3 NEWS NO. 2 - 2012 MAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO www.bancastato.ch SOMMARIO Uno spirito giovanile LA SITUAZIONE Stabilità, malgrado i mercati PAG. 2 I SERVIZI Il Private Banking di fronte a un bivio Zona euro al ribasso, Svizzera meglio del previsto PAG. 3 Il Centro Servizi Clientela di BancaStato L’ATTUALITÀ Una Banca legata a filo doppio al Cantone PAG. 4-5 I PRODOTTI Un linguaggio giovane per parlare ai giovani PAG. PAG. PAG. 6 7 8-9 I PRODOTTI Garantire il futuro, capiti quel che capiti L’INCONTRO Cliente di BancaStato da tre generazioni L’AGENDA Le manifestazioni 2012 News e curiosità PAG. PAG. 10 11 PAG. 12 L’editoriale Giovani e Banca di BERNARDINO BULLA PRESIDENTE DELLA DIREZIONE GENERALE iovani e Banca”. È questo il connubio protagonista di questa edizione di BancaStato News. “Giovani e Banca” perché, lo scoprirete nelle prossime pagine, l’Istituto ha voluto riservare alle ragazze e ai ragazzi che abitano il nostro Cantone attenzioni veramente speciali. Ma questo non è, per BancaStato, qualcosa di anormale: ormai da anni mettiamo a disposizione prodotti appositamente modellati sulle loro esigenze. Questo perché sono, i giovani, il futuro della società: siamo convinti che “coccolarli” sia una delle tante sfaccettature del significato del mandato pubblico a cui il nostro operato risponde. E parlando di futuro non posso esimermi dal citare la pagina dedicata alle polizze assicurative targate Swisscanto, che alla loro grande efficacia abbinano un fattore molto importante: la semplicità. Ma, naturalmente, non è tutto: la rivista contiene diversi approfondimenti sulla situazione economica svizzera e internazionale. Accanto alle analisi dei nostri esperti di finanza in questo numero spicca un intervistato di eccezione: il Presidente del nostro Consiglio di amministrazione, Fulvio Pelli, che illustra il ruolo pubblico del nostro Istituto e fa il punto della situazione in merito all’attualissima – e cruciale – questione degli accordi internazionali di doppia imposizione. Parleremo poi anche di un servizio diventato un fiore all’occhiello per la Banca: il Centro Servizi Clientela e i suoi operatori. Come di consueto, daremo infine spazio a un’azienda di successo che con BancaStato intrattiene da tre generazioni un proficuo rapporto. Buona lettura a tutti! “G 2 Stabilità malgrado i mercati risultati stabili in un contesto oggettivamente difficile. Sono quelli che ha registrato BancaStato nei primi mesi del 2012, periodo caratterizzato dal persistente livello storicamente minimo dei tassi di interesse e dalla pressione sui margini commerciali delle operazioni di bilancio che hanno avuto ripercussioni negative sull’evoluzione del risultato da operazioni su interessi; ma anche dall’incertezza che regna sui mercati finanziari, dovuta in particolare alle difficoltà di diversi Paesi dell’Eurozona e al conseguente atteggiamento prudente degli investitori, elementi che hanno inciso negativamente sul risultato da operazioni in commissione e da prestazioni di servizio. I ricavi netti si sono comunque mantenuti su livelli soddisfacenti grazie alla crescita dei volumi commerciali. I risultati sono discreti anche grazie alle misure di riduzione dei costi portate avanti con successo dall’Istituto. I R crediti ipotecari hanno continuato a progredire, analogamente agli impegni nei confronti della clientela e alla crescita del volume dei patrimoni in gestione. I dati qui esposti, che nelle prossime settimane saranno illustrati nel dettaglio, sono quindi in linea con quelli dell’anno scorso. Tutto ciò è un’ulteriore conferma che la filosofia di BancaStato dà i frutti sperati e che i Ticinesi ripongono molta fiducia in noi. Da sempre l’Istituto opera a favore dello sviluppo RISULTATI STABILI IN UN CONTESTO OGGETTIVAMENTE DIFFICILE: SONO QUELLI CHE HA REGISTRATO BANCASTATO NEI PRIMI MESI DEL 2012 economico del cantone e per permettere ai suoi abitanti di investire i propri risparmi in maniera sicura e redditizia: è questo il nostro prezioso mandato pubblico, per adempiere al quale BancaStato non ha mai smesso di lavorare all’insegna della prudenza e della sostenibilità degli affari. Tale modello assume un valore ancora più grande in momenti delicati come quello che, ormai da anni, contraddistingue l’economia e che non lascia ancora presagire segni tangibili di ripresa. Questo discorso vale soprattutto per l’Europa, dove per il 2012 si prevede vi sarà un tasso di crescita negativo, ma anche per la Svizzera, che secondo gli esperti non segnerà progressioni degne di nota. In un simile difficile contesto noi siamo ancora più determinati a continuare a rivestire il ruolo di importante sostegno per tutto il Ticino e i suoi abitanti. È il nostro obiettivo: siamo la Banca dei Ticinesi per i Ticinesi, e ne siamo orgogliosi. la situazione IL COMMENTO DI ROMANO BÄR, RESPONSABILE DELL’ANALISI FINANZIARIA E DELLA GESTIONE PATRIMONIALE, SULLA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE ribasso Zona euro al Svizzera meglio del previsto roseguono le difficoltà dell’euro causate dall’eccessivo indebitamento in cui versano numerosi Paesi europei. Proprio in queste settimane, dopo le elezioni in Francia e in Grecia, i vertici dell’Unione stanno concordando nuove strategie. Come giudica questa delicata situazione Romano Bär, responsabile dell’analisi finanziaria e della gestione patrimoniale per BancaStato? “Il tasso medio di crescita nella zona euro è inferiore alle attese e si attesta su valori negativi (-0,4%). Meno bene del previsto fanno anche USA e Cina, mentre i paesi Romano Bär emergenti (Brasile, India, Russia, Est europeo, alcuni paesi africani e altri del medio ed estremo