ISTITUTO ‘SACRO CUORE’ DI VILLA D’ADDA Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Decreto 3088/229 del M.P.I del 5 giugno 2001 Decreto nr. 659 dell’U.S.R del 10 novembre 2004 Il piano dell’offerta formativa e il regolamento scolastico Anno scolastico 2011-2012 via Peschiera, 4 24030 – Villa d’Adda Tel. 035 4380214 Fax 035 4399678 [email protected] Sito Internet: www.villapeschiera.it _____________________________________________ OPERA SANT’ALESSANDRO 1. La scuola e il territorio 1.1 Le finalità L’Istituto Sacro Cuore di Villa d’Adda opera nella scuola con la prospettiva di migliorare l’offerta formativa, rimodulando nel tempo l’organizzazione dei percorsi didattici ed educativi per rispondere all’evoluzione degli alunni. Perciò intende ridare vita alla scuola di base e distribuire il percorso degli studi e della formazione in un progetto unitario. Il contesto sociale in cui la nostra scuola svolge oggi la sua funzione educativa è connotato da profondi cambiamenti. L’attenzione al benessere economico non supportata da un’adeguata crescita culturale, civile e morale, ingenera impoverimento dei rapporti interpersonali; la difficoltà nella scelta dei valori di riferimento, il limitarsi sul contingente e la mancanza di progettualità inducono bambini e ragazzi a forme di trasgressione e di aggressività verso sé e gli altri; la rapidità dell’evoluzione tecnologica tende a cancellare storie, a indebolire memorie, a rendere fragili le radici affettivo-cognitive, a svigorire l’identità singola e di gruppo, aumentando la condizione di solitudine e di diffidenza. Riguardo all’infanzia, poi, si è sempre più radicata un’ambigua cultura puerocentrica: da un lato il bambino viene dichiarato soggetto di diritti, dall’altro non si rispettano nei fatti i suoi spazi, i suoi tempi e i suoi ritmi di crescita. I bambini si trovano soli e impreparati a confrontarsi, a contenere, a elaborare contenuti e conoscenze complesse. Ciò porta con sé una spiccata problematicità della dimensione educativa nel dare risposte ai bisogni. Tale problematicità, espressione di ricchezza del contesto, va raccolta ed elaborata; la scuola primaria va incontro a questa situazione offrendo spazi significativi di comprensione ed elaborazione. Questa funzione della scuola ci appare sempre più essenziale, in quanto il sociale in cui viviamo tende per alcuni aspetti a prolungare la dipendenza del bambino, per altri lo spinge all’adultizzazione precoce, senza una contemporanea chiarificazione di coscienza ed assunzione di responsabilità. La nostra scuola primaria intende essere luogo di confronto e approfondimento pedagogico, elaborando un’indicazione chiara dell’offerta formativa cui rapportare scelte e comportamenti. La collaborazione dal 2003-2004 con l’Opera Sant’Alessandro di Bergamo e dal 2004-2005 il passaggio di gestione sono stati motivati dal desiderio di mantenere viva la presenza educativa sul territorio e di potenziarla con l’apertura della Scuola Secondaria di Primo Grado, con l’adeguamento di ambienti e di strutture, e con un ampliamento dell’offerta didattico – pedagogica. 1.2 Le origini L’Istituto Sacro Cuore di Villa d’Adda si presenta come scuola cattolica con l’impegno di istruire e di educare la gioventù del territorio. Il fine della sua attività viene dal proposito della fondatrice francese Santa Madleine Sophie Barat; all’inizio del 1800, dopo la rivoluzione si è sentita ispirata dall’ideale di aprire alla gente la strada dello sviluppo umano e culturale: per trasformare la società si trattava di formare la gioventù. La sua opera ha dato origine a molte istituzioni educative e scolastiche che si sono diffuse in Francia e nelle nazioni del mondo. Oggi sono presenti in 44 paesi. L’attività alle origini è svolta in particolare dalle religiose che lungo il tempo chiamano i laici a collaborare nello stesso spirito a questo impegno. Le prime religiose del Sacro Cuore arrivano a Villa d’Adda nel 1901 e l’anno dopo aprono la loro casa alle ragazze per prepararle con l’istruzione e il lavoro alla vita familiare e sociale. A Villa d’Adda la scuola Sacro Cuore si trova circondata da un grande parco nella “Villa Peschiera”, una antica costruzione nobile del 1700. La Villa Peschiera diventa un centro importante e, mentre riceve personale e sostegno dalla casa madre della Francia, estende la cura per l’istruzione elementare e quella dell’asilo ai ragazzi e ai bambini del luogo. 1.3 Dove siamo L’Istituto è situato nel Comune di Villa d’Adda in via Peschiera n. 4. Dista da Bergamo 17 Km e da Milano circa 35 Km. È a circa 300 m di altitudine con verdi colline che degradano verso il fiume Adda. Gli alunni provengono da Villa d’Adda e dai paesi limitrofi e non. I genitori sono impegnati, in prevalenza, in attività lavorative legate all’artigianato, al commercio, al terziario. L’Istituto dispone di ampi spazi esterni circondati dal meraviglioso parco di proprietà delle suore. Nel territorio sono diverse le mete per iniziative didattiche: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Parco dell’Adda Traghetto di Leonardo Chiese medioevali Teatro e biblioteca Piscina Castelli Itinerari per escursioni Altri istituti scolastici Pensionati e case di riposo Viene loro affidato un servizio che li rende partecipi della promozione umana della persona in coerenza con il Progetto Educativo (PEI). È quindi necessario un cammino serio di formazione permanente perché la loro presenza sia efficace. Loro compito è quello di un accostamento personale ad ogni alunno per conoscere la sua concreta situazione e la sua storia in modo da poterlo aiutare nella realizzazione della sua crescita umana e cristiana, non secondo schemi individualistici. Nei momenti spiritualmente forti gli insegnanti si promuovono ad esempio e guida per vivere con la dovuta significatività tali momenti. Dal punto di vista professionale, è richiesta una seria competenza culturale e didattica che nasce da un costante aggiornamento personale e collegiale, in modo che il sapere da trasmettere sia serio e aderente ai tempi. 2. Il Progetto Educativo d’Istituto PREMESSA La Società del Sacro Cuore, dalla cui gestione la scuola proviene, come istituzione religiosa, compie la sua missione nella Chiesa secondo le parole delle origini: “manifestare l’Amore di Dio soprattutto mediante il servizio dell’educazione”. Il progetto educativo esprime l’ “identità della scuola", ne precisa gli obiettivi e li traduce in termini operativi concreti sul piano educativo, culturale e didattico, diventando il criterio ispiratore e unificante di tutte le scelte e di tutti i contributi. In ogni società in rapido e profondo cambiamento si fanno ogni giorno più urgenti le esigenze di istruzione e di educazione dei ragazzi e dei giovani; per questo il nostro Istituto si propone di concorrere alla formazione integrale della persona, dando vita ad una comunità scolastica a cui partecipano insieme insegnanti, alunni e famiglie con lo scopo di elaborare progetti di vita aperti alla speranza e ai valori cristiani ed umani autentici, propri di un luogo in cui si fa ricerca sistematica e critica della verità. 2.3 I genitori Quali primi protagonisti dell’educazione dei loro figli devono trovare nella Scuola l’aiuto e l'integrazione al loro primato educativo. Ad essi è richiesto di: - essere consapevoli delle responsabilità di cui sono titolari rispetto all’educazione e alla formazione dei propri figli - condividere i valori educativi cui la scuola si ispira; - prendere coscienza della corresponsabilità educativa attraverso una corretta informazione e preparazione al dialogo; - partecipare ad incontri formativi per una crescita individuale e di coppia a vantaggio del loro compito educativo; Il nostro Istituto, sulla base di una precisa scelta evangelica, offre il proprio servizio a tutti: • alle famiglie che hanno fatto una precisa scelta di fede cristiana; • alle famiglie che sono comunque disponibili ad accettare il messaggio evangelico per un cammino di crescita; • alle famiglie che, semplicemente, stimano e rispettano il nostro Istituto per la valida formazione educativa e culturale che esso esercita. 