modulo I
Introduzione alla
psicopatologia e alla
psicopatologia dello sviluppo
Materiale elaborato da Fava Vizziello e tratto dal testo Fava Vizziello. G. (2003), Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna
Nella psicopatologia dello sviluppo la definizione del
confine tra normalità e patologia non può seguire acriticamente
i criteri della scienza medica, ma attraversa numerosi passaggi:
Emergenza di un
SEGNO
Lettura e
trasformazione in
SEGNALE
Trasformazione da
parte dei
professionisti in
SINTOMO
Identificazione di un
QUADRO
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Definizioni
SEGNO = manifestazione che il bambino mette in atto attraverso
comportamenti di varia natura, che vengono letti dal suo contesto
SEGNALE = segno che viene letto e trasformato nell indicatore di
un disagio presente nel bambino
SINTOMO = trasformazione, da parte dei professionisti della psiche,
del segnale in un indicatore, insieme con altri, della presenza
di un quadro psicopatologico, che assume significato all interno del
sistema di riferimento teorico-metodologico del professionista stesso
QUADRO = insieme di segni di disagio, ricorrente in una determinata
cultura, relativamente a un certo periodo dello sviluppo
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SEGNO
Mario è un bambino di 7 anni che, da qualche
tempo, mostra uno scarso appetito, ha una
espressione triste ed è particolarmente svogliato
e disinteressato al mondo che lo circonda.
Questi sono i segni che la scuola e i genitori hanno
osservato nei comportamenti di Mario.
Quali possono essere i SIGNIFICATI di questi segni?
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SEGNALE
L inappetenza di Mario forse si protrae da troppo
tempo e la sua tristezza e disinteresse si verificano
in molte situazioni quotidiane, anche in momenti
sereni e poco stressanti per il bambino.
In più, non è accaduto nulla nella vita di Mario che
possa giustificare questi cambiamenti.
I segni manifestati da Mario vengono letti e trasformati
in SEGNALI.
Quale disagio ci sta comunicando Mario attraverso i segni?
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Graziella Fava Vizziello, Psicopatologia dello Sviluppo, Il Mulino, 2003
Normalità e patologia
SINTOMO
Osservati da un professionista, i segnali lanciati da
Mario non hanno un valore neutro, ma veicolano
alcuni significati specifici, che dipendono:
•  dal sistema di riferimento teorico-metodologico
del professionista
•  dall età di Mario e dal suo sviluppo
•  dalle caratteristiche del contesto in cui Mario sta
crescendo (famiglia, scuola ecc.)
Qual è il particolare e specifico significato che possiamo
attribuire ai segnali di Mario?
Sono cioè SINTOMI di un malessere che riguarda
lui e/o il suo contesto di vita?
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QUADRO
La serie di sintomi presentati da Mario non ha un
significato psicopatologico univoco, ma può
essere ricondotta in diversi quadri, come:
•  una difficoltà legata al periodo evolutivo
•  una difficoltà di inserimento scolastico
•  una depressione infantile
•  un disturbo dell alimentazione nelle fasi iniziali
Il professionista è chiamato a comprendere se e come
i sintomi manifestati da Mario possano essere identificativi di
un quadro psicopatologico del bambino.
Presi nel loro insieme tali sintomi riconducono ad una specifica
patologia? Quale?
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Il sintomo
Graziella Fava Vizziello, Psicopatologia dello Sviluppo, Il Mulino, 2003
Personalità, organizzazione e struttura
Il SINTOMO
alle origini…
Dal greco syn-pipto,
letteralmente avvenimento
fortuito che accade insieme
ad altri eventi
Il sintomo è una manifestazione
della persona come corpo e/o
psiche, a cui viene dato il
significato della comunicazione
di un malessere
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Il SINTOMO
evidenzia che:
La rappresentazione del
bambino sano
del genitore, della famiglia
dei professionisti o del
gruppo sociale
VACILLA
VERSO
Una rappresentazione di
bambino malato
della quale occorre
chiedere conferma al
professionista
Per questo motivo, i sintomi rappresentano in genere modalità disfunzionali del
soggetto rispetto all istituzione, che li coglie come portatori di un disagio e che li
segnala: la famiglia, la scuola, il pediatra ecc.
Ogni istituzione, cioè, opera delle scelte sui segni, i segnali e i sintomi accettati
al suo interno, la cui comparsa non suscita allarme eccessivo.
Parallelamente, esistono segni, segnali e sintomi non accettabili che generano
allarme e ansia all interno dell istituzione e che inducono ad una segnalazione
ed alla richiesta di aiuto.
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DALLA PARTE
DEL BAMBINO...
Il sintomo
può essere:
Il segno di un sistema incompleto
con aspetti funzionali di fragilità
Essere una funzione
che ha bisogno di più
tempo per evolvere
Essere una funzione che ha
bisogno di aiuti esterni per
evolvere; es. riabilitazione
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Vuol dire che una data funzione
in quel bambino non ha raggiunto
un livello di maturazione adeguato
POTREBBE...
Essere una funzione
che non ha ulteriori
possibilità di
evoluzione
DALLA PARTE
DEL BAMBINO...
Il sintomo
può essere:
Il segno di un sistema in evoluzione,
di cui la crisi fa parte integrante
La paura degli
estranei, che
compare nel
bambino di 9 mesi
Il pavor notturno, tipico dei
bambini intorno ai 4 anni
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Vuol dire che il sintomo manifestato
costituisce un passaggio adeguato e
naturale della crescita stessa della
persona
Per esempio...
Momenti depressivi,
che caratterizzano il
periodo
adolescenziale
DALLA PARTE
DEL BAMBINO...
Il sintomo
può essere:
Il risultato del sistema di
interdipendenza
dell individuo con l ambiente
La lamentosità o il
ritiro del bambino
carenziato
Il ritiro emotivo del bambino
nell interazione con la madre
depressa
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Vuol dire che il sintomo manifestato
costituisce il risultato dell interazione
del bambino con il contesto entro il
quale si trova inserito
Per esempio...
I comportamenti
adultizzati del
bambino nei confronti
di un genitore
inadeguato
DALLA PARTE DEL
PROFESSIONISTA...
I riferimenti di carattere teorico-epistemologico
del professionista hanno un fondamentale
ruolo nella lettura e nella comprensione del
sintomo.
Tali aspetti hanno un risvolto operativo
immediato, in quanto spingono a:
Progettare
interventi
diversi
Osservare cose
diverse
Attribuire diverso
significato ai dati
osservati
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Dedurre
indicazioni diverse
Nonostante queste numerose differenze,
in età evolutiva, il sintomo richiede di essere
letto e compreso in riferimento a una
serie invariante di fattori comuni ai diversi
professionisti e ai differenti approcci di ognuno
Il momento di
arrivo al
servizio
La storia
pregressa del
bambino
Le
caratteristiche
di sviluppo del
bambino
L età del
bambino
Il quadro
relazionale del
bambino e della
famiglia
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Il contesto
attuale del
bambino
Il sintomo presentato, da solo o in associazione
con altri, ha un significato che consente di
poter effettuare delle previsioni sull andamento
della patologia nel tempo.
Significato del
sintomo
Vantaggio
secondario
del sintomo
Con la definizione di vantaggio secondario
si identifica il fatto che ogni sintomo
ha un valore di richiamo per le figure
significative del soggetto che lo presenta.
La comprensione di questo aspetto aiuta
nel processo di previsione.
Il sintomo del soggetto possiede ancora
aspetti di funzionamento?
Svolge alcuni aspetti del suo ruolo adattivo
di fronte ai conflitti psichici della persona?
Riuscita come
difesa
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Durata e
interferenza
del sintomo
Modello degli
operatori
Risorse
disponibili per
gli interventi
La durata del sintomo e la sua intensità sono
aspetti che aiutano il professionista nel
tracciare delle previsioni sull andamento della
patologia.
Altra caratteristica centrale è l interferenza
del sintomo rispetto al funzionamento complessivo
della persona.
Il modello di riferimento teorico-epistemologico e
dell intervento degli operatori determina
l attività di prognosi.
La previsione sulla possibile durata e sull andamento
di una patologia non può essere effettuata senza
la consapevolezza delle risorse REALI disponibili per
l intervento, a vari livelli (del soggetto, della famiglia,
della scuola, dell istituzione socio-sanitaria ecc.) e su
vari piani (economico, organizzativo, affettivo ecc.).
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