sottotraccia N O I C O N VO I Numero 56 Giugno-Luglio 2012 Anno X Foto di Patrick Scotti Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia PERIODICO A CURA DELLA BANCA D I B E D I Z Z O L E T U R A N O VA LV E S T I N O TTT Territorio Tam Tam Da leggere/vedere/ascoltare con un click su www.sottotracciabcc.it w w w . b e d i z z o l e . b c c . i t Originale interprete, in diversi campi di impegno, del progresso della sua Bedizzole. Con l’indomabile, creativo impeto del condottiero di razza “La Finanza che vogliamo è libera, forte e democratica. Ogni giorno proviamo a realizzarla”. Questo il messaggio forte e “controcorrente” che, pur se temperato da quella operosità quotidiana molto lontana dai proclami che caratterizza il Credito Cooperativo, si è alzato nella giornata internazionale delle cooperative celebrata lo scorso 7 luglio 2012 in tutto il mondo. Poche parole per significare che le BCC, e con loro la Banca di Bedizzole Turano valvestino, non solo intendono marcare la propria differenza rispetto ai diversi soggetti economici e finanziari che hanno determinato l’attuale scenario congiunturale, ma si mettono nuovamente in gioco per consentire alla “buona finanza” di tornare ad occupare il ruolo che le compete. “La crisi finanziaria ed economica globale ha anche dimostrato la resilienza di istituzioni finanziarie alternative come le banche cooperative e le credit unions”. Così il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, nel suo messaggio per la giornata internazionale delle cooperative Un’affermazione confermata dai numeri e dai fatti, vista la capacità di resistenza e reazione delle banche cooperative, soprattutto in Europa, nella lunga e complessa fase di turbolenza che stanno vivendo ormai da quattro anni cittadini, debiti sovrani, imprese e banche. E proprio per rinsaldare il “pensiero cooperativo”, e mentre la grande finanza internazionale si rivela responsabile di colossali truffe ai danni di milioni di famiglie e imprese, le Banche di Credito Cooperativo italiane hanno lanciato la “Carta della finanza libera, forte e democratica” in dieci punti. Verticale, carismatica originalità del successo. E del lavoro costantemente reinterpretato, tra produttività ed impegno sociale, in rivoli curiosi e attenti al movimento generativo di uomini e cose. Rivendicando, non solo a margine, l’aspetto ludico espressivo della vita. Con il disincanto essenziale dei grandi. In un giro di carte mescolato a dovere. Pronto al rilancio. Sempre. Ecco la formula Renato Zecchi. Nel souvenir affettuoso di questo ricordo, che lo vede partecipato agli innumerevoli generi umani e materiali appena descritti. Pronta ad essere riassunta in quella di Presidente. Connotato autorevole e, come caratteristica essenziale, frastagliato in mille direzioni di accesso. Partendo dalle affermazione del primo lavoro nel campo degli impianti idraulici. Migrato, in evoluta sincronia felicemente contaminata, in quello tanto fantasioso ed attraente d’immagini, quanto complesso e articolato di sostanzialità efficacemente produttive, dei locali da ballo e delle sale cinematografiche. Da noi viene il ricordo, ancora lievissimo vista la rapida, inaspettata evoluzione del suo congedo dalle faccende esistenziali, di innovativo e appassionato Presidente, appunto, della Cassa Rurale ed Artigiana di Bedizzole Turano Valvestino. Incarico istituzionale, associativo al quale colleghiamo quelli di Sindaco di Bedizzole, Presidente della Casa di Riposo, della Associazione Calcio Bedizzole e dirigente nazionale per oltre vent’anni del SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo) di cui fu, nell’ultimo periodo, anche amministratore. In un connubio organizzato di interessi estremamente produttivi di intenzionalità messe efficacemente sul campo. Nel riassunto degli incarichi mettiamo l’accento sulla personalità inimitabile di Renato Zecchi. Travolgente nell’azione, quanto lungimirante nella visione d’insieme. Inizialmente con il lavoro da artigiano idraulico. Cresciuto “L’Italia ha bisogno di una nuova Agenda dello sviluppo. Anzi, di una re-agenda”, si legge nel Manifesto pubblicato dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo. “Siamo chiamati ad una reazione per costruire una nuova fase di progresso durevole del nostro Paese. Il progresso non è solo economico. E’ anche culturale, sociale, civile. E la buona finanza è indispensabile ad un progresso di lungo periodo: crea opportunità, include, educa, consente di realizzare sogni e progetti. Dare credito a chi lo merita è dare speranza. E’ fabbricare fiducia”. “La finanza che vogliamo, e che siamo impegnati a realizzare – prosegue il Manifesto - deve avere dieci qualificazioni. Deve essere: responsabile, in particolare di dove investe il risparmio; sociale, attenta ai bisogni delle famiglie e delle imprese; educante, capace di rendere consapevoli e accompagnare; plurale, fatta di soggetti diversi e aperta a soggetti diversi; inclusiva e aperta; comprensibile, deve abitare le piazze, non i templi; utile, non autoreferenziale, ma al servizio; incentivante e capace di riconoscere il merito; efficiente e impegnata a migliorarsi al servizio dei clienti; partecipata, un luogo in cui in molti possano avere diritto di parola e di indirizzo”. 2 SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO in dimensione coerente e innovativa dentro un mercato con prospettive interessanti. Nelle quali Zecchi si inserì con quella sua verve comunicativa, fatta di attente relazioni e vivacità nel costruirne virtuose amalgame, anche attraverso momenti di viaggio e conoscenza, da realizzare congiuntamente. Un aspetto, quello della capacità di aggregare e relazionare con sagacia, che traghettò con eccellenti risultati nel complicato mondo dei locali di intrattenimento. A cominciare dal cinema. Chi non ricorda il mitico appeal dello Zekir di Castiglione delle Stiviere? Dove l’afflato entusiastico da celluloide per tutte le età, si manifestò in conclamati successi di pubblico e botteghino. Superando brillantemente la prova competitiva del dilagare della televisione. Per un’accademia del gusto poi rilanciata, con la forza dell’attualità, della Multisala King di Lonato che garantisce continuità alla storia d’impresa familiare, riproponendo gli originali affascinanti entusiasmi. Quell’entusiasmo rigorosamente applicativo e oniricamente permissivo nella gestione amministrativa dedicata alla società. Alla Casa di Riposo, che volle fortissimamente volle a Bedizzole. Al punto di abilitarne il primo inizio, del moderno aspetto che oggi apprezziamo, grazie alla rivendita, pro domo dedicata in esclusiva, di una Fiat 500, vinta da Zecchi ad un torneo bresciano di carte. Perché “Io non sono bravo a giocare a carte: sono il re delle carte!” amava rispondere a chi ne apprezzava l’abilità con il mazzo. In quel connubio di approccio ruspante del bar che interseca battute, compensazioni d’animo ed affinità prestigiosamente elettive. Eccolo di nuovo il colore immutabile del carisma. Applicato e utilizzato da Renato Zecchi quando della sua Bedizzole divenne sindaco. Primo cittadino risoluto ed attento a questo paese, dall’anima creativamente ribelle marchiata a fuoco vivo da quella corona rovesciata sul giglio di Francia in onore alla fedeltà, a tutti i costi, verso l’autorità di Venezia. Già il cognome Zecchi, rammenta l’origine semantico genealogico con la Repubblica marinara. E che Renato Zecchi potesse rappresentarne il simbolica storica figura, di un ideale Doge del XX secolo, sul campo, oltre le terre di lago, è altrettanto indiscutibile. E veniamo alla BCC di Bedizzole, che al tempo di Renato Zecchi si chiamava Cassa Rurale ed Artigiana. Ne fu Presidente in due periodi dal 1978 al 1980 e dal 87 al 90. Attraversandone però le dinamiche dal punto vista amministrativo, come componente del collegio sindacale e consigliere, fin dal 1965. Periodi di crescita. Della fusione con la CRA di Turano Valvestino. Della storica apertura di filiale a Calvagese. Quest’ultima vissuta in qualità di Presidente. Rappresentativa del viaggio dentro il territorio oggi evidenziato in 20 agenzie operative targate Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Di quel primo tassello calvagesino ricordava spesso l’aspetto di “vera e propria conquista, dal momento che Bankitalia non aveva ancora attuato la politica di liberalizzazione, che fornì a tutti l’idea a di una banca davvero pronta per altri traguardi”. Sottolineando sempre e comunque, secondo il pensiero argutamente creativo di Renato Zecchi, che “dietro al socio non si nasconde solo un numero o un deposito in conto corrente, ma una persona”. Riassunto quasi scontato all’approvazione del presente. Generato però da Zecchi in tempi e successioni in cui i codici cifrati di appartenenza catalogavano effetti a discapito di un democratico, solido e veritiero incremento produttivo. Renato Zecchi lavorò, promosse ed inventò cose e situazioni, inserendo e certificando dunque il valore inestimabile della persona. Built to last. Costruito per durare. Come molto durerà questo ricordo di Renato Zecchi che, dal malinconico evento del passaggio oltre confine, rimescola armonicamente il sentimento. In quel sorridente, esplosivo, presidenziale impeto. Imbrigliato nell’abile unicità di un sensazionale, carismatico, indimenticabile giro di carte. NOI CON VOI NOI CON VOI news Carismatici rilanci al divenire di uomini e cose news Renato Zecchi, Imprenditore, Sindaco, Presidente 3 4 Classe 1937 ed una talentuosa passione che dal 1996, partendo da Bedizzole, miete successi a livello nazionale ed internazionale nel