Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali progetto 2003/04 GUIDA all’USO del “PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI” Prima parte INDICE 1. Orientamenti generali 2. Scopo del portfolio 3. Struttura e indicazioni metodologiche 3.1 Orientamento 3.2 Valutazione 4. Portfolio e libretto formativo 5. Schema del portfolio nella prospettiva del percorso formativo 6. Indicazioni minime per 6.1 Fase previa 6.2 Fase di avvio 6.3 Fase in itinere 6.4 Fase finale 6.5 Indicazioni generali Milano, 30 Settembre 2003 1 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali 1. Orientamenti generali L’asse portante dell’intero progetto è dato dalla centratura sull’apprendimento (e non semplicemente dell’insegnamento) ed inoltre dalla personalizzazione dei percorsi formativi. La pianificazione formativa è stata costruita nel rispetto di tali due criteri generali e, attraverso alla definizione delle Linee Guida di Progettazione per le varie figure professionali, conduce alla declinazione dei Piani formativi di corso e ai piani di formazione personalizzati che sono l’esito di un rovesciamento dell’approccio didattico tradizionale: non più dal generale ed impersonale (cultura astratta) al particolare (l’allievo), ma dal soggetto al suo successo formativo. Fulcro di tale approccio è la Pedagogia del compito che trova nelle Unità di Apprendimento (UA) la traduzione operativa del modello sperimentale. Concentrare l’attenzione sulla personalizzazione degli apprendimenti significa considerare in modo unitario i vari aspetti del processo formativo dell’allievo: la dimensione orientativa, quella valutativa, la riflessione critica personale, il contributo dei vari soggetti coinvolti. Il tal senso il Portfolio delle Competenze individuali rappresenta lo strumento unitario che consente all’allievo, ai formatori, alla famiglia di gestire e documentare lo sviluppo di tale processo. 2. Scopo del portfolio Possiamo definire genericamente il portfolio come una raccolta significativa dei lavori dell’allievo che racconta la storia del suo impegno, del suo progresso o del suo rendimento e della documentazione che attesta i passaggi cruciali, nodali del suo percorso formativo: si tratta pertanto di materiali che documentano ad altri una serie di prestazioni eseguite nel tempo (e che l’allievo sceglie in quanto significative) e nel contempo che registrano lo sviluppo del piano formativo personale. Un portfolio è qualcosa di più di un contenitore pieno di “cose”. Esso rappresenta infatti una raccolta sistematica ed organizzata di prove usate dai formatori e dallo studente per controllare lo sviluppo delle conoscenze, delle abilità, e delle attitudini dello studente in una o più specifiche discipline. Si può dire che il portfolio ha l’obiettivo di supportare la comprensione della storia di crescita e di sviluppo di una persona documentandola con materiali che permettono di comprendere “che cosa è avvenuto” dal momento della presa in carico della persona (che richiede un’attenta osservazione delle sue capacità e acquisizioni previe) fino al momento della partenza, passando per le varie fasi di cui si compone il percorso formativo. Il portfolio raccoglie e documenta una sequenza di esperienze nel campo dell’apprendimento e nello sviluppo di una particolare competenza. Esso è uno strumento che offre la documentazione di un panorama vasto e solido per una valutazione più fondata e oggettiva del lavoro che l’allievo ha svolto, fornisce spunti per un dialogo tra 2 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali l’allievo, i formatori ed i genitori, oltre che essere un’occasione per lo sviluppo dell’apprendimento promosso da una motivazione intrinseca. Per tali motivi, occorre coinvolgere direttamente lo studente alla selezione del contenuto del portfolio, i criteri per la selezione stessa, i criteri per giudicare il valore dei contenuti e la prova dell’autoriflessione dell’allievo. Si propongono pertanto gli scopi del portfolio: ⇒ Dimostrare lo sviluppo di una competenza, ovvero un cambiamento progressivo nel tempo da parte dell’allievo, a partire dal suo profilo iniziale e considerando la padronanza delle conoscenze e delle abilità che ha saputo valorizzare nello svolgimento dei compiti/prodotti (documentazione). ⇒ Rendere possibile un’osservazione delle capacità e delle conoscenze/abilità possedute dall’allievo nel suo percorso formativo, in relazione al progetto che egli si è posto (orientamento). ⇒ Indicare i punti forti/punti deboli e le attenzioni del piano formativo personalizzato (formazione personalizzata). ⇒ Esprimere un giudizio individualizzato e “autentico” – ovvero elaborato in considerazione dei diversi fattori in gioco - sul lavoro che ha svolto e sulle sue effettive acquisizioni (valutazione). 