SALUTE E MALATTIA Dr.ssa Francesca Andreazzoli OMS 1948 DEFINIZIONE DI SALUTE stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia Non solo non stiamo conducendo l’uomo verso la salute ma neppure verso l’assenza di malattia Cambiano i metodi e le forme ma non le concezioni della Medicina Ufficiale Necessario lo sviluppo e l’acquisizione di una filosofia della medicina finora orientata solo da criteri di funzionalità ed efficacia Il metodo scientifico è inadeguato in quanto si limita a studiare la materia L'uomo non è solo materia! L'atomo è composto per >90% da vuoto; Materia: energia = 1: 9,746 x 109 onda Fotone particella (Principio di indeterminazione di Heisenberg) Ogni corpo emette un campo elettromagnetico. L’uomo è formato da tante cellule e ognuna, essendo assimilabile ad un corpo emette una propria frequenza elettromagnetica. La frequenza di ogni cellula e’ diversa da quella delle altre (diverso corredo molecolare) e da quelle di altre persone (diverso DNA) La sommatoria delle frequenze elettromagnetiche di emissione di ogni individuo è altamente specifica e personale Se il campo elettromagnetico si altera è perché si alterano i suoi equilibri biologici Principio di identità: nessuno è uguale se non a se stesso INDIVIDUALITA’ espressione irriducibile dell’essere Nel suo relazionarsi con l’ambiente da forma alla PERSONALITA’ La medicina ufficiale, incapace di scindere forma e contenuto mette sullo stesso piano sintomo e malattia, agendo solo a livello materiale. Ciò che fa non è sbagliato, ma limitato e circoscritto. Il valore del sintomo SINTOMO DAL GRECO SUN + PTEIN (CADERE) “che cade insieme” Coincidenza il sintomo coincide con il disagio psichico SINTOMO = MESSAGGIO Malattia, come salute, è un termine che dovrebbe essere usato al singolare, quale stato dell’uomo Il corpo non è in sé sano o malato, in lui si esprimono semplicemente le informazioni della coscienza e della psiche. Se queste sono ammalate o mancano di qualcosa, sono indotte a richiamare l’attenzione producendo quelle che noi definiamo malattie. La mancanza di equilibrio nella coscienza diviene visibile nel corpo che diventa palcoscenico su cui si esprimono le immagini della coscienza Ombra: somma di tutte le realtà rifiutate dalla coscienza Sintomo: parte di ombra precipitato nella materia Nel sintomo l’uomo vive ciò che non voleva vivere nella coscienza Il sintomo è condensazione somatica di ciò che manca alla coscienza Rende l’uomo onesto perché rende visibili contenuti repressi Qualunque cosa avvenga nel corpo esprime un’informazione corrispondente, condensa un’immagine, un’idea SINTOMO: segnale che attira l’attenzione e mette in discussione l’esistenza, esige la nostra attenzione, anche contro la nostra volontà Come nel caso dell’automobile non dobbiamo spegnere la spia ma aggiustare il guasto così non dobbiamo reprimere il sintomo ma capirne il messaggio I sintomi patologici ...si rivelano espressioni fisiche di conflitti psichici e mettono in luce con il loro simbolismo il problema centrale del paziente. Il sintomo è un insegnante che ci aiuta a preoccuparci della nostra personale evoluzione e presa di coscienza mostrandosi anche severo se trascuriamo questa legge suprema L’unico fine della malattia è guarirci. La malattia non è un alibi per i nostri problemi insoluti! T.Dethlefsen SINTOMO MODO IN CUI IL CORPO CERCA DI RIPRISTINARE L’EQUILIBRIO Polarità malattia salute Guarigione come superamento della polarità Medicina psicosomatica Si basa sul concetto junghiano di sincronicità (mente-corpo) La stessa cosa avviene simultaneamente nel corpo e nella mente Ogni organo è depositario di immagini arcaiche e funzioni primarie che rappresentano un modo di essere al mondo (ad es la pelle esprime la relazione con l’ambiente) Il conflitto interiore viene espresso in quella determinata funzione organica La malattia, gli eventi negativi, sono davvero tali? Chi siamo noi per sapere davvero cosa è meglio per noi? La favola del contadino e il suo vicino...... Gabriella Mereu e il pazientese Linguaggio metaforico con cui il paziente descrive i suoi sintomi Trae origine dal linguaggio collettivo (inconscio collettivo) Frutto della realtà interna della persona e della sua immaginazione spesso in chiave inconscia IL PAZIENTE SI CURA DA SOLO Sono convinta che la medicina e il medico siano solo dei veicoli e che il medico dovrebbe funzionare solo da guida, affinché la guarigione fisica si attui insieme alla consapevolezza e alla evoluzione del paziente. La malattia è un'espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale che ha portato alla malattia