tiro al piattello itinerante e da pedana. Leggera, calibrata sensibilità sul grilletto. Coordinata all’occhiata fulminea che accarezza percettivamente il mirino. E piattello che, esplodendo, si trasforma in oro da primato. Per un’alchemica predisposizione al tiro a segno di successo. Frutto di passione e talento in fortunata mescolanza di emozioni identificate nella classe di Ottorino Rovetta. Ultimo arrivato dei suoi titoli master il primo posto al Campionato Europeo a squadre, sezione Compak (percorso di tiro in pedana), ottenuto a fine maggio in Ungheria. Ma subito pronto a ripartire per la competizione continentale che premierà, in Porogallo, la categoria Sporting (percorso di tiro in itinerante). Mentre il fitto calendario agonistico proseguirà con i mondiali Sporting, organizzati dal 16 al 19 agosto negli Stati Uniti a Chicago e gli equivalenti Compak, programmati per la metà di settembre in quel di Cipro. Nel disincanto descrittivo di un carnet di successi importante, culminato nel 2011 con l’oro a squadre Compak nei mondiali 2011 sostenuto dal bronzo individuale, la semplificata lettura del valore esclusivo di Ottorino Rovetta. Classe 1937. Portata alla grande. E rappresentata da una carriera di imprenditore a Bedizzole nel settore di progettazione costruzione stampi. Attività principale alla quale ha affiancato in parallelo il tiro al piattello che, nelle due discipline Compak e Sporting, dal 2000 lo vede regolarmente presente nella Nazionale Italiana. Ricordando tra l’altro che oltre che a diversi podi d’eccellenza, Europei e Mondiali, Ottorino dal 1996 ad oggi ha conquistato, sia in pedana che itinerante, per ben dodici volte il campionato italiano. “L’inizio vero e proprio è stato nel 1978 – racconta con soddisfatto contenuto orgoglio il pluridecorato campione bedizzolese - la formazione di base arrivava dalla caccia. Nel 1978, insieme agli amici appassionati che si identificava nelle iniziative di gruppo dell’Armeria Zoccolino di Bedizzole, mi avvicinai al tiro al piattello, specialità Fossa Olimpica. Successivamente, anno 1994, la scoperta della specialità in pedana ed in itinerante che da allora ormai pratico con continuità”. E con molto successo è bene sottolineare. Visto che targhe e trofei continuano a riempire, con ritmi fuoriserie, le bacheche di casa Rovetta. Specificando che il dettato sportivo del nostro campione arriva da scelte di merito effettuate da due importanti organizzazioni agonistiche federali – FITAV (Tiro a volo) e FIDAS (disciplina armi sportive) quali diretta emanazione del CONI. Enti sportivi che per le trasferte europee ed internazionali, effettuano regolari e scrupolose convocazioni. Nelle quali, da anni, Ottorino Rovetta è sempre presente. Manifestando conoscenza ed esperienza altamente e significativamente qualificante. “Devo dire che nel tiro itinerante – spiega Rovetta entrando nello specifico tecnico – i migliori sono gli inglesi. Motivo? Da quarant’anni prati- cano questa disciplina. In Italia ci difendiamo, tenuto conto che professiamo lo Sporting solo da 20 stagioni. In pedana il primato va ai francesi a pari merito con gli italiani. Personalmente prediligo il tiro itinerante perché mette in campo diverse componenti di difficoltà che necessitano grande sincronia nella scelta e nell’esecuzione. L’allenamento, sia nello Sporting che nel Compak, è comunque fondamentale. Ma a me non pesa. Fin da ragazzo quando andavo capanno per la caccia a Nave, mio paese di nascita, lo facevo con grande entusiasmo”. Passione pronta ad essere traghettata nelle nuove leve di questo affascinante e tecnico sport di precisione. “A livello nazionale oggi abbiamo una bella squadra – conferma soddisfatto in conclusione Rovetta – recentemente sono entrati un paio di giovani con ottime qualità che potranno garantire un futuro sempre interessante alla disciplina”. Anche se la pensione è input sconosciuto per questo inossidabile mastro tiratore dalla mira competitivamente competente. Apprezzati dai Giovani Soci al Salone del Libro Indomiti libri offresi A Torino la delegazione BCC a riscoprire il valore del pensiero oggi tradotto in tablet, multimedialità, happening incontri. Antica formula, mai troppo apprezzata e utile, di industria culturale Delegazione in fiera da leggere, sfogliare, ascoltare. Quella dei giovani soci della BCC di Bedizzole Turano Valvestino in viaggio dentro la kermesse a volumi, dibattiti, incontri e scenari culturali del Salone internazionale del Libro di Torino. Per una giornata tradotta nei colori della lettura che apre all’intensità reattiva di chi scrive, chi legge e chi produce emozioni su carta oggi ammiccante anche al tablet. Occasione particolare per questo stato nascente di Soci che ha frastagliato le diverse curiosità fra uno Sgarbi d’annata a raccontare della Cattedrale di Noto. O un Augias che lascia a riposo l’anima gialla per riflettere sui disagi della libertà. Ed ancora il fluire dentro gli stand delle case editrici. Scoprendo in mentori di vendita e testimonial di genere aurorale, il prodotto sempre attraente e magari alternativo nel campo delle idee anti/crisi della più antica e mai doma industria culturale. SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO Marco Zambelli con il Management della BCC A destra Giorgio Venturini (Direttore Generale) a sinistra Luca Galvani (Vice Direttore Generale) soci Mira competitivamente competente A cura di Marco Zambelli, capitano Brescia Calcio Virtuose sensazionalità palla a terra Le diverse emozioni che intersecano con le relazioni del mestiere di calciatore. “I giovani ci guardano – sottolinea Zambelli, oggi socio della BCC di Bedizzole Turano Valvestino – e noi che abbiamo la fortuna di fare questo lavoro dobbiamo essere un esempio di responsabilità e comportamento” Destinazioni avvincenti. Di successo agonistico che carica a dovere i sogni giovanili. Ricordando l’effetto conseguente di questo destino importante. Utile a definire e promuovere l’elemento/atteggiamento responsabile di chi la conquista lo sa gestire e divulgare anche a fin di bene. Fotografia a parole e sensazioni per Marco Zambelli.Ventisei anni, capitano del Brescia Calcio già da quattro. Da quando a quell’allora ventiduenne gavardese, tutto grinta, passione, volontà nel generare talento, il club presieduto da Gino Corioni decise di affidare la fascia di leader in campo. Striscia di tessuto essenziale. A simboleggiare l’autorevolezza come garanzia di un ruolo legato in sincronie collettive di comportamento da prendere come esempio. “È un incarico di cui vado fiero – spiega Marco Zambelli approfondendo, nella vivacità nero intenso dei suoi occhi, la prospettiva sincera di un particolare modo di essere – ma che aggiunge ancor maggiori responsabilità verso l’esterno di cui, come calciatore - personaggio pubblico, devo tenere accuratamente conto puntando su un corretto comportamento”. Concetti precisi quelli di Marco saldamente legato al suo Brescia. Squadra con la quale vuole tornare in serie A e, magari, sempre con addosso la maglia delle Rondinelle, rispondere ad una convocazione in Nazionale. Valori di riferimento tanto diversificati quanto esclusivi. Talmente condivisibili da apparire, agli occhi trasgressivamente allenati a visioni sovente fuori le righe da parte degli dei del pallone, altamente originali e propositivi. Ne accompagniamo la virtù relazionale dell’approccio con l’orgoglio di annoverare oggi Marco Zambelli tra i Soci della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. E, trasferendo una citazione di Gianni Brera, penna sopraffina del grande giornalismo non solo sportivo, a definire che “la vera trasgressione è quella di alzarsi il mattino alle 7 per andare a lavorare”. “La nostra è un tipo di occupazione sicuramente privilegiata – riprende Zambelli – spesso generata dai momenti e dalle occasioni. Io ero arrivato dalle giovanili del Gavardo a Brescia nel 2000. Avevo quindici anni e giocavo centrocampista centrale. Poi Daniele Zoratto mi cambiò ruolo in quello attuale di esterno. Al Brescia ho comunque provato di tutto. Infortuni compresi. Almeno quattro di una certa entità. Passando cinque volte sotto i ferri del chirurgo. Ma non ho mollato”. Così, con fatica e controversie del destino che non si piegano allo stato malinconico dell’arrendevolezza, Marco esordisce in prima squadra. “E’ stato nel 2003 in Coppa Italia – conferma il capitano – allenatore De Biasi. Tantissima soddisfazione unita SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO NOI CON VOI NOI CON VOI soci Quella nel carnet noblesse oblige di Ottorino Rovetta all’emozione”. Sentimenti che non hanno mai abbandonato Marco e quello che poi è diventato il suo Brescia. Sodalizio nel quale oggi si configura come bandiera affezionata d’appartenenza, per quella maglia a V ritagliata a rondinella. “Qui mi sono trovato sempre molto bene – sottolinea Zambelli – qui ho sperimentato la serie B e la A notandone le grandi differenze. Nella massima serie si sbaglia meno. Perché la qualità è alta e il livello richiede moltissima attenzione. L’errore in più o in meno diventa così determinante”. Differenze a parte la visione di Zambelli travalica il senso comune dell’agonismo sportivo, evolvendo in un impegno che supera l’elemento calcio nudo e crudo. “Non posso negare che nella mia carriera ho ricevuto molte offerte – commenta Marco, ricordando la sua ormai piuttosto lunga carriera targata BS in esclusiva – ma alla fine le ragioni del cuore, senza retorica, ma sinceramente espresse dalla mia personalità, hanno sempre prevalso. Come pure mi piace insistere sull’importanza dei