Oriente) proseguono il loro trend in crescita. A livello debitorio, comunque, Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone non stanno meglio dell’UE, che deve però affrontare la drammatica situazione greca”. Si sta facendo sempre più difficile anche la situazione della Spagna: come la giudica? “Le banche della penisola iberica sono in grande difficoltà e vanno salvate se non si vuole creare un effetto domino. D’altra parte il governo di Madrid è pure confrontato con gravi problemi finanziari denunciati sia dalle municipalità, sia dalle regioni spagnole”. Quali sono gli altri Stati europei più a rischio? “Portogallo e Irlanda sembra probabile che chiedano alla Comunità di rinegoziare gli accordi sulle misure di austerità da adottare per uscire dalla crisi”. E la Svizzera come si situa in questa delicata situazione? “Con un tasso medio di crescita preventivato dell’1% – migliore di quello previsto – pen- P A LIVELLO DEBITORIO STATI UNITI, GIAPPONE E GRAN BRETAGNA NON STANNO MEGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, CHE DEVE PERÒ AFFRONTARE LE GRAVI CRISI INTERNE DI DIVERSI PAESI MEMBRI so dimostri una buona tenuta dato il cambio sfavorevole franco-euro”. Ma è possibile continuare a garantire il cambio fisso con la moneta europea a 1 franco e 20 centesimi? “Nel mondo imprenditoriale elvetico mi sembra di individuare tre posizioni, che presentano tra loro sfumature diverse”. Vediamole. “Un primo gruppo sostiene che il cambio fisso a 1.20 va mantenuto – e anzi sarebbe bene alzarlo a 1.30 – per salvare il turismo e le nostre industrie che producono merce per l’esportazione. Altri sono d’accordo di continuare a garantirlo, ma non a oltranza”. Cioè fino a quando? “Fino a quando il costo dell’operazione sarà sopportabile. Non bisogna infatti dimenticare che continuando ad acquistare euro la Banca nazionale si sta di fatto agganciando alle sorti di quella moneta e a quelle dei Paesi in cui è adottata. Questo a lungo andare potrebbe rivelarsi un rischio”. E la terza posizione, cosa prevede? “È una via di mezzo tra le due precedenti. I fautori di questa tesi pensano di proseguire a sostenere il cambio fisso fino a quando la situazione valutaria si calma per poi lasciare stabilire il cambio reale dal mercato. Nel frattempo turismo e industria d’esportazione avranno il tempo di prepararsi al nuovo corso, che si assesterebbe probabilmente a parità di cambio franco-euro”. E lei cosa ne pensa? “Come economista credo che continuare a sostenere il cambio fisso a oltranza potrebbe avere risvolti pericolosi”. Ma per il turismo ticinese un cambio franco-euro in parità sarebbe una catastrofe. “In effetti a causa della prossimità del Ticino con l’Italia il nostro Cantone è particolarmente sensibile agli effetti del cambio, sia per quanto riguarda il turismo, sia per l’industria di esportazione, senza dimenticare chi va a fare la spesa settimanale oltre confine”. Cambiamo argomento. Come sta andando il mercato azionario? “Il primo trimestre di quest’anno è andato molto bene. Sembrava quasi che gli investitori avessero provvisoriamente dimenticato i problemi della zona euro. Si è anche assistito a una fuga di capitali verso monete più sicure – franco e dollaro – da parte di investitori provenienti dai Paesi europei in maggiore difficoltà: Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia e forse anche Francia e Belgio”. Il secondo trimestre ha confermato questa tendenza? “Assolutamente no. A partire dal mese di aprile si è assistito a un peggioramento dei risultati, che ha vanificato i benefici del primo trimestre”. E a livello di mercato obbligazionario, cosa è successo? “Quasi la totalità degli analisti consigliava di evitare di investire in obbligazioni di Stato, che invece sono andate molto bene e hanno toccato i massimi storici”. Ciò nonostante chi acquista obbligazioni ottiene rendite bassissime. “Certo, anche in questo caso ai minimi storici. I titoli di Stato elvetici, americani e tedeschi vengono acquistati anche a condizioni sfavorevoli (attorno all’1%) pur di mettere i soldi al sicuro. Esistono addirittura clienti disposti a investire a tasso negativo pur di non correre rischi”. Al comune cittadino che ha un conto in banca, dove consiglia di investire? “In parte in azioni sicure. In questo momento, comunque, non in obbligazioni. Credo sia anche saggio mantenere una quota di liquidità per essere pronti a investire in modo mirato non appena si assisterà a una schiarita sui mercati internazionali”. E investire sull’immobiliare? “Sì. A condizione che si tratti di fondi sicuri e controllabili come quelli che offre BancaStato ai suoi clienti basati sul mercato ticinese”. 3 A COLLOQUIO CON FULVIO PELLI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCASTATO Una Banca legata a filo doppio al Cantone B 4 Che interesse aveva il Cantone a investire altri 130 milioni in BancaStato? “Possiamo affermare senza timore di essere smentiti che il Cantone ha fatto un ottimo affare. Sia sui 110 milioni iniziali, sia sui 130 investiti il mese scorso riceve infatti un interesse annuo del 5%, in base a una convenzione stipulata in passato con il nostro Istituto. Il 5 per cento di redditività oggi può essere considerato ottimo, perché gli interessi sul capitale vigenti attualmente raggiungono nel migliore dei casi il 2%”. In quale misura gli utili di BancaStato confluiscono nelle casse del Cantone? “La Banca stabilisce il proprio dividendo da distribuire al Cantone – che riceve già il 5% sul suo capitale investito – dopo aver dedotto un terzo dell’utile d’esercizio che finisce in un fondo di riserva. Supponiamo quindi che chiuda con un’utile di 30 milioni: 10 verranno destinati