PREAMBOLO
a cura del Maestro Proceso Sanchez Ortega,
pubblicato nell’edizione messicana del libretto di definizioni sintetiche e classificazioni
miasmatiche dei sintomi mentali (titolo originale: ‘Traduccion y definicion de los sintomas mentales del Repertorio sintetico de Barthel’, Mexico 1998), da cui trae origine
il presente libro.
Questa definizione e classificazione miasmatica dei sintomi mentali del Repertorio
Sintetico di Barthel ha l’obiettivo di procurare un aiuto nella definizione del sintomo
che sarà sempre molto legata alla peculiare condizione del paziente.
Come potrà osservare qualsiasi collega che utilizzi questo Repertorio, esso è un ampliamento di attitudini animiche in varianti intermedie che ci permettono di chiarire facilmente una posizione ben determinata della volontà, dell’intelletto o dell’affetto. In
altre parole è un grado fra i molteplici che possiamo riscontrare nei disturbi dei tre
aspetti fondamentali dell’animo (o dell’anima umana). Per queste considerazioni, in accordo alla dottrina miasmatica, ci riferiamo alla “tonalità” del sintomo.
Esemplificando, vediamo alcuni sintomi:
• La AFFABILITÀ [affability] è la disposizione a risultare piacevole con parole o
atteggiamenti. Generalmente è passeggera, è un atteggiamento momentaneo che richiede poca disposizione.
• L’AFFETTUOSO [affectionate] è il dolce, disposto a mostrare affetto, cioè è colui
che, già di suo o per natura, ha costantemente questa disposizione a mostrare dolcezza od affetto.
• Ci sarà poi l’AMOROSO [amorous], colui che è disposto ad “amoreggiare” facilmente ed affettuosamente.
• Abbiamo l’AMICHEVOLE [friendship], colui che dimostra una disposizione ad
una amicizia affettuosa.
• Poi c’è il SENSUALE [amativeness], colui che si innamora con propensione
all’amore erotico.
Sono forme sintomatiche in cui abbiamo due cammini differenti, uno che va verso il
sensuale e l’altro verso ciò che è veramente affettivo o spirituale. Il primo poi prosegue
verso il passionale e lentamente al lussurioso, all’impudico, mentre l’altra direzione si
spinge verso l’ipersensibile ed il sentimentale. Ci sarebbe anche un tono intermedio,
che è L’AMABILITÀ, che è la propensione ad un tratto amichevole e soave, potendo
essere solo apparente, ma che non esiste nel Repertorio.
8
PREAMBOLO
Come si vede, si va da un’attitudine più passiva ad una più esaltante, da una più immobile o silenziosa ad una più estrema o esasperata e per questo si va gradualmente verso
diverse tonalità, cosa che costituisce la difficoltà di situare nel punto preciso il nostro
paziente.
Solo stimando bene il paziente in questo aspetto del suo psichismo, potremo arrivare
bene alla adeguata comprensione del suo sintomo.
Altro esempio importante è lo studio dell’IRA. Se il paziente o chi lo accompagna ci
dice che il soggetto è un “nervoso”, può intendere:
• che sia facilmente IRRITABILE [irritable],
• che si definisca irritabile solo perché è SERIO [serious],
• o che sia IMBRONCIATO [sulky],
• o che sia sempre ACCIGLIATO [frown],
• o piuttosto che sia IRASCIBILE [anger],
• o ancora che sia ECCITABILE [excitable],
• o che abbia COLLERA VIOLENTA [anger violent] o che sia RISSOSO [quarrel-
some],
• o che tenda ad AGGREDIRE o COLPIRE [fight],
• o che arrivi alla FURIA o RABBIA [rage],
• e tuttavia potremmo aggiungere che si tratti di un BRUSCO o RUDE [rudeness],
pur non essendo tuttavia un “nervoso”.
Come si vede, anche qui troviamo le varie tonalità miasmatiche.
Per tutti questi esempi e per tutto ciò che corrisponde alle principali attitudini animiche
dell’essere umano, è facile che il sintomo nella tonalità miasmatica peculiare ad ogni
paziente abbia una classificazione miasmatica che non si adatti a quella o a quelle che
proponiamo con numeri relativi ai miasmi.
La variazione di un sintomo può avere come cause:
• il momento esistenziale in cui il paziente esprime giustamente il sintomo,
• la deformazione di questa definizione del sintomo a causa dei diversi momenti in
cui il suo subcosciente lo ha percepito e riferito,
• le varianti di questa percezione secondo gli elementi che il suo inconscio personale
abbia accettato nel tentativo di dare la definizione,
• le riflessioni che, rispetto a quanto detto anteriormente, faccia il malato nel momento in cui risponde al nostro interrogatorio,
• il processo intuitivo del medico di fronte all’espressione totale del sintomo, relazionata dal paziente in tutte le forme di espressione percepibili, verbali, di postura,
di sguardo, di modulazione della voce, di cambiamento nella definizione del sintomo ecc. ...