nostri comportamenti. Perché la fortuna che abbiamo nel fare questo lavoro, che altro non è che una passione tradotta in mestiere, va interpretata e resa utile anche in chiave di assunzione di responsabilità verso l’esterno. Pensando anche ai tanti bambini e adolescenti che ci guardano e per i quali dobbiamo costituire un positivo proprio attraverso i nostri modi di fare”. La limpida chiarezza espositiva di Marco Zambelli connota stile ed esperienza in un mix sentimentale naturalmente coerente ad una progettualità rappresentativa correttamente divulgata. Di lui si conosce l’impegno costante e appassionato dentro le realtà associativo/aggregazionistico non solo sportive del territorio bresciano. E questi sono fatti. Uniti saldamente, in ideale attrazione d’intenti beneficamente reattivi, a quelle sgroppate sulla fascia di cui Marco è maestro. Mentre il racconto ora conclude il suo lavoro, rapportandosi ad un aereo pronto a decollare per le vacanze. Corroborante deterrente fuori rettangolo di gioco, da vivere intensamente in sintonia affettiva con la fidanzata Lara. Destinazione Creta per il riposo del capitano, che qualche sogno forte ce lo regala ancora “Mi piacerebbe ritornare in serie A con il Brescia. E con quella maglia raggiungere quella della nazionale maggiore”. L’azzurro bresciano fa già tendenza. Quindi in bocca al lupo. Per tutti questo sogno che si fa progetto. Ma specialmente per la virtuosa Marco Zambelli – sensazionalità di emozioni palla a terra. 5 Lonato del Garda nel Novecento da Cartolina Anima in vetrina. Anima su cartolina. Elemento estetico rappresentativo della storia di un paese. Per quel che c’è stato. Vissuto, rivissuto fino al trapassato quasi remoto. E che oggi reagisce alla constatazione dell’attualità a tutto led, nell’attrattiva formato reperto proprio del genere cartoline illustrate. Felicemente inserita a catalogo libro titolato “Lonato del Garda Novecento in Cartolina dal 1900 al 1950”. Interessante ed appassionato volume curato da Mario Rossi. Qui la cadenza del portale arcaico per immagini e comunicazione regolarizza il flusso dei ricordi nel carteggio storiografico che avvicina quotidianità in attiva sperequazione con l’angheria delle distanze. Travalicate come per magia nel pertugio a flash di cuore, intelletto, descrizione vitalisticamente espresso da timbri, parole, colori, bianco neri rettangolarmente ordinati nella sagoma classi- ca utile ad una riassuntiva essenza d’invio postale. Per un lavoro scaturito, spiega l’autore nelle note introduttive “Dopo un anno e mezzo di ricerche, studio, affiorare di ricordi e idee”. Significativo e tenero è proprio riprendere forma della memoria. Quasi a materializzare, nell’iconografia classicheggiante di luoghi lonatesi, indirizzi tematici semplici e regolare nel divulgare il raccoglimento sintetico di un’emozione, un progetto, una sensazione. Da qui il capovolgimento attraente, oltre la gradualità del tempo ed delle età anagrafiche, fuori e dentro ambiti d’archiviazione catalogata in: hai visto come eravamo? Ma davvero Corso Garibaldi era così? E il Lido? Che razza di costumi e quanti spazi senza case! Per un via via piacevole della memoria che scorre e rilancia. Sorridendo e verbalizzando dalla sensibilità riquadrata a cartolina. Terry Bertoletti Per i pazienti con patologia neoplastica Disagio e paura off limits Rinnovata all’Ospedale di Desenzano la collaborazione con la psico-oncologa. Nelle scorse settimane è stato rinnovato e integrato l’accordo, già attivo dal 2008, con l’Associazione Gardesana per la prevenzione e cura dei tumori che si è fatta carico di finanziare direttamente una psico-oncologa che offre supporto psicologico ai pazienti in cura presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale di Desenzano diretto dal Dr. Giovanni Migliosi. Il nuovo accordo ha permesso un incremento delle ore di presenza della psico-oncologa, Dott.ssa Michela Feriani, aggiungendo alle già previste 2-3 ore settimanali un ulteriore accesso quindicinale di quattro ore. La presenza della psico-oncologa permette un precoce riconoscimento dei casi che necessitano di un sostegno psicologico identificando le persone più a rischio di modalità disfunzionali di reazione alla malattia. In occasione della prima visita presso il Day Hospital Oncologico viene effettuato un colloquio clinico con la specialista a cui segue la somministrazione di un questionario (mini-mental adjustmet to cancer scale) mirato alla valutazione degli stili di adattamento alla malattia oncologica. Il test prevede la valutazione di fattori importanti come la presenza di spirito combattivo, disperazione, fatalismo, preoccupazione ansiosa ed evitamento. Per i pazienti che evidenziano una significativa sofferenza psicologica viene avviato un tempestivo intervento di supporto e sostegno attraverso colloqui individuali e/o di gruppo dove vengono forniti validi strumenti per affrontare in maniera più funzionale la malattia con l’obiettivo di ridurre, nel corso della terapia, i disagi sia dal punto di vista fisico che emotivo. La malattia oncologica costituisce, senza ombra di dubbio, un evento clinico che interrompe il naturale fluire del corso di vita della persona e costringe, chi riceve la diagnosi, a fare i conti con l’ineluttabile precarietà della propria esistenza. La modalità di reazione alla malattia risulta quindi un fattore cardine sia della compliance alla terapia che nella qualità di vita percepita dalla persona con influenze significative anche sul decorso della malattia stessa. “L’intervento operato dalla psicooncologa che ha dimostrato in questi anni grandi capacità professionali ed umane - dichiara il Direttore Generale Dott. Fabio Russo - ha permesso di alleviare efficacemente il disagio psichico dei pazienti trattati e di migliorare la prosecuzione dei trattamenti programmati. Rappresenta uno strumento insostituibile per i pazienti per affrontare serenamente il percorso della cura oncologica e per migliorare la loro qualità di vita. Ringrazio quindi l’Associazione Gardesana per la prevenzione e cura dei tumori che ci permette di proseguire con questa preziosa collaborazione.” 6 SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO Regolati dai serramenti AGDM a Bedizzole impresa Mario Rossi ha raccolto in un libro un’efficace rappresentazione del paese, attraverso questi piccoli riassunti postali espressivi di immagini, emozioni e ricordi viaggianti Fuori e dentro a vista d’occhio L’azienda, fondata da Giovanni Anataloni nel 1970 interpreta in chiave evoluta la leggerezza sincronizzata dell’alluminio, il rigore avveniristico del PVC e la contaminata eleganza del legno. Regolare a vista d’occhio il dentro e fuori degli immobili. Case, scuole, industrie, esercizi commerciali, enti raccordati nel fior fiore del serramento. Di porte e portoni a variegate tematiche d’ingresso da lavoro e residenza. E facciate continue di palazzi, funzionalmente ideate per piacevoli profili visivi che interpretano la funzionalità termocompatibile associata. Tra la leggerezza sincronizzata dell’alluminio, il rigore avveniristico del PVC e la contaminata eleganza che, sempre all’alluminio, sposa il calore tradizionale del legno. Complesso esecutivo specialistico organizzato sotto il marchio AGDM. Acronimo lineare che dal cognome Anataloni, partendo dal fondatore Giovanni, prosegue a Bedizzole, in dinastica lineare successione, lungo il viatico lavorativo dei figli. “L’azienda è nata nel 1970 – racconta Giovanni Anataloni, con soddisfatta e realistica consapevolezza di aver dato corpo concreto ai propri sogni – prima avevo lavorato in diverse aziende. Inizialmente a Brescia, poi sempre a Bedizzole. Facevo il fabbro e il settore dei serramenti era in pieno sviluppo. Così mi sono messo in proprio”. Con i risultati che oggi parlano di un’impresa, moderna ed aggiornata condotta insieme a Dario e Michele Anataloni. Oltre 2000 metri quadrati di superficie adibiti a produzione ed esposizione, dove operano, insieme ai soci, sei collaboratori. “La crescita è avvenuta gradualmente – ricorda ancora Anataloni, ripercorrendo le tappe della storia d’azienda – i due apprendisti, assunti poco dopo gli inizi, diventarono quattro a metà degli anni Settanta. Periodo durante il quale venne costruito il primo capannone di circa 350 mq. Tra il 1980 e il 1981 gli spazi si ampliarono ulteriormente – prosegue Anataloni – con un altro fabbricato di circa 450 mq. Insomma, fino al 2000, gli spazi industriali, oltre all’ultimo arrivato di tipo espositivo, hanno accompagnato con la loro estensione lo sviluppo imprenditoriale complessivo”. Un metodo organizzativamente strutturato a quella qualità e a quell’impegno di cui l’economia reale ha oggi così bisogno. Nell’esempio di questo artigianato, professionalmente associato a buone regole interpretative di azione produttiva, il valore di un’idea che s’è fatta strada con coerenza nel tempo. Ricordando tra l’altro l’attenzione all’associazionismo di Giovanni Anataloni, a suo tempo amministratore della Banca di Bedizzole Turano Valvestino e tra i fondatori della Cooperativa Artigiani di Bedizzole. “Negli anni il lavoro si è SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO NOI CON VOI NOI CON VOI società Sorridenti riquadri a memoria molto evoluto – riprende Anataloni – la grande svolta si completò quando l’alluminio cominciò ad essere utilizzato con continuità per la produzione di serramenti. Si trattò di un’evoluzione fondamentale, che fece assumere al serramento stesso una sempre maggiore importanza anche in relazione all’isolamento termico. Da qui il deciso sviluppo della carpenteria leggera”. Indirizzo tecnico evidente anche nell’organizzazione degli spazi produttivi di AGDM. Ambienti dove alla sofisticata ed aggiornata funzionalità dei macchinari dedicati alla lavorazione di alluminio e PVC, se ne accomunano altri che rivelano il marchio della tradizione. “Il nostro lavoro – aggiunge Giovanni Anataloni – si suddivide nell’allestimento in officina a cui segue l’installazione sul posto. Due fasi precise, che richiedono scrupolosa e metodologica attenzione programmatica. La prima fase è coordinata da Dario, la seconda da Michele”. Ordinata ridefinizione dei compiti che, sotto lo sguardo di Loretta, moglie di Dario destinata ad interpretare le ragioni di numeri e contabilità, Giovanni controlla a sua volta. Inserendo esperienze e valori appassionatamente concreti. Colpisce, nell’instabile sensazione del momento economico attuale, l’impegno indomabile di questo gruppo d’azienda pronto a verticalizzare l’ottimismo d’impresa in senso originalmente produttivo. Sostenuto dal pregio, esteticamente e sostanzialmente efficace nell’incorniciare l’affacciarsi, attraversare quotidiano in sigillata funzionale sicurezza dagli accoglienti ricoveri del nostro mondo. 