3. Struttura e indicazioni metodologiche Il Portfolio, con annotazioni sia dei docenti, sia dei genitori, sia, se del caso, degli allievi, seleziona in modo accurato: Materiali prodotti dall’allievo individualmente o in gruppo, capaci di descrivere paradigmaticamente le più spiccate competenze del soggetto. Prove significative. Osservazioni dei docenti e della famiglia sui percorso formativo dell’allievo, con la rilevazione delle sue caratteristiche originali nelle diverse esperienze formative affrontate. Commenti su lavori personali ed elaborati significativi, sia scelti dall’allievo (è importante questo coinvolgimento diretto) sia indicati dalla famiglia e dal Centro, ritenuti esemplificativi delle sue capacità e aspirazioni personali. Indicazioni di sintesi che emergono dall’osservazione sistematica, dai colloqui insegnanti-genitori,dalle valutazioni dei formatori e degli allievi, da colloqui con l’allievo e anche da questionari o test in ordine alle personali attitudini e agli interessi più manifesti. 3 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Va evitato il rischio di considerare il Portfolio un contenitore di materiali disordinati e non organizzati. È, perciò, preciso dovere di ogni Centro individuare i criteri di scelta dei materiali e collocarli all’interno di un percorso professionale che valorizzi le pratiche dell’autonomia di ricerca e di sviluppo e il principio della cooperazione educativa della famiglia. La riflessione critica sul Portfolio e sulla sua compilazione, infatti, costituisce un’occasione per migliorare e comparare le pratiche di insegnamento, per stimolare l’allievo all’autovalutazione e alla conoscenza di sé in vista della costruzione di un personale progetto di vita e, infine, per corresponsabilizzare in maniera sempre più rilevante i genitori nei processi educativi. Il Portfolio delle competenze individuali è compilato ed aggiornato da: • il tutor, in collaborazione con tutti i formatori che si fanno carico dell’educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo, per le parti che riguardano le varie fasi del percorso formativo • da ciascun allievo per la parte relativa alla raccolta ed alla “etichettatura” dei materiali prodotti chiamato ad essere sempre protagonista consapevole della propria crescita, • i formatori sulla base di indicazioni concordate dall’équipe dei formatori che si fanno carico della formazione e degli apprendimenti di ciascuno e formalizzate dal tutor, sentendo i genitori degli allievi. Il Portfolio delle competenze individuali elaborato prevede alcune sezioni (riconoscibili per i diversi colori dello sfondo) e in particolare – oltre ad una sezione di dossier con la raccolta dei dati socio-anarafici e relativi al percorso pregresso dell’allievo - una sezione dedicata alla formazione/valutazione e un’altra riservata all’orientamento. Le due dimensioni, però, si intrecciano in continuazione perché l’unica valutazione positiva per l’allievo è quella che contribuisce a conoscere l’ampiezza e la profondità delle sue competenze e, attraverso questa conoscenza progressiva e sistematica, a fargli scoprire ed apprezzare sempre meglio le capacità potenziali personali, non pienamente mobilitate, ma indispensabili per avvalorare e decidere un proprio progetto di vita. 3.1 Orientamento Per la parte relativa all’orientamento, il portfolio svolga una funzione di documentazione circa il quadro delle capacità della persona come pure delle risorse (conoscenze, abilità, competenze) che essa presenta nella fase iniziale del percorso formativo, come pure delle maturazioni e dei cambiamenti che si susseguono lungo il percorso formativo. In questo senso, il portfolio evidenzia le modalità tramite le quali si delinea nella persona: - la progressiva consapevolezza delle proprie risorse, la coscienza dei vincoli e delle opportunità che le si presentano, la definizione di una meta sempre più definita circa il proprio progetto di vita, con un’attenzione particolare, 4 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali - gli elementi che confermano, approfondiscono, ma pure quelli che contraddicono tale disegno, con le eventuali variazioni compresi i passaggi da un percorso ad un altro. 