alla riserva e 20 finiranno nelle casse dello Stato”. BancaStato è quindi un buon investimento per il Cantone. “Certamente! Per questo il Cantone detiene la totalità delle azioni e non è interessato a condividerne una parte con i privati. Per la Banca avrebbe potuto essere conveniente concedere buoni di partecipazione ai privati, perché non avrebbe certamente concesso loro il 5 per cento di interesse”. “LA NOSTRA BANCA È AFFIDABILE E SICURA. E’ GARANTITA DAL CANTONE E NE SOSTIENE L’ECONOMIA. E’ L’ISTITUTO IDEALE PER TUTTI COLORO CHE CREDONO IN QUESTI VALORI” FULVIO PELLI Ti-Press/G.Putzu ancaStato è un istituto cantonale vicino all’economia del Paese e alle sue istituzioni. È molto popolare in Ticino e riscuote la fiducia dei cittadini. Il mese scorso il Cantone, che finora aveva investito 110 milioni di franchi nella sua Banca, ha deciso di aumentare il capitale sociale dell’istituto a 240 milioni di franchi iniettando in BancaStato altri 130 milioni. Si tratta di operazioni finanziarie che spesso passano sopra la testa dei cittadini non avvezzi alle tematiche economiche. Ma che cosa significa che BancaStato appartiene al Cantone? Si tratta di un investimento proficuo? Perché non privatizzare l’istituto? Per rispondere a queste e ad altre questioni sul ruolo pubblico di BancaStato abbiamo incontrato il Presidente del suo Consiglio di amministrazione Fulvio Pelli, che siede anche nel Parlamento federale e che per sette anni ha diretto il Partito liberale radicale a livello nazionale. Che cosa significa in pratica, gli chiediamo, che BancaStato è garantita dal Cantone? “La nostra attività è finanziata sia dai privati con i loro conti di risparmio, sia da altri istituti che agiscono sul mercato. Ebbene, per entrambi il fatto che BancaStato sia garantita dal Cantone costituisce un elemento di grande sicurezza. Quando si giudica quindi la solidità del nostro Istituto, di fatto, si pensa anche alla consistenza delle casse cantonali e non solo a quelle della Banca. Siccome nessuno crede che il Ticino possa andare in fallimento, la nostra Banca gode di una forte credibilità. Questo ci permette di reperire capitali sul mercato a tassi di interesse vantaggiosi, perché siamo considerati un Istituto a basso rischio, dato che il Cantone garantisce per noi”. In passato si era parlato a più riprese di privatizzare l’Istituto. “Un discorso serio a questo riguardo non è mai stato fatto. Al contrario si sono fatte molte speculazioni ideologiche. D’altra parte con l’attuale sistema di distribuzione degli utili il Cantone non ha interesse a uscire o a cedere azionariato. E poi chi dice che il privato farebbe funzionare me- glio l’Istituto? Anche questo è un pregiudizio ideologico. D’altra parte la funzione pubblica della Banca con il suo ruolo di finanziatore del Cantone e dei comuni mi sembra irrinunciabile. Se la Banca si privatizzasse diventerebbe simile a tutte le altre e perderebbe la sua attuale specificità”. Perché? Verso le istituzioni voi avete un occhio di riguardo? l’attualità “I Comuni ricchi potrebbero reperire finanziamenti in qualsiasi banca, ma verso quelli un po’ più in difficoltà noi abbiamo effettivamente un occhio di riguardo. Da noi ottengono i crediti, mentre in altri istituti farebbero più fatica”. D’altra parte voi vi definite anche una banca vicina all’economia cantonale: cosa significa? “È una vocazione difficile da definire. È chiaro che aiutiamo l’economia con strumenti di mercato e non facciamo beneficenza. Se ci rendiamo conto che un’azienda è in difficoltà riteniamo inutile conferire crediti che ne prolungherebbero semplicemente l’agonia. Nei casi invece di attività che hanno chiare prospettive di crescita non esitiamo a intervenire”. E la politica che ruolo gioca in queste scelte? “Queste decisioni vengono prese dai tecnici. La politica si occupa di questioni più generali, come quella per esempio di aumentare il capitale sociale: mi fa piacere che ci si sia resi conto di come si trattasse di un’operazione vantaggiosa per il Ticino. In un cantone mediatizzato come il nostro le polemiche non mancano mai, ma lasciano il tempo che trovano. Piuttosto auspicherei che si sviluppasse una nuova cultura politica a proposito delle aziende con partecipazione statale e ci si chiedesse quali strategie esse debbano seguire nei vari settori di appartenenza”. “LA CLAUSOLA RUBIK CHE TASSA ALLA FONTE IN SVIZZERA I CAPITALI STRANIERI DEPOSITATI NELLE NOSTRE BANCHE, È L’UNICA VIA D’USCITA. IN DUE O TRE ANNI BISOGNA PERÒ CONCLUDERE SETTE O OTTO TRATTATI” A proposito di polemiche, sembra però che BancaStato sia sempre stata e sia tuttora nei cuori dei cittadini ticinesi. “I ticinesi provano certamente un forte sentimento di appartenenza al nostro Istituto. Negli anni del boom economico i politici ci rimproveravano che ulvio Pelli, oltre ad essere presidente del Consiglio di amministrazione di BancaStato, ha una lunga militanza nel Consiglio Nazionale a Berna e come presidente del Partito liberale radicale svizzero ha contatti ad alto livello su piano nazionale e internazionale. Come giudica, gli chiediamo, il futuro della piazza bancaria elvetica? “Sono piuttosto ottimista, ma sono convinto che non si debba perdere tempo”. Cosa significa? “Che nel giro di due o tre anni bisogna riuscire a concludere setto o otto trattati bilaterali con Stati europei, che prevedano la tassazione alla fonte in Svizzera (clausola Rubik) dei capitali stranieri depositati nelle nostre banche”. Ma sarà possibile? “Nel corso dell’ultimo secolo la Svizzera è stata un paese rifugio per coloro che all’estero temevano per la sicurez- F gli utili non erano sufficientemente elevati. I nostri guadagni sono rimasti