Scu ola Seco n d a r ia d i I g r a d o
“Madonna delle Grazie ”
L’educazione è cosa di cuore…
(Don Bosco)
Piano dell’Offerta Formativa
a .s. 2013-2014
2
PIAN O D ELL’OFFERTA FORMATIVA
Approvato dal Collegio dei Docenti il 27/09/2013 ed adottato
dal Consiglio di Istituto il 30/09/2013
Scuola secondaria di primo grado paritaria
“Madonna delle Grazie”
Via Ferrucci, 11 – Grosseto
Tel. +39 0564 449200
Fax +39 0564 449229
[email protected]
www.fondazionechelli.org
3
IN D ICE
1
La nostra proposta educativa ...............................................................6
1.1
La popolazione scolastica ............................................................................ 8
1.2
La nostra storia ............................................................................................. 9
1.3
La fond azione Chelli .................................................................................. 10
1.4
Gli am bienti scolastici ................................................................................ 11
1.5
La sicurezza nella scuola ........................................................................... 12
2
Il progetto educativo ............................................................................. 13
2.1
Principi ispiratori generali d ella scuola cattolica ................................... 13
2.2
Accogliere la persona: le iniziative d i accoglienza per la classe I......... 21
2.3
Obiettivi form ativi trasversali ................................................................... 21
2.4
Obiettivi d id attici ....................................................................................... 22
3
Organizzazione dell’istituto ............................................................ 23
3.1
Tem po scuola curricolare .......................................................................... 23
3.2
Monte orario settim anale........................................................................... 23
3.3
L’orario ...................................................................................................... 23
3.4
Latino curricolare ....................................................................................... 24
3.5
Il potenziam ento d ell’inglese curricolare ............................................. 25
3.6
Tem po scuola extracurricolare ................................................................. 25
3.7
La m ensa ...................................................................................................... 25
3.8
I laboratori extracurricolari ....................................................................... 26
3.9
Il laboratorio espressivo ............................................................................ 26
3.10 Laboratorio d i scrittura creativa .... Errore. Il segnalibro non è definito.
3.11 Laboratorio d i ted esco ............................................................................... 27
3.12 Laboratorio d i inform atica ........................................................................ 27
3.13 Stud io assistito ............................................................................................ 28
4
3.14 Certificazioni d elle lingue com unitarie ................................................... 29
3.15 Inglese .......................................................................................................... 29
3.16 Spagnolo ...................................................................................................... 29
4
La collaborazione con la famiglia ..................................................... 30
4.1
I colloqui ...................................................................................................... 30
4.2
Il patto ed ucativo d i corresponsabilità .................................................... 31
4.3
La figura d ell’insegnante tutor .............................................................. 36
5
Valutazione e verifica ............................................................................ 37
5.1
Griglia d i valutazione d el com portam ento ............................................. 39
5.2
Griglia d i valutazione d ell’apprend im ento .......................................... 42
5.3
Strum enti d i valutazione ........................................................................... 44
5.4
Strategie d i recupero e potenziam ento .................................................... 45
6
Una scuola per tutti................................................................................ 46
6.1
Integrazione d i alunni d isabili .................................................................. 46
6.2
Misure ped agogiche speciali per alunni con d sa ................................... 47
7
La collaborazione col territorio ........................................................ 48
8
Progetti e iniziative ................................................................................ 49
9
Gite d’istruzione e soggiorni estivi all’estero ...................... 49
10 Gli organi collegiali................................................................................. 50
5
1
LA N OSTRA PROPOSTA ED UCATIVA
Ricordatevi che l'educazione è cosa di cuore, e che Dio solo ne è il
padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne
insegna l'arte, e ce ne dà in mano le chiavi.
Don Bosco
Il progetto educativo esprime e definisce l’identità della nostra
scuola, esplicitando i valori cui essa si ispira, precisandone le
finalità e gli obiettivi sul piano educativo, culturale e didattico.
Esso si realizza attraverso cinque componenti:

RISPETTO DELLA PERSONA: la nostra scuola si
impegna a far vivere un’esperienza scolastica fondata
sul principio della centralità dell’alunno, nella sua
unicità di essere umano e figlio di Dio;

6
FORMAZIONE VALORIALE: la nostra scuola si
impegna ad educare i ragazzi secondo i valori del
Vangelo, ricordando la dichiarazione del Concilio
Vaticano II sull’educazione cattolica Gravissimum
educationis. In essa viene delineato l'elemento
caratteristico della scuola cattolica: «Questa, certo, al
pari delle altre scuole, persegue finalità culturali e la
formazione umana dei giovani. Ma il suo elemento
caratteristico è di dar vita ad un ambiente comunitario
scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità;
di aiutare gli adolescenti perché nello sviluppo della propria
personalità crescano nello stesso tempo secondo quella nuova
creatura che in essi ha realizzato il battesimo; di coordinare,
infine, l'insieme della cultura umana con il messaggio della

salvezza, in modo che la conoscenza del mondo, della vita,
dell'uomo, che gli alunni via via acquistano, sia illuminata
dalla fede» .
FORMAZIONE CULTURALE: la nostra scuola si
impegna a far acquisire una conoscenza, concepita
come il risultato di un sentimento di curiosità della
realtà circostante. Lo studio della realtà, attraverso le
varie discipline, è proposto come un’avventura
quotidiana da vivere sotto la guida di insegnanti
preparati professionalmente e consapevoli del ruolo di
educatori in un contesto di scuola cattolica.

FORMAZIONE ALL’UTILIZZO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE: la nostra scuola offre una didattica
avanzata in linea con le innovazioni tecnologiche degli
ordinamenti scolastici anglosassoni e dei Paesi del
nord Europa.

