Scu ola Seco n d a r ia d i I g r a d o “Madonna delle Grazie ” L’educazione è cosa di cuore… (Don Bosco) Piano dell’Offerta Formativa a .s. 2013-2014 2 PIAN O D ELL’OFFERTA FORMATIVA Approvato dal Collegio dei Docenti il 27/09/2013 ed adottato dal Consiglio di Istituto il 30/09/2013 Scuola secondaria di primo grado paritaria “Madonna delle Grazie” Via Ferrucci, 11 – Grosseto Tel. +39 0564 449200 Fax +39 0564 449229 [email protected] www.fondazionechelli.org 3 IN D ICE 1 La nostra proposta educativa ...............................................................6 1.1 La popolazione scolastica ............................................................................ 8 1.2 La nostra storia ............................................................................................. 9 1.3 La fond azione Chelli .................................................................................. 10 1.4 Gli am bienti scolastici ................................................................................ 11 1.5 La sicurezza nella scuola ........................................................................... 12 2 Il progetto educativo ............................................................................. 13 2.1 Principi ispiratori generali d ella scuola cattolica ................................... 13 2.2 Accogliere la persona: le iniziative d i accoglienza per la classe I......... 21 2.3 Obiettivi form ativi trasversali ................................................................... 21 2.4 Obiettivi d id attici ....................................................................................... 22 3 Organizzazione dell’istituto ............................................................ 23 3.1 Tem po scuola curricolare .......................................................................... 23 3.2 Monte orario settim anale........................................................................... 23 3.3 L’orario ...................................................................................................... 23 3.4 Latino curricolare ....................................................................................... 24 3.5 Il potenziam ento d ell’inglese curricolare ............................................. 25 3.6 Tem po scuola extracurricolare ................................................................. 25 3.7 La m ensa ...................................................................................................... 25 3.8 I laboratori extracurricolari ....................................................................... 26 3.9 Il laboratorio espressivo ............................................................................ 26 3.10 Laboratorio d i scrittura creativa .... Errore. Il segnalibro non è definito. 3.11 Laboratorio d i ted esco ............................................................................... 27 3.12 Laboratorio d i inform atica ........................................................................ 27 3.13 Stud io assistito ............................................................................................ 28 4 3.14 Certificazioni d elle lingue com unitarie ................................................... 29 3.15 Inglese .......................................................................................................... 29 3.16 Spagnolo ...................................................................................................... 29 4 La collaborazione con la famiglia ..................................................... 30 4.1 I colloqui ...................................................................................................... 30 4.2 Il patto ed ucativo d i corresponsabilità .................................................... 31 4.3 La figura d ell’insegnante tutor .............................................................. 36 5 Valutazione e verifica ............................................................................ 37 5.1 Griglia d i valutazione d el com portam ento ............................................. 39 5.2 Griglia d i valutazione d ell’apprend im ento .......................................... 42 5.3 Strum enti d i valutazione ........................................................................... 44 5.4 Strategie d i recupero e potenziam ento .................................................... 45 6 Una scuola per tutti................................................................................ 46 6.1 Integrazione d i alunni d isabili .................................................................. 46 6.2 Misure ped agogiche speciali per alunni con d sa ................................... 47 7 La collaborazione col territorio ........................................................ 48 8 Progetti e iniziative ................................................................................ 49 9 Gite d’istruzione e soggiorni estivi all’estero ...................... 49 10 Gli organi collegiali................................................................................. 50 5 1 LA N OSTRA PROPOSTA ED UCATIVA Ricordatevi che l'educazione è cosa di cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l'arte, e ce ne dà in mano le chiavi. Don Bosco Il progetto educativo esprime e definisce l’identità della nostra scuola, esplicitando i valori cui essa si ispira, precisandone le finalità e gli obiettivi sul piano educativo, culturale e didattico. Esso si realizza attraverso cinque componenti: RISPETTO DELLA PERSONA: la nostra scuola si impegna a far vivere un’esperienza scolastica fondata sul principio della centralità dell’alunno, nella sua unicità di essere umano e figlio di Dio; 6 FORMAZIONE VALORIALE: la nostra scuola si impegna ad educare i ragazzi secondo i valori del Vangelo, ricordando la dichiarazione del Concilio Vaticano II sull’educazione cattolica Gravissimum educationis. In essa viene delineato l'elemento caratteristico della scuola cattolica: «Questa, certo, al pari delle altre scuole, persegue finalità culturali e la formazione umana dei giovani. Ma il suo elemento caratteristico è di dar vita ad un ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità; di aiutare gli