3
NEWS
NO. 2 - 2012
MAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO
www.bancastato.ch
SOMMARIO
Uno spirito
giovanile
LA SITUAZIONE
Stabilità,
malgrado i mercati
PAG.
2
I SERVIZI
Il Private Banking
di fronte a un bivio
Zona euro al ribasso,
Svizzera meglio del previsto
PAG.
3
Il Centro Servizi Clientela
di BancaStato
L’ATTUALITÀ
Una Banca legata
a filo doppio al Cantone
PAG.
4-5
I PRODOTTI
Un linguaggio giovane
per parlare ai giovani
PAG.
PAG.
PAG.
6
7
8-9
I PRODOTTI
Garantire il futuro,
capiti quel che capiti
L’INCONTRO
Cliente di BancaStato
da tre generazioni
L’AGENDA
Le manifestazioni 2012
News e curiosità
PAG.
PAG.
10
11
PAG.
12
L’editoriale
Giovani
e Banca
di BERNARDINO BULLA
PRESIDENTE DELLA DIREZIONE GENERALE
iovani e Banca”. È
questo il connubio
protagonista di questa edizione di BancaStato
News. “Giovani e Banca” perché, lo scoprirete nelle prossime pagine, l’Istituto ha voluto
riservare alle ragazze e ai ragazzi che abitano il nostro Cantone attenzioni veramente speciali. Ma questo non è, per BancaStato, qualcosa di anormale:
ormai da anni mettiamo a disposizione prodotti appositamente modellati sulle loro esigenze. Questo perché sono, i
giovani, il futuro della società:
siamo convinti che “coccolarli”
sia una delle tante sfaccettature
del significato del mandato
pubblico a cui il nostro operato
risponde. E parlando di futuro
non posso esimermi dal citare
la pagina dedicata alle polizze
assicurative targate Swisscanto,
che alla loro grande efficacia
abbinano un fattore molto importante: la semplicità. Ma, naturalmente, non è tutto: la rivista contiene diversi approfondimenti sulla situazione economica svizzera e internazionale.
Accanto alle analisi dei nostri
esperti di finanza in questo numero spicca un intervistato di
eccezione: il Presidente del nostro Consiglio di amministrazione, Fulvio Pelli, che illustra
il ruolo pubblico del nostro
Istituto e fa il punto della situazione in merito all’attualissima
– e cruciale – questione degli
accordi internazionali di doppia
imposizione. Parleremo poi anche di un servizio diventato un
fiore all’occhiello per la Banca:
il Centro Servizi Clientela e i
suoi operatori. Come di consueto, daremo infine spazio a
un’azienda di successo che con
BancaStato intrattiene da tre generazioni un proficuo rapporto.
Buona lettura a tutti!
“G
2
Stabilità
malgrado i mercati
risultati stabili in un
contesto oggettivamente difficile. Sono quelli
che ha registrato BancaStato
nei primi mesi del 2012, periodo caratterizzato dal persistente livello storicamente
minimo dei tassi di interesse
e dalla pressione sui margini
commerciali delle operazioni di bilancio che hanno avuto ripercussioni negative sull’evoluzione del risultato da
operazioni su interessi; ma
anche dall’incertezza che regna sui mercati finanziari,
dovuta in particolare alle difficoltà di diversi Paesi dell’Eurozona e al conseguente
atteggiamento prudente degli investitori, elementi che
hanno inciso negativamente
sul risultato da operazioni in
commissione e da prestazioni di servizio.
I ricavi netti si sono comunque mantenuti su livelli soddisfacenti grazie alla crescita
dei volumi commerciali. I risultati sono discreti anche
grazie alle misure di riduzione dei costi portate avanti
con successo dall’Istituto. I
R
crediti ipotecari hanno continuato a progredire, analogamente agli impegni nei confronti della clientela e alla
crescita del volume dei patrimoni in gestione.
I dati qui esposti, che nelle
prossime settimane saranno
illustrati nel dettaglio, sono
quindi in linea con quelli dell’anno scorso. Tutto ciò è
un’ulteriore conferma che la
filosofia di BancaStato dà i
frutti sperati e che i Ticinesi
ripongono molta fiducia in
noi. Da sempre l’Istituto
opera a favore dello sviluppo
RISULTATI STABILI
IN UN CONTESTO
OGGETTIVAMENTE
DIFFICILE:
SONO QUELLI
CHE HA REGISTRATO
BANCASTATO
NEI PRIMI
MESI DEL 2012
economico del cantone e per
permettere ai suoi abitanti di
investire i propri risparmi in
maniera sicura e redditizia: è
questo il nostro prezioso
mandato pubblico, per adempiere al quale BancaStato non
ha mai smesso di lavorare all’insegna della prudenza e
della sostenibilità degli affari.
Tale modello assume un valore ancora più grande in
momenti delicati come quello che, ormai da anni, contraddistingue l’economia e
che non lascia ancora presagire segni tangibili di ripresa.
Questo discorso vale soprattutto per l’Europa, dove per il
2012 si prevede vi sarà un tasso di crescita negativo, ma
anche per la Svizzera, che secondo gli esperti non segnerà
progressioni degne di nota.
In un simile difficile contesto
noi siamo ancora più determinati a continuare a rivestire il ruolo di importante sostegno per tutto il Ticino e i
suoi abitanti. È il nostro
obiettivo: siamo la Banca dei
Ticinesi per i Ticinesi, e ne
siamo orgogliosi.
la situazione
IL COMMENTO DI ROMANO BÄR, RESPONSABILE DELL’ANALISI FINANZIARIA
E DELLA GESTIONE PATRIMONIALE, SULLA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE
ribasso
Zona euro al
Svizzera meglio del previsto
roseguono le difficoltà dell’euro causate dall’eccessivo indebitamento in cui
versano numerosi Paesi europei.
Proprio in queste settimane, dopo le elezioni in Francia e in Grecia, i vertici dell’Unione stanno
concordando nuove strategie.
Come giudica questa delicata
situazione Romano Bär, responsabile dell’analisi finanziaria e della gestione patrimoniale per BancaStato?
“Il tasso medio di crescita nella
zona euro è inferiore alle attese
e si attesta su
valori negativi
(-0,4%). Meno
bene del previsto fanno anche
USA e Cina,
mentre i paesi
Romano Bär emergenti (Brasile, India, Russia, Est europeo, alcuni paesi africani e altri del medio ed estremo
Oriente) proseguono il loro
trend in crescita. A livello debitorio, comunque, Stati Uniti,
Gran Bretagna e Giappone non
stanno meglio dell’UE, che deve
però affrontare la drammatica
situazione greca”.
