OSSERVAZIONI sulle perizie redatte sull’
“Ospedale Unico della Val d’Arda”
Fiorenzuola d’Arda (PC)
Firenze, lì 02 Dicembre 2013
Revisione
Data
1
02/12/13
Descrizione
Firma
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Premessa
La presente relazione viene redatta, su incarico dell’Ufficio tecnico della AUSL di Piacenza, al
fine di effettuare un confronto tra le perizie svolte sull’ “Ospedale Unico della Val d’Arda”
(Fiorenzuola d’Arda - PC) rispettivamente: dalla scrivente società Sicuring srl, dai tecnici del
Comitato di Distretto (in particolare nella persona del Prof. Ing. Cerioni) e dai tecnici del
Comitato cittadini; l’ “analisi critica” delle perizie, presentata di seguito, intende anche
rispondere, tramite una loro “lettura in parallelo”, a quanto indicato da parte dell’Ufficio di Staff
del Comune di Fiorenzuola d’Arda, nella lettera del 28/11/13 (con convocazione di un
incontro tecnico per il giorno 03/12/13: incontro poi non tenutosi per l’indisponibilità dei
tecnici del Comitato di Distretto) ovvero in particolare rispetto ai punti 6.1, 7.2.1 e 7.2.2 del
relativo allegato.
Si riporta di seguito un breve excursus relativo agli incontri tecnici, svolti presso dell’Università
degli Studi di Parma, che hanno portato alle assunzioni fatte nella redazione della relazione di
“Verifica dell’Idoneità Statica” svolta dalla scrivente società e consegnata all’Ufficio Tecnico
dell’AUSL di Piacenza in data 11 Novembre 2013.
–
In data 16/10/13 viene concordata, tra i vari tecnici convenuti (Comitato cittadino,
Comitato di Distretto, Sicuring srl) la consegna delle relazioni inerenti le Verifiche di
Idoneità Statica sull’edificio entro la prima settimana di novembre (ovvero al massimo
entro il giorno 11/11/13); viene inoltre stabilito di seguire l’approccio indicato nelle
Linee Guida del C.SS.LL.PP. (punto 10.3) per l’elaborazione dei risultati ottenuti dalle
prove di schiacciamento sulle carote estratte.
–
In data 06/11/13 vengono confrontati gli approcci impiegati su alcuni aspetti parziali
presenti nelle bozze di relazione fino ad allora elaborate (relazioni che di lì a quattro
giorni sarebbe dovute essere consegnate) in particolare in merito ai carichi da utilizzare
ed alle dimensioni geometriche di alcuni elementi.
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–
In data 11/11/13 la Società Sicuring srl consegna, come concordato, all’Ufficio tecnico
dell’AUSL di Piacenza la relazione intitolata “Verifica Idoneità Statica dell’Ospedale
Unico della Val d’Arda”
–
In data 12/11/13 viene redatta la relazione intitolata “Relazione di Idoneità Statica
dell’edificio centrale Ospedale di Fiorenzuola d’Arda” a firma Prof. Ing. Cerioni
–
In data 16/11/13 viene redatta la relazione intitolata “Perizia di idoneità statica
dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda” da parte dei tecnici del comitato Cittadini (poi
inviata il giorno 25/11/13 per mail alla scrivente società, da parte dell’ufficio di staff del
Comune di Fiorenzuola d’Arda).
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Analisi critica e lettura in parallelo delle perizie prodotte da Comitato cittadini e Distretto di Levante nell’ambito della
“Verifica di Idoneità Statica” dell’edificio ospedaliero “Ospedale Unico della Val d’Arda” (Fiorenzuola d’Arda - PC)
secondo quanto richiesto dall’AUSL di Piacenza.
Perizia Comitato Cittadini
1. Stima dei carichi
i carichi riportati nell’allegato 2 stimano,
erroneamente, il peso dei tramezzi
considerandolo ripartito sull’intera superficie
del piano: tale metodologia non è
contemplata dalla attuale norma (la norma
previgente, del 1996, considera ad esempio
una metodologia simile, però utilizzando un
fattore moltiplicativo pari a 1,5 sul valore
totale così ottenuto).