PREAMBOLO
9
L’avvicinamento al paziente sempre tenderà a comprenderlo sia nei suoi “ieri” che nel
suo problema esistenziale senza perderlo di vista un momento e cercando di dedicarsi
solamente a lui con la maggiore disposizione intuitiva. Allo stesso tempo si deve evitare ogni pregiudizio a livello diagnostico o medicamentoso e si tenterà di ottenere questa
indispensabile comprensione per captare le parole e le frasi che pronuncia e che esprimono i sintomi chiave ed il sintomo rettore del quadro corrispondente al miasma dominante.
Queste brevi considerazioni intendono essere quanto meno una dimostrazione possibilmente accettabile di ciò che costituisce nella pratica l’avvicinamento al paziente.
Questo è ciò che il clinico deve ottenere con certezza avvicinando tra di loro due entità
animico-spirituali grazie ad una disposizione reciproca.
Riaffermando la definizione di salute, come il benessere dell’essere umano, fisico,
mentale e sociale, ci rendiamo conto che senza essere omeopati è difficile la comprensione anche provvisoria di queste righe.
A tutto questo dobbiamo aggiungere:
a) La capacità intuitiva del medico,
b) il condizionamento dell’inconscio collettivo e del miasma collettivo che agisce nel
periodo della disposizione alla visita e nel tempo di svolgimento della stessa.
Spero che queste righe siano di utilità ai medici omeopati.
Dr. Proceso Sanchez Ortega
PREFAZIONE DEL DR. P. S. ORTEGA
Caro amico Renzo,
ora che ho un po’ d’animo le invio questa lettera con la prefazione al
libro, ricordando la nostra grande analogia e ammirando il suo lavoro a favore della
buona Omeopatia.
“È stato di mio completo gradimento l’importantissimo lavoro sulla ‘nitidezza sintomatica’ realizzata dal caro Renzo Galassi, visto che aiuta molto efficacemente a dedurre una delle situazioni più determinanti di una malattia che, come la maggior parte,
trova le sue radici in una cattiva posizione animica, che definisce un modo di essere
integrale e patologico e che squilibra tutta la nostra esistenza. Un sintomo mentale che
domina la gran parte delle nostre manifestazioni, tanto nello psichico come derivativamente nel corporale, agisce in detrimento della salute integrale. Questi sintomi
mentali ben definiti, compresi ed utilizzati secondo la loro gerarchia, permettono i migliori risultati perché rappresentano punti di appoggio molto importanti per il nostro
lavoro.
So che c’è bisogno di molte ore di dedizione e una meditazione profonda di questo lavoro, però so anche che sarà molto vantaggioso a coloro che si accorgeranno della
grande fortuna di averlo nel ‘bello idioma italiano’, grazie all’infaticabile compagno
che si potrà sentire molto soddisfatto di offrire questo aiuto per i malati, così come per
i medici che sapranno utilizzarlo”.
Con tutta sincerità la felicito per il suo lavoro in pro della Omeopatia con la purezza
hahnemanniana.
Molto cordialmente.
Città del Messico, 2 febbraio 2005
Dr. Proceso Sanchez Ortega
EDIZIONI SALUS INFIRMORUM
Autore: Ortega P. S., Galassi R.
Dimensioni: 17 x 24
Anno pubblicazione: 2005
Prezzo: 38,00 €
Argomento: Omeopatia
Copertina: Cartonato
Pagine: 334
ARGOMENTO DEL LIBRO:
Quando lo studente si avvicina al mondo dell’Omeopatia classica hahnemanniana, si trova di
fronte ad un linguaggio talora incomprensibile. Le Materie Mediche parlano in un modo assai
diverso dai testi medici delle nostre facoltà universitarie. La difficoltà maggiore deriva però dalla
comprensione del significato dei sintomi mentali presenti nella rubrica ‘Mind’ dei nostri Repertori.
Talora, il giovane omeopata rinuncia a valutare il mentale del paziente per la difficoltà di
comprenderlo, quando invece è lo stesso Hahnemann a raccomandarne lo studio come l’elemento
più individualizzante del sofferente che si rivolge a noi.
In questo contesto acquista estrema importanza e utilità questo libro del Maestro Proceso
Sanchez Ortega e di Renzo Galassi, perché si inserisce nella tradizione dei grandi testi che trattano
la teoria dei miasmi ed è un’opera importante e utile perché dà di ogni sintomo mentale la nitidezza
sintomatica e la valutazione miasmatica.
Infatti, che si utilizzi o meno il metodo miasmatico, lo studio e l’importanza dei sintomi mentali
è fondamentale per chi si occupa di terapia del profondo e in questo testo si ha la possibilità di
definire e di comprendere, attraverso la spiegazione fornita da Galassi ed arricchita con i casi clinici
riportati, ogni singolo sintomo del Repertorio. La grande novità del libro, però, è che fino ad ora le
pubblicazioni analoghe avevano studiato poche voci repertoriali, mentre Galassi, partendo dalle
definizioni sintetiche del Maestro Ortega, ha voluto e saputo dare una spiegazione didattica ad ogni
sintomo del mentale. Pertanto, quest’opera può essere annoverata fra quelle indispensabili per lo
studente dei nostri corsi e sicuramente utile anche per chi lavora da tempo nel mondo omeopatico.
PER IL CATALOGO AGGIORNATO WWW.EDIZIONISALUS.IT
Scarica

I Sintomi Mentali Del Repertorio Omeopatico