2.1 Gli alunni Sono soggetti titolari del diritto di educazione e di istruzione e sono pertanto portatori di domande e di esperienze che la scuola deve prendere in considerazione. Essendo soggetti in età evolutiva, con personalità in via di strutturazione, essi hanno diritto ad essere rispettati nel loro processo di maturazione e portati all’acquisizione di competenze. Ad essi viene richiesto : - di formarsi la capacità di collaborare con profondo senso del dovere all’azione educativa e alle altre attività scolastiche e parascolastiche; - di relazionarsi con tutti i membri della comunità; - di esprimere, anche con il comportamento e la correttezza del linguaggio, la coerenza che la Scuola richiede. 2.2 I Docenti Gli insegnanti, religiosi e laici, sono chiamati ad essere i primi animatori dell’ambiente scolastico e a loro è richiesto di assumere questo compito come missione che deve privilegiare l’alunno. 2.4 Il Dirigente - Approfondisce, condivide e garantisce l’attuazione del PEI. - Rappresenta la Comunità Educante - Favorisce l'accordo, la collaborazione e la corresponsabilità tra le varie componenti della comunità educativa - Guida e coordina tutta l’attività educativa, sostiene il lavoro dei docenti e del personale di segreteria. - Cura la qualità formativo – professionale del servizio educativo. 2.5 La Comunità educante La comunità educante si riconosce in tutte le sue componenti: Genitori, Docenti, Personale non docente che sono chiamati a collaborare, ed ha come fine la promozione umana e la formazione culturale dei giovani alunni. La collaborazione responsabile per attuare il comune progetto educativo è sentita, quale dovere di ciascuno, da tutti i membri della comunità ed esercitata secondo i ruoli ed i compiti di ciascuno. 2.6 Educazione religiosa La scuola cattolica, proprio perché preoccupata della formazione integrale della persona, dedica particolare attenzione all’educazione religiosa, che si esprime in una vera e propria “vita religiosa” della comunità scolastica: - Sante Messe (cadenzate tenendo conto del calendario scolastico e di quello liturgico) di tutta la comunità scolastica, con la partecipazione dei genitori; - momenti di riflessione e preghiera durante i “tempi forti” dell’anno pastorale; - gesti di carità; - ogni altra iniziativa che possa esprimere il contributo specifico della fede cattolica alla formazione integrale della persona. Particolare attenzione viene data all’insegnamento della religione cattolica, che assume un compito specifico determinante: fare da “collante” tra le singole discipline affinché l’originalità culturale della scuola cattolica sia l’offerta di “un sapere per la vita”, basato sulla sintesi tra cultura, fede e vita, che risponda alla domanda profonda dell’uomo sul senso della vita. Per questo, in sede di programmazione, ogni insegnante di disciplina si coordinerà con l’insegnante di religione cattolica, affinché ciascuno, nel suo specifico settore, contribuisca alla formazione e all’educazione dei ragazzi, avendo come principio ispiratore Cristo e come scopo ultimo la visione cristiana dell’uomo e della vita. 3. Piano didattico e pedagogico per la Scuola Primaria Lo sviluppo del ciclo è strutturato nelle seguenti fasi: - insegnamento per ambiti: alfabetizzazione - insegnamento per ambiti e discipline: docenza integrata Funzioni peculiari della Scuola Primaria dell’Istituto Sacro Cuore sono: creare un ambiente educativo di apprendimento in cui possano avvenire l’alfabetizzazione culturale e la formazione alla convivenza civile; dare valore alla singolarità della persona; offrire a ogni alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie risorse; far confluire nel processo di crescita i diversi soggetti istituzionali come la famiglia, gli enti territoriali, la società, per attuare con l’alunno il progetto di persona socialmente condiviso e cristianamente ispirato. 3.1 Obiettivi formativi ed educativi Le finalità si traducono nella realizzazione di obiettivi educativi, comportamentali, relazionali, affettivi e cognitivi, che attraverso interventi intenzionali si concretizzano in: Sfera personale Sfera sociale Sfera esistenziale 1. Stimolare una positiva immagine del sé 2. Perseguire un adeguato equilibrio affettivo e sociale 3. Valorizzare l’esperienza del fanciullo 4. Favorire l’assunzione responsabile degli impegni 5. Promuovere il rispetto, l’accettazione e l’integrazione della persona con le problematiche di cui è portatrice 6. Intendere la diversità come ricchezza culturale e sociale 7. Proporre la solidarietà e la collaborazione come valori fondamentali di convivenza civile 8. Conoscere e riflettere sul vissuto quotidiano 9. Valorizzare l’esperienza personale in famiglia e nella comunità 10. Incoraggiare l’interazione educativa con il territorio 3.2 Obiettivi specifici di apprendimento Fatte proprie le indicazioni nazionali per i Piani Personalizzati, nella prospettiva della maturazione prevista dal Profilo Educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del primo ciclo di istruzione i docenti della scuola di Villa Peschiera si impegnano a stimolare la maturazione degli alunni con le seguenti riflessioni che si traducono in competenze. Conoscenza, com- 1. Le persone che 1. Dire, parlare, comunicare, esprimersi e incontro prensione e produzioscoprire coloro che mi ne stanno vicino 2. A scuola imparo 2. Leggere, scrivere, contare, immaginare, costruire con gli strumenti che mi vengono proposti 3. Conosco tante 3. Scoprire le diverse conoscenze nelle singole cose nuove discipline. Organizzazione del 4. Dedico il tempo 4. Organizzare lo studio, ampliare alla scuola lavoro l’apprendimento, collegare le conoscenze. Convivenza civile Orientamento 5. Le cose che mi 1. Osservare, conoscere e rispettare l’ambiente. circondano 2. Riconoscere le esigenze del proprio cor6. Rispetto il mio po, individuare corpo un’alimentazione adeguata, confrontarsi con i limiti della salute, mantenere comportamenti corretti per la strada. 7. Immagino la 3. Consolidare l’esperienza scolastica, scuola dove anprogettare il futuro. drò 4. Piano didattico e pedagogico per la Scuola secondaria di primo grado 4.1 Obiettivi formativi ed educativi Identità Classe prima Classe seconda Classe terza L’alunno: gestisce e comunica emotività e curiosità intellettuale L’alunno: mantiene aperta la disponibilità al dialogo e all’aiuto L’alunno: accetta la difficoltà e la necessità del rispetto delle ragioni altrui e della diversità interagisce partecipa nel con i coetanei e gruppo portando collabora recon gli adulti un proprio contri- sponsabilmente buto con la scuola e la famiglia Orientamento Educazione sviluppa un’immagine sé matura la ca- elabora, espridi pacità di autova- me, argomenta un lutarsi proprio progetto di vita conosce la necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche attiva com- conosce le reportamenti corret- gole e riflette sui ti ai fini della salu- propri diritti e doveri te conosce ed ascomporta attiva positive sume modalità relazio- menti attenti alla vive con ri- nali con i compa- sicurezza stradale spetto l’ambiente gni, anche in circostante considerazione delle proprie caratteristiche fisiche 4.2 Obiettivi specifici di apprendimento Classe prima L’alunno: conosce e diConoscenze e abilità comu- stingue i diversi linguaggi nicative conosce il significato di nuovi termini e simboli usa i codici di comunicazione usa testi e negli Metodo di lavo- quaderni spazi assegnati ro su indicazione, ricorre a dizionari, rubriche e altri sussidi per approfondimento ascolta e interviene nei tempi richiesti distingue le Comprensione e parti che compongono un argomenproduzione to esprime con comprensibilità un argomento in forma orale, scritta e grafica propone idee e soluzioni creative 5. Valutazione Classe seconda Classe terza L’alunno: usa in modo appropriato i diversi linguaggi conosce il significato dei diversi messaggi sceglie correttamente i codici di comunicazione usa testi e quaderni con ordine e puntualità consulta dizionari, rubriche e altri sussidi per L’alunno: usa autonomamente i diversi linguaggi rielabora e sintetizza i diversi messaggi applica con sicurezza i codici di comunicazione approfondimento partecipa prendendo appunti analizza le parti che compongono un argomento esprime in modo chiaro e corretto un argomento in forma orale, scritta e grafica propone idee e soluzioni personali usa testi e quaderni in modo personale ricorre con responsabilità a dizionari, rubriche e altri sussidi per approfondimento rielabora i propri appunti e li integra con il testo sintetizza le parti che compongono un argomento esprime con completezza e precisione un argomento in forma orale, scritta e grafica propone contributi in modo critico e originale L’anno scolastico è diviso in due periodi: - per la scuola primaria il primo periodo scolastico (quadrimestre) è da settembre a fine gennaio, con scrutini e consegna pagelle ad inizio febbraio; il secondo quadrimestre è da febbraio a giugno. - per la secondaria il primo periodo (trimestre) è da settembre a dicembre (vacanze di Natale) con scrutini ed inizio pagelle ad inizio gennaio; il secondo (pentamestre) da gennaio a giugno. 