Si sta facendo sempre più difficile anche la situazione della
Spagna: come la giudica?
“Le banche della penisola iberica sono in grande difficoltà e
vanno salvate se non si vuole
creare un effetto domino. D’altra parte il governo di Madrid è
pure confrontato con gravi problemi finanziari denunciati sia
dalle municipalità, sia dalle regioni spagnole”.
Quali sono gli altri Stati europei più a rischio?
“Portogallo e Irlanda sembra
probabile che chiedano alla Comunità di rinegoziare gli accordi
sulle misure di austerità da adottare per uscire dalla crisi”.
E la Svizzera come si situa in
questa delicata situazione?
“Con un tasso medio di crescita preventivato dell’1% – migliore di quello previsto – pen-
P
A LIVELLO DEBITORIO
STATI UNITI, GIAPPONE
E GRAN BRETAGNA
NON STANNO MEGLIO
DELL’UNIONE EUROPEA,
CHE DEVE PERÒ
AFFRONTARE LE GRAVI
CRISI INTERNE DI DIVERSI
PAESI MEMBRI
so dimostri una buona tenuta
dato il cambio sfavorevole
franco-euro”.
Ma è possibile continuare a garantire il cambio fisso con la
moneta europea a 1 franco e 20
centesimi?
“Nel mondo imprenditoriale elvetico mi sembra di individuare
tre posizioni, che presentano tra
loro sfumature diverse”.
Vediamole.
“Un primo gruppo sostiene che il
cambio fisso a 1.20 va mantenuto
– e anzi sarebbe bene alzarlo a
1.30 – per salvare il turismo e le
nostre industrie che producono
merce per l’esportazione. Altri
sono d’accordo di continuare a
garantirlo, ma non a oltranza”.
Cioè fino a quando?
“Fino a quando il costo dell’operazione sarà sopportabile. Non
bisogna infatti dimenticare che
continuando ad acquistare euro
la Banca nazionale si sta di fatto
agganciando alle sorti di quella
moneta e a quelle dei Paesi in cui
è adottata. Questo a lungo andare potrebbe rivelarsi un rischio”.
E la terza posizione, cosa
prevede?
“È una via di mezzo tra le due
precedenti. I fautori di questa tesi
pensano di proseguire a sostenere il cambio fisso fino a quando la
situazione valutaria si calma per
poi lasciare stabilire il cambio reale dal mercato. Nel frattempo turismo e industria d’esportazione
avranno il tempo di prepararsi al
nuovo corso, che si assesterebbe
probabilmente a parità di cambio
franco-euro”.
E lei cosa ne pensa?
“Come economista credo che
continuare a sostenere il cambio
fisso a oltranza potrebbe avere risvolti pericolosi”.
Ma per il turismo ticinese un
cambio franco-euro in parità
sarebbe una catastrofe.
“In effetti a causa della prossimità
del Ticino con l’Italia il nostro
Cantone è particolarmente sensibile agli effetti del cambio, sia per
quanto riguarda il turismo, sia
per l’industria di esportazione,
senza dimenticare chi va a fare la
spesa settimanale oltre confine”.
Cambiamo argomento. Come sta andando il mercato
azionario?
“Il primo trimestre di quest’anno
è andato molto bene. Sembrava
quasi che gli investitori avessero
provvisoriamente dimenticato i
problemi della zona euro. Si è anche assistito a una fuga di capitali
verso monete più sicure – franco
e dollaro – da parte di investitori
provenienti dai Paesi europei in
maggiore difficoltà: Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia e
forse anche Francia e Belgio”.
Il secondo trimestre ha confermato questa tendenza?
“Assolutamente no. A partire
dal mese di aprile si è assistito a
un peggioramento dei risultati,
che ha vanificato i benefici del
primo trimestre”.
E a livello di mercato obbligazionario, cosa è successo?
“Quasi la totalità degli analisti
consigliava di evitare di investire
in obbligazioni di Stato, che invece sono andate molto bene e hanno toccato i massimi storici”.
Ciò nonostante chi acquista
obbligazioni ottiene rendite
bassissime.
“Certo, anche in questo caso ai
minimi storici. I titoli di Stato elvetici, americani e tedeschi vengono acquistati anche a condizioni sfavorevoli (attorno all’1%) pur
di mettere i soldi al sicuro. Esistono addirittura clienti disposti a investire a tasso negativo pur di
non correre rischi”.
Al comune cittadino che ha un
conto in banca, dove consiglia
di investire?
“In parte in azioni sicure. In questo momento, comunque, non in
obbligazioni. Credo sia anche
saggio mantenere una quota di liquidità per essere pronti a investire in modo mirato non appena si
assisterà a una schiarita sui mercati internazionali”.
E investire sull’immobiliare?
“Sì. A condizione che si tratti di
fondi sicuri e controllabili come
quelli che offre BancaStato ai
suoi clienti basati sul mercato
ticinese”.
3
A COLLOQUIO CON FULVIO PELLI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCASTATO
Una Banca legata
a filo doppio al
Cantone
B
4
Che interesse aveva il Cantone a investire altri 130 milioni in BancaStato?
“Possiamo affermare senza timore di essere smentiti che il
Cantone ha fatto un ottimo affare. Sia sui 110 milioni iniziali, sia sui 130 investiti il mese
scorso riceve infatti un interesse annuo del 5%, in base a
una convenzione stipulata in
passato con il nostro Istituto.
Il 5 per cento di redditività oggi può essere considerato ottimo, perché gli interessi sul capitale vigenti attualmente raggiungono nel migliore dei casi
il 2%”.
In quale misura gli utili di
BancaStato
confluiscono
nelle casse del Cantone?
“La Banca stabilisce il proprio
dividendo da distribuire al
Cantone – che riceve già il 5%
sul suo capitale investito –
dopo aver dedotto un terzo
dell’utile d’esercizio che finisce in un fondo di riserva.
Supponiamo quindi che chiuda con un’utile di 30 milioni:
10 verranno destinati alla riserva e 20 finiranno nelle casse dello Stato”.
BancaStato è quindi un buon
investimento per il Cantone.
“Certamente! Per questo il
Cantone detiene la totalità
delle azioni e non è interessato a condividerne una parte
con i privati. Per la Banca
avrebbe potuto essere conveniente concedere buoni di
partecipazione ai privati, perché non avrebbe certamente
concesso loro il 5 per cento di
interesse”.