3.2 Valutazione Dal punto di vista valutativo, il portfolio rappresenta lo strumento che consente di uscire da una concezione tradizionale della valutazione - basata sulla verifica del grado di apprendimento da parte dell’allievo della conoscenza trasmessa dall’insegnante, sulla scorta di un sistema di giudizio selettivo centrato essenzialmente sul metodo “nozionistico” ovvero controllando e verificando la “riproduzione” della conoscenza tramite risposte fondate sul ricordo di fatti isolati – per aderire ad una prospettiva che prevede una verifica non solo di ciò che un allievo sa, ma di ciò che “sa fare con ciò che sa” fondata su una serie di prestazioni reali e adeguate dell’apprendimento che risulta così significativo, poiché riflette le esperienze formative svolte ed è legato ad una precisa motivazione personale. 4. Portfolio e libretto formativo Il portfolio, così delineato, consente di riassumere in sé anche la funzione del “Libretto formativo del cittadino“ secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 18 febbraio 2000, là dove si afferma che “Al fine di documentare il curriculum formativo e le competenze1 acquisite le regioni istituiscono il libretto formativo del cittadino su cui verranno annotati anche i crediti formativi che possono essere conosciuti, ai fini del conseguimento di un titolo di studio o dell'inserimento in un percorso scolastico, sulla base di specifiche intese tra Ministeri competenti, Agenzie formative e regioni interessate”. In tal senso, accanto ad un portfolio più ampio, con il fine della documentazione sistematica e significativa dei lavori dell’allievo che racconta la storia del suo impegno, del suo progresso o del suo rendimento, si delinea una versione più essenziale del portfolio stesso, elaborata alla fine della certificazione delle competenze acquisite dall’allievo e dei crediti formativi acquisiti in relazione ai diversi sbocchi successivi del suo percorso. Nella struttura che si propone di seguito, le parti relative alla versione essenziale del portfolio - ovvero corrispondente al libretto – sono indicate con appositi rimandi in nota. 5. Schema del portfolio nella prospettiva del percorso formativo Si presenta di seguito uno schema di portfolio articolato in sezioni riferite alle principali funzioni attive nel percorso. Segue una descrizione processuale delle varie parti in cui si compone che evidenzia: • le caratteristiche della singola scheda (Denominazione/Descrizione) 1 Si ricorda che nello stesso testo si chiarisce che “sono competenze professionali certificabili quelle che costituiscono patrimonio conoscitivo ed operativo degli individui ed il cui insieme organico costituisce una qualifica o figura professionale” (allegato B, punto d). 5 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali • • • • quando è previsto l’uso della singola sezione del Portfolio (Tempistica) come si procede per giungere alla compilazione (Modalità) chi è responsabile della sua compilazione (Referente) eventuali osservazioni (Note) Lo schema proposto evidenzia gli strumenti che compongono il libretto formativo (versione essenziale del portfolio). SEZIONE A) Dossier personale MATERIALI - SCHEDA dati personali* esperienze scolastiche e formative* esperienze di lavoro/apprendistato* altre esperienze significative* B) Il Progetto Personale percorso orientativo Profilo dell’allievo corso appena iniziato) Fase di avvio (prima e a corso appena iniziato) Fase di avvio (prima e a corso appena iniziato) Le attività di orientamento In itinere ogni anno Profilo finale dell’allievo* Al termine del percorso (in Revisione del progetto personale - passaggio ad altri indirizzi scolastici o di formazione professionale - ulteriori revisioni del progetto personale C) Le attività formative PERIODO DI APPLICAZIONE Fase di avvio (prima e a qualunque fase/annualità avvenga) Al termine del percorso (in qualunque fase/annualità avvenga) Elenco delle attività svolte (Unità di Apprendimento-UA) In itinere ogni anno Piano formativo personalizzato - Attività di personalizzazione - L.A.R.S.A. In itinere ogni anno Raccolta, selezione e valutazione dei In itinere ogni anno prodotti /materiali realizzati nelle UA (Unità di apprendimento) Valutazione delle competenze* In itinere ogni anno Valutazione conoscenze e abilità In itinere ogni anno * = libretto formativo (parte essenziale che accompagna l’allievo) 6 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Una versione definitiva della Guida comprendente indicazioni operative sulla gestione delle singole schede sarà inviata non appena il portfolio sarà reso disponibile sul sito della sperimentazione. 6. Indicazioni minime per l’uso del Portfolio 6.1 Dossier Personale Le sezioni che compongono questa prima parte del Portfolio sono finalizzate alla ricostruzione e documentazione di tutti gli elementi che definiscono la “storia formativa” dell’allievo. In tal senso potrebbero/dovrebbero con il tempo essere sostituite da analoga documentazione inviata dalla struttura (Scuola Media, Scuola Superiore, altro CFP, Servizi per l’Impiego) da cui proviene l’allievo. In attesa che l’uso del Portfolio (o del Libretto nei Servizi per l’Impiego) si diffonda, è opportuno che il CFP registri i dati principali nelle seguenti schede2: Denominazione Descrizione Tempistica Modalità Referente Note DATI PERSONALI Sintesi dei dati socio-anagrafici Da compilare prima dell’avvio del corso, al momento dell’iscrizione Raccolta di informazioni e documentazione di supporto attraverso colloquio anche tramite sportello informativo Segreteria del CFP. Nel caso il CFP strutturi interventi orientativi in ingresso, la compilazione può anche essere a cura dell’orientatore/servizio orientativo E’ parte integrante del Libretto Denominazione ESPERIENZE SCOLASTICHE E FORMATIVE Descrizione Sintesi del percorso realizzato all’interno del sistema scolastico e/o formativo prima dell’accesso al corso attuale. Si articola in 3 schede: - una sulla parte finale del percorso scolastico obbligatorio (scuola media) – per tutti - una su eventuali percorsi di istruzione secondaria - una su eventuali percorsi di formazione professionale Tempistica Da compilare prima dell’avvio del corso, al momento dell’iscrizione Modalità Raccolta di informazioni e documentazione di supporto attraverso colloquio anche tramite sportello informativo Referente Segreteria del CFP. Nel caso il CFP strutturi interventi orientativi in ingresso, la compilazione può anche essere a cura dell’orientatore/servizio orientativo Note E’ parte integrante del Libretto Denominazione ESPERIENZE DI LAVORO/APPRENDISTATO Descrizione Sintesi dell’eventuale curriculum lavorativo (e l’eventuale formazione realizzata) Tempistica Da compilare prima dell’avvio del corso, al momento dell’iscrizione 2 in modo di essere in grado di fornirlo agli allievi e/o alle strutture che li prenderanno in carico al momento opportuno 7 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Modalità Referente Note Raccolta di informazioni e documentazione di supporto attraverso colloquio anche tramite sportello informativo Segreteria del CFP. Nel caso il CFP strutturi interventi orientativi in ingresso, la compilazione può anche essere a cura dell’orientatore/servizio orientativo E’ parte integrante del Libretto Denominazione ALTRE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Descrizione Sintesi dell’area delle attività collegate ad interessi personali (sportive, artistico-culturali, sociali, formative, ecc.) Tempistica Da compilare prima dell’avvio del corso, al momento dell’iscrizione Modalità Raccolta di informazioni e documentazione di supporto attraverso colloquio anche tramite sportello informativo Referente Segreteria del CFP. Nel caso il CFP strutturi interventi orientativi in ingresso, la compilazione può anche essere a cura dell’orientatore/servizio orientativo Note E’ parte integrante del Libretto 6.2 Percorso di Orientamento Le sezioni di questa parte del portfolio sintetizzano gli elementi fondamentali del percorso orientativo (inteso come processo trasversale, continuo, parallelo e intrecciato con quello formativo) e i suoi principali