5.1 Strumenti La scheda bimestrale Alla metà del secondo periodo scolastico viene recapitata in famiglia la scheda bimestrale: il suo scopo è semplicemente informativo della situazione intermedia dell’alunno. ⇒ Per la scuola primaria ciascun tutor, sentito il parere dell’èquipe educante, riporta il giudizio sul comportamento (voci uguali a quelle della scheda di valutazione), dell’interesse, partecipazione e impegno durante l’attività scolastica con un giudizio sintetico (non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo) e il quadro didattico complessivo dell’alunno, non declinato nei singoli ambiti disciplinari, con un voto medio compreso in fasce espresse in decimi. ⇒ Per la scuola secondaria il tutor, sentito il parere del consiglio di classe, riferisce del raggiungimento o meno degli obiettivi didattici; ciascun docente indica poi la preparazione raggiunta nelle singole discipline con un giudizio sintetico riferito ad una della tre fasce (non sufficiente, sufficiente-buono, distinto-ottimo). Si segnalano inoltre assenze e ritardi. La scheda di valutazione Al termine di ciascun periodo scolastico viene redatta dal consiglio di classe la scheda ministeriale nella quale si valutano i seguenti aspetti. ⇒ Gli apprendimenti: riguardano i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità individuate negli obiettivi formativi formulati dai docenti per le diverse unità di apprendimento realizzate, e desunti, attraverso l'autonoma mediazione didattica dell'équipe dei docenti, dagli obiettivi specifici di apprendimento. ⇒ Il comportamento dell'alunno: viene considerato in ordine al grado di interesse e alle modalità di partecipazione alla comunità educativa della classe e della scuola, all'impegno, alla capacità di relazione con gli altri, e desunto, attraverso l'autonoma mediazione didattica dell'équipe dei docenti, dagli obiettivi formativi ed educativi. ⇒ Per la scuola secondaria si analizzano 5.2 I giudizi Nelle singole prove La valutazione degli alunni nelle singole prove è data considerando i seguenti parametri: - livello di partenza - processi personali - applicazione - livello acquisito degli obiettivi didattici Le prove a cui gli alunni sono sottoposti periodicamente possono riportare due giudizi: ⇒ la misurazione, ossia un voto espresso in decimi o in centesimi, che dà il livello oggettivo e tecnico raggiunto dall’alunno nell’esecuzione del lavoro; ⇒ la valutazione, ossia il giudizio espresso in decimi delle prove scritte e orali, tranne religione dove si utilizza il giudizio sintetico con le voci non sufficiente – sufficiente – buono – distinto – ottimo, sarà per tutte le discipline organizzata nei seguenti livelli di competenza. Profitto gravemente non Conosce e comprende informazioni, tecniche e 4 linguaggi delle discipline in modo frammentario e sufficiente 5 Profitto non sufficiente 6 Profitto sufficiente 7 Profitto buono 8 Profitto distinto 9 Profitto ottimo 10 Profitto eccellente denota gravi difficoltà nell’applicazione Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline in modo parziale e denota difficoltà nell’applicazione Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline e li applica con sufficiente correttezza in situazioni note Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline e li applica in modo adeguato Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline e li applica diligentemente Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline in modo ampio e li applica con autonomia Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline in modo ampio e approfondito e li applica con originalità in contesti diversi Nella scheda di valutazione Ogni anno il collegio dei docenti approva i criteri di valutazione che costituiscono la base per la formulazione del giudizio analitico. ⇒ Per la scuola primaria si analizzano: - sfera personale (partecipazione, attenzione e impegno) - sfera sociale (comportamento e relazione) - sfera esistenziale (autonomia e responsabilità) - sfera didattica (comprensione, produzione, esecuzione dei compiti, tempi di consegna) - - area educativa (socializzazione, autonomia, responsabilità) area didattica (organizzazione del lavoro, comprensione, produzione ed uso dei linguaggi specifici). - Il giudizio sul comportamento Il regolamento sulla valutazione (D.P.R. agosto 2008 – D. M. 16 gennaio 2009) dà al voto di condotta un significato nuovo, espandendo il quadro valutativo dalla non sufficienza all’eccellenza. La scuola primaria propone i seguenti giudizi sintetici: Eccellente, Corretto, Soddisfacente, Poco corretto, Insoddisfacente, Inaccettabile. La scuola secondaria traduce gli stessi giudizi con in voto in decimi 10 9 8 7 6 5 Interesse e partecipazione assidua e costruttiva alle attività scolastiche Regolare e responsabile svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto delle persone e dell’istituzione scolastica, delle strutture e del materiale didattico Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico Ottima socializzazione Attiva partecipazione alle lezioni Adempimento costante dei doveri scolastici Buona socializzazione Rispetto delle norme disciplinari di istituto Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe Buona partecipazione alle lezioni Discreto adempimento dei doveri scolastici Normale partecipazione al gruppo classe Osservanza regolare delle norme disciplinari di istituto Discreta socializzazione Attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche Svolgimento non puntuale dei compiti assegnati Episodi di mancata osservazione del regolamento scolastico Presenza di alcune note sul registro di classe Rapporti talvolta problematici nel gruppo Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe e disturbo del regolare svolgimento delle lezioni Svolgimento saltuario dei compiti assegnati Mancata osservazione di norme relative alla vita scolastica Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico (falsificazione della firma, frequenti ritardi, uscite anticipate ed assenze ingiustificate) sanzionati anche da ripetute note sul registro di classe Atti che violino la dignità e il rispetto della persona umana (cfr.D.P.R. agosto 2008 - D.M. 16/01/2009, n°5) Atti che determinino una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (cfr. D.P.R. agosto 2008 – D. M. 16 gennaio 2009, n°5) Recidività per punti segnalati con il voto 6 6. Organizzazione della vita scolastica Le operazioni proposte sono parti di un piano coordinato 6.1 che agisce: a) come sistema che si sviluppa con progetti e interventi intenzionali b) attraverso la scelta di percorsi personalizzati c) per la ricerca di risultati qualitativamente migliori attraverso un continuo adattamento della forma organizzativa, dei contenuti e della metodologia 6.2 che favorisce: a) accoglienza, accettazione, integrazione b) gioco e lavoro di gruppo c) interazione costruttiva con compagni e insegnanti d) rapporto collaborativo e costruttivo con le famiglie 7. Docenti: ruolo e formazione L’azione didattica nasce dagli orientamenti comuni assunti dai docenti: a) gestione collegiale degli aspetti educativi e didattici b) rispetto dei tempi, dei ritmi e delle modalità di apprendimento di ciascun alunno c) assunzione di diverse metodologie nel rispetto dell’ordine delle singole discipline d) intenzionalità degli interventi educativi e didattici per mezzo della programmazione, della valutazione della scuola e dell’aggiornamento personale e) corsi di formazione promossi dall’Opera Sant’Alessandro sulla base delle esigenze formulate anno per anno dai dirigenti f) corsi proposti nel territorio dalle diverse istituzioni 8. La valorizzazione della persona nella Scuola La Scuola adotta un piano didattico e pedagogico diretto a formare l’alunno in tutte le dimensioni umane. Com’è proprio del pensiero cattolico, lo studente è persona: 8.1 nella dimensione dell’autonomia: a) costruisce la