione di un film.
b) Analisi del film e lettura del linguaggio cinematografico.
c) Vicenda del film e indagine sui personaggi.
d) Giudizio complessivo del film.
e) Idea centrale del film e riflessione sul messaggio.
Durata e destinatari: Annuale per gli alunni di quinta
In occasione delle principali festività dell’anno, la scuola si avvale della collaborazione delle
maestre Rosaria Il Grande e Patrizia D’Amico, per l’allestimento di spettacoli musicali che
prevedono l’esecuzione da parte degli alunni di canti di vario genere.
Nelle Scuole della Primaria le sue finalità sono principalmente legate ad una risposta semplice e
concreta alla curiosità del bambino verso l’ambiente che lo circonda ed al suo bisogno di sicurezza,
aiuto fondamentale per il superamento delle ansie connesse alla non corretta percezione del rischio
naturale.
OBIETTIVI: Conoscere la struttura di un vulcano, le tipologie di vulcano e i tipi di eruzione
vulcanica.
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Conoscere la formazione della Terra, la sua struttura interna e le rocce.
DESTINATARI: Alunni di terza e quarta primaria secondo quadrimestre
OBIETTIVO GENERALE
Favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale della propria città,
attraverso lo studio di uno tra i più pregevoli monumenti presenti, dal punto di vista storico,
architettonico e pittorico
OBIETTIVI A MEDIO TERMINE
• Conoscenza delle caratteristiche peculiari dello stile Barocco
• Conoscenza della tecnica dell’affresco
• Conoscenza dei materiali utilizzati nella realizzazione delle varie opere presenti all’interno della
chiesa
• Conoscenza delle vicende bibliche raffigurate negli affreschi della chiesa
OBIETTIVI TRASVERSALI
• Individuare il messaggio trasmesso da un’immagine, sia dal punto di vista emotivo che
informativo
• Saper realizzare la mappa delle opere allo scopo di orientarsi tra le tante presenti all’interno della
chiesa
• Scoprire il contributo femminile nella storia della Salvezza
• Riconoscere l’iconografia cristiana come forma di catechesi
• Individuare possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche
• Conoscere la personalità artistica del pittore P. Paolo Vasta, che ha eseguito gli affreschi
all’interno della chiesa
• Ricerche telematiche, didascalie composte al fine di realizzare un power-point sul progetto
CONTENUTI
• Riproduzione su cartoncino delle colonne ritorte che incorniciano la tela dell’altare centrale, al
fine di verificare l’acquisizione dei contenuti barocchi nelle stesse
• Riproduzione iconiche su fogli e successiva colorazione delle scene bibliche raffigurate sulle
pareti della chiesa, allo scopo di evidenziare le sfumature e i chiaro-scuro che caratterizzano
l’arte pittorica di P. Paolo Vasta
• Disegno su cartoncino del prospetto della facciata, dopo averne analizzato le caratteristiche
peculiari
• Realizzazione della mappa delle opere presenti al fine di collocarne, dopo svariate visite,
l’ubicazione per potersi orientare all’interno della chiesa
• Produzione scritta delle sintesi delle vicende bibliche raffigurate, dopo averle attentamente
ascoltate, meditate e commentate
• Presentazione chiara e competente, ricca di aneddoti storici, da parte degli alunni, alle famiglie
ed al pubblico presente,
• Realizzazione di un power-point sul progetto
DURATA E DESTINATARI: Annuale per gli alunni di quinta
8. PROGETTI EXTRACURRICOLARI
(Corso a carico delle famiglie)
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Il Corso di lingua inglese è organizzato dal Centro Lingue De La Salle in collaborazione con
l’Università di Cambridge ESOL e prevede un incontro settimanale, tenuto dalla Preside Prof.ssa
Antonella Il Grande e dalla docente Madre-lingua Prof.ssa Assah Saulick, per gruppi di livello
(Starters, Movers…).
Al termine del corso viene rilasciata agli alunni una certificazione internazionale che attesta il grado
di competenza raggiunto.
9. CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA–SCUOLA PRIMARIA-RAGIONI E OBIETTIVI
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale
del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce
così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo
continuo. Continuità del processo educativo non significa, infatti, né uniformità né mancanza di
cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di
sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e
la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e
funzioni.”
9.1 La Continuità nel nostro Istituto
Dall’anno scolastico 2013-2014, diverse insegnanti sono state incaricate a svolgere il ruolo di
“Funzione Strumentale Continuità”, con il compito di promuovere e coordinare le azioni volte a
favorire la continuità educativo-didattica fra corsi dell’Istituto.
Le insegnanti che hanno assunto l’incarico nel corso degli anni sono:
 Maria Maesano/Vera Leonardi (Scuola dell’Infanzia)
 Lonobile Angelo/ Arcidiacono Rosaria /Di Maria Patrizia /Il Grande Rosaria/ D’Amico
Patrizia/Teresa Ferrata (Scuola Primaria)
Il lavoro intrapreso, in fase di graduale ma continuo sviluppo, verte sui diversi aspetti che insieme
concorrono a qualificare la “continuità”, ad. es. il raccordo curricolare, l’accoglienza, le attività in
comune, il progetto ponte, il passaggio delle informazioni, ecc.
9.2 Raccordo Curricolare
Partendo dal presupposto che la continuità curricolare è un percorso di lavoro complesso, che si
costruisce nel tempo attraverso un impegno costante e progressivo, si è scelto di iniziare a costruire
un curricolo delle classi “classi-ponte”. (5 anni – classi prima/seconda), partendo da due ambiti:
linguistico e logico matematico. La scelta è ricaduta su questi campi perché ritenuti prioritari e
“trasversali” rispetto alle altre discipline. Il risultato del confronto e scambio tra insegnanti dei due
ordini di scuola è l’elaborazione di “Piani di raccordo curricolare per le classi ponte infanzia /
primaria; ambiti disciplinari: linguistico, logico/matematico”.
Nei Piani vengono presi in esame:
4. le competenze in uscita / ingresso, cioè le capacità che si ritiene i bambini debbano aver
acquisito al termine del percorso scolastico alla scuola dell’infanzia, funzionali ad un
proficuo approccio agli apprendimenti specifici della scuola primaria;
5. la metodologia, in particolare le attività e i contenuti ritenuti significativi, e i principi
metodologici a cui fare riferimento, al fine di condividere un linguaggio comune tra le
diverse scuole;
6. le situazioni critiche, cioè i “casi” difficili che richiedono un approccio particolare. Rispetto
a questi si è cercato di sviscerare i “problemi”, individuando i segnali o i disturbi a cui
25
prestare attenzione e concordando linee comuni a cui attenersi al fine di prevenire e
affrontare le difficoltà di apprendimento.
9.3 Progetti ed Attività di Istituto
Il “Progetto Continuità Infanzia / Primaria – Istituto San Luigi″, messo a punto dal “Gruppo di
lavoro Continuità anno scolastico 2015/2016″, è stato predisposto per dare organicità alle diverse
esperienze realizzate negli anni passati (es. visite alla scuola primaria, incontri ed attività in
comune ecc.) e collocarle all’interno di un percorso più articolato e compiuto.
Il progetto è stato pensato per i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia, affinché possano
giungere, grazie al confronto con la scuola primaria, all’elaborazione di stati d’animo positivi
rispetto alla realtà scolastica che li accoglierà.
Il percorso prevede il coinvolgimento attivo della scuola primaria in particolare delle classi prime
e quinte, scelte perché ritenute più idonee alle attività di continuità ipotizzate.
9.4 Progetto Ponte “La Valigetta“
Il “Progetto Ponte – La Valigetta”, ormai in vigore da diversi anni nel nostro Istituto, vuole
garantire una continuità educativa efficace tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria
offrendo un percorso prestabilito.
La “Valigetta” è uno strumento di un percorso di continuità che prevede la possibilità di iniziare alla
scuola dell’infanzia esperienze ed attività che proseguono e si concludono nel primo periodo della
scuola primaria.
Si tratta, infatti, di una busta cartonata (o una “sportina” di carta) che contiene materiale che ogni
singolo bambino elabora alla scuola dell’infanzia e, in minima parte, durante le vacanze estive, e
che viene portata alla scuola primaria per essere utilizzata nei primi giorni di scuola.
Il valore del Progetto Ponte è prevalentemente simbolico e non contenutistico; il percorso è infatti
finalizzato a:
 favorire la “visibilità”, per il bambino e le famiglie coinvolte, del passaggio tra i due ordini
di scuola”;
 offrire, anche materialmente attraverso la “valigetta”, forme di rassicurazione psicologica
per il bambino che affronta un ambiente nuovo;
 stabilire un momento di raccordo e coordinamento (anche solo per alcuni giorni) tra le
modalità di lavoro didattico dei due ordini di scuola.
Il “Progetto Ponte – La Valigetta”, viene periodicamente rivisto e aggiornato da un Gruppo di
lavoro guidato dal Coordinamento Pedagogico costituito da insegnanti di Scuola dell’Infanzia e
Scuola Primaria.
Nell’anno scolastico 2014/2015 il contenuto della Valigetta è stato sensibilmente modificato; inoltre
è stato adottato un nuovo progetto (“I quattro elementi della Terra siamo noi: ARIA-ACQUATERRA-FUOCO”).
9.5 Passaggio delle Informazioni
La conoscenza del percorso scolastico dell’alunno, del livello di maturità raggiunto e delle
competenze acquisite, costituisce un importante aspetto della continuità tra i due ordini di scuola.
Per questa ragione, si organizzano colloqui tra insegnanti di scuola dell’infanzia e insegnanti di
scuola primaria, utili a fornire un profilo completo del bambino.
Viene adottato un “Documento per il passaggio delle informazioni”, una griglia che permette una
descrizione dei comportamenti dei bambini osservati nel corso dell’esperienza alla scuola
d’infanzia. Gli aspetti presi in esame sono:
 Frequenza / percorso scolastico
 Identità’ e relazione
 Autonomia
 Modi e tempi dell’apprendimento
26
 Atteggiamento verso l’esperienza scolastica
 Abilità’ e competenze.
La compilazione del documento non sostituisce il confronto diretto tra insegnanti; al contrario,
rappresenta una traccia per il colloquio stesso, nel corso del quale è possibile illustrare ed integrare
quanto presentato in forma scritta.
Il “Documento per il passaggio di informazioni sul bambino” viene periodicamente rivisto e
aggiornato da un Gruppo di lavoro guidato dal “Coordinamento Pedagogico Per visionarlo
10.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Per il raggiungimento degli obiettivi del percorso d’insegnamento – apprendimento, l’Istituto
predilige, in linea generale, le seguenti metodologie:







Metodo della lezione frontale
Metodo ludico – pratico
Metodo della simulazione (role-play)
Ricerca scientifica
Lezione partecipata
Problem solving
Lavoro di gruppo
Ogni singolo docente potrà scegliere altre metodologie atte al raggiungimento delle finalità
formative prefissate, concordandole con i colleghi negli organi collegiali previsti.
Nella scelta della metodologia didattica, tutti i docenti progetteranno le loro discipline in modo da
poter eliminare o attenuare i problemi scolastici e, contemporaneamente, potenziare le capacità e le
abilità già acquisite.
Nell’ambito della metodologia comune, si sottolinea l’opportunità di adottare, nel rispetto della
libertà di insegnamento, i seguenti metodi:
 Metodo della lezione frontale: sarà limitata all’essenziale per trasmettere agli allievi
concetti ed informazioni fondamentali.
 Metodo della lezione partecipata: il dialogo e la discussione faciliteranno il processo di
apprendimento degli allievi e contribuiranno a fissare meglio conoscenze e concetti.
 Metodo del lavoro di gruppo: faciliterà l’instaurarsi di rapporti interpersonali e consentirà
una migliore interazione ed un proficuo confronto fra i singoli.
 Metodo della simulazione (role-play): permetterà la partecipazione attiva degli allievi e
l’acquisizione di comportamenti operativi. La simulazione di situazioni “tipo”, condurrà i
discenti alla consapevolezza delle loro abilità ed aumenterà la fiducia nelle loro capacità.
 Metodo della lezione con strumenti multimediali: consentirà agli alunni di interagire con
strumenti multimediali, sviluppando competenze di tipo trasversale; contribuirà a migliorare
la capacità di attenzione e la motivazione all’apprendimento.
 Metodo ludico-pratico: permetterà di accrescere la motivazione e l’interesse nei confronti
dell’apprendimento attraverso il gioco e le attività manuali.
 Didattica che valorizza (l’educazione fra pari (peer education): metodo che favorisce la
comunicazione fra coetanei.
Nell’ambito delle metodologie educative, i docenti organizzeranno momenti d’incontro secondo i
bisogni rilevati ed i periodi.
