✓ NEWS NO. 2 - 2006 MAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO BancaStato partner ideale per aziende pubbliche e private SOMMARIO Crescere insieme ALLE PAGINE 2 E 3 L’EDITORIALE PAG 2 E 3 L’importanza di crescere insieme I COLLABORATORI LA CLIENTELA PAGG 3 Incontro con Rocco Cattaneo di City Carburoil PAG 4 E 5 Incontro con Paolo Rossi Le nuove succursali di Chiasso e Locarno PAGG 9 Pensate al futuro con BancaStato PAG 6 E 7 LE SPONSORIZZAZIONI Due storie di vita: Mary Bernardasci e Pierluigi Pellandini IL TERRITORIO L’ENTE PUBBLICO IL RISPARMIO 3 Direttore dell’Azienda Elettrica Ticinese PAG 10 E 11 Vicino ad arte e cultura, spettacolo e sport PAG 8 L’AGENDA PAG 12 l’editoriale di DONATO BARBUSCIA PRESIDENTE DELLA DIREZIONE GENERALE L’importanza di crescere insieme aro lettore, nell’ultimo numero di BancaStato News avevo solo brevemente accennato all’evoluzione degli affari dell’Istituto in vista della prossima pubblicazione del Rapporto d’esercizio 2005. Non è mia intenzione dilungarmi troppo su cifre e bilanci, ritengo comunque doveroso presentare, anche se in modo sintetico, i risultati conseguiti dopo un anno di intenso lavoro. In un contesto macroeconomico sostanzialmente positivo, caratterizzato da mercati finanziari svizzeri ed esteri più forti di quanto gli analisti avessero ipotizzato, da tassi d’interesse a breve e medio termine mantenutisi a livelli modesti, abbiamo registrato una progressione soddisfacente degli utili, in linea con l’evoluzione positiva degli ultimi anni. Rispetto al 2004, infatti, abbiamo conseguito un miglioramento sia dell’utile lordo che dell’utile netto. Il buon andamento degli affari è dimostrato dallo sviluppo complessivo dei crediti nei confronti della clientela che, in aumento del 4,7%, sfiora i 6 miliardi. Da rilevare, in particolare, la crescita dei crediti ipotecari, storicamente la nostra principale attività, la cui voce di bilancio si è attestata a 4,84 miliardi, con una crescita del 4,8%. I risultati ottenuti nella prima parte del 2006 sono buoni: nei confronti dei primi mesi dello C scorso anno, i ricavi netti sono cresciuti e i costi d’esercizio sono rimasti sostanzialmente stabili. L’utile lordo ha quindi segnato una buona crescita. Il totale dei crediti, come pure il totale degli impegni nei confronti della clientela, hanno anche segnato un discreto aumento. Un’ultima osservazione per quanto riguarda la pubblicazione del Rapporto annuale 2005: quest’anno ci sono state due grandi novità, l’introduzione di un nuovo capitolo sul governo d’impresa (Corporate Governance) e la pubblicazione in allegato del primo Bilancio sociale ambientale, che stanno ad indicare una politica di comunicazione sempre più trasparente. Invito quindi tutti coloro fossero interessati, a consultare la documentazione completa presente nel portale BancaStato. Crescere insieme: questo è il motto in cui crediamo, promosso dall’Unione delle Banche Cantonali Svizzere, e al quale dedichiamo l’intero numero. Le pagine seguenti, riportano testimonianze concrete - diverse nel loro genere - di lunghe e fruttuose collaborazioni realizzate con il nostro Istituto, rafforzatesi sempre più con il passare degli anni. 2 BUONI RISULTATI IN LINEA CON L’EVOLUZIONE POSITIVA DEGLI ULTIMI ANNI E ALL’INSEGNA DI UNA POLITICA DI COMUNICAZIONE SEMPRE PIÙ TRASPARENTE Gli articoli spaziano da racconti di vita professionale trascorsi quasi interamente in BancaStato, a crediti accordati a clienti privati e pubblici, che in BancaStato hanno creduto e investito il proprio capitale permettendoci di accompagnarli per decine e decine di anni. Ricordiamo anche le grandi manifestazioni sponsorizzate a sostegno dell’economia ticinese, che il grande pubblico associa da anni a BancaStato. Crescere insieme significa anche crescere nel territorio, cambiando veste attraverso un rimodernamento degli stabili. Ne sono l’esempio la ristrutturazione della succursale di Chiasso, dove i lavori termineranno nell’autunno dell’anno prossimo, o il recente acquisto dell’edificio Palazzo Regina, collocato al centro di Locarno, a due passi da Piazza Grande e dal lago. Queste due operazioni sono la dimostrazione che BancaStato intende investire nelle regioni perché crede nelle loro potenzialità di sviluppo. Siamo convinti che la chiave del successo, che favorirà un incremento duraturo della redditività e dell’efficienza - a beneficio dei nostri collaboratori e dei nostri clienti - sia proprio il lavoro di squadra, il perseguire un obiettivo comune con impegno e costanza verso nuovi e sempre più ambiziosi traguardi. Buona lettura a tutti! la banca e la clientela ROCCO CATTANEO Nel lavoro come in bici bisogna “L AMMINISTRATORE DELEGATO DI CITY CARBUROIL DI RIVERA pedalare a cosa più importante è costruire e mantenere un rapporto di fiducia con il proprio partner bancario. BancaStato accompagna le nostre iniziative e i progetti con estrema attenzione e si è dimostrata fedele anche nei momenti meno felici, inevitabili nella vita imprenditoriale. Di questo le siamo molto riconoscenti”. Rocco Cattaneo, amministratore delegato della City Carburoil di Rivera, parla del suo lavoro con entusiasmo. Con BancaStato ‘pedala’ insieme da anni, proprio come ha fatto sulle biciclette, la sua “immensa passione”, che lo ha portato ad essere un personaggio, artefice con altri amanti del pedale di quei campionati del mondo su strada a Lugano nel 1996 e di mountain-bike che si svolsero a Lugano e sul Tamaro nel 2003. “L’imprenditore - dice - è un essere