propria identità personale e sociale b) ha stima di sé c) è capace di gestire le prove d) è capace di assumersi le proprie responsabilità 8.2 nella dimensione delle relazioni sociali: a) accoglie e intende le differenze b) rispetta il prossimo c) valorizza la diversità d) ascolta gli altri e) sviluppa la gratuità f) vive con gioia la conoscenza di Dio 8.3 nella dimensione dell’apprendimento: a) è capace di meravigliarsi b) mantiene viva la curiosità c) sviluppa la creatività d) partecipa alle attività e) coopera con gli altri attivamente f) possiede gli strumenti per leggere, interpretare e modificare la realtà e per costruire un proprio sapere 8.4 nell’attenzione agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) a) invita tempestivamente la famiglia quando si evidenziano i primi segnali di problemi specifici b) mantiene rapporti con le figure professionali che hanno in carico l’alunno c) utilizza i mezzi compensativi e dispensativi richiesti d) intensifica i mezzi valutativi più idonei per accertare le competenze e l’orientamento 9. Il laboratorio La Circolare ministeriale 29/04 definisce l’attività laboratoriale “una metodologia didattica da promuovere e sviluppare nei diversi momenti ed articolazioni del percorso formativo e da ricomprendere in un quadro didattico e organizzativo unitario”. Il laboratorio appare pertanto come una ulteriore occasione per qualificare il servizio della scuola in quanto consente e facilita l’azione diretta degli alunni sulle cose e sulle idee con strumenti e strutture idonee. Per l’anno scolastico 2010-2011 le proposte sono le seguenti: ⇒ Il laboratorio di lingua inglese che prevede attività di gruppo in riferimento all’apprendimento della lingua inglese anche con l’utilizzo di mezzi multimediali. ⇒ Il laboratorio di recupero, sostegno e approfondimento (Larsa) che permette di personalizzare i processi di apprendimento e di maturazione dando spazio ai diversi stili cognitivi. E’ affidato all’insegnante tutor. ⇒ I laboratori di informatica durante i quali, oltre alle conoscenze prettamente didattiche, gli alunni familiarizzano con gli strumenti e con i software più adatti. Sono anche un valido supporto per rielaborare o riassumere lavori svolti in altri ambiti disciplinari o in altre materie. DISTRIBUZIONE DELL’ORARIO DEL DOPOSCUOLA 10 Quadro orario settimanale Lunedì 15.45-16.05 Ricreazione 16.05-17.35 Lavoro in classe 10.1 Scuola primaria Ambiti disciplinari curricolari Disciplina Religione cattolica Italiano Inglese Matematica Storia Scienze Geografia Scienze motorie e sportive Arte ed immagine Educazione al suono e alla musica Tecnologia e informatica Laboratori di potenziamento e recupero Altri laboratori (educazioni) Totale Ore settimanali 2 6 2-3 5 2 2 2 2 1-2 1 1 1 1 30 La divisione in unità orarie non è vincolante: nelle indicazioni nazionali per i piani di Studio Personalizzati (Allegato B al D.L. 59 del 19 febbraio 2004) si chiede che ‘ogni istituzione scolastica decida ogni anno, sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi, l’integrazione, la distribuzione e i tempi delle discipline e delle attività. DISTRIBUZIONE DELL’ORARIO DELLE ATTIVITÀ CURRICOLARI 8.25-9.25 9.25-10.25 10,20-10.35 10.35-11.30 11.30-12.25 12.25-13.10 13.10-13.45 13.45-14.45 14.45-15.45 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Mensa Mensa Mensa Mensa Mensa Ricreazione Ricreazione Ricreazione Ricreazione Ricreazione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Martedì Ricreazione Lavoro in classe Mercoledì Ricreazione Lavoro in classe Giovedì Ricreazione Lavoro in classe Venerdì Ricreazione Lavoro in classe 10.2 Scuola secondaria di primo grado Piano di studio e orario Materia Religione * Italiano, storia e geografia Inglese 2ª Lingua comunitaria (tedesco o spagnolo) Matematica e scienze Tecnologia e informatica Arte e immagine Musica Scienze motorie e sportive Approfondimento materie letterarie Totale Laboratorio opzionale di recupero Altri laboratori opzionali aggiuntivi 1^ 1+1 9 3 2 2^ 1+1 9 3 2 3^ 1+1 9 3 2 6 2 2 2 2 1 31 1 1o2 6 2 2 2 2 1 31 1 1o2 6 2 2 2 2 1 31 1 1o2 orale scritto/orale scritto/orale scritto/orale scritto/orale pratica/orale pratica/orale pratica/orale pratica scritto/orale *Durante un quadrimestre l’insegnamento di religione viene effettuato anche attraverso il potenziamento delle tecnologie multimediali. Le ore in corsivo sono le attività e gli insegnamenti aggiuntivi, coerenti con il profilo educativo, proposte dalla scuola come offerta formativa propria. Il laboratorio di recupero del martedì è opzionale. Le materie coinvolte sono di norma italiano, matematica e inglese. Sarà cura degli insegnanti segnalare alle famiglie il nominativo degli alunni con difficoltà e il periodo idonei per l’eventuale recupero. Gli laboratori opzionali aggiuntivi si possono scegliere tra le seguenti opportunità ⇒ Potenziamento delle capacità motorie (mercoledì) ⇒ Teatro (giovedì) ⇒ Strumento musicale (giovedì) DISTRIBUZIONE DELL’ORARIO DELLE ATTIVITÀ CURRICOLARI 8.10-9.10 9.10-10.10 10.10-11.05 11.05-11.20 11.20-12.15 12.15-13.10 13.10-14.10 14.10-15.05 15.05-16,00 16.00-17.00 Lunedì Martedì Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Intervallo Intervallo Lezione Lezione Lezione Lezione Mensa Mensa Lezione Lezione Lezione Lezione Recupero Mercoledì Giovedì Venerdì Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Intervallo Intervallo Intervallo Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione Mensa Mensa Mensa Lab. opzion. Lab. opzion. Lezione Lab. opzion. Lab. opzion. Lezione DISTRIBUZIONE DELL’ORARIO DEL DOPOSCUOLA Lunedì 13,10-13,40 13.30-14.10 14.10-15.55 15.55-16.05 16.05-17.35 Studio Martedì Mercoledì Giovedì Pausa Studio Mensa Gioco Studio Pausa Studio Mensa Gioco Studio Pausa Studio Venerdì verso ad esempio attività di volontariato, la tutela dell’ambiente quale bene comune , la promozione del fair play e dei valori positivi insiti nello sport e nelle competizioni di qualsivoglia genere, l’educazione alla salute come assunzione del rispetto di se stessi e degli altri e l’educazione stradale come educazione alla responsabilità nelle proprie scelte e nelle proprie azioni. (Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” 4 marzo 2009) Scuola primaria Ed. Stradale e alimentare al primo anno; Ed. alla Salute e Ed. Ambientale al secondo e terzo anno; Ed. alla Cittadinanza e dell’Affettività al quarto e quinto anno, durante i quali prevedere di nuovo approfondimenti di Educazione Stradale. Scuola secondaria di primo grado Primo anno: educazione ambientale ed alimentare Secondo anno: Educazione alla salute e all’affettività Terzo anno: Educazione stradale ed alla cittadinanza 10.5 Le gite e le uscite didattiche Pausa Studio 10.3 Il recupero Nell’orario settimanale, per ogni classe, sono disposti interventi in itinere per il recupero, il sostegno, il potenziamento. Le modalità degli interventi vengono deliberati dai Consigli di classe. Per la scuola secondaria è previsto, all’interno delle attività opzionali, un’ora pomeridiana, l’ottava del martedì (cfr. 11.2). 10.4 Le educazioni La Legge di Riforma nr. 53 del 28 marzo 2003 prevede che l’Educazione alla Convivenza Civile rappresenta la sintesi di una serie di aree di intervento su dimensioni educative ampie che ora sono raccolte, ordinate e coordinate all’interno di un disegno che coinvolge l’educazione alla cittadinanza, l’educazione stradale, l’educazione ambientale, l’educazione alla salute, l’educazione alimentare, l’educazione all’affettività. L’articolo 1 della legge 169/2008 introduce l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” . Le competenze insite nell’insegnamento di questa nuova disciplina sono quelle di una cittadinanza agita, allo scopo di promuovere nelle giovani generazioni l’impegno in prima persona per il benessere proprio e altrui attra- I viaggi di istruzione e le visite guidate sono parte integrante della normale programmazione degli organi collegiali. e rappresentano un valido contributo per il completamento della formazione degli allievi, sia dal punto di vista umano-sociale, favorendone la socializzazione, sia dal punto di vista professionale e culturale, dando loro occasione di nuove esperienze e nuove conoscenze. Pertanto, le predette attività presuppongono una precisa ed adeguata programmazione predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico che tenga conto delle finalità culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento. Si individuano le seguenti finalità: - integrare la preparazione curricolare - arricchire la conoscenza della natura ed educare al rispetto dell’ambiente (visite nei parchi o/e nelle riserve naturali) - integrare la preparazione culturale generale (viaggi in città estere o italiane, mostre culturali, spettacoli teatrali o cinematografici) 10.6 Concorsi e gare La scuola è attenta alle proposte del territorio, delle associazioni e delle istituzioni per favorire la partecipazione delle classi o di gruppi di alunni a concorsi e gare proposte in diversi ambiti. La scuola primaria aderisce in particolare alle iniziative proposte dall’Ufficio della Pastorale Scolastica e ai concorsi provinciali, regionali o nazionali di musica, di matematica e di lingua inglese. La scuola secondaria, oltre alle iniziative precedenti, partecipa alle proposte dell’Ufficio di Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale sia in ambito provinciale sia regionale o nazionale. Per la scuola secondaria sono organizzati alcuni tornei che si svolgono nelle pause pranzo del lunedì e del martedì. 