27
Accoglienza: sarà attuata all’inizio delle attività didattiche, nella prima parte dell’anno scolastico ed
al momento dell’inserimento dei nuovi iscritti.
Ascolto: sarà attuato per tutto l’anno scolastico, offrendo la possibilità all’utenza di essere ascoltata
sui problemi ed eventuali difficoltà del vissuto personale, incontrati nell’iter scolastico.
11.
LA VALUTAZIONE
Attraverso la valutazione, l’insegnante individua le conoscenze, le competenze, le capacità
raggiunte dagli alunni nelle diverse discipline. Confronta il livello raggiunto con le reali possibilità
del singolo e della classe; riconosce l’atteggiamento con cui il singolo e la classe affrontano il
lavoro; indica i passi ancora da percorrere; sostiene l’impegno necessario per continuare il lavoro.
La valutazione serve anche perché l’insegnante valuti il proprio lavoro, lo corregga, se necessario lo
modifichi secondo i bisogni.
La valutazione degli alunni assume una funzione formativa ed orientativa: non è da considerarsi una
semplice registrazione dei risultati conseguiti dagli alunni, ma piuttosto una componente essenziale
della progettazione educativa e didattica del team dei docenti.
La valutazione diventa così:
 Un’offerta di possibilità immediata per l’alunno nel superare le difficoltà che si dovessero
presentare in itinere.
 Un aiuto nella costruzione della propria dimensione culturale e nello sviluppo delle proprie
potenzialità.
 Una verifica per gli insegnanti dell’efficacia della propria azione educativa e didattica.
In ottemperanza del decreto legge 137 convertito con modifiche della legge 169, “la valutazione
periodica degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze saranno effettuate
mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul
livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.” La valutazione dell’insegnamento della
religione cattolica sarà espressa con giudizio sintetico senza attribuzione di voto numerico.
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa “dal docente, ovvero collegialmente dai
contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio
dei docenti, riportato nel documento di valutazione” ( D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009).
11.1 Fasi della Valutazione
Valutazione iniziale



Si effettua all’inizio dell’anno mediante test d’ingresso.
Ha lo scopo di accertare conoscenze ed abilità.
Collega i livelli di partenza alla programmazione didattico-educativa della classe e dei
singoli alunni.
Valutazione formativa



Si effettua nel corso dell’anno scolastico.
Accerta l’apprendimento in atto.
Offre indicazioni per riprogettare le attività successive.
Valutazione sommativa o finale



Si effettua al termine dei due periodi in cui è stato diviso l’anno.
Assolve la funzione di bilancio consuntivo.
È un intervento educativo fondato sui seguenti fattori:
28




Risultati di apprendimento.
Conoscenze apprese, abilità e competenze acquisite.
Interesse e motivazione.
Partecipazione al dialogo educativo.
11.2 Criteri di valutazione
In ambito scolastico la valutazione:
È un processo che assume i dati raccolti mediante le verifiche e li interpreta in base a criteri
condivisi che orientano la formulazione del giudizio.
È mezzo efficace di accertamento del progresso dell’apprendimento delle conoscenze e delle
abilità previste dagli obiettivi di apprendimento.
È uno strumento valido di autovalutazione e di automonitoraggio.
È un mezzo efficace per motivare e guidare l’alunno all’autovalutazione.
La valutazione, in coerenza con gli obiettivi della programmazione, prevede due parametri:
 Cosa valutare, stabilendo quali sono gli indicatori che dimostrano l’avvenuto
apprendimento.
 Come valutare, indicando le tecniche utilizzate e l’incidenza di quanto è stato appreso sul
comportamento.
Il processo della valutazione è impostato sull’acquisizione di dati oggettivi, dedotti dalle verifiche e
sulle osservazioni sistematiche compiute dagli insegnanti in relazione a:
Comportamento inteso come:
 Impegno.
 Partecipazione ed attenzione.
 Autocontrollo, autonomia, responsabilità.
 Rispetto di regole.
 Organizzazione del lavoro e del metodo di studio.
Risultati d’apprendimento intesi come acquisizione di:
 Conoscenze.
 Abilità.
 Competenze.
Criteri di valutazione per i risultati d’apprendimento
a) Conoscenza:
apprendimento di concetti, fenomeni, meccanismi, fatti ed avvenimenti, padronanza dei
diversi linguaggi specifici.
b) Abilità:
utilizzo consapevole di elementi basilari (conoscenze e comprensione) in contesti noti e non
noti (saper fare, applicare e rielaborare le conoscenze acquisite).
c) Competenza:
maturazione di capacità trasversali utilizzabili in contesti diversi e in contesti non noti (es.
pensiero critico e creativo, competenze relazionali e sociali).
I docenti ritengono opportuno distinguere tra valutazione delle singole prove e valutazione
trimestrale e pentamestrale in cui entrano in gioco, oltre agli esiti delle singole prove, altri fattori
quali l’interesse, la partecipazione al percorso di apprendimento, la continuità nel lavoro…
29
11.3 Griglia di valutazione
Si propone qui di seguito una tabella indicante una corrispondenza tra voto numerico e descrittori
delle abilità raggiunte dagli alunni. La griglia di valutazione va considerata come indicativa ed
utilizzata in modo non rigido.
10
9
8
7/6
5
- Ha acquisito una conoscenza completa ed approfondita.
- Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove.
- Rielabora le conoscenze in modo personale, dimostrando capacità logico-critiche.
- Si esprime con un linguaggio ricco ed appropriato.
- Partecipa in modo critico e costruttivo al dialogo educativo.
- Lavora in modo costante, autonomo e responsabile.
- Ha una conoscenza sicura.
- Sa applicare le conoscenze acquisite in modo corretto.
- Rielabora in modo personale le conoscenze.
- Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
- Partecipa in modo attivo alle attività proposte.
- Lavora in modo costante
- Ha una conoscenza adeguata.
- Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo.
- Assimila nuove conoscenze senza difficoltà.
- Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
- Partecipa in modo attivo.
- Lavora in modo abbastanza costante.
- Ha una conoscenza essenziale.
- Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe.
- Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico.
- Si esprime con un linguaggio semplice.
- Partecipa con sufficiente interesse ma non assume iniziative e non approfondisce gli
argomenti trattati.
- Parziale l’acquisizione delle conoscenze.
- Si esprime con un linguaggio impreciso.
- Partecipa con interesse alterno ed impegno discontinuo.
- Lavora in modo non costante.
11.4 Profilo comportamentale
La valutazione del comportamento prende in esame i seguenti aspetti: impegno, partecipazione ed
attenzione, autocontrollo, autonomia, responsabilità, rispetto delle regole, organizzazione del
lavoro, metodo di studio.
Per la scuola primaria non è previsto l’uso di voti numerici espressi in decimi ma il giudizio
sintetico.
OTTIMO
DISTINTO
- Si distingue per attenzione, per cura dei materiali, per interesse ed impegno
nelle attività scolastiche.
- E’ in grado di collaborare e di apportare il suo personale contributo per la
riuscita di un lavoro comune.
- Sa instaurare relazioni positive con i coetanei ed adulti.
- Riconosce la necessità delle regole da osservare in ogni contesto di vita e si
attiene a quelle che la scuola si è data.
- Rispetta sempre le persone, le cose e l’ambiente.
- Si interessa in modo costante alle attività didattiche, cura i materiali,
s’impegna nelle attività scolastiche.
30
BUONO
SUFFICIENTE
- E’ aperto al dialogo e alla collaborazione.
- Rispetta le regole della vita scolastica, le persone, le cose e l’ambiente.
- Partecipa alla vita scolastica con interesse ed impegno non sempre costanti.
- Comprende il valore della collaborazione ma non sempre è in grado di
partecipare alle attività in modo proficuo.
- Rispetta le norme scolastiche; talvolta necessita della guida degli insegnanti
per riflettere sul proprio comportamento e sulle conseguenze che potrebbe
avere se non assume atteggiamenti adeguate alle varie situazioni.
- Non sempre ha cura dei materiali né dei lavori.
- Partecipazione discontinua alla vita della scuola.
- Non ha cura dei materiali, né dei lavori.
- E’ continuamente richiamato al rispetto delle regole della classe e della
scuola.
12. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DELLE ABILITÀ
Al termine della scuola primaria si prevede che l’alunno abbia maturato una propria identità
personale e che sia in grado di esprimere il proprio modo di essere, utilizzando comportamenti e
linguaggi appropriati. Al documento di valutazione viene allegata la seguente scheda che certifica il
livello delle competenze acquisite.
COMPETENZE
CHIAVE
COMPETENZE
LINGUISTICHE
COMPETENZE
LINGUA INGLESE
COMPETENZE
MATEMATICHE
COMPETENZE SPECIFICHE
- Partecipa agli scambi comunicativi con compagni
e docenti in modo attivo e pertinente, nel rispetto
delle regole del dialogo.
- Legge e comprende testi di diverso tipo, ne
individua il senso globale e le informazioni
principali.
- Produce e rielabora testi manipolandoli,
parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
- Riconosce le diverse strutture linguistiche, le
analizza, le individua nel testo e le utilizza in modo
corretto.
- Ascolta e comprende istruzioni, espressioni e frasi
di uso quotidiano.
- Comprende testi brevi e semplici, accompagnati da
supporti visivi, cogliendo parole conosciute e frasi
basilari.
- Comunica ed interagisce in modo pertinente in
brevi scambi dialogici, rispondendo e ponendo
domande su aspetti personali e situazioni concrete.
- Scrive semplici messaggi e brevi testi su argomenti
familiari.
- Esegue le quattro operazioni aritmetiche
padroneggiando i procedimenti di calcolo.
- Descrive e classifica figure in base a caratteristiche
geometriche e ne determina il perimetro e l’area.
- Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga,
goniometro…).
- Coglie le informazioni necessarie relative alla
soluzione di un problema individuando i dati utili,
mancanti ed inutili.
31
LIVELLO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
COMPETENZE
SCIENTIFICHE
COMPETENZE
TECNICHE ED
INFORMATICHE
COMPETENZE
STORICHE
COMPETENZE
GEOGRAFICHE
COMPETENZE
ARTISTICHE
COMPETENZE
MOTORIE
- Conosce ed utilizza le principali unità di misura.
- Legge, interpreta e rappresenta dati statistici.
- Osserva e descrive i fenomeni appartenenti alla
realtà naturale ed artificiale utilizzando le
procedure dell’indagine scientifica.
- Analizza e racconta, in forma chiara, ciò che ha
fatto ed imparato.
- Ha atteggiamenti di cura verso l’istituzione
scolastica in quanto luogo di lavoro cooperativo e
di rispetto per l’ambiente naturale.
- Utilizza semplici strumenti tecnologici.
- Impiega la video scrittura dei principali programmi
informatici per archiviazione dati, creazione e
lettura immagine.
- Accede ed utilizza siti web.
- Conosce elementi significativi del suo passato.
- Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e
culturale.
- Usa la linea del tempo e le carte geo-storiche, per
collocare fatti e periodi storici.
- Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria,
della protostoria, della storia antica e delle civiltà
studiate.
- Sa raccontare i fatti seguendo un ordine logico e
cronologico.
- Conosce e comprende le regole fondamentali della
vita democratica.
- Rispetta gli altri, le diverse culture, l’ambiente e le
cose.
- Si orienta nello spazio circostante e sulle carte
geografiche, utilizzando riferimenti topologici,
punti cardinali e coordinate geografiche.
- Conosce e localizza i principali elementi
geografici, fisici ed antropici dell’Italia.
- Descrive gli elementi che caratterizzano i diversi
tipi di paesaggio con particolare attenzione a quelli
italiani.
- Utilizza gli elementi di base del linguaggio visivo
per osservare, descrivere e leggere immagini
statiche e in movimento.
- Produce e rielabora in modo creativo le immagini
attraverso varie tecniche utilizzando materiali e
strumenti diversi.
- Conosce ed apprezza i principali beni artistico –
culturali presenti sul territorio.
- Padroneggia gli schemi motori e posturali
adattandoli alle variabili spaziali e temporali.
- Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le
32
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
COMPETENZE
MUSICALI
esperienze ritmico – musicali.
- In situazioni di gioco e di sport comprende il
valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
- Riconosce diverse possibilità espressive della
voce, di oggetti sonori e strumenti musicali.
- Esegue, da solo ed in gruppo, semplici brani vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
AVANZATO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
13.
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (in base all’art.3 D.P.R. 235/2007)
Il patto educativo costituisce un accordo tra la scuola, i genitori e l’alunno, utile per costruire
relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione e condivisione. Tale patto si basa su un dialogo costante
e contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità ed impegno.
Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria
ALUNNO/A ___________________________________________CLASSE __________________
Scuola dell’infanzia/Scuola Primaria
La scuola aspira a essere un ambiente educativo e di apprendimento “… che insegna soprattutto a
imparare ad imparare…” , “che sviluppa e potenzia le capacità di ciascuno con proposte
adeguatamente differenziate” e “che si adopera per favorire l’accoglienza delle diversità”.
La scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con le famiglie, al fine di
realizzare un ambiente educante e garante della sicurezza personale e sociale di ogni alunno/a.
La scuola dell’Infanzia s’impegna a:
 Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante.
 Favorire momenti di ascolto e di dialogo.
 Favorire l’accettazione dell’altro e la solidarietà.
 Promuovere le motivazioni all’apprendere, far acquisire una graduale consapevolezza nelle
proprie capacità.
 Garantire un ambiente che rispetti le norme di sicurezza.
 Comunicare con le famiglie al momento dell’accoglienza, tramite avvisi e rappresentante di
corso.
La scuola Primaria s’impegna a:
 Rassicurare il genitore sull’accettazione e valorizzazione del proprio figlio.
 Fornire informazioni circa la programmazione didattica ed educativa.
 Attivare azioni per favorire la collaborazione dei genitori nel rispetto reciproco dei ruoli, per
lavorare insieme al fine di realizzare un efficace percorso formativo rivolto agli alunni/e.
I genitori hanno facoltà di
 Fare le loro proposte tramite i rappresentanti nel Consiglio di Interclasse e di
Intersezione. Saranno svolte assemblee di classe e colloqui individuali con i genitori,
seguendo il calendario stabilito dal Collegio Docenti.
I docenti si rendono disponibili a
 Ricevere in orario diverso i genitori impossibilitati a partecipare alle suddette riunioni,
secondo le modalità previste dalle norme vigenti, concordando l’orario.
 Nel caso in cui si manifestino particolari problemi in qualche alunno, i docenti di Classe
inviteranno i genitori a discuterne a scuola.
33
La famiglia s’impegna a:
 Creare un dialogo costruttivo con l’Istituto, partecipando agli incontri periodici scuolafamiglia.
 Rispettare le scelte educative e didattiche elaborate dal team docenti.
 Assumere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti.
 Promuovere nei loro figli atteggiamenti di rispetto, collaborazione, solidarietà nei confronti
dell’“altro”.
 Assicurare il rispetto dell’orario di entrata e di uscita e la regolarità della frequenza
scolastica, limitando assenze, ritardi e uscite anticipate solo alle situazioni di necessità.
 Responsabilizzare il proprio figlio/a verso gli impegni scolastici, garantendo il tempo
adeguato allo studio e allo svolgimento dei compiti. I genitori si impegnano a firmare
sempre le comunicazioni degli insegnanti, per una fattiva collaborazione scuola-famiglia.
Sarà cura dei genitori giustificare le assenze dei loro figli.
Per il corrente anno scolastico l’attenzione della Scuola Primaria sarà focalizzata, in modo
particolare, al rispetto dei seguenti interventi comportamentali specifici:
1.
2.
3.
4.
Avere un comportamento adeguato in una comunità scolastica.
Far rispettare l’orario scolastico, in entrata e in uscita.
Far portare il materiale didattico necessario.
Firmare le comunicazioni scuola/famiglia e giustificare le assenze.
Declinazione degli interventi disciplinari nei confronti degli alunni
Primo livello
- Richiami verbali ripetuti più volte e annotazioni sul registro di classe
Secondo livello
- Comunicazione scritta alla Famiglia da parte del docente con descrizione del
comportamento irregolare.
Terzo livello
- Convocazione della famiglia da parte del Coordinatore Didattico
REGOLAMENTO DI COMPORTAMENTO
La trasgressione delle norme sopra citate, avrà un intervento sanzionatorio sistematico da parte di
tutti i docenti della Istituzione Scolastica, secondo la tabella seguente:
Comportamenti specifici richiesti
1. Avere un comportamento adeguato in
una comunità scolastica ( rispetto degli
arredi scolastici, abbigliamento
adeguato, rispetto degli altri)
2. Far rispettare l’orario scolastico, in
entrata ed in uscita.
3. Far portare il materiale didattico
necessario
Interventi sanzionatori
Richiamo verbale all’alunno/a
per tre volte
- Comunicazione scritta
alla famiglia (una volta)
- Convocazione della
famiglia.
- Richiamo verbale
all’alunno/a
fino al quinto ritardo e
annotazioni sul registro di
classe(doc. di valutazione)
- Convocazione della famiglia.
Persona competente
- Docente di classe
- Richiamo verbale
all’alunno/a
per tre volte
- Docente di classe
34
- Docente di classe
- Coordinatore Didattico
- Docente di classe
- Coordinatore Didattico
- Docente di classe
- Comunicazione scritta alla
famiglia (per una volta)
- Convocazione della famiglia
4.Firmare le comunicazioni
scuola/famiglia e giustificare le assenze
- Avviso scritto alla famiglia
alla
mancata firma e/o
giustificazione (prima volta);
- Convocazione della famiglia
(dopo tre avvisi dei docenti)
- Coordinatore Didattico
- Docente di classe
- Coordinatore Didattico
Organo di garanzia
L’Organo di garanzia interno alla scuola è composto
- dal Coordinatore Didattico, che lo presiede,
- da un Docente designato dal Collegio,
- da un Genitore membro del Consiglio d’intersezione e interclasse.
IMPEGNI DI RECIPROCITA’
Il Genitore ___________________________________, avendo preso visione degli obiettivi che la
scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile e, condividendo le finalità del Patto
Educativo di Corresponsabilità, s’impegna a rispettare le norme in esso contenuto e a dare piena
collaborazione per la sua fattiva attuazione. Il Coordinatore Didattico si assume l’impegno affinché
i diritti degli alunni e dei genitori richiamati nel patto siano pienamente garantiti.
14.
SCELTE ORGANIZZATIVE
14 1. Arricchimento dell’offerta formativa







Assistenza in orario pre-scolastico.
Assistenza in orario post scolastico.
Servizio mensa.
Assistenza pomeridiana allo svolgimento dei compiti.
Potenziamenti di lingua inglese con insegnante madrelingua.
Attività sportive extrascolastiche (presso le strutture della scuola).
Corsi extracurricolari di lingua inglese “Cambridge” per livelli con esami finali e
certificazioni spendibili.
14.2 Gli ambienti
La Scuola primaria ha ambienti accoglienti:
 Cinque aule per le attività scolastiche ordinarie
 Un’aula d’informatica e una di disegno
 Un’aula multimediale
 Una palestra coperta e un ampio cortile
 Un teatro
 Una chiesa
 Una sala giochi
35
14.3 Risorse umane
La comunità educante è composta d’insegnanti religiosi e laici, ma vi hanno anche parte genitori e
alunni, per le possibilità di dialogo che l’Istituto offre, e in maniera formale per la loro
partecipazione alle riunioni degli Organi Collegiali (Assemblee di classe, Consiglio di interclasse,
Consiglio di Istituto)
I Fratelli delle Scuole Cristiane fanno conoscere l’essenziale del messaggio lasalliano a tutti i
membri della comunità educativa. A coloro che lo desiderano, propongono una condivisione più
profonda della spiritualità lasalliana e li invitano a vivere un impegno apostolico più specifico.
14.4 Orario scolastico
 Orario antimeridiano
Entrata
8.15
Uscita:
13.35
Intervallo:
20’
 Orario classi 1-2
08.15 – 09.05
Prima unità didattica
09.05 – 09.55
Seconda unità didattica
09.55 – 10.15
Ricreazione
10.15 – 11.05
Terza unità didattica
11.05 – 11.55
Quarta unità didattica
11.55 – 12.45
Quinta unità didattica
12.45 – 13.35
Sesta unità didattica
 Orario classi 3-4-5
08.15 – 9.05
Prima unità didattica
09.05 – 9.55
Seconda unità didattica
09.55 – 10.45
Terza unità didattica
10.45 – 11.05
Ricreazione
11.05 – 11.55
Quarta unità didattica
11.55 – 12.45
Quinta unità didattica
12.45 – 13.35
Sesta unità didattica
 Orario pomeridiano
13.40 – 14.10
Pranzo
14.10 – 14.40
Ricreazione
14.40 – 16.40
Doposcuola facoltativo
14.40 – 16.40
Attività di sostegno e recupero
15.30 – 17.30
Attività integrative facoltative
15.30 – 18.30
Attività sportiva facoltativa
14.5 Incontri con i genitori
Nel corso dell’anno sono previsti vari incontri con i genitori degli alunni:
 Incontro con i genitori degli alunni iscritti per la prima volta, in cui vengono presentate le
attività scolastiche nel contesto del P.O.F.
 Incontri di fine trimestre e pentamestre secondo le modalità previste dal calendario
annuale: i genitori hanno la possibilità di incontrare nel medesimo giorno tutti gli insegnanti
36


dei loro figli per informazioni scolastico-educative, in occasione della consegna delle schede
ministeriali.
Incontri settimanali: gli Insegnanti, previa prenotazione, anche telefonica, sono a
disposizione delle famiglie per un colloquio.
Incontri nelle manifestazioni della scuola
- Auguri natalizi (docenti – alunni – genitori)
- Auguri pasquali (docenti – alunni – genitori)
- Mostre scolastiche e lavori di educazione artistica
- Manifestazione sportiva
- Feste di fine anno scolastico
14.6 Vigilanza alunni
La vigilanza degli alunni durante l’orario scolastico è affidata agli insegnanti.
14.7 Scansione dell’anno scolastico
L’anno scolastico è diviso in quadrimestri con la seguente scansione:
 Trimestre: settembre – dicembre
 Pentamestre: gennaio – giugno
14.8 Orientamento
Le attività di orientamento sono coordinate dal Collegio Docenti il cui compito è quello di curare e
di promuovere l’accoglienza dei nuovi alunni mediante:
 La redazione e la revisione del materiale pubblicitario – informativo sulla Scuola Primaria.
 La presentazione delle metodologie didattiche e dei locali dell’Istituto da parte di alcuni
docenti.
 L’organizzazione della giornata dell’“Open Day” proposta alle famiglie ed ai futuri alunni,
nel mese di novembre e di gennaio.
15.
ORGANIGRAMMA SCUOLA PRIMARIA
Direttore Istituto: Fr. Celestino Rapuano
Coordinatore Didattico: Fr. Angelo Lonobile
Vicario: Ins. Patrizia D’Amico
Insegnanti prevalenti:
 Ferrata Teresa (prima)
 Lonobile Angelo – Arcidiacono Rosaria (seconda)
 Di Maria Patrizia (terza)
 Il Grande Rosaria (quarta)
 Calabrese Orazio (matematica in quarta)
 D’Amico Patrizia (quinta)
Insegnanti specialisti:
 Agostini Davide (Informatica)
 Arcidiacono Rosaria (Storia e Geografia in quinta)
 Il Grande Antonella (Inglese)
 Il Grande Rosaria (Musica)
 Saulick Assah (Lingua Inglese madrelingua)
 Stelladoro Valeria (Scienze motorie e sportive)
 Torrisi Valentina (Lingua Spagnola)
37
16.
ORGANIGRAMMA FUNZIONALE DELL’ISTITUTO
Al fine di esprimere più efficacemente la dimensione comunitaria dell’opera educativa e di creare le
condizioni di un’autentica corresponsabilità nella vita scolastica, la Comunità Educante dell’Istituto
San Luigi di Acireale– si articola nelle seguenti strutture di partecipazione:
 Consiglio d’Istituto
 Collegio dei Docenti
 Commissioni di Lavoro
 Consiglio di interclasse
16.1 Consiglio d’Istituto
Costituito dal Direttore, dal Coordinatore delle attività educative e didattiche, da due docenti del
della Scuola Secondaria di I Grado, da due Insegnanti della Scuola Primaria, da un rappresentante
dei genitori di ogni ordine di scuola, da un genitore con funzione di Presidente e da un altro con
funzione di vice, da un rappresentante del personale A.T.A.
Svolge compiti d’indirizzo e di programmazione organizzativa, dando risalto e attenzione ai bisogni
degli alunni, dei genitori e del personale docente e non docente. È l’organo collegiale a cui spetta
l’adozione del P.O.F. Approva il programma annuale. Esercita tutte le competenze previste dal
D.Leg.vo 297/94.
16.2 Collegio Docenti
Costituito, legislativamente, da tutti i docenti titolari di cattedra (o relativi docenti supplenti
nominati pro tempore per la cattedra), è presieduto dal Coordinatore delle attività educative e
didattiche (o da un suo delegato in caso di assenza) ed è regolarmente convocato con un preciso
ordine del giorno stabilito dal Consiglio di Presidenza. All’inizio di ogni anno scolastico il Collegio
dei Docenti si riunisce in molteplici sessioni per la programmazione annuale. Il Collegio dei
Docenti è deliberativo in ambito didattico-disciplinare.