7 NOI CON VOI riflessioni Costa di cassa e di cuore Alla CRA dal 1966 “il Costa” rappresentò la figura umanistico funzionale del cassiere esperto e servizievole. Con i suoi scrupoli amanuensi. E la leggerezza ironica di frasi e gesti a dispetto di un battito cardiaco troppo permaloso Sottile, trasecolato e tenero. Comprensivo e puntiglioso nel metodo e nella cura, quasi ad arte, di banconote e varia umanità di moneta e relazioni pronto al sorriso divertito. Tra sportello e misericordia elementare nel dare risposte adeguate a chi la legge del forziere invisibile chiamato banca, la conosce in approssimativa segnaletica solo aldilà dello sportello. Perché l’aldiquà professionale, volenti o nolenti, segreto bancario più o meno rivelato, rimane pur sempre un soffuso mistero. Tra versamenti, contanti, bonifici e distinte mai compilate a regola stilistica ordinata. Come le volevi tu Oliviero, che ora ci osservi, sotto il disincanto furtivo dei tuoi baffi, da una nuvola dispettosamente allineata allo sfuggire del tuo sorriso. Isola bianca dentro un cielo senza fulmini materiali, dove il battere e levare eccentrico del tuo cuore, si regolarizza armonicamente dimenticando gli affanni compulsivi del vivere terreno. Eppure quanto ci manchi in questa realtà che ti vedeva principe dei cassieri storici, da qualche anno in pensione, della Cassa Rurale Artigiana di Bedizzole Turano Valvestino. Quella cassa che è definizione ancora adesso di biglietto da visita efficace delle modalità di accoglienza, operatività e sviluppo dell’attività bancaria. Sportello trasformato si dalle evoluzioni meccanicistico informatiche, ma sempre centrale ed anzi in costante costruttiva rivalutazione professionale. Oliviero Costa questa lingua interattiva tra conto corrente, libretto a risparmio, in felice contaminazione con ordine, precisione e cordialità risolutiva di necessità e bisogni del cliente, la spalmava con benevola gratuità operativo funzionale. Con il garbo leggero della battuta. Ripetitiva nel segno e nell’identificazione aggiornata, secondo le singolarità personalizzate al soggetto. In una maestria di comportamento difficilissima/impossibile da condensare nei sacri testi/seminari del marketing relazionale. Esperienze personali lo rammentano nitidamente. Quando nel 1979, appena sbarcato in quel di Bedizzole sotto le insegna della CRA, il ritrovato scenico di filiale sede, apparecchiata all’ombra del castello, prevedeva Oliviero nell’unica e inimitabile cassa operativa. C’era altresì il cosiddetto retro sportello. Palestra ufficiale per neofiti del dare avere bancario. Postazione che agiva di rimessa alle virtù autorizzate della Cassa con la C maiuscola. Lì si compilavano le distinte. Un piacere ancora in voga negli intersi dell’ormai efficientissima clientela del XXI secolo. ProMemoryFlash / Sanità Al tempo, 12/13 dipendenti due filiali di cui una, Turano Valvestino, per effetto di fusione e l’altra di fresca inaugurazione a Calvagese Riviera, l’obbligo compilare la distinta pro clientela era consuetudine tramandata ufficialmente dalla istituzionale tradizione orale del mansionario CRA. Come era fondamentale riportare saldi, versamenti e movimenti di c/c manualmente su apposito libretto riassuntivo. Altri tempi. Conditi sovente da pessime grafie. Faccenda che Oliviero digeriva malte. Lanciando occhiate e battute salaci al compilatore di turno, ben rappresentato simbolicamente da chi in questo momento scrive. Successivamente il Costa si dava scrupolosamente da fare. Rimettendo a posto l’ordine dei tagli di banconota, il numero del conto su cui effettuare il bonifico o la rimessa. Riqualificando così, pazientemente, l’ineffabile sfrontatezza della zampa di gallina. E del resto il rigore per la calligrafia in quegli anni era ancora essenziale. Soprattutto per un collega come Oliviero, arrivato in CRA nel 1966. Quando il numero si bilanciava solo manualmente. Le cambiali profumavano di vittoriose risposta alla miseria. E l’assegno era status simbol nella ritualistica, scenografica apposizione della firma che conta. Giovane uomo anni Sessanta era dunque il nostro Costa. Aperto al modernizzare degli eventi. E con quella sua caratteristica vezzosa passione per le auto veloci. Subito all’avanguardia con la prima Abarth. Fino alle amatissime Alfa Romeo, acquistate e rivendute con cadenza precisissima. Rappresentative di affari certi per chi ne rilevava il possesso. In questa oculata perfezione c’era poi una grande disponibilità di carattere. Di attenzione alle necessità altrui virgolettata dall’aprioristica vocazione alla generosità. Poi c’era quel cuore complicato di affanni rompiscatole. Disordinata materia fisiologica a margine di una vita affrontata senza enfatizzarne la problematicità degli effetti sul quotidiano. Il cuore era lì. Con le sue bizze e le sue lune. Convivente aggressivo a vedersela tutti i giorni con il battere spensierato e raccolto in un’alzata di spalle. Fra buffetti proibiti, ironie, simpatiche cadenze dialettali e varia umanità di raccordo. No. Non l’hai vinta tu la battaglia, antipatico d’un cuore. L’anestetizzante giovialità di Oliviero ha avuto la meglio sulle tue lune bizzose. Che adesso vediamo sorridere tra i ricordi. A disturbare amabilmente la nostra malinconia. di Terry Bertoletti Per ridurre i tempi di attesa all’Ospedale di Desenzano Double face pronto soccorso Avviato il nuovo progetto che crea un doppio percorso di accettazione di cui uno dedicato ai bassi livelli di emergenza/urgenza, con apertura di specifico sportello A partire dallo scorso 2 luglio è stato avviato, presso l’Ospedale di Desenzano, un progetto sperimentale mirato alla riduzione dei tempi di attesa in Pronto Soccorso. Il progetto, finanziato da Regione Lombardia, ha permesso la creazione di un percorso specifico dedicato a quei pazienti cui viene riconosciuto, al momento dell’accettazione, un basso livello di emergenza-urgenza che si traduce nell’attribuzione di un codice colore bianco o verde. Il percorso proposto si basa sull’apertura di un ambulatorio specifico (attivo il lunedì dalle 8 alle 20 e dal martedì al sabato dalle 14 alle 18) dove vengono garantite prestazioni di primo livello che di norma non prevedono l’esecuzione di esami diagnostici come analisi di laboratorio, radiografie o consulenze specialistiche. I pazienti seguono quindi due percorsi distinti a seconda che venga attribuito loro un codice colore ad alta priorità (rosso o giallo) oppure un codice colore a bassa priorità (verde o bianco). Questo al fine di permettere una migliore distribuzione delle risorse e una più corretta presa in carico a tutto favore dei pazienti che vedranno diminuire i disagi legati all’attesa. Ai pazienti tenuti al pagamento del ticket dimessi con codice colore bianco viene chiesta la compartecipazione alla spesa sanitaria tramite il pagamento di un ticket di euro 25. Il progetto è inoltre arricchito da altri due elementi importanti. Si sta infatti procedendo ad un adeguamento del sistema informatico che permetterà, a breve, l’installazione presso la sala di attesa di un secondo monitor che offrirà informazioni aggiuntive rispetto a quelle offerte dal monitor già presente. Oltre al numero di pazienti presenti, numero di urgenze in corso e posizione nella lista di attesa generale, gli accompagnatori potranno seguire, nel pieno rispetto della privacy, l’iter sanitario del loro congiunto circa la posizione del paziente all’interno della struttura in relazione all’esecuzione di visite, consulenze o esami diagnostici. Inoltre si realizzerà un’omogeneizzazione dei criteri di attribuzione dei codici bianchi grazie all’adozione di protocolli univoci stabiliti con Delibera Regionale.“Questo progetto – sottolinea il Direttore Generale, dottor Fabio Russo – è stato avviato al Pronto Soccorso di Desenzano perché registra oltre 50.000 accessi annui, nel 2011 per la precisione sono 56.486 le persone che si sono rivolte alla nostra struttura, e dovrebbe portare ad una più completa informazione sulle procedure sanitarie in atto e auspicabilmente ad una riduzione dei tempi di attesa. Questo ci permetterà sia di offrire un servizio più attento e puntuale ai nostri pazienti che di allinearci con le nuove modalità organizzative adottate da Regione Lombardia nel settore emergenza-urgenza.” 8 Adeguamenti al fremito d’impresa Tutto Compreso il Conto al costo di un caffè La BCC aderisce alle misure di sviluppo, crescita dimensionale, trasferimento proprietà d’impresa, internazionalizzazione e start up d’azienda Salò: trovata un’intesa con le banche per giovani e donne, dei FRIM, di Regione Lombardia, organizzati e pro- socie del Gruppo di Azione Locale per mossi attraverso Finlombarda superare le difficoltà nell’erogazione di Sviluppo aziendale, crescita dimensionale, trasferimento della proprietà d’impresa. Ed ancora valorizzazione dei programmi di investimento internazionale, oltre alla promozione dello start up d’azienda per le donne ed i giovani. Questa la natura operativo funzionale dei FRIM Fondi di Rotazione per l’Imprenditorialità, attivati dalla Regione Lombardia, ai quali la Banca di Bedizzole Turano Valvestino ha recentemente aderito. In sostanza il FRIM è un fondo di agevolazione finanziaria attivato da che si propone di sostenere le attività imprenditoriali lombarde orientate allo sviluppo aziendale, alla crescita dimensionale e al trasferimento d’impresa. Gestore ufficiale del Fondo è Finlombarda S.p.A. Diverse ed interessanti le materie d’intervento destinate al sostegno finanziario. In primo luogo viene sostenuto lo SVILUPPO AZIENDALE BASATO su progetti di ammodernamento e ampliamento produttivo. Come altresì il FRIM favorisce e promuove la CRESCITA DIMENSIONALE, mediante acquisizione di impresa di capitale, economicamente e finanziariamente sana, non già collegata con l’acquisto diretto di quote o azioni in misura tale da consentirne il controllo. Altra opportunità offerta dal fondo, quella relativa al TRASFERIMENTO DI IMPRESA, attraverso operazioni di acquisizione di aziende da parte di nuove società costituite da persone fisiche (familiari o manager dell’impresa o esterni). Obiettivo di quest’ultimo progetto quello di favorire il passaggio generazionale, il mantenimento sul mercato di imprese valide e competitive. Ed inoltre la trasformazione aziendale, carattere prettamente famigliare a quello manageriale. L’accesso ai finanziamenti è riservato alle micro, piccole e medie imprese aventi sede operativa in Lombardia e attive nel settore manifatturiero ad esclusione delle imprese artigiane L’intervento finanziario agevolativo riguarda una parte della spesa ammissibile, variabile a seconda della linea di intervento prescelta. Ovvero fino : 70% nel caso di” sviluppo aziendale”,50% per la “ crescita dimensionale” e 30% in riferimento al “trasferimento di impresa” La durata massima dell’impegno è 7 anni, di cui al massimo 2 di preammortamento. Passando a FRIM START UP la proposta di agevolazione risponde alle domande: Sei un giovane di età compresa tra 18 e 35 anni o una donna e hai un’idea imprenditoriale che vuoi realizzare?Sei senza lavoro da almeno 2 anni o in cassa integrazione senza possibilità di reintegro e desideri avviare una tua azienda? La risposta viene fornita da Finlombarda, che sostiene e favorisce queste iniziative attraverso un finanziamento erogabile da 5mila a 200mila euro, in base alla tipologia di impresa. Con durata dell’intervento da 3 a 7 anni con massimo di 2 di preammortamento. Infine, a proposito di INTERNAZIONALIZZAZIONE, la linea cosiddetta 6, del Fondo di Rotazione per l’imprenditorialità, sostiene programmi di investimento di imprese lombarde, in forma diretta o in joint venture, con lo scopo finalizzato alla creazione di insediamenti produttivi permanenti all’estero. Completando in questo modo il novero delle opportunità attivamente sostenibili verso i contorni complessi del futuro di Piccola e Media Impresa. Per informazioni Finlombarda Spa Via Ercole Olofredi, 23 ‑ 20124 Milano Tel. + 39.02.607441 ‑ Fax +39.02.60744425 www.finlombarda.it - Regione Lombardia Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione Palazzo Lombardia ‑ Piazza città di Lombardia, i 20124 Milano www.regione.lombardia.it Intervenuti nell’importante accordo salodiano I nomi e le istituzioni La partecipativa funzionalità degli enti, quali attori fondamentali in tutta l’operazione, attraverso l’impegno operativo ben rappresentato dai rispettivi qualificati vertici manageriali Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai “FOGLI INFORMATIVI” disponibili presso tutte le nostre filiali SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO Gal ad alto contenuto di efficienza Un novero di personaggi istituzionali altamente qualificato ha contribuito alla positiva evoluzione dell’accordo programmatico fra banche, istituzioni e territori dedicato a Garda e Valsabbia. Durante i lavori che hanno portato all’unità d’intenti sono infatti intervenuti per il GAL GardaValsabbia il Presidente Dante Freddi insieme al suo Vice Daniele Bonassi ed al Direttore Nicola Gallinaro. In qualità di rappresentanti delle istituzioni bancarie ricordiamo, per la Banca di Bedizzole Turano Valvestino il Direttore Generale Giorgio Venturini e il Responsabile Commerciale Paolo Caldera. Per la Banca Valsabbina e la Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia e Paganella rispettivamente il Direttore Commerciale Marco Sonetti e il Direttore Generale Davide Donati SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO prestiti e fidejussioni ai soggetti deboli coinvolti nei processi di sviluppo In un periodo di crisi economica come quello attuale, il mondo rurale vede aggravarsi un problema ormai conosciuto da tempo: la difficoltà di accesso al credito. Un problema che potrebbe coinvolgere gran parte dei beneficiari degli aiuti concessi tramite il Piano di Sviluppo Locale 2007-2013. In particolare i soggetti più fragili e le piccole realtà imprenditoriali hanno la necessità di ottenere prestiti per la copertura della quota parte necessaria per realizzare gli investimenti cofinanziati dallo Sviluppo rurale e le garanzie fidejussorie dalle Banche e soprattutto per far fronte ai necessari anticipi sugli investimenti concessi. Il problema è generale, con punte di maggiore criticità nelle aree marginali e montane e soprattutto per i giovani agricoltori, o imprenditori o associazioni che, nel rivolgersi alle Banche ed agli Istituti di Credito, scontano una difficoltà rispetto a realtà imprenditoriali ormai avviate. Il rischio è che pur avendo un buon progetto già positivamente istruito e con decreto di finanziamento pubblicato al BURL Regionale, molti soggetti rinuncino al finanziamento per la difficoltà di fare fronte alle temporanee esposizioni finanziarie. Per questo motivo il Gal GardaValsabbbia sta attivando una convenzione con gli istituti di credito già soci del Gal quali la Banca di Credito Cooperativo Bedizzole Turano Valvestino, la Banca Valsabbina e la Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia e Paganella per ottenere l’impegno da parte degli Istituti a valutare con attenzione la validità e la finanziabilità dei progetti di sviluppo locale presentanti tramite il Gal, con la possibilità di avere anche condizioni più vantaggiose per i beneficiari dei progetti rientranti nel Piano di Sviluppo Locale. Con questa iniziativa il Gal e le Banche del territorio si confermano attori dello sviluppo rurale impegnati in prima linea per cercare di attuare in modo concreto gli obiettivi dell’azione Leader con la realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento con i propri bandi, costituendo un volano per l’economia e le imprese di Alto Garda e Valle Sabbia. Altro aspetto da non trascurare è che, privilegiando nella stipula di accordi o convenzioni le Banche socie del GAL, si fa crescere anche il sistema bancario territoriale, mantenendo così le risorse sul territorio. Oggi la realtà del GAL GardaValsabbia si dimostra consolidata sul territorio e con un ruolo di primo piano nel lavoro comune con i partner della propria area per risolvere le difficoltà di accesso al credito e la concessione di garanzie e fidejussioni. Un lavoro di squadra che parte da lontano, poiché il Gal ha fidelizzato negli anni il mondo del credito locale, con la stessa partecipazione alla compagine societaria di Istituti di Credito che già sono a conoscenza dei complessi meccanismi procedurali degli aiuti europei, ma anche della solidità progettuale del territorio Valsabbino e Gardesano e delle garanzie ad essa fornita dall’ottenuto finanziamento pubblico. sinergie Con i Fondi Lombardi di Rotazione per l’Imprenditorialità Garda e Valsabbia, banche e territorio uniti per lo sviluppo NOI CON VOI Ciao Oliviero, Amico, collega e maestro paziente dell’ordine di sportello 9 Zero&Zero a Gavardo è il nuovo esempio di shop libero dal glutine Sempre più Gluten Free I celiaci sono in aumento e non è solo questione di moda. L’Italia si organizza e si diffondono in tutto il paese negozi specializzati Esperienze internazionali dimostrano come la sensibilità al glutine sia un problema di larga diffusione e confermano che un soggetto su 100/150 in Italia sia intollerante al glutine; ogni anno sono effettuate circa 5.000 nuove diagnosi di celiachia, questi sono dati di AIC, Associazione Italiana Celiachia. In fatto di celiachia bisogna chiarire molti dubbi e quindi, per informare l’opinione pubblica. A questo proposito lo scorso maggio è stata organizzata la prima settimana dedicata all’informazione su celiachia e sensibilità al glutine. “Perché celiaci non si nasce ma si diventa – come spiega Carolina Amadei del nuovo negozio Zero&Zero di Gavardo – Io l’ho scoperto relativamente tardi, a 40 anni. I sintomi sono molto simili ad altre malattie e quindi è difficile diagnosticare la malattia. La Celiachia è una diagnosi che ancora molti medici difficilmente prendono in considerazione e di conseguenza le prime avvisaglie come stanchezza, dolori di pancia spesso vengono associate a colite o semplicemente stress”. “La celiachia - ribadisce Carolina - è un’intolleranza permanente al glutine che colpisce l’intestino causandone un’infiammazione cronica della mucosa, cosa che porta all’appiattimento dei villi intestinali. È un’intolleranza permanente al glutine, che dura quindi tutta la vita. Nella peggiore delle ipotesi si può anche tramutare in tumore quindi non c’è da scherzare”. L’unica soluzione è eliminare completamente dalla propria dieta il glutine, stando ben attenti perché è presente ovunque. “Capita di trovarlo anche nelle olive – sottolinea con simpatia la titolare di Zero&Zero Shop – semplicemente perché con il glutine diventano più lucide”. La tendenza a ricorrere ai cibi privi di glutine sta aumentando, anche senza che ve ne sia reale bisogno. Una moda che si sta diffondendo anche in Italia, semplicemente perché si va diffondendo l’idea che una dieta senza glutine possa apportare benefici a tutti, indistintamente. “Nulla di più giusto – afferma Carolina – proprio in questi giorni uno studio ha evidenziato che se una persona non celiaca dovesse seguire una dieta senza glutine starebbe molto meglio perché è un regime dietetico salutare per tutti, con alimenti più ricchi e digeribili di quelli tradizionali”. Zero&Zero è un bellissimo shop gluten free creato dalla Signora Amadei con l’aiuto del figlio Michele “abbiamo voluto ricreare un ambiente accogliente. I nostri clienti quando entrano non devono sentirsi malati – conclude Carolina - e possono avere l’opportunità di acquistare ogni tipologia di prodotto in sicurezza. Il nostro è un punto vendita con prodotti totalmente privi di glutine adatti a chi è affetto da celiachia, siamo inoltre in attesa della convenzione ASL per permettere acquisti agevolati alla nostra clientela”. Obiettivo del negozio: creare un alternativa al celiaco! Monia Braga Gradevoli spunti al netto di glutine Dolce rotolo 3 cucchiai zucchero 3 cucchiai farina senza glutine Un tocco al cuore Impiantato nelle scorse settimane un pacemaker di ultima generazione Nelle scorse settimane il Dr. Marco Racheli, elettrofisiologo dell’équipe medica della Cardiologia dell’Ospedale di Gavardo, diretta dal Dr. Gian Franco Pasini, ha impiantato, per la prima volta in Lombardia, un pacemaker completamente innovativo in una giovane paziente affetta da alterazioni del ritmo caratterizzate da bradicardia spiccata alternata a cardiopalmo aritmico accelerato. Il pacemaker è un dispositivo concepito per garantire un adeguato ritmo cardiaco nei pazienti che soffrono di bradicardia, una condizione che porta il cuore a battere più lentamente rispetto al normale.“Le patologie cardiache trattabili con questo tipo di dispositivi - sottolinea il Direttore Sanitario Dr.ssa Annamaria Indelicato – sono in netto aumento a causa dell’allungamento della vita media. Basti pensare che la sola Cardiologia di Gavardo ha impiantato, nel 2011, oltre 100 pacemaker.” La particolarità del pacemaker impiantato deriva dal fatto che essendo di ultima generazione è un dispositivo che permette di garantire la migliore frequenza cardiaca in ogni momento della giornata. Grazie a due sensori presenti al suo interno, capaci di identificare il livello di attività fisica, seleziona la frequenza ottimale alla quale stimolare il cuore. Inoltre è completamente dotato di tecnologia wireless e ciò permette di ridurre la durata della procedura di impianto e di minimizzare i rischi infettivi in sala operatoria. Altra caratteristica innovativa di questo pacemaker è il monitoraggio remoto che consente al paziente di restare comodamente a casa propria mentre i medici, attraverso una connessione internet, possono controllare sia i parametri tecnici relativi al suo funzionamento che i dati clinici, strettamente correlati allo stato di salute del paziente stesso.Infine è dotato di batterie più durature rispetto a quelle che caratterizzano gli attuali apparecchi posticipando, anche di anni, la loro sostituzione con evidenti benefici. Queste innovazioni rientrano nel campo della telemedicina applicata ad ampio spettro che rappresenta una delle sfide future della medicina moderna e l’Azienda Ospedaliera di Desenzano si sta impegnando per divulgarla e renderla disponibile a tutti i pazienti in considerazione anche della tipologia di territorio che fa capo ai Presidi Aziendali. 3 uova marmellata Fish and Win Per il 4° anno consecutivo, il Gruppo Pesca Sportiva Bedizzole vince un titolo Nazionale. Mentre Bontempi, Polini ,Cerioli, e Sala conquistano il primato ai provinciali. Ricordando il conferimento a Dario Menoni, dell’Oscar allo Sportivo Bresciano da parte del CONI Il migliore, ai nazionali di Pesca alla Trota sul Torrente Pioverna (Provincia di Lecco) sul è stato Andrea Cerioli . Umberto Bontempi, Luigi Polini , Stefano Sala ed ancora Andrea Cerioli precedono tutti ai provinciali della categoria a Ponte Caffaro. Una conferma dei valori agonistici di altissimo livello originati all’interno del Gruppo Pesca Sportiva Bedizzole, sodalizio guidato con passione e competenza dal Presidente Giovanni Ferracina. Ogni anno si allunga così sempre più l’elenco dei pescatori bresciani che possono, grazie alla loro bravura, vantare un titolo Nazionale. Andrea Cerioli del G.p.s. Bedizzole, si aggiunge al già nutrita lista conquistando questo importate titolo di Campione Italiano nel Campionato Italiano Promozionale di pesca alla Trota in Torrente per la stagione 2012. La rassegna si è svolta il 21 e 22 Aprile sul Torrente Pioverna in Provincia di Lecco. 165 i partecipanti suddivisi in 8 settori. Nella prima prova del Sabato pomeriggio il fiume si presenta in condizioni perfette, la limpidezza dell’acqua favorisce gli agonisti più veloci abituati ad una pesca a vista, la classifica temporanea sancisce 6 Agonisti con 1 penalità e 2 Agonisti ad 1,5 penalità, tra questi due c’è anche Andrea del G.p.s. Bedizzole Milo. La notte porta la pioggia. Pioggia che continuerà per tutta la mattinata di Domenica, cambiando in maniera drastica le condizioni del Torrente e di conseguenza la tecnica e le tattiche di pesca. Il più bravo, il migliore, l’unico che riesce a ripetere il risultato della gara precedente malgrado il perentorio cambio delle condizioni di pesca, è Andrea Cerioli, tutti coloro che, nella classifica del Sabato, lo precedevano peggiorano la prestazione. Lui la migliora e il titolo di Campione Italiano è suo. Così come lo è, lo scalino più alto del Podio dal quale si gode l’Inno Nazionale. I complimenti gli arrivano da parte della Sezione Provinciale, e in particolar modo dal G.p.s. Bedizzole Milo, Società che grazie a lui, può vantare per il 4° anno consecutivo un titolo Nazionale. Giovanni Ferracina, Andrea Cerioli, Massimo Ragnoli ringraziano, il Comune di Bedizzole, gli amici, i compagni di Società, e tutti gli Sponsor grazie ai quali, il G.p.s. Bedizzole, negli ultimi 5 anni, ha conquistato ben 4 Medaglie d’Oro e 4 Medaglie d’Argento nei vari Campionati Nazionali degli ultimi 5 anni, a questi, va aggiunta la segnalazione ed il riconoscimento all’Oscar dello sportivo Bresciano, che il Coni di Brescia, lo scorso 16 Marzo, a rilasciato al nostro Dario Menoni. Ultima perla di questo autorevole carnet di vittorie quella collezionata sul Caffaro da Umberto Bontempi, Luigi Polini , Stefano Sala e Andrea Cerioli, quali migliori pescatori provinciali nell’adescare ed imbrigliare agonisticamente la fantasia sfuggente ed esuberante della Trota di Torrente. Serata Pro ANT Onlus al Mulino di Bedizzole Antisofferenza elisir La Fondazione dal 1978 si occupa di assistenza domiciliare gratuita dei malati di tumore e prevenzione oncologica. Cena e dopocena piacevolmente dedicati, con il patrocinio del Comune e di Bedizzole, in collaborazione con gli operatori commerciali, al sostegno di un’importante ed utile realtà solidale Una serata con gustosa dedica solidale per ANT Onlus (www.ant.it). Organizzata per il 27 luglio al Ristorante Al Mulino di Bedizzole per sostenere questa Fondazione Italiana che dal 1978 si occupa dell’assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore, unitamente alla prevenzione oncologica. L’appuntamento è scaturito grazie ad un’idea di Walter Zugno, titolare del Ristorante al Mulino e successivamente patrocinata dal Comune di Bedizzole ed in collaborazione con gli operatori commerciali, della ristorazione e le strutture ricettive. Tra le sigle di patrocinio ricordiamo tra l’altro anche il GROB, Gruppo Operatori Bedizzolesi, Banca di Bedizzole Turano Valvestino, Polisportiva Bedizzolese e Confesercenti. Formalizzando i con tenuti della serata si inizia alle 19 con un menù dedicato ed a prezzo programmato, una parte del quale verrà devoluto in beneficenza all’ANT. A seguire piccolo spostamento nei locali ristrutturati del vecchio Mulino adiacente alle rive del Chiese. Qui l’happening e l’intrattenimento prevede, a cura dei cantanti, attori e musicisti di Riki Modena e i Centro Storico la recita di po esie dialettali, cabaret, musiche e filmati. “La fondazione ANT – spiega Walter Zugno in margine all’organizzazione dell’evento – garantisce da oltre trent’anni l’assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore in 9 regioni d’Italia. Questa serata, da vivere piacevolmente in buona compagnia, buon cibo ricordando che mangiare bene previene - e principalmente buoni intenti concretamente solidali”. www.ant.it Sbattere il tuorlo d’uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Aggiungere la farina ed in seguito l’albume montato a neve. Stendere l’impasto su una teglia rettangolare e