sostanzialmente gli stessi in questi anni di crisi rispetto al passato. Questo è il frutto di una politica prudente, più pagante nei momenti difficili che in quelli di massima espansione”. Puntiamo su Rubik za dei loro capitali. Sono persuaso che fosse questo il movente prioritario per portare i soldi nelle nostre banche. Il fatto di evadere il fisco del Paese di provenienza era solo un motivo secondario. In passato questa politica dei nostri istituti di credito ha conosciuto momenti di crisi con singoli Stati. Oggi, invece, molti paesi occidentali sembrano essersi coalizzati contro questa politica elvetica e la situazione si è fatta molto più delicata”. E allora, che fare? “La cosiddetta proposta Rubik mi sembra in questo momento l’unica via di uscita. Con questo provvedimento, in- Cosa risponderebbe a un ticinese che le chiedesse: “Perché investire i miei soldi in BancaStato?” “Che la nostra è una Banca affidabile e sicura. Se gli stanno a cuore questi valori ha trovato l’Istituto che fa per lui!” fatti, i cittadini esteri pagherebbero in Svizzera un’imposta alla fonte sui redditi dei loro capitali stabilita in base all’aliquota vigente nei loro Paesi di provenienza, a cui verrebbe poi versato il ricavato. La Svizzera con questi trattati potrebbe salvaguardare una parte cospicua di questi capitali esteri, che rimarrebbero nelle nostre banche e continuerebbero a essere trattati con sicurezza, anonimato e competenza. Gli Stati esteri incasserebbero in tempi brevi le tasse prelevate in Svizzera che andrebbero ad alimentare le loro casse”. Ma chi ha esportato soldi in Svizzera dovrà però pagare anche una multa nel proprio paese di provenienza. “Certo. Ed è sull’importo di questa multa, chiamiamola così, che si gioca buona parte di questa partita: se sarà troppo elevata l’operazione rischierà di non avere successo”. 5 una fase considerata da molti analisti molto importante quella che sta vivendo la piazza finanziaria elvetica, oggetto negli ultimi anni di pressioni sempre maggiori esercitate dall’estero. Gli ultimi mesi hanno dato vita a tre importanti accordi, con la Germania, il Regno Unito e l’Austria, i quali dovranno passare al vaglio dei rispettivi parlamenti. Accordi che, si spera, possano fungere da modello per il futuro. come auspica nelle pagine precedenti anche il Presidente del Consiglio di amministrazione di BancaStato, Fulvio Pelli. Abbiamo chiesto al responsabile di BancaStato Private Banking Luigi Campagna Luigi Campagna di fare un punto della situazione alla luce dei cambiamenti che hanno interessato le banche svizzere. Direttore, quale è lo stato di salute del Private Banking ticinese e svizzero? “Il settore sta vivendo un vero e proprio periodo di metamorfosi. Ci troviamo di fronte a un bivio che porterà il private banking a forme completamente diverse rispetto al passato”. Quale modello di Private Banking dobbiamo aspettarci? “La nostra piazza finanziaria sarà chiamata a gestire patrimoni quasi esclusivamente dichiarati, di clienti molto più preparati ed esigenti: sarà necessario un ricambio generazionale degli addetti ai lavori, serviranno competenze molto più specifiche, specie in ambito fiscale”. Come sta reagendo il settore e, specificatamente, BancaStato? “Vi sono banche che stanno adeguando la loro offerta, mentre altre marciano sul posto. Alcuni istituti, ad esempio, applicano già alla lettera norme non ancora entrate in vigore. Altri professionisti, invece, oppongono resistenza a queste novità e vi è anche chi addirittura consiglia di spostare gli averi verso paradisi fiscali: è un grande errore di fondo. La strategia di BancaStato, viceversa, è proprio quella di sottolineare tutti i vantaggi della regolarizzazione fiscale. In generale siamo costantemente sull’attenti perché per rispondere alle nuove normative dobbiamo poter sviluppare il più velocemente soluzioni concrete. Una struttura capace di scattare prontamente quando occorre è dunque fondamentale”. È 6 IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON LUIGI CAMPAGNA Il Private Banking di fronte a un bivio Come è stata accolta dalla clientela questa vostra politica? “Molto bene. In termini di raccolta di capitali, quello attuale è uno dei momenti più floridi. Ciò deriva dalla grande fiducia che la clientela ci accorda: con noi si sente a proprio agio”. BancaStato Private Banking è ormai una realtà affermata dal 2010: che bilancio traccia? “Direi molto positivo. Perché, lo dicevamo prima, abbiamo raccolto più capitali di quanto ci aspettassimo, concludendo anche l’acquisizione di un nuovo team – quello chiassese della banca cantonale di Lucerna – che si è rivelata vincente. La percezione del Private Banking offerto da BancaStato è cambiata: gli operatori della piazza indirizzano importanti clienti verso i nostri servizi. Sono con- tento; guido un gruppo forte, coeso, giovane e con grande ambizione. Vi è però un trend negativo: la continua diminuzione dei margini commerciali. Per contrastarlo occorre aumentare i volumi di affari, esattamente come sta avvenendo con la clientela locale, che per IL PRIVATE BANKING STA VIVENDO UNA VERA E PROPRIA METAMORFOSI CHE FARÀ EMERGERE UN MODELLO COMPLETAMENTE DIFFERENTE RISPETTO AL PASSATO noi rappresenta una grande potenzialità, e con i capitali dichiarati della clientela estera. E questa è la dimostrazione che la nostra strategia è corretta”. Quali ritiene siano le future sfide del settore? “Occorrerà fornire sempre maggiore sicurezza e tranquillità ai clienti. Questi non tendono più a scegliere gli istituti in base ai migliori rendimenti, ma vogliono professionisti capaci di ragionare a 360 gradi: garantire per esempio un’assistenza professionale in merito