Perizia Comitato Distretto (Prof. Ing. Cerioni)
Sicuring srl
carichi aggiornati secondo quanto discusso carichi aggiornati secondo quanto discusso
nella riunione del 06/11/13
nella riunione del 06/11/13
(per le verifiche alle tensioni ammissibili
viene considerato un carico di esercizio pari
a 350 kg/mq, valore di riferimento per
ambienti affollati secondo la norma vigente
nel 1960)
(nota:
la
comparazione,
riportata
nell’allegato 2, tra carichi Comitato e carichi
- presunti - impiegati da Sicuring risulta
errata in quanto questi ultimi sono stati
modificati a seguito dell’incontro del
06/11/13, secondo quanto concordato)
2. Coefficienti
parziali per i carichi
gG1=1,00
gG2=1,00
gQ=0,80 ÷ 1,00 ÷ 1,50 (il valore dei
carichi variabili pari a 1,00 non è
contemplato nelle NTC 2008: anche nel
caso di edifici esistenti si parla di eventuali
modifiche solo su quelli “permanenti”, ma
mai sui variabili: cfr. punto 8.5.5)
coefficienti impiegati per le verifiche a
“sforzo normale”:
gG1=1,10
gG2=1,30
gQ=1,50 (le NTC 2008 non ammettono, in
nessun
caso,
modifiche
a
questo
coefficiente)
Per
l’analisi
del
telaio
“tipo”
a
pressoflessione, vengono utilizzati i seguenti
coefficienti:
gG1=1,00
gG2=1,00
gQ=1,50 (le NTC 2008 non ammettono, in
gG1=1,30
gG2=1,30 (anziché 1,50, considerando
sufficientemente determinati i carichi)
gQ=1,50 (le NTC 2008 non ammettono, in
nessun
caso,
modifiche
a
questo
coefficiente)
nessun
caso,
coefficiente)
modifiche
a
questo
(Nota: in una configurazione vengono presi i
carichi accidentali = 200 kg/m2, anziché
300 kg/m2; oppure carichi accidentali nulli
su tutto il piano 1°; inoltre si osserva che il
coefficiente richiamato nell’allegato 8 “UNI
1991-1” non trova esplicita rispondenza
nella norma italiana: tale schematizzazione
appare inoltre eventualmente lecita per
massimizzare le azioni nel caso di
dimensionamento degli elementi, andando
però a considerare anche quella in ogni
caso “massima” cioè con tutti i carichi
contemporaneamente agenti; ciò è anche
noto, nella prassi progettuale, con le
cosiddette combinazioni dei carichi “a
scacchiera”: si ricorda però che scopo della
norma è andare ad indagare la
configurazione
che
“massimizza”
le
sollecitazioni)
3. Materiali
valori “puntuali”:
valori “puntuali”:
calcestruzzo: valore rilevato
calcestruzzo: valore rilevato
acciaio: Aq60 (tale assunzione non appare acciaio: Aq50
valori “medi”:
lecita)
calcestruzzo: medie aritmetiche
valori “medi”:
acciaio: Aq50
calcestruzzo: medie aritmetiche
acciaio: Aq60 (tale assunzione non appare
(nella simulazione per le verifiche a
lecita)
pressoflessione del telaio bidimensionale
vengono impiegati i seguenti valori di
riferimento
“caratteristici”:
calcestruzzo
classe C20/25 ed acciaio FeB38k)
valori “puntuali”:
calcestruzzo: valore rilevato
acciaio: Aq50
valori “medi”:
calcestruzzo: valore caratteristico (secondo
quanto concordato nel verbale del
16/10/13 assieme ai tecnici del Comitato
cittadini e Tecnici del Comitato di Distretto)
acciaio: Aq50
4. Carote
calcestruzzo
incrementati valori presentati da Sicuring accolti valori Sicuring
senza darne esplicitazione (formulazione
“Masi” modificata?)