adolescenti perché nello sviluppo della propria personalità crescano nello stesso tempo secondo quella nuova creatura che in essi ha realizzato il battesimo; di coordinare, infine, l'insieme della cultura umana con il messaggio della salvezza, in modo che la conoscenza del mondo, della vita, dell'uomo, che gli alunni via via acquistano, sia illuminata dalla fede» . FORMAZIONE CULTURALE: la nostra scuola si impegna a far acquisire una conoscenza, concepita come il risultato di un sentimento di curiosità della realtà circostante. Lo studio della realtà, attraverso le varie discipline, è proposto come un’avventura quotidiana da vivere sotto la guida di insegnanti preparati professionalmente e consapevoli del ruolo di educatori in un contesto di scuola cattolica. FORMAZIONE ALL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE: la nostra scuola offre una didattica avanzata in linea con le innovazioni tecnologiche degli ordinamenti scolastici anglosassoni e dei Paesi del nord Europa. FORMAZIONE ALLE LINGUE COMINITARIE PIU’ DIFFUSE NELLA UE: la nostra scuola, come segno di apertura alla realtà in cui l’alunno vive, offre uno studio approfondito delle lingue comunitarie più diffuse, inglese, tedesco e spagnolo attraverso il potenziamento della lingua inglese in orario curriculare con un’ora di madrelingua, le certificazioni internazionali e i viaggi d’istruzione all’estero. 7 1.1 LA POPOLAZION E SCOLASTICA Per l’A.S. 2013-14 la popolazione della scuola secondaria di I grado paritaria “Madonna delle Grazie” è così composta: Coordinatrice delle attività didattiche : Prof.ssa Barbara Bernardini Docenti: 14 Personale amministrativo: 2 Personale ausiliario: 1 La popolazione scolastica è costituita da alunni provenienti da Grosseto città e località limitrofe. 8 1.2 LA N OSTRA STORIA La scuola media “Madonna delle Grazie” nasce il 16 settembre 1994, fondata Monsignor da Angelo Scola. Già nella lettera pastorale “Sarete liberi davvero” del 5 novembre 1992, sempre dell’allora Vescovo Monsignor Angelo Scola, era viva sul territorio l’esigenza di avere scuole cattoliche medie inferiori e superiori, data la presenza sul territorio soltanto delle scuole materne ed elementari. La proposta educativa cattolica si interrompeva proprio “….nella fase in cui insorgeva nel ragazzo la capacità critica, e quindi incominciava, propriamente parlando, la cosiddetta età giovanile che conduceva il ragazzo fino alla soglia della scelta 9 del proprio stato di vita e del proprio lavoro che lo collocava nella situazione adulta”.1 Monsignor Vescovo auspicava che la scuola media divenisse il “luogo di un’educazione integrale” 2 , ovvero il luogo dove l’alunno fosse inserito in tutte le sue dimensioni (cognitiva, affettiva, valoriale) alla realtà. Dopo due anni di lavoro dal 1992 al 1994 da parte della diocesi e di un comitato di genitori nasce la scuola media che viene dedicata alla “Madonna delle grazie” protettrice della Maremma e con sede presso il Seminario Vescovile di Via Ferrucci. 1.3 LA FON DAZION E CH ELLI Gli aspetti giuridici ed amministrativi in merito alla gestione delle scuole dell’infanzia “San Giuseppe”, della scuola media “Madonna delle Grazie”, del Liceo classico e scientifico “Chelli” spettano al Consiglio d’Amministrazione della Fondazione. 1 Dalla lettera pastorale “Sarete liberi davvero” 2 Ibidem 10 La Fondazione Giovanni Chelli è stata costituita su iniziativa della Diocesi di Grosseto, del Seminario Vescovile e della Congregazione delle Suore di S. Anna con decreto del Vescovo di Grosseto, Mons. Franco Agostinelli, il 26 Giugno 2003. Le finalità della Fondazione sono molteplici. Due in primo luogo: favorire, promuovere e sostenere iniziative e luoghi di educazione e cultura cristiana, anche attraverso la gestione di scuole di diverso ordine e grado; concorrere alla crescita culturale e sociale della Maremma, proseguendo l'opera intrapresa in tale direzione dal canonico grossetano Giovanni Chelli, e proseguita con alacrità da tutti i Vescovi della Diocesi. 1.4 GLI AMBIEN TI SCOLASTICI La scuola ha sede nello storico palazzo del Seminario di Via Ferrucci, un importante centro culturale che ospita molte realtà educative, tra le quali il liceo classico e scientifico “Chelli”, l’Istituto Teologico, la scuola di musica “Chelli”, gli uffici del CEIS, la Caritas, oltre allo stesso Seminario Vescovile. La scuola è dotata dei seguenti locali: Aule didattiche ubicate al piano primo 11 1.5 Reti wireless e LIM in ogni aula Ascensore Biblioteca Laboratorio informatico dotato di 21 postazioni Sala conferenze Cappella Infermeria Segreteria Mensa self-service Cortile interno. LA SICUREZZA N ELLA SCUOLA L’educazione alla sicurezza è un obiettivo importante nella formazione dei futuri cittadini e lavoratori. La scuola – anche in collaborazione con altri Enti (ASL, Vigili del Fuoco, Provincia) – organizza o partecipa a corsi di formazione specifici per il personale. Nella scuola esiste un servizio di protezione e prevenzione, con il suo Responsabile, un servizio di primo soccorso, un gruppo di addetti all’emergenza, che vengono regolarmente formati e aggiornati secondo quanto previsto dalla normativa vigente. In ogni classe vengono designati studenti apri-fila e chiudi-fila, nonché studenti addetti a compagni disabili (anche provvisoriamente 12 disabili). Vengono svolte ogni anno scolastico almeno due prove di evacuazione. In generale, ogni docente, sia nel corso della normale attività didattica (anche a seconda delle discipline insegnate), sia in occasioni particolari (uscite didattiche o viaggi di istruzione, gare sportive), utilizzerà le occasioni propizie per educare gli alunni al rispetto delle norme, al rispetto dell’incolumità e della sicurezza propria e altrui, al corretto uso delle aule speciali e delle attrezzature in generale. 2 IL PROGETTO ED UCATIVO FAMIGLIA INSEGNANTI ALUNNO PRESIDE 2.1 ASSISTENTE SPIRITUALE PRIN CIPI ISPIRATORI GEN ERALI DELLA SCUOLA CATTOLICA L’educazione e la missione appartengono integralmente alla natura stessa della Chiesa. La scuola cattolica è, perciò, indispensabile ed è un autentico “ministero” dentro la Chiesa. 13 Fin dall’inizio è stato compreso che essa apparteneva alla vita stessa di ciascuna chiesa locale, che voleva rimanere fedele al comandamento del suo Fondatore allorché ha inviato i suoi discepoli per “insegnare a tutte le nazioni” (Mt 28). E’ impegno, dunque, della Chiesa interrogarsi su questo compito che le è stato affidato, leggere i segni dei tempi ed adattare continuamente i suoi metodi alle nuove esigenze dell’umanizzazione e della missione. Se la Chiesa guarda Dio non deve perdere di vista l’uomo e la storia. Poiché l’uomo cambia, si evolve, può deviare, deve correggersi. L’amore è sempre concreto: si indirizza agli uomini concreti e collocati nella storia. La scuola cattolica non potrà quindi dispensarsi da questo sguardo attento che scruta le evoluzioni e le mutazioni. L’inizio di questo millennio è senza dubbio caratterizzato da una forte instabilità causata dal crollo degli orizzonti morali. Tutti i punti di riferimento cominciano a venir meno. L’uomo si è emancipato dalle sue radici storiche: ha perduto il legame con le tradizioni morali che l’hanno preceduto e che sono alla base della sua civiltà. 14 La scuola cattolica del nuovo millennio dovrà sforzarsi di ritrovare - con tutti gli altri uomini di buona volontà - questo consenso morale senza il quale la vita sociale e la democrazia saranno rese impossibili. Bisogna trovare queste radici e queste evidenze morali. La scuola cattolica è innanzitutto una buona scuola, dove i genitori mandano i loro figli con fiducia in quanto eccellente centro di trasmissione ed elaborazione del sapere, di competenza pedagogica, di formazione umana e morale. Essa forma degli uomini e delle donne, dotati di una grande umanità che li rende dei buoni cittadini. Lo scopo della scuola è, infatti, l’umanizzazione dell’uomo e della società, dell’uomo integrale e della società intera in tutte le dimensioni. Educare non è produrre; è provocare una crescita, è far nascere. L’umanizzazione dell’uomo, non si limita a lavorare un prodotto, è favorire una crescita organica. E’ una lenta formazione alla libertà. Ora la libertà è l’arte di scegliere. E scegliere non si può che alla luce di una scala di valori che bisogna scoprire e gerarchizzare. L’educatore, dunque, non può dispensarsi di aderire a un sistema o a una scala di valori. 15 Ora è qui che la scuola cattolica trova il fondamento medesimo della sua specificità: essa afferma che la relazione alla trascendenza, a Dio e al Dio di Gesù Cristo, appartiene alla definizione stessa dell’uomo. L’uomo è per sua stessa costituzione “religioso”. La dimensione religiosa non si riduce a una sovrastruttura, non è un valore giustapposto: la definizione dell’uomo integrale e completo implica come elemento costitutivo anche la sua relazione a Dio. In un certo senso, Dio entra nella definizione medesima dell’uomo. Questa relazione di dipendenza verso Dio nel Cristo, di filiazione, non diminuisce l’uomo, non gli toglie la sua autonomia, né la sua libertà: al contrario eleva le sue capacità e fonda la sua libertà. In una società pluralista e in un mondo “pluralista”, il cristiano ha un profondo rispetto delle altre convinzioni filosofiche o religiose. È tollerante o impara ad esserlo. Ma la tolleranza presuppone precisamente che egli abbia delle convinzioni chiare e ben definite. Senza convinzioni proprie, la tolleranza non è una vera tolleranza, sarebbe semplicemente un riflesso. 16 La scuola cattolica contribuisce alla formazione integrale dell’uomo innanzitutto trasmettendo alle nuove generazioni il patrimonio di conoscenze che altri prima di noi hanno scoperto. In questo la scuola cattolica si situa nel grande solco della tradizione umana. La scuola cattolica eccelle per i contenuti che richiedono un continuo aggiornamento ed uno spirito aperto e vigile - la sua dimensione didattica - ma anche per l’eccellenza pedagogica. In questi due ambiti - la scuola cattolica deve essere la scuola migliore. Ciò non semplicemente in virtù di un’esigenza etica umana, ma in virtù dello stesso Vangelo. Se Dio ha dato all’uomo l’intelligenza e la capacità di comunicare e di trasmettere, coloro, uomini e donne, che si richiamano a Dio, devono essere all’avanguardia del progresso. In più l’insegnamento cattolico deve darsi una formazione morale, regolata soprattutto da una scelta di valori umani. Poiché fare opera di evangelizzazione attraverso l’educazione contribuisce all’emancipazione dell’uomo per mezzo della scuola, questa emancipazione dell’evangelizzazione. Non bisogna è parte integrante dimenticare che il “discorso della montagna” - il discorso programmatico della 17 morale cristiana - contiene certe affermazioni di Gesù che non bisogna affatto abolire, ma accogliere interamente e portarle a compimento. E’ dunque importante che la scuola cattolica faccia tutto quello che può per formare dei buoni cittadini valorizzando le cosiddette virtù naturali: il senso della verità e della sincerità, della giustizia, dell’eguaglianza, della tolleranza, del rispetto della dignità umana, della vita e della morte. Il contributo alla ricostruzione di un consenso etico di base, fondamento e condizione della stessa possibilità della democrazia, è un dovere essenziale dell’insegnamento cristiano e un contributo essenziale alla società civile. L’insegnamento cristiano si deve evidentemente formare alla relazione con Dio, Cristo e il vangelo, alla dimensione trascendente. Ma c’è di più. L’insegnamento cristiano deve anche affrontare con i giovani i problemi della fragilità morale dell’uomo e delle vie per uscirne: il pentimento e il perdono. Poiché una società in cui il perdono non è più presente è un’acqua senza ossigeno o una foresta senza clorofilla. In seguito vi è l’apporto propriamente evangelico alla formazione dell’essere umano: la pertinenza dei bisogni latenti dell’uomo, sottocutanea: il senso della sobrietà, del perdono 18 fino a settanta volte sette, la gioia della guancia sinistra da presentare a colui che picchia la guancia destra, del dono senza che la mano sinistra sappia quello che fa la mano destra, dell’amore dei nemici, del riconoscimento del volto di Cristo in tutti i fratelli, in particolare nei poveri. Vi è questo desiderio della giustizia sovrabbondante, di una morale che è una casa senza tetto che punta sempre più verso il cielo. Vi è anche la formazione all’interiorità, alla