a successione di impresa, pianificazione fiscale, familiare e successoria è una carta vincente. Ecco perché continuiamo a stringere alleanze commerciali con esperti di questi settori: per fornire al cliente un altissimo valore aggiunto”. Ti-Press/G.Putzu i servizi IL CENTRO SERVIZI CLIENTELA LAVORA ORMAI A PIENO REGIME Celere, efficiente, utile C elere, efficiente e competente. Utile e cortese. Potrebbero bastare questi aggettivi per descrivere il Centro Servizi Clientela (CSCL) di BancaStato. Entrato in funzione da oltre un anno, il CSCL è un vero e proprio punto di contatto i cui operatori accolgono centinaia di telefonate al giorno, smistando gli utenti verso i giusti interlocutori, rispondendo alle varie informazioni di base richieste e fungendo anche, per una determinata fascia di clientela, da consulenti. Un servizio che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello per BancaStato. Ma vediamo l’esempio di una telefonata, che vi proponiamo utilizzando nomi di fantasia. ro. Sono un docente di scuola media. Il numero di conto, mi scusi, non me lo ricordo. In questo momento non sono a casa. Potrebbe allora dirmi quando è avvenuta la sua ultima transazione e di quale importo all’incirca si trattava ? Certo. È stato ieri. Ho fatto benzina spendendo una settantina di franchi. La ringrazio. Posso confermarle che il suo salario è stato accreditato ieri in giornata e che sul conto vi sono 26’847 franchi e 80 centesimi. Vedo che possiede anche un libretto di risparmio con un saldo di 2'300 franchi. È già a conoscenza del nostro conto risparmio PREMIA che ha caratteristiche molto interessanti e le offre un tasso di interesse sino BancaStato, sono Sara. Buongiorno! Buongiorno, mi chiamo Filippo Rossi e vorrei sapere se il mio salario è arrivato sul conto. Volentieri. Potrebbe cortesemente indicarmi la sua data di nascita, il suo indirizzo e la sua professione? Potrei inoltre sapere il suo numero di conto? Lo chiedo per verificare che sia effettivamente lei il titolare del conto. Nessun problema. Sono nato il 12 agosto del 1972 e abito a Cla- UN PUNTO DI CONTATTO DOVE GIUNGONO CENTINAIA DI TELEFONATE OGNI GIORNO, CHE VENGONO SMISTATE VERSO I GIUSTI INTERLOCUTORI, E DOVE GLI OPERATORI SONO ANCHE CONSULENTI a otto volte maggiore rispetto al libretto in suo possesso? Sì, so che ci sono prodotti più vantaggiosi. Ma non avendo molto tempo a disposizione non ho ancora avuto l’occasione di presentarmi ai vostri sportelli per trasferire i soldi su quel conto. La capisco benissimo. Però questa modifica è possibile anche per corrispondenza. Ci può inviare il libretto per raccomandata e a tutto il resto ci pensiamo noi, senza bisogno che lei passi fisicamente da noi. È perfetto! Farò così, allora. Per me infatti è sempre un problema trovare il tempo per recarmi allo sportello, anche per un semplice pagamento. Guardi, anche in questo caso abbiamo ciò che fa per lei. Dispone di un collegamento internet a casa o in ufficio? Certamente. Allora la soluzione esiste ed è il nostro programma di internet banking chiamato SelfNet che le permette, in maniera assolutamente gratuita, di accedere alla banca direttamente dal suo computer e in totale sicurezza. Potrà effettuare pagamenti e visualizzare il saldo dei suoi conti 24 ore su 24, ogni giorno e questo anche dal suo telefonino. In ogni caso i nostri collaborati so- no a sua disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18. Questo sì che mi farebbe comodo! Ma posso accedervi subito? Quasi. Occorre soltanto che ci rispedisca le condizioni di utilizzo debitamente firmate. Gliele inviamo immediatamente. Ottimo, allora facciamo uno scambio: io vi inoltro il libretto di risparmio e da parte vostra ricevo la documentazione. Le anticipo che potrò farvi avere il tutto non prima di due settimane, in quanto stasera parto per le ferie. Le auguro di trascorrere delle ottime vacanze! E se va all’estero può sempre pensare a utilizzare la nostra carta Travel Cash! La conosce? Sì, ce l’ho già e infatti è già pronta nel portafogli! Benissimo signor Rossi! Allora le auguro buona giornata e rinnovo gli auguri per delle splendide ferie. E a presto! Grazie mille Sara, arrivederci e buon lavoro. Alcune significative cifre del Centro Servizi Clientela • 22 collaboratori • Oltre 3'000 chiamate la settimana • Circa 20 ore di conversazione al giorno 7 n flusso continuo di notizie, sondaggi, concorsi e molti ricchi premi. Il tutto legato al mondo dei giovani e alle sue ultime tendenze. Stiamo parlando di ‘xcontomio’, l’applicazione lanciata a magg io da BancaStato e scaricabile gratuitamente da Apple App Store e Google Play (ex Android Market). Da sempre viciLorenzo Imperiali na al mondo dei giovani ticinesi – con l’offerta di prodotti bancari a condizioni particolarmente vantaggiosi – l’Istituto ha voluto migliorare i contatti con loro offrendo uno strumento innovativo e moderno, perfettamente in linea con le abitudini tecnologiche delle ragazze e dei ragazzi di oggi. Ma cosa prevede l’applicazione? “La sua natura è voluta- U 8 LA NUOVA APPLICAZIONE GRATUITA “XCONTOMIO” CHE SI PUÒ SCARICARE linguaggio per parlare ai giov Un mente molto semplice” ci risponde Lorenzo Imperiali, consulente individuale all’Agenzia di Mendrisio, che continua: “Innanzitutto occorre scaricare l’applicazione, e a tal fine è sufficiente ricercare la parola ‘xcontomio’. Poi, una volta installata, si può decidere se registrarsi o meno. Non facendolo, si accede comunque ai contenuti, seppur in maniera parziale. Immettendo i propri dati, invece, si fruisce della della versione completa e, soprattutto, si può partecipare ai concorsi”. Già: i concorsi. Come funzionano, di che parlano e cosa