irrequieto, creativo. I progetti sul tavolo sono sempre molti e solo pochi si possono realizzare. Il credito bancario aiuta le piccole e medie imprese a realizzarne il più possibile. In ogni caso è indispensabile un'accurata valutazione dei rischi tra cui anche il possibile rincaro del costo del denaro”. La sua azienda familiare, fondata nel 1953 dal padre Egidio Cattaneo, è attiva nei seguenti settori: distribuzione di carburanti in tutta la Svizzera attraverso una rete propria di 27 stazioni di servizio con CityShop e CitySnackbar con marchio Agip, distribuzione di gas propano nella Svizzera italiana, servizi logistici di carburanti nei depositi di Rivera e Bironico. Il gruppo City occupa attualmente, nei diversi settori aziendali, 240 persone. Quando il lavoro lo consente, Rocco inforca ancora la sua amata bicicletta. E del pedale parla sempre con grande ardore, anche perché, dopo i mondiali di mountain-bike, toccherà a Mendrisio nel 2009 fregiarsi di un altro grande avvenimento: i campionati mondiali su strada. “La scelta di Mendrisio è la conferma di una grande tradizione. Per la quinta volta approdano in Ticino i Mondiali di ciclismo: Lugano 1953, Mendrisio 1971, Lugano 1996 e Lu- gano - Monte Tamaro 2003. Da noi il ciclismo è molto di più che una semplice disciplina sportiva”. In sordina, se si vuole, senza clamori apparenti, il ciclismo ticinese è cresciuto molto in questi ultimi anni. I Club cantonali fanno un grosso lavoro. Il fatto che negli ultimi decenni diversi corridori ticinesi siano arrivati al professionismo, e con successo, ne è la prova. Secondo Cattaneo, però, la pratica del ciclismo sta comunque vivendo una fase “paradossale”: mentre a livello giovanile si fa molta fatica a stimolare i ragazzi a pedalare (per la concorrenza delle altre discipline sportive e la paura dei pericoli sulle strade), a livello amatoriale si assiste ad un vero boom, soprattutto dai trent’anni in su. “Una cosa è certa - riprende bisogna lavorare ancora moltissimo per rendere le strade cantonali e comunali più sicure. A chi usa la bicicletta per sport, svago o come semplice mezzo di trasporto è necessario dare maggior protezione. Da questo lato il Ticino ha ini- ziato a muoversi con molto ritardo e nel confronto con altri cantoni o nazioni ha ancora molta strada da pedalare!”. Nasceranno nuovi campioni del pedale ticinesi? “Penso che di segreti non ce ne siano. La passione è la prima cosa: la voglia ogni giorno di prendere questo favoloso mezzo di trasporto che ti dà un enorme senso di libertà. La pazienza e la costanza: i risultati arrivano dopo anni di duro lavoro. Se a questi elementi si aggiungono adeguate doti fisiche, ecco che nasce il campione”. Ma perché ciò avvenga occorre che dietro le quinte ci siano organizzazione, club, supporti, sponsor. Il Ticino ciclistico, suggerisce l’imprenditore, ha bisogno urgentemente di due cose. La prima: i cicloamatori devono maggiormente impegnarsi a trasmettere la loro passione ai giovani. La seconda: la creazione di un circuito chiuso al traffico in modo permanente della lunghezza di 2-3 km dove grandi e piccini possono girare in tutta tranquillità. “Non mi sembra di chiedere molto”. 3 “L’ 4 sfida è investire” “La nostra PAOLO ROSSI DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA ELETTRICA TICINESE (AET) alcuni prodotti, come l’energia di banda, quella che fa funzionare il frigorifero per intenderci, che acquista integralmente da grossisti terzi. “Questa crescente dipendenza dal mercato, riduce la sicurezza dell’approvvigionamento del Ticino e lo espone al rischio di forti oscillazioni dei prezzi”, precisa il direttore. Per parare questi rischi, Aet ha intrapreso un’importante politica di investimenti in Ticino ed all’estero (più di 300 milioni di franchi da investire nei prossimi anni, di cui la maggior parte nel nostro Paese) al fine di aumentare il grado di autocopertura dell’approvvigionamento ticinese e diversificare i prodotti generati. Il mercato elettrico internazionale, poi, è fortemente cambiato. La liberalizzazione ha investito tutti i paesi ed il mercato “BANCASTATO È DI GRAN LUNGA IL PRINCIPALE PARTNER FINANZIARIO DI AET” grossista è ormai aperto ed integrato. Il fatto che questo processo non sia stato finora regolato da un quadro legislativo pertinente, ha però determinato delle condizioni di ineguaglianza, in particolare per quanto riguarda l’accesso alle reti, a detrimento delle società medie, medio/piccole, quali Aet: “La nuova legi- ▼ Azienda Elettrica Ticinese (Aet) ha da sempre avuto un rapporto importante con BancaStato. Ambedue le aziende dipendono dal medesimo proprietario, il Cantone, ed operano per questo in base ad una comune filosofia aziendale, che mira a creare e sviluppare know how e funzioni direzionali a sostegno della piazza economica ticinese”. Che l’energia sia un asset strategico per il governo cantonale, è storicamente assodato. L’energia idroelettrica, in particolare, che il territorio dona copiosamente, costituisce un punto di forza dell’intero sistema economico. Va da sé che Paolo Rossi, direttore generale dell’Azienda Elettrica Ticinese, parli di “rapporti fiduciari tra BancaStato ed Aet immediati”. Naturalmente, essi non si svolgono su base esclusiva, anche per evitare concentrazioni eccessive e ripartire convenientemente i rischi che derivano dalle rispettive attività. “BancaStato è comunque di gran lunga il principale partner finanziario di Aet”, conferma il direttore. Aet è un produttore ed un ‘grossista’ dell’energia elettrica che, dunque, non opera nella distribuzione agli utenti finali. Nel contesto operativo in cui si muove, il mercato è di fatto liberalizzato ed integrato a livello internazionale, anche se permangono, fino all’assunzione anche in Svizzera di regole legislative, zone d’ombra che rendono la condizione dell’Azienda Elettrica Ticinese più debole. “Se vuole mantenersi come soggetto autonomo, limitando nel contempo ai propri utenti i rischi derivanti dalla chiusura sul proprio mercato regionale, Aet ha dovuto elaborare una nuova strategia rispetto al passato”, spiega Rossi. Essa deve infatti fronteggiare una crescita continua della domanda, mentre la sua capacità produttiva è rimasta costante. La conseguenza è un’erosione del proprio grado di autocopertura del fabbisogno ticinese. Questo fatto è ulteriormente aggravato dalla concentrazione geografica e tecnologica delle fonti di produzione di Aet. Basta una siccità persistente (come quella in corso da 2 anni) che Aet è costretta ad acquistare grandi quantità di energia dal mercato per sopperire alla mancata produzione propria. Essa, non dispone inoltre su larga scala di la banca e l’ente pubblico IL DIRETTORE GENERALE FA IL PUNTO SU PRESENTE E FUTURO DELL’AZIENDA ELETTRICA TICINESE ▼ slazione in discussione alle Camere Federali - spiega ancora Rossi - dovrebbe però limitare e governare questo strascico dell’oligopolio privato, che fa male sia al mercato in generale che alle regioni periferiche in particolare”. Fare energia, comporta investimenti rilevanti: la tecnologia corre e occorrono molti soldi per stare al passo. La componente finanziaria è essenziale per programmare gli investimenti, gestire le attività day by day, governando nel contempo la liquidità. In questo senso sembra definitivamente tramontato il periodo in cui le aziende elettriche potevano operare, in regime di autofinanziamento, l’insieme degli interventi. Rossi precisa che “il ricorso a sistemi di finanziamento, anche innovativi e l’uso di prodotti di protezione, in particolare per quanto riguarda gli acquisti sul mercato a termine, sono divenuti competenze necessarie nella gestione delle nostre attività. L’innovazione tecnologica è un fattore rilevante per decidere sugli investimenti da operare. In effetti nel settore elettrico i tempi di ammortamento degli impianti sono molto lunghi (da 20 a 40 anni). Durante questo lasso di tempo progressi decisivi potrebbero essere fatti nel campo delle celle a combustione o di altri veicoli per la generazione locale di energia”. Questa evoluzione potrebbe cambiare drasticamente il ruolo e la funzione delle aziende elettriche, il cui mercato passerebbe da un sistema fortemente centralizzato (costruito su grandi impianti di produzione) ad un sistema decentralizzato, in cui l’azienda sarebbe chiamata ad integrare produzioni e consumi di terzi. Se vogliamo fare un paragone con l’informatica, questo passaggio è assimilabile a quello dai grandi apparecchi per la gestione dei sistemi di calcolo, al Pc casalingo. AFFIDABILITÀ NELLE FORNITURE, ATTEGGIAMENTO DINAMICO ED ORIENTATO AL MERCATO SONO I PUNTI DI FORZA DI AET Saper prevedere la lunghezza di questo passaggio dalle tecnologie tradizionali a quelle nuove e gestirlo al meglio (visto che nel frattempo bisogna comunque costruire nuovi impianti per rispondere ai bisogni della società), implica un’attenzione particolare all’innovazione ed una sua comprensione, anche in termini di impatti economici. Recentemente, Aet ha effettuato un’indagine di mercato per monitorare il grado di soddisfazione della propria clientela. L’indagine di mercato ha rilevato come i punti di forza di Aet siano rappresentati dall’affidabilità nelle forniture, l’atteggiamento dinamico, innovativo ed orientato al mercato: “In questo senso i nostri partners ritengono che Aet sia aperta al dialogo e che dispon- ga di una forte coscienza sociale. Interessante notare come i traders ritengono che essa stia costruendo con successo una rete di relazioni internazionali. I limiti, sempre a detta delle persone intervistate nell’indagine, sono rappresentati dall’esigua taglia dimensionale, dalla percezione (a mio modo di vedere esagerata) di un controllo politico sulle nostre attività e l’ancora esigua presenza oltre Gottardo”. Al di là delle lodi raccolte, a Rossi interessa soprattutto focalizzare i difetti per eliminarli o limitarne la pericolosità. In questo senso, Aet ha avviato il più volte citato programma di investimenti e sta discutendo con partner affidabili la costruzione di catene commerciali. Ma nel mercato dell’energia conta sempre di più la flessibilità, la dinamicità… “Mi pare che Aet incarni un modello dinamico di azienda, aperta al rinnovamento del modo di fare impresa nel proprio core business, - precisa il direttore - all’acquisizione di nuove esperienze ed al sostegno ad attività innovative collegate con il rafforzamento della piazza economica ticinese”. Due esempi. La partecipazione alle aste di capacità (cioè le aste in cui vengono messe in “vendita” capacità di trasporto su tratte in cui la domanda supera l’offerta) tra la Francia e l’Italia, che ha permesso all’azienda di acquisire con anticipo il know how e di concorrere con successo all’acquisizione di possibilità di trasporto tra la Germania e la Svizzera, canale necessario all’approvvigionamento quotidiano del nostro Cantone. In secondo luogo, la creazione insieme ad alcuni operatori della piazza finanziaria ticinese di opportunità di investimento per risparmiatori istituzionali. Come sarà Aet tra venti o trent’anni? Paolo Rossi non legge la sfera di cristallo ma si accontenterebbe “… di vederla in buona salute e capace di raccogliere la sfida di gestire in modo autonomo, e nell’interesse dei cittadini ticinesi, il recupero delle acque di Maggia, Blenio e Verzasca alla fine delle concessioni di 80 anni rilasciate nell’immediato dopoguerra. In questo senso stiamo operando, nel solco dello “spirito della Biaschina” che negli anni 50 portò alcuni politici lungimiranti alla coraggiosa scelta di creare l’Aet”. 5 MARY BERNARDASCI E PIERLUIGI PELLANDINI SI RACCONTANO. RICORDI E TRACCE DI DUE PERCORSI UMANI E PROFESSIONALI ei, Mary Bernardasci, membro di direzione di BancaStato, è una delle dirigenti più alte in grado della folta delegazione femminile - circa 200 donne - dell’Istituto. Lui, Pierluigi Pellandini, da 42 anni in banca, membro di direzione, si occupa dei servizi operativi, che in pratica vuol dire traffico dei pagamenti (in Svizzera e su estero), amministrazione titoli, back office borsa e divise. Due storie professionali che s’incrociano, e che sono un bell’esempio da raccontare, di come dentro una banca si possa vivere, chi serenamente fino alla soglia della pensione “senza alcun rimpianto”, come afferma Pellandini; chi coltivando anche le proprie passioni, oltre che svolgendo il lavoro che gli compete, come Bernardasci, che cura alcune attività culturali dell’Istituto, a partire dall’importante pinacoteca forte di centinaia di quadri e sculture. “La presenza femminile sul posto di lavoro, sia essa una banca o un altro ambiente professionale, è essenziale: garantisce equilibrio, cortesia, relazioni umane più complete”, osserva la dirigente. Un ruolo, quello di Bernardasci, segretaria del Consiglio di amministrazione, spiccatamente femminile: garantire agli incontri ufficiali, alle celebrazioni, agli eventi, la perfezione dell’accoglienza, l’etichetta che si conviene. “Che in Banca aggiunge - non è un accessorio inutile, un orpello, ma fa parte della capacità di rapportarsi, in definitiva, con la clientela”. Non nasconde che il percorso all’interno dell’Istituto è stato lungo e faticoso. “Affermarsi nel mondo del lavoro per una donna è sempre più difficile. Fino a poco tempo fa, c’era molta più diffidenza sulle capacità di una donna di potersi ritagliare un ruolo dirigente. Certamente, se non fossi stata donna, la mia carriera sarebbe stata più rapida…”. Acqua passata. Nessuna amarezza, gavetta Dalla a posizioni dirigenziali: due storie di vita 6 però. Nessun rimpianto. “Sono grata a BancaStato per quello che mi ha dato, sia in termini umani che professionali. Sono entrata come segretaria del direttor Giacomo Cattori, ma il mio profilo professionale, con l’arrivo del direttor Romano Mellini, si configurò subito come quello di un’assistente del direttore, e non solo di una segretaria”. Una carriera giocata sempre con un occhio… fuori dalla finestra: per vedere come gira il mondo, quali gusti - soprattutto culturali - imperversano, cosa si muove nel mondo della musica, dell’arte, della società in generale. Di qui, una smodata passione per la musica lirica che ha portato Mary Bernardasci a prendere le redini dell’Associazione Amici della Scala, Lugano. Un sodalizio che oggi conta ben 300 associati, il cui successo si deve in gran parte alla dedizione della ‘signora della lirica’ ticinese. Capace, lei, di portare al Palazzo dei Congressi di Lugano il maestro Riccardo Muti a dirigere l’orchestra giovanile “Luigi Cherubini”. Per il suo impegno a favore dell’Associazione, nel 2005 il Presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, le ha conferito l’onore- ficenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. Un grande amore per la musica e un grande amore per l’arte. BancaStato, sotto il suo dinamico impulso, ha ampliato e qualificato la pinacoteca: una collezione che, pur essendo prevalentemente dedicata all’arte del nostro Cantone tra Ottocento e Novecento, vanta artisti di primissimo livello svizzero, tra cui Cuno Amiet e Ferdinand Hodler. “La mia esperienza professionale è stata fin qui densa di soddisfazioni”. La Banca - osserva Bernardasci - è tuttavia molto cam- ▼ L la banca e i suoi collaboratori PIERLUIGI PELLANDINI E MARY BERNARDASCI MEMBRI DI DIREZIONE DI BANCASTATO ▼ biata: nel 2000 c’è stata una vera svolta con l’arrivo della nuova dirigenza. È partita una profonda ristrutturazione che ha adeguato l’immagine e l’organizzazione della Banca alle nuove, impegnative sfide del mercato”. Un consiglio? “Direi che per crescere insieme, occorre coinvolgere sempre di più anche la clientela. Il cliente - piccolo o grande che sia - deve essere messo nelle condizioni di vivere la ‘sua’ banca come un partner familiare: giorno dopo giorno”. Pierluigi Pellandini ci tiene a ricordarlo: “In BancaStato sono entrato nel 1964…”. Una vita, MARY BERNARDASCI HA PORTATO NEL LAVORO LE PASSIONI PER LA MUSICA E L’ARTE PIERLUIGI PELLANDINI HA VISTO NASCERE L’INFORMATICA IN BANCA insomma. A 19 anni entra in contabilità, dopo aver fatto l’apprendistato in azienda e reduce dalle scuole di commercio. Il primo passaggio di carriera avviene quando in Banca cominciano a entrare le prime ‘macchine’ vere: i calcolatori della IBM, che lo portano ad imparare l’informatica, quella di allora naturalmente, “quando eravamo quattro giovani a imparare i nuovi programmi operativi”. Un anno da pendolare su Milano, presso la IBM, per capire come si fa la migrazione dai sistemi meccanografici e quelli informatici. Il secondo