valori Sicuring anche utilizzati da Cerioni
mediati con disposizioni C.SS.LL.PP. (in
alcuni casi leggermente inferiori a quelli
utilizzati da Cerioni)
5. Barra di acciaio
in base alle prove di laboratorio viene classificata come Aq50
classificata come Aq60 (massimo valore
prodotto in quegli anni): tale assunzione
appare poco cautelativa e non giustificata
classificata come Aq50
6. Coefficienti
parziali per i
materiali
Stati limite:
gCLS=1,00
gACCIAIO=1,00
Tensioni ammissibili: non è chiaro se esse
siano presentate nella tabella riepilogativa
costituente l’all.6; in tal caso comunque
non viene considerato il coefficiente di
sicurezza (=3) ma solo confrontato il valore
tensionale con la resistenza della carota
estratta
Stati limite:
gCLS=1,50
gACCIAIO=1,15
Tensioni ammissibili: formulazione secondo
normativa (vigente nel 1960 - progetto
simulato - e nel 1985 - ultimo intervento
strutturale rilevante -) che tiene conto di un
coeff. sicurezza=3
7. Fattori di
confidenza
FC= 1,00 (calcestruzzo)
FC= 1,00 (calcestruzzo)
FC= 1,00 (acciaio)
FC= 1,15 (acciaio)
Si fa presente che per adottare un FC
diverso da quelli convenzionalmente definiti
dalle norme (1,35; 1,20; 1,00) sarebbe
necessario (cfr. Circ. n.617/09, C8A.1.B.4)
effettuare
“considerazioni
statistiche
condotte su un insieme di dati significativo
per gli elementi in esame e di metodi di
valutazione di comprovata validità”
Stati limite:
gCLS=1,50
gACCIAIO=1,15
Tensioni ammissibili: formulazione secondo
normativa (vigente nel 1960 - per progetto
simulato) che tiene conto di un coeff.
sicurezza=3
Verifiche con valori “puntuali”:
FC= 1,00 (calcestruzzo)
FC= 1,00 (acciaio) - tale assunzione appare
comunque affetta da diverse incertezze (e
non conservativa) in quanto è stata estratta
una unica barra di acciaio ed oltretutto,
essendo
stato
costruito
l’edificio
presumibilmente in due epoche, è possibile
che siano stati utilizzati per il I° stralcio acciai
di qualità anche inferiore (es.: Aq42); si
potrebbe dover propendere, limitatamente
all’acciaio, per un FC=1,35-1,20.
Verifiche con valori “medi”:
FC= 1,35 (calcestruzzo) - assoluta
incertezza sui materiali
FC= 1,20 (acciaio) - relativa incertezza sui
materiali
8. Progetto simulato non viene fatto: armature e dimensioni degli progetto simulato fatto secondo
elementi sono dedotte dal libretto misure 2229/39 (in vigore negli anni ‘60)
rinvenuto dai tecnici del Comitato cittadini;
a tal proposito si osserva che tali armature e
dimensioni potrebbero non essere sempre
rispondenti alla realtà: ad esempio il pilastro
n.29 del piano secondo misura 30x35 cm,
mentre quello corrispondente del piano terzo
misura 40x30 cm (quindi incompatibilmente
va ad aumentare salendo di piano); le
armature dedotte dai libretti misure da parte
dei tecnici del Comitato riportano inoltre
armature non rilevate con le indagini in situ,
ad esempio: nei setto in calcestruzzo indicati
come elementi “Z”, “18” e “60” del piano
seminterrato non risultano presenti armature
dalle indagini svolte.
A pag.6 della relazione viene indicato che
“non
è
stato
ritenuto
necessario
l’elaborazione del progetto simulato utile
alla definizione stimata delle armature
presenti nei singoli elementi portanti, in
quanto dal confronto dei dati estrapolati
dalla documentazione originale del 1960
con i rilievi fatti in situ se ne è riscontrata la
corrispondenza”: si fa presente che le
dimensioni dedotte dal “libretto misure” non
sono equiparabili ad un progetto (completo
od incompleto che sia).
9. Coefficiente
acc=1,00 (da riverifiche condotte sui dati acc=1,00 (verifica a sforzo normale)
riduttivo per
disponibili sembra dichiarato 0,85, ma acc=0,85 (verifica a pressoflessione)
passaggio carichi da utilizzato 1,00)
applicazione
“breve” a “lunga”
durata
R.D. progetto simulato fatto secondo R.D.
2229/39 (in vigore negli anni ‘60);
nelle verifiche viene preso il massimo
possibile tra tre ipotesi di armature:
1. valori suggeriti da Comitato cittadini
2. progetto simulato (R.D. 2229/39)
3. valori rilevati in situ tramite pacometro
acc=0,85 sempre
10. Modello
strutturale
Modello tridimensionale: il problema insito
nella formulazione di modelli strutturali
tridimensionali è la bassa confrontabilità dei
risultati per i molti parametri impostabili e
modificabili in maniera più o meno visibile o
consapevole; per esempio: si possono
modificare parametri relativi alla rigidezza
torsionale degli elementi che possono
consentire, estremizzando le assunzioni, di
rendere particolarmente rigidi i telai e quindi
sollecitare in maniera “artificiosa” pilastri e
fondazioni... Dal grafico, a bassa
risoluzione,
presente
nella
relazione
consegnata (cfr. all. 5, pag.3, ala in
muratura) sembra inoltre che alcuni elementi
(quelli rivolti verso il lato strada) lavorino “a
trazione” cosa che dovrebbe essere
impossibile per aste caricate solo con carichi
gravitazionali (per sole azioni statiche).