11. Progetti particolari 11.1 Progetto: Laboratorio musicale La Scuola di Villa Peschiera, in collaborazione con l’Accademia Santa Cecilia, intende proporre sperimentalmente agli alunni della scuola primaria alcune attività di approfondimento della pratica musicale. - Musica e movimento: coreografie su brani musicali, body percussion, danze popolari, attività ritmico-motorie, movimento espressivo. - Educazione all’ascolto: sviluppo dell’attenzione uditiva, ascolto emotivo, discriminazione e riconoscimento timbrico, ascolto strutturato. - Vocalità: esplorazione e uso informale della voce, differenze tra il parlato e il cantato, respirazione e intonazione, giochi cantati, canti accompagnati. - Alfabetizzazione musicale: codici di trasformazione segno-suono formali e informali, presentazione del codice notazionale tradizionale. - Strumentario ritmoci-melodico di base: sonorizzazioni, accompagnamenti ritmici, ostinati, realizzazione di partiture informali e non. - Performance: costruzione di un evento musicale di fine corso (festa e/o lezione aperta). Il laboratorio è strutturato in orario extrascolastico con la presenza di specialisti. 11.2 Progetto continuità, accoglienza ed orientamento La scuola si impegna a concretizzare in progetti operativi la continuità educativa e didattica tra la scuola dell’infanzia e la primaria, tra la primaria e la scuola secondaria di primo grado e con la scuola secondaria di secondo grado. Le ragioni e gli obiettivi pedagogici di tale progetto si sintetizzano nei seguenti: - garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo - promuovere lo sviluppo integrale ed armonico della personalità dell’alunno - prevenire le difficoltà che sono tipiche dei diversi ordini di scuola - riconoscere la specificità di ogni scuola 11.3 Progetto “Teatro” nella scuola secondaria Finalità educative - migliorare la conoscenza di sé in rapporto a se stessi e agli altri - favorire la socializzazione nel rispetto reciproco - sviluppare potenzialità individuali - favorire il dialogo Obiettivi didattici - consentire processi di apprendimento diversificati, anche mediante strumenti e linguaggi alternativi - far acquisire la padronanza del corpo e di un linguaggio chiaro e preciso - far ricercare nuove forme di espressione e di linguaggio per la comunicazione - stimolare la creatività e potenziare la memoria Il laboratorio si propone di sviluppare una didattica alternativa, che affianchi alla parola i linguaggi non verbali e che concili lo sviluppo della creatività individuale con l’esigenza della socializzazione e del lavoro di gruppo. 11.4 Progetto: “Potenziamento delle capacità motorie tramite esperienze ludico-sportive polivalenti” Gli obiettivi sono: - il potenziamento degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) del movimento che nel primo biennio della scuola secondaria di primo grado sono essenzialmente il consolidamento delle proprie capacità motorie e sportive (condizionali e coordinative) e la sperimentazione dei principi metodologici dell’allenamento. Per la classe terza le esigenze ed i bisogni dei ragazzi cambiano e l’obiettivo finale è giungere alla gestione consapevole della propria vita fisica sportiva. - Il potenziamento degli OSA del gioco e dello sport che passano dal rispetto delle regole alla collaborazione con i compagni e alla pratica sportiva con tecniche e tattiche strutturate. L’esigenza del progetto parte dagli alunni e dai genitori che vogliono sperimentare o far sperimentare nuove esperienze sportive, ma anche creare nuovi spazi di aggregazione anche oltre il normale orario curricolare. Le attività vengono proposte trimestralmente nell’intero anno scolastico. Il nuoto viene offerto alla classe seconda in ambito curricolare per un intero trimestre mentre altre cinque attività sono collocate nella quota opzionale, una per ogni bimestre. Vengono stabilite anno per anno in base alle offerte e alle esigenze dei gruppi classe e scelte tra pallamano, badminton, softball, rugby, calcio, vela, tamburello, tennis, basket… 11.5 Progetto Ginnastica artistica nella scuola primaria Agli alunni della scuola primaria viene proposto un laboratorio opzionale di ginnastica artistica da attuare nei mesi da gennaio a maggio nell’orario dalle 16.10 alle 17.30. La ginnastica artistica ha quindi una validità particolare per lo sviluppo motorio. Al suo interno troviamo una varietà di stimoli educativi tali da rispondere pienamente alle esigenze dell'età evolutiva. Le tappe fondamentali della maturazione psicomotoria si realizzano in età precoce e lo sviluppo motorio precede e sostiene lo sviluppo del pensiero. Dai 5 ai 10 anni i bambini risultano particolarmente recettivi nell'apprendimento di schemi motori nuovi e nello sviluppo delle capacità coordinative, mentre la forza muscolare, per esempio, si sviluppa e si allena più proficuamente in età successive. Ritardi e carenze in questa fase sembrano essere parzialmente irreversibili in quanto, in seguito, le capacità coordinative non possono più essere incrementate con la stessa facilità. In altre parole la plasticità del bambino facilita enormemente l'apprendimento, ma purtroppo questa caratteristica non permane a tempo indefinito, per cui certi interventi educativi sono indispensabili in età precoce. La proposta educativo motoria che intendiamo offrire ai bambini e alle bambine della scuola primaria viene attuata attraverso la ginnastica artistica, disciplina che soddisfa almeno due condizioni: - accessibilità per tutti - base per offrire una gamma estremamente varia di stimoli motori e guidare il bambino attraverso un cammino di esplorazione delle molteplici possibilità motorie del proprio corpo 11.6 Progetto Madrelingua Nel corso del secondo quadrimestre, per un’ora alla settimana, la scuola propone la contemporanea presenza in classe, dell’insegnante di lingua inglese e di un insegnante madrelingua. Il progetto è attuato nelle classi quarte e quinte della scuola primaria e nelle classi della scuola secondaria. Attraverso questo progetto si intende sollecitare la partecipazione degli alunni in situazioni concrete e vicine alla realtà con lo scopo di consolidare le abilità comunicative e di sviluppare curiosità e interesse per la cultura dei Paesi anglofoni. Gli obiettivi didattici di tale progetto sono i seguenti: - ampliare la conoscenza e l’uso di lessico, strutture grammaticali, funzioni linguistiche ed espressioni idiomatiche della lingua; - potenziare le abilità linguistiche, sia ricettive che produttive; - migliorare la pronuncia; - scoprire usi e tradizioni di altri Paesi. Nella scuola secondaria il progetto è inoltre finalizzato al conseguimento della Certificazione Europea Cambridge. Alla fine del triennio di studi gli alunni richiedenti hanno la possibilità di affrontare l’esame denominato Key English Test (KET) che costituisce il primo livello degli esami Cambridge. Lo scopo di questo esame è di valutare la capacità di comunicazione quotidiana nella lingua scritta e parlata ad un livello di base. 11.7 Progetto “Frutta nelle scuole” La scuola aderisce al programma comunitario “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bam- bini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Gli obiettivi del programma: • incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di età; • realizzare un più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore” e il consumatore, indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e una consapevolezza nuova tra “chi produce” e “chi consuma”; • offrire ai bambini più occasioni ripetute nel tempo per conoscere e “verificare concretamente” prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, quali opzioni di scelta alternativa, per potersi orientare fra le continue pressioni della pubblicità e sviluppare una capacità di scelta consapevole; le informazioni “ai bambini” saranno finalizzate e rese con metodologie pertinenti e relative al loro sistema di apprendimento (es: laboratori sensoriali). 