risultati in ordine all’impostazione e gestione del percorso formativo (progetto personale e profilo iniziale). Le sessioni standard del portfolio potranno/dovranno essere integrate da materiali originali del CFP e dell’allievo a testimonianza dei passaggi cruciali del percorso orientativo (es.: documenti che ne evidenzino le caratteristiche, certificati ottenuti, ecc.). Denominazione IL PROGETTO PERSONALE Descrizione Sintetizza il progetto di vita, formazione e lavoro con riferimento specifico al percorso di sviluppo individuato e dettaglio sull’aspetto formativo/professionale Tempistica Da compilare prima dell’avvio del corso, al momento dell’iscrizione, o dopo la fase di accoglienza Modalità Raccolta di informazioni e documentazione di supporto attraverso colloquio anche tramite sportello informativo Referente Tutor, eventualmente supportato dalla Segreteria del CFP. Nel caso il CFP strutturi interventi orientativi in ingresso, la compilazione può anche essere a cura dell’orientatore/servizio orientativo Note Il progetto personale può essere già emerso all’interno del percorso orientativo gestito dalla scuola precedente come pure da un’agenzia territoriale o specialistica Denominazione PROFILO INIZIALE DELL’ALLIEVO Descrizione Scheda che sintetizza le caratteristiche personali fondamentali dell’allievo emergenti all’avvio del percorso formativo attraverso quanto osservato dai formatori, elaborato dall’allievo e raccolto dalla famiglia in merito a: 8 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Tempistica Modalità Referente Note il progetto di vita, formazione e lavoro personale (ad integrazione della scheda b dell’Orientamento iniziale (fase previa) i punti di forza e debolezza emersi indicazioni conseguenti per il piano formativo personalizzato Entro 2 o 3 mesi dall’avvio del percorso Interventi di orientamento individuali o in piccolo gruppo (indicativamente attraverso di almeno 1 colloquio orientativo con l’allievo e un incontro con i famigliari) Tutor del corso (o orientatore se previsto) insieme all’allievo durante apposita sessione formativa Il profilo va eventualmente aggiornato durante il primo anno di frequenza dell’allievo Denominazione ATTIVITA’ di ORIENTAMENTO Descrizione Sintesi del percorso orientativo dell’allievo. Sono riportati i dati essenziali del percorso orientativo (soprattutto gli esiti) formalmente realizzato sia all’interno di altro percorso di istruzione/formazione sia di specifica iniziativa che può essere stata gestita tanto dal CFP che da altra struttura. Si articola in a) attività svolte preliminarmente all’iscrizione al corso/CFP – individua i dati generali delle eventuali varie azioni orientative svolte prima di accedere al percorso di FP b) attività svolte durante lo svolgimento del corso – evidenzia le informazioni principali del processo di orientamento realizzato in itinere e in conclusione del percorso di FP (sezione aggiornata costantemente) Tempistica Da compilare prima dell’avvio del corso, al momento dell’iscrizione e in itinere Modalità Raccolta di informazioni e documentazione di supporto (indicativamente attraverso colloquio) anche tramite sportello informativo Referente Tutor, eventualmente supportato dalla Segreteria del CFP. Nel caso il CFP strutturi interventi orientativi in ingresso, la compilazione può anche essere a cura dell’orientatore/servizio orientativo Note L’orientamento può essere svolto dalla scuola precedente come pure da un’agenzia territoriale o specialistica. Denominazione PROFILO FINALE DELL’ALLIEVO Descrizione Scheda che sintetizza le caratteristiche personali fondamentali dell’allievo al termine del percorso formativo (in qualunque fase esso avvenga – conclusione triennale, al termine di una annualità intermedia, in itinere, ecc.) attraverso la sintesi di quanto osservato dai formatori, elaborato dall’allievo e raccolto dalla famiglia in merito a: il progetto di vita, formazione e lavoro personale i punti di forza e debolezza emersi Tempistica Al termine del percorso Modalità Realizzazione di interventi orientativi con l’allievo con i famigliar (indicativamente 1 colloquio) Referente Tutor del corso (o orientatore se previsto) insieme all’allievo durante 9 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Note apposita sessione