LA CSR: DEFINIZIONI E RUOLO IN UN'ORGANIZZAZIONE Marisa Parmigiani 1 16012010 Contenuti • PREMESSE • PER UNA DEFINIZIONE TECNICA • PER UNA DEFINIZIONE TEORICA • PER UNA DEFINIZIONE ISTITUZIONALE • IN PRATICA – – – – Cittadinanza sociale d’impresa L’evoluzione della cittadinanza L’evoluzione del modello d’impresa Lo scenario – – – – Etica d’impresa Responsabilità sociale Sostenibilità Responsabilità sociale di territorio – – – – Il modello neo-contrattualista Il modello relazionale La company stakeholder responsability La strategia sociale – La Commissione Europea – La cassetta degli attrezzi 2 16012010 PREMESSE 3 16012010 Cittadinanza sociale d’impresa (II metà XX secolo) Pochi punti avanzati di elaborazione concettuale: Imprenditori con visione articolata: A.Olivetti, A.Merloni • • Movimento cooperativo • Dottrina sociale della Chiesa (P. Vismara, C.d.O, …) Modelli e strumenti di base CSR importati recentemente 4 16012010 L’evoluzione della cittadinanza dalla filantropia caritativa alla filantropia organizzata (paternalismo) • motivazioni etico - religiose dell’imprenditore • • disegno illuminista • • concessione dall’alto (octroyè) • spesso investimenti in infrastrutture (condizioni di vita dei dipendenti) • • 5 16012010 resta centralità valori etici, ma come patrimonio comune aziendale cultura e competenze di impresa assumono grande rilievo processo partecipato all’interno partnership con altri soggetti e organizzazioni società civile L’evoluzione del modello d’impresa Dallo Shareholder oriented Allo Stakeholder oriented azionista Azionista fornitore lavoratore PROFITTO UTILITA’ cliente Impresa PA Impresa ambiente concorrenti Comunità locale 6 16012010 Lo scenario 7 16012010 PER UNA DEFINIZIONE TECNICA 8 16012010 Etica d’impresa “la struttura di corporate governance dovrebbe riconoscere i diritti degli stakeholder come stabiliti per legge ed incoraggiare un’attiva cooperazione tra l’impresa e gli stakeholder nel creare benessere, lavoro e sostenibilità economica dell’impresa” Principi di corporate governance, OECD, 1999 “L’etica nell’economia non è solo un dovere morale, rappresenta invece una scelta obbligata per l’impresa che vuole dare utili” Antonio D’Amato 9 16012010 Responsabilità sociale “Decisione volontaria di contribuire al progresso della società e alla tutela dell’ambiente, integrando preoccupazioni sociali e ecologiche nelle operazioni aziendali e nelle interazioni con gli stakeholder” Green Paper, Comunità Europea , 2001 “…Occorre che alla progressiva mondializzazione dell’economia, corrisponda sempre più la cultura globale della solidarietà, attenta ai bisogni dei più deboli” Giovanni Paolo II 10 16012010 Sostenibilità “ La capacità di assicurare il soddisfacimento delle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro stessi bisogni” The World Commission on Environment & Development, 1987 “Si sta creando una pericolosa equazione tra il livello di eticità di un’azienda e la quantità di denaro che spende per iniziative sociali, disinteressandosi invece dei meccanismi attraverso cui viene generata la ricchezza … il valore sociale non debba essere considerato alla stregua di un mero sottoprodotto di quello monetario… la sostenibilità una azienda la ottiene costruendo valore economico assieme ai suoi interlocutori piuttosto che in competizione con essi…” Luciano Sita 11 16012010 Responsabilità sociale di territorio “Il passaggio da una "responsabilità singola e/o individuale" ad una "responsabilità collettiva" ha l'obbiettivo di accompagnare le istituzioni e le organizzazioni (pubbliche e private; profit e non profit) in un percorso di costruzione condiviso dove le giuste istanze economiche vanno coniugate con le attenzioni sociali e ambientali nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.” RST, 2006 “La relazione fra l’impresa e il territorio del quale è parte non può essere interpretata altrimenti se non come una relazione di interdipendenza reciproca, nella quale l’impresa è fattore determinante per il mantenimento di condizioni di competitività (sociale ed economica) del territorio