preghiera che nessuno vede e al dono che nessuno ricompensa, al giovane abbandonato. Infine vi è l’attenzione ai valori “dolci” e al primato del cuore. L’intervento educativo del nostro istituto si basa su un modello cristiano “learner-centred”, in cui il discente è posto al centro del suo processo di crescita umana e culturale. La nostra “mission” consiste nell’accompagnare i ragazzi in questa delicata fase della crescita, affinché divengano protagonisti del loro futuro, maturino un’efficace consapevolezza di sé e dell’altro, attraverso il continuo e proficuo confronto con gli insegnanti, che sono modelli e stimoli di vita. Come diceva Papa Giovanni Paolo II “l’insegnante è un educatore non per quello che insegna, ma 19 per come insegna, per quella particolare vibrazione di umanità che il suo insegnare ha dentro”3. Fare incontrare Gesù Cristo uomo attraverso i rapporti e le persone è il primo obiettivo che ci prefiggiamo. A tale scopo sono previsti dei momenti di accompagnamento liturgico e spirituale. Nella libertà di scegliere, si propone: preghiera all’inizio della prima ora di lezione; S. Messe e celebrazioni liturgiche (inizio e fine anno, Natale, imposizione delle Ceneri e Pasqua); possibilità di colloquio con l’Assistente spirituale don Pier Mosetti. 3 L.Negri: Emergenza educativa, Fede e cultura, Verona 2008, p.39 20 2.2 ACCOGLIERE LA PERSON A: LE IN IZIATIVE DI ACCOGLIEN ZA PER LA CLASSE I Gli studenti della classe I vengono accolti con un’iniziativa particolare: il Summer day. A Giugno, al termine della quinta classe della scuola primaria, i ragazzi trascorrono una giornata con i futuri insegnanti al mare svolgendo attività di alcune discipline in lingua inglese. È un modo per far conoscere i ragazzi e far conoscere i ragazzi con gli insegnanti. 2.3 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI “L’educazione non è spiegare il reale, ma aiutare a entrare in esso” (Don Luigi Giussani). Obiettivo principale del nostro Istituto è introdurre l’alunno alla realtà attraverso figure di insegnanti appassionati al bene dei ragazzi e preparati nelle discipline che insegnano. Gli obiettivi sia formativi trasversali sia didattici specifici sono indicati nelle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” (prot. n. 5559 del 5 settembre 2012). In particolare gli insegnati si impegnano a far sì che l’alunno: 21 Scopra attraverso il percorso d’apprendimento le proprie inclinazioni per maturare scelte responsabili per il proprio futuro e i propri limiti; Interagisca con la realtà circostante, con adulti e coetanei in modo critico e positivo; 2.4 OBIETTIVI DIDATTICI Per quanto riguarda gli obiettivi didattici specifici i principali sono: acquisire le competenze specifiche richieste dalle discipline (conformemente alle “Indicazioni nazionali per il curricolo” MIURAOODGOS prot.n° 5559 del 5 Settembre 2012); acquisire un efficace ed autonomo metodo di studio propedeutico al secondo ciclo d’istruzione; comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici in ogni singola disciplina; sviluppare capacità di collegamento tra le discipline; sviluppare la capacità di apprendimento cooperativo come life-long skill. 22 3 3.1 ORGAN IZZAZION E D ELL’ISTITUTO TEMPO SCUOLA CURRICOLARE Il piano di studi della scuola prevede 31 ore obbligatorie. 3.2 MON TE ORARIO SETTIMAN ALE MATERIA Italiano ed Elementi di Lingua ORE SETTIMANALI 7 Latina Storia, Cittadinanza e Geografia 3 Matematica e Scienze 6 Inglese I lingua comunitaria 3 Spagnolo II lingua comunitaria 2 Arte e Immagine 2 Tecnologia 2 Scienze motorie e sportive 2 Musica 2 Lettorato Inglese 1 Religione 1 3.3 L’ORARIO La scuola è aperta dalle ore 7.30. Dalle 7.30 alle 8.05 è garantita la sorveglianza sugli alunni. Alle 8.00 suona la prima campanella e gli alunni si recano nelle proprie aule. Alle 8.05 suona la seconda campanella ed iniziano le lezioni. La 23 giornata scolastica ha inizio con la recita di una preghiera. La scansione oraria è la seguente: i giorni con 5 ore di lezione sono: il giorno con 6 ore di lezione è: LUN – MERC – GIOV – VEN - SAB MARTEDÌ per questi giorni lo schema orario è il per questo giorno lo schema seguente orario è il seguente I ora II ora Intervallo III ora IV ora V ora 3.4 8.05-9.05 9.05-10.05 10.05-10.20 10.20-11.20 11.20-12.15 12.15-13.10 I ora 8.05-9.00 II ora 9.00-9.55 III ora 9.55-10.50 Intervallo 10.50-11.05 IV ora 11.05-12.00 V ora 12.00-12.55 VI ora 12.55-13.45 LATIN O CURRICOLARE Il nostro Istituto ha il latino curricolare. Lo studio del latino è concepito come propedeutico allo studio della lingua italiana. Lo studio dell’etimologia insegna ai ragazzi a riflettere e ad interrogarsi sul significato delle parole. Inoltre, in termini del tutto moderni, l’arte di tradurre dal latino all’italiano è un’attività di problem-solving, che servirà a tutti i ragazzi, non solo a coloro che proseguiranno gli studi umanistici al liceo. 24 3.5 IL POTEN ZIAMEN TO DELL’IN GLESE CURRICOLARE: IL LETTORATO Oltre alle 3 ore curricolari di lingua inglese è prevista un’ora con l’assistente madrelingua. . La presenza del docente madrelingua è volta a sviluppare nei ragazzi la competenza comunicativa, la fluency della lingua inglese. Essa potrà valutare i progressi degli alunni nelle abilità orali. 3.6 TEMPO SCUOLA EXTRACURRICOLARE Il tempo scuola extracurricolare inizia alle ore 13.10, il martedì’ alle 13.45 e termina alle 17.00. 3.7 LA MEN SA All’interno dell’edificio scolastico è attivo un servizio mensa/self-service aperto al pubblico e convenzionato con le scuole dell’edificio. Il momento del pranzo insieme è un momento di grande valore educativo. Dalle ore 13.10 alle 13.45 è garantita la sorveglianza di un docente e del collaboratore scolastico. Dopo il pasto è prevista una pausa ricreativa in cortile (se il tempo lo permette) o in aula speciale. Anche in questo momento è garantita la sorveglianza sugli alunni. 25 3.8 I LABORATORI EXTRACURRICOLARI Gli alunni possono scegliere di frequentare due laboratori extracurricolari che si svolgeranno a scuola con orario 14.10/ 15.40. I laboratori attivabili sono: il laboratorio espressivo, il laboratorio di tedesco e il laboratorio di informatica. I singoli laboratori vengono attivati con un minimo di 8 adesioni. La valutazione avverrà con un giudizio. 3.9 IL LABORATORIO ESPRESSIVO - TEATRALE Obiettivo precipuo del Laboratorio Teatrale è di sollecitare nei ragazzi modalità espressive diverse e complementari rispetto a quelle che normalmente si attivano durante le lezioni mattutine: specialmente nella fase iniziale del lavoro ma, con varie declinazioni e sfumature, per l’intera durata del percorso, i ragazzi vengono coinvolti in attività ludico-motorie specificamente finalizzate al potenziamento delle capacità espressive fisiche e interiori, in modo da favorire il superamento degli ostacoli che possono penalizzare la libera manifestazione della personalità (timidezza, imbarazzo...), soprattutto attraverso l’interazione con i compagni e con gli 26 insegnanti, secondo dinamiche che si ispirano principalmente alla spontaneità, al gioco, al divertimento. Il percorso proposto approda alla realizzazione di due spettacoli, una sotto forma di sketch, che ha luogo a ridosso delle vacanze natalizie, l’altro di più ampio respiro, che scaturisce in genere dal riadattamento di opere classiche alla specifica fisionomia del gruppo, inserito all’interno della Rassegna Teatrale Provinciale. 3.10 LABORATORIO DI TEDESCO Il laboratorio prevede lo studio di una terza lingua comunitaria, il tedesco, utilizzando un approccio didattico che si basa prevalentemente sullo sviluppo delle competenze orali. Il tedesco è una lingua moderna molto importante. Appartenente al ceppo linguistico dell’indogermanico, il tedesco presenta notevoli somiglianze lessicali con l’inglese. E’ quindi facile per chi studia l’inglese già dalla scuola elementare approcciarsi a questa lingua. 3.11 LABORATORIO DI INFORMATICA L’uso delle tecnologie informatiche nel processo di apprendimento è sempre più esteso, per cui le competenze 27 acquisite dai ragazzi li mettono in condizione di affrontare le prove della Patente Europea del Computer (ECDL) durante la scuola secondaria di I grado. L'obiettivo del laboratorio di Informatica è quello di guidare i ragazzi, attraverso il learning by doing e il cooperative learning, all'acquisizione di una completezza dell'uso degli strumenti informatici, in modo che non prevalga la dimensione tecnicistica, ma si sviluppi un senso critico e una consapevolezza di come le tecnologie migliorino la qualità della loro vita, anche e soprattutto quella scolastica. L’ECDL definisce standard di competenze (syllabus) e le certifica in modo uniforme ed oggettivo attraverso 7 moduli. La Fondazione Chelli è Test Center ed è quindi possibile sostenere gli appelli dei moduli d'esame nel laboratorio di informatica del liceo “Chelli”. 3.12 STUDIO ASSISTITO Nel pomeriggio è possibile svolgere i compiti con l’assistenza di un insegnante. Per poter svolgere i compiti gli alunni devono avere con sé il materiale occorrente. Sono previste due opzioni orarie: 28 1^ opzione dalle 14.10 alle 15.40 2^ opzione dalle 14.10 alle 17.00 Per questo servizio viene richiesto un contributo alle famiglie. 3.13 CERTIFICAZION I DELLE LIN GUE COMUN ITARIE I corsi pomeridiani finalizzati al conseguimento delle Certificazioni linguistiche non sono compresi nella retta. 3.14 IN GLESE La scuola offre agli alunni che ne hanno capacità la possibilità di frequentare corsi pomeridiani di lingua inglese tenuti dall’assistente di lingua finalizzati al conseguimento delle certificazioni CAMBRIDGE ESOL. I livelli attivabili sono: “Movers” per la classe seconda e “KET” per la classe terza. I due corsi verranno attivati se si raggiunge un numero adeguato di adesioni. 3.15 SPAGN OLO I Diplomi di Spagnolo come Lingua Straniera (DELE) sono titoli ufficiali che attestano il grado di competenza e dominio della lingua spagnola che rilascia l’Istituto Cervantes per conto del Ministero Spagnolo della Pubblica Istruzione. Sono gli unici titoli rilasciati dal Ministero dell'Istruzione spagnolo di carattere internazionale e sono riconosciuti in 29 tutto il mondo da aziende private, camere di commercio e sistemi di insegnamento pubblico e privato. Anche in questo caso il corso sarà attivato in base al numero degli interessati. 4 LA COLLABORAZION E CON LA FAMIGLIA La scuola cerca di realizzare con la famiglia un’alleanza educativa efficace, desidera porsi in dialogo con essa in un clima di reciproca stima e fiducia, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascun soggetto. I colloqui, le assemblee collegiali, i momenti di festa sono occasioni per vivere questa corresponsabilità educativa. 4.1 I COLLOQUI I colloqui con gli insegnanti della mattina si svolgono con cadenza settimanale, i colloqui generali del pomeriggio si svolgono due volte l’anno. La Preside riceve i genitori su appuntamento una volta a settimana. 30 4.2 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Il Patto di Corresponsabilità prevede una vera e propria alleanza firmata e sottoscritta da alunni, genitori e scuola. Con questo patto le tre parti stipulano i loro diritti e doveri creando così un rapporto di collaborazione. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Approvato dal Collegio dei Docenti il 26/09/2013 ed adottato dal Consiglio di Istituto il 30/09/2013 Il patto educativo di corresponsabilità educativa, previsto dal D.P.R. 21 novembre 2007, n.235 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 Dicembre 2007, n.293, dal ministro Fioroni viene attuato dal ministro Gelmini. Nella Circolare 4 del 2009 si stabilisce che le famiglie sottoscrivono questo patto. Il passaggio fondamentale dal contratto formativo al patto di corresponsabilità è che la sottoscrizione non è più unilaterale ma consensuale. PREMESSA Un’educazione efficace è il risultato di un’azione sinergica e coordinata tra famiglia e scuola. 31 Le famiglie che affidano l’educazione e la formazione dei figli alla nostra scuola cattolica “Madonna delle Grazie” non sono semplici utenti di un servizio, ma interlocutori con i quali stringere un dialogo e un patto formativo. La scuola si impegna a: Far vivere un’esperienza scolastica fondata sul principio della centralità della persona, nella sua unicità di essere umano e figlio di Dio Guidare gli studenti e aiutarli a crescere in ogni fase della maturazione personale e dell’apprendimento Offrire una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno Favorire l’integrazione di alunni disabili con attività specifiche di sostegno e inclusione Attivare percorsi didattici personalizzati per alunni con Disturbo specifico d’Apprendimento Offrire concrete iniziative di recupero di alunni in difficoltà al fine di favorire il successo formativo Valorizzare le eccellenze Creare un clima di proficua collaborazione con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai 32 progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento Fornire una valutazione trasparente, che non deve mai essere intesa come giudizio sulla persona, ma come strumento per migliorare il proprio profitto scolastico e la propria crescita personale Informare gli studenti sulle norme che regolano la vita della scuola (Regolamento d’Istituto) Informare le famiglie attraverso comunicazioni via email, o via libretto. Lo studente si impegna a: Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Frequentare regolarmente le lezioni, rispettandone gli orari, assolvere assiduamente agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo. Perciò le uscite anticipate e/o i ritardi avranno carattere di eccezionalità e saranno tempestivamente giustificati con le modalità previste dal Regolamento di Istituto Mantenere nei confronti del Coordinatore delle attività didattiche, dei docenti, del personale non docente, il necessario rispetto ed osservare le disposizioni 33 organizzative di sicurezza dettate dall'apposito regolamento Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente, partecipare attivamente e responsabilmente a tutti i momenti della vita scolastica Adoperare un linguaggio appropriato e curare un abbigliamento consono al contesto educativo della scuola Riferire tempestivamente alla famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola Utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, avere la massima cura nell'uso delle aule e degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico Non utilizzare a scuola telefoni cellulari per tutta la durata delle attività scolastiche. Il cellulare può essere utilizzato solo in caso di grave necessità e con l’autorizzazione dell’insegnante; pertanto, deve essere tenuto rigorosamente spento e riposto nello zaino 34 Rispettare compagni e insegnanti sia in ambito scolastico che al di fuori di esso e nell’utilizzo dei social network (es. facebook, twitter, msn). La famiglia si impegna a: Condividere la missione educativa della scuola Vigilare sulla regolare frequenza scolastica dei figli e sul rispetto degli orari delle lezioni Permettere assenze, uscita anticipata e/o entrata posticipata solo in casi di reale necessità Controllare quotidianamente il libretto personale per leggere e firmare tempestivamente gli avvisi, autorizzazioni e comunicazioni varie Controllare con regolarità la casella di posta elettronica per prendere visione delle comunicazioni inviate dalla scuola Curare l’igiene e l’abbigliamento dei propri figli in modo che risulti consono al contesto scolastico Partecipare regolarmente ai ricevimenti e ai momenti di incontro proposti dalla scuola 35 Controllare l’esecuzione dei compiti a casa e la dotazione del materiale didattico Favorire la partecipazione dei propri figli alle attività proposte dalla scuola Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti nel rispetto della loro libertà di insegnamento e della loro competenza valutativa Collaborare con la scuola, attraverso la condivisione delle finalità educative e dei criteri di intervento, anche nel caso si rendano necessarie sanzioni disciplinari per gravi mancanze, così come previsto dal Regolamento di Istituto Partecipare alle assemblee di classe o di Istituto attraverso la nomina di rappresentanti, esporre le proprie proposte, confrontarsi. 4.3 LA FIGURA DELL’INSEGN AN TE TUTOR Nell’intreccio delle figure pedagogiche un ruolo importante viene svolto dall’insegnante “incomprensioni” tra i tutor. ragazzi; Raccoglie monitora il eventuali percorso d’apprendimento nelle varie discipline; fa presente ai colleghi 36 eventuali difficoltà; costituisce un collegamento “privilegiato” tra gli insegnanti e la famiglia. 5 VALUTAZION E E VERIFICA La valutazione ha un valore formativo, non informativo. Essa segnala le tappe del percorso d’apprendimento. Essa tende a considerare non esclusivamente il prodotto finale, ma tutto il processo d’apprendimento. La valutazione sul livello dio apprendimento di un alunno non ha carattere comparativo, ma descrive il percorso dell’alunno da un punto di partenza x a un punto y. Il collegio dei docenti delibera “modalità e criteri per assicurare omogenità, equità e trasparenza della valutazione nel rispetto del principio di libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte del piano dell’offerta formativa” (art.1 comma 5 del DPR n.122/2009) “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni 37 medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione…” (art.1 comma 3 DPR n.12/2009). IL PROCESSO DI VALUTAZIONE Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi: 1. Valutazione diagnostica tesa ad individuare il livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento al fine di impostare le strategie didattiche successive; 2. Valutazione formativa volta a verificare l’efficacia dell’azione didattica; 3. Valutazione sommativa volta a verificare i livelli di competenza raggiunti alla fine dell’anno scolastico In sede di scrutinio il voto di ogni disciplina viene proposto dal singolo docente, discusso e deliberato dal Consiglio di Classe presieduto dal Coordinatore delle attività didattiche o da un suo delegato. Nell’attribuzione del voto in sede di scrutinio vengono tenuti in considerazione i seguenti elementi: livello di partenza, grado di raggiungimento degli obiettivi disciplinari, 38 evoluzione degli stili partecipazione al collaborazione, team di dialogo work, apprendimento, educativo, impegno, capacità maturazione di personale, metodo di studio. Oltre a questi elementi in sede di ammissione all’esame di Stato viene considerato il percorso formativo dell’alunno sui tre anni di scuola. 5.1 GRIGLIA DI VALUTAZION E DEL COMPORTAMEN TO Alla luce del Decreto Ministeriale n. 5 del 16/1/2009, approvato con del Collegio dei docenti del 26/09/2013, sono stati approvati i criteri per l’assegnazione del voto di condotta. 1. Frequenza e puntualità 2. Partecipazione alla vita scolastica 3. Rispetto del Regolamento 4. Rispetto delle norme comportamentali (rispetto delle strutture e rapporti interpersonali) 5. Collaborazione con docenti e compagni 6. Rispetto impegni scolastici assunti 7. Dotazione del materiale didattico 39 8. Sanzioni disciplinari N.B. Tenuto conto di quanto previsto dall’art.3 del D.M. n.5 del 16/1/2009 (“Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti”), è sufficiente che siano presenti anche solo alcune delle voci corrispondenti al voto della griglia di valutazione. 40 41 7 5 6 Spesso non ha il necessario Elemento di disturbo all’interno del gruppoFrequenza non sempre Partecipazione classe regolare ricorrenti Attenzione saltuaria e Il Regolamento marginale o quasi assenze, ritardi e/o partecipazione passiva d’Istituto è, spesso, inesistente alla vita di uscite/entrate alle attività scolastiche non rispettato Rapporti interpersonali classe anticipate/posticipate frequentemente scorretti Le norme del Costante disinteresse Regolamento d’Istituto per l’attività didattica sono disattese Elemento di disturbo continuo durante le lezioni Comportamento scorretto nei rapporti interpersonali Le norme del Comportamento Frequenti ritardi e/o Completo disinteresse Regolamento d’Istituto scorretto e disturbo uscite/entrate per l’attività didattica sono regolarmente continuo alle ore di anticipate/posticipate. violate lezione Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite/entrate anticipate/posticipate Ha quasi sempre il necessario Ruolo negativo all’interno del gruppoclasse Inesistente rispetto delle scadenze Non ha quasi mai il necessario Ruolo negativo Reiterato mancato Non ha quasi mai il all’interno del grupporispetto delle scadenze necessario classe Rispetto delle scadenze saltuario Ha sempre il necessario 8 Ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe Regolarità nell’adempimento delle consegne scolastiche Attenzione non Comportamento vivace Frequenza regolare, Non puntuale costante e per difficoltoso Partecipazione Svolgimento non alcuni ritardi e/o osservanza delle partecipazione autocontrollo, ma discontinua alla vita di puntuale dei compiti uscite/entrate norme che regolano la discontinua alle attività sostanzialmente classe assegnati anticipate/posticipate vita scolastica scolastiche corretto Pieno rispetto degli altri e delle strutture scolastiche 9 Rispetto scrupoloso del Regolamento d’Istituto Ruolo propositivo all’interno del gruppo – classe Frequenza puntuale,rari ritardi e/o Interesse e uscite/entrate partecipazione continui anticipate/posticipate Dotazione del materiale didattico Frequenza assidua, rari ritardi e/o Interesse continuo e uscite/entrate partecipazione attiva anticipate/posticipate Partecipazione Rispetto delle Rispetto degli alle lezioni e Rispetto del Collaborazione norme impegni alla vita Regolamento con i docenti e comportament scolastici scolastica in d’Istituto con i compagni ali assunti genere 10 VOTO Frequenza e puntualità Gravissimi provvedimenti disciplinari: 3 o più sospensioni Segnalazioni e provvedimenti disciplinari ripetuti Presenza di segnalazioni disciplinari Assenza di segnalazioni disciplinari Sanzioni disciplinari 5.2 GRIGLIA DI VALUTAZION E DELL’APPREN DIMEN TO PROCESSO DI APPRENDIMENTO INDICATORI DELL’OBIETTIVO STANDARD DI APPRENDIMENTO (descrittori del livello di raggiungimento degli obiettivi) 10 9 ASCOLTO Seguire le lezioni e sviluppare curiosità e spirito critico Segue attentamente le lezioni e talvolta avverte la necessità di ricercare risposte ed informazioni. 7 Segue abbastanza attentamente le lezioni e talvolta avverte la necessità di ricercare risposte ed informazioni. 6 Segue abbastanza attentamente le lezioni e, se stimolato, ricerca risposte ed informazioni. 5 Segue in modo talvolta discontinuo; ricerca risposte ed informazioni se stimolato e con la guida dell’insegnante. 4 Segue in modo superficiale e trova difficoltà a ricercare informazioni e risposte anche con l’aiuto dell’insegnante. 9 8 Comprendere il messaggio di una 7 comunicazione e analizzarne gli 6 elementi costitutivi CONOSCENZA 42 L’alunno segue in maniera attenta e avverte la necessità di ricercare risposte ed informazioni. 8 10 COMPRENSIONE L’alunno segue in maniera attenta e avverte la necessità di ricercare personalmente risposte ed informazioni. L’alunno comprende e sa analizzare in maniera critica gli elementi costitutivi della comunicazione, intuendo anche gli aspetti impliciti. L’alunno comprende e sa analizzare gli elementi costitutivi della comunicazione, intuendo anche gli aspetti impliciti. Comprende pienamente il senso della comunicazione e ne sa analizzare i principali elementi costitutivi, intuendo gli aspetti impliciti. Comprende il senso della comunicazione e ne sa analizzare i principali elementi costitutivi, intuendo talvolta gli aspetti impliciti. Comprende il senso della comunicazione, ne sa analizzare alcuni aspetti e, se guidato, ne comprende gli aspetti impliciti. 5 Comprende il senso globale della comunicazione e ne riconosce gli elementi costitutivi essenziali; guidato talvolta ne comprende gli aspetti impliciti. 4 Comprende parzialmente la comunicazione e ne sa riconoscere solo pochi elementi costitutivi guidato dall’insegnante. 10 L’alunno conosce i contenuti in modo completo, approfondito, sicuro, autonomo e integrato alle conoscenze preesistenti. Conoscere i contenuti 9 L’alunno conosce i contenuti in modo completo, approfondito, sicuro e autonomo, con adeguata integrazione alle conoscenze preesistenti. 8 I contenuti sono appresi in modo globale, ordinato e sicuro, con adeguati approfondimenti. 7 I contenuti sono appresi in modo globale e ordinato, con approfondimento di alcuni argomenti. 6 I contenuti sono appresi in modo superficiale, parziale e/o meccanico. 5 I contenuti sono appresi in molto limitato e disorganizzato. 4 I contenuti non sono appresi o sono appresi in modo ridotto, disordinato e frammentario. 43 INDICATORI DELL’OBIETTIVO STANDARD DI APPRENDIMENTO (descrittori del livello di raggiungimento degli obiettivi) ESPRESSIONE 10 L’alunno usa in maniera appropriata, personale e originale la varietà linguistica nelle diverse tipologie comunicative. 