c’è in palio? “Vi sono diversi premi. Possono essere digitali: come ad esempio un codice per scaricare una canzone da iTunes, o documenti con utili consigli. Oppure possono es- sere fisici: dai gadget ai buoni di vario genere, passando per oggetti certamente più rari ma molto appetitosi, come cellulari o tablet”. BancaStato mette in palio premi per circa mille franchi la settimana. “Partecipare è molto facile: dal momento che si riceve la notifica push (ovvero il segnale che compare sullo schermo del cellulare e che indica la presenza di una no- i prodotti Un vento di novità Non soffia solo sui giovani il vento di novità in fatto di applicazioni per cellulari Apple o con sistema Android. Nella scorsa edizione, infatti, abbiamo presentato SelfNet Mobile, la soluzione di Internet banking di BancaStato con la quale accedere ai propri conti, consultandone il saldo, anche dallo schermo del proprio iPhone o iPad. Ebbene, BancaStato non ha marciato sul posto e prossimamente SelfNet Mobile sarà a disposizione anche per i sistemi Android (e dunque presente su Google Play) e le sue funzionalità saranno estese anche ai pagamenti: ciò significa che il cellulare potrà diventare uno sportello bancario ancora più completo e pratico. Ma non è tutto. Da inizio luglio è sbarcata sugli store online anche l’applicazione ‘Edicola BancaStato’. Di che si tratta? È molto semplice: mette a disposizione, gratuitamente, le edizioni di BancaStato News, dei Rapporti Annuali e dei Bilanci Sociali e Ambientali, gli opuscoli, fogli informativi e comunicati stampa del nostro Istituto. Insomma, in un colpo d’occhio sarà possibile scegliere e consultare ogni genere di materiale edito dalla Banca. Il pratico formato pdf e la disposizione dei documenti in ‘scaffali’ tematici rende la ricerca e la lettura ancora più comoda. “XCONTOMIO”, L’APP LANCIATA A MAGGIO DA BANCASTATO, OFFRE UN FLUSSO CONTINUO DI NOTIZIE, SONDAGGI, CONCORSI E MOLTI RICCHI PREMI. IL TUTTO LEGATO AL MONDO DEI GIOVANI E ALLE SUE ULTIME TENDENZE SUL PROPRIO CELLULARE giovane ani vità, n.d.r.) basta essere veloci: sono i più lesti, infatti, a portarsi a casa il premio”. L’applicazione ‘xcontomio’ – continua Imperiali – è stata come detto voluta da BancaStato per creare un canale comunicativo privilegiato con i giovani. Sviluppata in collaborazione con professionisti del settore (la DOS Informatica e l’agenzia MHI Identity), l’applicazione è pensata per ga- rantire un grande comfort di utilizzo: “La grafica è accattivante e gli argomenti sono suddivisi in nove sezioni tematiche: studio, musica, finanze private, moda & tendenze, food & beverage, solo per te, eventi sportivi, la mia Banca. L’applicazione viene inoltre arricchita da aggiornamenti giornalieri”. Ecco che ad esempio, con l’avvicinarsi del fine settimana, il giovane utente di ‘xcontomio’ viene “informato sui maggiori appuntamenti a cui potrà partecipare non solo in Ticino, ma anche nel resto della Svizzera. Durante la settimana invece riceve consigli sullo studio, sull’alimentazione o su svariati passatempi. Ma questi sono solo esempi, perché sono davvero molte le tematiche di cui tratta l’applicazione”. E allora un dubbio sorge spontaneo: come può un’applicazione sviluppata e gestita da ‘meno giovani’ essere in sintonia, e dunque piacere, ai giovani? “È una domanda che ci siamo subito posti. Il rischio di creare qualcosa che di giovanile avesse solo la forma era certamente alto. Per questo abbiamo ‘assoldato’ un gruppo di ragazze e ragazzi, i quali si riuniscono periodicamente parlando dei loro interessi, delle loro passioni, delle ultime tendenze e di ciò che, in definitiva, vorrebbero leggere su ‘xcontomio’. A noi poi spetta il compito di ‘trascrivere’ quanto emerge da queste discussioni e proporlo ai loro coetanei. Ecco svelato il nostro segreto”. Quale il riscontro ottenuto finora? “È molto positivo. A poco più di una settimana dal lancio, per dare qualche cifra, avevamo ricevuto quasi 7'000 visite. Quasi un migliaio al giorno, il che dimostra come il termine ‘Banca’ non per forza, per un giovane, debba andare di pari passo con ‘noia’ ” conclude Imperiali. Condizioni speciali per clienti speciali Fino al 2% annuo. È a un livello particolarmente alto che può arrivare il tasso di interesse del conto PREMIA giovane. Ma non è l’unico esempio di conti appositamente costruiti intorno alle esigenze delle ragazze e dei ragazzi ticinesi: vi sono infatti anche il conto PRIMA giovane e il conto X Conto Mio, da cui, come si evince facilmente, è stato tratto il nome per l’applicazione che presentiamo in queste due pagine. Entrambi offrono fino all’1,75% di interesse annuo. Simili tassi – che si situano a un livello particolarmente alto se confrontati all’attuale situazione di mercato – ben dimostrano la grande attenzione che BancaStato rivolge alle fasce più giovani della sua clientela. Esse rappresentano il futuro della nostra società e come tali vanno premiate, consentendo un corretto approccio a un’equilibrata gestione delle proprie finanze. 