e, al tempo stesso, soggetto fortemente influenzato dalle condizioni di partenza offerte dal contesto territoriale nel proprio potenziale competitivo (ancora una volta sia economico che sociale). Impronta Etica 12 16012010 PER UNA DEFINIZIONE TEORICA 13 16012010 Il modello neo-contrattualista “ un modello di governance allargata d’impresa, in base alla quale chi governa l’impresa ha responsabilità che si estendono dall’osservanza di doveri fiduciari nei riguardi della peroprietà ad analoghi doveri fiduciari nei riguardi in generale di tutti gli stakeholder”* La relazione tra l’impresa e vi suoi stakeholder si articola in ambiti “fuzzy” non totalmente regolamentati e regolamentabili dalla norma giuridica stakeholder Fiducia L’impresa Fiducia Altre imprese * Lorenzo Sacconi, Uni Trento 14 16012010 Il modello relazionale Anche il mercato è governato dal principio di reciprocità • La condizionalità incondizionale • La bidirezionalità • La transitività Gli individui appartengono ad una comunità La comunità possiede valori e principi I comportamenti degli individui, per appartenenza, si ispirano a tali valori Questa inspirazione arrichisce lo scambio economico * Stefano Zamagni, Uni Bologna 16012010 15 La company stakeholder responsability • “Company” sta a significare che devono essere considerate tutte le forme di creazione di valore e di scambio e tutte le tipologie di azienda. • “stakeholder” suggerisce che il principale obiettivo della CSR è creare valore per gli stakeholder chiave e adempiere alle nostre responsabilità verso di loro. • “Responsibility” implica che non possiamo separare il business dall’etica avere un “approccio per stakeholder” agli affari significa idealmente agire integrando il business, l’etica e considerazioni sociali * Edward Freeman, Uni of Virginia 16 16012010 La strategia sociale • La interconnessione tra l’impresa e la società è strutturale ed analizzabile esattamente come quella tra l’impresa e il mercato ed è elemento strutturale della sua competitività – Dall’analisi della catena del valore sono identificabili tutti gli impatti positivi e negativi e le interconnessioni di ciascun aspetto del processo – Deve essere decodificata la dimensione sociale del contesto di riferimento – Devono essere attribuiti ordini di priorità e di influenza alle questioni così analizzate Non si può essere competitivi se non si è anche socialmente responsabili * Michael Porter, Harward Uni 17 16012010 PER UNA DEFINIZIONE ISTITUZIONALE 18 16012010 La Commissione Europea: i documenti • Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese, luglio 2001: – Volontarietà – Inclusione del punto di vista degli stakeholder – Impatto ambientale e sociale • COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE relativa alla Responsabilità sociale delle imprese: un contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile, luglio 2002: – Rapporto chiave tra sviluppo sostenibile/CSR/competitività/Strategia di Lisbona • COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE, Implementing the partnership for Growth & Jobs, Making Europe a pole of excellence on CSR, giugno 2006: – Rapporto chiave tra sviluppo sostenibile del territorio e ruolo incentivante del governo locale verso la responsabilità sociale: adeguate leve strategiche per la sua promozione nella comunità in cui le imprese operano 19 16012010 IN PRATICA 20 16012010 La cassetta degli attrezzi Strategie Stumenti Missione, Visione, Valori Eco-efficienza Codici Etici e Codici di condotta Accountability: Bilancio sociale, bilancio ambientale, bilancio di sostenibilità Stakeholder engagement Reporting Formazione CSR ai manager Finanza Etica Community Marketing DIREZIONE AZIENDALE Azioni/Comportamenti Donazioni e sponsorship Gestione della diversità Formazione continua Coinvolgimento nella comunità (CECILE) Eco-management Sistemi di gestione Ambientali: ISO 14000, EMAS Sociali: SA8000, AA1000, OHS18000 Partnership ( LA21, New social Partnership, sviluppo dell’imprenditoria, formazione..) Cause related marketing (CRM) 21 16012010 Lo scenario 22 16012010