16.3 Commissioni di lavoro
All’interno del Collegio si costituiscono, per mandato del Collegio medesimo, gruppi e
commissioni impegnati nell’organizzazione e nella gestione di tutte le altre attività di supporto
all’azione didattica come la gestione del Piano dell’Offerta Formativa, l’orario scolastico, la stesura
dei modelli di verbale per le riunioni, uscite didattiche.
16.4 Consiglio d’interclasse
Il consiglio di interclasse nelle scuole primarie è composto dai docenti dei gruppi di classi parallele
o dello stesso ciclo o dello stesso plesso. Fanno parte del consiglio d’interclasse anche i docenti di
sostegno che sono contitolari delle classi interessate. Fa parte, altresì, del consiglio d’interclasse
nella scuola primaria, per ciascuna classe interessata, un rappresentante eletto dai genitori degli
alunni iscritti. Le competenze che si riferiscono alla realizzazione del coordinamento didattico e dei
rapporti interdisciplinari spettano al consiglio d’interclasse con la sola presenza dei docenti. I
consigli di interclasse sono presieduti dal dirigente scolastico oppure da un docente, membro del
consiglio, da lui delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Compito del
consiglio d’interclasse è la formulazione di proposte al collegio dei docenti in ordine all’azione
educativa e didattica, alla sperimentazione e all’agevolazione dei rapporti trai docenti stessi, i
genitori e gli alunni. Adotta delibere in materia di programmazione, iniziative di aggiornamento,
38
adozione di libri di testo, esprime parere per la formazione delle classi, l’orario delle lezioni e delle
altre attività scolastiche.
16.5 Rappresentanti dei Genitori
I Genitori rappresentanti di classe vengono eletti dai Genitori di ciascuna classe. Ogni classe avrà
due rappresentanti effettivi ed il terzo eletto fungerà da supplente. I rappresentanti partecipano alle
riunioni collegiali come portavoce della classe, propongono iniziative per migliorare la qualità della
vita scolastica, riportano alla classe quanto deliberato nelle riunioni collegiali.
17.
FIGURE PROFESSIONALI DELL’ISTITUTO
17.1 Coordinatore delle attività didattiche ed educative
Egli promuove, elabora e concorda con le altre componenti della scuola il Piano dell'Offerta
Formativa e il Progetto Educativo d’Istituto, di cui è il garante, assicurandone l'unitarietà. Presiede
alla determinazione e al coordinamento delle collaborazioni e sceglie le forme più adeguate
all’attuazione delle attività dell'Istituto. Svolge un'azione di raccordo tra la molteplicità di esigenze,
compiti, atteggiamenti diversi e promuove un'azione di stimolo, valorizzando le risorse e
sostenendo attività innovative e di sperimentazione. Promuove, organizza e coordina gli scambi con
gli altri ordini e gradi dell'istruzione, senza trascurare un organico rapporto con il mondo esterno in
quegli aspetti più ricchi di stimoli propositivi. Cura l'immagine dell'Istituto, cercando, nelle sedi
opportune, di divulgare i principi su cui esso si sorregge, nonché le iniziative e le forme concrete in
cui essi si realizzano.
17.2 Vicario
E’ nominato dal Coordinatore; affianca e sostiene da vicino, con un impegno creativo e
responsabile, l'opera del Dirigente in tutte le sue funzioni; sostituisce, in caso di necessità, il
Dirigente.
17.3 Docenti
I docenti garantiscono l’impegno ad adeguare la propria attività didattica agli obiettivi concordati
collegialmente; approfondiscono la propria professionalità attraverso il confronto e lo scambio di
esperienze con i colleghi e la partecipazione a corsi di aggiornamento e formazione; sono
disponibili all’incontro e alla collaborazione con le famiglie in momenti formali ed informali;
partecipano alle riunioni di settembre che essi svolgono per gruppi disciplinari o in seno al collegio,
durante le quali si verificano, in modo preciso e puntuale, le attività realizzate l’anno precedente e si
pianificano quelle da concretizzare nel nuovo anno scolastico.
17.4 Coordinatore di classe
Su delega del Dirigente: il coordinatore può presiedere i Consigli di classe; raccoglie in itinere i dati
relativi alle verifiche scritte e orali nelle varie discipline; coordina i rapporti con le famiglie;
armonizza attività e comunicazioni attinenti alle azioni didattiche di sostegno e recupero; coordina
le elezioni dei rappresentanti del Consiglio di classe; informa il Dirigente sugli avvenimenti più
significativi della classe.
39
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Nel progettare la propria attività educativa e didattica, la Scuola secondaria Istituto San Luigi ha
vagliato ed analizzato sia i bisogni educativi presenti nella società contemporanea, sia quelli più
strettamente connessi al contesto ambientale e, quindi, alle attese delle famiglie.
Bisogni nella società contemporanea
I bisogni educativi richiesti dai nostri ragazzi nella società contemporanea si possono riassumere
in quattro indicatori:
- imparare ad essere;
- imparare a conoscere;
- imparare a fare;
- imparare a vivere.
Ad essi si aggiungono alcune urgenze, prima fra tutte l’esigenza di una formazione duratura e,
quindi, la necessità di una cultura di base articolata e flessibile, che sia capace di rispondere alla
conformazione della società. Questa, infatti, invita la scuola ad essere un’istituzione in grado di
offrire validi elementi per l’orientamento dei ragazzi nella complessa realtà odierna.
Bisogni del contesto ambientale – familiare
Dall’esperienza del corpo docente del nostro istituto, emerge un quadro abbastanza chiaro di
quelle che sono le aspettative e le necessità delle famiglie. Esse vorrebbero per i loro figli:
-
l’acquisizione di un metodo di studio e di una serietà di impegno;
l’acquisizione di cultura e preparazione;
l’acquisizione della padronanza delle lingue straniere;
una buona padronanza dei linguaggi informatici;
una scuola efficiente che offra un insegnamento qualificato;
la preparazione didattica dei docenti;
la continuità didattica;
l’attenzione personalizzata per l’acquisizione di contenuti culturali e per la formazione
integrale della persona;
una corretta formazione religiosa;
l’acquisizione di una buona educazione, non solo formale, di fronte alle istituzioni e nella
società.
Finalità e obiettivi della scuola
La formazione integrale della persona
La Scuola ha come finalità principale l’educazione integrale della persona. Formazione integrale
della persona significa acquisire ed assimilare in modo critico i contenuti culturali; osservare le
regole del vivere in società attraverso il possesso di una solida base etica; conoscere e, quindi,
valorizzare le personali abilità e potenzialità, in modo da usufruirne con maturità, coerentemente
alle situazioni ed al contesto.
All’interno di questo macro-obiettivo(formazione integrale della persona), l’Istituto San Luigi,
essendo una Scuola Cattolica Lasalliana, si propone di educare ai valori essenziali della vita
secondo una chiara matrice cristiana. L’attività educativa, pertanto, non può prescindere dalla
concezione dell’uomo come persona e come figlio di Dio, con la sua corporeità, sensibilità,
affettività, coscienza personale, senso della comunità, solidarietà, apertura all’altro ed al
trascendente.
40
Obiettivi – formazione
Le finalità educative qui di seguito proposte sono il risultato di un ampio e costruttivo dibattito
del collegio dei docenti, e rappresentano gli aspetti formativi che la Scuola intende proporsi come
obiettivi. Tali aspetti sono:
-
Formazione culturale
Formazione etico-sociale
Formazione religiosa
Formazione culturale:
-
Capacità di impegno nello studio secondo le proprie capacità
Apprendimento di un metodo di studio
Conoscenza dei contenuti base delle singole discipline
Desiderio di accrescere e ampliare le proprie conoscenze
Acquisizione di una maggiore conoscenza e padronanza dei vari linguaggi
Capacità di osservare, riconoscere e descrivere la realtà circostante
Capacità di raffrontare due o più realtà, situazioni, contesti ecc.
Capacità di essere creativi e critici
Formazione etico-sociale:
-
Osservanza delle regole del vivere civile (rispetto dell’ambiente e degli altri)
Acquisizione del senso dell’ordine e della pulizia
Disponibilità all’ascolto e alla collaborazione
Capacità di autocontrollo e autogestione
Acquisizione del senso di fedeltà e di coerenza con gli impegni presi
Acquisizione di una affettività equilibrata e di un’immagine positiva di se
Accettazione dei propri ed altrui limiti
Consapevolezza del valore della correzione e del richiamo da parte dell’autorità
Potenziamento del senso di responsabilità, di collaborazione, di democrazia
Acquisizione del senso di solidarietà con le persone che si trovano a disagio
Apertura alle problematiche del mondo di oggi
Capacità critica, di autovalutazione, di lealtà
Formazione religiosa:
-
Acquisizione di una religiosità più matura
Conoscenza sempre più approfondita dei contenuti della religione cattolica
Apertura e conoscenza delle altre religioni monoteistiche
Consapevolezza che Dio è Padre buono e provvidente, che mediante la persona di Gesù vuole
condurre a sé tutti gli uomini, anche mediante la sofferenza ed il dolore
- Adesione convinta alla vita sacramentale e liturgica e alla vita di preghiera
- Scoperta della propria vocazione e missione nella grande società che è la Chiesa
Scopi educativi cognitivi, pratici, relazionali
I vari percorsi disciplinari saranno finalizzati a promuovere i seguenti scopi educativi di tipo
cognitivo:
-
effettuare processi logici gradatamente più impegnativi;
trasferire conoscenze ed abilità in situazioni diverse;
41
-
leggere la realtà e l’esperienza in modo critico;
formulare ipotesi e verificarle .
Gli scopi educativi di tipo pratico saranno :
-
rispettare le consegne e proporsi scopi ed obiettivi;
sapersi organizzare nel contesto scuola;
saper delineare un processo operativo;
realizzare un rapporto positivo tra ideazione, progettazione e manualità.
Gli scopi educativi di tipo relazionale saranno:
-
avere il senso della responsabilità;
acquisire consapevolezza di ruoli e funzioni;
rispettare gli ambienti e le cose;
instaurare buoni rapporti con compagni ed insegnanti.
Criteri metodologici
Nell’impostazione dell’azione educativa vengono seguiti i seguenti criteri metodologici.
Raccordo e raffronto
Durante i consigli di classe, la programmazione educativa e didattica sarà sempre concordata tra
i docenti, in modo che l’azione educativa e didattica si svolga in maniera finalizzata agli obiettivi
proposti, evitando così un lavoro dispersivo e un senso di disorientamento tra gli allievi.
Proporzionalità
Ogni docente terrà conto delle effettive potenzialità della classe, dei singoli allievi e della loro
situazione di partenza, per impostare in maniera corretta la propria azione educativa e didattica.
Processualità e gradualità
Verranno selezionati contenuti e metodi in modo che nel processo di insegnamentoapprendimento si procederà dal semplice al complesso, evitando un insegnamento frammentario e
dispersivo. Soprattutto per la classe prima secondaria si terrà conto, nel primo quadrimestre, del
passaggio di corso e delle relative difficoltà che gli allievi potranno incontrare.
Operatività
Durante l’azione educativa e didattica, l’allievo viene stimolato ad essere un soggetto attivo e
partecipe, in modo da permettergli di scoprire le sue effettive capacità e i suoi talenti. Si terrà conto,
inoltre, delle caratteristiche proprie dell’età preadolescenziale, laddove l’alunno ha la necessità di
osservare, toccare e manipolare per interiorizzare la realtà che lo circonda.
Informazione
Durante l’anno scolastico le famiglie e gli alunni saranno informati su tutto ciò che riguarda
l’azione educativo – didattica e sulle altre attività scolastiche ed extrascolastiche attraverso
assemblee, colloqui sulla valutazione periodica, colloqui personali, giornalino, circolari, ecc.
Risorse interne ed esterne
La Scuola Secondaria di 1° grado Istituto S. Luigi, formata attualmente da una sola sezione, è
frequentata da circa 70 allievi, provenienti sia da diverse parti della città sia dai paesi limitrofi. Essa
42
viene sostenuta dalle rette pagate dalle famiglie o dall’Assessorato “Assistenza Scolastica” per i
ragazzi di famiglie disagiate.
La Comunità Educante
La comunità educante è formata dalla Comunità dei Fratelli religiosi, dai docenti laici, da altri
educatori e volontari che collaborano attivamente alla formazione dei ragazzi all’interno della
scuola. Fa inoltre riferimento al Progetto Educativo e alRegolamento d’Istituto, dove sono
chiaramente indicate le finalità educative e didattiche, il regolamento dei docenti, degli alunni e dei
genitori.
Gli Organismi di Partecipazione
Gli organismi di partecipazione che collaborano all’attività scolastica ed extra-scolastica sono le
Assemblee di classe, i Consigli di classe, il Consiglio di corso (docenti e rappresentanti di classe) e
il Consiglio d’Istituto.