11.8 Progetto Doposcuola Il doposcuola si svolge dalle 15.45 alle 17.35 per gli alunni della Scuola Primaria e dalle 13.10 alle 17.35 per gli alunni della Secondaria di primo grado nella sede dell’istituto, con la presenza di docenti responsabili. Durante l’attività gli alunni compiono il lavoro assegnato dai docenti: i compiti, lo studio, il ripasso e la preparazione del materiale per le lezioni. L’apprendimento scolastico e la maturazione personale dell’alunno vengono continuati con il sostegno, la conferma, il recupero del docente responsabile. Il doposcuola è un servizio utile se l’alunno lo affronta con impegno e se la famiglia lo sceglie con un proposito formativo; viene condotto tenendo presente il suggerimento metodologico dato all’alunno dai docenti della scuola e illustrato al docente responsabile. L’alunno al termine del doposcuola torna in famiglia, di norma, con i compiti eseguiti; lo studio richiede invece di un approfondimento che trova la sua piena realizzazione solo a casa. In ogni caso il docente responsabile non sostituisce l’alunno, ma lo guida, lo sostiene e gli scioglie le possibili difficoltà di studio. Il programma del lavoro annuale del Doposcuola è presentato al Collegio dei Docenti. Il docente del Doposcuola, al fine di attuare un intervento proficuo con i singoli alunno, mantiene comunicazione con i docenti del Consiglio di Classe. 11.9 Progetto Scuola e genitori “Il Sistema educativo di istruzione e formazione è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana… nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori” (art. 1. L. 30/2000). Docenti, genitori e ragazzi sono i soggetti dell’azione educativa, ognuno con una funzione propria: istruire educando, educare allevando, educarsi imparando e crescendo. La messa in comune delle loro esperienze e competenze è un passo obbligatorio per ottenere il successo dell’operazione educativa di istruzione e formazione. La scuola di Villa Peschiera propone il progetto Scuola e genitori. Impegna i docenti ed i genitori a riflettere in comune su tematiche psico-pedagogiche, su percorsi monografici o su serate sfondo culturale e artistico durante l’anno scolastico. La richiesta minima è che ogni genitore partecipi ad almeno una delle quattro serate proposte. 11.10 Progetto Scuola estiva e City Camp Durante le due settimane successive alla fine dell’anno scolastico, gli alunni della scuola primaria e secondaria sono invitati a vivere in modo particolare l’ambiente che per mesi li ha accolti. I bambini e i ragazzi, coordinati da docenti che già prestano servizio presso il nostro istituto, svolgono i compiti delle vacanze e vivono un momento di preghiera (8.30-10.30), fanno merenda, partecipano a giochi organizzati e leggono insieme dei racconti (10.30-12.30), pranzano e hanno del tempo libero (12.30-14.30) e si dedicano ad attività laboratoriali di vario genere (14.30-16.30). La scuola estiva accoglie gli alunni, senza alcun costo aggiuntivo, a partire dalle 7.30 e fino alle 17.30, qualora ce ne fosse necessità, e le famiglie possono decidere se iscrivere i propri figli anche per una sola settimana. I docenti si alterneranno per permettere agli alunni di relazionarsi con figure educative nuove e diverse e per proporre attività non ripetitive; le due settimane seguiranno un filo conduttore, cioè un tema dominante che dia valore aggiunto ai giochi e alle attività, non fini a loro stessi. All’interno del pacchetto formativo è prevista un’uscita didattica, all’interno degli orari della scuola estiva. L’ultimo pomeriggio è generalmente dedicato ad un grande gioco e ad un momento di festa conclusivo con le premiazioni, a cui sono invitati a partecipare anche i genitori. Inoltre, per altre due settimane, la scuola propone, in collaborazione con l’Acle (Associazione Culturale Linguistica Educational), il City Camp, un campo scuola in lingua inglese coordinato da una docente interna (Camp director) e con la presenza di educatori madre lingua proposti dall’Associazione. Le attività didattiche e ricreative, svolte in inglese, stimolano infatti gli studenti a perfezionare la lingua e ad aprirsi a nuove esperienze culturali. Obiettivi: attraverso le numerose attività i City Camps mirano a stimolare principalmente le competenze aural comprehension e oral production. Civiltà: i City Camps immergono i partecipanti in un clima anglosassone e favoriscono la loro apertura a nuovi modelli culturali. Attività: le lezioni giocose e le attività sono svolte interamente in lingua inglese. (http://citycampvillapeschiera.com/). 12. Servizi 12.1 Servizio psicologico Periodicamente, con un calendario comunicato alle famiglie all’inizio dell’anno, presso la nostra scuola è attivo il servizio di consulenza psicopedagogica. Queste le finalità. 1. Orientamento degli alunni al fine di favorire una migliore conoscenza di sé e stimolare uno sviluppo gratificante delle potenzialità e capacità personali. 2. Consulenza individuale ai genitori per precisare e ricercare strategie utili ad affrontare alcune problematiche. 3. Collaborazione con i docenti ed i consigli di classe per approfondire la conoscenza delle situazioni di disagio evolutivo degli alunni e per ricercare metodologie che favoriscano l’apprendimento e la crescita personale. 4. Intervento nelle classi su tematiche concordate con docenti ed alunni con l’obiettivo di incoraggiare una maturazione individuale positiva, di sviluppare il sentimento sociale, di favorire un corretto orientamento scolastico e di ricercare valori comuni di riferimento. E’ possibile concordare un appuntamento con lo psicologo, telefonando in segreteria. 12.2 Biblioteca Il recupero di diversi testi appartenenti alla comunità delle suore e la catalogazione di volumi presenti nella scuola, scelti in passato dagli insegnanti per il loro valore narrativo o pedagogico, hanno dato vita nei due ultimi anni scolastici ad una nuova archiviazione delle fonti cartacee in possesso del nostro istituto. Ne è nata una biblioteca diversificata per argomenti e tipologie testuali, sita all’interno dell’istituto, in una delle aule polifunzionali a livello della palestra. Il luogo trova la sua praticità nel fornire uno stimolo all’arricchimento della bibliografia tramite nuovi acquisti librari da parte dei docenti, la possibilità di indirizzare alunni ed insegnanti alla ricerca di letture utili, l’occasione per far confluire testi in disuso ma ancora dotati di un certo interesse che arrivino da qualsiasi fonte. La biblioteca diventa una sorta di piccolo punto di riferimento soprattutto per gli alunni di più giovane età. Qui trovano spazio le collazioni librarie di classe della scuola primaria (le “biblioteche di classe”), i cui studenti hanno a disposizione nella stanza la scaffalatura della propria classe per raccogliere i libri da loro prestati allo scambio di letture con i compagni. Qui trovano anche l’occasione i bambini della scuola dell’infanzia di avvicinarsi al processo della lettura come ascolto di storie, attraverso alcuni piccoli momenti di lettura espressiva a loro dedicati in alcune parti dell’anno. Qui ha trovato ubicazione lo spazio doposcuola, come ospite di un luogo atto al silenzio e alla concentrazione. La nostra biblioteca diventa anche spazio multimediale per proiezione di filmati: oltre a quelli recuperati dagli insegnanti sui classici supporti, esiste in istituto anche un catalogo di VHS e DVD, lungometraggi animati o meno o documentari scientifici, storici e didattici, posseduti dalla scuola e visionabili in loco tramite un videoproiettore. Inoltre fornisce la possibilità ai docenti di collegarsi ad internet e proiettare direttamente in visione agli studenti materiali, filmati, musiche, programmi didattici del web per arricchire il loro apprendimento. 13. Organi collegiali Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni. Ecco quelli previsti per la nostra scuola: Consiglio di intersezione Scuola dell’infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di interclasse Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di classe Scuola secondaria di primo grado: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe hanno durata annuale. Hanno il compito di formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione, nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. Consiglio d'Istituto Il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico. Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi della scuola. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti. La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Il Comitato dei genitori Il Comitato dei genitori è composto dai rappresentanti di classe, di interclasse e di istituto eletti all’interno dell’Istituto “Sacro Cuore. E’ un organismo che si propone lo scopo di ricevere, coordinare e formalizzare le proposte dei genitori. È in questo ambito che la sua azione si affianca a quella del Consiglio di Istituto per un supporto collaborativo. Il Comitato dei genitori ha il compito di favorire la più ampia collaborazione tra scuola e famiglia, di promuovere iniziative che portino contributo alla educazione degli alunni e alla formazione dei genitori nel loro ruolo di educatori, di strutturare attività di servizio agli alunni e alle loro famiglie (art. 3.2 dello Statuto), avanzando proposte volte a migliorare l'andamento complessivo dell'Istituto, cooperan- do nelle commissioni di lavoro che prevedono anche la partecipazione dei genitori. 14. Comunicazioni scuola famiglia Dall’anno scolastico 2008-2009 i genitori sono chiamati a siglare il Patto di corresponsabilità, un contratto formativo che lega famiglie e docenti a perseguire insieme l’obiettivo educativo per gli alunni. I Patto deve essere sottoscritto dai genitori dei nuovi iscritti. Si tratta di un documento importante, che per la prima volta mette in evidenza il contratto educativo fra scuola e famiglia. Al centro ci sono i giovani, e tutti insieme, genitori, docenti, dirigenti, personale ATA, siamo chiamati a guardare prioritariamente a loro e ad offrire loro le migliori condizioni per una crescita sana. 14.1 Trasmissione delle informazioni Ogni alunno è fornito di un diario personale, integrato nella scuola secondaria dal libretto delle comunicazioni scuola-famiglia sul quale sono riportate anche tutte le valutazioni. Le comunicazioni scuola-famiglia che informano sulle iniziative didattiche e educative programmate dall’Istituto o dal singolo Consiglio di classe sono inviate di volta in volta direttamente alla famiglia tramite l’alunno. Le circolari informative hanno generalmente unito un tagliando da restituire alla Scuola e che riporta i tempi utili di risposta o di adesione: è necessario che siano riconsegnati nei luoghi o alle persone indicate sulla comunicazione stessa. E’ attivato, per coloro che ne fanno richiesta, il servizio di segnalazione delle assenze degli alunni via mail: ogni mattina entro le ore 9.30 le famiglie degli assenti riceveranno un messaggio nella casella di posta elettronica comunica in segreteria aderendo al servizio. 14.2 Incontri con i genitori Da ottobre al maggio i docenti sono a disposizione un’ora ogni settimana per informare i genitori della situazione didattica degli alunni. Per una migliore gestione del servizio si consiglia di programmare eventuali colloqui mediante comunicazione scritta sul diario. Per favorire i genitori impossibilitati ad intervenire al mattino, due volte all’anno tutti i docenti sono a disposizione in orario pomeridiano e preserale. IL REGOLAMENTO DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA L’Istituto Sacro Cuore è una scuola cattolica che trae ispirazione dal carisma di Madre Sofia Barat e dalla tradizione delle scuole cattoliche della diocesi e che prosegue la sua opera con una formazione umana e culturale ispirata ai valori del Vangelo. Ad ogni componente della scuola è richiesta l’adesione al progetto educativo e al presente regolamento che fornisce indicazioni utili per il buon funzionamento della scuola. nomo dopo aver fatto firmare l’autorizzazione al preside o al docente delegato. - Gli studenti della scuola secondaria che non hanno il permesso ma un’imprevista necessità di lasciare la scuola (salute, infortunio o improvvisa richiesta della famiglia), possono uscire solo quando colui che li viene a prendere si trova in portineria. Il portinaio provvederà ad informare la bidella (o in sua assenza il docente della classe): è necessario che venga compilato sul libretto il permesso di uscita (il ragazzo può già anticiparne la compilazione) con la firma del preside o del docente delegato e di colui che ritira l’alunno. Il tagliando che rimane alla scuola si lascia in portineria. - Gli alunni della scuola primaria con o senza permesso devono sempre attendere in classe (o al piano con la bidella): solo all’arrivo del genitore il portinaio provvederà a chiamare l’alunno. Colui che ritira l’alunno dovrà però firmare l’apposito registro presente in portineria, esibendo se richiesto un documento di riconoscimento. 1. NORME GENERALI 1.1 I docenti, gli alunni, i genitori ed il personale della scuola formano una comunità nella quale l’attenzione alla persona, la solidarietà e l’impegno sono le regole fondamentali. La correttezza nelle mansioni e la trasparenza nei rapporti sono requisiti essenziali dell’istituzione scolastica. 1.2 La scuola assicura, con ogni mezzo, quanto si propone: educare ed istruire gli alunni mirando ad una formazione di qualità. Ogni alunno è equamente considerato, valutato, ascoltato dai Docenti, dal Preside, dal Direttore Spirituale. 1.3 La puntualità è un segno di rispetto e di professionalità. Tutti gli alunni devono essere presenti alle ore 8,05 (scuola secondaria) o alle ore 8,20 (scuola primaria); dopo di che, dal refettorio ordinatamente si recano nella propria classe accompagnati dall’insegnante della prima ora. Al pomeriggio gli alunni della primaria vengono ritirati entro le 16.00 da un genitore o da persona delegata dallo stesso per iscritto. La persona delegata, se non è già nota al personale scolastico, dovrà esibire un documento di identità. 1.4 L’ingresso a scuola posticipato o l’uscita anticipata sono da effettuarsi per motivi seri: l’alunno è ammesso alle lezioni dal docente solo se i genitori hanno compilato l’apposito spazio delle comunicazioni scuolafamiglia. I docenti annotano i ritardi e le uscite sul registro di classe ed eventualmente sul registro personale. L’entrata in classe dopo le 8.10 per la secondaria e dopo le 8.25 per la primaria è considerata ritardo. Entro i primi cinque minuti, l’alunno sarà ammesso in classe dall’insegnante anche senza formale giustificazione, in caso di ulteriore ritardo è necessaria la giustificazione; il docente provvederà ad annotare il ritardo sul registro di classe. Per favorire una maggiore sicurezza e una maggior tutela agli alunni, l’uscita anticipata è autorizzata alle seguenti condizioni. - Gli studenti della scuola secondaria che già hanno il permesso firmato sul libretto delle comunicazioni raggiungono l’uscita in modo auto- 1.5 Le assenze vanno giustificate sull’apposito spazio e convalidate dal Preside o dal Vice. I docenti annotano sul registro di classe sia l’assenza sia la giustificazione. Le famiglie avviseranno in anticipo la scuola in caso di assenze prolungate e previste: in questi casi la scuola non è tenuta a predisporre un pacchetto di compiti o di lezioni. Ogni alterazione e contraffazione della scrittura o della firma del Preside, dei genitori o delle persone delegate a rappresentarli è considerata mancanza gravissima. 1.7 Nei cambi d’ora l’insegnante subentrante assicurerà un pronto avvicendamento al collega. 1.8 L’esonero temporaneo o permanente, parziale o totale, dalle esercitazioni pratiche di educazione fisica è di competenza del Preside ed è concesso per provati motivi di salute, su richiesta della famiglia. L’alunno deve frequentare comunque le lezioni di educazione fisica. Sarà cura dell’insegnante coinvolgerlo in una partecipazione attiva, alternativa e adeguata, in base alla quale l’alunno dovrà essere anche valutato. 1.9 L’attenzione alla persona si manifesta anche nell’abbigliamento. Tutti hanno il dovere di presentarsi a scuola con un vestito decoroso adeguato all’ambiente. I genitori saranno attenti a questo aspetto, contenendo anche le ostentazioni della moda. In particolare, durante l’ora di Scienze motorie e nelle altre occasioni in cui è richiesto dalla Scuola è obbligatorio l’uso della divisa scolastica. 1.10 Nello spirito della nuova legislazione vigente a livello europeo e per la salvaguardia della propria e altrui salute è assolutamente vietato fumare in qualsiasi ambiente scolastico. E’ proibito anche portare il cellulare a scuola: se qualche alunno per motivi comprovati ne dovesse aver bisogno per il tempo precedente o seguente alla sua permanenza a scuola deve avvertire i docenti. Per gli adulti, l’uso del cellulare è consentito solo all’esterno dell’ambito scolastico. Tali norme riguardano tutti coloro che, a qualunque titolo, partecipano alla vita scolastica. Sono proibiti anche i giochi elettronici o altri dispositivi elettronici non destinati all’attività didattica. L’uso dei social network, proibito in ambiente scolastico, non può in alcun modo coinvolgere la Comunità Scolastica anche se usato in ambienti extrascolastici. Non sono autorizzate richieste di amicizia tra le componenti diverse della scuola (alunni con docenti e non docenti, docenti e non docenti con genitori). (Documento: “La privacy tra i banchi di scuola” pag. 20-21 – Garante 2010) 2. COMPORTAMENTO A SCUOLA 2.1 All’inizio delle lezioni gli alunni devono essere al loro posto. Gli eventuali spostamenti del gruppo-classe vanno concordati dal Consiglio di classe. Al cambio della lezione nessuno esce dall’aula se non autorizzato. 2.2 La prima ora di lezione inizia con una riflessione o una preghiera guidata dall’insegnante. 2.3 Nessun estraneo può accedere agli edifici scolastici né durante l’intervallo né durante le lezioni. Ai genitori non è concesso entrare nell’area destinata alla didattica. 2.4 Durante l’intervallo nessuno deve sostare in aula o negli ambienti adiacenti. L’insegnante controlla che l’aula sia vuota. L’assistenza durante gli intervalli è assicurata dai docenti stessi in base ai turni e alle modalità concordate all’inizio dell’anno scolastico. 2.5 Durante gli spostamenti (da un’aula all’altra, in palestra, in mensa...) gli alunni vengono accompagnati dal docente e procedono in modo ordinato e silenzioso. 2.6 L’arredo scolastico è patrimonio di tutti: ciascuno ha il dovere di rispettarlo e il diritto di usufruirne. I danni arrecati e dichiarati saranno rifusi, quelli anonimi suddivisi fra tutta la classe (eccetto gli assenti del giorno). 2.7 Il rispetto per l’ambiente è un diritto e un dovere di tutti, e si manifesta nel mantenere l’ordine e la pulizia. 2.8 È possibile prenotare il pranzo, anche per chi non utilizza abitualmente il servizio mensa, ritirando entro l’orario di inizio delle lezioni l’apposito tagliando presso la portineria o la segreteria e riconsegnandolo ai bidelli. 2.9 Il refettorio, esige particolare attenzione sia per la pulizia che per la correttezza del comportamento. In refettorio ci si comporta educatamente, rispettando gli altri, compreso il personale di servizio. Durante la consuma- zione del primo piatto si sta in silenzio sia per favorire una migliore comunicazione con il personale in servizio sia per evitare inutili tensioni. Gli alunni della secondaria, seguendo ordinatamente la fila, ritirano il necessario per apparecchiare il proprio posto, si siedono ed attendono il primo piatto. Ci si alza una sola volta per la verdura: la frutta viene servita a turno dagli studenti. Si esce dal refettorio solo quando un docente ha verificato la pulizia del tavolo. 2.10 Il gioco del calcio è vietato sia durante l’intervallo di metà mattina sia durante la pausa dopo mensa. Le classi, accompagnate dal docente in assistenza, possono usufruire dello spazio aperto al terzo piano della scuola per il gioco dopo la mensa secondo turni prestabiliti ad inizio anno. 2.11 Gli alunni della scuola secondaria, se non per particolari condizioni di salute, potranno recarsi ai servizi solo durante la terza e la quinta ora o durante gli intervalli. .12 Non è permesso mangiare in classe né durante le lezioni né nelle pause: in particolare sono vietate, sia per ragioni di rispetto verso gli altri sia per ragioni igieniche, gomme da masticare. Le feste di compleanno in classe devono essere improntate alla massima sobrietà, anche per favorire un più corretto stile al sistema educativo. Ci si limiti a portare da casa qualche caramella o dei biscotti: si evitino pasticcini, biscotti al cioccolato e ogni tipo di bibita. 3. INTERVENTI DISCIPLINARI 3.1 Gli interventi disciplinari, accompagnati dal dialogo personale con lo studente, vanno utilizzati con fermezza e saggezza e valutati collegialmente quando il caso lo richieda. 3.2 Comportamenti scorretti che impediscano il regolare svolgimento delle lezioni, disonesti o sleali verso i docenti, il personale e i compagni vanno immediatamente affrontati. Gli insegnanti hanno a disposizione una gamma progressiva di interventi disciplinari, proporzionati alla gravità. Ogni intervento comunicato per scritto ai genitori deve essere da loro valutato e condiviso con il docente. 3.3 Qualora non desista dal suo comportamento, il richiamo viene scritto sul diario scolastico dell’alunno perché il Preside e i genitori ne prendano atto e firmino il richiamo. 3.5 Dopo ripetuti interventi disciplinari o di fronte a una grave mancanza l’ammonizione viene scritta dal docente o dal Preside sul registro di classe e immediatamente segnalata ai genitori mediante lettera scritta dal preside ed eventuale convocazione.. 3.6 Oltre a questi strumenti disciplinari l’alunno può essere sospeso dalle lezioni e, in casi gravissimi, anche espulso dalla scuola. È di pertinenza del Consiglio Disciplinare valutare i casi in cui, per il comportamento tenuto lungo l’anno, a un alunno può essere consigliato di cambiare istituto scolastico. 4. RELAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA 4.1 I genitori hanno il diritto e il dovere alla costante informazione riguardo alla partecipazione, al profitto, alla condotta dei figli. Il loro rapporto, con i docenti in particolare, deve essere di serena obbiettività, reciproca fiducia e di trasparente chiarezza. 4.2 Il diario e, per la scuola secondaria, libretto scolastico sono documenti ufficiali e strumenti essenziali delle comunicazioni scuola-famiglia: ogni alunno deve averli sempre con sé. I genitori controllino che essi siano tenuti con cura, sempre debitamente compilati e vidimati. 4.3 I genitori si attengono alle norme generali date nella scuola, alle indicazioni riguardo al calendario scolastico e agli orari, alle udienze settimanali e quadrimestrali, soprattutto alle attività formative che li coinvolgono. I genitori possono richiedere dei colloqui con i singoli docenti secondo l’orario di udienza settimanale indicato dai docenti stessi solo su appuntamento. 4.4 Sulle comunicazioni spesso è richiesta la restituzione di un tagliando o di un modulo alla scuola: è fatto obbligo consegnarlo alla persona o nel luogo indicato. 4.5 La quota di iscrizione già versata per uscite scolastiche, nel caso in cui lo studente iscritto per forza maggiore non abbia partecipato, può essere rimborsata solo per la parte relativa ad ingressi o servizi non ancora pagati dalla scuola. La quota relativa al pullman non è rimborsabile perché preventivamente calcolata sul potenziale numero degli studenti partecipanti. 4.6 Il docente è tenuto al segreto professionale. Nulla deve venire a sapersi di quanto detto nei consigli, nei colloqui tra docenti o con il Preside, tanto meno il parere degli altri docenti. 4.7 Nei momenti in cui i genitori vogliano chiarimenti rispetto alle scelte didattiche di un docente si rivolgano direttamente al docente stesso o al preside, evitando di parlarne con altri docenti o con terzi. Corrispondenza ⇒ Sede della scuola Istituto Sacro Cuore Via Peschiera, 4 24030 – Villa d’Adda (Bg) Tel. 035 4380214 - Fax 035 4399678 E – mail: [email protected] Sito internet: www.villapeschiera.it ⇒ Sede amministrativa Opera Sant’Alessandro Via S. Alessandro, 49 – 24122 Bergamo Telefono: 035 21 85 00 – Fax. 035 388 60 88 P.I. 00634550164 ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________