Storia dell’integrazione
europea
Lezione 6
Dopo la Seconda guerra
mondiale: verso l’Europa
unita
Un conflitto particolarmente distruttivo…
• II GM molto più distruttiva della
prima: sviluppo tecnologico degli
armamenti e combattimenti che
coinvolgono la popolazione civile.
• Mobilitazione industriale: aumenta
la capacità produttiva di tutti i paesi
coinvolti.
• II GM: ultimo atto di una lunga fase
di instabilità.
• Minaccia dell’URSS.
Il mondo si divide in blocchi…
• Polarizzazione del mondo in blocchi contrapposti: inizio della Guerra
Fredda.
• Spinta all’integrazione è data da due
fattori complementari: (a) minaccia
URSS; (b) volontà di creare stabilità per
evitare nuove guerre.
• Altiero Spinelli: dall’Italia federalista al
Movimento federalista europeo.
• Europa unita e
federale, con
governo, corte di
giustizia ed esercito
comuni.
• Progetto
condiviso: collante
nella lotta ai
fascismi.
Paul Valéry
Le emergenze della Ricostruzione…
• Emergenze della Ricostruzione cambiano priorità progetto
integrazione europea.
• Integrazione europea: processo lineare o discontinuo?
• In realtà: si alternano accelerazioni e rallentamenti, frutto di
congiunture politiche di posizioni che si modificano nel corso degli anni.
Una cronologia a tappe lineari…
• 1951: costituzione della CECA.
• 1957: Trattato di Roma, che costituisce la CEE.
• 1958: costituzione EURATOM.
• 1967: Trattato di fusione.
• 1973: allargamento della CEE (Inghilterra,
Irlanda e Danimarca).
• 1979: istituzione dello SME.
• 1985: Programma completamento del MEC.
• 1986: Atto Unico, coordinamento a molte
materie.
• 1990: libertà movimento dei capitali, primo
stadio Unione economica e monetaria.
• 1993: Trattato di Maastricht, atto di nascita
dell’Unione Europea.
Gradualità e discontinuità dell’integrazione…
• Processo lineare? In realtà: costruzione
dell’UE è un processo graduale in cui si
sovrappongono accelerazioni e resistenze.
• Processo a diverse fasi, con elementi e
comportamenti politici differenti.
1) Fine della guerra – 1950: si cerca il
bandolo della matassa.
2) 1950-1957: si definisce la struttura
funzionale della Comunità Europea.
3) Anni ‘60: politiche di accordi
intergovernativi; freddezza De
Gaulle.
4) Anni ‘70: politiche di
integrazione più convinte.
5) 1979-1984: fase «britannica».
6) 1985 in poi: verso Maastricht.
Gli anni della Ricostruzione…
• Fine della guerra: si diffondono in
Europa numerosi movimenti che
spingono verso l’integrazione.
• Churchill: convinto sostenitore
dell’alleanza Francia-Germania nel
discorso The Tragedy of Europe.
• Unione federale di Churchill: GB
deve avere un ruolo «laterale».
• Jean Monnet: alleanza organica
delle nazioni europee, con pieno
coinvolgimento GB.
• Alla fine: si rassegna ai piccoli
passi per (1) freddezza De
Gaulle; (2) indisponibilità GB.
• Sostegno a ipotesi Monnet di
alcuni uomini politici EU.
John Maynard Keynes
Gli anni della Ricostruzione: il sostegno al disegno di Monnet…
• Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad
Adenauer: tre uomini politici con molti tratti in
comune.
• Democristiani, cattolici, legati alla Chiesa e con
il comune obiettivo di integrare l’Europa.
• Padri fondatori dell’EU: creano un «ponte» con
le vecchie speranze di uno spazio comune
«cristiano».
Alcide De Gasperi
Robert
Schuman
Aristide
Briand
Konrad Adenauer
Dal Piano Schuman al Trattato di Roma…
• 1950: presentazione del Piano Schuman.
• Obiettivo: Europa federalista,
politicamente integrata, come necessità per
garantire una pace stabile e duratura.
• Obiettivo: deve essere raggiunto
gradualmente, per non creare frizioni.
• Francia e Germania: da nemiche ad alleate.
• Prima: cooperazione economica; poi:
cooperazione politica.
• 1957: cambiano il lessico e la strategia.
• Trattato di Roma: (a) robuste fondamenta
economiche; (b) solide relazioni tra Stati.
• Piano Schuman: è insieme pionieristico e avveniristico.
• Anni ‘50: si diffonde euforia (stabilizzazione quadro politico, MEC e
boom economico).
• Dopo la CECA: ipotesi mai realizzate di sistema comune difesa.
Gli anni Sessanta e le resistenze di De Gaulle…
• GB, 1950: Partito laburista al governo afferma che integrazione
europea non è priorità inglese.
• Francia, 1958: De Gaulle presidente della Repubblica; note le sue
freddezze nei confronti del processo di integrazione.
• Cresce la competizione tra Francia e GB: veto francese all’ingresso
nella CEE della GB.
• Visione di De Gaulle: la UE deve essere unione tra nazioni sovrane,
deve essere indipendente
dagli USA e deve essere più
orientata a Est che verso
l’Atlantico.
• De Gaulle: la sua visione è un
mix di nazionalismo, nostalgia
della perduta grandeur
francese e scetticismo sul
processo di rinuncia di
sovranità degli Stati.
Gli anni Settanta: maggiori convinzioni…
• Fine anni ‘60: integrazione europea
entra cono d’ombra.
• Numerose cause: perdita velocità
processo; veti incrociati, fine del
boom e problemi alla coesione
sociale.
• Europa: cuscinetto tra USA e URSS?
• Numerosi interrogativi sul rapporto
costo/benefici dell’integrazione.
• Le 6 alternative di Alastair Buchan.
• 1969: dimissioni di De Gaulle ed elezioni di Georges
Pompidou, che vede nel rilancio dell’integrazione EU
un modo per dare slancio all’economia francese.
• Nuovo allineamento europeista dei leader grandi
potenze europee.
• 1973: dopo la ripresa dei negoziati, la CEE diviene
una Comunità «a 9».
Gli anni Ottanta: dall’euro-euforia ai dubbi…
• Euro-euforia: diminuisce nel corso del
decennio.
• Cause molteplici: scetticismo GB, crisi
economica, riforme strutturali.
• Conflitto tra GB e Consiglio d’Europa sui
criteri di formazione del bilancio
comunitario.
• Superamento di questa stagnazione: 1984-85
quando l’economia europea esce dalla crisi.
• URSS: la sua minaccia è percepita sempre
meno importante.
• Scarsa attenzione per i paesi dell’Europa
Orientale: gli interessi sono ormai atlantici.
• Se mai, c’è interesse per le nazioni – anche
islamiche – del Bacino del Mediterraneo.
L’Europa di Delors: verso l’unità politica…
• Metà anni ‘80: si assiste a una
nuova accelerazione del processo.
• 1985: Jacques Delors, che ha una
visione molto simile a quella di
jean Monnet, è nominato
Presidente della Commissione
Europea.
• Obiettivo: allargare la comunità
europea sia politicamente sia
geograficamente.
• Trattato di Maastricht: viene
sancita la dimensione politica
dell’Unione.
• Molti problemi rimangono ancora irrisolti, tra cui l’obiettivo politico
generale della UE.
• Definizione di parametri finanziari precisi ma non della
omogeneizzazione delle politiche economiche per conseguirli.
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