“LA NOSTRA BANCA
È AFFIDABILE E SICURA.
E’ GARANTITA
DAL CANTONE E NE
SOSTIENE L’ECONOMIA.
E’ L’ISTITUTO IDEALE
PER TUTTI COLORO
CHE CREDONO
IN QUESTI VALORI”
FULVIO PELLI
Ti-Press/G.Putzu
ancaStato è un istituto
cantonale vicino all’economia del Paese e
alle sue istituzioni. È molto
popolare in Ticino e riscuote
la fiducia dei cittadini. Il mese
scorso il Cantone, che finora
aveva investito 110 milioni di
franchi nella sua Banca, ha
deciso di aumentare il capitale sociale dell’istituto a 240
milioni di franchi iniettando
in BancaStato altri 130 milioni. Si tratta di operazioni finanziarie che spesso passano
sopra la testa dei cittadini
non avvezzi alle tematiche
economiche. Ma che cosa significa che BancaStato appartiene al Cantone? Si tratta di
un investimento proficuo?
Perché non privatizzare l’istituto? Per rispondere a queste
e ad altre questioni sul ruolo
pubblico di BancaStato abbiamo incontrato il Presidente
del suo Consiglio di amministrazione Fulvio Pelli, che siede anche nel Parlamento federale e che per sette anni ha diretto il Partito liberale radicale a livello nazionale.
Che cosa significa in pratica,
gli chiediamo, che BancaStato
è garantita dal Cantone?
“La nostra attività è finanziata sia dai privati con i loro
conti di risparmio, sia da altri
istituti che agiscono sul mercato. Ebbene, per entrambi il
fatto che BancaStato sia garantita dal Cantone costituisce un elemento di grande sicurezza. Quando si giudica
quindi la solidità del nostro
Istituto, di fatto, si pensa anche alla consistenza delle casse cantonali e non solo a quelle della Banca. Siccome nessuno crede che il Ticino possa
andare in fallimento, la nostra Banca gode di una forte
credibilità. Questo ci permette di reperire capitali sul mercato a tassi di interesse vantaggiosi, perché siamo considerati un Istituto a basso rischio, dato che il Cantone garantisce per noi”.
In passato si era parlato a più riprese di privatizzare l’Istituto.
“Un discorso serio a questo riguardo non è mai stato fatto.
Al contrario si sono fatte molte speculazioni ideologiche.
D’altra parte con l’attuale sistema di distribuzione degli
utili il Cantone non ha interesse a uscire o a cedere azionariato. E poi chi dice che il privato farebbe funzionare me-
glio l’Istituto? Anche questo è
un pregiudizio ideologico.
D’altra parte la funzione pubblica della Banca con il suo
ruolo di finanziatore del Cantone e dei comuni mi sembra
irrinunciabile. Se la Banca si
privatizzasse diventerebbe simile a tutte le altre e perderebbe la sua attuale specificità”.
Perché? Verso le istituzioni voi
avete un occhio di riguardo?
l’attualità
“I Comuni ricchi potrebbero
reperire finanziamenti in
qualsiasi banca, ma verso
quelli un po’ più in difficoltà
noi abbiamo effettivamente
un occhio di riguardo. Da
noi ottengono i crediti, mentre in altri istituti farebbero
più fatica”.
D’altra parte voi vi definite
anche una banca vicina all’economia cantonale: cosa
significa?
“È una vocazione difficile da
definire. È chiaro che aiutiamo l’economia con strumenti
di mercato e non facciamo beneficenza. Se ci rendiamo
conto che un’azienda è in difficoltà riteniamo inutile conferire crediti che ne prolungherebbero semplicemente
l’agonia. Nei casi invece di attività che hanno chiare prospettive di crescita non esitiamo a intervenire”.
E la politica che ruolo gioca
in queste scelte?
“Queste decisioni vengono
prese dai tecnici. La politica si
occupa di questioni più generali, come quella per esempio
di aumentare il capitale sociale: mi fa piacere che ci si sia
resi conto di come si trattasse
di un’operazione vantaggiosa
per il Ticino. In un cantone
mediatizzato come il nostro
le polemiche non mancano
mai, ma lasciano il tempo che
trovano. Piuttosto auspicherei che si sviluppasse una
nuova cultura politica a proposito delle aziende con partecipazione statale e ci si chiedesse quali strategie esse debbano seguire nei vari settori
di appartenenza”.
“LA CLAUSOLA RUBIK
CHE TASSA ALLA FONTE
IN SVIZZERA I CAPITALI
STRANIERI DEPOSITATI
NELLE NOSTRE BANCHE,
È L’UNICA VIA D’USCITA.
IN DUE O TRE ANNI
BISOGNA PERÒ
CONCLUDERE
SETTE O OTTO
TRATTATI”
A proposito di polemiche,
sembra però che BancaStato
sia sempre stata e sia tuttora
nei cuori dei cittadini ticinesi.
“I ticinesi provano certamente
un forte sentimento di appartenenza al nostro Istituto. Negli anni del boom economico i
politici ci rimproveravano che
ulvio Pelli, oltre ad essere presidente del Consiglio di amministrazione di BancaStato, ha una lunga
militanza nel Consiglio Nazionale a Berna e come presidente del Partito liberale
radicale svizzero ha contatti ad alto livello su piano nazionale e internazionale.
Come giudica, gli chiediamo, il futuro
della piazza bancaria elvetica?
“Sono piuttosto ottimista, ma sono convinto che non si debba perdere tempo”.
Cosa significa?
“Che nel giro di due o tre anni bisogna
riuscire a concludere setto o otto trattati
bilaterali con Stati europei, che prevedano la tassazione alla fonte in Svizzera
(clausola Rubik) dei capitali stranieri depositati nelle nostre banche”.
Ma sarà possibile?
“Nel corso dell’ultimo secolo la Svizzera è stata un paese rifugio per coloro
che all’estero temevano per la sicurez-
F
gli utili non erano sufficientemente elevati. I nostri guadagni sono rimasti sostanzialmente gli stessi in questi anni
di crisi rispetto al passato.
Questo è il frutto di una politica prudente, più pagante nei
momenti difficili che in quelli
di massima espansione”.
