sottotraccia
N O I C O N VO I
Numero 56
Giugno-Luglio 2012
Anno X
Foto di Patrick Scotti
Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia
PERIODICO A CURA DELLA BANCA
D I B E D I Z Z O L E T U R A N O VA LV E S T I N O
TTT Territorio Tam Tam
Da leggere/vedere/ascoltare con un click su
www.sottotracciabcc.it
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Originale interprete, in diversi campi di impegno, del progresso della sua
Bedizzole. Con l’indomabile, creativo impeto del condottiero di razza
“La Finanza che vogliamo è libera, forte e democratica. Ogni giorno
proviamo a realizzarla”. Questo il messaggio forte e “controcorrente”
che, pur se temperato da quella operosità quotidiana molto lontana
dai proclami che caratterizza il Credito Cooperativo, si è alzato nella
giornata internazionale delle cooperative celebrata lo scorso 7 luglio
2012 in tutto il mondo.
Poche parole per significare che le BCC, e con loro la
Banca di Bedizzole Turano valvestino, non solo intendono marcare la propria differenza rispetto ai diversi
soggetti economici e finanziari che hanno determinato
l’attuale scenario congiunturale, ma si mettono nuovamente in gioco per consentire alla “buona finanza”
di tornare ad occupare il ruolo che le compete.
“La crisi finanziaria ed economica globale ha anche dimostrato la resilienza di istituzioni finanziarie alternative come le banche cooperative e le credit unions”.
Così il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-Moon, nel suo messaggio per la giornata internazionale delle cooperative Un’affermazione confermata dai numeri e dai fatti, vista la capacità di resistenza
e reazione delle banche cooperative, soprattutto in
Europa, nella lunga e complessa fase di turbolenza che
stanno vivendo ormai da quattro anni cittadini, debiti
sovrani, imprese e banche. E proprio per rinsaldare
il “pensiero cooperativo”, e mentre la grande finanza
internazionale si rivela responsabile di colossali truffe
ai danni di milioni di famiglie e imprese, le Banche di
Credito Cooperativo italiane hanno lanciato la “Carta della finanza libera, forte e democratica” in dieci
punti.
Verticale, carismatica originalità del successo. E del lavoro costantemente
reinterpretato, tra produttività ed impegno sociale, in rivoli curiosi e attenti
al movimento generativo di uomini e cose. Rivendicando, non solo a margine, l’aspetto ludico espressivo della vita. Con il disincanto essenziale dei
grandi. In un giro di carte mescolato a dovere. Pronto al rilancio. Sempre.
Ecco la formula Renato Zecchi. Nel souvenir affettuoso di questo ricordo,
che lo vede partecipato agli innumerevoli generi umani e materiali appena descritti. Pronta ad essere riassunta in quella di Presidente. Connotato
autorevole e, come caratteristica essenziale, frastagliato in mille direzioni
di accesso. Partendo dalle affermazione del primo lavoro nel campo degli
impianti idraulici. Migrato, in evoluta sincronia felicemente contaminata, in
quello tanto fantasioso ed attraente d’immagini, quanto complesso e articolato di sostanzialità efficacemente produttive, dei locali da ballo e delle
sale cinematografiche. Da noi viene il ricordo, ancora lievissimo vista la
rapida, inaspettata evoluzione del suo congedo dalle faccende esistenziali,
di innovativo e appassionato Presidente, appunto, della Cassa Rurale ed
Artigiana di Bedizzole Turano Valvestino. Incarico istituzionale, associativo
al quale colleghiamo quelli di Sindaco di Bedizzole, Presidente della Casa
di Riposo, della Associazione Calcio Bedizzole e dirigente nazionale per
oltre vent’anni del SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo) di cui fu, nell’ultimo periodo, anche amministratore. In un connubio organizzato di interessi
estremamente produttivi di intenzionalità messe efficacemente sul campo.
Nel riassunto degli incarichi mettiamo l’accento sulla personalità inimitabile
di Renato Zecchi. Travolgente nell’azione, quanto lungimirante nella visione d’insieme. Inizialmente con il lavoro da artigiano idraulico. Cresciuto
“L’Italia ha bisogno di una nuova Agenda dello sviluppo. Anzi, di una re-agenda”, si legge nel Manifesto pubblicato dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo. “Siamo chiamati ad una reazione
per costruire una nuova fase di progresso durevole
del nostro Paese. Il progresso non è solo economico.
E’ anche culturale, sociale, civile. E la buona finanza è
indispensabile ad un progresso di lungo periodo: crea
opportunità, include, educa, consente di realizzare sogni e progetti. Dare credito a chi lo merita è dare
speranza. E’ fabbricare fiducia”.
“La finanza che vogliamo, e che siamo impegnati a
realizzare – prosegue il Manifesto - deve avere dieci qualificazioni. Deve essere: responsabile, in particolare di dove investe il risparmio; sociale, attenta
ai bisogni delle famiglie e delle imprese; educante,
capace di rendere consapevoli e accompagnare;
plurale, fatta di soggetti diversi e aperta a soggetti
diversi; inclusiva e aperta; comprensibile, deve abitare le piazze, non i templi; utile, non autoreferenziale, ma al servizio; incentivante e capace di riconoscere il merito; efficiente e impegnata a migliorarsi
al servizio dei clienti; partecipata, un luogo in cui in
molti possano avere diritto di parola e di indirizzo”.
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SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
in dimensione coerente e innovativa dentro un mercato con prospettive
interessanti. Nelle quali Zecchi si inserì con quella sua verve comunicativa,
fatta di attente relazioni e vivacità nel costruirne virtuose amalgame, anche
attraverso momenti di viaggio e conoscenza, da realizzare congiuntamente.
Un aspetto, quello della capacità di aggregare e relazionare con sagacia, che
traghettò con eccellenti risultati nel complicato mondo dei locali di intrattenimento. A cominciare dal cinema. Chi non ricorda il mitico appeal dello
Zekir di Castiglione delle Stiviere? Dove l’afflato entusiastico da celluloide
per tutte le età, si manifestò in conclamati successi di pubblico e botteghino.
Superando brillantemente la prova competitiva del dilagare della televisione. Per un’accademia del gusto poi rilanciata, con la forza dell’attualità, della
Multisala King di Lonato che garantisce continuità alla storia d’impresa familiare, riproponendo gli originali affascinanti entusiasmi. Quell’entusiasmo rigorosamente applicativo e oniricamente permissivo nella gestione amministrativa dedicata alla società. Alla Casa di Riposo, che volle fortissimamente
volle a Bedizzole. Al punto di abilitarne il primo inizio, del moderno aspetto
che oggi apprezziamo, grazie alla rivendita, pro domo dedicata in esclusiva,
di una Fiat 500, vinta da Zecchi ad un torneo bresciano di carte. Perché “Io
non sono bravo a giocare a carte: sono il re delle carte!” amava rispondere
a chi ne apprezzava l’abilità con il mazzo. In quel connubio di approccio
ruspante del bar che interseca battute, compensazioni d’animo ed affinità
prestigiosamente elettive. Eccolo di nuovo il colore immutabile del carisma.
Applicato e utilizzato da Renato Zecchi quando della sua Bedizzole divenne sindaco. Primo cittadino risoluto ed attento a questo paese, dall’anima
creativamente ribelle marchiata a fuoco vivo da quella corona rovesciata
sul giglio di Francia in onore alla fedeltà, a tutti i costi, verso l’autorità di
Venezia. Già il cognome Zecchi, rammenta l’origine semantico genealogico
con la Repubblica marinara. E che Renato Zecchi potesse rappresentarne
il simbolica storica figura, di un ideale Doge del XX secolo, sul campo, oltre
le terre di lago, è altrettanto indiscutibile. E veniamo alla BCC di Bedizzole,
che al tempo di Renato Zecchi si chiamava Cassa Rurale ed Artigiana. Ne
fu Presidente in due periodi dal 1978 al 1980 e dal 87 al 90. Attraversandone però le dinamiche dal punto vista amministrativo, come componente
del collegio sindacale e consigliere, fin dal 1965. Periodi di crescita. Della
fusione con la CRA di Turano Valvestino. Della storica apertura di filiale a
Calvagese. Quest’ultima vissuta in qualità di Presidente. Rappresentativa del
viaggio dentro il territorio oggi evidenziato in 20 agenzie operative targate
Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Di quel primo tassello calvagesino
ricordava spesso l’aspetto di “vera e propria conquista, dal momento che
Bankitalia non aveva ancora attuato la politica di liberalizzazione, che fornì a
tutti l’idea a di una banca davvero pronta per altri traguardi”. Sottolineando
sempre e comunque, secondo il pensiero argutamente creativo di Renato
Zecchi, che “dietro al socio non si nasconde solo un numero o un deposito
in conto corrente, ma una persona”. Riassunto quasi scontato all’approvazione del presente. Generato però da Zecchi in tempi e successioni in cui
i codici cifrati di appartenenza catalogavano effetti a discapito di un democratico, solido e veritiero incremento produttivo. Renato Zecchi lavorò,
promosse ed inventò cose e situazioni, inserendo e certificando dunque il
valore inestimabile della persona. Built to last. Costruito per durare. Come
molto durerà questo ricordo di Renato Zecchi che, dal
malinconico evento del passaggio oltre confine, rimescola
armonicamente il sentimento. In quel sorridente, esplosivo,
presidenziale impeto. Imbrigliato nell’abile unicità di un sensazionale, carismatico, indimenticabile giro di carte.
NOI CON VOI
NOI CON VOI
news
Carismatici rilanci
al divenire di uomini e cose
news
Renato Zecchi, Imprenditore, Sindaco, Presidente
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Classe 1937 ed una talentuosa passione che dal
1996, partendo da Bedizzole, miete successi a livello
nazionale ed internazionale nel tiro al piattello itinerante
e da pedana.
Leggera, calibrata sensibilità sul grilletto. Coordinata all’occhiata fulminea che
accarezza percettivamente il mirino. E piattello che, esplodendo, si trasforma in
oro da primato. Per un’alchemica predisposizione al tiro a segno di successo.
Frutto di passione e talento in fortunata mescolanza di emozioni identificate
nella classe di Ottorino Rovetta. Ultimo arrivato dei suoi titoli master il primo
posto al Campionato Europeo a squadre, sezione Compak (percorso di tiro in
pedana), ottenuto a fine maggio in Ungheria. Ma subito pronto a ripartire per
la competizione continentale che premierà, in Porogallo, la categoria Sporting
(percorso di tiro in itinerante). Mentre il fitto calendario agonistico proseguirà con i mondiali Sporting, organizzati dal 16 al 19 agosto negli Stati Uniti a
Chicago e gli equivalenti Compak, programmati per la metà di settembre in
quel di Cipro. Nel disincanto descrittivo di un carnet di successi importante,
culminato nel 2011 con l’oro a squadre Compak nei mondiali 2011 sostenuto
dal bronzo individuale, la semplificata lettura del valore esclusivo di Ottorino
Rovetta. Classe 1937. Portata alla grande. E rappresentata da una carriera di
imprenditore a Bedizzole nel settore di progettazione costruzione stampi. Attività principale alla quale ha affiancato in parallelo il tiro al piattello che, nelle
due discipline Compak e Sporting, dal 2000 lo vede regolarmente presente
nella Nazionale Italiana. Ricordando tra l’altro che oltre che a diversi podi d’eccellenza, Europei e Mondiali, Ottorino dal 1996 ad oggi ha conquistato, sia in
pedana che itinerante, per ben dodici volte il campionato italiano. “L’inizio vero
e proprio è stato nel 1978 – racconta con soddisfatto contenuto orgoglio il
pluridecorato campione bedizzolese - la formazione di base arrivava dalla caccia. Nel 1978, insieme agli amici appassionati che si identificava nelle iniziative
di gruppo dell’Armeria Zoccolino di Bedizzole, mi avvicinai al tiro al piattello,
specialità Fossa Olimpica. Successivamente, anno 1994, la scoperta della specialità in pedana ed in itinerante che da allora ormai pratico con continuità”. E
con molto successo è bene sottolineare. Visto che targhe e trofei continuano
a riempire, con ritmi fuoriserie, le bacheche di casa Rovetta. Specificando che
il dettato sportivo del nostro campione arriva da scelte di merito effettuate da
due importanti organizzazioni agonistiche federali – FITAV (Tiro a volo) e FIDAS (disciplina armi sportive) quali diretta emanazione del CONI. Enti sportivi
che per le trasferte europee ed internazionali, effettuano regolari e scrupolose
convocazioni. Nelle quali, da anni, Ottorino Rovetta è sempre presente. Manifestando conoscenza ed esperienza altamente e significativamente qualificante.
“Devo dire che nel tiro itinerante – spiega Rovetta entrando nello specifico tecnico – i migliori
sono gli inglesi. Motivo?
Da quarant’anni prati-
cano questa disciplina. In Italia ci difendiamo, tenuto conto che professiamo lo
Sporting solo da 20 stagioni. In pedana il primato va ai francesi a pari merito
con gli italiani. Personalmente prediligo il tiro itinerante perché mette in campo
diverse componenti di difficoltà che necessitano grande sincronia nella scelta
e nell’esecuzione. L’allenamento, sia nello Sporting che nel Compak, è comunque fondamentale. Ma a me non pesa. Fin da ragazzo quando andavo capanno
per la caccia a Nave, mio paese di nascita, lo facevo con grande entusiasmo”.
Passione pronta ad essere traghettata nelle nuove leve di questo affascinante e
tecnico sport di precisione. “A livello nazionale oggi abbiamo una bella squadra
– conferma soddisfatto in conclusione Rovetta – recentemente sono entrati un paio di giovani con ottime qualità che potranno garantire un futuro sempre interessante alla disciplina”.
Anche se la pensione è input sconosciuto per questo inossidabile mastro tiratore dalla mira competitivamente competente.
Apprezzati dai Giovani Soci al Salone del Libro
Indomiti libri offresi
A Torino la delegazione BCC a riscoprire il valore del pensiero oggi tradotto in tablet, multimedialità, happening incontri.
Antica formula, mai troppo apprezzata e utile, di industria
culturale
Delegazione in fiera da leggere, sfogliare, ascoltare. Quella dei giovani soci della
BCC di Bedizzole Turano Valvestino in viaggio dentro la kermesse a volumi,
dibattiti, incontri e scenari culturali del Salone internazionale del Libro di Torino.
Per una giornata tradotta nei colori della lettura che apre all’intensità reattiva di
chi scrive, chi legge e chi produce emozioni su carta oggi ammiccante anche al
tablet. Occasione particolare per questo stato nascente di Soci che ha frastagliato le diverse curiosità fra uno Sgarbi d’annata a raccontare della Cattedrale
di Noto. O un Augias che lascia a riposo l’anima gialla per riflettere sui disagi
della libertà. Ed ancora il fluire dentro gli stand delle case editrici. Scoprendo in
mentori di vendita e testimonial di genere aurorale, il prodotto sempre attraente e magari alternativo nel campo delle idee anti/crisi della più antica e mai
doma industria culturale.
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
Marco Zambelli con il Management della BCC A destra Giorgio Venturini (Direttore Generale) a sinistra Luca Galvani (Vice Direttore Generale)
soci
Mira
competitivamente
competente
A cura di Marco Zambelli, capitano Brescia Calcio
Virtuose sensazionalità palla a terra
Le diverse emozioni che intersecano con le relazioni del mestiere di calciatore. “I giovani ci guardano –
sottolinea Zambelli, oggi socio della BCC di Bedizzole Turano Valvestino – e noi che abbiamo la fortuna di fare
questo lavoro dobbiamo essere un esempio di responsabilità e comportamento”
Destinazioni avvincenti. Di successo agonistico che carica a dovere i sogni giovanili. Ricordando l’effetto conseguente di questo destino importante. Utile a
definire e promuovere l’elemento/atteggiamento responsabile di chi la conquista lo sa gestire e divulgare anche a fin di bene. Fotografia a parole e sensazioni
per Marco Zambelli.Ventisei anni, capitano del Brescia Calcio già da quattro. Da
quando a quell’allora ventiduenne gavardese, tutto grinta, passione, volontà nel
generare talento, il club presieduto da Gino Corioni decise di affidare la fascia
di leader in campo. Striscia di tessuto essenziale.
A simboleggiare l’autorevolezza come garanzia di un ruolo legato in sincronie
collettive di comportamento da prendere come esempio. “È un incarico di cui
vado fiero – spiega Marco Zambelli approfondendo, nella vivacità nero intenso
dei suoi occhi, la prospettiva sincera di un particolare modo di essere – ma che
aggiunge ancor maggiori responsabilità verso l’esterno di cui, come calciatore - personaggio pubblico, devo tenere accuratamente conto puntando su un
corretto comportamento”. Concetti precisi quelli di Marco saldamente legato
al suo Brescia. Squadra con la quale vuole tornare in serie A e, magari, sempre
con addosso la maglia delle Rondinelle, rispondere ad una convocazione in
Nazionale. Valori di riferimento tanto diversificati quanto esclusivi. Talmente
condivisibili da apparire, agli occhi trasgressivamente allenati a visioni sovente
fuori le righe da parte degli dei del pallone, altamente originali e propositivi. Ne
accompagniamo la virtù relazionale dell’approccio con l’orgoglio di annoverare
oggi Marco Zambelli tra i Soci della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. E,
trasferendo una citazione di Gianni Brera, penna sopraffina del grande giornalismo non solo sportivo, a definire che “la vera trasgressione è quella di alzarsi
il mattino alle 7 per andare a lavorare”. “La nostra è un tipo di occupazione
sicuramente privilegiata – riprende Zambelli – spesso generata dai momenti
e dalle occasioni. Io ero arrivato dalle giovanili del Gavardo a Brescia nel 2000.
Avevo quindici anni e giocavo centrocampista centrale. Poi Daniele Zoratto
mi cambiò ruolo in quello attuale di esterno. Al Brescia ho comunque provato di tutto. Infortuni compresi. Almeno quattro di una certa entità. Passando
cinque volte sotto i ferri del chirurgo. Ma non ho mollato”. Così, con fatica e
controversie del destino che non si piegano allo stato malinconico dell’arrendevolezza, Marco esordisce in prima squadra. “E’ stato nel 2003 in Coppa Italia
– conferma il capitano – allenatore De Biasi. Tantissima soddisfazione unita
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
NOI CON VOI
NOI CON VOI
soci
Quella nel carnet noblesse oblige
di Ottorino Rovetta
all’emozione”. Sentimenti che non hanno mai abbandonato Marco e quello
che poi è diventato il suo Brescia. Sodalizio nel quale oggi si configura come
bandiera affezionata d’appartenenza, per quella maglia a V ritagliata a rondinella. “Qui mi sono trovato sempre molto bene – sottolinea Zambelli – qui ho
sperimentato la serie B e la A notandone le grandi differenze. Nella massima
serie si sbaglia meno. Perché la qualità è alta e il livello richiede moltissima
attenzione. L’errore in più o in meno diventa così determinante”. Differenze a
parte la visione di Zambelli travalica il senso comune dell’agonismo sportivo,
evolvendo in un impegno che supera l’elemento calcio nudo e crudo. “Non
posso negare che nella mia carriera ho ricevuto molte offerte – commenta
Marco, ricordando la sua ormai piuttosto lunga carriera targata BS in esclusiva
– ma alla fine le ragioni del cuore, senza retorica, ma sinceramente espresse
dalla mia personalità, hanno sempre prevalso. Come pure mi piace insistere
sull’importanza dei nostri comportamenti. Perché la fortuna che abbiamo nel
fare questo lavoro, che altro non è che una passione tradotta in mestiere, va
interpretata e resa utile anche in chiave di assunzione di responsabilità verso
l’esterno. Pensando anche ai tanti bambini e adolescenti che ci guardano e
per i quali dobbiamo costituire un positivo proprio attraverso i nostri modi
di fare”. La limpida chiarezza espositiva di Marco Zambelli connota stile ed
esperienza in un mix sentimentale naturalmente coerente ad una progettualità
rappresentativa correttamente divulgata. Di lui si conosce l’impegno costante
e appassionato dentro le realtà associativo/aggregazionistico non solo sportive
del territorio bresciano. E questi sono fatti. Uniti saldamente, in ideale attrazione d’intenti beneficamente reattivi, a quelle sgroppate sulla fascia di cui Marco
è maestro. Mentre il racconto ora conclude il suo lavoro, rapportandosi ad
un aereo pronto a decollare per le vacanze. Corroborante deterrente fuori
rettangolo di gioco, da vivere intensamente in sintonia affettiva con la fidanzata Lara. Destinazione Creta per il riposo del capitano, che qualche sogno
forte ce lo regala ancora “Mi piacerebbe ritornare in serie A con il Brescia. E
con quella maglia raggiungere quella della nazionale maggiore”.
L’azzurro bresciano fa già tendenza. Quindi in bocca al lupo.
Per tutti questo sogno che si fa progetto. Ma specialmente per
la virtuosa Marco Zambelli – sensazionalità di emozioni palla
a terra.
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Lonato del Garda nel Novecento da Cartolina
Anima in vetrina. Anima su cartolina. Elemento estetico rappresentativo della
storia di un paese. Per quel che c’è stato. Vissuto, rivissuto fino al trapassato
quasi remoto. E che oggi reagisce alla constatazione dell’attualità a tutto led,
nell’attrattiva formato reperto proprio del genere cartoline illustrate. Felicemente inserita a catalogo libro titolato “Lonato del Garda Novecento in Cartolina dal 1900 al 1950”. Interessante ed appassionato volume curato da Mario
Rossi. Qui la cadenza del portale arcaico per immagini e comunicazione regolarizza il flusso dei ricordi nel carteggio storiografico che avvicina quotidianità in
attiva sperequazione con l’angheria delle distanze. Travalicate come per magia
nel pertugio a flash di cuore, intelletto, descrizione vitalisticamente espresso da
timbri, parole, colori, bianco neri rettangolarmente ordinati nella sagoma classi-
ca utile ad una riassuntiva essenza d’invio postale. Per un
lavoro scaturito, spiega l’autore nelle note introduttive
“Dopo un anno e mezzo
di ricerche, studio, affiorare di
ricordi e idee”.
Significativo e tenero è proprio riprendere forma della memoria. Quasi a materializzare, nell’iconografia classicheggiante di luoghi lonatesi, indirizzi tematici
semplici e regolare nel divulgare il raccoglimento sintetico di un’emozione, un
progetto, una sensazione. Da qui il capovolgimento attraente, oltre la gradualità
del tempo ed delle età anagrafiche, fuori e dentro ambiti d’archiviazione catalogata
in: hai visto come eravamo?
Ma davvero Corso Garibaldi
era così? E il Lido? Che razza di costumi e quanti spazi senza case! Per un via via
piacevole della memoria che
scorre e rilancia.
Sorridendo e verbalizzando
dalla sensibilità riquadrata a
cartolina.
Terry Bertoletti
Per i pazienti con patologia neoplastica
Disagio e paura off limits
Rinnovata all’Ospedale di Desenzano la collaborazione con la psico-oncologa.
Nelle scorse settimane è stato rinnovato e integrato l’accordo, già attivo dal 2008, con l’Associazione Gardesana per la prevenzione e cura dei
tumori che si è fatta carico di finanziare direttamente una psico-oncologa che offre supporto psicologico ai pazienti in cura presso il Day Hospital
Oncologico dell’Ospedale di Desenzano diretto dal Dr. Giovanni Migliosi. Il nuovo accordo ha permesso un incremento delle ore di presenza della
psico-oncologa, Dott.ssa Michela Feriani, aggiungendo alle già previste 2-3 ore settimanali un ulteriore accesso quindicinale di quattro ore. La presenza
della psico-oncologa permette un precoce riconoscimento dei casi che necessitano di un sostegno psicologico identificando le persone più a rischio
di modalità disfunzionali di reazione alla malattia. In occasione della prima visita presso il Day Hospital Oncologico viene effettuato un colloquio
clinico con la specialista a cui segue la somministrazione di un questionario (mini-mental adjustmet to cancer scale) mirato alla valutazione degli stili di
adattamento alla malattia oncologica. Il test prevede la valutazione di fattori importanti come la presenza di spirito combattivo, disperazione, fatalismo,
preoccupazione ansiosa ed evitamento. Per i pazienti che evidenziano una significativa sofferenza psicologica viene avviato un tempestivo intervento
di supporto e sostegno attraverso colloqui individuali e/o di gruppo dove vengono forniti validi strumenti per affrontare in maniera più funzionale
la malattia con l’obiettivo di ridurre, nel corso della terapia, i disagi sia dal punto di vista fisico che emotivo. La malattia oncologica costituisce, senza
ombra di dubbio, un evento clinico che interrompe il naturale fluire del corso di vita della persona e costringe, chi riceve la diagnosi, a fare i conti con
l’ineluttabile precarietà della propria esistenza. La modalità di reazione alla malattia risulta quindi un fattore cardine sia della compliance alla terapia
che nella qualità di vita percepita dalla persona con influenze significative anche sul decorso della malattia stessa. “L’intervento operato dalla psicooncologa che ha dimostrato in questi anni grandi capacità professionali ed umane - dichiara il Direttore Generale Dott. Fabio Russo - ha permesso di
alleviare efficacemente il disagio psichico dei pazienti trattati e di migliorare la prosecuzione dei trattamenti programmati. Rappresenta uno strumento
insostituibile per i pazienti per affrontare serenamente il percorso della cura oncologica e per migliorare la loro qualità di vita. Ringrazio quindi
l’Associazione Gardesana per la prevenzione e cura dei tumori che ci permette di proseguire con questa preziosa collaborazione.”
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SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
Regolati dai serramenti AGDM a Bedizzole
impresa
Mario Rossi ha raccolto in un libro un’efficace rappresentazione del paese,
attraverso questi piccoli riassunti postali espressivi di immagini, emozioni e
ricordi viaggianti
Fuori e dentro a vista d’occhio
L’azienda, fondata da Giovanni Anataloni nel 1970 interpreta in chiave evoluta la leggerezza sincronizzata
dell’alluminio, il rigore avveniristico del PVC e la contaminata eleganza del legno.
Regolare a vista d’occhio il dentro e fuori degli immobili. Case, scuole, industrie,
esercizi commerciali, enti raccordati nel fior fiore del serramento. Di porte e
portoni a variegate tematiche d’ingresso da lavoro e residenza. E facciate continue di palazzi, funzionalmente ideate per piacevoli profili visivi che interpretano la funzionalità termocompatibile associata. Tra la leggerezza sincronizzata
dell’alluminio, il rigore avveniristico del PVC e la contaminata eleganza che,
sempre all’alluminio, sposa il calore tradizionale del legno. Complesso esecutivo specialistico organizzato sotto il marchio AGDM. Acronimo lineare che dal
cognome Anataloni, partendo dal fondatore Giovanni, prosegue a Bedizzole,
in dinastica lineare successione, lungo il viatico lavorativo dei figli. “L’azienda è
nata nel 1970 – racconta Giovanni Anataloni, con soddisfatta e realistica consapevolezza di aver dato corpo concreto ai propri sogni – prima avevo lavorato in diverse aziende. Inizialmente a Brescia, poi sempre a Bedizzole. Facevo il
fabbro e il settore dei serramenti era in pieno sviluppo. Così mi sono messo in
proprio”. Con i risultati che oggi parlano di un’impresa, moderna ed aggiornata
condotta insieme a Dario e Michele Anataloni. Oltre 2000 metri quadrati di
superficie adibiti a produzione ed esposizione, dove operano, insieme ai soci,
sei collaboratori. “La crescita è avvenuta gradualmente – ricorda ancora Anataloni, ripercorrendo le tappe della storia d’azienda – i due apprendisti, assunti
poco dopo gli inizi, diventarono quattro a metà degli anni Settanta. Periodo durante il quale venne costruito il primo capannone di circa 350 mq. Tra il 1980
e il 1981 gli spazi si ampliarono ulteriormente – prosegue Anataloni – con un
altro fabbricato di circa 450 mq. Insomma, fino al 2000, gli spazi industriali, oltre
all’ultimo arrivato di tipo espositivo, hanno accompagnato con la loro estensione lo sviluppo imprenditoriale complessivo”. Un metodo organizzativamente
strutturato a quella qualità e a quell’impegno di cui l’economia reale ha oggi
così bisogno. Nell’esempio di questo artigianato, professionalmente associato
a buone regole interpretative di azione produttiva, il valore di un’idea che s’è
fatta strada con coerenza nel tempo.
Ricordando tra l’altro l’attenzione all’associazionismo di Giovanni Anataloni,
a suo tempo amministratore della Banca di Bedizzole Turano Valvestino e tra
i fondatori della Cooperativa Artigiani di Bedizzole. “Negli anni il lavoro si è
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
NOI CON VOI
NOI CON VOI
società
Sorridenti riquadri a
memoria
molto evoluto – riprende Anataloni – la grande svolta si completò quando
l’alluminio cominciò ad essere utilizzato con continuità per la produzione di
serramenti. Si trattò di un’evoluzione fondamentale, che fece assumere al serramento stesso una sempre maggiore importanza anche in relazione all’isolamento termico. Da qui il deciso sviluppo della carpenteria leggera”. Indirizzo
tecnico evidente anche nell’organizzazione degli spazi produttivi di AGDM.
Ambienti dove alla sofisticata ed aggiornata funzionalità dei macchinari dedicati alla lavorazione di alluminio e PVC, se ne accomunano altri che rivelano il
marchio della tradizione. “Il nostro lavoro – aggiunge Giovanni Anataloni – si
suddivide nell’allestimento in officina a cui segue l’installazione sul posto. Due
fasi precise, che richiedono scrupolosa e metodologica attenzione programmatica.
La prima fase è coordinata da Dario, la seconda da Michele”. Ordinata ridefinizione dei compiti che, sotto lo sguardo di Loretta, moglie di Dario destinata
ad interpretare le ragioni di numeri e contabilità, Giovanni controlla a sua volta.
Inserendo esperienze e valori appassionatamente concreti. Colpisce, nell’instabile sensazione del momento economico attuale, l’impegno indomabile di
questo gruppo d’azienda pronto a verticalizzare l’ottimismo
d’impresa in senso originalmente produttivo. Sostenuto dal
pregio, esteticamente e sostanzialmente efficace nell’incorniciare l’affacciarsi, attraversare quotidiano in sigillata funzionale
sicurezza dagli accoglienti ricoveri del nostro mondo.
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NOI CON VOI
riflessioni
Costa di cassa e di cuore
Alla CRA dal 1966 “il Costa” rappresentò la figura umanistico funzionale del cassiere
esperto e servizievole. Con i suoi scrupoli amanuensi. E la leggerezza ironica di frasi
e gesti a dispetto di un battito cardiaco troppo permaloso
Sottile, trasecolato e tenero. Comprensivo e puntiglioso nel metodo e nella cura,
quasi ad arte, di banconote e varia umanità di moneta e relazioni pronto al sorriso
divertito. Tra sportello e misericordia elementare nel dare risposte adeguate a chi
la legge del forziere invisibile chiamato banca, la conosce in approssimativa segnaletica solo aldilà dello sportello. Perché l’aldiquà professionale, volenti o nolenti,
segreto bancario più o meno rivelato, rimane pur sempre un soffuso mistero. Tra
versamenti, contanti, bonifici e distinte mai compilate a regola stilistica ordinata.
Come le volevi tu Oliviero, che ora ci osservi, sotto il disincanto furtivo dei tuoi
baffi, da una nuvola dispettosamente allineata allo sfuggire del tuo sorriso. Isola
bianca dentro un cielo senza fulmini materiali, dove il battere e levare eccentrico
del tuo cuore, si regolarizza armonicamente dimenticando gli affanni compulsivi
del vivere terreno. Eppure quanto ci manchi in questa realtà che ti vedeva principe
dei cassieri storici, da qualche anno in pensione, della Cassa Rurale Artigiana di Bedizzole Turano Valvestino. Quella cassa che è definizione ancora adesso di biglietto
da visita efficace delle modalità di accoglienza, operatività e sviluppo dell’attività
bancaria. Sportello trasformato si dalle evoluzioni meccanicistico informatiche, ma
sempre centrale ed anzi in costante costruttiva rivalutazione professionale.
Oliviero Costa questa lingua interattiva tra conto corrente, libretto a risparmio,
in felice contaminazione con ordine, precisione e cordialità risolutiva di necessità
e bisogni del cliente, la spalmava con benevola gratuità operativo funzionale. Con
il garbo leggero della battuta. Ripetitiva nel segno e nell’identificazione aggiornata,
secondo le singolarità personalizzate al soggetto. In una maestria di comportamento difficilissima/impossibile da condensare nei sacri testi/seminari del marketing
relazionale. Esperienze personali lo rammentano nitidamente. Quando nel 1979,
appena sbarcato in quel di Bedizzole sotto le insegna della CRA, il ritrovato scenico
di filiale sede, apparecchiata all’ombra del castello, prevedeva Oliviero nell’unica e
inimitabile cassa operativa. C’era altresì il cosiddetto retro sportello. Palestra ufficiale per neofiti del dare avere bancario. Postazione che agiva di rimessa alle virtù
autorizzate della Cassa con la C maiuscola. Lì si compilavano le distinte. Un piacere ancora in voga negli intersi dell’ormai efficientissima clientela del XXI secolo.
ProMemoryFlash / Sanità
Al tempo, 12/13 dipendenti due filiali di cui una, Turano Valvestino, per effetto di
fusione e l’altra di fresca inaugurazione a Calvagese Riviera, l’obbligo compilare la
distinta pro clientela era consuetudine tramandata ufficialmente dalla istituzionale
tradizione orale del mansionario CRA. Come era fondamentale riportare saldi,
versamenti e movimenti di c/c manualmente su apposito libretto riassuntivo.
Altri tempi. Conditi sovente da pessime grafie. Faccenda che Oliviero digeriva
malte. Lanciando occhiate e battute salaci al compilatore di turno, ben rappresentato simbolicamente da chi in questo momento scrive. Successivamente il Costa si
dava scrupolosamente da fare. Rimettendo a posto l’ordine dei tagli di banconota,
il numero del conto su cui effettuare il bonifico o la rimessa. Riqualificando così,
pazientemente, l’ineffabile sfrontatezza della zampa di gallina. E del resto il rigore
per la calligrafia in quegli anni era ancora essenziale. Soprattutto per un collega
come Oliviero, arrivato in CRA nel 1966. Quando il numero si bilanciava solo manualmente. Le cambiali profumavano di vittoriose risposta alla miseria. E l’assegno
era status simbol nella ritualistica, scenografica apposizione della firma che conta.
Giovane uomo anni Sessanta era dunque il nostro Costa. Aperto al modernizzare
degli eventi. E con quella sua caratteristica vezzosa passione per le auto veloci.
Subito all’avanguardia con la prima Abarth. Fino alle amatissime Alfa Romeo, acquistate e rivendute con cadenza precisissima. Rappresentative di affari certi per chi
ne rilevava il possesso. In questa oculata perfezione c’era poi una grande disponibilità di carattere. Di attenzione alle necessità altrui virgolettata dall’aprioristica
vocazione alla generosità. Poi c’era quel cuore complicato di affanni rompiscatole.
Disordinata materia fisiologica a margine di una vita affrontata senza enfatizzarne
la problematicità degli effetti sul quotidiano. Il cuore era lì. Con le sue bizze e le
sue lune. Convivente aggressivo a vedersela tutti i giorni con il battere spensierato e raccolto in un’alzata di spalle. Fra buffetti proibiti, ironie, simpatiche cadenze
dialettali e varia umanità di raccordo. No. Non l’hai vinta tu la battaglia, antipatico
d’un cuore. L’anestetizzante giovialità di Oliviero ha avuto la meglio sulle tue lune
bizzose. Che adesso vediamo sorridere tra i ricordi. A disturbare amabilmente la
nostra malinconia.
di Terry Bertoletti
Per ridurre i tempi di attesa all’Ospedale di Desenzano
Double face pronto soccorso
Avviato il nuovo progetto che crea un doppio percorso di accettazione di cui uno dedicato ai
bassi livelli di emergenza/urgenza, con apertura di specifico sportello
A partire dallo scorso 2 luglio è stato avviato, presso l’Ospedale di Desenzano, un progetto sperimentale mirato alla riduzione dei
tempi di attesa in Pronto Soccorso. Il progetto, finanziato da Regione Lombardia, ha permesso la creazione di un percorso specifico
dedicato a quei pazienti cui viene riconosciuto, al momento dell’accettazione, un basso livello di emergenza-urgenza che si traduce
nell’attribuzione di un codice colore bianco o verde. Il percorso proposto si basa sull’apertura di un ambulatorio specifico (attivo il
lunedì dalle 8 alle 20 e dal martedì al sabato dalle 14 alle 18) dove vengono garantite prestazioni di primo livello che di norma non
prevedono l’esecuzione di esami diagnostici come analisi di laboratorio, radiografie o consulenze specialistiche.
I pazienti seguono quindi due percorsi distinti a seconda che venga attribuito loro un codice colore ad alta priorità (rosso o giallo)
oppure un codice colore a bassa priorità (verde o bianco). Questo al fine di permettere una migliore distribuzione delle risorse e una
più corretta presa in carico a tutto favore dei pazienti che vedranno diminuire i disagi legati all’attesa. Ai pazienti tenuti al pagamento
del ticket dimessi con codice colore bianco viene chiesta la compartecipazione alla spesa sanitaria tramite il pagamento di un ticket
di euro 25. Il progetto è inoltre arricchito da altri due elementi importanti. Si sta infatti procedendo ad un adeguamento del sistema
informatico che permetterà, a breve, l’installazione presso la sala di attesa di un secondo monitor che offrirà informazioni aggiuntive
rispetto a quelle offerte dal monitor già presente.
Oltre al numero di pazienti presenti, numero di urgenze in corso e posizione nella lista di attesa generale, gli accompagnatori potranno
seguire, nel pieno rispetto della privacy, l’iter sanitario del loro congiunto circa la posizione del paziente all’interno della struttura in
relazione all’esecuzione di visite, consulenze o esami diagnostici. Inoltre si realizzerà un’omogeneizzazione dei criteri di attribuzione
dei codici bianchi grazie all’adozione di protocolli univoci stabiliti con Delibera Regionale.“Questo progetto – sottolinea il Direttore
Generale, dottor Fabio Russo – è stato avviato al Pronto Soccorso di Desenzano perché registra oltre 50.000 accessi annui, nel 2011
per la precisione sono 56.486 le persone che si sono rivolte alla nostra struttura, e dovrebbe portare ad una più completa informazione sulle procedure sanitarie in atto e auspicabilmente ad una riduzione dei tempi di attesa. Questo ci permetterà sia di offrire un
servizio più attento e puntuale ai nostri pazienti che di allinearci con le nuove modalità organizzative adottate da Regione Lombardia
nel settore emergenza-urgenza.”
8
Adeguamenti al fremito
d’impresa
Tutto
Compreso
il Conto
al costo di
un caffè
La BCC aderisce alle misure di sviluppo, crescita dimensionale, trasferimento proprietà d’impresa, internazionalizzazione e start up d’azienda
Salò: trovata un’intesa con le banche
per giovani e donne, dei FRIM, di Regione Lombardia, organizzati e pro- socie del Gruppo di Azione Locale per
mossi attraverso Finlombarda
superare le difficoltà nell’erogazione di
Sviluppo aziendale, crescita dimensionale, trasferimento della proprietà d’impresa. Ed ancora valorizzazione
dei programmi di investimento internazionale, oltre alla promozione dello start up d’azienda per le donne ed i
giovani. Questa la natura operativo funzionale dei FRIM Fondi di Rotazione per l’Imprenditorialità, attivati dalla
Regione Lombardia, ai quali la Banca di Bedizzole Turano Valvestino ha recentemente aderito. In sostanza il FRIM
è un fondo di agevolazione finanziaria attivato da che si propone di sostenere le attività imprenditoriali lombarde orientate allo sviluppo aziendale, alla crescita dimensionale e al trasferimento d’impresa. Gestore ufficiale
del Fondo è Finlombarda S.p.A. Diverse ed interessanti le materie d’intervento destinate al sostegno finanziario. In primo luogo viene sostenuto lo SVILUPPO AZIENDALE BASATO su progetti di ammodernamento e
ampliamento produttivo. Come altresì il FRIM favorisce e promuove la CRESCITA DIMENSIONALE, mediante
acquisizione di impresa di capitale, economicamente e finanziariamente sana, non già collegata con l’acquisto
diretto di quote o azioni in misura tale da consentirne il controllo. Altra opportunità offerta dal fondo, quella
relativa al TRASFERIMENTO DI IMPRESA, attraverso operazioni di acquisizione di aziende da parte di nuove
società costituite da persone fisiche (familiari o manager dell’impresa o esterni). Obiettivo di quest’ultimo
progetto quello di favorire il passaggio generazionale, il mantenimento sul mercato di imprese valide e competitive. Ed inoltre la trasformazione aziendale, carattere prettamente famigliare a quello manageriale. L’accesso
ai finanziamenti è riservato alle micro, piccole e medie imprese aventi sede operativa in Lombardia e attive nel
settore manifatturiero ad esclusione delle imprese artigiane L’intervento finanziario agevolativo riguarda una
parte della spesa ammissibile, variabile a seconda della linea di intervento prescelta.
Ovvero fino
: 70% nel caso di” sviluppo aziendale”,50% per la “ crescita dimensionale” e 30% in
riferimento al “trasferimento di impresa” La durata massima dell’impegno è 7 anni,
di cui al massimo 2 di preammortamento. Passando a FRIM START UP la proposta
di agevolazione risponde alle domande: Sei un giovane di età compresa tra 18 e
35 anni o una donna e hai un’idea imprenditoriale che vuoi realizzare?Sei senza
lavoro da almeno 2 anni o in cassa integrazione senza possibilità di reintegro e
desideri avviare una tua azienda? La risposta viene fornita da Finlombarda, che
sostiene e favorisce queste iniziative attraverso un finanziamento erogabile da
5mila a 200mila euro, in base alla tipologia di impresa. Con durata dell’intervento da 3 a 7 anni con massimo di 2 di preammortamento. Infine, a proposito di
INTERNAZIONALIZZAZIONE, la linea cosiddetta 6, del Fondo di Rotazione
per l’imprenditorialità, sostiene programmi di investimento di imprese lombarde, in forma diretta o in joint venture, con lo scopo finalizzato alla creazione di
insediamenti produttivi permanenti all’estero. Completando in questo modo
il novero delle opportunità attivamente sostenibili verso i contorni complessi
del futuro di Piccola e Media Impresa.
Per informazioni Finlombarda Spa Via Ercole Olofredi, 23 ‑ 20124 Milano Tel. + 39.02.607441 ‑ Fax +39.02.60744425
www.finlombarda.it - Regione Lombardia Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione Palazzo Lombardia ‑ Piazza
città di Lombardia, i 20124 Milano www.regione.lombardia.it
Intervenuti nell’importante accordo salodiano
I nomi e le istituzioni
La partecipativa funzionalità degli enti, quali attori fondamentali in tutta l’operazione, attraverso l’impegno operativo ben rappresentato dai rispettivi qualificati
vertici manageriali
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.
Per le condizioni contrattuali si rimanda ai “FOGLI
INFORMATIVI” disponibili presso tutte le nostre filiali
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
Gal ad alto
contenuto
di efficienza
Un novero di personaggi istituzionali altamente qualificato ha contribuito alla positiva evoluzione dell’accordo programmatico fra banche, istituzioni e territori dedicato a Garda e Valsabbia. Durante i lavori che hanno portato all’unità
d’intenti sono infatti intervenuti per il GAL GardaValsabbia il Presidente Dante Freddi insieme al suo Vice Daniele
Bonassi ed al Direttore Nicola Gallinaro. In qualità di rappresentanti delle istituzioni bancarie ricordiamo, per la Banca
di Bedizzole Turano Valvestino il Direttore Generale Giorgio Venturini e il Responsabile Commerciale Paolo Caldera. Per
la Banca Valsabbina e la Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia e Paganella rispettivamente il Direttore Commerciale
Marco Sonetti e il Direttore Generale Davide Donati
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
prestiti e fidejussioni ai soggetti deboli
coinvolti nei processi di sviluppo
In un periodo di crisi economica come quello attuale, il
mondo rurale vede aggravarsi un problema ormai conosciuto da tempo: la difficoltà di accesso al credito. Un problema che potrebbe coinvolgere gran parte dei beneficiari degli aiuti concessi tramite il Piano di Sviluppo Locale
2007-2013. In particolare i soggetti più fragili e le piccole
realtà imprenditoriali hanno la necessità di ottenere prestiti per la copertura della quota parte necessaria per
realizzare gli investimenti cofinanziati dallo Sviluppo rurale e le garanzie fidejussorie dalle Banche e soprattutto per far fronte ai necessari anticipi sugli investimenti
concessi. Il problema è generale, con punte di maggiore
criticità nelle aree marginali e montane e soprattutto per
i giovani agricoltori, o imprenditori o associazioni che, nel
rivolgersi alle Banche ed agli Istituti di Credito, scontano
una difficoltà rispetto a realtà imprenditoriali ormai avviate. Il rischio è che pur avendo un buon progetto già
positivamente istruito e con decreto di finanziamento
pubblicato al BURL Regionale, molti soggetti rinuncino
al finanziamento per la difficoltà di fare fronte alle temporanee esposizioni finanziarie. Per questo motivo il Gal
GardaValsabbbia sta attivando una convenzione con gli
istituti di credito già soci del Gal quali la Banca di Credito
Cooperativo Bedizzole Turano Valvestino, la Banca Valsabbina e la Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia e Paganella
per ottenere l’impegno da parte degli Istituti a valutare
con attenzione la validità e la finanziabilità dei progetti
di sviluppo locale presentanti tramite il Gal, con la possibilità di avere anche condizioni più vantaggiose per i
beneficiari dei progetti rientranti nel Piano di Sviluppo
Locale. Con questa iniziativa il Gal e le Banche del territorio si confermano attori dello sviluppo rurale impegnati
in prima linea per cercare di attuare in modo concreto
gli obiettivi dell’azione Leader con la realizzazione dei
progetti ammessi a finanziamento con i propri bandi, costituendo un volano per l’economia e le imprese di Alto
Garda e Valle Sabbia. Altro aspetto da non trascurare è
che, privilegiando nella stipula di accordi o convenzioni
le Banche socie del GAL, si fa crescere anche il sistema
bancario territoriale, mantenendo così le risorse sul territorio. Oggi la realtà del GAL GardaValsabbia si dimostra
consolidata sul territorio e con un ruolo di primo piano
nel lavoro comune con i partner della propria area per
risolvere le difficoltà di accesso al credito e la concessione
di garanzie e fidejussioni. Un lavoro di squadra che parte
da lontano, poiché il Gal ha fidelizzato negli anni il mondo del credito locale, con la stessa partecipazione alla
compagine societaria di Istituti di Credito che già sono a
conoscenza dei complessi meccanismi procedurali degli
aiuti europei, ma anche della solidità progettuale del territorio Valsabbino e Gardesano e delle garanzie ad essa
fornita dall’ottenuto finanziamento pubblico.
sinergie
Con i Fondi Lombardi di Rotazione per l’Imprenditorialità
Garda e Valsabbia, banche e
territorio uniti per lo sviluppo
NOI CON VOI
Ciao Oliviero, Amico, collega e maestro paziente dell’ordine di sportello
9
Zero&Zero a Gavardo è il nuovo esempio di shop libero
dal glutine
Sempre più Gluten Free
I celiaci sono in aumento e non è solo questione di moda. L’Italia si
organizza e si diffondono in tutto il paese negozi specializzati
Esperienze internazionali dimostrano come la sensibilità al glutine sia un problema di larga diffusione e
confermano che un soggetto su 100/150 in Italia sia intollerante al glutine; ogni anno sono effettuate
circa 5.000 nuove diagnosi di celiachia, questi sono dati di AIC, Associazione Italiana Celiachia.
In fatto di celiachia bisogna chiarire molti dubbi e quindi, per informare l’opinione pubblica. A questo
proposito lo scorso maggio è stata organizzata la prima settimana dedicata all’informazione su celiachia
e sensibilità al glutine. “Perché celiaci non si nasce ma si diventa – come spiega Carolina Amadei del
nuovo negozio Zero&Zero di Gavardo – Io l’ho scoperto relativamente tardi, a 40 anni. I sintomi
sono molto simili ad altre malattie e quindi è difficile diagnosticare la malattia. La Celiachia è una
diagnosi che ancora molti medici difficilmente prendono in considerazione e di conseguenza le prime
avvisaglie come stanchezza, dolori di pancia spesso vengono associate a colite o semplicemente stress”.
“La celiachia - ribadisce Carolina - è un’intolleranza permanente al glutine che colpisce
l’intestino causandone un’infiammazione cronica della mucosa, cosa che porta all’appiattimento
dei villi intestinali. È un’intolleranza permanente al glutine, che dura quindi tutta la vita. Nella
peggiore delle ipotesi si può anche tramutare in tumore quindi non c’è da scherzare”.
L’unica soluzione è eliminare completamente dalla propria dieta il glutine, stando ben attenti
perché è presente ovunque. “Capita di trovarlo anche nelle olive – sottolinea con simpatia
la titolare di Zero&Zero Shop – semplicemente perché con il glutine diventano più lucide”.
La tendenza a ricorrere ai cibi privi di glutine sta aumentando, anche senza che ve ne sia reale
bisogno. Una moda che si sta diffondendo anche in Italia, semplicemente perché si va diffondendo
l’idea che una dieta senza glutine possa apportare benefici a tutti, indistintamente. “Nulla di
più giusto – afferma Carolina – proprio in questi giorni uno studio ha evidenziato che se una
persona non celiaca dovesse seguire una dieta senza glutine starebbe molto meglio perché è
un regime dietetico salutare per tutti, con alimenti più ricchi e digeribili di quelli tradizionali”.
Zero&Zero è un bellissimo shop gluten free creato dalla Signora Amadei con l’aiuto del figlio Michele
“abbiamo voluto ricreare un ambiente accogliente. I nostri clienti quando entrano non devono sentirsi
malati – conclude Carolina - e possono avere l’opportunità di acquistare ogni tipologia di prodotto in
sicurezza. Il nostro è un punto vendita con prodotti totalmente privi di glutine adatti a chi è affetto da
celiachia, siamo inoltre in attesa della convenzione ASL per permettere acquisti agevolati alla nostra
clientela”. Obiettivo del negozio: creare un alternativa al celiaco!
Monia Braga
Gradevoli spunti al netto di glutine
Dolce rotolo
3 cucchiai zucchero
3 cucchiai farina senza glutine
Un tocco al
cuore
Impiantato nelle scorse settimane un
pacemaker di ultima generazione
Nelle scorse settimane il Dr. Marco Racheli, elettrofisiologo dell’équipe medica della Cardiologia
dell’Ospedale di Gavardo, diretta dal Dr. Gian Franco
Pasini, ha impiantato, per la prima volta in Lombardia, un pacemaker completamente innovativo in una
giovane paziente affetta da alterazioni del ritmo caratterizzate da bradicardia spiccata alternata a cardiopalmo aritmico accelerato.
Il pacemaker è un dispositivo concepito per garantire
un adeguato ritmo cardiaco nei pazienti che soffrono
di bradicardia, una condizione che porta il cuore a
battere più lentamente rispetto al normale.“Le patologie cardiache trattabili con questo tipo di dispositivi
- sottolinea il Direttore Sanitario Dr.ssa Annamaria
Indelicato – sono in netto aumento a causa dell’allungamento della vita media. Basti pensare che la
sola Cardiologia di Gavardo ha impiantato, nel 2011,
oltre 100 pacemaker.” La particolarità del pacemaker impiantato deriva dal fatto che essendo di ultima
generazione è un dispositivo che permette di garantire la migliore frequenza cardiaca in ogni momento
della giornata. Grazie a due sensori presenti al suo
interno, capaci di identificare il livello di attività fisica,
seleziona la frequenza ottimale alla quale stimolare
il cuore. Inoltre è completamente dotato di tecnologia
wireless e ciò permette di ridurre la durata della procedura di impianto e di minimizzare i rischi infettivi in
sala operatoria. Altra caratteristica innovativa di questo pacemaker è il monitoraggio remoto che consente
al paziente di restare comodamente a casa propria
mentre i medici, attraverso una connessione internet,
possono controllare sia i parametri tecnici relativi al
suo funzionamento che i dati clinici, strettamente correlati allo stato di salute del paziente stesso.Infine è
dotato di batterie più durature rispetto a quelle che
caratterizzano gli attuali apparecchi posticipando,
anche di anni, la loro sostituzione con evidenti benefici. Queste innovazioni rientrano nel campo della
telemedicina applicata ad ampio spettro che rappresenta una delle sfide future della medicina moderna
e l’Azienda Ospedaliera di Desenzano si sta impegnando per divulgarla e renderla disponibile a tutti
i pazienti in considerazione anche della tipologia di
territorio che fa capo ai Presidi Aziendali.
3 uova
marmellata
Fish and Win
Per il 4° anno consecutivo, il Gruppo Pesca Sportiva
Bedizzole vince un titolo Nazionale. Mentre Bontempi,
Polini ,Cerioli, e Sala conquistano il primato ai provinciali.
Ricordando il conferimento a Dario Menoni, dell’Oscar
allo Sportivo Bresciano da parte del CONI
Il migliore, ai nazionali di Pesca alla Trota sul Torrente Pioverna (Provincia di Lecco)
sul è stato Andrea Cerioli . Umberto Bontempi, Luigi Polini , Stefano Sala ed ancora
Andrea Cerioli precedono tutti ai provinciali della categoria a Ponte Caffaro. Una
conferma dei valori agonistici di altissimo livello originati all’interno del Gruppo Pesca Sportiva Bedizzole, sodalizio guidato con passione e competenza dal Presidente Giovanni Ferracina. Ogni anno si allunga così sempre più l’elenco dei pescatori
bresciani che possono, grazie alla loro bravura, vantare un titolo Nazionale. Andrea
Cerioli del G.p.s. Bedizzole, si aggiunge al già nutrita lista conquistando questo
importate titolo di Campione Italiano nel Campionato Italiano Promozionale di
pesca alla Trota in Torrente per la stagione 2012. La rassegna si è svolta il 21 e
22 Aprile sul Torrente Pioverna in Provincia di Lecco. 165 i partecipanti suddivisi in
8 settori. Nella prima prova del Sabato pomeriggio il fiume si presenta in condizioni perfette, la limpidezza dell’acqua favorisce gli agonisti più veloci abituati ad
una pesca a vista, la classifica temporanea sancisce 6 Agonisti con 1 penalità e 2
Agonisti ad 1,5 penalità, tra questi due c’è anche Andrea del G.p.s. Bedizzole Milo.
La notte porta la pioggia. Pioggia che continuerà per tutta la mattinata di Domenica, cambiando in maniera drastica le condizioni del Torrente e di conseguenza la
tecnica e le tattiche di pesca. Il più bravo, il migliore, l’unico che riesce a ripetere il
risultato della gara precedente malgrado il perentorio cambio delle condizioni di
pesca, è Andrea Cerioli, tutti coloro che, nella classifica del Sabato, lo precedevano
peggiorano la prestazione. Lui la migliora e il titolo di Campione Italiano è suo. Così
come lo è, lo scalino più alto del Podio dal quale si gode l’Inno Nazionale. I complimenti gli arrivano da parte della Sezione Provinciale, e in particolar modo dal G.p.s.
Bedizzole Milo, Società che grazie a lui, può vantare per il 4° anno consecutivo un
titolo Nazionale. Giovanni Ferracina, Andrea Cerioli, Massimo Ragnoli ringraziano, il
Comune di Bedizzole, gli amici, i compagni di Società, e tutti gli Sponsor grazie ai
quali, il G.p.s. Bedizzole, negli ultimi 5 anni, ha conquistato ben 4 Medaglie d’Oro e
4 Medaglie d’Argento nei vari Campionati Nazionali degli ultimi 5 anni, a questi, va
aggiunta la segnalazione ed il riconoscimento all’Oscar dello sportivo Bresciano, che
il Coni di Brescia, lo scorso 16 Marzo, a rilasciato al nostro Dario Menoni. Ultima
perla di questo autorevole carnet di vittorie quella collezionata sul Caffaro da Umberto Bontempi, Luigi Polini , Stefano Sala e Andrea Cerioli, quali migliori pescatori
provinciali nell’adescare ed imbrigliare agonisticamente la fantasia sfuggente ed
esuberante della Trota di Torrente.
Serata Pro ANT Onlus al Mulino di Bedizzole
Antisofferenza elisir
La Fondazione dal 1978 si occupa di assistenza domiciliare gratuita dei malati di tumore e prevenzione
oncologica. Cena e dopocena piacevolmente dedicati, con il patrocinio del Comune e di Bedizzole, in
collaborazione con gli operatori commerciali, al sostegno di un’importante ed utile realtà solidale
Una serata con gustosa dedica solidale per ANT Onlus (www.ant.it). Organizzata per il 27 luglio al Ristorante Al Mulino di
Bedizzole per sostenere questa Fondazione Italiana che dal 1978 si occupa dell’assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti
di tumore, unitamente alla prevenzione oncologica. L’appuntamento è scaturito grazie ad un’idea di Walter Zugno, titolare
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del Ristorante al Mulino e successivamente patrocinata dal Comune di Bedizzole ed in collaborazione con gli operatori
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commerciali, della ristorazione e le strutture ricettive. Tra le sigle di patrocinio ricordiamo tra l’altro anche il GROB, Gruppo
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Operatori Bedizzolesi, Banca di Bedizzole Turano Valvestino, Polisportiva Bedizzolese e Confesercenti. Formalizzando i con
tenuti della serata si inizia alle 19 con un menù dedicato ed a prezzo programmato, una parte del quale verrà devoluto in
beneficenza all’ANT. A seguire piccolo spostamento nei locali ristrutturati del vecchio
Mulino adiacente alle rive del Chiese. Qui l’happening e l’intrattenimento prevede, a
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cura dei cantanti, attori e musicisti di Riki Modena e i Centro Storico la recita di po
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esie dialettali, cabaret, musiche e filmati. “La fondazione ANT – spiega Walter Zugno
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in margine all’organizzazione dell’evento – garantisce da oltre trent’anni
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l’assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore in 9 regioni d’Italia.
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Questa serata, da vivere piacevolmente in buona compagnia, buon cibo 
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ricordando che mangiare bene previene - e principalmente buoni intenti
concretamente solidali”.
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Sbattere il tuorlo d’uova con lo zucchero fino ad
ottenere una crema. Aggiungere la farina ed
in seguito l’albume montato a neve. Stendere
l’impasto su una teglia rettangolare e cuocere
un forno per 10 minuti (fino a quando diventa
color biscotto). Farlo intiepidire e spalmare
la marmellata. Arrotolare e coprirlo con
Domopak e tenerlo in frigorifero per almeno
un ora. Tagliare a fettine e servire!
Buon dolce rotolo gluten free!!!
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distretto bedizzole
Tecnologie cardiologiche
innovative all’Ospedale di
Gavardo
Andrea Cerioli Campione Italiano di pesca
alla Trota di Torrente
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di Terry Bertoletti
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SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
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cieli di valvestino
Oro nel mirino e bistecche sul fuoco
Nel libro di Gianpaolo Zeni sull’ottocentesca emigrazione in America da Magasa e Valvestino, l’antico e
moderno rito del viaggio come sopravvivenza. Fra lontananze tangibili di mirabilie e sofferenze
A Desenzano il Servizio Ambulatoriale Senologico
Reparto senologia
avanti tutta
Già realizzate il 50% delle opere iniziate nel dicembre 2011
Proseguono, secondo il programma stabilito, i lavori del cantiere avviato lo
scorso 5 dicembre presso l’Ospedale di Desenzano per la realizzazione del
nuovo Servizio Ambulatoriale di Chirurgia ad Indirizzo Senologico. I lavori
sono giunti a circa il 50% delle opere previste dall’intero appalto che ha
comportato un investimento di 959.000 euro completamente finanziato da
Regione Lombardia.
“Entro la fine del mese di giugno - sottolinea il Direttore Generale Dott. Fabio
Russo - verranno completati i lavori di sistemazione della porzione d’immobile
sottostante il nuovo blocco operatorio (consegnata al rustico) dove verranno
trasferiti i laboratori del Servizio di Anatomia Patologica, complanare con il
nuovo corpo di fabbrica.”In seguito si procederà con la seconda fase dei lavori
che prevede la ristrutturazione degli studi e dei locali accessori dell’Anatomia
Patologica a cui seguirà l’ultima fase dedicata all’adeguamento dei locali posti
all’ingresso dell’attuale Anatomia Patologica dove verranno creati tre ambulatori,
un’area dedicata all’accettazione delle pazienti, una zona per l’attesa e uno
studio medico ad uso esclusivo del Servizio di Senologia.
Il Servizio avrà un accesso indipendente dall’atrio principale dell’Ospedale e
occuperà una superficie totale di mq 250.
Agli interventi strutturali, che si concluderanno entro la fine
del corrente anno, seguiranno la realizzazione degli impianti termico, idraulico, elettrico e di condizionamento - e l’acquisto
di nuovi mobili e arredi sanitari.
Giornata Mondiale della Spirometria
Diagnostica del
respiro
Anche negli Ospedali di Gavardo e Desenzano
sono stati organizzati lo scorso 27 giugno i test di
funzionalità respiratoria gratuiti
L’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda ha aderito alla Giornata Mondiale della Spirometria
organizzata lo scorso 27 giugno che chiude un intero mese dedicato al “Respiro” caratterizzato
da iniziative che hanno coinvolto numerose strutture ospedaliere di diverse città italiane ed estere.
L’evento, organizzato in collaborazione con AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri),
AIMAR (Associazione scientifica Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Respiratorie), SIMER
(Società Italiana di Medicina Respiratoria) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), è stato
realizzato con l’intento di sensibilizzare la popolazione sui problemi della salute respiratoria con
particolare riguardo alla conoscenza delle patologie polmonari croniche e ai fattori di rischio ad esse
correlati, quali fumo di tabacco ed inquinamento ambientale. Gli Ospedali di Desenzano e Gavardo
hanno dunque offerto la possibilità di eseguire gratuitamente la spirometria, lo scorso 27 giugno a
Desenzano nei locali del Servizio di Fisiopatologia Respiratoria - Unità Operativa di Pneumologia ed
a Gavardo presso i Poliambulatori – Ambulatorio Spirometria La spirometria è un test che valuta
l’efficienza della respirazione e costituisce uno strumento utile per diagnosticare varie patologie
polmonari. E’ indolore, richiede generalmente meno di 10 minuti, ma occorre soffiare con una certa
forza tramite lo spirometro che misura la quantità di aria che si è in grado di espirare dai polmoni
e la velocità con cui la si espira. E’ opportuno fare il test se si ha più di 40 anni o si è fumatori; se si
tossisce molto, se manca il fiato quando si cammina velocemente; se si è preoccupati per la salute
dei propri polmoni; se si è già in cura per una patologia polmonare.
teber
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Migrazioni a riequilibrio del benessere
NOI CON VOI
NOI CON VOI
basso garda
A cura di Terry Bertoletti
CONTO
PROFESSIONISTI
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Aggiustando e organizzando l’ardimentosa, ma inderogabile economia del
sogno. Da realizzare “En Merica” per un ottocentesco stelle a strisce, antidoto
alla miseria. Genti di Valvestino e di Magasa che partirono. Perlopiù tra il 1870
e il 1924. Con le loro facce riattribuite al mercato di quel miraggio americano
dalla lontananza tangibile di mirabilie e sofferenze. Nel libro di Gianpaolo Zeni
intitolato proprio “En Merica! L’emigrazione della gente di Magasa eValVestino in
America”, il dettagliato documentale di questi fatti della storia, rivelati dal viaggio
oltre oceano delle persone, a definire un linguaggio ripetitivamente attuale
come quello del migrare. Volume uscito nel 2005, per le edizioni Cooperativa
del Chiese e il sostegno del Comune di Magasa, “En Merica!”, scatena l’armonica
rappresentanza dei ricordi in tratti di linguaggio. Da quello riassuntivo accorato
della lettera, alla tassonomica rigorosità dell’elenco. Pensieri che evolvono
in radici solidissime, grazie all’acume descrittivo di progetti di rimpatrio ed
emozioni dall’ingenuità essenziale del momento. Contenuti in corpi e anime
pietrificati dal bisogno primario. Consolatoriamente sostenuti da quella voglia
di lavoro a garanzia del pane quotidiano. Naturalmente accompagnati da quel
stramaledetto benedetto sogno. Utile al caricare di motivazioni l’eccentrica
difficoltà di un viaggio da trasfigurare nella minimalità di un successo attaccato
al surplus extra polenta. Antico e moderno rito di suppellettile mercantile. Con
l’oro nel mirino e la bistecca sul fuoco. A riequilibrare il benessere.
Allarme per la diminuzione degli animali nel parco
Alto (Garda) rischio fauna
La denuncia arriva dal Comune di Magasa che propone interventi di riequilibrio
euro
al mese
e tanti
servizi dedicati
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali
si rimanda ai “FOGLI INFORMATIVI” disponibili presso tutte le nostre filiali
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SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
Achtung fauna nel Parco. Monito deciso che arriva dall’Alto Garda. Perché il bracconaggio è indisturbato e la caccia
scarsamente limitata nei suoi contesti regolamentari. Così capriolo, cervo e camoscio calano vistosamente. Come
diminuiscono galli cedroni, forcelli e pernici. Mentre il cinghiale continua a rappresentare un problema per prati e
colture di montagna. Il Comune di Magasa lancia un convinto allerta. Mettendo in campo alcune possibili soluzioni
al problema. Non escludendo atti di tutela del patrimonio faunistico, mediante azioni di protesta e possibili proibizioni
della caccia nel proprio territorio. La denuncia è arrivata sui media nei giorni scorsi grazie all’intervento del consigliere
delegato all’ambiente del Comune di Magasa, Paolo Zattoni. Sua infatti la dettagliata relazione presentata alla
Commissione Faunistica del Parco Alto Garda. La criticità della situazione aumenta se si tiene presente, che la realtà
economico territoriale di cui si parla oggi rivolge il suo occhio interessato anche per quel che concerne il turismo di
tipo naturalistico. Dai dati forniti da Zattoni la questione risulta effettivamente allarmante. Pensiamo ad esempio a
quel 30% in meno di caprioli e cervi che attraversano lo splendido territorio alto gardesano. I numeri parlano chiaro:
se il tasso di crescita dell’animale annuo, di norma, si attesta tra il 25 ed il 30% è chiaro che il mancato reintegro è
determinato dal bracconaggio. Diventano così urgenti soluzioni correttive a questo trend
negativo riferito alla fauna locale. Qualche idea riguarda le suddivisioni. A cominciare
da quella dei cacciatori di selezione agli ungulati per settori comunali, con il singolo
diritto di abbattere un animale. Ed ancora quella del prelievo del cervo per macro
settori e per consistenza rilevata dai censimenti. Mentre dalla variazione dei periodi di
caccia si dovrebbe determinare un più corretto abbattimento selettivo. Miglioramento
della vigilanza con guardie volontarie in aiuto alle forze di polizia, sfoltimento della
popolazione di cinghiali, chiusura della caccia per almeno 5 anni a gallo forcello e
coturnice, limitazione dell’arte venatoria con il segugio e settorializzazione comunale
delle battute a lepri e galliformi completano l’elenco di iniziative utili per migliorare
la situazione ed evitare interventi coercitivi e azioni di protesta più clamorosi.
SOTTO TRACCIA GIUGNO LUGLIO
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E-mail: [email protected]
concerti spettacoli incontri tra fiume colline e lago
Calcinato Calvagese della Riviera Gavardo Nuvolento Nuvolera Odolo Paitone
Rezzato Sabbio Chiese Serle Soiano del Lago Villanuova sul Clisi Vobarno
Elenco Filiali
25081 BEDIZZOLE SEDE - Piazza XXV Aprile, 13
Tel. 030/6871873 - 030/6871569 - Fax 030/6870145
ABI 8379 - CAB 54080
con il patrocinio di
Comune
di Calcinato
Comune
di Calvagese
della Riviera
Comune
di Gavardo
Comune
di Nuvolento
Comune
di Nuvolera
Comune
di Odolo
Festa Europea della Musica
Giovedì 21 giugno ore 21.15
Calcinato Piazza della Repubblica
Comune
di Paitone
Comune
di Rezzato
Comune
di Sabbio Chiese
Comune
di Serle
Comune
di Soiano
del Lago
Comune
di Villanuova
sul Clisi
Comune
di Vobarno
dal 21 giugno al 21 luglio 2012
Il canto delle scogliere
in caso di maltempo Auditorium Don Bertini Piazza Don Bertini
frutta offerta da Azienda Agricola Santa Giulia di Luigi Rizzini - Calcinato
Mercoledì 11 luglio ore 21.15
Sabbio Chiese Piazzetta di Pavone
Collettivo Mazzulata
Martedì 26 giugno ore 21.15
Serle L’Palas ora proprietà Ragnoli
Collettivo Mazzulata Show!
A&T Festival - Teatro 19
Suoni e ritmi dall’Italia e dal mondo
in caso di maltempo Teatro Parrocchiale via Roma 3
Giovedì 12 luglio ore 21.15
Calvagese della Riviera Azienda Agricola La Torre di Attilio Pasini
via Torre 3, Mocasina
in caso di maltempo Cinema Teatro La Rocca Via Parrocchiale
Donne di terra
Venerdì 29 giugno ore 21.15
Gavardo Piazza Marconi
A&T Festival - Teatro 19
FBA – FereBandAperta
Donne di terra
Dal mare d’Irlanda
in caso di maltempo Teatro Salone Pio XI via Mangano
Lunedì 2 luglio ore 21.15
Nuvolento Fonte Sum Località Antica Fonte
letture e chiacchiere con
Lucilla Giagnoni
Terra. Storie di corpi, di sogni,
di trasformazioni
musiche di Paolo Pizzimenti
in caso di maltempo presso il portico del cortile del Municipio
Martedì 3 luglio ore 21.15
Rezzato Cascina San Giacomo località San Giacomo 11
Tindaro Granata
Antropolaroid
Produzione Proxima Res
in caso di maltempo Teatro CTM via IV Novembre 91
Mercoledì 4 luglio ore 21.15
Paitone Cortile della Biblioteca via Santa Giulia 9
A&T Festival - Teatro 19
in caso di maltempo Teatro Oratorio Paolo VI
via Monsignor Bonomini - Mocasina
Venerdì 13 luglio dalle ore 21.30
Serle Ritrovo presso la Casa degli Alpini a Cariadeghe con partenza
ogni 30 minuti per gruppi da 35 persone
in collaborazione con Pro Loco Serle,
volontari della Protezione Civile e Gruppo Alpini di Serle
Associazione Culturale Elea
Racconti in cammino
La notte letteraria di Serle
Iscrizioni presso il Comune 030.6910000 (Sig.ra Laura) o in serata rispettando
l’ordine di arrivo e a completamento del numero di partecipanti di
ogni gruppo. Il percorso nei boschi è semplice ma non consente la
partecipazione di persone con difficoltà motorie. È necessaria la dotazione
di scarpe comode, di una torcia elettrica e di un abbigliamento adatto alla
temperature notturne di montagna (Altopiano di Cariadeghe: 1.000 mt. ca
sul livello del mare). Vale la responsabilità personale.
rinfresco offerto da Ristoro Alpino
in caso di maltempo sabato 14 luglio
Sabato 21 luglio ore 21.15
Soiano del Lago Castello di Soiano
Stefano Zeni Band
in caso di maltempo giovedì 5 luglio
Migrazioni
in caso di maltempo verrà individuata una data alternativa
Venerdì 6 luglio ore 21.15
Nuvolera Il Castello via Camprelle 59
(proprietà Famiglia Bianco Speroni)
Sabatum Quartet
Sonala, cantala e danzala!
Tarante e pizziche del sud Italia
in caso di maltempo Teatro Parrocchiale via Generale Soldo
Sabato 7 luglio ore 21.15
Villanuova sul Clisi Parco dell’Isolo
Lella Costa
Femminile e singolare
vedi alla voce poetessa
ingresso €12 – prenotazioni presso
Biblioteca Comunale di Villanuova 0365.371758
dalle 14 alle 19 o via e-mail
[email protected]
in caso di maltempo Teatro Corallo Piazza Roma
Jig Rig
21 giugno
FBA - FereBandAperta
29 giugno
Tindaro Granata
3 luglio
Sottotraccia
sul tuo SmartPhone
con il QR CODE
I QR code (abbreviazione
inglese di quick response,
risposta rapida) sono codici
bidimensionali che consentono un rapido accesso alle
informazioni tramite dispositivi mobili quali smartphone
e cellulari di nuova generazione.
Il QR code è una sorta di
trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale
di internet.
in collaborazione con la Pro Loco di Soiano del Lago
Donne di terra
BRESCIA - Via Creta, 86
Tel. 030/2426100 - 030/2429628 - Fax 030/2477891
Il funzionamento è molto
semplice, basta inquadrare
con l’obiettivo del cellulare il codice, e si otterrà un
collegamento diretto al sito
Web (o al contenuto multimediale) associato al codice.
Per poterlo utilizzare è però
necessario installare un software sul proprio cellulare in
grado di leggere i QR code.
25080 CALVAGESE DELLA RIVIERA - Piazza Zanardelli, 23
Tel. 030/601092-601521 - Fax 030/601521
CAB 54180
25080 TURANO VALVESTINO - Piazza Madonna Pellegrina, 2
Tel. 0365/74043 - Fax 0365/74043
CAB 55360
Gli Under 14 primi in provincia
Valtenesi basket, Brescia
feeling
Il team guidato da Stefano Poli conferma il valore promozionale del
Progetto New Best Basket. Ora porte aperte al prestigioso palcoscenico
regionale
N.B.B. codice sportivo di qualità che garantisce il primato provinciale under 14 del Basket Valtenesi . Vittoria
di prestigio in quel del Palazzetto dello Sport di Lonato. Ottenuta alla grande contro la rappresentativa
Castiglione/Lonato . Per un valore assoluto di eccellenza ora pronto a trasferire l’effetto agonistico
trascinante di tutta Brescia a livello interprovinciale regionale. “Si tratta di un’affermazione importante –
spiega con soddisfazione Stefano Poli, allenatore del giovane team valtenesino – perché, aldilà del risultato
conseguito, si materializza con efficacia il progetto educativo New Best Basket (N.B.B.). Alla base c’è
naturalmente la volontà di sviluppare la pallacanestro bresciana che in questi anni ha vissuto un momento
di stasi. Questi ragazzi hanno dimostrato concretamente che il trend sta cambiando.” Come sempre è
stata la coesione del gruppo a marcare la differenza. Inserito nella passione vera degli atleti del Basket
Valtenesi bravissimi nel prendere subito il largo sugli avversari, per poi tenere con sicurezza il risultato.
Atteggiamento da squadra matura. “Eppure – interviene ancora coach Poli – la squadra ha anticipato i
tempi vista la bassa età, perlopiù sotto i tredici anni, dei componenti. Il grande impegno di gruppo è stato
il valore aggiuntivo all’effettivo valore dei singoli. L’ho notato durante gli allenamenti, che per due anni,
tre volte alla settimana, hanno costituito un appuntamento fisso volonterosamente rispettato da tutti”. Il
futuro apre dunque al palcoscenico regionale. Dove il feeling N.B.B. si identifica nel giovane appassionato
motore agonistico. Cilindrata Under 14. Formula Basket Basket Valtenesi.
Alcune delle applicazioni gratuite più note per la
decodifica dei codici QR:
• QuiCkMark
• NeoReader
• i-nigma Reader
• KAYWA Reader
Donne di terra
26 giugno - 4-12 luglio
Lucilla Giagnoni
2 luglio
Lella Costa
7 luglio
Se non diversamente indicato, l’ingresso agli spettacoli si intende libero e gratuito
fino ad esaurimento dei posti disponibili
Informazioni sulla fruibilità degli spazi
per i portatori di handicap 030.3759792
info specifiche presso l’Ufficio Cultura dei Comuni del Festival
info generali 030.3759792 e su www.acqueterrefestival.it
25084 GARGNANO - Via Roma, 30-34
Tel. 0365/72661 - Fax 0365/72664
CAB 54550
25085 GAVARDO - Via A. Gosa, 164 - Complesso Cristallo
Tel. 0365/372750-374024 - Fax 0365/371926
CAB 54560
metropoli brescia
Sede e Direzione
Jig Rig
NOI CON VOI
utility
NOI CON VOI
senza frontiere
NOI CON VOI
25080 MUSCOLINE - Piazza Roma, 21
Tel. 0365/373878 - Fax 0365/373878
CAB 77130
25080 NUVOLENTO - Via Trento, 73
Tel. 030/6919594 - Fax 030/6919176
CAB 54810
25080 PREVALLE - Via Volta, 2
Tel. 030/6801607-603810 - Fax 030/6801607
CAB 55050
25080 SOIANO DEL LAGO - Piazza Don Vantini, 1
Tel. 0365/674696-675442 - Fax 0365/675446
CAB 64720
25079 VOBARNO - Piazza dellla Pace
Tel. 0365/598630 - Fax 0365/598904
CAB 55450
25080 CILIVERGHE DI MAZZANO - Via Venturoli 24/N
Tel. 030/2122145-146 - Fax 030/2129154
CAB 54760
25087 SALÒ - Frazione Cunettone - Via Zette, 31
Tel. 0365/438058 - Fax 0365/522954
CAB 55180
25017 CENTENARO DI LONATO - Via Centenaro
Ang. via Cà Nova - Tel. 030/9103237-9102046 - Fax 030/9103595
CAB 54660
25081 BEDIZZOLE 2 - Via Garibaldi, 6
Tel. 030/6871551-6873127 - Fax 030/6873668
CAB 54081
25014 CASTENEDOLO - Via Brescia, 25 - Loc. Alpino
Tel. 030/2131560 - Fax 030/2130751
CAB 54270
25010 POZZOLENGO
Via Marconi - Complesso Le Tabachere
Tel. 030/9916028 - Fax 030/9916699
CAB 55020
25015 DESENZANO DEL GARDA - Viale Motta
Tel. 030/9991855 - Fax 030/9991238
CAB 54460
25080 MANERBA DEL GARDA - Loc. Montinelle
Via G. B. Marchesini, 17 - Tel. 0365/551927 - Fax 0365/658149
CAB 54720
UFFICIO TESORERIA
CAPOVALLE - Piazza G. Marconi, 1 - Tel. 0365/750151
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SERLE - Via Marconi, 18-20
S. FELICE D/B - Via Trento, 30 - Portese
SALO’ - Largo Dante Alighieri - Stazione bus
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TIGNALE - Via Manzoni, 1 - Gardola
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SottoTraccia N° 56 - Giugno Luglio 2012 - Anno X
Editore:
Banca di Bedizzole Turano Valvestino - Via Garibaldi, 6/A
25081 BEDIZZOLE (BS)
Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca
Progetto grafico: Graphite snc
Fotografie: Barbara Caldera
”In Viaggio con La BCC
Mare di Sardegna - Villaggio Santa Clara
Giugno Luglio 2012"
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Tipografia: FDA EUROSTAMPA SRL - Via Molino Vecchio,185
25010 BORGOSATOLLO (BS) - Tel. 030/2701606
Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 del 21/01/03
Cellofanatura e Spedizione: COOP SERVICE s.c.r.l.
Via Napoleonica 7 - 25080 REZZATO (BS) - Tel. 030/2594360
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