Modello unidimensionale con verifiche a Modello unidimensionale con tutti i
solo sforzo normale su elementi campione parametri fondamentali modificabili e
(pil. n.41, 39, 9, 120) con tutti i parametri visibili, con verifiche a solo sforzo normale
fondamentali modificabili e visibili;
modello bidimensionale per la verifica del
telaio tipo (tra pilastri n.2 - 44): le riverifiche
da noi effettuate in merito confermano le
assunzioni dichiarate sui parametri di
calcolo.
Le verifiche a pressoflessione sono condotte Verifiche a sforzo normale, per sola Verifiche a sforzo normale per sola
senza porre alcuna limitazione (invece compressione, o a pressoflessione (con compressione (è la verifica preliminare ad
ogni altra: sufficientemente rappresentativa
richiesta dalla norma) sul massimo sforzo limitazione sullo sforzo normale)
per
effettuare
verifiche
facilmente
normale sopportabile dall’elemento: nelle
confrontabili e propedeutica a qualunque
verifiche non viene presa in considerazione
altra)
la limitazione massima sullo sforzo normale
che
in
alcuni
casi
dimostrerebbe
l’impossibilitò di procedere con le successive
verifiche dichiarate positive (cioè positive per
verifica a pressoflessione ma non a sforzo
normale,
che
risulta
un
controllo
preliminare): ciò avverrebbe ad esempio nel
caso del pilastro P07; mentre il pilastro P69
non
risulterebbe
verificato
per
la
combinazione “0” (verifica però non
presentata: in tal caso i valori dei carichi
agenti sono stati da noi dedotti con
passaggi matematici)
11. Verifiche
Agli stati limite: vengono esplicitate solo n.4
verifiche su n.25 pilastri complessivamente
direttamente esaminati (in un solo caso
viene considerato il valore puntuale, negli
altri viene preso il valore medio aritmetico)
Agli stati limite: sforzo normale su n.4 pilastri
(ipotizzando la resistenza del calcestruzzo
pari a 200 kg/cmq) ed a pressoflessione sul
telaio relativo ai pilastri 2-44.
Alle tensioni ammissibili (tabella riepilogativa
dell’all.6: permane il dubbio se siano
verifiche alle tensioni ammissibili o agli stati
limite):
Vengono esposte solo n.13 verifiche su 25
pilastri direttamente esaminati (considerando
valori puntuali o medi, secondo i casi);
vengono omesse alcune verifiche che (da
nostra controllo) risultano essere negative
(es.: carota P001B piano -1 con soluzione
0)
NOTA: la verifica alle tensioni ammissibili
viene eseguita senza coefficiente di
sicurezza, cioè confrontando lo stato
tensionale calcolato con la resistenza
direttamente rilevata sulla carota (ovvero
senza coefficiente di sicurezza=3).
Nello specifico delle verifiche agli SLU
(allegato 7): la scheda denominata
“Geometria della sezione - pilastro P.07”
viene
dichiarata
“verificata”
mentre
considerando anche la verifica preliminare
(necessaria) per solo sforzo normale
risulterebbe “non verificata” (lo sforzo
normale massimo ammesso, imputando i
dati indicati nella scheda, risulta pari
a:1480 kN>>1567 kN, sforzo dichiarato
Alle tensioni ammissibili:
verifiche a sforzo normale su n.4 pilastri
(ipotizzando la resistenza calcestruzzo pari
sia a 250 kg/cmq sia a 300 kg/cmq).
Le verifiche sia alle tensioni ammissibili sia
agli
stati
limite
vengono
condotte
confrontando i valori ipotizzati delle
resistenze dei materiali con quelli rilevati (se
inferiori ai primi le verifiche non sono
soddisfatte)
Agli stati limite ed alle tensioni ammissibili:
verifiche a sforzo normale su tutti i pilastri
direttamente indagati (con valori puntuali)
ed alcune ulteriori verifiche (su elementi
campione) considerando il valore della
resistenza caratteristica del calcestruzzo
(secondo quando concordato nella riunione
tecnica del 16/10/13, in riferimento al cap.