FORMAZIONE ALLE LINGUE COMINITARIE PIU’
DIFFUSE NELLA UE: la nostra scuola, come segno di
apertura alla realtà in cui l’alunno vive, offre uno
studio approfondito delle lingue comunitarie più
diffuse, inglese, tedesco e spagnolo attraverso il
potenziamento
della
lingua
inglese
in
orario
curriculare con un’ora di madrelingua, le certificazioni
internazionali e i viaggi d’istruzione all’estero.
7
1.1
LA POPOLAZION E SCOLASTICA
Per l’A.S. 2013-14 la popolazione della scuola secondaria di I
grado paritaria “Madonna delle Grazie” è così composta:
Coordinatrice delle attività didattiche
:
Prof.ssa Barbara Bernardini
Docenti:
14
Personale amministrativo: 2
Personale ausiliario:
1
La popolazione scolastica è costituita da alunni provenienti da
Grosseto città e località limitrofe.
8
1.2
LA N OSTRA STORIA
La
scuola
media
“Madonna delle Grazie”
nasce il 16 settembre
1994,
fondata
Monsignor
da
Angelo
Scola. Già nella lettera
pastorale “Sarete liberi
davvero”
del
5
novembre 1992, sempre
dell’allora
Vescovo
Monsignor
Angelo
Scola,
era
viva
sul
territorio l’esigenza di avere scuole cattoliche medie inferiori e
superiori, data la presenza sul territorio soltanto delle scuole
materne ed elementari.
La proposta educativa cattolica si interrompeva proprio
“….nella fase in cui insorgeva nel ragazzo la capacità critica, e
quindi incominciava, propriamente parlando, la cosiddetta età
giovanile che conduceva il ragazzo fino alla soglia della scelta
9
del proprio stato di vita e del proprio lavoro che lo collocava
nella situazione adulta”.1
Monsignor Vescovo auspicava che la scuola media divenisse il
“luogo di un’educazione integrale” 2 , ovvero il luogo dove
l’alunno fosse inserito in tutte le sue dimensioni (cognitiva,
affettiva, valoriale) alla realtà.
Dopo due anni di lavoro dal 1992 al 1994 da parte della diocesi
e di un comitato di genitori nasce la scuola media che viene
dedicata alla “Madonna delle grazie” protettrice della
Maremma e con sede presso il Seminario Vescovile di Via
Ferrucci.
1.3
LA FON DAZION E CH ELLI
Gli aspetti giuridici ed amministrativi in merito alla gestione
delle scuole dell’infanzia “San Giuseppe”, della scuola media
“Madonna delle Grazie”, del Liceo classico e scientifico
“Chelli” spettano al Consiglio d’Amministrazione della
Fondazione.
1
Dalla lettera pastorale “Sarete liberi davvero”
2
Ibidem
10
La Fondazione Giovanni Chelli è stata costituita su iniziativa
della Diocesi di Grosseto, del Seminario Vescovile e della
Congregazione delle Suore di S. Anna con decreto del Vescovo
di Grosseto, Mons. Franco Agostinelli, il 26 Giugno 2003.
Le finalità della Fondazione sono molteplici. Due in primo
luogo:

favorire, promuovere e sostenere iniziative e luoghi di
educazione e cultura cristiana, anche attraverso la
gestione di scuole di diverso ordine e grado;

concorrere alla crescita culturale e sociale della
Maremma, proseguendo l'opera intrapresa in tale
direzione dal canonico grossetano Giovanni Chelli, e
proseguita con alacrità da tutti i Vescovi della Diocesi.
1.4
GLI AMBIEN TI SCOLASTICI
La scuola ha sede nello storico palazzo del Seminario di Via
Ferrucci, un importante centro culturale che ospita molte
realtà educative, tra le quali il liceo classico e scientifico
“Chelli”, l’Istituto Teologico, la scuola di musica “Chelli”, gli
uffici del CEIS, la Caritas, oltre allo stesso Seminario
Vescovile. La scuola è dotata dei seguenti locali:

Aule didattiche ubicate al piano primo
11
1.5

Reti wireless e LIM in ogni aula

Ascensore

Biblioteca

Laboratorio informatico dotato di 21 postazioni

Sala conferenze

Cappella

Infermeria

Segreteria

Mensa self-service

Cortile interno.
LA SICUREZZA N ELLA SCUOLA
L’educazione alla sicurezza è un obiettivo importante nella
formazione dei futuri cittadini e lavoratori. La scuola – anche
in collaborazione con altri Enti (ASL, Vigili del Fuoco,
Provincia) – organizza o partecipa a corsi di formazione
specifici per il personale.
Nella scuola esiste un servizio di protezione e prevenzione,
con il suo Responsabile, un servizio di primo soccorso, un
gruppo di addetti all’emergenza, che vengono regolarmente
formati e aggiornati secondo quanto previsto dalla normativa
vigente. In ogni classe vengono designati studenti apri-fila e
chiudi-fila, nonché studenti addetti a compagni disabili (anche
provvisoriamente
12
disabili).
Vengono
svolte
ogni
anno
scolastico almeno due prove di evacuazione. In generale, ogni
docente, sia nel corso della normale attività didattica (anche a
seconda delle discipline insegnate), sia in occasioni particolari
(uscite didattiche o viaggi di istruzione, gare sportive),
utilizzerà le occasioni propizie per educare gli alunni al
rispetto delle norme, al rispetto dell’incolumità e della
sicurezza propria e altrui, al corretto uso delle aule speciali e
delle attrezzature in generale.
2
IL PROGETTO ED UCATIVO
FAMIGLIA
INSEGNANTI
ALUNNO
PRESIDE
2.1
ASSISTENTE SPIRITUALE
PRIN CIPI ISPIRATORI GEN ERALI DELLA
SCUOLA CATTOLICA
L’educazione e la missione appartengono integralmente alla
natura stessa della Chiesa. La scuola cattolica è, perciò,
indispensabile ed è un autentico “ministero” dentro la Chiesa.
13
Fin dall’inizio è stato compreso che essa apparteneva alla vita
stessa di ciascuna chiesa locale, che voleva rimanere fedele al
comandamento del suo Fondatore allorché ha inviato i suoi
discepoli per “insegnare a tutte le nazioni” (Mt 28).
E’ impegno, dunque, della Chiesa interrogarsi su questo
compito che le è stato affidato, leggere i segni dei tempi ed
adattare continuamente i suoi metodi alle nuove esigenze
dell’umanizzazione e della missione.
Se la Chiesa guarda Dio non deve perdere di vista l’uomo e la
storia. Poiché l’uomo cambia, si evolve, può deviare, deve
correggersi. L’amore è sempre concreto: si indirizza agli
uomini concreti e collocati nella storia. La scuola cattolica non
potrà quindi dispensarsi da questo sguardo attento che scruta
le evoluzioni e le mutazioni.
L’inizio di questo millennio è senza dubbio caratterizzato da
una forte instabilità causata dal crollo degli orizzonti morali.
Tutti i punti di riferimento cominciano a venir meno. L’uomo
si è emancipato dalle sue radici storiche: ha perduto il legame
con le tradizioni morali che l’hanno preceduto e che sono alla
base della sua civiltà.
14
La scuola cattolica del nuovo millennio dovrà sforzarsi di
ritrovare - con tutti gli altri uomini di buona volontà - questo
consenso morale senza il quale la vita sociale e la democrazia
saranno rese impossibili. Bisogna trovare queste radici e
queste evidenze morali.
La scuola cattolica è innanzitutto una buona scuola, dove i
genitori mandano i loro figli con fiducia in quanto eccellente
centro di trasmissione ed elaborazione del sapere, di
competenza pedagogica, di formazione umana e morale. Essa
forma degli uomini e delle donne, dotati di una grande
umanità che li rende dei buoni cittadini. Lo scopo della scuola
è, infatti, l’umanizzazione dell’uomo e della società, dell’uomo
integrale e della società intera in tutte le dimensioni.
Educare non è produrre; è provocare una crescita, è far
nascere. L’umanizzazione dell’uomo, non si limita a lavorare
un prodotto, è favorire una crescita organica. E’ una lenta
formazione alla libertà. Ora la libertà è l’arte di scegliere. E
scegliere non si può che alla luce di una scala di valori che
bisogna scoprire e gerarchizzare. L’educatore, dunque, non
può dispensarsi di aderire a un sistema o a una scala di valori.
15
Ora è qui che la scuola cattolica trova il fondamento
medesimo della sua specificità: essa afferma che la relazione
alla trascendenza, a Dio e al Dio di Gesù Cristo, appartiene
alla definizione stessa dell’uomo. L’uomo è per sua stessa
costituzione “religioso”. La dimensione religiosa non si riduce
a una sovrastruttura, non è un valore giustapposto: la
definizione dell’uomo integrale e completo implica come
elemento costitutivo anche la sua relazione a Dio. In un certo
senso, Dio entra nella definizione medesima dell’uomo.
Questa relazione di dipendenza verso Dio nel Cristo, di
filiazione, non diminuisce l’uomo, non gli toglie la sua
autonomia, né la sua libertà: al contrario eleva le sue capacità
e fonda la sua libertà.
In una società pluralista e in un mondo “pluralista”, il
cristiano ha un profondo rispetto delle altre convinzioni
filosofiche o religiose. È tollerante o impara ad esserlo. Ma la
tolleranza presuppone precisamente che egli abbia delle
convinzioni chiare e ben definite. Senza convinzioni proprie,
la tolleranza non è una vera tolleranza, sarebbe semplicemente
un riflesso.
16
La scuola cattolica contribuisce alla formazione integrale
dell’uomo innanzitutto trasmettendo alle nuove generazioni il
patrimonio di conoscenze che altri prima di noi hanno
scoperto. In questo la scuola cattolica si situa nel grande solco
della tradizione umana. La scuola cattolica eccelle
per i
contenuti che richiedono un continuo aggiornamento ed uno
spirito aperto e vigile - la sua dimensione didattica - ma anche
per l’eccellenza pedagogica. In questi due ambiti - la scuola
cattolica
deve
essere
la
scuola
migliore.
Ciò
non
semplicemente in virtù di un’esigenza etica umana, ma in
virtù dello stesso Vangelo. Se Dio ha dato all’uomo
l’intelligenza e la capacità di comunicare e di trasmettere,
coloro, uomini e donne, che si richiamano a Dio, devono
essere all’avanguardia del progresso.
In più l’insegnamento cattolico deve darsi una formazione
morale, regolata soprattutto da una scelta di valori umani.
Poiché fare opera di evangelizzazione attraverso l’educazione
contribuisce all’emancipazione dell’uomo per mezzo della
scuola,
questa
emancipazione
dell’evangelizzazione.
Non
bisogna
è
parte
integrante
dimenticare
che
il
“discorso della montagna” - il discorso programmatico della
17
morale cristiana - contiene certe affermazioni di Gesù che non
bisogna affatto abolire, ma accogliere interamente e portarle a
compimento. E’ dunque importante che la scuola cattolica
faccia tutto quello che può per formare dei buoni cittadini
valorizzando le cosiddette virtù naturali: il senso della verità e
della
sincerità,
della
giustizia,
dell’eguaglianza,
della
tolleranza, del rispetto della dignità umana, della vita e della
morte. Il contributo alla ricostruzione di un consenso etico di
base, fondamento e condizione della stessa possibilità della
democrazia, è
un
dovere essenziale
dell’insegnamento
cristiano e un contributo essenziale alla società civile.
L’insegnamento cristiano si deve evidentemente formare alla
relazione con Dio, Cristo e il vangelo, alla dimensione
trascendente. Ma c’è di più. L’insegnamento cristiano deve
anche affrontare con i giovani i problemi della fragilità morale
dell’uomo e delle vie per uscirne: il pentimento e il perdono.
Poiché una società in cui il perdono non è più presente è
un’acqua senza ossigeno o una foresta senza clorofilla.
In seguito vi è l’apporto propriamente evangelico alla
formazione dell’essere umano: la pertinenza dei bisogni latenti
dell’uomo, sottocutanea: il senso della sobrietà, del perdono
18
fino a settanta volte sette, la gioia della guancia sinistra da
presentare a colui che picchia la guancia destra, del dono
senza che la mano sinistra sappia quello che fa la mano destra,
dell’amore dei nemici, del riconoscimento del volto di Cristo
in tutti i fratelli, in particolare nei poveri.
Vi è questo desiderio della giustizia sovrabbondante, di una
morale che è una casa senza tetto che punta sempre più verso
il cielo. Vi è anche la formazione all’interiorità, alla preghiera
che nessuno vede e al dono che nessuno ricompensa, al
giovane abbandonato. Infine vi è l’attenzione ai valori “dolci”
e al primato del cuore.
L’intervento educativo del nostro istituto si basa su un
modello cristiano “learner-centred”, in cui il discente è posto
al centro del suo processo di crescita umana e culturale. La
nostra “mission” consiste nell’accompagnare i ragazzi in
questa delicata fase della crescita, affinché divengano
protagonisti
del
loro
futuro,
maturino
un’efficace
consapevolezza di sé e dell’altro, attraverso il continuo e
proficuo confronto con gli insegnanti, che sono modelli e
stimoli di vita. Come diceva Papa Giovanni Paolo II
“l’insegnante è un educatore non per quello che insegna, ma
19
per come insegna, per quella particolare vibrazione di umanità
che il suo insegnare ha dentro”3.
Fare incontrare Gesù Cristo uomo attraverso i rapporti e le
persone è il primo obiettivo che ci prefiggiamo. A tale scopo
sono previsti dei momenti di accompagnamento liturgico e
spirituale. Nella libertà di scegliere, si propone:

preghiera all’inizio della prima ora di lezione;

S. Messe e celebrazioni liturgiche (inizio e fine anno,
Natale, imposizione delle Ceneri e Pasqua);

possibilità di colloquio con l’Assistente spirituale don
Pier Mosetti.
3
L.Negri: Emergenza educativa, Fede e cultura, Verona 2008, p.39
20
2.2
ACCOGLIERE LA PERSON A: LE IN IZIATIVE DI
ACCOGLIEN ZA PER LA CLASSE I
Gli studenti della classe I vengono accolti con un’iniziativa
particolare: il Summer day. A Giugno, al termine della quinta
classe della scuola primaria, i ragazzi trascorrono una giornata
con i futuri insegnanti al mare svolgendo attività di alcune
discipline in lingua inglese. È un modo per far conoscere i
ragazzi e far conoscere i ragazzi con gli insegnanti.
2.3
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
“L’educazione non è spiegare il reale, ma aiutare a entrare in esso”
(Don Luigi Giussani). Obiettivo principale del nostro Istituto è
introdurre l’alunno alla realtà attraverso figure di insegnanti
appassionati al bene dei ragazzi e preparati nelle discipline
che insegnano.
Gli obiettivi sia formativi trasversali sia didattici specifici
sono indicati nelle “Indicazioni per il curricolo per la scuola
dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” (prot. n. 5559
del 5 settembre 2012).
In particolare gli insegnati si impegnano a far sì che l’alunno:
21
 Scopra attraverso il percorso d’apprendimento le proprie
inclinazioni per maturare scelte responsabili per il proprio
futuro e i propri limiti;
 Interagisca con la realtà circostante, con adulti e coetanei in
modo critico e positivo;
2.4
OBIETTIVI DIDATTICI
Per quanto riguarda gli obiettivi didattici specifici i principali
sono:

acquisire le competenze specifiche richieste dalle
discipline (conformemente alle “Indicazioni nazionali per
il curricolo” MIURAOODGOS prot.n° 5559 del 5
Settembre 2012);

acquisire un efficace ed autonomo metodo di studio
propedeutico al secondo ciclo d’istruzione;

comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici in ogni
singola disciplina;

sviluppare capacità di collegamento tra le discipline;

sviluppare la capacità di apprendimento cooperativo
come life-long skill.
22
3
3.1
ORGAN IZZAZION E D ELL’ISTITUTO
TEMPO SCUOLA CURRICOLARE
Il piano di studi della scuola prevede 31 ore obbligatorie.
3.2
MON TE ORARIO SETTIMAN ALE
MATERIA
Italiano ed Elementi di Lingua
ORE SETTIMANALI
7
Latina
Storia, Cittadinanza e Geografia
3
Matematica e Scienze
6
Inglese I lingua comunitaria
3
Spagnolo II lingua comunitaria
2
Arte e Immagine
2
Tecnologia
2
Scienze motorie e sportive
2
Musica
2
Lettorato Inglese
1
Religione
1
3.3
L’ORARIO
La scuola è aperta dalle ore 7.30. Dalle 7.30 alle 8.05 è garantita
la sorveglianza sugli alunni. Alle 8.00 suona la prima
campanella e gli alunni si recano nelle proprie aule. Alle 8.05
suona la seconda campanella ed iniziano le lezioni. La
23
giornata scolastica ha inizio con la recita di una preghiera. La
scansione oraria è la seguente:
i giorni con 5 ore di lezione sono:
il giorno con 6 ore di lezione è:
LUN – MERC – GIOV – VEN - SAB
MARTEDÌ
per questi giorni lo schema orario è il per questo giorno lo schema
seguente
orario
è il seguente
I ora
II ora
Intervallo
III ora
IV ora
V ora
3.4
8.05-9.05
9.05-10.05
10.05-10.20
10.20-11.20
11.20-12.15
12.15-13.10
I ora
8.05-9.00
II ora
9.00-9.55
III ora 9.55-10.50
Intervallo 10.50-11.05
IV ora 11.05-12.00
V ora
12.00-12.55
VI ora 12.55-13.45
LATIN O CURRICOLARE
Il nostro Istituto ha il latino curricolare. Lo studio del latino è
concepito come propedeutico allo studio della lingua italiana.
Lo studio dell’etimologia insegna ai ragazzi a riflettere e ad
interrogarsi sul significato delle parole. Inoltre, in termini del
tutto moderni, l’arte di tradurre dal latino all’italiano è
un’attività di problem-solving, che servirà a tutti i ragazzi, non
solo a coloro che proseguiranno gli studi umanistici al liceo.
24
3.5
IL POTEN ZIAMEN TO DELL’IN GLESE
CURRICOLARE: IL LETTORATO
Oltre alle 3 ore curricolari di lingua inglese è prevista un’ora
con l’assistente madrelingua.
. La presenza del docente madrelingua è volta a sviluppare nei
ragazzi la competenza comunicativa, la fluency della lingua
inglese. Essa potrà valutare i progressi degli alunni nelle
abilità orali.
3.6
TEMPO SCUOLA EXTRACURRICOLARE
Il tempo scuola extracurricolare inizia alle ore 13.10, il
martedì’ alle 13.45 e termina alle 17.00.
3.7
LA MEN SA
All’interno dell’edificio scolastico è attivo un servizio
mensa/self-service aperto al pubblico e convenzionato con le
scuole dell’edificio. Il momento del pranzo insieme è un
momento di grande valore educativo. Dalle ore 13.10 alle 13.45
è garantita la sorveglianza di un docente e del collaboratore
scolastico.
Dopo il pasto è prevista una pausa ricreativa in cortile (se il
tempo lo permette) o in aula speciale. Anche in questo
momento è garantita la sorveglianza sugli alunni.
25
3.8
I LABORATORI EXTRACURRICOLARI
Gli alunni possono scegliere di frequentare due laboratori
extracurricolari che si svolgeranno a scuola con orario 14.10/
15.40.
I laboratori attivabili sono: il laboratorio espressivo, il
laboratorio di tedesco e il laboratorio di informatica. I singoli
laboratori vengono attivati con un minimo di 8 adesioni.
La valutazione avverrà con un giudizio.
3.9
IL LABORATORIO ESPRESSIVO - TEATRALE
Obiettivo precipuo del Laboratorio Teatrale è di sollecitare nei
ragazzi modalità espressive diverse e complementari rispetto
a quelle che normalmente si attivano durante le lezioni
mattutine: specialmente nella fase iniziale del lavoro ma, con
varie declinazioni e sfumature, per l’intera durata del
percorso, i ragazzi vengono coinvolti in attività ludico-motorie
specificamente finalizzate al potenziamento delle capacità
espressive fisiche e interiori, in modo da favorire il
superamento degli ostacoli che possono penalizzare la libera
manifestazione della personalità (timidezza, imbarazzo...),
soprattutto attraverso l’interazione con i compagni e con gli
26
insegnanti, secondo dinamiche che si ispirano principalmente
alla spontaneità, al gioco, al divertimento.
Il percorso proposto approda alla realizzazione di due
spettacoli, una sotto forma di sketch, che ha luogo a ridosso
delle vacanze natalizie, l’altro di più ampio respiro, che
scaturisce in genere dal riadattamento di opere classiche alla
specifica fisionomia del gruppo, inserito all’interno della
Rassegna Teatrale Provinciale.
3.10 LABORATORIO DI TEDESCO
Il laboratorio prevede lo studio di una terza lingua
comunitaria, il tedesco, utilizzando un approccio
didattico che si basa prevalentemente sullo sviluppo delle
competenze orali. Il tedesco è una lingua moderna molto
importante. Appartenente al ceppo linguistico dell’indogermanico, il tedesco presenta notevoli somiglianze lessicali
con l’inglese. E’ quindi facile per chi studia l’inglese già dalla
scuola elementare approcciarsi a questa lingua.
3.11 LABORATORIO DI INFORMATICA
L’uso
delle
tecnologie
informatiche
nel
processo
di
apprendimento è sempre più esteso, per cui le competenze
27
acquisite dai ragazzi li mettono in condizione di affrontare le
prove della Patente Europea del Computer (ECDL) durante la
scuola secondaria di I grado. L'obiettivo del laboratorio di
Informatica è quello di guidare i ragazzi, attraverso il learning
by doing e il cooperative learning, all'acquisizione di una
completezza dell'uso degli strumenti informatici, in modo che
non prevalga la dimensione tecnicistica, ma si sviluppi un
senso critico e una consapevolezza di come le tecnologie
migliorino la qualità della loro vita, anche e soprattutto quella
scolastica.
L’ECDL
definisce
standard
di
competenze
(syllabus) e le certifica in modo uniforme ed oggettivo
attraverso 7 moduli. La Fondazione Chelli è Test Center ed è
quindi possibile sostenere gli appelli dei moduli d'esame nel
laboratorio di informatica del liceo “Chelli”.
3.12 STUDIO ASSISTITO
Nel pomeriggio è possibile svolgere i compiti con l’assistenza
di un insegnante. Per poter svolgere i compiti gli alunni
devono avere con sé il materiale occorrente.
Sono previste due opzioni orarie:
28

1^ opzione
dalle 14.10 alle 15.40

2^ opzione
dalle 14.10 alle 17.00
Per questo servizio viene richiesto un contributo alle famiglie.
3.13 CERTIFICAZION I DELLE LIN GUE
COMUN ITARIE
I corsi pomeridiani finalizzati al conseguimento delle
Certificazioni linguistiche non sono compresi nella retta.
3.14 IN GLESE
La scuola offre agli alunni che ne hanno capacità la possibilità
di frequentare corsi pomeridiani di lingua inglese tenuti
dall’assistente di lingua finalizzati al
conseguimento delle
certificazioni CAMBRIDGE ESOL. I livelli attivabili sono:
“Movers” per la classe seconda e “KET” per la classe terza. I
due corsi verranno attivati se si
raggiunge un numero
adeguato di adesioni.
3.15 SPAGN OLO
I Diplomi di Spagnolo come Lingua Straniera (DELE) sono
titoli ufficiali che attestano il grado di competenza e dominio
della lingua spagnola che rilascia l’Istituto Cervantes per conto
del Ministero Spagnolo della Pubblica Istruzione.
Sono gli unici titoli rilasciati dal Ministero dell'Istruzione
spagnolo di carattere internazionale e sono riconosciuti in
29
tutto il mondo da aziende private, camere di commercio e
sistemi di insegnamento pubblico e privato. Anche in questo
caso il corso sarà attivato in base al numero degli interessati.
4
LA COLLABORAZION E CON LA
FAMIGLIA
La scuola cerca di realizzare con la famiglia un’alleanza
educativa efficace, desidera porsi in dialogo con essa in un
clima di reciproca stima e fiducia, nel rispetto dei ruoli e delle
funzioni di ciascun soggetto.
I colloqui, le assemblee
collegiali, i momenti di festa sono occasioni per vivere questa
corresponsabilità educativa.
4.1
I COLLOQUI
I colloqui con gli insegnanti della mattina si svolgono con
cadenza settimanale, i colloqui generali del pomeriggio si
svolgono due volte l’anno. La Preside riceve i genitori su
appuntamento una volta a settimana.
30
4.2
IL PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITÀ
Il Patto di Corresponsabilità prevede una vera e propria
alleanza firmata e sottoscritta da alunni, genitori e scuola. Con
questo patto le tre parti stipulano i loro diritti e doveri creando
così un rapporto di collaborazione.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Approvato dal Collegio dei Docenti il 26/09/2013 ed adottato dal
Consiglio di Istituto il 30/09/2013
Il patto educativo di corresponsabilità educativa, previsto dal
D.P.R. 21 novembre 2007, n.235 pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 18 Dicembre 2007, n.293, dal ministro Fioroni viene
attuato dal ministro Gelmini. Nella Circolare 4 del 2009 si
stabilisce che le famiglie sottoscrivono questo patto. Il
passaggio fondamentale dal contratto formativo al patto di
corresponsabilità è che la sottoscrizione non è più unilaterale
ma consensuale.
PREMESSA
Un’educazione efficace è il risultato di un’azione sinergica e
coordinata tra famiglia e scuola.
31
Le famiglie che affidano l’educazione e la formazione dei figli
alla nostra scuola cattolica “Madonna delle Grazie” non sono
semplici utenti di un servizio, ma interlocutori con i quali
stringere un dialogo e un patto formativo.
La scuola si impegna a:

Far
vivere
un’esperienza
scolastica
fondata
sul
principio della centralità della persona, nella sua
unicità di essere umano e figlio di Dio

Guidare gli studenti e aiutarli a crescere in ogni fase
della maturazione personale e dell’apprendimento

Offrire una formazione culturale che rispetti e valorizzi
l’identità di ciascuno

Favorire l’integrazione di alunni disabili con attività
specifiche di sostegno e inclusione

Attivare percorsi didattici personalizzati per alunni
con Disturbo specifico d’Apprendimento

Offrire concrete iniziative di recupero di alunni in
difficoltà al fine di favorire il successo formativo

Valorizzare le eccellenze

Creare un clima di proficua collaborazione con le
famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai
32
progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti
inerenti il comportamento

Fornire una valutazione trasparente, che non deve mai
essere intesa come giudizio sulla persona, ma come
strumento per migliorare il proprio profitto scolastico e
la propria crescita personale

Informare gli studenti sulle norme che regolano la vita
della scuola (Regolamento d’Istituto)

Informare le famiglie attraverso comunicazioni via
email, o via libretto.
Lo studente si impegna a:

Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;

Frequentare regolarmente le lezioni, rispettandone gli
orari, assolvere assiduamente agli impegni di studio,
mantenere un comportamento corretto e collaborativo.
Perciò le uscite anticipate e/o i ritardi avranno carattere
di eccezionalità e saranno tempestivamente giustificati
con le modalità previste dal Regolamento di Istituto

Mantenere nei confronti del Coordinatore delle attività
didattiche, dei docenti, del personale non docente, il
necessario
rispetto
ed
osservare
le
disposizioni
33
organizzative
di
sicurezza
dettate
dall'apposito
regolamento

Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e
pertinente, partecipare attivamente e responsabilmente
a tutti i momenti della vita scolastica

Adoperare un linguaggio appropriato e curare un
abbigliamento consono al contesto educativo della
scuola

Riferire
tempestivamente
alla
famiglia
le
comunicazioni provenienti dalla scuola

Utilizzare correttamente le strutture e i sussidi
didattici, comportandosi in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola, avere la massima
cura nell'uso delle aule e degli arredi, condividendo la
responsabilità
di
rendere
accogliente
l'ambiente
scolastico

Non utilizzare a scuola telefoni cellulari per tutta la
durata delle attività scolastiche. Il cellulare può essere
utilizzato solo in caso di grave necessità e con
l’autorizzazione dell’insegnante; pertanto, deve essere
tenuto rigorosamente spento e riposto nello zaino
34

Rispettare compagni e insegnanti sia in ambito
scolastico che al di fuori di esso e nell’utilizzo dei social
network (es. facebook, twitter, msn).
La famiglia si impegna a:

Condividere la missione educativa della scuola

Vigilare sulla regolare frequenza scolastica dei figli e
sul rispetto degli orari delle lezioni

Permettere assenze, uscita anticipata e/o entrata
posticipata solo in casi di reale necessità

Controllare quotidianamente il libretto personale per
leggere
e
firmare
tempestivamente
gli
avvisi,
autorizzazioni e comunicazioni varie

Controllare con regolarità la casella di posta elettronica
per prendere visione delle comunicazioni inviate dalla
scuola

Curare l’igiene e l’abbigliamento dei propri figli in
modo che risulti consono al contesto scolastico

Partecipare regolarmente ai ricevimenti e ai momenti
di incontro proposti dalla scuola
35

Controllare l’esecuzione dei compiti a casa e la
dotazione del materiale didattico

Favorire la partecipazione dei propri figli alle attività
proposte dalla scuola

Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti nel
rispetto della loro libertà di insegnamento e della loro
competenza valutativa

Collaborare con la scuola, attraverso la condivisione
delle finalità educative e dei criteri di intervento, anche
nel caso si rendano necessarie sanzioni disciplinari per
gravi mancanze, così come previsto dal Regolamento
di Istituto

Partecipare alle assemblee di classe o di Istituto
attraverso la nomina di rappresentanti, esporre le
proprie proposte, confrontarsi.