Svolgimento dell’attività scolastica
L’anno scolastico sarà diviso in untrimestre e in un pentamestre con colloquio intermedio.
Ogni nuova programmazione e tempistica sarà concordata con il calendario interno dell’Istituto.
L’orario
L’orario settimanale si articola in 6 giorni di scuola, da lunedì a venerdì, dalle ore 8,10 alle
13,40, il sabato dalle 8,10 alle 13,00.
L’orario giornaliero prevede sei lezioni di cinquanta minuti, con un intervallo di 20 minuti tra la
quarta e la quinta lezione. Quando si riterrà opportuno da parte del Collegio dei docenti, si potranno
attivare iniziative scolastiche ed extra-scolastiche concordate in precedenza. La maggior parte delle
attività integrative previste dal POF si svolgeranno nelle due ultime ore del sabato, altre (
facoltative) in orario pomeridiano.
Discipline(con numero lezioni)
Italiano
Storia
Geografia
Matematica e Scienze
Tecnologia
Informatica
Inglese
Inglese (madrelingua)
7
2
2
6
2
1
3
1
2a lingua Spagnolo
2
Arte e immagine
2
Scienze motorie e sportive 2
Musica
2
Religione cattolica
2
Attività laboratoriali
1
__________________________
Totale
35
La lezione
Dopo un’accurata preparazione da parte del docente, lo svolgimento della lezione non dovrà
assolutamente avere un aspetto cattedratico ma, seguendo le indicazioni della pedagogia lasalliana,
dovrà impostarsi su un ordinato dialogo tra docente e alunno. Lo svolgimento della lezione
comprenderà tre momenti ben distinti: una breve verifica degli argomenti già affrontati nella lezione
precedente, l’esposizione e la spiegazione di nuovi argomenti, una ricapitolazione ed una sintesi dei
contenuti appena affrontati.
Contenuti
43
Per le varie discipline si seguiranno essenzialmente le indicazioni dei programmi ministeriali. In
classe, inoltre, si presterà particolare attenzione alle problematiche della realtà quotidiana e si
affronteranno argomenti proposti dalla direzione dell’Istituto, dalla Chiesa, dagli organismi
internazionali, o da altre fonti di informazione ritenute valide.
Valutazione e verifiche
I momenti di valutazione e di verifica verranno impostati secondo le indicazioni ministeriali e la
pedagogia e la didattica lasalliana. La valutazione dell’allievo si baserà non solo sul livello di
apprendimento raggiunto, ma anche sull’analisi delle abilità logico-cognitive e sul processo di
maturazione di tutta la personalità. I criteri di valutazione verranno concordati dal consiglio di
classe.
Attività culturali
La scuola secondaria dell’Istituto S. Luigi, durante l’anno scolastico, propone lo svolgimento di
alcune attività con finalità culturali, didattiche e di socializzazione. Tali attività, previste ed
organizzate dal Collegio docenti, offrono agli alunni occasioni di integrazione e completamento
della loro formazione culturale, umana, religiosa e sportiva.
Visite culturali, viaggi di istruzione e incontri con esperti
Visite culturali e viaggi di istruzione verranno organizzati nel contesto delle attività integrative
programmate per l’anno scolastico. Di norma sono previste almeno tre visite culturali di un giorno,
in orario scolastico, ed un viaggio di istruzione di più giorni, in cui saranno presenti alcuni
insegnanti come accompagnatori.
Il Collegio docenti, inoltre, può organizzare alcuni incontri con esperti su tematiche o problemi
ritenuti rilevanti, al fine di informare gli alunni, permettere la conoscenza o l’approfondimento di
alcuni argomenti importanti. Allo stesso modo potrebbe essere offerta la possibilità di partecipare a
concorsi di vario tipo (matematico, letterario, musicale, sportivo, ecc.)
Attività sportive
Avvalendosi delle strutture in dotazione, la Scuola promuove un’intensa attività fisico-sportiva,
sia durane le lezioni di educazione motoria del mattino, sia nel pomeriggio, in linea con la
consolidata tradizione sportiva della scuola che si avvale di idonee attrezzature. Le principali
specialità proposte sono il basket, il mini basket, la pallamano, la pallavolo, l’atletica ed il tennis
tavolo.
Nel calendario d’Istituto sono previste le “Mini Olimpiadi”, manifestazione sportiva a cui, da
oltre un quindicennio, partecipano tutte le classi del San Luigi, dalla scuola dell’infanzia alla scuola
secondaria di 1° grado.
PROGETTI
La Scuola promuove la realizzazione di alcuni progetti inerenti argomenti disciplinari di
interesse vario.
Quest’anno saranno svolti i progetti di Continuità primaria – secondaria, Orientamento, Lezioni
concerto e Spettacoli musicali e teatrali .
1. Progetto continuità
Scuola primaria – scuola secondaria
Porre al centro del progetto educativo l’alunno significa attribuire una grande attenzione
all’originalità di ciascuno, rispettare la sua identità, la sua storia, individuare i suoi punti di forza e
di debolezza. La scuola è l’ambiente ideale per un apprendimento sereno.
44
Ambiente che deve rispondere anche “all’esigenza di garantire al bambino un percorso formativo ed
organico completo” (C.M. 339 del 1992), che lo supporti anche nell’approccio con la scuola di
ordine superiore, mettendolo a contatto con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli
insegnanti e con un metodo di lavoro sempre più intenso e produttivo, valorizzando le competenze
già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie dell’età evolutiva. Per
garantire, quindi, un percorso formativo sereno improntato sulla coerenza/continuità educativa e
didattica l’Istituto propone un itinerario scolastico che:
1. crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso
nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale);
2. eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scuola facendo si che la scuola si ponga
come perno di un sistema allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e
sociale (continuità orizzontale).
In particolare sono stati progettati i seguenti strumenti di lavoro.
Per la continuità verticale
1. coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici;
2. progetti e attività di continuità
- dalla sc. Primaria alla sc. Secondaria di I grado
Per la continuità orizzontale
1. progetti di comunicazione/informazione alle famiglie;
2. progetti di raccordo con il territorio
Finalità del progetto e delle attività di continuità:
1. favorire un rapporto di continuità metodologico - didattica tra gli ordini scolastici;
2. favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale;
3. favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino;
4. sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola;
5. promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà;
6. favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”
Continuità verticale
Coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici:
1. incontri formativi e didattici con docenti della stessa disciplina dei tre gradi scolastici per la
stesura di un curricolo verticale coerente con il POF e le indicazioni ministeriali;
2. individuazione di prove di verifica e test comuni nell’anno ponte (quinta Primaria e prima
Secondaria I grado) finalizzati a costruire un linguaggio comune e a favorire la
comunicazione e il rapporto tra le diverse scuole;
3. colloqui fra i docenti dei diversi ordini scolastici per lo scambio di informazioni e riflessioni
specifiche sugli alunni
Partecipanti-destinatari
 Alunni ed insegnanti delle classi quarta e quinta scuola Primaria
 Alunni ed insegnanti della scuola Secondaria di primo grado
Attività metodologica
Si organizzeranno attività scandite nelle seguenti modalità:
1. intervista ad una insegnante ed a un alunno della scuola Secondaria di primo grado;
2. partecipazione degli alunni di quinta della Primaria ad attività laboratoriali tenute dai
docenti della scuola Secondaria (ed. motoria, lab. di immagine, lab. di tecnologia, lab. di
scienze,…);
45
3. gli insegnanti della scuola Secondaria terranno delle lezioni (in compresenza con
l’insegnante di quinta) agli alunni di quinta della Primaria.
PROGETTI CONTINUITÀ
Progetto chitarra prof. Sebastiano Reitano
1) La realizzazione di un progetto "Chitarra" vuole offrire ai ragazzi la possibilità di sfruttare le
loro potenzialità e impegnare il loro tempo libero in un'attività che li coinvolga direttamente nella
conoscenza della musica e nella utilizzazione di uno strumento come momento di socializzazione e
di aggregazione.
2) Classi coinvolte: Il corso di chitarra, nato come progetto di arricchimento, vede coinvolti tutti gli
alunni della classe quinta primaria in due moduli di massimo 15 partecipanti.
3) Insegnante referente del progetto: prof. REITANO SEBASTIANO docente di Educazione
Musicale nella scuola secondaria dello stesso Istituto.
4) I materiali prodotti: esecuzione materiale di brani musicali.
5) Le lezioni si svolgeranno il venerdì mattina in orario curriculare dalle 10.45 alle 11.45.
6) Obiettivi generali: Il presente progetto ha come meta educativa lo scopo di suscitare negli alunni
la comprensione, l'amore verso l'arte dei suoni, intesa principalmente come forma del linguaggio e
della espressione. Si propone inoltre di allargare spazi di socialità e far apprezzare ed interiorizzare
la musica attraverso lo studio e la pratica di uno strumento come quello della chitarra che coinvolga
direttamente l'alunno. In questo modo l’alunno può scoprire i segreti del “fare musica” sia da solo
che con i compagni. Grazie all’unicità di questo tipo di insegnamento, basato su un rapporto diretto
ed individuale tra docente e alunno, quest’ ultimo può riuscire ad esprimere con maggiore libertà le
proprie capacità musicali e la creatività.
7) Sviluppo delle attività:
fase n°1 Conoscenza generale della chitarra (collocazione delle corde, posizione corretta, cura
dello strumento), accordatura della chitarra, padronanza del tocco appoggiato e libero della mano
destra e relative capacità di variarne gli aspetti dinamici e timbrici;
fase n°2 Nozioni fondamentali sulla musica; le scale e le tonalità; conoscenza ed uso degli accordi;
il barrè; l'arpeggio; i giri armonici; vari ritmi di accompagnamento.
fase n°3 Alla fine del corso gli alunni dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e
d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso
compiuto.
8) Obiettivi specifici:
fase n°1 L'alunno è in grado di saper maneggiare con padronanzalo strumento della chitarra.
fase n°2 L'alunno conosce lo schema della tastiera, che indica la disposizione delle note nel
pentagramma, la posizione degli accordi e i vari ritmi ed è in grado di accompagnare l'esecuzione di
una canzone.
fase n°3 Suscitare amore per la musica, ingentilire l'animo dell'alunno, interessandolo senza
stancarlo.
9)Strumenti: Chitarra classica ( con corde di nylon).
46
10) Sussidi: Dispense metodologiche e didattiche per tutti i partecipanti. Antologia di canzoni
popolari e di cantautori allegata alle dispense.
10) Metodologia prescelta: Le lezioni sono di carattere teorico/pratico e mettono i giovani in
condizione di imparare le regole principali dell’armonia per riuscire ad accompagnare musiche e
canzoni, tutte quelle conosciute, con gli accordi giusti e il ritmo più appropriato. L'alunno con
l'utilizzo della chitarra sarà aiutato a mettere in pratica quanto ascoltato e appreso dalla ogni singola
lezione.
11) La valutazione avviene attraverso piccole esercitazioni
PROGETTO SPORTIVO
prof.ssa Norma Giannì
OBIETTIVI
Il progetto intende costituire un insieme d’esperienze motorie per: rispondere al gran bisogno di
movimento dei bambini; promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria perché
diventi abitudine di vita; riscoprire il valore educativo nei suoi aspetti, motorio, socializzante e
comportamentale; favorire l’integrazione dell’educazione motoria nell’ambito del curricolo didattico,
considerando il movimento al pari degli altri linguaggi, totalmente integrato nel processo di
maturazione dell’autonomia personale; fornire agli alunni momenti di confronto con coetanei per
favorire lo sviluppo della competizione, definendone l’importanza e limitandone la degenerazione.
Un’educazione che intenda sviluppare la coscienza del proprio corpo come espressione della
personalità e tramite relazionale, comunicativo e operativo, deve fare leva sulle attività motorie e di
gioco sport fin dall’infanzia. Il movimento al pari degli altri linguaggi, concorre al processo di
maturazione dell’autonomia personale e si integra con gli obiettivi da perseguire per lo sviluppo più
completo ed equilibrato della personalità:
 morfologico-funzionale
 intellettivo-cognitiva
 affettivo-morale
Il progetto intende:
 Far conoscere l’atletica ai ragazzi delle scuole primarie
 Far provare ai ragazzi attraverso l’esperienza sul campo le diverse specialità
 Creare rapporti di collaborazione fra l’istituzione scolastica e l’A.S.D. “Atletica Virtus
Acireale”
PROPOSTE DIDATTICHE
Sviluppi e consolidamenti attesi: capacità sensopercettive schemi motori di base e coordinazione
capacità funzionali ed organiche creatività motoria ed espressività corporea capacità di
autovalutazione.
Dagli schemi motori alle abilità motorie
CAMMINARE
Eseguiamo correttamente l’appoggio del piede a terra Camminiamo sugli avampiedi, sui talloni,
sull’interno e sull’esterno del piede … (in quanti modi puoi camminare?)
Camminiamo in avanti, all’indietro, camminare su una riga, sui ceppi, sull’asse di equilibrio, sui
materassoni…
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Camminiamo con le braccia in alto, sui fianchi, avanti… con la coordinazione dell’azione degli arti
superiori ed inferiori tra loro… Camminiamo in quadrupedia avanti, indietro…
Il passaggio da camminare a...
CORRERE
Differenza tra correre e camminare
Corriamo in libertà
Corriamo forte e piano
Corriamo insieme agli amici
Corriamo alla stessa velocità di altri gruppi
Corriamo con gli altri e da soli a varie velocità (percorso con tempi differenti)
Prendiamo coscienza della Respirazione e della Circolazione nella corsa a varie velocità (es.
impariamo ad ascoltare il battito cardiaco, dopo un’attività e a riposo, nelle varie parti del corpo)
...correre in modo corretto
Appoggiamo correttamente il piede a terra
Corriamo liberamente, su una riga, a slalom, all’indietro, ecc.
Corriamo sugli avampiedi, sui talloni, sull’esterno dei piedi, con le mani ai fianchi, braccia in alto,
distese, flesse
Coordiniamo arti superiori ed inferiori: in andature (skip sul posto, corsa a ginocchia alte, corsa
calciata dietro, a gambe tese…)
Partenze da seduti, distesi, in piedi, gambe piegate, con quattro appoggi, a vari segnali ...correre in
modo controllato
La frequenza e l’ampiezza (corsa con riferimenti a terra a varie distanze): con il minor numero di
passi, con il maggior numero di passi … (vediamo se si arriva prima con i passi più corti o più lunghi
…)
Come correre un percorso più lungo?
Le gare di sprint
Le staffette in palestra
I giochi di sprint (inseguimento, bandiera, ecc.)
Dagli schemi motori alle abilità motorie
SALTARE
Saltiamo a piacere cerchi, bacchette, scatoloni, tappetini…
Ostacolini messi in fila ad uguale distanza, a distanza crescente, ad altezza crescente, ad altezza varia
e distanza varia …
A piedi uniti in tutte le direzioni senza perdere il controllo
Combiniamo un’azione di corsa ad uno stacco con una gamba sola (in lungo ed in alto)
Eseguiamo un corretto impulso verso l’alto, assumiamo un’azione corretta del busto, degli arti …,
vari esercizi di salti a seconda della disposizione di cerchi, corde, bacchette, ecc …, saltiamo colpendo
un palloncino in volo, saltiamo un elastico, saltiamo in basso (in quanti modi posso saltare?), ecc.
Saltiamo un elastico o un’asticella dopo aver saltato 2 ostacolini, saltiamo e tocchiamo con il capo un
palloncino sospeso in alto
Saltiamo da una panca sul materasso o sabbia a piedi uniti
Saltiamo in lungo ed in alto a coppie, a squadre
Dagli schemi motori alle abilità motorie
LANCIARE
Lanciamo a coppie palloni di varie dimensioni e peso a due mani dal petto, a due mani dietro il capo,
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all’indietro, a baseball, ad una mano …
Da fermi, da seduti, da in piedi coordinando l’azione degli arti superiori ed inferiori (in quanti modi
posso lanciare?)
Dopo un saltello, dopo un piegamento sulle gambe, dopo uno o più giri, dopo alcuni passi, dopo
alcuni passi di corsa … In quale modo lancio più lontano? Controllare con righe per terra …, a coppie,
a squadre, ecc.
Lanciamo contro un bersaglio …
Impariamo a lanciare lontano (giochi di lancio a punti o indietreggiando a bersaglio colpito)
METODOLOGIA
Il metodo educativo globale intende stimolare il processo naturale di integrazione neuro-motoria e la
formazione della personalità di ogni soggetto. Pertanto, il comportamento dell’insegnante non è
direttivo e mirante all’addestramento ma valorizza tutte le relazioni e le esperienze che gli alunni
vivono.
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi -4-5 della scuola primaria.
Attraverso giochi codificati e non, si proporranno attività strutturate in modo da favorire lo sviluppo
graduale degli schemi motori di base attraverso i gesti fondamentali del:
Camminare Correre Saltare Lanciare
L’apprendimento e la maturazione degli schemi motori determina l’arricchimento dell’alfabeto
motorio e crea buone basi per attività propedeutiche all’Atletica Leggera.
Favorire lo sviluppo di comportamenti relazionali basati sul riconoscimento e sul rispetto delle regole
come presupposto per valorizzare anche le capacità individuali di iniziativa e di soluzione dei
problemi.
Favorire il trasferimento delle abilità motorie nella comunicazione gestuale, sensibilità espressiva …
Dall’educazione sensopercettiva alle forme semplici di coordinazione.
Dallo sviluppo delle capacità sensopercettive allo sviluppo e consolidamento delle capacità
coordinative e condizionali.
PROGETTO LABORATORIO SCIENTIFICO
Prof.ssa Giorgia Scapellato
Laboratori in quinta primaria
Obiettivi generali: Favorire la conoscenza e la familiarizzazione tra gli alunni e la futura
insegnante di matematica e scienze attraverso attività pratiche educative che si integrano all’interno
del percorso effettuato dagli alunni nella classe quinta. Le lezioni si inseriscono all’interno del
progetto che sviluppa la conoscenza della città e sono mirate anche alla comprensione di alcuni
meccanismi che permettono la vita delle piante e dell’uomo.
Titolo: L’importanza delle aree verdi
Obiettivo: capire quali sono le zone verdi della città e comprenderne l’importanza per la
vita dell’uomo. Inoltre comprendere in modo generale cos’è la fotosintesi
clorofilliana come reazione chimica.
Materiale occorrente: plastilina colorata, stuzzicadenti
Titolo: Le rocce caratteristiche del nostro territorio
Obiettivo: capire il processo di formazione delle rocce basaltiche e del magma con una
costruzione in miniatura di un vulcano.
Materiale occorrente: cartoncino, un recipiente, aceto, bicarbonato di sodio
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Titolo: L’acqua e le nanotecnologie
Obiettivo:
osservare diverse proprietà dell’acqua e comprendere come può avvenire la
purificazione dell’acqua attraverso le nanotecnologie e l’importanza dell’acqua a
livello mondiale e locale.
Materiale occorrente: filtri, bicchieri, acqua, colorante
PROGETTO LINGUISTICO E STORICO: IL MITO
Prof.ssa Anna Grasso Leanza
Classi IV e V primaria
PREMESSA
Il mito, come la favola e la fiaba, è un racconto di tipo fantastico che ben si presta a suscitare la
curiosità e la partecipazione attiva degli alunni. La conoscenza di questa tipologia testuale consente
l’approfondimento e l’ampliamento delle competenze acquisite attraverso lo studio della narrativa,
soprattutto per quanto attiene la capacità di comprendere significato e messaggi sottesi al testo.
Inoltre, permettendo di mischiare gli elementi reali e immaginari, di vestire il racconto di un’aura
fantastica, come un viaggio di fantasia, gli alunni sono più competenti e possono essere guidati
nella scrittura di testi personali.
FINALITA’ E OBIETTIVI
La parola “mito” viene da un termine greco che significa "racconto", ma non si tratta di un racconto
qualunque. Il mito infatti è una storia che ha come scopo quello di spiegare i misteri del mondo, le
sue origini, i suoi valori, il suo senso, di definire le relazioni tra gli dei e gli uomini. In altre parole,
è un tentativo di dare risposte ai quesiti fondamentali che l’uomo si è posto e continua a porsi.
Anche quando il racconto appare poco verosimile, ha un significato profondo, perché esprime la
rappresentazione che una società fa di se stessa e della sua collocazione nell’universo. Numerosi
miti tracciano la storia della creazione dell’universo e dell’umanità: quello di interrogarsi sulle
proprie origini è infatti uno dei primi bisogni dell’uomo, che si ritrova in ogni epoca e ad ogni
latitudine. Lo studio del mito, infatti, aiuta a capire che l'esigenza di cercare spiegazioni di aspetti
misteriosi del mondo e della vita è qualcosa che accomuna tutti i popoli, che spesso, pur senza
conoscersi, hanno trovato risposte sorprendentemente simili agli stessi quesiti.
 Conoscere le caratteristiche principali del testo mitico
 Conoscere alcuni aspetti della civiltà e cultura greca
 Individuare elementi tipici del testo narrativo (personaggi, protagonisti, nuclei narrativi,
tematiche…)
 Comprendere come l’uomo si sia sempre posto dei grandi interrogativi sulla sua esistenza e
su quella del mondo circostante
 Saper operare confronti e relazioni tra la storia passata e quella presente
CONTENUTI
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Cos’è il mito
Presentazione delle principali divinità
Le origini: dal Caos alla nascita di Zeus
Minerva: la dea della saggezza e della guerra
Medusa e Perseo: (mostro da monstrum: segno divino)
Ade: il dio degli Inferi
Afrodite: la dea dell’amore
Ade e Persefone: il ciclo delle stagioni
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 Orfeo ed Euridice: il potere della musica
 La caduta di Troia (i grandi poemi epici)
METODOLOGIA E STRUMENTI
 Lezioni frontali e partecipate
 Visione di power point
 Prova tu: inventare e scrivere un mito
PROGETTO STORICO: LA DOMUS ROMANA
Prof.ssa Venera Consuelo Tripoli
DESTINATARI: Alunni della classe vª primaria
OBIETTIVI GENERALI
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Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa
Creare un ambiente familiare sotto l’aspetto logistico, didattico e relazionale
Instaurare relazioni di fiducia con i bambini
Promuovere il senso di appartenenza alle nuove realtà scolastiche
CONTENUTI
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Approfondire alcune questioni di storia sociale dell’antica Roma, sulle quali spesso i
manuali non si soffermano. Scoprire com’era strutturata una domus romana con l’ausilio di
materiale audiovisivo.
Analizzando le strutture dell’architettura domestica romana, aprire una riflessione sui modi
di vita e di relazione tra uomini e donne, liberi e schiavi, adulti e bambini nello spazio della
vita privata.
Incoraggiare, attraverso il dialogo, i piccoli studenti a formulare domande che partono dalla
loro curiosità e a costruire risposte sulla base dei dati storici, lasciando spazio anche alle
emozioni, al gioco, all’immaginazione narrativa per entrare in sintonia, per quanto possibile,
con una cultura diversa dalla propria.
Conoscere la differenza tra la domus, la casa signorile e l’insula, la “casa popolare”.
Scoprire mobili e oggetti di arredamento di una domus romana.
METODOLOGIA E STRUMENTI
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Lezione frontale e partecipata
Presentazioni power point
Sussidi audiovisivi
PROGETTO DI TECNOLOGIA
Prof. Andrea Sebastiano Fiorista
Destinatari: alunni della classe quinta primaria
Argomento proposto: “Conosciamo e rispettiamo le risorse della terra: l’acqua un bene prezioso”
Premessa
Considerata la funzione strategica del laboratorio continuità nel tentativo di creare “un ponte” fatto
di interessi, curiosità, aspettative e conoscenze elementari sulle attività didattiche e sui relativi
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docenti che il prossimo anno scolastico accoglieranno gli alunni della classe quinta primaria nel
ciclo scolastico della secondaria di primo grado, si è scelto di strutturare gli incontri programmati su
attività prettamente di laboratorio capaci di presentare l’insegnamento della tecnologia attraverso il
più affascinante e creativo dei suoi aspetti: quello del rapporto diretto con i materiali, dell’attività di
sperimentazione, progettazione e realizzazione guidata di piccoli manufatti
Finalità
Il laboratorio si inserisce all’interno delle attività programmate ricollegandosi alla visita didattica
del “Water Day, festa dell’acqua e della scienza” realizzata con le classi della primaria e
secondaria di primo grado con la guida del gruppo di ricercatori del CNR Catania sul tema della
risorsa acqua, del suo corretto utilizzo e della purificazione della stessa attraverso l’uso di
nanotecnologie applicate.
Gli alunni sono stati preparati alla visita d’istruzione attraverso la visione di documentari e ad un
breve dibattito svolto in aula multimediale. Successivamente all’incontro col CNR, di comune
accordo ed in sinergia con la docente di Scienze, si è stabilito di approfondire il tema della
purificazione e filtrazione dell’acqua attraverso piccoli esperimenti da riprodurre in aula, finalizzati
a far interagire gli alunni della classe quinta con le tecniche e i metodi illustrati dai ricercatori
universitari.
Obiettivi
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Scoprire il valore delle risorse del nostro pianeta in modo specifico dell’acqua, fonte di vita.
Comprendere l’importanza del rispetto della risorsa idrica, della possibilità e del diritto
dell’accesso all’acqua da parte di tutti gli abitanti del nostro pianeta.
Sperimentare attraverso l’uso di materie prime e materiale riciclato la realizzazione di
sistemi elementari di filtraggio.
Strumenti
Lavagna interattiva multimediale
Proiezione di video documentari
Uso guidato di materiali e attrezzature di laboratorio
Metodologia
Lezioni frontali
Attività di gruppo in laboratorio
Brainstorming
Tempi
Quattro ore complessive distribuite in due/tre incontri programmati.
PROGETTO DI ARTE
Prof.ssa Bella Angela
La tecnica dell'affresco, scoprire che anche noi siamo in grado di esprimerci con il disegno e la
pittura attraverso la conoscenza delle diverse tecniche artistiche.
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OBIETTIVI:
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
Far conoscere ed utilizzare il lessico specifico relativo alla tecnica dell'affresco.
Fare conoscere e ripercorrere le diverse fasi che lo caratterizzano.
Fare conoscere gli strumenti propri del lavoro del pittore
Imparare ad apprezzare l'immenso patrimonio artistico che ci circonda e comprendere l'
importanza della conservazione.
MODALITÀ:
Una lezione frontale con visione di un video sulla realizzazione di un affresco.
Un laboratorio che consentirà ai ragazzi di sperimentare direttamente l' esecuzione di un piccolo
affresco, ispirandosi a dettagli degli affreschi che si trovano all'interno delle Chiese di Acireale
barocca.
Gli studenti proveranno i diversi stadi di lavorazione: dalla stesura della malta, preparazione dei
colori, all'esecuzione dello spolvero e coloritura.
IL PROGETTO: APPRENDISTI CICERONI®
Un'esperienza di cittadinanza attiva
Apprendisti Ciceroni® è un progetto di formazione nato nel 1996 e cresciuto negli anni, fino ad
arrivare a coinvolgere negli ultimi anni oltre 30.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
I ragazzi regalano il proprio tempo libero in un’esperienza di cittadinanza attiva: un’occasione di
apprendimento che si sviluppa in classe e sul territorio, con momenti di ricerca e di
esplorazione dentro e fuori la scuola.
Le finalità del progetto sono quelle di sensibilizzare i giovani alla “presa in carico” del patrimonio
culturale, storico e artistico, ampliare la consapevolezza intorno alle tematiche legate alla gestione
di un Bene d’Arte e integrare conoscenze teoriche con una esperienza pratica altamente formativa.
Grazie alla collaborazione delle Delegazioni FAI (gruppi di volontari attivi sul territorio), gli
studenti hanno l’occasione di studiare un bene d’arte o natura del loro territorio e di fare da Ciceroni
illustrandolo a un pubblico di adulti o di coetanei, sentendosi così direttamente coinvolti nella vita
sociale, culturale ed economica della comunità e diventando esempio per altri giovani in uno
scambio educativo tra pari. Il risultato è l’accrescimento delle conoscenze e una maggiore sicurezza
in se stessi; il tutto connotato da una notevole valenza sociale: infatti, grazie al loro impegno, i
ragazzi permettono ai propri concittadini di riscoprire un bene culturale, magari poco conosciuto,
del loro territorio.
La formazione degli studenti, inserita nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), è pensata come
una esperienza continua durante tutto l’anno scolastico, che concretamente vede la loro
partecipazione sul campo presso istituzioni museali pubbliche o private, in occasione di eventi
organizzati dal territorio e in due grandi eventi nazionali FAI: le “Mattinate FAI per le scuole”
(novembre) e la “Giornata FAI di Primavera” (marzo).
L'impegno degli Apprendisti Ciceroni® è certificato dal FAI con un attestato di partecipazione per
ciascun alunno.
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OBIETTIVI
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
Promuovere comportamenti di difesa ambientale e di consapevolezza del patrimonio d’arte e
natura del nostro Paese
Favorire il senso di appartenenza alla comunità cittadina e l’apprezzamento per la storia,
l’arte e il paesaggio del proprio territorio
Stimolare l’acquisizione di competenze specifiche in ambito culturale e comunicativo,
offrendo un’opportunità dinamica e coinvolgente di verifica concreta sul campo delle abilità
acquisite
Offrire un’occasione di gratificazione nello svolgere un servizio qualificato
PER TUTTI I PROGETTI SI PREVEDE:
Spazi
Scuola Primaria e Secondaria: aule, laboratori, palestra,…
Tempi Da ottobre a gennaio (quinta) da gennaio a maggio ( quarta)
Verifica
Si prevedono incontri nel corso dell’anno con gli insegnanti delle classi coinvolte per
delle verifiche in itinere, al fine di meglio definire e progettare le attività di
continuità.
Continuità orizzontale Comunicazione/informazione alle famiglie
Open day – una giornata di presentazione del POF di Istituto e degli ambienti della scuola;
Colloqui individuali e generali con gli insegnanti;
Colloqui con il Preside e/o Coordinatore di grado;
Colloqui pre-iscrizione: ogni genitore interessato può avvalersi di un colloquio con il
Preside e/o Coordinatore del grado scolastico di interesse;
5. Assemblea plenaria di inizio anno scolastico;
6. Assemblee di classe;
7. Assemblea di presentazione del POF: i genitori coinvolti nella scelta della scuola del grado
scolastico successivo sono informati sulle modalità di attuazione del progetto per l’anno
scolastico in corso.
1.
2.
3.
4.
2. Progetto orientamento
Finalità educative
L’orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale
concorrono, secondo le specifiche caratteristiche, tutte le attività curriculari ed integrative della
scuola.
Infatti, accanto all’acquisizione di conoscenze e competenze per il raggiungimento di una
preparazione culturale di base, la scuola ha come finalità quella di promuovere la conoscenza di sé,
come fondamento della “maturità personale”, per una valida e soddisfacente scelta professionale.
E’ un obiettivo formativo particolarmente rilevante in una società in continua trasformazione, più
complessa nei meccanismi economici e sociali nella quale più difficile appare il riconoscimento dei
valori costanti che permettano alla singola persona una piena realizzazione di sé.
Il nostro Istituto ha programmato un progetto di orientamento che vede coinvolte tutte le
componenti del processo di formazione (alunni, genitori, docenti) affinché il problema della scelta
sia vissuto in modo consapevole e non drammatico ed essa alla fine avvenga tenendo conto di
aspirazioni, interessi, attitudini e capacità del singolo, delle disponibilità della famiglia e delle
prospettive occupazionali.
Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l’alunno all’autovalutazione e all’auto
orientamento.
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Metodologia
Il progetto prevede una serie di obiettivi ed attività da svolgere durante l’ultimo anno scolastico
secondo un percorso didattico - educativo che tiene conto della realtà mentale e psicologica degli
alunni.
Una funzione importante è riservata alla famiglia che sarà coinvolta non solo nel momento
conclusivo e valutativo ma durante tutto il percorso triennale per un confronto di opinioni, uno
scambio di conoscenze, una riflessione ed una collaborazione al chiarimento della scelta orientativa.
Altro momento fondamentale da tener presente è l’ambiente socio – culturale con quanto può offrire
a livello informativo e formativo, e quindi il collegamento con le strutture scolastiche ed
economiche del territorio.
Obiettivo del progetto: Portare l’alunno ad essere in grado di effettuare una consapevole scelta
scolastica
Discipline coinvolte: Tutte
Obiettivi formativi
1. Individuare e valutare le proprie abilità scolastiche generali ed il proprio rapporto con la
scuola
2. Individuare e valutare interessi e attitudini
3. Saper raccogliere ed elaborare informazioni relative al mondo del lavoro
4. Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e
progetto di vita
Attività
1.
2.
3.
4.
5.
Bilancio di inizio terza media (iniziale)
Valutazione del rendimento scolastico per individuare le proprie competenze e i limiti
Riflessione su motivazioni e interesse verso la scuola
Compilazione del test di interessi
Incontro con docenti referenti dell’orientamento scolastico di tutte le Scuole Secondarie di
secondo grado
6. Ricostruzione del proprio percorso orientativo
7. Partecipazione all’Open Day di alcune Scuole Secondarie di secondo grado
8. Individuazione di possibili percorsi scolastici
9. Conoscenza del sistema scolastico superiore e delle opportunità scolastiche e formative del
territorio
10. Partecipazione al Salone dell’Orientamento
11. Incontri degli alunni con esperti sull’orientamento (psicologo, ….)
Strumenti




Apertura di uno sportello orientamento
Consultazione di testi e fascicoli informativi sui percorsi scolastici dopo la terza secondaria
Visita alle scuole e partecipazione a laboratori orientanti
Incontro con docenti referenti dell’orientamento scolastico delle Scuole Secondarie di
Secondo grado
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Attività con i genitori
 Presentazione dell’attività nei Consigli di Classe
 Sportello Orientamento
 Incontri dei genitori con esperti sull’orientamento (psicologo – rappresentanti categorie
produttive)
 Incontri serali con rappresentanti degli istituti superiori del territorio
Attività complementari ed integrative
La scuola secondaria dell’Istituto S. Luigi, secondo una tradizione ormai consolidata, promuove
lo svolgimento di attività integrative e complementari da svolgersi durante l’anno scolastico. Queste
attività danno ad ogni singolo allievo la possibilità di scoprire doti e capacità nascoste, di migliorare
e rafforzare abilità possedute, potenziando, in entrambi i casi, la facoltà di operare appropriate
scelte per l’avvenire professionale e non.
Laboratori
Nell’ambito delle attività previste dal Collegio docenti, vengono programmati alcuni laboratori
che, come attività integrative e complementari, vedono la formazione di gruppi misti, cioè formati
da ragazzi appartenenti alle tre classi della scuola. Tali laboratori, oltre alle finalità già espresse per
quanto attiene in generale le varie attività culturali, offrono agli alunni occasioni di integrazione e
completamento della loro formazione, permettendo inoltre un confronto tra ragazzi di età differenti,
ma appartenenti alla stessa “famiglia lasalliana”. Alcuni laboratori si svolgeranno durante le due
ultime ore del sabato, altri invece nel pomeriggio.
Laboratori del Sabato
- 3,2,1 ….Azione: la scuola va in onda!
- Chitarra
- Decoriamo insieme utilizzando le diverse tecniche artistiche
- La scienza nella vita quotidiana
- Teatro: laboratorio di recitazione
- Una vuelta por la cultura hispana
Laboratori pomeridiani
- Atletica
- Giochi matematici
- Informatica (Patente ECDL)
- Latino
- Lingua inglese (Corsi Cambridge)
- Recupero lingua italiana
- Recupero matematica
- Pallamano
Manifestazioni della scuola
- Auguri natalizi (docenti – alunni – genitori)
- Auguri pasquali (docenti – alunni – genitori)
- Mostre scolastiche e lavori di educazione artistica e tecnica
- Manifestazione sportiva: miniolimpiadi
- Festa della scuola media (fine anno scolastico)
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(D.P.R. 21-11-2007 N. 235, art. 3)
SCUOLA SECONDARIA
Premessa
Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento finalizzato a chiarire, con maggior
precisione, i comportamenti che gli alunni, i genitori e gli insegnanti si impegnano a rispettare, sia
per garantire un appropriato svolgimento delle attività scolastiche (curriculari ed extracurriculari),
sia per favorire la formazione integrale della persona rappresentata dall’alunno.
Il patto, in verità, contiene delle indicazioni da tempo presenti nel nostro Regolamento d’istituto e
nel Progetto Educativo e, quindi, non rappresenta una novità per coloro che sono già entrati in
relazione con la nostra scuola. Nel documento, infatti, sono elencati molti diritti e doveri che gli
alunni, i docenti ed i genitori del San Luigi hanno sempre rispettato nella quotidiana vita scolastica.
Le regole che qui vengono esposte (alcune estratte dal Regolamento) hanno lo scopo di rendere più
consapevoli i genitori, gli alunni e gli insegnanti del reciproco impegno che lega tutte le componenti
della vita scolastica, e dimostra la necessità, in questi tempi di “emergenza educativa”, di una sana e
proficua collaborazione da parte di tutti coloro che intendono essere parte attiva dell’azione
formativa. A tale scopo, e per garantire una maggiore trasparenza, sono stati inseriti all’interno del
documento i provvedimenti di carattere disciplinare che potranno essere attuati durante l’anno
scolastico, e gli indicatori per la valutazione del comportamento.
Patto educativo di corresponsabilità – Scuola Secondaria Istituto San Luigi – A. s. 2015-2016
La scuola si impegna a:
 creare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona;
assicurare un servizio educativo- didattico di qualità;
 comunicare periodicamente alla famiglia la situazione di ogni alunno in merito ai suoi
apprendimenti e comportamenti;
 offrire attività formative aggiuntive e integrative per potenziare e sviluppare le capacità
degli alunni;
 rilevare le aspettative e le esigenze particolari degli studenti e delle famiglie e fornire un
servizio corrispondente alle richieste;
 intervenire nel caso di comportamenti non accettabili, con provvedimenti di carattere
disciplinare a scopo educativo.