stessa. Usando quali strumenti l'analogia, i simboli archetipici e la grafologia - scienza questa che si fonda su basi analogiche, traduco al paziente ciò che il suo inconscio desidera comunicare e ciò avviene contro ogni logica dell'attuale medicina. Il mio punto di partenza è proprio l'espressione verbale e fisica usata dal paziente. In essa, oltre al significato emozionale preso individualmente, ricerco anche un significato collettivo rifacendomi al concetto di inconscio collettivo scoperto da Jung nel secolo scorso. La terminologia usata per esprimere le patologie nella medicina ufficiale, nega l'efficacia e la validità del "pazientese" che è invece un linguaggio collettivo ed emozionale. Molti medici troncano il discorso del paziente quando fiorisce i suoi dolori e sintomi con quegli aggettivi ed espressioni che, invece, per me sono importantissime. Chiedo sempre al paziente di descrivermi la sua malattia come se fosse un analfabeta. Credo che non esistono le malattie, ma "la malattia". Essa non è altro che l'espressione di un'afflizione del paziente che si manifesta in un diverso modo, sia nel linguaggio che nella sua espressione fisica. La condizione che una determinata malattia sia inesorabilmente cronica, non fa altro che confermare, nell'inconscio del paziente, la sua cronicità. Mentre, se il paziente non ci pensasse più potrebbe anche guarire spontaneamente. E, se le analisi e i controlli a cui sono sottoposti i malati non servissero ad altro che a confermare in loro, attraverso la paura - sentimento origine della malattia stessa - la cronicità di essa? La Risata La risposta terapeutica più bella è la risata del paziente dopo che gli traduco la sua metafora. Quasi sempre so che guarirà. Con il riso mi dice tante cose: che si è sentito compreso e che ha capito nel profondo del suo animo la terapia, che ha preso le distanze dall'afflizione che l'ha portato alla malattia, che la vede come una rappresentazione, che non ha più paura, ma soprattutto, finalmente, paziente che si diverte mentre viene curato. Hamer Malattia programma biologico di sopravvivenza per l’individuo e la specie Malato non solo un insieme di cellule avulse dalla realtà ma individuo completo di anima emozioni mente e corpo, con un vissuto, un’educazione, una storia di cui ogni attimo è determinato dall’interazione delle esperienze passate e ciascuno è parte del Tutto su cui agisce e da cui è influenzato La medicina sottosopra G Mambretti J Seraphin Lezaeta e la Dottrina Termica Salute: normale funzionalità dell’organismo nei processi di nutrizione e eliminazione (carattere positivo) Malattia: manifestazione di mancanza di salute, disordine funzionale (fenomeno negativo), che non si cura ma sparisce mediante recupero della salute. La personalità positiva della malattia e’ la febbre gastrointestinale (>37°C) Dottrina termica: scienza che insegna il modo per mantenere o recuperare la salute mediante equilibrio fra T interna e T esterna La malattia è squilibrio termico per Aumento T interna (gastrointestinale da cattiva digestione, putrefazione) Riduzione T cutanea (utilizzo di indumenti inadeguati) L’uomo è l’unico essere del creato a squilibrare la Temperatura del corpo!!!! Crisi acuta: febbre in superficie, reazione difensiva dell’organismo Malattia cronica: febbre interna del ventre, indica incapacità difensiva dell’organismo Medicina Naturale: eliminatrice, non cura ma normalizza Medicina medicamentosa: soffocatrice L’omeopatia e la forza vitale Quel qualcosa che distingue l’uomo vivo da quello morto, quel qualcosa senza cui non saremmo vivi. La sua perturbazione determina la malattia e si manifesta con i sintomi la cui intensità è proporzionale all’entità della forza vitale stessa. Paschero La salute è la libera espressione dell’ energia vitale attraverso il corpo, in armoniosa correlazione ed osmosi dinamica con il mondo esterno, sia esso naturale che umano. La malattia invece è l’alterazione , blocco e ostruzione alla libera ed armoniosa circolazione dell’energia vitale attraverso il corpo e la mente. Il Sintomo testimonia la presenza in noi di un potere reattivo definito forza vitale o forza naturale di controllo e autogestione con il compito di reagire agli stimoli patogeni provenienti dall’interno o dall’esterno. Non è necessariamente il processo di guarigione ottimale ma è sicuramente il migliore che l’organismo riesce ad attuare in quella condizione. • L’approccio tradizionale cerca nei pazienti gli elementi comuni per trovare una terapia omogenea Al contrario in omeopatia si cercano gli elementi che differenziano una persona da tutte le altre Individualità morbosa e medicamentosa Vibrazione:ognuna delle variazioni periodiche dello stato di un sistema fisico per quanto riguarda la sua posizione di equilibrio Caratteristica ondulatoria della materia Anche l’oggetto in apparenza più inanimato possiede una certa attività vibrazionale (fino a -274 °C) materia densa materia sottile Perturbazione della forza vitale La FV è la prima che si ammala! Disturbo funzionale È un’onda su cui si inseriscono processi patologici quali distorsioni dell’onda. La FV tende agli adeguamenti delle sollecitazioni e lo fa con la malattia Modificazione organica Sopprimere la malattia impedisce la miglior configurazione energetica La malattia inizia nella psiche, poi si manifesta nel corpo a livello superficiale e poi nella sua progressione si approfonda sempre più. LEGGE DI GUARIGIONE DI HERING ”Ogni guarigione comincia dall'interno e procede verso l'esterno, dalla testa verso il basso, e in ordine inverso da com'erano apparsi i sintomi della malattia”. La malattia non è mai locale ma una localizzazione di un’alterazione sistemica anche la cura pertanto non può essere locale! I processi interni sono interdipendenti per cui un tentativo di cura locale diventa solo SOPPRESSIONE di un sintomo L'effetto del rimedio sull’organismo è quello di creare una sorta di “malattia artificiale” il più simile possibile e un poco più forte della malattia da curare. Il motto dell’Omeopatia “Similia Similibus Curentur” vuole indicare che solo creando artificialmente, grazie al rimedio, una malattia il più simile possibile a quella da curare, “il più simile” vuol dire il più “risonante”, perché a livello energetico si parla di risonanza, è possibile “accordare” la Forza Vitale, l’unico punto sul quale è necessario agire per ristabilire l’equilibrio e contrastare quindi la malattia. Il farmaco allopatico invece agisce a livello cellulare, non sub-atomico (quindi a livello molto più superficiale), non agisce quindi sulla Forza Vitale ma sulla sua manifestazione, cioè sul sintomo, con lo scopo di farlo scomparire. I 5 modelli di salute di Owen PATOGENETICO ad ogni azione corrisponde una reazione (causa/effetto) BIOLOGICO in un sistema chiuso ci sono dei cambiamenti di stato ma Nulla si crea né si distrugge (i sintomi esprimono il modo di ripristinare l’ omeostasi) OLISTICO la malattia è multifattoriale (ruolo della suscettibilità individuale) OLOGRAFICO ogni sintomo è epifenomeno del tutto RELAZIONALE il rapporto medico/paziente permette una diagnosi quasi intuitiva Indiani d’America Sé personale: maschera indossata dal Sé superiore Malattia come perdita dell’anima L’anima può essere danneggiata o data ad un’altra persona: molte malattie fisiche sono causate dalla perdita dell’anima e della potenza del sistema energetico della persona Lo sciamano reintegra l’anima. Edward Bach Non è la malattia che importa: è il paziente. Non è ciò che il paziente ha. Non è la cosiddetta malattia, in realtà, la cosa importante da curare; poiché la stessa malattia può causare risultati differenti in persone differenti. È il paziente, il modo in cui lui è ammalato, che è la nostra vera guida alla guarigione. È come se in questa grande civiltà di oggi, una civiltà di notevoli stress e tensione, l'agitazione fosse divenuta tale da averci allontanato troppo dalla Sorgente della Guarigione, la nostra divinità. Ciò che determina la cura è l'accresciuta armonia tra il più grande Sé interiore e il corpo esteriore. Salute è la nostra eredità, il nostro diritto, la completa e piena unione fra Anima, Mente e Corpo. Salute è solo ascoltare gli ordini della nostra anima. Malattia è il risultato della resistenza della personalità alla guida dell'anima. La malattia non potrà mai essere curata o sradicata attraverso i metodi materialisti attuali per il semplice fatto che la sua origine non è materiale.... Non sarà mai sradicata senza uno sforzo mentale e spirituale. Attraverso la loro alta vibrazione i fiori…..hanno il potere di aumentare le nostre vibrazioni umane e lasciare liberi i nostri canali ai messaggi del nostro Sé spirituale.. Non vi è una vera e propria guarigione senza un cambio di orientamento della vita, senza pace nell’anima e senza la sensazione di felicità interiore La malattia non è né una crudeltà in sé, né una punizione, ma solo ed esclusivamente un correttivo, uno strumento di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri errori, per trattenerci da sbagli più gravi, per impedirci di suscitare maggiori ombre e per ricondurci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto scostarci. Edward Bach