Puntiamo
su Rubik
za dei loro capitali. Sono persuaso che
fosse questo il movente prioritario per
portare i soldi nelle nostre banche. Il
fatto di evadere il fisco del Paese di provenienza era solo un motivo secondario. In passato questa politica dei nostri
istituti di credito ha conosciuto momenti di crisi con singoli Stati. Oggi, invece, molti paesi occidentali sembrano
essersi coalizzati contro questa politica
elvetica e la situazione si è fatta molto
più delicata”.
E allora, che fare?
“La cosiddetta proposta Rubik mi sembra in questo momento l’unica via di
uscita. Con questo provvedimento, in-
Cosa risponderebbe a un ticinese che le chiedesse: “Perché investire i miei soldi in
BancaStato?”
“Che la nostra è una Banca
affidabile e sicura. Se gli
stanno a cuore questi valori
ha trovato l’Istituto che fa
per lui!”
fatti, i cittadini esteri pagherebbero in
Svizzera un’imposta alla fonte sui redditi
dei loro capitali stabilita in base all’aliquota vigente nei loro Paesi di provenienza, a cui verrebbe poi versato il ricavato. La Svizzera con questi trattati potrebbe salvaguardare una parte cospicua
di questi capitali esteri, che rimarrebbero nelle nostre banche e continuerebbero a essere trattati con sicurezza, anonimato e competenza. Gli Stati esteri incasserebbero in tempi brevi le tasse prelevate in Svizzera che andrebbero ad alimentare le loro casse”.
Ma chi ha esportato soldi in Svizzera
dovrà però pagare anche una multa nel
proprio paese di provenienza.
“Certo. Ed è sull’importo di questa
multa, chiamiamola così, che si gioca
buona parte di questa partita: se sarà
troppo elevata l’operazione rischierà di
non avere successo”.
5
una fase considerata da
molti analisti molto importante quella che sta
vivendo la piazza finanziaria elvetica, oggetto negli ultimi anni di pressioni sempre maggiori esercitate dall’estero. Gli ultimi mesi hanno dato vita a tre
importanti accordi, con la Germania, il Regno Unito e l’Austria, i quali dovranno passare al
vaglio dei rispettivi parlamenti.
Accordi che, si spera, possano
fungere da modello per il futuro.
come auspica nelle pagine precedenti anche il Presidente del Consiglio di amministrazione di
BancaStato, Fulvio Pelli. Abbiamo chiesto al
responsabile
di BancaStato
Private Banking
Luigi Campagna
Luigi Campagna
di fare un punto
della situazione alla luce dei cambiamenti che hanno interessato le
banche svizzere.
Direttore, quale è lo stato di salute del Private Banking ticinese e svizzero?
“Il settore sta vivendo un vero e
proprio periodo di metamorfosi.
Ci troviamo di fronte a un bivio
che porterà il private banking a
forme completamente diverse rispetto al passato”.
Quale modello di Private Banking dobbiamo aspettarci?
“La nostra piazza finanziaria sarà
chiamata a gestire patrimoni
quasi esclusivamente dichiarati,
di clienti molto più preparati ed
esigenti: sarà necessario un ricambio generazionale degli addetti ai lavori, serviranno competenze molto più specifiche, specie in ambito fiscale”.
Come sta reagendo il settore e,
specificatamente, BancaStato?
“Vi sono banche che stanno adeguando la loro offerta, mentre altre marciano sul posto. Alcuni
istituti, ad esempio, applicano già
alla lettera norme non ancora entrate in vigore. Altri professionisti, invece, oppongono resistenza
a queste novità e vi è anche chi
addirittura consiglia di spostare
gli averi verso paradisi fiscali: è un
grande errore di fondo. La strategia di BancaStato, viceversa, è
proprio quella di sottolineare tutti i vantaggi della regolarizzazione fiscale. In generale siamo costantemente sull’attenti perché
per rispondere alle nuove normative dobbiamo poter sviluppare il
più velocemente soluzioni concrete. Una struttura capace di
scattare prontamente quando occorre è dunque fondamentale”.
È
6
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON LUIGI CAMPAGNA
Il Private Banking
di fronte a un bivio
Come è stata accolta dalla
clientela questa vostra politica?
“Molto bene. In termini di raccolta di capitali, quello attuale
è uno dei momenti più floridi.
Ciò deriva dalla grande fiducia
che la clientela ci accorda: con
noi si sente a proprio agio”.
BancaStato Private Banking è
ormai una realtà affermata
dal 2010: che bilancio traccia?
“Direi molto positivo. Perché,
lo dicevamo prima, abbiamo
raccolto più capitali di quanto
ci aspettassimo, concludendo
anche l’acquisizione di un nuovo team – quello chiassese della
banca cantonale di Lucerna –
che si è rivelata vincente. La
percezione del Private Banking
offerto da BancaStato è cambiata: gli operatori della piazza
indirizzano importanti clienti
verso i nostri servizi. Sono con-
tento; guido un gruppo forte,
coeso, giovane e con grande
ambizione. Vi è però un trend
negativo: la continua diminuzione dei margini commerciali.
Per contrastarlo occorre aumentare i volumi di affari, esattamente come sta avvenendo
con la clientela locale, che per
IL PRIVATE BANKING
STA VIVENDO
UNA VERA E PROPRIA
METAMORFOSI
CHE FARÀ EMERGERE
UN MODELLO
COMPLETAMENTE
DIFFERENTE
RISPETTO AL PASSATO
noi rappresenta una grande potenzialità, e con i capitali dichiarati della clientela estera. E
questa è la dimostrazione che
la nostra strategia è corretta”.
Quali ritiene siano le future
sfide del settore?
“Occorrerà fornire sempre
maggiore sicurezza e tranquillità ai clienti. Questi non tendono più a scegliere gli istituti in
base ai migliori rendimenti, ma
vogliono professionisti capaci
di ragionare a 360 gradi: garantire per esempio un’assistenza
professionale in merito a successione di impresa, pianificazione fiscale, familiare e successoria è una carta vincente.
Ecco perché continuiamo a
stringere alleanze commerciali
con esperti di questi settori: per
fornire al cliente un altissimo
valore aggiunto”.
Ti-Press/G.Putzu
i servizi
IL CENTRO SERVIZI CLIENTELA LAVORA ORMAI A PIENO REGIME
Celere, efficiente, utile
C
elere, efficiente e competente. Utile e cortese. Potrebbero bastare questi
aggettivi per descrivere il Centro Servizi Clientela (CSCL) di
BancaStato. Entrato in funzione da oltre un anno, il CSCL è
un vero e proprio punto di
contatto i cui operatori accolgono centinaia di telefonate al
giorno, smistando gli utenti
verso i giusti interlocutori, rispondendo alle varie informazioni di base richieste e
fungendo anche, per una determinata fascia di clientela,
da consulenti. Un servizio
che rappresenta un vero e
proprio fiore all’occhiello per
BancaStato.