9 i prodotti LO SCOPO A CUI RISPONDONO LE POLIZZE ASSICURATIVE OFFERTE DALLA NOSTRA BANCA Garantire il futuro, capiti quel che capiti arantire il raggiungimento dei propri obiettivi finanziari, tutelando i propri cari, capiti quel che capiti. È a questo semplice, ma non banale, scopo che rispondono le polizze assicurative offerte da BancaStato in collaborazione con Swisscanto. Il loro nome è Swisscanto Safe Credito, Swisscanto Safe Risparmio e Swisscanto Safe Rischio, e sono prodotti che BancaStato ha voluto offrire alla clientela poiché – nella “giungla” del mercato assicurativo odierno – spiccano per la loro semplicità, sicurezza ed efficacia.Ma cosa offrono, e come funzionano? Occorre una premessa: in genere, per i salari medi in Ticino e per redditi inferiori ai 126 mila franchi l’anno, la Legge sull’assicurazione infortuni e invalidità consente un’adeguata copertura in caso di incidenti che limitano per sempre la capacità lavorativa. È dunque in caso di malattia, o in previsione del pensionamento, che emerge l’esigenza di disporre di ulteriori coperture assicurative. Iniziamo dalla Swisscanto Safe Credito. È lo strumento ideale per completare un’ipoteca o un credito privato: nella spiacevole eventualità di un’incapacità lavorativa permanente o, nella peggiore delle ipotesi, di un decesso, questa polizza garantisce una rendita con cui continuare a pagare gli interessi o rimborsare il credito. Oltre a proteggere il cliente e i suoi cari da futuri eventuali situazioni spiacevoli, Swisscanto Safe Credito presenta altri vantaggi più immediati: può infatti fungere da garanzia per la concessione di un credito bancario e il premio annuale si riduce man mano che avvengono i rimborsi. G 10 Passiamo alla Swisscanto Safe Risparmio. Come si evince dal nome, questo prodotto consente di cristallizzare e garantire il raggiungimento di un obiettivo di risparmio previdenziale: pure nell’eventualità di decesso o incapacità lavorativa. In altre parole, copre la differenza tra l’importo finale previsto sul proprio conto Risparmio 3 e quanto effettivamente risparmiato. Anche in questo caso una rendita permetterebbe di percepire, qualora richiesto, quanto destinato al risparmio. Inoltre, avvicinandosi all’obiettivo di risparmio, il premio annuale si riduce. Vincolando la polizza al conto Risparmio 3a, si possono poi ottenere vantaggi fiscali. Vediamo infine la Swisscanto Safe Rischio. Tutte e tre le polizze coprono gli stessi rischi: a differenza delle prime due – i cui importi assicurati sono legati a un credito e a un obiettivo di risparmio – la Swisscanto Safe Rischio è maggiormente legata alla copertura assicurativa desiderata dal cliente. Per sottolineare l’importanza di questi prodotti previdenziali, abbiamo voluto proporvi due esempi in cui sono simulati gli effetti di un grave imprevisto . Silvia, 25 anni, single, dipendente Silvia ha 25 anni e lavora in una fiduciaria. Guadagna 75'000 franchi l’anno. Cosa succederebbe se una malattia dovesse metterla nella spiacevole situazione di non poter più svolgere la sua professione e quindi di non percepire più lo stipendio? Silvia sarebbe esposta a un grande rischio. Secondo l’attuale legislazione, infatti, dopo sei mesi LE POLIZZE ASSICURATIVE, PROPOSTE IN COLLABORAZIONE CON SWISSCANTO, PERMETTONO DI GARANTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI OBIETTIVI TUTELANDO I PROPRI CARI ANCHE IN CASO DI GRAVI DIFFICOLTÀ dall’interruzione dell’attività lavorativa (o addirittura anche meno, a seconda del contratto di lavoro) si corre il rischio di non ricevere alcuna indennità fino al riconoscimento dell’invalidità, ciò che può richiedere anche due anni. In Svizzera, la rendita media dell’AVS corrisponde a circa 20 mila franchi l’anno: è questa la somma che Silvia rischia di non percepire per ben un anno e mezzo. Ecco perché per lei avrebbe senso stipulare una polizza Swisscanto Safe Rischio che coprisse, per l’appunto, l’importo di circa 20 mila franchi. Filippo, 40 anni, dipendente, sposato con un figlio. Filippo ha 40 anni e lavora in una ditta di trasporti, guadagnando 85'000 franchi l’anno. Per ottenere un’entrata soddisfacente, una volta in pensione, nell’ambito delle soluzioni del terzo pilastro ha stipulato un conto Risparmio 3a e ogni anno versa 6'682 franchi (2011), cioè il massimo deducibile fiscalmente. Filippo intende garantirsi tale importo anche in caso di malattia: per questo, nell'ambito di una polizza Swisscanto Safe Risparmio, ha stipulato una rendita per incapacità di guadagno che, per l'appunto, raggiunge tale cifra. In caso di decesso, invece, la sua famiglia incasserebbe un importo pari a quanto Filippo avrebbe voluto risparmiare ogni anno, fino alla pensione. l’incontro LA FAMIGLIA HAAS, PROPRIETARIA DELL’HOTEL DELFINO A LUGANO Cliente di BancaStato tre generazioni iamo clienti di BancaStato da tre generazioni. Ha iniziato a esserlo mia nonna nel 1946, quando è arrivata in Ticino da Interlaken per gestire l’albergo Beha a Lugano. Hanno proseguito i miei genitori, che hanno costruito e aperto nel 1972 l’albergo Delfino. Ho poi continuato io, con un’importante ristrutturazione dell’albergo nel 2002 e un ampliamento nel 2009. La nostra collaborazione con BancaStato continua dunque da quasi 70 anni e si è sempre fondata su un reciproco rapporto di fiducia e di stima. Apprezzo molto la vicinanza di questo istituto all’imprenditorialità ticinese, in particolar modo le piccole e medie imprese, e il suo sostegno all’economia cantonale. BancaStato, pur facendo naturalmente i suoi interessi, sa intrattenere un dialogo franco con la clientela e sa essere flessibile nei momenti di difficoltà se condivide il progetto aziendale”. A parlare in modo tanto lusinghiero della Banca cantonale ticinese è Federico Haas, il proprietario e direttore dell’hotel Delfino di Lugano. Quest’anno la sua famiglia festeggia tre anniversari: i quarant’anni di attività dell’albergo, i cinquant’anni di Federico che rappresenta la terza generazione e i novant’anni di suo padre Walter. L’hotel Delfino è un tre stelle superior, cioè un tre stelle con un servizio di categoria superiore. “Puntiamo moltissimo sull’assistenza al cliente, sull’ospitalità”, commenta Federico Haas. E in effetti, mentre lo stiamo intervistando nei saloni dell’albergo notiamo che gli ospiti si fermano a salutarlo e a chiacchierare