cuocere un forno per 10 minuti (fino a quando diventa color biscotto). Farlo intiepidire e spalmare la marmellata. Arrotolare e coprirlo con Domopak e tenerlo in frigorifero per almeno un ora. Tagliare a fettine e servire! Buon dolce rotolo gluten free!!! 10 distretto bedizzole Tecnologie cardiologiche innovative all’Ospedale di Gavardo Andrea Cerioli Campione Italiano di pesca alla Trota di Torrente NOI CON VOI NOI CON VOI argini del chiese di Terry Bertoletti SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO 11 cieli di valvestino Oro nel mirino e bistecche sul fuoco Nel libro di Gianpaolo Zeni sull’ottocentesca emigrazione in America da Magasa e Valvestino, l’antico e moderno rito del viaggio come sopravvivenza. Fra lontananze tangibili di mirabilie e sofferenze A Desenzano il Servizio Ambulatoriale Senologico Reparto senologia avanti tutta Già realizzate il 50% delle opere iniziate nel dicembre 2011 Proseguono, secondo il programma stabilito, i lavori del cantiere avviato lo scorso 5 dicembre presso l’Ospedale di Desenzano per la realizzazione del nuovo Servizio Ambulatoriale di Chirurgia ad Indirizzo Senologico. I lavori sono giunti a circa il 50% delle opere previste dall’intero appalto che ha comportato un investimento di 959.000 euro completamente finanziato da Regione Lombardia. “Entro la fine del mese di giugno - sottolinea il Direttore Generale Dott. Fabio Russo - verranno completati i lavori di sistemazione della porzione d’immobile sottostante il nuovo blocco operatorio (consegnata al rustico) dove verranno trasferiti i laboratori del Servizio di Anatomia Patologica, complanare con il nuovo corpo di fabbrica.”In seguito si procederà con la seconda fase dei lavori che prevede la ristrutturazione degli studi e dei locali accessori dell’Anatomia Patologica a cui seguirà l’ultima fase dedicata all’adeguamento dei locali posti all’ingresso dell’attuale Anatomia Patologica dove verranno creati tre ambulatori, un’area dedicata all’accettazione delle pazienti, una zona per l’attesa e uno studio medico ad uso esclusivo del Servizio di Senologia. Il Servizio avrà un accesso indipendente dall’atrio principale dell’Ospedale e occuperà una superficie totale di mq 250. Agli interventi strutturali, che si concluderanno entro la fine del corrente anno, seguiranno la realizzazione degli impianti termico, idraulico, elettrico e di condizionamento - e l’acquisto di nuovi mobili e arredi sanitari. Giornata Mondiale della Spirometria Diagnostica del respiro Anche negli Ospedali di Gavardo e Desenzano sono stati organizzati lo scorso 27 giugno i test di funzionalità respiratoria gratuiti L’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda ha aderito alla Giornata Mondiale della Spirometria organizzata lo scorso 27 giugno che chiude un intero mese dedicato al “Respiro” caratterizzato da iniziative che hanno coinvolto numerose strutture ospedaliere di diverse città italiane ed estere. L’evento, organizzato in collaborazione con AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri), AIMAR (Associazione scientifica Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Respiratorie), SIMER (Società Italiana di Medicina Respiratoria) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), è stato realizzato con l’intento di sensibilizzare la popolazione sui problemi della salute respiratoria con particolare riguardo alla conoscenza delle patologie polmonari croniche e ai fattori di rischio ad esse correlati, quali fumo di tabacco ed inquinamento ambientale. Gli Ospedali di Desenzano e Gavardo hanno dunque offerto la possibilità di eseguire gratuitamente la spirometria, lo scorso 27 giugno a Desenzano nei locali del Servizio di Fisiopatologia Respiratoria - Unità Operativa di Pneumologia ed a Gavardo presso i Poliambulatori – Ambulatorio Spirometria La spirometria è un test che valuta l’efficienza della respirazione e costituisce uno strumento utile per diagnosticare varie patologie polmonari. E’ indolore, richiede generalmente meno di 10 minuti, ma occorre soffiare con una certa forza tramite lo spirometro che misura la quantità di aria che si è in grado di espirare dai polmoni e la velocità con cui la si espira. E’ opportuno fare il test se si ha più di 40 anni o si è fumatori; se si tossisce molto, se manca il fiato quando si cammina velocemente; se si è preoccupati per la salute dei propri polmoni; se si è già in cura per una patologia polmonare. teber 12 Migrazioni a riequilibrio del benessere NOI CON VOI NOI CON VOI basso garda A cura di Terry Bertoletti CONTO PROFESSIONISTI 10 Aggiustando e organizzando l’ardimentosa, ma inderogabile economia del sogno. Da realizzare “En Merica” per un ottocentesco stelle a strisce, antidoto alla miseria. Genti di Valvestino e di Magasa che partirono. Perlopiù tra il 1870 e il 1924. Con le loro facce riattribuite al mercato di quel miraggio americano dalla lontananza tangibile di mirabilie e sofferenze. Nel libro di Gianpaolo Zeni intitolato proprio “En Merica! L’emigrazione della gente di Magasa eValVestino in America”, il dettagliato documentale di questi fatti della storia, rivelati dal viaggio oltre oceano delle persone, a definire un linguaggio ripetitivamente attuale come quello del migrare. Volume uscito nel 2005, per le edizioni Cooperativa del Chiese e il sostegno del Comune di Magasa, “En Merica!”, scatena l’armonica rappresentanza dei ricordi in tratti di linguaggio. Da quello riassuntivo accorato della lettera, alla tassonomica rigorosità dell’elenco. Pensieri che evolvono in radici solidissime, grazie all’acume descrittivo di progetti di rimpatrio ed emozioni dall’ingenuità essenziale del momento. Contenuti in corpi e anime pietrificati dal bisogno primario. Consolatoriamente sostenuti da quella voglia di lavoro a garanzia del pane quotidiano. Naturalmente accompagnati da quel stramaledetto benedetto sogno. Utile al caricare di motivazioni l’eccentrica difficoltà di un viaggio da trasfigurare nella minimalità di un successo attaccato al surplus extra polenta. Antico e moderno rito di suppellettile mercantile. Con l’oro nel mirino e la bistecca sul fuoco. A riequilibrare il benessere. Allarme per la diminuzione degli animali nel parco Alto (Garda) rischio fauna La denuncia arriva dal Comune di Magasa che propone interventi di riequilibrio euro al mese e tanti servizi dedicati Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai “FOGLI INFORMATIVI” disponibili presso tutte le nostre filiali www.bedizzole.bcc.it SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO Achtung fauna nel Parco. Monito deciso che arriva dall’Alto Garda. Perché il bracconaggio è indisturbato e la caccia scarsamente limitata nei suoi contesti regolamentari. Così capriolo, cervo e camoscio calano vistosamente. Come diminuiscono galli cedroni, forcelli e pernici. Mentre il cinghiale continua a rappresentare un problema per prati e colture di montagna. Il Comune di Magasa lancia un convinto allerta. Mettendo in campo alcune possibili soluzioni al problema. Non escludendo atti di tutela del patrimonio faunistico, mediante azioni di protesta e possibili proibizioni della caccia nel proprio territorio. La denuncia è arrivata sui media nei giorni scorsi grazie all’intervento del consigliere delegato all’ambiente del Comune di Magasa, Paolo Zattoni. Sua infatti la dettagliata relazione presentata alla Commissione Faunistica del Parco Alto Garda. La criticità della situazione aumenta se si tiene presente, che la realtà economico territoriale di cui si parla oggi rivolge il suo occhio interessato anche per quel che concerne il turismo di tipo naturalistico. Dai dati forniti da Zattoni la questione risulta effettivamente allarmante. Pensiamo ad esempio a quel 30% in meno di caprioli e cervi che attraversano lo splendido territorio alto gardesano. I numeri parlano chiaro: se il tasso di crescita dell’animale annuo, di norma, si attesta tra il 25 ed il 30% è chiaro che il mancato reintegro è determinato dal bracconaggio. Diventano così urgenti soluzioni correttive a questo trend negativo riferito alla fauna locale. Qualche idea riguarda le suddivisioni. A cominciare da quella dei cacciatori di selezione agli ungulati per settori comunali, con il singolo diritto di abbattere un animale. Ed ancora quella del prelievo del cervo per macro settori e per consistenza rilevata dai censimenti. Mentre dalla variazione dei periodi di caccia si dovrebbe determinare un più corretto abbattimento selettivo. Miglioramento della vigilanza con guardie volontarie in aiuto alle forze di polizia, sfoltimento della popolazione di cinghiali, chiusura della caccia per almeno 5 anni a gallo forcello e coturnice, limitazione dell’arte venatoria con il segugio e settorializzazione comunale delle battute a lepri e galliformi completano l’elenco di iniziative utili per migliorare la situazione ed evitare interventi coercitivi e azioni di protesta più clamorosi. SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO 13 25081 BEDIZZOLE (Brescia) - Via Garibaldi 6/A Tel. 030/6877.1 (passante) - Fax 030/6877204 www.bedizzole.bcc.it E-mail: [email protected] concerti spettacoli incontri tra fiume colline e lago Calcinato Calvagese della Riviera Gavardo Nuvolento Nuvolera Odolo Paitone Rezzato Sabbio Chiese Serle Soiano del Lago Villanuova sul Clisi Vobarno Elenco Filiali 25081 BEDIZZOLE SEDE - Piazza XXV Aprile, 13 Tel. 030/6871873 - 030/6871569 - Fax 030/6870145 ABI 8379 - CAB 54080 con il patrocinio di Comune di Calcinato Comune di Calvagese della Riviera Comune di Gavardo Comune di Nuvolento Comune di Nuvolera Comune di Odolo Festa Europea