Ma vediamo l’esempio di una
telefonata, che vi proponiamo
utilizzando nomi di fantasia.
ro. Sono un docente di scuola media. Il numero di conto, mi scusi,
non me lo ricordo. In questo momento non sono a casa.
Potrebbe allora dirmi quando
è avvenuta la sua ultima transazione e di quale importo all’incirca si trattava ?
Certo. È stato ieri. Ho fatto benzina spendendo una settantina
di franchi.
La ringrazio. Posso confermarle che il suo salario è stato accreditato ieri in giornata e che
sul conto vi sono 26’847 franchi e 80 centesimi. Vedo che
possiede anche un libretto di
risparmio con un saldo di
2'300 franchi. È già a conoscenza del nostro conto risparmio PREMIA che ha caratteristiche molto interessanti e le
offre un tasso di interesse sino
BancaStato, sono Sara. Buongiorno!
Buongiorno, mi chiamo Filippo
Rossi e vorrei sapere se il mio salario è arrivato sul conto.
Volentieri. Potrebbe cortesemente indicarmi la sua data di
nascita, il suo indirizzo e la sua
professione? Potrei inoltre sapere
il suo numero di conto? Lo chiedo per verificare che sia effettivamente lei il titolare del conto.
Nessun problema. Sono nato il
12 agosto del 1972 e abito a Cla-
UN PUNTO DI CONTATTO
DOVE GIUNGONO
CENTINAIA DI
TELEFONATE OGNI
GIORNO, CHE VENGONO
SMISTATE VERSO I GIUSTI
INTERLOCUTORI, E DOVE
GLI OPERATORI SONO
ANCHE CONSULENTI
a otto volte maggiore rispetto
al libretto in suo possesso?
Sì, so che ci sono prodotti più vantaggiosi. Ma non avendo molto
tempo a disposizione non ho ancora avuto l’occasione di presentarmi ai vostri sportelli per trasferire i soldi su quel conto.
La capisco benissimo. Però
questa modifica è possibile
anche per corrispondenza.
Ci può inviare il libretto per
raccomandata e a tutto il resto ci pensiamo noi, senza bisogno che lei passi fisicamente da noi.
È perfetto! Farò così, allora. Per
me infatti è sempre un problema
trovare il tempo per recarmi allo
sportello, anche per un semplice
pagamento.
Guardi, anche in questo caso
abbiamo ciò che fa per lei. Dispone di un collegamento internet a casa o in ufficio?
Certamente.
Allora la soluzione esiste ed è il
nostro programma di internet
banking chiamato SelfNet che
le permette, in maniera assolutamente gratuita, di accedere
alla banca direttamente dal suo
computer e in totale sicurezza.
Potrà effettuare pagamenti e visualizzare il saldo dei suoi conti
24 ore su 24, ogni giorno e questo anche dal suo telefonino. In
ogni caso i nostri collaborati so-
no a sua disposizione dal lunedì
al venerdì, dalle 8 alle 18.
Questo sì che mi farebbe comodo!
Ma posso accedervi subito?
Quasi. Occorre soltanto che
ci rispedisca le condizioni di
utilizzo debitamente firmate. Gliele inviamo immediatamente.
Ottimo, allora facciamo uno
scambio: io vi inoltro il libretto di
risparmio e da parte vostra ricevo
la documentazione. Le anticipo
che potrò farvi avere il tutto non
prima di due settimane, in quanto
stasera parto per le ferie.
Le auguro di trascorrere delle
ottime vacanze! E se va all’estero può sempre pensare a utilizzare la nostra carta Travel Cash!
La conosce?
Sì, ce l’ho già e infatti è già pronta
nel portafogli!
Benissimo signor Rossi! Allora
le auguro buona giornata e rinnovo gli auguri per delle splendide ferie. E a presto!
Grazie mille Sara, arrivederci e
buon lavoro.
Alcune significative cifre
del Centro Servizi Clientela
• 22 collaboratori
• Oltre 3'000 chiamate
la settimana
• Circa 20 ore di conversazione
al giorno
7
n flusso continuo di
notizie, sondaggi, concorsi e molti ricchi premi. Il tutto legato al mondo
dei giovani e alle sue ultime
tendenze. Stiamo parlando
di ‘xcontomio’, l’applicazione lanciata a magg io da
BancaStato e
scaricabile
gratuitamente da Apple
App Store e
Google Play
(ex Android
Market). Da
sempre viciLorenzo Imperiali na al mondo
dei giovani ticinesi – con l’offerta di prodotti bancari a
condizioni particolarmente
vantaggiosi – l’Istituto ha voluto migliorare i contatti con
loro offrendo uno strumento
innovativo e moderno, perfettamente in linea con le abitudini tecnologiche delle ragazze e dei ragazzi di oggi.
Ma cosa prevede l’applicazione? “La sua natura è voluta-
U
8
LA NUOVA APPLICAZIONE GRATUITA “XCONTOMIO” CHE SI PUÒ SCARICARE
linguaggio
per parlare ai giov
Un
mente molto semplice” ci risponde Lorenzo Imperiali,
consulente individuale all’Agenzia di Mendrisio, che
continua: “Innanzitutto occorre scaricare l’applicazione, e a tal fine è sufficiente ricercare la parola ‘xcontomio’. Poi, una volta installata, si può decidere se registrarsi o meno. Non facendolo, si accede comunque ai
contenuti, seppur in maniera
parziale. Immettendo i propri dati, invece, si fruisce della della versione completa e,
soprattutto, si può partecipare ai concorsi”.
Già: i concorsi. Come funzionano, di che parlano e cosa c’è
in palio? “Vi sono diversi premi. Possono essere digitali:
come ad esempio un codice
per scaricare una canzone da
iTunes, o documenti con utili
consigli. Oppure possono es-
sere fisici: dai gadget ai buoni
di vario genere, passando per
oggetti certamente più rari
ma molto appetitosi, come
cellulari o tablet”. BancaStato
mette in palio premi per circa
mille franchi la settimana.