con lui, come si fa con un vecchio amico. Non per niente lo slogan della struttura è ‘smart and friendly’, cioè sorriso e gentilezza. Quando è nato all’inizio degli anni Settanta il Delfino (50 camere e 80 posti letto) era il FEDERICO HAAS Ti-Press/S.Golay da “S primo albergo ad essere edificato ex novo nel centro di Lugano con un’ampia piscina. Proprio per enfatizzare questa importante presenza dell’acqua, i genitori di Federico Haas hanno adottato il nome di un animale acquatico, gentile e simpatico, come il delfino, che ben si sposa con la filosofia di accoglienza offerta dalla famiglia ai loro ospiti. Gli antenati di Federico Haas hanno iniziato ad operare nel settore turistico oltre un secolo fa. Il bisnonno ha cominciato con una semplice ‘Auberge’ a Porrentruy, per poi migliorare la posizione in quel di Murten. La famiglia si è trasferita in seguito a Interlaken, dove era proprietaria del Belvedere. Durante la seconda guerra mondiale quell’albergo è stato occupato dai militari e alla fine del conflitto, dopo aver ricevuto un indennizzo per la mancata attività, la nonna Berta ha deciso di vendere e di trasferirsi a “LA COLLABORAZIONE CON BANCASTATO CONTINUA DA QUASI 70 ANNI E SI FONDA DA SEMPRE SU UN RECIPROCO RAPPORTO DI STIMA E DI FIDUCIA; APPREZZO IL SUO SOSTEGNO ALLE AZIENDE DEL NOSTRO CANTONE” Lugano, dove ha gestito l’hotel Beha, il cui fondatore, Alexander Béha fu un pioniere dell’albergheria luganese. Nel 1960 Walter e Hilde Haas, i genitori dell’attuale direttore Federico, hanno rilevato la gestione del Beha, proseguendone l’attività fino al 1970 quando hanno deciso di costruire un nuovo albergo. Federico, prima di stabilirsi a Lugano nel 2000, ha iniziato la sua carriera come cuoco per poi diplomarsi alla scuola per albergatori di Ginevra. Ha girato il mondo specializzandosi tra l’altro nella costruzione e apertura di nuovi alberghi il cui management era affidato ad aziende svizzere del settore. Giunto in Ticino, dopo esperienze in vari continenti, ha ristrutturato il Delfino nel 2002 e ne ha curato un ampliamento nel 2009. Il suo dinamismo gli impedisce di fermarsi e lo porta ad avere nuovi progetti per il futuro. La quarta generazione, il figlio Thomas di sedici anni, mostra già i primi sintomi di contagio al ‘virus alberghiero”. Attualmente studia negli Stati Uniti in un liceo per sportivi, dove può coltivare la sua grande passione per l’hockey su ghiaccio. Papà Federico, nel frattempo, sta pensando come ampliare l’offerta alberghiera tenendo conto dei nuovi trend e delle nuove esigenze del mercato, in costante evoluzione. 11 Siamo sponsor Agenda 21.6 - 1.7.2012 19.8.2012 JazzAscona www.jazzascona.ch Traversata del lago di Lugano www.luganonuoto.ch dell’Associazione Calcio Bellinzona (ACB) www.acbellinzona.ch Ti-Press/C.Reguzzi Ti-Press/C.Reguzzi del Team Ticino www.teamticino.ch delle due squadre ticinesi di Hockey: HCAP e HCL e i rispettivi club giovanili www.hcap.ch - www.hclugano.ch 29-30.6 / 5-7.2012 1.9.2012 Estival Jazz Lugano www.estivaljazz.ch “Gusta il borgo”, Ascona dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) www.svit.ch/it/svit-ticino.html 2 - 9.9.2012 19.esimo Festival dei Festival, Lugano Rassegna internazionale dei Festival della cinematografia di montagna www.festival-dei-festival.ch Ti-Press/G.Putzu 6-7.10.2012 Gianetti Day www.gianettiday.ch 22.7 - 29.7.2012 Festival “Il testro in festa” Teatro Pavento, Locarno www.teatro-paravento.ch dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI) www.eoc.ch della Commissione Ticinese per la Formazione Permanente dei Giuristi (CFPG) www.cfpg.ch AUTUNNO Concerti con gli studenti della scuola universitaria di musica News Mi presento… Parola d’ordine: sicurezza Maurizio Derada Lorenzo Squellati Sei a BancaStato come: responsabile clientela aziendale della regione Bellinzona Lavori a: Bellinzona Abiti a: Cassina d’Agno Quanti anni hai: 38 I tuoi hobby: calcio, bicicletta, libri e fumetti Libro, film e canzone preferiti: Michel Strogoff (Jules Verne), Non è un paese per vecchi (fratelli Coen), Alla fiera dell’est (Branduardi) La vacanza più bella: Tanzania... senza bagagli (smarriti) Il luogo dell’anima: Machu Picchu Il sogno nel cassetto: essere il 13 luglio 2014 al Maracanà di Rio per la finale dei mondiali di calcio Brasile 2014 (Brasile-Svizzera). Andresti a cena con: Luciano Ligabue Il tuo motto: si vive una volta sola. Sei a BancaStato come: responsabile Clientela Individuale della regione Bellinzona Lavori a: Bellinzona Abiti a: Monte Carasso Quanti anni hai: 43 I tuoi hobby: montagna, fotografia, teatro Libro, film e canzone preferiti: Trilogia della città di K. (Agota Kristof); Mulholland Drive (David Lynch); Lieve (Marlene Kuntz) La vacanza più bella: un lungo viaggio nelle Highlands scozzesi Il luogo dell’anima: l’altopiano della Greina e… la Valascia, senza dubbio! Il sogno nel cassetto: è un segreto. e come tutti i segreti, per essere tale deve rimanere… segreto! Andresti a cena con: Isabella Ragonese. Oppure Romeo Castellucci, fondatore della compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio. Il tuo motto: chi più in alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna. Le nuove tecnologie, come i computer o i bancomat, spesso ci semplificano la vita, ma nascondono potenziali insidie. Visitando la pagina Internet www.bancastato.ch/sicurezza potrete accedere a molte informazioni e suggerimenti utili per minimizzare i rischi e tutelarvi al meglio dai criminali informatici. E in caso di domande non esitate a contattare il personale BancaStato: saremo felici di dedicarvi il nostro tempo! Mi presento… 2012 2012 AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI