PERCORSI BIENNALI E ANNUALI PER
DISABILI DELLA PROVINCIA DI
ROMA
SOGGETTO ATTUATORE:
ROMA CAPITALE
DIPARTIMENTO ATTIVITA’ ECONOMICHE E PRODUTTIVE,
FORMAZIONE E LAVORO
Sedi attuative: Centri di Formazione Professionale (CFP)
come il CFP “Pier Paolo Pasolini” di Ostia Lido, Roma
ALCUNI DATI
I dati del 2011 dell’Ufficio Scolastico Regionale
Lazio, per l’intera Provincia di Roma, rilevano
che gli alunni con disabilità frequentanti la
scuola secondaria di II grado rappresentano circa
il 2% del totale. Nella sola città di Roma, la FP di
Roma Capitale nel corrispondente anno
formativo ha seguito 326 allievi/e disabili,
corrispondenti al 23% degli iscritti.
• I giovani nati nella decade 1980/1990
rappresentano il 72% del totale degli allievi/e
con disabilità.
• Presso tutti i C.F.P. di Roma Capitale, quasi
equamente distribuiti sul territorio comunale,
sono stati avviati corsi con tirocinio
specificatamente rivolti a tale categoria di
ragazzi ed è attiva la loro integrazione anche in
tutti gli altri corsi, compatibilmente con i loro
interessi e capacità.
STRUTTUTA DELL’INTERVENTO
DIDATTICO
Il progetto è centrato sulla pratica della formazione
individualizzata, che consente di tarare sul singolo
allievo le modalità di insegnamento e i contenuti
specifici utili a facilitare l’acquisizione delle
competenze necessarie per la professionalizzazione
e l’inserimento socio-lavorativo. Ciò implica un
maggior impegno sul piano dell’assessment iniziale
e della programmazione didattica a fronte di una
più
efficace
gestione
dei
processi
di
insegnamento/apprendimento.
Ogni allievo/a parteciperà alle diverse attività
standard previste dal progetto generale,
calibrandole rispetto ai luoghi e ai tempi della
formazione.
Verrà definita, caso per caso, la frequenza alle
attività di aula e di laboratorio-tirocinio, secondo
i differenti bisogni formativi e alla fase del
processo formativo in cui si trova l’allievo.
Documento-chiave del percorso personalizzato è
il PFI (PIANO FORMATIVO INDIVIDUALIZZATO)
che riporta gli elementi che distinguono e
qualificano il percorso dell’allievo/a.
Il PFI consente di definire e documentare:
• le
competenze
da
acquisire
e/o
implementare per raggiungere gli obiettivi
della fase di pertinenza e dell’intero percorso
formativo.
• gli eventuali interventi di rafforzamento di
abilità, competenze e socializzazione.
Il modello
Il percorso è annuale. Obiettivo generale è
l’inclusione sociale professionalizzante dell’allievo,
che si realizza attraverso l’acquisizione, se possibile,
della qualifica, la certificazione delle competenze e
l’attivazione dell’inserimento lavorativo con le
relative azioni di supporto.
Ciascun allievo beneficia di un percorso formativo
individualizzato, di durata variabile (massimo 4
anni), salvo problematiche specifiche che verranno
esaminate caso per caso.
Aspetti organizzativi
La durata del percorso è di 900 ore.
Il percorso prevede la presenza di allievi tra i 16
e i 29 anni (in caso di disponibilità di posti è
possibile inserire anche oltre tale limite di età).
Gli ingressi e le uscite dal percorso
individualizzato sono variabili in base alle
esigenze formative individuali.
Il corso si articola in ore di aula e di
laboratorio/tirocinio con l’obiettivo di fornire
all’allievo
l’opportunità
di
effettuare
un’esperienza di apprendimento-in-situazione
sostenendone
la
professionalizzazione,
arricchendone il bagaglio esperienziale e
formativo e, quindi, il curriculum in funzione
dell’inclusione socio-lavorativa.