“Partecipare è molto facile:
dal momento che si riceve la
notifica push (ovvero il segnale che compare sullo
schermo del cellulare e che
indica la presenza di una no-
i prodotti
Un vento di novità
Non soffia solo sui giovani il
vento di novità in fatto di applicazioni per cellulari Apple o
con sistema Android. Nella
scorsa edizione, infatti, abbiamo presentato SelfNet Mobile,
la soluzione di Internet banking di BancaStato con la quale
accedere ai propri conti, consultandone il saldo, anche dallo
schermo del proprio iPhone o
iPad. Ebbene, BancaStato non
ha marciato sul posto e prossimamente SelfNet Mobile sarà
a disposizione anche per i sistemi Android (e dunque presente
su Google Play) e le sue funzionalità saranno estese anche ai
pagamenti: ciò significa che il
cellulare potrà diventare uno
sportello bancario ancora più
completo e pratico. Ma non è
tutto. Da inizio luglio è sbarcata sugli store online anche l’applicazione ‘Edicola BancaStato’. Di che si tratta? È molto
semplice: mette a disposizione,
gratuitamente, le edizioni di
BancaStato News, dei Rapporti
Annuali e dei Bilanci Sociali e
Ambientali, gli opuscoli, fogli
informativi e comunicati stampa del nostro Istituto. Insomma, in un colpo d’occhio sarà
possibile scegliere e consultare
ogni genere di materiale edito
dalla Banca. Il pratico formato
pdf e la disposizione dei documenti in ‘scaffali’ tematici rende la ricerca e la lettura ancora
più comoda.
“XCONTOMIO”, L’APP
LANCIATA A MAGGIO
DA BANCASTATO,
OFFRE UN FLUSSO
CONTINUO DI NOTIZIE,
SONDAGGI, CONCORSI
E MOLTI RICCHI PREMI.
IL TUTTO LEGATO
AL MONDO DEI GIOVANI
E ALLE SUE ULTIME
TENDENZE
SUL PROPRIO CELLULARE
giovane
ani
vità, n.d.r.) basta essere veloci: sono i più lesti, infatti, a
portarsi a casa il premio”.
L’applicazione ‘xcontomio’ –
continua Imperiali – è stata come detto voluta da BancaStato
per creare un canale comunicativo privilegiato con i giovani. Sviluppata in collaborazione con professionisti del
settore (la DOS Informatica e
l’agenzia MHI Identity), l’applicazione è pensata per ga-
rantire un grande comfort di
utilizzo: “La grafica è accattivante e gli argomenti sono
suddivisi in nove sezioni tematiche: studio, musica, finanze private, moda & tendenze, food & beverage, solo
per te, eventi sportivi, la mia
Banca. L’applicazione viene
inoltre arricchita da aggiornamenti giornalieri”.
Ecco che ad esempio, con l’avvicinarsi del fine settimana, il
giovane utente di ‘xcontomio’
viene “informato sui maggiori appuntamenti a cui potrà
partecipare non solo in Ticino, ma anche nel resto della
Svizzera. Durante la settimana invece riceve consigli sullo studio, sull’alimentazione
o su svariati passatempi. Ma
questi sono solo esempi, perché sono davvero molte le
tematiche di cui tratta l’applicazione”.
E allora un dubbio sorge
spontaneo: come può un’applicazione sviluppata e gestita
da ‘meno giovani’ essere in
sintonia, e dunque piacere, ai
giovani? “È una domanda che
ci siamo subito posti. Il rischio di creare qualcosa che di
giovanile avesse solo la forma
era certamente alto. Per questo abbiamo ‘assoldato’ un
gruppo di ragazze e ragazzi, i
quali si riuniscono periodicamente parlando dei loro interessi, delle loro passioni, delle
ultime tendenze e di ciò che,
in definitiva, vorrebbero leggere su ‘xcontomio’. A noi
poi spetta il compito di ‘trascrivere’ quanto emerge da
queste discussioni e proporlo
ai loro coetanei. Ecco svelato
il nostro segreto”. Quale il riscontro ottenuto finora? “È
molto positivo. A poco più di
una settimana dal lancio, per
dare qualche cifra, avevamo
ricevuto quasi 7'000 visite.
Quasi un migliaio al giorno,
il che dimostra come il termine ‘Banca’ non per forza, per
un giovane, debba andare di
pari passo con ‘noia’ ” conclude Imperiali.
Condizioni speciali
per clienti speciali
Fino al 2% annuo. È a un livello
particolarmente alto che può
arrivare il tasso di interesse del
conto PREMIA giovane. Ma
non è l’unico esempio di conti
appositamente costruiti intorno alle esigenze delle ragazze
e dei ragazzi ticinesi: vi sono infatti anche il conto PRIMA
giovane e il conto X Conto
Mio, da cui, come si evince facilmente, è stato tratto il nome
per l’applicazione che presentiamo in queste due pagine. Entrambi offrono fino all’1,75% di
interesse annuo. Simili tassi –
che si situano a un livello particolarmente alto se confrontati
all’attuale situazione di mercato – ben dimostrano la grande
attenzione che BancaStato rivolge alle fasce più giovani della
sua clientela. Esse rappresentano il futuro della nostra società
e come tali vanno premiate,
consentendo un corretto approccio a un’equilibrata gestione delle proprie finanze.
9
i prodotti
LO SCOPO A CUI RISPONDONO LE POLIZZE
ASSICURATIVE OFFERTE DALLA NOSTRA BANCA
Garantire
il futuro, capiti
quel che capiti
arantire il raggiungimento dei propri obiettivi finanziari, tutelando i propri cari, capiti quel che capiti. È a
questo semplice, ma non banale,
scopo che rispondono le polizze
assicurative offerte da BancaStato
in collaborazione con Swisscanto.
Il loro nome è Swisscanto Safe
Credito, Swisscanto Safe Risparmio
e Swisscanto Safe Rischio, e sono
prodotti che BancaStato ha voluto offrire alla clientela poiché
– nella “giungla” del mercato assicurativo odierno – spiccano
per la loro semplicità, sicurezza
ed efficacia.Ma cosa offrono, e
come funzionano?
Occorre una premessa: in genere,
per i salari medi in Ticino e per
redditi inferiori ai 126 mila franchi
l’anno, la Legge sull’assicurazione infortuni e invalidità consente
un’adeguata copertura in caso di
incidenti che limitano per sempre
la capacità lavorativa. È dunque
in caso di malattia, o in previsione
del pensionamento, che emerge
l’esigenza di disporre di ulteriori
coperture assicurative.
Iniziamo dalla Swisscanto Safe
Credito. È lo strumento ideale
per completare un’ipoteca o un
credito privato: nella spiacevole
eventualità di un’incapacità lavorativa permanente o, nella
peggiore delle ipotesi, di un decesso, questa polizza garantisce
una rendita con cui continuare
a pagare gli interessi o rimborsare il credito. Oltre a proteggere il cliente e i suoi cari da futuri
eventuali situazioni spiacevoli,
Swisscanto Safe Credito presenta altri vantaggi più immediati: può infatti fungere da garanzia per la concessione di un
credito bancario e il premio annuale si riduce man mano che
avvengono i rimborsi.
G
10
Passiamo alla Swisscanto Safe
Risparmio. Come si evince dal
nome, questo prodotto consente
di cristallizzare e garantire il raggiungimento di un obiettivo di risparmio previdenziale: pure
nell’eventualità di decesso o incapacità lavorativa. In altre parole,
copre la differenza tra l’importo
finale previsto sul proprio conto
Risparmio 3 e quanto effettivamente risparmiato. Anche in
questo caso una rendita permetterebbe di percepire, qualora richiesto, quanto destinato al risparmio. Inoltre, avvicinandosi
all’obiettivo di risparmio, il premio annuale si riduce. Vincolando la polizza al conto Risparmio
3a, si possono poi ottenere vantaggi fiscali.
Vediamo infine la Swisscanto
Safe Rischio. Tutte e tre le polizze coprono gli stessi rischi: a differenza delle prime due – i cui importi assicurati sono legati a un
credito e a un obiettivo di risparmio – la Swisscanto Safe Rischio
è maggiormente legata alla copertura assicurativa desiderata
dal cliente.
Per sottolineare l’importanza di
questi prodotti previdenziali, abbiamo voluto proporvi due
esempi in cui sono simulati gli effetti di un grave imprevisto .
Silvia, 25 anni,
single, dipendente
Silvia ha 25 anni e lavora in una
fiduciaria. Guadagna 75'000
franchi l’anno. Cosa succederebbe se una malattia dovesse
metterla nella spiacevole situazione di non poter più svolgere
la sua professione e quindi di
non percepire più lo stipendio?
Silvia sarebbe esposta a un grande rischio. Secondo l’attuale legislazione, infatti, dopo sei mesi
LE POLIZZE ASSICURATIVE,
PROPOSTE IN
COLLABORAZIONE
CON SWISSCANTO,
PERMETTONO
DI GARANTIRE
IL RAGGIUNGIMENTO
DEI PROPRI OBIETTIVI
TUTELANDO
I PROPRI CARI
ANCHE IN CASO
DI GRAVI DIFFICOLTÀ
dall’interruzione dell’attività lavorativa (o addirittura anche
meno, a seconda del contratto
di lavoro) si corre il rischio di
non ricevere alcuna indennità fino al riconoscimento dell’invalidità, ciò che può richiedere anche due anni. In Svizzera, la rendita media dell’AVS corrisponde a circa 20 mila franchi l’anno:
è questa la somma che Silvia rischia di non percepire per ben
un anno e mezzo. Ecco perché
per lei avrebbe senso stipulare
una polizza Swisscanto Safe Rischio che coprisse, per l’appunto, l’importo di circa 20 mila
franchi.
Filippo, 40 anni, dipendente,
sposato con un figlio.
Filippo ha 40 anni e lavora in
una ditta di trasporti, guadagnando 85'000 franchi l’anno.
Per ottenere un’entrata soddisfacente, una volta in pensione,
nell’ambito delle soluzioni del
terzo pilastro ha stipulato un
conto Risparmio 3a e ogni anno
versa 6'682 franchi (2011), cioè il
massimo deducibile fiscalmente. Filippo intende garantirsi tale importo anche in caso di malattia: per questo, nell'ambito di
una polizza Swisscanto Safe Risparmio, ha stipulato una rendita per incapacità di guadagno
che, per l'appunto, raggiunge
tale cifra. In caso di decesso, invece, la sua famiglia incasserebbe un importo pari a quanto Filippo avrebbe voluto risparmiare ogni anno, fino alla pensione.
l’incontro
LA FAMIGLIA HAAS, PROPRIETARIA DELL’HOTEL DELFINO A LUGANO
Cliente di BancaStato
tre generazioni
iamo clienti di BancaStato da tre generazioni. Ha iniziato a
esserlo mia nonna nel 1946,
quando è arrivata in Ticino da
Interlaken per gestire l’albergo Beha a Lugano. Hanno
proseguito i miei genitori, che
hanno costruito e aperto nel
1972 l’albergo Delfino. Ho poi
continuato io, con un’importante ristrutturazione dell’albergo nel 2002 e un ampliamento nel 2009. La nostra collaborazione con BancaStato
continua dunque da quasi 70
anni e si è sempre fondata su un
reciproco rapporto di fiducia e
di stima. Apprezzo molto la vicinanza di questo istituto all’imprenditorialità ticinese, in
particolar modo le piccole e
medie imprese, e il suo sostegno all’economia cantonale.
BancaStato, pur facendo naturalmente i suoi interessi, sa intrattenere un dialogo franco con
la clientela e sa essere flessibile
nei momenti di difficoltà se condivide il progetto aziendale”.
A parlare in modo tanto lusinghiero della Banca cantonale ticinese è Federico Haas,
il proprietario e direttore dell’hotel Delfino di Lugano.
Quest’anno la sua famiglia festeggia tre anniversari: i quarant’anni di attività dell’albergo, i cinquant’anni di Federico che rappresenta la terza generazione e i novant’anni di suo padre Walter.
L’hotel Delfino è un tre stelle superior, cioè un tre stelle con un
servizio di categoria superiore.
“Puntiamo moltissimo sull’assistenza al cliente, sull’ospitalità”,
commenta Federico Haas. E in
effetti, mentre lo stiamo intervistando nei saloni dell’albergo notiamo che gli ospiti si fermano a
salutarlo e a chiacchierare con lui,
come si fa con un vecchio amico.
Non per niente lo slogan della
struttura è ‘smart and friendly’,
cioè sorriso e gentilezza.
Quando è nato all’inizio degli
anni Settanta il Delfino (50
camere e 80 posti letto) era il
FEDERICO HAAS
Ti-Press/S.Golay
da
“S
primo albergo ad essere edificato ex novo nel centro di Lugano con un’ampia piscina.