passaggio professionale avviene con l’avvento dei nuovi applicativi: gli ambienti informatici complessi in grado di governare diverse e molteplici funzioni della Banca. Siamo negli anni ’70. “Fino al 1997 ho ricoperto l’incarico di sostituto del responsabile dei servizi informatici. Una carica tenuta fino a quando la Banca ha deciso di migrare sulla nuova piattaforma informatica”. E siamo ai giorni nostri. “In quest’ultima fase mi sono occupato di riorganizzazione e centralizzazione, ovvero della razionalizzazione dei servizi”, racconta Pellandini, che ricorda come momento cruciale il 2000, il famoso millennium bug, il timore planetario che tutta l’informatica mondiale finisse per impallarsi e causare danni giganteschi ai sistemi economici e operativi. “L’altra rivoluzione in Banca è stata internet”, aggiunge il dirigente. Con la rete web evolvono i sistemi di pagamento, prendono piede le carte di credito e il bancomat, il controllo periferico dei conti correnti, l’e-banking insomma. “Non ho mai avuto voglia di cambiare banca - precisa Pellandini - anche se le occasioni non mi sono mancate. Ma BancaStato non è un Istituto ‘grigio’, dove non ci sono possibilità di carriera e soddisfazioni. A me, e ad altri come me, ha sempre dato la possibilità di crescere. In maniera cadenzata, ma di crescere”. E poi ci sono i valori, in cui ‘lei’ e ‘lui’ si riconoscono. I valori di un Istituto controllato dallo Stato, che ha precisi doveri verso la comunità ticinese: spirito di servizio, attenzione al fattore umano, collaborazione con l’economia… Cosa è cambiato? “Oggi si lavora in team”, dice Bernardasci. “Diversamente dal passato, oggi portiamo la gente in Banca. Una volta si stava lì ad aspettarli. Ora c’è concorrenza, mercato, competizione. E bisogna imparare ad attirare la clientela”. Che chiede sempre più servizi ad personam, il private-banking per esempio, per anni laterale al business della Banca cantonale. E il domani? Per Pellandini è ancora un anno di lavoro: “Da giugno 2007 sarò in pensione. Viaggerò. Leggerò. E poi non so…”. Nostalgia? Il rischio forse c’è. Ma la risposta è altrettanto chiara da parte di entrambi: “Bisogna vivere con le tensioni e le novità del mondo”. Proprio come fa BancaStato. 7 la banca e il territorio RENATO ARRIGONI MEMBRO DELLA DIREZIONE GENERALE DI BANCASTATO E RESPONSABILE DELL’AREA LOGISTICA ADRIAN BAUMBERGER RESPONSABILE DEI SERVIZI LOGISTICI er una banca, crescere vuol dire aumentare il numero dei clienti, la redditività, i prodotti e i servizi, il rapporto economico col territorio, il peso specifico nei mercati di riferimento. Non solo. Vuol dire anche dotarsi di strutture e tecnologie in grado di rispondere adeguatamente alle nuove esigenze dei clienti e dei mercati finanziari. “Con la ristrutturazione della succursale di Chiasso e con la riubicazione di quella di Locarno nell’immobile di Via Naviglio Vecchio, BancaStato disporrà di due nuovi gioielli della propria ‘flotta’ immobiliare, costituita da 24 stabili sparsi sul territorio, di cui poco meno di una ventina di proprietà”, spiega Renato Arrigoni, membro della Direzione generale di BancaStato e responsabile dell’area Logistica. Un parco immobiliare notevole, che riflette l’interesse dell’Istituto per il territorio. Negli ultimi anni, BancaStato ha varato un programma di rinnovamento a cominciare da Chiasso, la filiale bancaria più a sud della Svizzera. “Chiasso è una sede storica degli inizi del ‘900 - spiega Adrian Baumberger, responsabile dei servizi logistici - e necessitava di una profonda ristrutturazione. Già nel 1973 era stato aggiunto un corpo e si era intervenuti sullo stabile principale, ma ora i lavori sono più radicali”. A cantiere finito, la sede chiassese si presenterà con un edificio aderente al primo, totalmente coperto da una struttura vetrata e ventilata. Anche il palazzo storico subirà interventi di riqualificazione, a partire dagli infissi fino al colore delle pareti esterne, che torneranno ad assumere la tinta originaria. All’interno le novità più significative riguarderanno la creazione di una sala per le operazioni di banca-elettronica (sportelli bancomat e plurifunzione), oltre ad una nuova sala sportello-clienti e accesso agli uffici. “Termineremo i lavori entro il 2007 - assicura Baumberger - la P 8 A Chiasso e Locarno gioielli due di succursale prima tappa si concluderà già entro quest’anno”. Attraverso la riqualificazione della propria succursale, BancaStato intende dare anche un contributo attivo al miglioramento estetico, architettonico e funzionale del Corso San Gottardo, la via che il Municipio di Chiasso ha voluto pedonalizzare facendola diventare il ‘salotto’ della città. L’intervento è, quindi, “un segnale preciso verso la piazza bancaria di Chiasso”, che può svolgere ancora il suo ruolo storico di riferimento finanziario sotto confine. “Il parco immobiliare di BancaStato - prosegue Arrigoni - rappresenta però anche un onere non indifferente per le risorse finanziarie e per i servizi chiamati ad assumersi la gestione dei rispettivi edifici”. Nell’ambito dell’area Logistica, il programma di riassetto del parco immobiliare è iniziato circa quattro anni or sono. “L’obiettivo prioritario è quello di rivedere il tema sicurezza secondo standard moderni, intervenendo sulle infrastrutture per ridare lustro, laddove necessario, agli spazi destinati al nostro personale ed alla clientela”, aggiunge il responsabile dell’area Logistica. Investimenti finanziari cospicui e numerosi, cantieri e interventi diversi