L’INTERVENTO DIDATTICO SI STRUTTURA
IN 4 FASI,
CON L’AGGIUNTA DI UNA FASE PROPEDEUTICA
ALL’INGRESSO NELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE
FASE 0: Azione di orientamento degli
studenti in uscita dalle scuole
I CFP del Comune di Roma Capitale realizzano
attività di orientamento rivolte ad allievi/e con
disabilità che frequentano le ultime classi degli
Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore. Tale
azione, propedeutica all’ingresso nella FP,
permette di costruire ipotesi individualizzate
antecedentemente all’iscrizione e consentire un
“passaggio” protetto dall’istituzione scolastica a
quella formativa.
FASE 1: Accoglienza, orientamento
alle professioni, prima formazione,
competenze di base e sostegno
L’orientamento parte dalla valutazione delle potenzialità lavorative del
disabile, dei suoi interessi professionali, delle sue idoneità generali e
delle sue capacità specifiche a svolgere una serie di compiti.
Sequenza standard degli interventi:
•
Accoglienza
•
Elaborazione profilo individuale (PFI, condiviso con famiglia e
servizi sociali)
•
Orientamento alle professioni
•
Preparazione al tirocinio
•
Competenze di base, socio-relazionali e trasversali: educazione
ambientale, cittadinanza attiva e educazione alla legalità, pari
opportunità, attività libero-espressive, artistiche, fotografia,
artigianato, attività motorie o altre individuate in base al PFI.
FASE 2: Acquisizione delle
competenze tecnico-professionali
L’acquisizione delle competenze nel settore professionale,
individuato per il singolo allievo/a, si sviluppa attraverso la
formazione ed il potenziamento delle competenze tecnicoprofessionali e si realizza nei laboratori e/o in tirocinio
aziendale in cui:
• Apprendere gli elementi essenziali dei processi lavorativi
del settore.
• Conoscere gli elementi costitutivi del processo di
produzione in esame: le informazioni, di materie prime,
gli strumenti di lavoro, le procedure e le tecniche
operative.
• Attuare comportamenti coerenti con le richieste di ruolo e
con le norme di igiene e di sicurezza sul lavoro (D.lgs
81/08).
FASE 3: Consolidamento delle
competenze
E’ la fase di stabilizzazione e ampliamento delle
competenze per giungere, se possibile, alla
qualifica e/o alla certificazione delle competenze
acquisite.
FASE 4: Restituzione e/o
accompagnamento
Fase di chiusura del percorso formativo individuali.
Le azioni di accompagnamento prevedono:
•
ricostruzione delle conoscenze e competenze possedute (formali, non formali,
informali).
•
colloquio di restituzione con ogni allievo in uscita.
•
valutazione e autovalutazione.
•
elaborazione del curriculum.
•
simulazione di colloqui di lavoro.
•
attivazione della rete sociale e dei servizi territoriali con azioni di:
 informazione sulla legislazione (L.68/99) e sui Servizi per l’impiego.
 accompagnamento degli allievi ai servizi per il lavoro.
 coinvolgimento attivo dei referenti dei servizi sociali e/o sanitari di
riferimento.
 certificazione delle competenze acquisite e/o esame di qualifica
professionale.
 tutoraggio dei tirocini di “collocamento mirato”.
PROFILO PROFESSIONALE
CONSEGUITO
Il profilo professionale di riferimento sarà definito
individualmente per ogni allievo e indicato e sviluppato
nel Progetto Formativo Individuale.
I cinque settori sotto indicati rappresentano le aree di
intervento maggiormente utilizzate:
• informatica/lavori d’ufficio
• ristorazione
• commercio/servizi e grande distribuzione
• agricoltura/giardinaggio
• artigianato
Risvolti cognitivi e psicologici
• Consolidamento di abilità, capacità e
competenze possedute
• Recupero di abilità, capacità e competenze
fino ad allora presenti solo in modo
potenziale
• Incremento dell’autostima e della fiducia in sé
• Miglioramento dell’autoregolazione
emozionale
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