Proprio per enfatizzare questa importante presenza dell’acqua, i genitori di Federico
Haas hanno adottato il nome
di un animale acquatico, gentile e simpatico, come il delfino, che ben si sposa con la filosofia di accoglienza offerta
dalla famiglia ai loro ospiti.
Gli antenati di Federico Haas
hanno iniziato ad operare nel
settore turistico oltre un secolo fa. Il bisnonno ha cominciato con una semplice ‘Auberge’
a Porrentruy, per poi migliorare la posizione in quel di
Murten. La famiglia si è trasferita in seguito a Interlaken,
dove era proprietaria del Belvedere. Durante la seconda
guerra mondiale quell’albergo è stato occupato dai militari e alla fine del conflitto,
dopo aver ricevuto un indennizzo per la mancata attività, la nonna Berta ha deciso
di vendere e di trasferirsi a
“LA COLLABORAZIONE
CON BANCASTATO
CONTINUA DA QUASI
70 ANNI E SI FONDA
DA SEMPRE
SU UN RECIPROCO
RAPPORTO
DI STIMA E DI FIDUCIA;
APPREZZO IL SUO
SOSTEGNO
ALLE AZIENDE
DEL NOSTRO CANTONE”
Lugano, dove ha gestito l’hotel Beha, il cui fondatore,
Alexander Béha fu un pioniere dell’albergheria luganese.
Nel 1960 Walter e Hilde Haas,
i genitori dell’attuale direttore Federico, hanno rilevato la
gestione del Beha, proseguendone l’attività fino al
1970 quando hanno deciso di
costruire un nuovo albergo.
Federico, prima di stabilirsi a
Lugano nel 2000, ha iniziato
la sua carriera come cuoco
per poi diplomarsi alla scuola
per albergatori di Ginevra.
Ha girato il mondo specializzandosi tra l’altro nella costruzione e apertura di nuovi
alberghi il cui management
era affidato ad aziende svizzere del settore. Giunto in Ticino, dopo esperienze in vari
continenti, ha ristrutturato il
Delfino nel 2002 e ne ha curato
un ampliamento nel 2009. Il
suo dinamismo gli impedisce
di fermarsi e lo porta ad avere
nuovi progetti per il futuro. La
quarta generazione, il figlio
Thomas di sedici anni, mostra
già i primi sintomi di contagio
al ‘virus alberghiero”. Attualmente studia negli Stati Uniti
in un liceo per sportivi, dove
può coltivare la sua grande
passione per l’hockey su ghiaccio. Papà Federico, nel frattempo, sta pensando come ampliare l’offerta alberghiera tenendo conto dei nuovi trend e delle nuove esigenze del mercato,
in costante evoluzione.
11
Siamo sponsor
Agenda
21.6 - 1.7.2012
19.8.2012
JazzAscona
www.jazzascona.ch
Traversata del lago di Lugano
www.luganonuoto.ch
dell’Associazione Calcio Bellinzona (ACB)
www.acbellinzona.ch
Ti-Press/C.Reguzzi
Ti-Press/C.Reguzzi
del Team Ticino
www.teamticino.ch
delle due squadre ticinesi di Hockey:
HCAP e HCL e i rispettivi club giovanili
www.hcap.ch - www.hclugano.ch
29-30.6 / 5-7.2012
1.9.2012
Estival Jazz Lugano
www.estivaljazz.ch
“Gusta il borgo”, Ascona
dell’Associazione svizzera
dell’economia immobiliare (SVIT)
www.svit.ch/it/svit-ticino.html
2 - 9.9.2012
19.esimo Festival dei Festival, Lugano
Rassegna internazionale dei Festival
della cinematografia di montagna
www.festival-dei-festival.ch
Ti-Press/G.Putzu
6-7.10.2012
Gianetti Day
www.gianettiday.ch
22.7 - 29.7.2012
Festival “Il testro in festa”
Teatro Pavento, Locarno
www.teatro-paravento.ch
dell’Istituto Oncologico
della Svizzera Italiana (IOSI)
www.eoc.ch
della Commissione Ticinese
per la Formazione Permanente
dei Giuristi (CFPG)
www.cfpg.ch
AUTUNNO
Concerti con gli studenti
della scuola universitaria di musica
News
Mi presento…
Parola d’ordine:
sicurezza
Maurizio Derada
Lorenzo Squellati
Sei a BancaStato come:
responsabile clientela aziendale
della regione Bellinzona
Lavori a: Bellinzona
Abiti a: Cassina d’Agno
Quanti anni hai: 38
I tuoi hobby: calcio, bicicletta, libri e fumetti
Libro, film e canzone preferiti:
Michel Strogoff (Jules Verne),
Non è un paese per vecchi (fratelli Coen),
Alla fiera dell’est (Branduardi)
La vacanza più bella:
Tanzania... senza bagagli (smarriti)
Il luogo dell’anima: Machu Picchu
Il sogno nel cassetto:
essere il 13 luglio 2014 al Maracanà di Rio
per la finale dei mondiali di calcio Brasile
2014 (Brasile-Svizzera).
Andresti a cena con: Luciano Ligabue
Il tuo motto: si vive una volta sola.
Sei a BancaStato come: responsabile Clientela
Individuale della regione Bellinzona
Lavori a: Bellinzona
Abiti a: Monte Carasso
Quanti anni hai: 43
I tuoi hobby: montagna, fotografia, teatro
Libro, film e canzone preferiti: Trilogia della
città di K. (Agota Kristof); Mulholland Drive
(David Lynch); Lieve (Marlene Kuntz)
La vacanza più bella: un lungo viaggio nelle
Highlands scozzesi
Il luogo dell’anima: l’altopiano della Greina
e… la Valascia, senza dubbio!
Il sogno nel cassetto: è un segreto. e come tutti i
segreti, per essere tale deve rimanere… segreto!
Andresti a cena con: Isabella Ragonese. Oppure Romeo Castellucci, fondatore della compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio.
Il tuo motto: chi più in alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna.
Le nuove tecnologie, come
i computer o i bancomat,
spesso ci semplificano la vita,
ma nascondono potenziali
insidie.
Visitando la pagina Internet
www.bancastato.ch/sicurezza
potrete accedere a molte
informazioni e suggerimenti
utili per minimizzare i rischi
e tutelarvi al meglio dai
criminali informatici. E in
caso di domande non esitate
a contattare il personale
BancaStato: saremo felici di
dedicarvi il nostro tempo!
Mi presento…
2012
2012
AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI
AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI
Scarica

L`ultima edizione di BancaStato News