formativa Sostituisce il Profilo iniziale nel Libretto formativo Denominazione REVISIONE DEL PROGETTO PERSONALE Descrizione Strumento da attivare solo in caso emerga la scelta di modificare il progetto personale attraverso: il passaggio ad altro percorso di formazione o istruzione (scheda A e seguenti) la ricerca di un lavoro (scheda B e seguenti) Ne consegue la descrizione degli effetti sul piano formativo personalizzato sul fronte delle modalità (passaggio diretto o tramite LARSA, moduli di raccordo/integrazione, ecc.) e dei tempi previsti e utilizzati Tempistica Nel momento in cui si manifesta il nuovo orientamento Modalità Realizzazione di almeno 1 colloquio orientativo di approfondimento Referente Tutor del corso (o orientatore se previsto) insieme all’allievo durante apposita sessione formativa Note Con la revisione, si attiva la metodologia di gestione dei passaggi 6.3 La formazione Le sezioni di questa parte del portfolio da un lato sintetizzano il percorso formativo realizzato all’interno del CFP (con indicazione delle fasi principali comuni al gruppo classe, delle soluzioni di personalizzazione, ecc.) dall’altro documentano gli elementi significativi selezionati dagli allievi stessi (in riferimento alla significatività e rappresentatività) dall’altro ancora registrano la valutazione espressa dai formatori rispetto alle conoscenze, abilità e competenze sviluppate dall’allievo. Come nel caso della parte precedente le sessioni “fisse” del portfolio potranno/dovranno essere integrate da materiali originali del CFP e dell’allievo a testimonianza dei passaggi cruciali del percorso formativo (es.: veri e propri “prodotti” degli allievi o documenti che ne evidenzino le caratteristiche, certificati ottenuti, ecc.). Denominazione ELENCO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE (Unità di Apprendimento-UA) Descrizione Sintetizza l’articolazione del percorso formativo realizzato attraverso la descrizione di tutte le unità di apprendimento (UA) previste e svolte nel piano formativo di corso di cui si descrivono gli elementi principali Tempistica In itinere per ogni anno di formazione Modalità Registrazione in itinere dello sviluppo del percorso (sia UA interdisciplinari che UA disciplinari) Referente Tutor del corso insieme all’allievo Note Denominazione PIANO FORMATIVO PERSONALIZZATO - Attività di personalizzazione L.A.R.S.A. (Laboratorio Recupero Sviluppo Apprendimenti) Descrizione Riassume le caratteristiche delle soluzioni di personalizzazione che hanno contraddistinto la realizzazione del percorso formativo Tempistica Prima compilazione all’avvio del corso, aggiornamenti in itinere e al termine di ogni annualità. Modalità Registrazione delle indicazioni emerse nel percorso, da parte dell’equipe 10 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Referente Note e discusse con l’allievo durante apposita sessione formativa Tutor del corso insieme all’allievo Denominazione RACCOLTA, SELEZIONE E VALUTAZIONE MATERIALI della UA _____ Descrizione Consente di catalogare i prodotti realizzati all’interno delle singole UA e che l’allievo individua perché ben evidenziano gli apprendimenti realizzati descrivendone le caratteristiche, i tempi e le modalità di realizzazione, l’autovalutazione (tramite l’uso di una apposita scheda di supporto), l’evidenziazione di punti di forza e debolezza e le conseguenti azioni Tempistica Al termine di ogni UA se l’allievo valuta significativo o di particolare gradimento quanto prodotto Modalità Apposita sessione formativa Referente Allievo con il supporto del tutor del corso Note E’ prevista apposita scheda di supporto all’autovalutazione dell’allievo (Rubrica di autovalutazione del prodotto) Denominazione RUBRICA DI AUTOVALUTAZIONE DEL PRODOTTO Descrizione Strumento di supporto della scheda precedente utile all’allievo a valutare la propria prestazione Tempistica Al termine di ogni UA se l’allievo valuta significativo quanto prodotto Modalità Apposita sessione formativa Referente Allievo con il supporto del tutor del corso Note L’autovalutazione dell’allievo va tenuta in considerazione in sede di valutazione delle competenze Denominazione VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Descrizione Consente di esplicitare l’acquisizione delle competenze attraverso