10.3 delle Linee Guida del C.SS.LL.PP.)
come sollecitante).
Per il pilastro 69 la scheda denominata
“Geometria della sezione - pilastro P.69”
riporta
la
dicitura
“verificata”:
la
combinazione
considerata
è
presumibilmente (non essendo dichiarata)
quella indicata nella tabella riepilogativa
dell’allegato 6 come soluzione “1”;
considerando la equivalente soluzione “0”,
con un carico ricavabile, con passaggi
numerici, per tale combinazione pari a:
91,85 ton, si nota che tale verifica è
negativa; nello schema riepilogativo tali
verifiche non sono riportate.
Si osserva che nell’allegato 4, pag.3,
seconda immagine, la fila di pilastri
corrispondenti ai numeri 45-54 risulta
colorata (mappatura a colori) con un colore
corrispondente a valori compresi tra 1497
kN e 1996 kN, cioè i valori di sollecitazione
per sforzo normale maggiori dell’intero
edificio: di tutta questa fila di pilastri
vengono solo riportate le verifiche del
pilastro 46 e 53 (facendo un rapido
raffronto con la limitazione sullo sforzo
normale già sopra richiamata, pari a 1480
kN, se fossero elementi simili, come
presumibile, potrebbero risultare “non
verificati” addirittura gran parte di tali
elementi).
12. Ricostruzione
storica
Vengono erroneamente indicati come
risalenti al 1974: il vano scala dell’ala ovest
ed i vani ascensori centrali; essi invece
risultano realizzati nel 1985 (progetto Ing.
Gandolfi)
13. Approccio
metodologico
generale
- Verifiche numeriche
La ricostruzione storica tiene conto dei
progetti reperiti presso gli enti preposti.
Si osserva che: la resistenza rilevata, con
l’unica prova di carotaggio eseguita, nel
vano scala realizzato da progetto dell’ing.
Lambri (vano scala lato est - 1985) risulta
assai inferiore al valore indicato in progetto
(in situ: Rck 262 kg/cmq, nel progetto
Rck=300 kg/cmq)
- Verifiche numeriche
- Verifiche numeriche
- Osservazioni sullo stato dei luoghi - Osservazioni sullo stato dei luoghi
(sopraelevazione, progettazione anni ‘60)
(sopraelevazione, progettazione anni ‘60)
- Osservazioni su qualità ed omogeneità dei
materiali
Nota: per esprimere un giudizio di idoneità
statica su un edificio esistente appare
necessario rifarsi alle indicazioni fornite dalla
Circolare n. 617/09 (riferita alle NTC 2008)
in cui si afferma che: “per le costruzioni
esistenti si applicano i criteri di collaudo
statico relativi alle nuove opere, salvo
quanto
aggiunto,
desumibile
e/o
diversamente indicato nel cap.8 delle NTC e
nel cap.8 della presente circolare”; in
particolare, appaiono imprescindibili i tre
aspetti sopra indicati e considerati.
Nota: le modalità di applicazione dell’Eurocodice indicate in generale dai tecnici del Comitato non sono conformi all’impostazione normativa e nemmeno agli
eurocodici stessi, in quanto per utilizzare la combinazione dei carichi secondo l’eurocodice sarebbe necessario allora eseguire anche le verifiche secondo tale
impostazione; oltretutto l’eurocodice utilizza per la schematizzazione dei carichi una diversa modalità, ad esempio inserendo in quelli variabili anche i tramezzi,
che invece la norma italiana inserisce nei carichi permanenti strutturali: non considerando correttamente tale aspetto, i carichi dei tramezzi (oltretutto
arbitrariamente ripartiti al mq dai tecnici del Comitato cittadini) vengono complessivamente sottostimati (il coefficiente per carichi variabili sarebbe pari a: 1,50 eurocodice-, mentre lasciandoli nei permanenti vengono valutati con coefficiente pari a: 1,00 -interpretazione NTC 2008 secondo Comitato cittadini-).
Firenze, lì 02 Dicembre 2013
Sicuring srl
Il Direttore Tecnico
Dott. Ing. Carlo La Ferlita
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