Gli insegnanti si impegnano a:
rispettare il Regolamento d’Istituto;
assicurare un’assistenza attenta e scrupolosa nei momenti di presenza e durante i propri turni
di vigilanza;
definire in modo chiaro nella programmazione gli obiettivi disciplinari cui tenderà la loro
attività;
spiegare alla classe il lavoro che si svolgerà, in modo semplice e chiaro;
spiegare il lavoro che lo studente dovrà svolgere a casa, verificandone lo svolgimento;
preparare accuratamente il lavoro, predisponendo tempestivamente il materiale necessario;
verificare il processo di apprendimento attraverso un congruo numero di prove formative e
sommative;
rispettare con puntualità orari e scadenze previste dal calendario scolastico;
correggere diligentemente gli elaborati e consegnarli in tempi ragionevoli e didatticamente
utili;
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informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino
nella vita scolastica, sia negli aspetti di comportamento che di apprendimento;
essere disponibili ad aiutare gli alunni in difficoltà, nel raggiungere gli obiettivi disciplinari;
segnalare tempestivamente in presidenza, tramite il coordinatore di classe, assenze e/o
ritardi non giustificati e ripetuti, in modo da poterne consentire la comunicazione ai genitori
o a colui che ne esercita la patria potestà.
Gli alunni si impegnano a:
rispettare il Regolamento d’Istituto e le disposizioni del Coordinatore Scolastico;
frequentare regolarmente le lezioni, assentandosi solo se necessario;
perseguire gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti;
dimostrare impegno nello studio e seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali,
con attenzione e partecipazione;
svolgere regolarmente i compiti e i lavori assegnati per casa;
comportarsi con disponibilità e collaborazione nei confronti degli insegnanti e dei compagni,
rispettandone lo stile d’insegnamento da una parte e di apprendimento dall’altro;
adeguarsi alle richieste degli insegnanti senza spirito polemico;
utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli;
rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità
della vita educativa della scuola;
facilitare i rapporti con i genitori, facendo pervenire puntualmente le comunicazioni scuola –
famiglia;
mantenere un comportamento corretto durante le lezioni, all'entrata e all'uscita della scuola,
durante l'intervallo, al cambio dei docenti, durante gli spostamenti nell'edificio, come pure
quando si effettuano uscite didattiche e viaggi d'istruzione;
attenersi alle norme di sicurezza ed antinfortunistiche.
I genitori si impegnano a:
conoscere la proposta formativa della scuola e rispettare il Regolamento d’Istituto;
riconoscere il loro ruolo primario ed inalienabile nell'educazione dei figli;
collaborare al progetto formativo dimostrando disponibilità verso gli insegnanti ed il
Coordinatore;
informare la scuola circa particolari situazioni di salute, di famiglia, e di disagio che possono
influire sul comportamento e sul profitto;
informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio;
controllare regolarmente l'andamento scolastico (profitto, assenze, diario,...), l'evoluzione
personale ed il cammino di crescita del figlio;
essere puntuali nell’accompagnare l’alunno a scuola;
giustificare in tempo le assenze ed i ritardi;
partecipare alla vita scolastica (colloqui, organi collegiali,...), e incoraggiare anche i propri
figli alla partecipazione ad eventi organizzati dalla scuola;
accettare anche eventuali insuccessi scolastici del figlio senza spirito polemico, ma con
atteggiamento critico che possa servire allo studente per migliorare il suo rendimento.
Provvedimenti disciplinari:
due o più sospensioni* dalle lezioni valgono 6 in condotta;
singola sospensione* dalle lezioni vale 7 in condotta;
la nota del Coordinatore Scolastico vale 1 punto in meno sulla condotta;
fino a due note sul Registro di classe vale 1 punto in meno sulla condotta;
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reiterati ritardi influiranno sul voto di condotta.
*La sospensione di un giorno può essere stabilita dal Coordinatore didattico; le sospensioni di
due o più giorni vengono deliberate dal Consiglio di classe.
Indicatori per la valutazione del comportamento
Il voto di condotta è 5 se l’alunno:
non rispetta alcuna regola di convivenza civile;
si relaziona in modo scorretto e del tutto inadeguato;
non partecipa positivamente alla vita educativa della scuola;
dimostra scarsissimo impegno e interesse alle attività proposte;
registra note disciplinari e/o provvedimenti di sospensione dalle lezioni.
Il voto di condotta è 6 se l’alunno:
rispetta solo alcune regole della convivenza civile;
si relaziona in modo non sempre corretto e adeguato;
partecipa in modo saltuario e discontinuo alla vita educativa della scuola;
dimostra poco impegno e interesse alle attività proposte;
registra diverse note di richiamo e qualche nota disciplinare.
Il voto di condotta è 7 se l’alunno:
rispetta sufficientemente le regole della convivenza civile;
si relaziona in modo sufficientemente corretto e adeguato;
partecipa in modo abbastanza regolare alla vita educativa della scuola;
dimostra impegno e interesse piuttosto superficiale alle attività proposte;
registra note di richiamo per inadempienze.
Il voto di condotta è 8 se l’alunno:
rispetta nel complesso le regole della convivenza civile;
si relaziona in modo abbastanza corretto e adeguato;
partecipa in modo sufficientemente positivo alla vita educativa della scuola;
dimostra impegno e interesse alle attività proposte;
registra qualche nota di inadempienza.
Il voto di condotta è 9 se l’alunno:
rispetta con consapevolezza le regole della convivenza civile;
si relaziona con gli altri in modo corretto e adeguato;
partecipa attivamente alla vita educativa della scuola;
dimostra impegno e interesse costanti alle attività proposte;
non registra alcuna nota di inadempienza.
Il voto di condotta è 10 se l’alunno:
rispetta con consapevolezza le regole della convivenza civile;
si relaziona con gli altri in modo positivo, corretto ed adeguato;
partecipa attivamente e costruttivamente alla vita educativa della scuola;
dimostra impegno e interesse alle attività proposte in modo costante e responsabile;
non registra alcuna nota di inadempienza.
59
Si comunica ai genitori che gli alunni sono obbligati a frequentare almeno i ¾ dell’orario
annuale (curriculare ed obbligatorio), per poter superare l’anno scolastico (Circolare 04-032011 N.20 – D.P.R. 22-06-2009 N. 122)
I sottoscritti genitori dell’alunno/a ........................................................................................................
iscritto/a per l’anno scolastico 2015/2016 alla classe.......................... della scuola secondaria di 1°
grado dell’Istituto San Luigi, sottoscrivono il presente Patto Educativo di corresponsabilità al fine di
sancire l’impegno reciproco di diritti e doveri tra istituzione scolastica, famiglia ed alunno.
Firma del genitore
LA VALUTAZIONE
Attraverso la valutazione, l’insegnante individua le conoscenze, le competenze, le capacità
raggiunte dagli alunni nelle diverse discipline. Confronta il livello raggiunto con le reali possibilità
del singolo e della classe; riconosce l’atteggiamento con cui il singolo e la classe affrontano il
lavoro; indica i passi ancora da percorrere; sostiene l’impegno necessario per continuare il lavoro.
La valutazione serve anche perché l’insegnante valuti il proprio lavoro, lo corregga, se necessario lo
modifichi secondo i bisogni.
La valutazione degli alunni assume una funzione formativa ed orientativa: non è da considerarsi una
semplice registrazione dei risultati conseguiti dagli alunni, ma piuttosto una componente essenziale
della progettazione educativa e didattica del team dei docenti.
La valutazione diventa così:
 Un’offerta di possibilità immediata per l’alunno nel superare le difficoltà che si dovessero
presentare in itinere.
 Un aiuto nella costruzione della propria dimensione culturale e nello sviluppo delle proprie
potenzialità.
 Una verifica per gli insegnanti dell’efficacia della propria azione educativa e didattica.
In ottemperanza del decreto legge 137 convertito con modifiche della legge 169, “la valutazione
periodica degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze saranno effettuate
mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul
livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.” La valutazione dell’insegnamento della
religione cattolica sarà espressa con giudizio sintetico senza attribuzione di voto numerico.
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa “dal docente, ovvero collegialmente dai
contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio
dei docenti, riportato nel documento di valutazione” ( D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009).
1. Fasi della Valutazione
Valutazione iniziale



Si effettua all’inizio dell’anno mediante test d’ingresso.
Ha lo scopo di accertare conoscenze ed abilità.
Collega i livelli di partenza alla programmazione didattico-educativa della classe e dei
singoli alunni.
Valutazione formativa



Si effettua nel corso dell’anno scolastico.
Accerta l’apprendimento in atto.
Offre indicazioni per riprogettare le attività successive.
60
Valutazione sommativa o finale



Si effettua al termine dei due periodi in cui è stato diviso l’anno.
Assolve la funzione di bilancio consuntivo.
È un intervento educativo fondato sui seguenti fattori:
 Risultati di apprendimento.
 Conoscenze apprese, abilità e competenze acquisite.
 Interesse e motivazione.
 Partecipazione al dialogo educativo.
2. Criteri di valutazione
In ambito scolastico la valutazione:
È un processo che assume i dati raccolti mediante le verifiche e li interpreta in base a criteri
condivisi che orientano la formulazione del giudizio.
È mezzo efficace di accertamento del progresso dell’apprendimento delle conoscenze e delle
abilità previste dagli obiettivi di apprendimento.
È uno strumento valido di autovalutazione e di automonitoraggio.
È un mezzo efficace per motivare e guidare l’alunno all’autovalutazione.
La valutazione, in coerenza con gli obiettivi della programmazione, prevede due parametri:
 Cosa valutare, stabilendo quali sono gli indicatori che dimostrano l’avvenuto
apprendimento.
 Come valutare, indicando le tecniche utilizzate e l’incidenza di quanto è stato appreso sul
comportamento.
Il processo della valutazione è impostato sull’acquisizione di dati oggettivi, dedotti dalle verifiche e
sulle osservazioni sistematiche compiute dagli insegnanti in relazione a:
Comportamento inteso come:
 Impegno.
 Partecipazione ed attenzione.
 Autocontrollo, autonomia, responsabilità.
 Rispetto di regole.
 Organizzazione del lavoro e del metodo di studio.
Risultati d’apprendimento intesi come acquisizione di:
 Conoscenze.
 Abilità.
 Competenze.
Criteri di valutazione per i risultati d’apprendimento
a) Conoscenza:
apprendimento di concetti, fenomeni, meccanismi, fatti ed avvenimenti, padronanza dei
diversi linguaggi specifici.
b) Abilità:
utilizzo consapevole di elementi basilari (conoscenze e comprensione) in contesti noti e non
noti (saper fare, applicare e rielaborare le conoscenze acquisite).
61
c) Competenza:
maturazione di capacità trasversali utilizzabili in contesti diversi e in contesti non noti (es.
pensiero critico e creativo, competenze relazionali e sociali).
I docenti ritengono opportuno distinguere tra valutazione delle singole prove e valutazione
trimestrale e pentamestrale in cui entrano in gioco, oltre agli esiti delle singole prove, altri fattori
quali l’interesse, la partecipazione al percorso di apprendimento, la continuità nel lavoro…
3. Griglia di valutazione
Si propone qui di seguito una tabella indicante una corrispondenza tra voto numerico e descrittori
delle abilità raggiunte dagli alunni. La griglia di valutazione va considerata come indicativa ed
utilizzata in modo non rigido.
10
9
8
7/6
5
- Ha acquisito una conoscenza completa ed approfondita.
- Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove.
- Rielabora le conoscenze in modo personale, dimostrando capacità logico-critiche.
- Si esprime con un linguaggio ricco ed appropriato.
- Partecipa in modo critico e costruttivo al dialogo educativo.
- Lavora in modo costante, autonomo e responsabile.
- Ha una conoscenza sicura.
- Sa applicare le conoscenze acquisite in modo corretto.
- Rielabora in modo personale le conoscenze.
- Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
- Partecipa in modo attivo alle attività proposte.
- Lavora in modo costante
- Ha una conoscenza adeguata.
- Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo.
- Assimila nuove conoscenze senza difficoltà.
- Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
- Partecipa in modo attivo.
- Lavora in modo abbastanza costante.
- Ha una conoscenza essenziale.
- Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe.
- Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico.
- Si esprime con un linguaggio semplice.
- Partecipa con sufficiente interesse ma non assume iniziative e non approfondisce gli
argomenti trattati.
- Parziale l’acquisizione delle conoscenze.
- Si esprime con un linguaggio impreciso.
- Partecipa con interesse alterno ed impegno discontinuo.
- Lavora in modo non costante.
62
63
64
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Piano dell`offerta formativa – Istituto San Luigi – a/s 2013-14