o all’interno di ogni singola UA significativa evidenziando tutte le aree formative coinvolte. Per ogni competenza acquisita si descrive il livello raggiunto (che viene poi esplicitato e descritto dettagliatamente nell’apposita “Rubrica di valutazione delle competenze” – ved. oltre) e le eventuali indicazioni emergenti per lo sviluppo successivo del piano formativo personalizzato. Tempistica Al termine di ogni UA Modalità Incontro dell’equipe dei formatori coinvolti e sessione con l’allievo Referente Coordinatore del corso per la parte di competenza dell’equipe dei formatori e allievo con supporto del tutor per la parte di autovalutazione Note E’ parte integrante del Libretto Denominazione RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Descrizione Consente di attribuire ad ogni competenza una valutazione puntuale, sulla base di precise descrizioni a cura dell’equipe di formatori del corso espresse in livelli (Principiante, Competente, Esperto) Tempistica La rubrica va utilizzata ogni volta che si realizza una valutazione delle competenze dell’allievo, quindi al termine di ogni UA come pure di ogni 11 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali Modalità Referente stage (di cui rappresenta un allegato). Prodotto dell’equipe di formatori Formatore/formatori coinvolti nella valutazione delle competenze, compresi i tutor di impresa Note Denominazione VALUTAZIONE CONOSCENZE e ABILITA’ Descrizione Sintesi delle valutazioni sulle conoscenze e abilità acquisite nelle varie aree formative e disciplinari sulla base di quanto definito nelle “Linee metodologiche per la valutazione” Tempistica Da compilare al termine di ogni anno formativo o nel momento del passaggio ad altro percorso (formazione/istruzione o lavoro) Modalità Incontro dell’equipe dei formatori Referente Coordinatore in collaborazione con l’equipe dei formatori operanti nel percorso Note E’ parte integrante del Libretto 6.4 Indicazioni operative In riferimento alle schede di valutazione proposte (a seguito delle UA come pure a seguito dello stage), si richiamano i seguenti requisiti da tenere in dovuta considerazione: - - - Adozione di una modalità di valutazione correlata alle UA effettivamente realizzate Riferimento alle aree formative coinvolte Apertura alle diverse modalità valutative possibili, in riferimento alle differenti tipologie di UA realizzabili, senza predeterminare alcunché, ma indicando alcune voci da tenere in considerazione per la valutazione stessa Stimolo al dialogo tra allievo e formatore (esempio: in un primo tempo l’allievo raccoglie i prodotti “di cui va orgoglioso” e li valuta, poi confronta la sua valutazione con quella dei formatori, infine insieme individuano i punti forti/punti deboli e le indicazioni di miglioramento) Atteggiamento formativo teso alla “costruzione” delle competenze piuttosto che alla loro verifica partendo da liste predisposte. In conclusione, in via puramente indicativa ed esemplificativa per la gestione complessiva del Portfolio occorre preventivare per ogni anno: L’attivazione del servizio di segreteria o di orientamento per gestire la fase di documentazione delle informazioni relative al curriculum formativo precedente l’accesso al corso N. 3 colloqui orientativi individuali minimi (avvio, metà anno, fine anno). 12 Coordinamento inter-ATS – Percorsi Triennali Sperimentali N. di sessioni formative corrispondenti al n. di UA in cui si articola il percorso formativo3 per l’elaborazione della scheda “Raccolta, selezione e valutazione materiali della UA ____” e la collegata “Rubrica di autovalutazione del prodotto” e contribuire alla stesura della scheda “Valutazione delle competenze”. Ciò significa che, all’interno delle normali attività di orientamento programmate per il gruppo classe, sono da prevedere specifici momenti dedicati alla compilazione del portfolio: ad es. l’elaborazione della scheda “Raccolta, selezione e valutazione materiali della UA N. 3 Incontri dell’équipe dei formatori coinvolti nella gestione del percorso al completo. N. 3 Incontri con i famigliari (ad es. avvio, metà anno, fine anno). 3 eventualmente è possibile in una stessa sessione formativa lavorare su più UA, orientando tale intervento, ad esempio, in un totale di 5 sessione formative a cadenza media bimensile 13