sono programmati da Airolo a Chiasso, da Dongio a Cevio. Chiasso e Locarno arrivano in coda a questo riassetto: “Ovviamente non in ragione di presunte priorità, ma a causa degli oneri di intervento e di progettazione, e quindi dei tempi di elaborazione e preparazione. Ambedue i cantieri sono ora aperti e i lavori corrono a pieno ritmo”, precisa Arrigoni. L’altro importante intervento strutturale, come si è detto, riguarda la succursale di BancaStato di Locarno. L’Istituto ha acquistato l’edificio Palazzo Regina situato in Via Naviglio Vecchio /Via Dogana Vecchia a Locarno. Lo stabile, collocato al centro della Città di Locarno a due passi da Piazza Grande e dal lago, è prestigioso e ben visibile. È accessibile sia da Via Ramogna sia da Largo Zorzi, e si situa nelle vicinanze delle principali fermate dei mezzi pubblici. La sua vicinanza all’autosilo di Largo Zorzi assicura, inoltre, la necessaria disponibilità di parcheggi. Lo stabile è rappresentativo per volumetria ed impatto architettonico ed è, anche grazie alla sua forma monolitica, ben integrato con le costruzioni circostanti. Palazzo Regina dispone di spazi strutturati e ben concepiti per lo svolgimento dell’attività bancaria. Nel passato lo stabile aveva, infatti, già ospitato le attività di un istituto di credito. “L’acquisto dello stabile è la dimostrazione che BancaStato intende investire nel Locarnese e nella Città di Locarno, poiché crede fortemente nelle potenzialità della regione. La crescita mostrata nel settore immobiliare, i recenti segnali incoraggianti provenienti dal settore del turismo e le numerose iniziative imprenditoriali e culturali, sono solo alcuni segnali della vitalità del Locarnese”, sottolinea Baumberger. Gli ultimi interventi presso la sede di Viale Guisan, per la zona clientela in particolare, e nello stabile di Piazza Riforma a Lugano - progetti che sono ancora solo a livello di intenzioni - chiuderanno il riammodernamento delle ubicazioni di BancaStato ed i rispettivi grandi investimenti. A conferma della volontà di mantenere solida la presenza sul territorio cantonale, con spazi di qualità, a lungo termine e a beneficio della vicinanza con i clienti attuali e futuri. la banca e il risparmio Pensate al futuro con BancaStato Risparmio 3 Nel corso della vita gli obiettivi e le priorità mutano a dipendenza delle diverse situazioni famigliari. La nascita di un figlio, l’acquisto di una casa o il pensionamento anticipato influiscono sulla situazione patrimoniale privata. Inoltre si stima che AVS, AI e Cassa Pensione non basteranno a garantire il mantenimento dello stile di vita abituale durante il pensionamento o in caso di invalidità. Pianificando e organizzando la propria previdenza (sicurezza finanziaria) per far fronte alle vicissitudini della vita, il fattore tempo gioca un ruolo decisivo. Risparmiare denaro per il domani, abbinato al reddito del capitale investito e sfruttando le agevolazioni fiscali, contribuiscono ad ottimizzare la vostra situazione finanziaria. Per creare la propria previdenza vi sono a disposizione strumenti innovativi ad hoc per ogni fase della vita. BancaStato offre ai propri clienti, oltre ad altri prodotti mirati, il conto Risparmio 3, una forma di risparmio previdenziale per la vecchiaia e la famiglia, che garantisce una buona opportunità di rendimento, la massima sicurezza e che permette un’ottimizzazione delle imposte sul reddito e sulla sostanza. Realizzare il sogno di una casa propria Gli immobili sono un investimento sicuro e duraturo. Il Risparmio 3, è uno strumento particolarmente adatto all’ammortamento indiretto delle ipoteche, e quindi alla tipologia di clientela BancaStato. Si ha la possibilità di utilizzare il patrimonio versato sul conto per l’acquisto, la costruzione dell’a- bitazione per uso familiare o il rimborso di prestiti ipotecari. Il prelevamento anticipato per l’accesso alla proprietà è possibile ogni 5 anni, sempre con il consenso del coniuge. Investimenti in fondi LPP3 Swisscanto Il capitale accumulato sul conto Risparmio 3 può essere utilizzato per diversificare il patrimonio con investimenti nell’ambito dei fondi LPP3* Swisscanto (nel rispetto delle disposizioni legali OPP2**) con una strategia su misura con differenziazione individuale del rischio. Inoltre si sfrutta l’orizzonte di investimento nel lungo periodo previdenziale e si partecipa alle prospettive di crescita dei mercati finanziari che consente di beneficiare di un potenziale di rendimento più elevato. Le caratteristiche principali: • Il Risparmio 3 è indicato per tutte le persone con un’attività lucrativa, affiliate e non affiliate ad un istituto di previdenza; • I versamenti effettuati sono deducibili dal reddito imponibile: massimo versabile e deducibile CHF 6'192.- per le persone affiliate ad una Cassa Pensione; per le persone non affiliate, il 20% del reddito sino ad un massimo di CH 30'960.