della Musica Giovedì 21 giugno ore 21.15 Calcinato Piazza della Repubblica Comune di Paitone Comune di Rezzato Comune di Sabbio Chiese Comune di Serle Comune di Soiano del Lago Comune di Villanuova sul Clisi Comune di Vobarno dal 21 giugno al 21 luglio 2012 Il canto delle scogliere in caso di maltempo Auditorium Don Bertini Piazza Don Bertini frutta offerta da Azienda Agricola Santa Giulia di Luigi Rizzini - Calcinato Mercoledì 11 luglio ore 21.15 Sabbio Chiese Piazzetta di Pavone Collettivo Mazzulata Martedì 26 giugno ore 21.15 Serle L’Palas ora proprietà Ragnoli Collettivo Mazzulata Show! A&T Festival - Teatro 19 Suoni e ritmi dall’Italia e dal mondo in caso di maltempo Teatro Parrocchiale via Roma 3 Giovedì 12 luglio ore 21.15 Calvagese della Riviera Azienda Agricola La Torre di Attilio Pasini via Torre 3, Mocasina in caso di maltempo Cinema Teatro La Rocca Via Parrocchiale Donne di terra Venerdì 29 giugno ore 21.15 Gavardo Piazza Marconi A&T Festival - Teatro 19 FBA – FereBandAperta Donne di terra Dal mare d’Irlanda in caso di maltempo Teatro Salone Pio XI via Mangano Lunedì 2 luglio ore 21.15 Nuvolento Fonte Sum Località Antica Fonte letture e chiacchiere con Lucilla Giagnoni Terra. Storie di corpi, di sogni, di trasformazioni musiche di Paolo Pizzimenti in caso di maltempo presso il portico del cortile del Municipio Martedì 3 luglio ore 21.15 Rezzato Cascina San Giacomo località San Giacomo 11 Tindaro Granata Antropolaroid Produzione Proxima Res in caso di maltempo Teatro CTM via IV Novembre 91 Mercoledì 4 luglio ore 21.15 Paitone Cortile della Biblioteca via Santa Giulia 9 A&T Festival - Teatro 19 in caso di maltempo Teatro Oratorio Paolo VI via Monsignor Bonomini - Mocasina Venerdì 13 luglio dalle ore 21.30 Serle Ritrovo presso la Casa degli Alpini a Cariadeghe con partenza ogni 30 minuti per gruppi da 35 persone in collaborazione con Pro Loco Serle, volontari della Protezione Civile e Gruppo Alpini di Serle Associazione Culturale Elea Racconti in cammino La notte letteraria di Serle Iscrizioni presso il Comune 030.6910000 (Sig.ra Laura) o in serata rispettando l’ordine di arrivo e a completamento del numero di partecipanti di ogni gruppo. Il percorso nei boschi è semplice ma non consente la partecipazione di persone con difficoltà motorie. È necessaria la dotazione di scarpe comode, di una torcia elettrica e di un abbigliamento adatto alla temperature notturne di montagna (Altopiano di Cariadeghe: 1.000 mt. ca sul livello del mare). Vale la responsabilità personale. rinfresco offerto da Ristoro Alpino in caso di maltempo sabato 14 luglio Sabato 21 luglio ore 21.15 Soiano del Lago Castello di Soiano Stefano Zeni Band in caso di maltempo giovedì 5 luglio Migrazioni in caso di maltempo verrà individuata una data alternativa Venerdì 6 luglio ore 21.15 Nuvolera Il Castello via Camprelle 59 (proprietà Famiglia Bianco Speroni) Sabatum Quartet Sonala, cantala e danzala! Tarante e pizziche del sud Italia in caso di maltempo Teatro Parrocchiale via Generale Soldo Sabato 7 luglio ore 21.15 Villanuova sul Clisi Parco dell’Isolo Lella Costa Femminile e singolare vedi alla voce poetessa ingresso €12 – prenotazioni presso Biblioteca Comunale di Villanuova 0365.371758 dalle 14 alle 19 o via e-mail [email protected] in caso di maltempo Teatro Corallo Piazza Roma Jig Rig 21 giugno FBA - FereBandAperta 29 giugno Tindaro Granata 3 luglio Sottotraccia sul tuo SmartPhone con il QR CODE I QR code (abbreviazione inglese di quick response, risposta rapida) sono codici bidimensionali che consentono un rapido accesso alle informazioni tramite dispositivi mobili quali smartphone e cellulari di nuova generazione. Il QR code è una sorta di trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale di internet. in collaborazione con la Pro Loco di Soiano del Lago Donne di terra BRESCIA - Via Creta, 86 Tel. 030/2426100 - 030/2429628 - Fax 030/2477891 Il funzionamento è molto semplice, basta inquadrare con l’obiettivo del cellulare il codice, e si otterrà un collegamento diretto al sito Web (o al contenuto multimediale) associato al codice. Per poterlo utilizzare è però necessario installare un software sul proprio cellulare in grado di leggere i QR code. 25080 CALVAGESE DELLA RIVIERA - Piazza Zanardelli, 23 Tel. 030/601092-601521 - Fax 030/601521 CAB 54180 25080 TURANO VALVESTINO - Piazza Madonna Pellegrina, 2 Tel. 0365/74043 - Fax 0365/74043 CAB 55360 Gli Under 14 primi in provincia Valtenesi basket, Brescia feeling Il team guidato da Stefano Poli conferma il valore promozionale del Progetto New Best Basket. Ora porte aperte al prestigioso palcoscenico regionale N.B.B. codice sportivo di qualità che garantisce il primato provinciale under 14 del Basket Valtenesi . Vittoria di prestigio in quel del Palazzetto dello Sport di Lonato. Ottenuta alla grande contro la rappresentativa Castiglione/Lonato . Per un valore assoluto di eccellenza ora pronto a trasferire l’effetto agonistico trascinante di tutta Brescia a livello interprovinciale regionale. “Si tratta di un’affermazione importante – spiega con soddisfazione Stefano Poli, allenatore del giovane team valtenesino – perché, aldilà del risultato conseguito, si materializza con efficacia il progetto educativo New Best Basket (N.B.B.). Alla base c’è naturalmente la volontà di sviluppare la pallacanestro bresciana che in questi anni ha vissuto un momento di stasi. Questi ragazzi hanno dimostrato concretamente che il trend sta cambiando.” Come sempre è stata la coesione del gruppo a marcare la differenza. Inserito nella passione vera degli atleti del Basket Valtenesi bravissimi nel prendere subito il largo sugli avversari, per poi tenere con sicurezza il risultato. Atteggiamento da squadra matura. “Eppure – interviene ancora coach Poli – la squadra ha anticipato i tempi vista la bassa età, perlopiù sotto i tredici anni, dei componenti. Il grande impegno di gruppo è stato il valore aggiuntivo all’effettivo valore dei singoli. L’ho notato durante gli allenamenti, che per due anni, tre volte alla settimana, hanno costituito un appuntamento fisso volonterosamente rispettato da tutti”. Il futuro apre dunque al palcoscenico regionale. Dove il feeling N.B.B. si identifica nel giovane appassionato motore agonistico. Cilindrata Under 14. Formula Basket Basket Valtenesi. Alcune delle applicazioni gratuite più note per la decodifica dei codici QR: • QuiCkMark • NeoReader • i-nigma Reader • KAYWA Reader Donne di terra 26 giugno - 4-12 luglio Lucilla Giagnoni 2 luglio Lella Costa 7 luglio Se non diversamente indicato, l’ingresso agli spettacoli si intende libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili Informazioni sulla fruibilità degli spazi per i portatori di handicap 030.3759792 info specifiche presso l’Ufficio Cultura dei Comuni del Festival info generali 030.3759792 e su www.acqueterrefestival.it 25084 GARGNANO - Via Roma, 30-34 Tel. 0365/72661 - Fax 0365/72664 CAB 54550 25085 GAVARDO - Via A. Gosa, 164 - Complesso Cristallo Tel. 0365/372750-374024 - Fax 0365/371926 CAB 54560 metropoli brescia Sede e Direzione Jig Rig NOI CON VOI utility NOI CON VOI senza frontiere NOI CON VOI 25080 MUSCOLINE - Piazza Roma, 21 Tel. 0365/373878 - Fax 0365/373878 CAB 77130 25080 NUVOLENTO - Via Trento, 73 Tel. 030/6919594 - Fax 030/6919176 CAB 54810 25080 PREVALLE - Via Volta, 2 Tel. 030/6801607-603810 - Fax 030/6801607 CAB 55050 25080 SOIANO DEL LAGO - Piazza Don Vantini, 1 Tel. 0365/674696-675442 - Fax 0365/675446 CAB 64720 25079 VOBARNO - Piazza dellla Pace Tel. 0365/598630 - Fax 0365/598904 CAB 55450 25080 CILIVERGHE DI MAZZANO - Via Venturoli 24/N Tel. 030/2122145-146 - Fax 030/2129154 CAB 54760 25087 SALÒ - Frazione Cunettone - Via Zette, 31 Tel. 0365/438058 - Fax 0365/522954 CAB 55180 25017 CENTENARO DI LONATO - Via Centenaro Ang. via Cà Nova - Tel. 030/9103237-9102046 - Fax 030/9103595 CAB 54660 25081 BEDIZZOLE 2 - Via Garibaldi, 6 Tel. 030/6871551-6873127 - Fax 030/6873668 CAB 54081 25014 CASTENEDOLO - Via Brescia, 25 - Loc. Alpino Tel. 030/2131560 - Fax 030/2130751 CAB 54270 25010 POZZOLENGO Via Marconi - Complesso Le Tabachere Tel. 030/9916028 - Fax 030/9916699 CAB 55020 25015 DESENZANO DEL GARDA - Viale Motta Tel. 030/9991855 - Fax 030/9991238 CAB 54460 25080 MANERBA DEL GARDA - Loc. Montinelle Via G. B. Marchesini, 17 - Tel. 0365/551927 - Fax 0365/658149 CAB 54720 UFFICIO TESORERIA CAPOVALLE - Piazza G. Marconi, 1 - Tel. 0365/750151 SPORTELLI BANCOMAT SERLE - Via Marconi, 18-20 S. FELICE D/B - Via Trento, 30 - Portese SALO’ - Largo Dante Alighieri - Stazione bus SOPRAZOCCO DI GAVARDO - Via S. Giacomo, 9 TIGNALE - Via Manzoni, 1 - Gardola Se disponi di un iPhone o un cellulare con il sistema operativo Android accedi allo store di riferimento (App Store e Android Market), effettua una ricerca specificando le parole chiave “QR code reader” o “QR code scan”, troverai moltissime applicazioni gratuite che potrai installare con un semplice click. SottoTraccia N° 56 - Giugno Luglio 2012 - Anno X Editore: Banca di Bedizzole Turano Valvestino - Via Garibaldi, 6/A 25081 BEDIZZOLE (BS) Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca Progetto grafico: Graphite snc Fotografie: Barbara Caldera ”In Viaggio con La BCC Mare di Sardegna - Villaggio Santa Clara Giugno Luglio 2012" 14 Tipografia: FDA EUROSTAMPA SRL - Via Molino Vecchio,185 25010 BORGOSATOLLO (BS) - Tel. 030/2701606 Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 del 21/01/03 Cellofanatura e Spedizione: COOP SERVICE s.c.r.l. Via Napoleonica 7 - 25080 REZZATO (BS) - Tel. 030/2594360 Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO 15