9 L’alunno usa in maniera appropriata e personale linguistica nelle diverse tipologie comunicative. 8 L’alunno usa correttamente la varietà linguistica nelle diverse tipologie comunicative. Esprimersi utilizzando 7 un linguaggio appropriato 6 APPLICAZIONE ORGANIZZAZIONE E la varietà linguistica nelle diverse tipologie Si esprime in modo chiaro, ma con linguaggio semplice. 5 Si esprime in modo confuso utilizzando un linguaggio povero e poco appropriato. 4 Si esprime in modo confuso utilizzando un linguaggio povero e poco appropriato. 10 L’alunno applica le regole in modo consapevole e autonomo e sa elaborare, esprimere, argomentare i propri progetti in modo personale. 9 L’alunno applica le regole in modo consapevole e autonomo e sa elaborare, esprimere, argomentare i propri progetti. 8 Applica le regole in modo autonomo e sa elaborare, esprimere, argomentare i propri progetti. Applicare le regole 7 apprese e organizzare le conoscenze 6 5.3 L’alunno usa comunicative. la varietà Applica le regole e sa elaborare e descrivere i propri progetti. Applica le regole in modo ordinato e sa descrivere semplicemente i propri progetti. 5 Applica regole in modo meccanico e ha difficoltà nel descrivere i propri progetti. 4 Applica solo poche regole e ha difficoltà a presentare i propri progetti, anche se guidato dall’insegnante. STRUMEN TI DI VALUTAZION E All’inizio di ogni anno scolastico vengono somministrati test d’ingresso finalizzati all’individuazione dei livelli di partenza. Nel corso dell’anno scolastico ci saranno verifiche orali (almeno 2 a quadrimestre) volte alla valutazione della capacità 44 espositiva e rielaborativa dell’alunno. Le prove scritte strutturate o semistrutturate volte alla valutazione delle competenze scritte. Tali prove possono essere effettuate anche nelle discipline orali e pratiche che hanno un voto unico; in tal caso esse avranno valore integrativo e non suppletivo. Le prove INVALSI sono prove diagnostiche oggettive che verranno somministrate con la cadenza richiesta dal Ministero, che provvede a valutarle direttamente. Oltre alla scheda di valutazione alla fine dei due quadrimestri i genitori possono monitorare costantemente i voti dei figli attraverso il libretto dei voti. Inoltre alla metà di ogni quadrimestre verrà presentato valutazione intermedia loro un documento di infraquadrimestrale, detto “pagellino”. 5.4 STRATEGIE DI RECUPERO E POTEN ZIAMEN TO Il Consigli di classe, quando se ne manifesta la necessità, delibera la forma d’intervento più idonea da adottare per il recupero. Saranno previste attività di potenziamento rivolte a singoli studenti o a gruppi di studenti, come ad esempio concorsi per la valorizzazione delle eccellenze a carattere nazionale. 45 6 UN A SCUOLA PER TUTTI L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. La nostra scuola accoglie ogni alunno come dono e mistero unico e irripetibile. La singolarità di ognuno è la ricchezza di tutti. 6.1 IN TEGRAZION E DI ALUN N I DISABILI Per l’inserimento degli alunni disabili, oltre a seguire le indicazioni normative nazionali (“Linee guida sull’integrazione degli alunni con disabilità” del 5 Agosto 2009), la nostra scuola segue i bisogni e le esigenze educative attraverso un confronto costante e produttivo con la famiglia, i medici specialisti, gli psicologi. 46 6.2 MISURE PEDAGOGICH E SPECIALI PER ALUN N I CON BES La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA". Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico. Il Consiglio di Classe redige un apposito PDP (Piano Personalizzato) collaborando con la famiglia e Didattico medici specialisti. La nostra equipe pedagogica si tiene costantemente aggiornata rispetto alle iniziative e alle proposte dell’AID (Associazione Italiana Dislessia). La nostra scuola offre una didattica che si adatta a diversi stili di apprendimento, utilizzando canali di comunicazione plurimi. L’obiettivo principale che ci prefiggiamo per i ragazzi con DSA è la crescita personale psicologica, la conquista e, o, il recupero dell’autostima. La Circolare ministeriale n.8 del 6 Marzo 2013 istituisce la macrocategoria BES che contiene al suo interno le disabilità certificate, i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, 47 comportamentale-relazionale. E’ stato redatto un PAI in sede di GLI e approvato dal collegio dei docenti sui progetti di inclusione che la scuola intende attivare nel corso del presente anno scolastico. 7 LA COLLABORAZION E COL TERRITORIO Nel corso dell’anno scolastico vengono svolte iniziative di educazione stradale, educazione ambientale, educazione alla salute realizzate con la collaborazione degli enti locali e le forze dell’ordine sul territorio. 48 8 PROGETTI E IN IZIATIVE L’ampliamento e l’arricchimento dell’offerta formativa si realizza nei seguenti progetti: 9 Campionato di giornalismo Kangaroo Matematica o Rally Giochi sportivi studenteschi e giochi della gioventù, nuoto Concorso su “I Segni del Natale” Rassegna teatrale provinciale Colletta alimentare Adozione a distanza con l’AVSI Mercatino di solidarietà Cittadinanza Creativa GITE D ’ISTRUZION E E SOGGIORN I ESTIVI ALL’ESTERO Le gite sono occasioni di socializzazione e di condivisione profonda. All’inizio dell’anno scolastico si svolge la tradizionale “giornata comune” di uno o più giorni, in cui i ragazzi visitano luoghi di interesse storico-artistico, condividono i pasti, la fatica del cammino e la Santa Messa. 49 Obiettivo di questa iniziativa è di creare tra i ragazzi di tutte e tre le classi uno spirito di gruppo e di appartenenza. Nel mese di Aprile-Maggio si svolge il tradizionale viaggio d’istruzione di tre giorni. Durante la pausa estiva vengono organizzati viaggi studio nei Paesi delle lingue comunitarie studiate: il Regno Unito e la Spagna. 10 GLI ORGAN I COLLEGIALI Nel nostro Istituto sono attivi gli organi collegiali previsti dalla vigente normativa scolastica: 50 Consigli di classe Collegio dei docenti Consiglio d’Istituto. 51 L’educazione è un cammino Scuola secondaria di primo grado paritaria “Madonna delle Grazie” Via Ferrucci, 11 – Grosseto Tel. +39 0564 449200 Fax +39 0564 449229 [email protected] www.fondazionechelli.org