-; • Il reddito non è soggetto all’imposta preventiva, né all’imposta sui redditi; • Il capitale non è soggetto all’imposta sulla sostanza sino al momento del ritiro; • Tasso variabile e preferenziale; Versamenti flessibili in base alle proprie possibilità finanziarie; • Il patrimonio può essere ritirato dagli uomini a partire dai 60 anni e dalle donne a partire dai 59 anni. • Il conto è senza spese e commissioni. Assicurazione rischio morte vincolata Separatamente, e in modo facoltativo, è possibile stipulare una polizza d’assicurazione risparmio vincolata Swisscanto Safe per garantire il raggiungimento dell’obiettivo di risparmio quale copertura del rischio in caso di decesso e d’invalidità, per la sicurezza della propria famiglia. Il vostro consulente BancaStato rimane volentieri a disposizione per ulteriori approfondimenti. *LPP - Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità **OPP2 - Ordinanza sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità 9 ENZO FILIPPINI PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE SCI DELLA SVIZZERA ITALIANA (FSSI) a sempre vicino alla vita sociale e culturale cantonale, BancaStato è uno dei principali sponsor di manifestazioni ed eventi, sia a carattere continuativo, che episodico. Nella musica sostiene – da giugno in poi – Lugano Festival, con il concerto dell’Orchestra della Svizzera italiana e l’importante JazzAscona New Orleans & Classics, la kermesse musicale nella quale (dal 23 giugno al 2 luglio) si possono ascoltare alcuni dei migliori talenti mondiali del jazz, nei diversi suoi generi: dal blues al soul, dal gospel al classico. In campo artistico, BancaStato ha sponsorizzato, nello scorso autunno-inverno a Bellinzona, una mostra di tele per bambini del celebre pittore Chagall e svolge un importante ruolo di mecenate acquistando e collezionando opere d’arte di artisti ticinesi, passati e contemporanei, svizzeri e stranieri. Un’esposizione selezionata della vasta pinacoteca della Banca si è tenuta a Villa Ciani a Lugano in occasione del 90° anniversario di fondazione dell’Istituto. L’impegno scientifico e culturale si esprime anche stabilmente con adeguati aiuti economici verso il Biopolo, il Dizionario storico svizzero e il portale web www.e-impresa.ch. Aiuto concreto viene anche fornito a manifestazioni di carattere teatrale, come la rassegna ‘Homo ridens’, e spettacolare, quale il Carnevale Rabadan di Bellinzona. Numerosi, poi, gli appuntamen- D Vicini ad arte e cultura, spettacolo e 10 sport ti a carattere economico, tra cui la ‘Giornata cantonale delle imprese’, e il ‘Business Breakfast’, ciclo di conferenze e di confronto sui temi dell’economia realizzate in collaborazione con il Dipartimento cantonale delle finanze e dell’economia. BancaStato è anche artefice di ‘ConfronTi’, incontri a carattere seminariale che si svolgono al Monte Verità, dedicati al lavoro, all’occupazione e alla crescita economica, realizzati in collaborazione con l’Istituto di ricerche economiche (IRE). BancaStato esprime, poi, un rilevante impegno nell’ambito sportivo. Da alcuni anni sostiene in qualità di sponsor principale il prestigioso torneo internazionale del Tennis Club Lido di Lugano, BancaStato Challenger, che nel 2004 è stato nominato quale miglior Challenger del mondo nel circuito tennistico Atp. In maniera continuativa, inoltre, la Banca è sponsor dell’As- sociazione Calcio Bellinzona, dell’Hockey Club Ambrì Piotta, dell’Hockey Club Lugano (anche della squadra giovanile) e della Federazione di Sci della Svizzera Italiana (FSSI). DA SEMPRE BANCASTATO È UNO DEI PRINCIPALI SPONSOR DI MANIFESTAZIONI ED EVENTI, SENZA LESINARE UN RILEVANTE IMPEGNO NELL’AMBITO SPORTIVO Al presidente della FSSI, Enzo Filippini, BancaStato News ha rivolto alcune domande per capire quale sia il ‘fil rouge’ che lega un istituto bancario ad una federazione sportiva. Presidente Filippini, com’è nata la collaborazione tra la Federazione Sci della Svizzera Italiana (FSSI) e BancaStato? “La Federazione era alla ricerca di uno sponsor con disponibilità verso lo sport in generale e con le necessarie possibilità finanziarie. Abbiamo preso contatto con il servizio marketing di BancaStato, dove abbiamo trovato subito un’accoglienza favorevole”. In che cosa consiste tale collaborazione? “Da parte della Banca si tratta di un importante sostegno finan- la banca e le sponsorizzazioni ziario sull’arco di quattro anni che speriamo di prolungare. La FSSI da parte sua, si è impegnata a rendere visibile l’immagine della Banca in tutte le sue attività: il logo di BancaStato è applicato sull’abbigliamento degli atleti e dei funzionari, su tutte le pubblicazioni ed i manifesti e su tutti i pulmini utilizzati per le trasferte anche oltre Gottardo; striscioni con il logo sono collocati nei campi di gara ed in tutte le manifestazioni dove gli sponsors sono convenientemente citati e ringraziati. Questo modo di ricompensare il nostro sponsor principale sarà rispettato e, se possibile, potenziato durante tutta la validità del contratto”. In generale il mondo economico è vicino allo sci? “Basta guardare le trasmissioni televisive dedicate allo sci per constatare la presenza di importanti nomi del mondo economico: Swisscom, Audi, Raiffeisen ed Helvetia Patria. Lo sci è uno degli sport maggiormente presenti in inverno non solo nell’attività e nelle manifestazioni, ma soprattutto nei programmi televisivi: logico quindi che l’economia ne faccia un suo veicolo pubblicitario preferito. Nel nostro settore regionale, accanto allo sponsor principale BancaStato, abbiamo Aet e Winterthur, senza dimenticare il “SPERO CHE CHI SI OCCUPA DEL MARKETING TURISTICO RIESCA A SOLLECITARE LE INFRASTRUTTURE AFFINCHÈ RICHIAMINO UN TURISMO DIVERSO” Cantone Ticino con il suo ufficio fondi SwissLos e SportToto”. Qual è l’impegno della FSSI verso i giovani e le scuole? “La collaborazione con il Dipartimento cantonale dell’educazione è ottima e di conseguenza anche con il mondo scolastico cantonale. Le direzioni scolasti- che concedono abbastanza facilmente agli atleti delle nostre selezioni il permesso di assentarsi per gare di sci o allenamenti, anche fuori Cantone e