4.3
LA FIGURA DELL’INSEGN AN TE TUTOR
Nell’intreccio delle figure pedagogiche un ruolo importante
viene
svolto
dall’insegnante
“incomprensioni”
tra
i
tutor.
ragazzi;
Raccoglie
monitora
il
eventuali
percorso
d’apprendimento nelle varie discipline; fa presente ai colleghi
36
eventuali difficoltà; costituisce un collegamento “privilegiato”
tra gli insegnanti e la famiglia.
5
VALUTAZION E E VERIFICA
La valutazione ha un valore formativo, non informativo. Essa
segnala le tappe del percorso d’apprendimento. Essa tende a
considerare non esclusivamente il prodotto finale, ma tutto il
processo d’apprendimento.
La valutazione sul livello dio apprendimento di un alunno
non ha carattere comparativo, ma descrive il percorso
dell’alunno da un punto di partenza x a un punto y.
Il collegio dei docenti delibera “modalità e criteri per assicurare
omogenità, equità e trasparenza della valutazione nel rispetto del
principio di libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno
parte del piano dell’offerta formativa” (art.1 comma 5 del DPR
n.122/2009)
“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di
ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni
37
medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento
permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore
dell’istruzione e della formazione…” (art.1 comma 3 DPR
n.12/2009).
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
1. Valutazione diagnostica tesa ad individuare il livello
di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento al
fine di impostare le strategie didattiche successive;
2. Valutazione formativa
volta a verificare l’efficacia
dell’azione didattica;
3. Valutazione sommativa volta a verificare i livelli di
competenza raggiunti alla fine dell’anno scolastico
In sede di scrutinio il voto di ogni disciplina viene
proposto dal singolo docente, discusso e deliberato dal
Consiglio di Classe presieduto dal Coordinatore delle
attività didattiche o da un suo delegato. Nell’attribuzione
del voto in sede di scrutinio vengono tenuti in
considerazione i seguenti elementi: livello di partenza,
grado di raggiungimento degli obiettivi disciplinari,
38
evoluzione
degli
stili
partecipazione
al
collaborazione,
team
di
dialogo
work,
apprendimento,
educativo,
impegno,
capacità
maturazione
di
personale,
metodo di studio.
Oltre a questi elementi in sede di ammissione all’esame di
Stato viene considerato il percorso formativo dell’alunno
sui tre anni di scuola.
5.1
GRIGLIA DI VALUTAZION E DEL
COMPORTAMEN TO
Alla luce del Decreto Ministeriale n. 5 del 16/1/2009, approvato
con del Collegio dei docenti del 26/09/2013, sono stati
approvati i criteri per l’assegnazione del voto di condotta.
1. Frequenza e puntualità
2. Partecipazione alla vita scolastica
3. Rispetto del Regolamento
4. Rispetto delle norme comportamentali (rispetto delle
strutture e rapporti interpersonali)
5. Collaborazione con docenti e compagni
6. Rispetto impegni scolastici assunti
7. Dotazione del materiale didattico
39
8. Sanzioni disciplinari
N.B. Tenuto conto di quanto previsto dall’art.3 del D.M. n.5
del 16/1/2009 (“Ai fini della valutazione del comportamento
dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme
dei comportamenti”), è sufficiente che siano presenti anche
solo alcune delle voci corrispondenti al voto della griglia di
valutazione.
40
41
7
5
6
Spesso non ha il
necessario
Elemento di disturbo
all’interno del gruppoFrequenza non sempre
Partecipazione
classe
regolare ricorrenti Attenzione saltuaria e
Il Regolamento
marginale o quasi
assenze, ritardi e/o partecipazione passiva d’Istituto è, spesso,
inesistente alla vita di
uscite/entrate
alle attività scolastiche
non rispettato
Rapporti interpersonali
classe
anticipate/posticipate
frequentemente
scorretti
Le norme del
Costante disinteresse
Regolamento d’Istituto
per l’attività didattica
sono disattese
Elemento di disturbo
continuo durante le
lezioni
Comportamento
scorretto nei rapporti
interpersonali
Le norme del
Comportamento
Frequenti ritardi e/o
Completo disinteresse Regolamento d’Istituto scorretto e disturbo
uscite/entrate
per l’attività didattica sono regolarmente
continuo alle ore di
anticipate/posticipate.
violate
lezione
Frequenti assenze e
numerosi ritardi e/o
uscite/entrate
anticipate/posticipate
Ha quasi sempre il
necessario
Ruolo negativo
all’interno del gruppoclasse
Inesistente rispetto
delle scadenze
Non ha quasi mai il
necessario
Ruolo negativo
Reiterato mancato
Non ha quasi mai il
all’interno del grupporispetto delle scadenze
necessario
classe
Rispetto delle
scadenze saltuario
Ha sempre il
necessario
8
Ruolo positivo e di
collaborazione nel
gruppo classe
Regolarità
nell’adempimento delle
consegne scolastiche
Attenzione non
Comportamento vivace
Frequenza regolare,
Non puntuale
costante e
per difficoltoso
Partecipazione
Svolgimento non
alcuni ritardi e/o
osservanza delle
partecipazione
autocontrollo, ma discontinua alla vita di puntuale dei compiti
uscite/entrate
norme che regolano la
discontinua alle attività
sostanzialmente
classe
assegnati
anticipate/posticipate
vita scolastica
scolastiche
corretto
Pieno rispetto degli
altri e delle strutture
scolastiche
9
Rispetto scrupoloso
del Regolamento
d’Istituto
Ruolo propositivo
all’interno del gruppo –
classe
Frequenza
puntuale,rari ritardi e/o
Interesse e
uscite/entrate
partecipazione continui
anticipate/posticipate
Dotazione del
materiale
didattico
Frequenza assidua,
rari ritardi e/o
Interesse continuo e
uscite/entrate
partecipazione attiva
anticipate/posticipate
Partecipazione
Rispetto delle
Rispetto degli
alle lezioni e
Rispetto del
Collaborazione
norme
impegni
alla vita
Regolamento
con i docenti e
comportament
scolastici
scolastica in
d’Istituto
con i compagni
ali
assunti
genere
10
VOTO
Frequenza e
puntualità
Gravissimi
provvedimenti
disciplinari: 3 o più
sospensioni
Segnalazioni e
provvedimenti
disciplinari ripetuti
Presenza di
segnalazioni
disciplinari
Assenza di
segnalazioni
disciplinari
Sanzioni
disciplinari
5.2
GRIGLIA DI VALUTAZION E
DELL’APPREN DIMEN TO
PROCESSO DI APPRENDIMENTO
INDICATORI
DELL’OBIETTIVO
STANDARD DI APPRENDIMENTO
(descrittori del livello di raggiungimento degli obiettivi)
10
9
ASCOLTO
Seguire le lezioni e
sviluppare curiosità e
spirito critico
Segue attentamente le lezioni e talvolta avverte la necessità di
ricercare risposte ed informazioni.
7
Segue abbastanza attentamente le lezioni e talvolta avverte la
necessità di ricercare risposte ed informazioni.
6
Segue abbastanza attentamente le lezioni e, se stimolato, ricerca
risposte ed informazioni.
5
Segue in modo talvolta discontinuo; ricerca risposte ed informazioni
se stimolato e con la guida dell’insegnante.
4
Segue in modo superficiale e trova difficoltà a ricercare informazioni
e risposte anche con l’aiuto dell’insegnante.
9
8
Comprendere
il
messaggio
di
una 7
comunicazione
e
analizzarne
gli
6
elementi costitutivi
CONOSCENZA
42
L’alunno segue in maniera attenta e avverte la necessità di ricercare
risposte ed informazioni.
8
10
COMPRENSIONE
L’alunno segue in maniera attenta e avverte la necessità di ricercare
personalmente risposte ed informazioni.
L’alunno comprende e sa analizzare in maniera critica gli elementi
costitutivi della comunicazione, intuendo anche gli aspetti impliciti.
L’alunno comprende e sa analizzare gli elementi costitutivi della
comunicazione, intuendo anche gli aspetti impliciti.
Comprende pienamente il senso della comunicazione e ne sa
analizzare i principali elementi costitutivi, intuendo gli aspetti
impliciti.
Comprende il senso della comunicazione e ne sa analizzare i
principali elementi costitutivi, intuendo talvolta gli aspetti impliciti.
Comprende il senso della comunicazione, ne sa analizzare alcuni
aspetti e, se guidato, ne comprende gli aspetti impliciti.
5
Comprende il senso globale della comunicazione e ne riconosce gli
elementi costitutivi essenziali; guidato talvolta ne comprende gli
aspetti impliciti.
4
Comprende parzialmente la comunicazione e ne sa riconoscere solo
pochi elementi costitutivi guidato dall’insegnante.
10
L’alunno conosce i contenuti in modo completo, approfondito,
sicuro, autonomo e integrato alle conoscenze preesistenti.
Conoscere i contenuti
9
L’alunno conosce i contenuti in modo completo, approfondito, sicuro
e autonomo, con adeguata integrazione alle conoscenze preesistenti.
8
I contenuti sono appresi in modo globale, ordinato e sicuro, con
adeguati approfondimenti.
7
I contenuti sono appresi in modo globale e ordinato, con
approfondimento di alcuni argomenti.
6
I contenuti sono appresi in modo superficiale, parziale e/o
meccanico.
5
I contenuti sono appresi in molto limitato e disorganizzato.
4
I contenuti non sono appresi o sono appresi in modo ridotto,
disordinato e frammentario.
43
INDICATORI
DELL’OBIETTIVO
STANDARD DI APPRENDIMENTO
(descrittori del livello di raggiungimento degli obiettivi)
ESPRESSIONE
10
L’alunno usa in maniera appropriata, personale e originale la varietà
linguistica nelle diverse tipologie comunicative.
9
L’alunno usa in maniera appropriata e personale
linguistica nelle diverse tipologie comunicative.
8
L’alunno usa correttamente la varietà linguistica nelle diverse
tipologie comunicative.
Esprimersi utilizzando
7
un
linguaggio
appropriato
6
APPLICAZIONE
ORGANIZZAZIONE
E
la
varietà
linguistica
nelle
diverse
tipologie
Si esprime in modo chiaro, ma con linguaggio semplice.
5
Si esprime in modo confuso utilizzando un linguaggio povero e poco
appropriato.
4
Si esprime in modo confuso utilizzando un linguaggio povero e poco
appropriato.
10
L’alunno applica le regole in modo consapevole e autonomo e sa
elaborare, esprimere, argomentare i propri progetti in modo
personale.
9
L’alunno applica le regole in modo consapevole e autonomo e sa
elaborare, esprimere, argomentare i propri progetti.
8
Applica le regole in modo autonomo e sa elaborare, esprimere,
argomentare i propri progetti.
Applicare le regole 7
apprese e organizzare
le conoscenze
6
5.3
L’alunno usa
comunicative.
la varietà
Applica le regole e sa elaborare e descrivere i propri progetti.
Applica le regole in modo ordinato e sa descrivere semplicemente i
propri progetti.
5
Applica regole in modo meccanico e ha difficoltà nel descrivere i
propri progetti.
4
Applica solo poche regole e ha difficoltà a presentare i propri
progetti, anche se guidato dall’insegnante.
STRUMEN TI DI VALUTAZION E
All’inizio di ogni anno scolastico vengono somministrati test
d’ingresso finalizzati all’individuazione dei livelli di partenza.
Nel corso dell’anno scolastico ci saranno verifiche orali
(almeno 2 a quadrimestre) volte alla valutazione della capacità
44
espositiva e rielaborativa dell’alunno. Le prove scritte
strutturate o semistrutturate volte alla valutazione delle
competenze scritte. Tali prove possono essere effettuate anche
nelle discipline orali e pratiche che hanno un voto unico; in tal
caso esse avranno valore integrativo e non suppletivo.
Le prove INVALSI sono prove diagnostiche oggettive che
verranno
somministrate
con
la
cadenza
richiesta
dal
Ministero, che provvede a valutarle direttamente.
Oltre alla scheda di valutazione alla fine dei due quadrimestri
i genitori possono monitorare costantemente i voti dei figli
attraverso il libretto dei voti. Inoltre alla metà di ogni
quadrimestre verrà presentato
valutazione
intermedia
loro un documento di
infraquadrimestrale,
detto
“pagellino”.
5.4
STRATEGIE DI RECUPERO E POTEN ZIAMEN TO
Il Consigli di classe, quando se ne manifesta la necessità,
delibera la forma d’intervento più idonea da adottare per il
recupero. Saranno previste attività di potenziamento rivolte a
singoli studenti o a gruppi di studenti, come ad esempio
concorsi
per la valorizzazione delle eccellenze a carattere
nazionale.
45
6
UN A SCUOLA PER TUTTI
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce
un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola
italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella
quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità
funzionali,
possano
realizzare
esperienze
di
crescita
individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con
disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue
attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando
le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. La
nostra scuola accoglie ogni alunno come dono e mistero unico
e irripetibile. La singolarità di ognuno è la ricchezza di tutti.
6.1
IN TEGRAZION E DI ALUN N I DISABILI
Per l’inserimento degli alunni disabili, oltre a seguire le
indicazioni
normative
nazionali
(“Linee
guida
sull’integrazione degli alunni con disabilità” del 5 Agosto
2009), la nostra scuola segue i bisogni e le esigenze educative
attraverso un confronto costante e produttivo con la famiglia, i
medici specialisti, gli psicologi.
46
6.2
MISURE PEDAGOGICH E SPECIALI PER ALUN N I
CON BES
La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la
disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento, denominati "DSA". Il diritto allo
studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici
iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di
percorsi individualizzati nell'ambito scolastico. Il Consiglio di
Classe
redige
un
apposito
PDP
(Piano
Personalizzato) collaborando con la famiglia e
Didattico
medici
specialisti. La nostra equipe pedagogica si tiene costantemente
aggiornata rispetto alle iniziative e alle proposte dell’AID
(Associazione Italiana Dislessia).
La nostra scuola offre una didattica che si adatta a diversi stili
di apprendimento, utilizzando canali di comunicazione
plurimi. L’obiettivo principale che ci prefiggiamo per i ragazzi
con DSA è la crescita personale psicologica, la conquista e, o, il
recupero dell’autostima. La Circolare ministeriale n.8 del 6
Marzo 2013 istituisce la macrocategoria BES che contiene al
suo interno le disabilità certificate, i disturbi evolutivi specifici
e
lo
svantaggio
socio-economico,
linguistico-culturale,
47
comportamentale-relazionale. E’ stato redatto un PAI in sede
di GLI e approvato dal collegio dei docenti sui progetti di
inclusione che la scuola intende attivare nel corso del presente
anno scolastico.
7
LA COLLABORAZION E COL
TERRITORIO
Nel corso dell’anno scolastico vengono svolte iniziative di
educazione stradale, educazione ambientale, educazione alla
salute realizzate con la collaborazione degli enti locali e le
forze dell’ordine sul territorio.
48
8
PROGETTI E IN IZIATIVE
L’ampliamento e l’arricchimento dell’offerta formativa si
realizza nei seguenti progetti:
9

Campionato di giornalismo

Kangaroo Matematica o Rally

Giochi sportivi studenteschi e giochi della gioventù,

nuoto

Concorso su “I Segni del Natale”

Rassegna teatrale provinciale

Colletta alimentare

Adozione a distanza con l’AVSI

Mercatino di solidarietà

Cittadinanza Creativa
GITE D ’ISTRUZION E E SOGGIORN I
ESTIVI ALL’ESTERO
Le gite sono occasioni di socializzazione e di condivisione
profonda.
All’inizio
dell’anno
scolastico
si
svolge
la
tradizionale “giornata comune” di uno o più giorni, in cui i
ragazzi
visitano
luoghi
di
interesse
storico-artistico,
condividono i pasti, la fatica del cammino e la Santa Messa.
49
Obiettivo di questa iniziativa è di creare tra i ragazzi di tutte e
tre le classi uno spirito di gruppo e di appartenenza. Nel mese
di Aprile-Maggio si svolge il tradizionale viaggio d’istruzione
di tre giorni. Durante la pausa estiva vengono organizzati
viaggi studio nei Paesi delle lingue comunitarie studiate: il
Regno Unito e la Spagna.
10 GLI ORGAN I COLLEGIALI
Nel nostro Istituto sono attivi gli organi collegiali previsti
dalla vigente normativa scolastica:
50

Consigli di classe

Collegio dei docenti

Consiglio d’Istituto.
51
L’educazione è un
cammino
Scuola secondaria di primo grado paritaria
“Madonna delle Grazie”
Via Ferrucci, 11 – Grosseto
Tel. +39 0564 449200
Fax +39 0564 449229
[email protected]
www.fondazionechelli.org
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