all’estero. Il grosso problema del coordinamento sport-studio, che evidentemente preoccupa anche le famiglie, è presente anche nei dirigenti della FSSI. La soluzione per quanto riguarda il Cantone risiede nella Scuola per Sportivi d’Elite (SSPE) presso il Centro Sportivo di Tenero, dove sono presenti anche giovani delle nostre selezioni regionali. Altre soluzioni con più ampie possibilità esistono presso il Collegio della Swiss-Ski a Briga o nei centri di Engelberg e Davos”. Lo sci in Ticino è sempre stato molto popolare, ma la riduzione delle stazioni e lo scarso innevamento hanno pregiudicato questa passione? “Lo sci è sicuramente uno degli sport più diffusi e popolari in Ticino, forse anche per il fatto di aver portato fior di titoli mondiali, allori olimpici e titoli nazionali grazie a Doris de Agostini, Michela Figini e Natascia Leonardi. La chiusura di alcune stazioni, e le stagioni non particolarmente ricche di neve, non credo abbiano ridotto l’attività e la passione dei ticinesi: la maggiore mobilità ha solo portato fuori Cantone, speriamo prov- visoriamente, gli sciatori ticinesi”. Quali sono i principali programmi di sostegno a questo sport previsti dalla FSSI? “La Federazione non ha grandi novità nei suoi programmi: la varietà dell’offerta nei diversi settori, dallo Sci alpino allo Sci di fondo e alle discipline più recenti dello Snowboard e del Freestyle, deve solo essere mantenuta, e, se possibile, incrementata con la formazione di monitori e allenatori impegnati e competenti, con un’intensa collaborazione con tutti i 55 Sci Club attivi nella regione”. Cosa ne pensa dell’innevamento artificiale? “Ammettendo che abbiano ragione i maghi della meteo - sempre meno neve sotto i 1.500 metri) - sconfessati da metà della scorsa stagione, la soluzione della neve programmata è sicuramente tale da assicurare la disponibilità di piste perfette anche in mancanza di consistenti e soprattutto precoci nevicate: lo sci deve poter iniziare la sua attività al più tardi a dicembre”. Cosa si potrebbe fare per rafforzare questo sport in Ticino? “Quanto si fa ora negli Sci Club e nelle scuole è già molto, ma è ancora migliorabile anche quantitativamente. Uno dei mali dello sci in Ticino e Mesolcina è che si vive soprattutto di sci di giornata. Non è compito della FSSI, ma si spera che chi si occupa del marketing turistico riesca a sollecitare le infrastrutture affinché richiamino un turismo diverso, a tutto vantaggio del mondo economico, che ruota attorno allo sci”. 11 6 luglio - "Responsabilità sociale dell'impresa", dalle 08.00 alle 10.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana 7 settembre - "Centri direzionali internazionali", dalle 08.00 alle 10.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana 5 ottobre - "Energie rinnovabili: un settore in crescita", dalle 08.00 alle 10.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana 9 novembre - "Cooperazione fra imprese nella ricerca e nell'innovazione tecnologica", dalle 17.30 alle 20.00 presso l'Azienda agraria cantonale di Mezzana Per informazioni: www.ti.ch/business-breakfast - www.bancastato.ch 16 - 29 LUGLIO Ticino Musica Domenica 16 luglio, ore 21.00, Chiesa S. Francesco a Locarno Concerto di apertura del Festival, con serata mozartiana; Domenica 23 luglio, ore 21.00, Corte interna della Scuola magistrale di Locarno - Rappresentazione operistica in ricordo di W. A. Mozart. Première "La finta giardiniera", opera buffa in 3 atti. www.ticinomusica.com SETTEMRE E NOVEMBRE Centro per la formazione degli Enti locali Settembre - Cerimonia per la consegna dei diplomi ai funzionari degli enti locali Giornata sulla gestione strategica, deleghe di competenze e gestione per obiettivi nei comuni Novembre- Cerimonia di consegna dei diplomi ai consulenti di sicurezza sociale. Per informazioni: http://www.ti.ch/decs/DFP/UDPP/temi/fel/avvenimenticerimonie1.asp www.bancastato.ch AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI 2006 OTTOBRE - DICEMBRE Mostra su Edmondo Dobrzanski (Retrospettiva) Pinacoteca Casa Rusca di Locarno Per informazioni: www.bancastato.ch 2006 6 LUGLIO - 9 NOVEMBR Business Breakfast 2006 Ticino competitivo: aziende in primo piano AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI Per informazioni: www.jazzascona.ch - www.bancastato.ch 2006 23 GIUGNO - 2 LUGLIO JazzAscona - New Orleans & Classics SIAMO SPONSOR della Commissione Ticinese per la Formazione dei Giuristi (CFPG) www.cfpg.ch delle 2 squadre ticinesi di Hockey; HCAP e HCL www.hcap.ch www.hclugano.ch 16 SETTEMBRE - 27 GENNAIO 2007 Mostra "I buffi ritratti di Arcimboldo" Esposizione ludica e interattiva per bambini Museo in erba di Bellinzona Per informazioni: www.museoinerba.com www.bancastato.ch 24 NOVEMBRE - 3 DICEMBRE BancaStato Ticino Gospel Train Gruppo: N'ARMONÈ GOSPEL VOICES 24 novembre - Chiesa di San Mamete, Lumino 25 novembre - Chiesa San Cristoforo, Caslano 26 novembre - Chiesa S. Andrea, Faido 27 novembre - Chiesa SS. Quirico e Giolitta, Melide 28 novembre - Chiesa S. Carlo Cernesio, Barbengo 29 novembre - Chiesa SS. Nazzaro e Celso, Corzoneso 30 novembre - Chiesa S. Stefano, Tesserete 01 dicembre - Chiesa S. Carlo, Magadino 02 dicembre - Chiesa SS. Cosma e Damiano, Mendrisio 03 dicembre - Chiesa del Collegio, Ascona Dalle ore 20.00 Per informazioni: www.bancastato.ch della Federazione di Sci della Svizzera italiana (FSSI) www.fssi.ch dell'Associazione Calcio Bellinzona (ACB) www.acbellinzona.ch dell'Istituto oncologico della Svizzera italiana (IOSI) www.iosi.ch